GR ORE 19.30

Irak- Osama

La Commissione indipendente Usa che indaga sulle stragi dell'11 settembre 2001 ha concluso che non esistono prove evidenti di una collaborazione tra Iraq e al-Qaeda negli attentati contro gli Stati Uniti. Secondo la Commissione, Osama bin Laden ha esplorato una possibile collaborazione con l'Iraq mentre era in Sudan nei primi anni 90. Un ufficiale dell'intelligence irachena ha riferito di aver effettuato tre visite in Iraq, e di aver incontrato bin Laden nel 1994, riferisce il rapporto. La Commissione ha stabilito che ci sono prove di ulteriori contatti con Baghdad, anche dopo il ritorno di bin Laden in Afghanistan, ma non si puo parlare di un rapporto collaborativo. Due affiliati della rete di bin Laden hanno negato chiaramente che esistano legami tra al Qaeda e l Iraq. Non esiste alcuna prova credibile di un legame tra il leader di Al Qaeda e il regime di Saddam Hussein negli attacchi dell'11 settembre., conclude la Commissione. Le affermazioni della Commissione contraddicono le dichiarazioni, rilasciate solo lunedì scorso, del vice presidente americano Dick Cheney, secondo il quale Saddam aveva "legami di lunga data" con Al Qaida. La tesi di Washington è sempre stata messa in dubbio dalla gran parte degli osservatori, che fanno notare come l'ex raìs ora in mano agli Usa sia sempre stato uno strenuo oppositore del fondamentalismo islamico. L'ossessione di voler tracciare un collegamento tra l'Iraq e al Qaida è stata confermata anche da Richard Clarke, l'ex numero uno dell'antiterrorismo Usa che si è dimesso nel gennaio 2002, nel suo libro "Against all enemies". Negli stessi anni in cui Osama cercava la collaborazione di Saddam, la sua famiglia faceva affari con quella di Bush, e veniva ancora considerato un ottimo interlocutore.

Iran

Intanto gl usa ci provano con l'iran, utilizzando ancora una volta l'AIEA. Oggi il presidente iraniano Mohammad Khatami ha annunciato infatti che l'Iran non accetterà la bozza in cui si "deplora" la mancata collaborazione da parte dell'Iran alle ispezioni nucleari, se questa dovesse essere approvata dall'Aiea. "Una risoluzione che ci nega il diritto (di avere un programma nucleare per scopi pacifici) - ha spiegato Khatami - non sarà ritenuta valida". La risoluzione non minaccia sanzioni contro l'Iran, ma il linguaggio duro usato nella bozza mantiene alta la pressione sulle autorità iraniane affinchè venga chiarito ogni aspetto del programma nucleare sviluppato segretamente per quasi 20 anni e svelato solo due anni fa. Il capo della delegazione Usa Kenneth Brill ha reagito alle dichiarazioni di Khatami accusando apertamente Teheran di aver intrapreso un'azione di "pressione a tutto campo per intimidire" i governatori dei 35 Paesi rappresentanti all'Aiea, suggerendo così "che l'Iran ha qualcosa da nascondere". Alcuni diplomatici hanno fatto sapere che molto probabilmente la bozza sarà approvata entro la settimana. La nuova risoluzione chiede con toni più sfumati a Teheran di rinunciare al progetto di fabbricazione di un reattore ad acqua pesante e di non ostacolare le ispezioni dell'Aiea. In uno dei passaggi chiave della risoluzione si "deplora" - parola forte per il linguaggio diplomatico - la mancanza di una collaborazione costante da parte di Teheran con l'Aiea, che sottolinea con "preoccupazione" o "forte preoccupazione" altre omissioni da parte iraniana. La risoluzione non fissa una scadenza e non precisa un "meccanismo automatico" - come chiesto da Stati Uniti, Canada e Australia - per avviare le sanzioni qualora l'Iran dovesse continuare a temporeggiare come in passato. Ma si sottolinea "il passaggio di tempo" - un anno dall'inizio delle indagini Aiea - e la continua mancanza di alcune informazioni sul programma nucleare iraniano. . Un diplomaticostatunitense ha detto all'Ap che Washington sa di non avere la maggioranza in seno al consiglio dei governatori Aiea per minacciare in modo diretto o indiretto sanzioni contro Teheran, ma di aspettarsi nuove rivelazioni sul programma nucleare iraniano nel prossimo vertice di settembre. Questo potrebbe indurre alcuni Paesi ancora indecisi a sostenere l'accusa di violazione del Trattato di non proliferazione nucleare contro l'Iran. Accusa che porterebbe la questione nucleare iraniana davanti al Consiglio di Sicurezza dell'Onu.

Afganistan

E' di quattro vittime il bilancio dell'esplosione di un ordigno in prossimità di un convoglio di peacekeepers dell'Isaf (la forza internazionale di sicurezza) nel nord dell'Afghanistan. Azionato a distanza, l'ordigno è saltato in aria intorno alle 10 locali (le 7.30 in Italia) a Kunduz, 250 chilometri a nord della capitale Kabul, ha dichiarato Mutaleb Beg, capo della polizia della provincia di Kunduz. Beg ha precisato che le vittime sono tre passanti, un anziano e due bambini di circa 10 anni, e l'autista afgano di uno dei veicoli del convoglio Isaf. Sean McFetrich, un portavoce dei peacekeeper, ha confermato che un veicolo appartenente ad un contingente di soldati tedeschi è stato colpito a Kunduz. Kunduz è l'unica località, al di fuori della capitale Kabul, dove sono presenti uomini dell'Isaf anche se la forza multinazionale a guida Nato prevede di allestire almeno altre cinque basi nel nord del Paese in tempo per le elezioni. Un'altra esplosione, avvenuta sempre oggi a nord del Paese, ha danneggiato l'ufficio di ActionAid, una Ong britannica, a Faizabad, ferendo una guardia afgana.

Siria

L'Organizzazione della conferenza islamica (Oci) ha condannato le sanzioni decretate dagli Usa l'11 maggio scorso alla Siria e ha impegnato tutti i suoi 57 stati membri a rinforzare in tutti i campi i loro legami fraterni con Damasco. La condanna e l'impegno sono contenuti nella dichiarazione finale della 31/ma sessione ministeriale dell'Oci che si conclude stamani a Istanbul dopo tre giorni di lavori. Il presidente americano George W. Bush ha annunciato l'11 maggio scorso l'imposizione di sanzioni unilaterali contro la Siria in quanto responsabile di sostegno al terrorismo, di sviluppare armi di distruzione di massa e di ostacolare la stabilizzazione dell'Iraq.

Palestina

La Carterpillar potrebbe essere ritenuta complice dell'esercito israeliano nella violazione dei diritti umani della popolazione palestinese. A lanciare l'avvertimento è stato Jean Ziegler, il relatore speciale dell'Onu per il diritto all'alimentazione, che ha invitato l'azienda produttrice di ruspe e bulldozer a interrompere i rifornimenti al governo Sharon. In una lettera indirizzata al presidente e amministratore delegato del gruppo, James Owen, Ziegler ha espresso le sue preoccupazioni "sulle azioni delle forze d'occupazione israeliane a Rafah, e altri luoghi della Striscia di Gaza e della Cisgiordania". Ziegler ha spiegato che la sua missiva è giustificata dalla nuova risoluzione passata quest'anno dalla Commissione Onu per i Diritti Umani, che estende la responsabilità della protezione dei diritti oltre i governi, agli "attori non statali". Il consulente dell'Onu ha scritto ad Owen sulla carta intestata dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, e ha inviato la lettera in modo autonomo come è autorizzato a fare, ha precisato un portavoce. Gli israeliani stanno "usando bulldozer corazzati forniti dalla vostra ditta per distruggere fattorie, serre, frantoi e campi coltivati", si legge nel messaggio datato 28 maggio. Ziegler, professore universitario svizzero che ha già criticato in passato la condotta degli israeliani nei Territori, ha dichiarato all'Associated Press di non aver ancora ricevuto risposta dalla Caterpillar. Per il momento, nessun commento è trapelato dal quartier generale dell'azienda leader per la costruzione stradale, a Peoria in Illinois. "Autorizzare la consegna dei vostri bulldozer Caterpillar D-9 e D-10 all'esercito israeliano attraverso il governo degli Stati Uniti con la piena consapevolezza che vengono usati per azioni simili potrebbe implicare la complicità o l'accettazione da parte della vostra azienda di violazioni - in atto o potenziali - dei diritti umani, compreso il diritto all'alimentazione" accusa Ziegler nella lettera. Gli israeliani, a detta di Ziegler, hanno anche impiegato i veicoli Caterpillar per distruggere "numerose abitazioni e qualche volta anche vite umane, compreso quella dell'attivista statunitense Rachel Corrie", uccisa nel marzo 2003 mentre cercava di bloccare un bulldozer dell'esercito che stava per distruggere una fila di abitazioni palestinesi in un campo profughi vicino al confine fra Gaza e l'Egitto.

Palestina

Gli operai che lavorano alla costruzione del muro di separazione fra Israele e Cisgiordania hanno interrotto i lavori, a causa di violenti scontri fra i militari di Tsahal e un gruppo di manifestanti palestinesi. Lo ha riferito la radio israeliana. Le tensioni - vicino al villaggio di Iskaka, a sud di Nablus - sono scoppiate quando gli operai hanno avviato una sezione particolarmente sensibile della barriera, destinata a proteggere l'insediamento di Ariel, la seconda maggiore colonia ebraica in Cisgiordania. L'esercito israeliano ha confiscato centinaia di ettari di terra palestinese per la costruzione del muro intorno ad Ariel, anche se gli Stati Uniti non hanno ancora approvato questo segmento del tracciato. La recinzione trasformerebbe di fatto Ariel in una parte d'Israele. La barriera composta da parti in muratura, filo spinato, griglie metalliche e plastiche ha l'obiettivo formale di impedire attacchi alle città israeliane. Il progetto contrasta con le ambizioni palestinesi di costituire uno Stato indipendente a Gaza e in Cisgiordania, nei Territori che Israele ha occupato nella guerra del 1967.

Diritto di asilo

Christoph Blocher, il leader dell'Udc uscito trionfalmente dalle passate elezioni politiche, vuole inasprire le misure coercitive nei confronti degli stranieri. Il ministro della Giustizia, in particolare, vuole imporre una detenzione illimitata prima dell'espulsione. Lo ha annunciato oggi in Consiglio nazionale, il parlamento elvetico, nell'ambito del dibattito sulla legge sugli stranieri. La sua proposta sarà messa in discussione alla fine del mese. Attualmente la detenzione in vista dell'espulsione è limitata a nove mesi. I cantoni, secondo Blocher, desiderano sopprimere questo limite. Il leader dell'Udc sta dunque preparando un progetto di detenzione illimitata, che prevede un riesame regolare da parte del giudice. Dopo la consultazione degli ambienti interessati, il Consiglio federale (l'esecutivo elvetico, n.d.r.) si pronuncerà verso la metà di agosto, affinché la commissione preparatoria del Consiglio degli Stati (che deve ancora esaminare la legge sugli stranieri) possa dibatterne in autunno.

Carcere

Un detenuto italiano di 36 anni si e' suicidato sabato nella sua cella alla Casa Circondariale della Dozza di Bologna. L'uomo - si e' appreso oggi - si e' impiccato con un cappio fabbricato con un alcuni abiti. A scoprire il cadavere e' stato un agente di polizia penitenziaria che solo venti minuti prima era passato davanti alla cella e aveva visto il detenuto ancora in vita. Secondo il personale del carcere l'uomo, condannato ad un pena lieve (poco meno di 4 anni), godeva di permessi premio ed era rientrato dall'ultimo l' 8 giugno. Nel giro di una settimana sono due le persone detenute che si sono tolte la vita nel carcere bolognese. Domenica 6 giugno si era impiccata una nomade di 40 anni di origine bosniaca. La donna era finita in manette solo il giorno prima, quando i carabinieri l'avevano prelevata dal campo-nomadi di via Peglion, dove gia' si trovava agli arresti domiciliari, in esecuzione di un provvedimento della magistratura di Firenze. La nomade avrebbe dovuto scontare in carcere un cumulo di pena per furto, rapina e altri reati contro il patrimonio.

Lavoro

Una giornata di lutto cittadino e' stata proclamata dall'Amministrazione comunale di Piombino, in provincia di Livorno, in occasione dei funerali di Giancarlo Francioni, l'operaio morto ieri in un incidente sul lavoro alle Acciaierie Lucchini. Oggi il sindaco ha convocato un incontro per discutere sui problemi della sicurezza e in particolare quelli dei lavoratori delle ditte che lavorano in appalto alla Lucchini. All'incontro erano presenti, tra gli altri, anche l'assessore regionale al diritto alla salute , le organizzazioni sindacali, i dirigenti della Asl di Livorno ed i rappresentanti dei lavoratori della Lucchini. Il fatto che si ripetano troppo frequentemente incidenti gravi alle persone e guasti agli impianti, ci impone un'attenzione formidabile sul terreno delle dinamiche interne ed esterne allo stabilimento, ha detto il sindaco. Dall'incontro sono usciti alcuni obiettivi da raggiungere al piu' presto. Il primo riguarda una maggiore cultura della sicurezza tra i lavoratori, in particolare tra quelli esterni. Il secondo obiettivo e' la richiesta all'azienda di aumentare le risorse per la sicurezza.

Migranti

Nell'ultimo anno e mezzo centinaia di immigrati si sono stabiliti nei pressi degli edifici abbandonati della fabbrica Snia Viscosa situati a Largo Preneste, in una area vicina al centro sociale ex snia viscosa e all'omonimo parco. Si tratta di manovali, richiedenti asilo, rifugiati provenienti soprattutto dall'Europa dell'est e dalla Romania. Vivono attualmente in una situazione di fortissimo degrado igienico e sanitario, ora pesantemente aggravata dall'arrivo dell'estate, che ha anche prodotto fenomeni di disgregazione sociale e criminalità. Nonostante i ripetuti interventi richiesti dal centro sociale, fino a questo momento le istituzioni non hanno fatto nulla per ridurre la gravità della situazione igienica, rimpallandosi le responsabilità e addirittura tagliando l'acqua all'area, con gravi conseguenze facilmente immaginabili. Il centro sociale - ad esempio - si è attivato per promuovere l'inserimento scolastico dei bambini e il loro monitoraggio medico in una situazione di perfetta solitudine e assenza istituzionale. La snia invita Facciamo appello a tutte le realtà dell'associazionismo, del movimento, della città democratica perchè si possa mettere in piedi un confronto con le istituzioni competenti sulla base dei diritti e della dignità delle persone e non sulla base dell'ipocrisia e delle convenienze politiche. Vi invitiamo a una assemblea cittadina che si terrà giovedì 17 giugno 2004 alle ore 19 presso il Centro sociale ex snia viscosa, in via Prenestina 173.

Ogm

Oltre 30 attivisti di Greenpeace hanno 'disturbato' oggi pomeriggio l'apertura del 'World Food Business Summit', il convegno delle principali aziende mondiali dell'alimentazione e della grande distribuzione, in corso all'Hotel Cavalieri Hilton di Roma. Un furgone di Greenpeace ha fatto ingresso nel parco dell'hotel diffondendo ad altissimo volume messaggi registrati in tutta Europa e in tutte le lingue con la voce dei consumatori che "chiedono di bandire gli Ogm",. Un gruppo di 'climber' si è invece calato dal terrazzo dell'Hilton con lo striscione in inglese: "Il cibo Ogm non è un buon affare". Venticinque attivisti con le bandiere dei 25 Stati della nuova Europa hanno 'presidiato' l'hotel del summit con il messaggio "Ascoltate i consumatori: No agli Ogm nel nostro cibo, nei mangimi e nei campi".La polizia ha poi rimosso il presidio portando tutti gli attivisti in commissariato per manifestazione non autorizzata. I denunciati a piede libero sono 32.

Casa

Cgil, Cisl e Uil chiedono al governo una proroga degli sfratti che prenda atto delle particolari difficolta' intervenute nel mercato abitativo. Le tre confederazioni, in una nota, mettono altresi' in luce la necessita' di attuare misure di sostegno per le situazioni piu' disagiate attraverso l'erogazione di risorse aggiuntive alle regioni e ai comuni soprattutto per poter offrire delle alternative abitative alle famiglie soggette a sfratto. In assenza di un nuovo blocco degli sfratti, avvertono i sindacati in una nota, alla scadenza del 30 giugno per le famiglie piu' disagiate, quelle che contengono nel nucleo familiare ultrasessantacinquenni o portatori di handicap, non ci sarebbe alcuna alternativa allo sfratto.

G.R. 13,00

IRAQ

AUTOBOMBA; 9 MORTI, DI CUI 4 STRANIERI, - Nove morti, di cui quattro stranieri, e una decina di feriti, e' il bilancio aggiornato dell'attentato avvenuto stamane a Ramadi, a circa 100 chilometri ad ovest di Baghdad, quanto un'autobomba e' esplosa investendo un convoglio scortato dalla polizia. Lo riferiscono fonti ospedaliere locali. Si ignora al momento la nazionalita' degli stranieri, che erano a bordo di una vettura della coalizione, secondo quanto detto dai soccorritori giunti sul posto

CASEY NUOVO COMANDANTE - Il Pentagono chiederà presto al Senato Usa di approvare la nomina del generale George W. Casey Jr come nuovo responsabile delle truppe americane in Iraq. Casey, che era vicecomandante dello staff militare, sostituirà Ricardo Sanchez, silurato ieri con una decisione a sorpresa dopo le polemiche sulle torture ai prigionieri in Iraq. A sostituire Casey come vicecomandante dello staff sarà il generale Richard Cody, attuale vicecomandante dello staff per le operazioni. Il generale John Abizaid, in qualità di capo del Comando Centrale, resterà l'ufficiale più alto in grado responsabile della missione irachena. La nomina di Casey è stata annunciata dal Pentagono nell'ambito di una generale ridistribuzione degli incarichi di alcuni dei più alti vertici militari Usa. L'operazione riguarderà anche il vice ammiraglio Timothy J. Keating, assegnato al Comando del Nord. La ratifica della nomina di Casey da parte del Senato dovrebbe essere solo una formalità.

WOLFOWITZ A BAGHDAD - Il sottosegretario alla difesa Usa Paul Wolfowitz è oggi a Baghdad per incontrare alcuni dei principali responsabili della Coalizione alleata e dei dirigenti iracheni. Lo confermano al quotidiano Le Monde fonti della Cpa sotto condizione di anonimato. L'ultimo visita di Wolfowitz a Baghdad risae al febbraio scorso Protesta contro l'isolamento in carcere un militare di alto grado iracheno, il generale Amir Saadi, che un tempo e' stato l'ufficiale di collegamento tra il governo di Saddam e gli ispettori Onu. Viene tenuto in isolamento dal 12 aprile dello scorso anno, spiegano la moglie del generale e i suoi amici, ma a un mese dalla sua resa alle truppe della coalizione guidata dagli Usa e' stato classificato come prigioniero di guerra. A parlare del caso e' il quotidiano americano 'Washington Post', ricordando che, secondo la convenzione di Ginevra, i prigionieri di guerra non possono essere tenuti in isolamento, salvo in caso sia necessario salvaguardare la loro incolumita'. E che non possono essere minacciati, insultati o maltrattati se rifiutano di rispondere agli interrogatori.

intanto sono stati FOLGORATI NEL FIUME 18 CIVILI CHE LAVORAVANO PER COALIZIONE. E ancora nei dintorni delle citta' di Haswa e Iskandariya, sei iracheni sono rimasti uccisi e tre feriti in due attacchi separati, riferiscono ancora fonti ospedaliere. Nella citta' santa di Najaf e' poi arrivata la prima unita' del nuovo esercito iracheno, spiegano le forze di sicurezza, con 475 militari destinati ai preparativi per il passaggio di consegne del 30 giugno.

PALESTINA

DIMOSTRAZIONI DI PROTESTA IN CISGIORDANIA - Centinaia di dimostranti palestinesi ed israeliani si sono scontrati oggi con reparti dell'esercito nel villaggio cisgiordano di Asaka dove sono in corso lavori di costruzione di un tratto del Muro di separazione fra israeliani e palestinesi. La zona degli incidenti si trova in prossimita' della colonia di Ariel, un popoloso insediamento israeliano che dista una ventina di chilometri dal territorio israeliano. La inclusione di Ariel nel tracciato della barriera e' stata criticata ripetutamente dal governo degli Stati Uniti, secondo cui la separazione fisica fra israeliani e palestinesi dovrebbe passare il piu' possibile vicino al tracciato delle linee armistiziali con la Cisgiordania, in vigore fino al giugno 1967. Anche ieri un portavoce del Dipartimento di stato ha criticato i lavori intrapresi da Israele nella zona di Ariel. Da parte sua il quotidiano israeliano Haaretz ha appreso che il governo di Ariel Sharon e' determinato a completare la costruzione di quel tratto di barriera entro il maggio 2005.

CISGIORDANIA - Una chiesa greco-ortodossa e due moschee sono state danneggiate nel corso di un'operazione dell' esercito israeliano la scorsa notte a Nablus, in Cisgiordania. Stando a quanto riferito da fonti locali, soldati che affermavano di dare la caccia a ricercati, hanno fatto saltare con cariche di esplosivo delle ostruzioni di cemento o porte di metallo all'ingresso di alcuni stabili, provocando danni alla chiesa di San Dimitrio e alla Grande Moschea e alla moschea El Bek. A quanto si e' appreso, per la violenza dello scoppio sono andate in frantumi le vetrate della chiesa ed e' stata pure distrutta la porta di accesso. In una delle moschee e' crollato un muro mentre l'altra ha subito danni piu' lievi. L' incursione dei soldati si e' conclusa con l' arresto di due donne palestinesi. Fonti militari hanno detto che sono state fatte saltare in modo controllato ostruzioni poste da palestinesi che impedivano l'accesso delle truppe in una stretta via nella Casbah di Nablus e che non potevano essere rimosse in altro modo. Involontariamente, hanno aggiunto le fonti, e' stata danneggiata una moschea. Le fonti hanno detto di non avere notizia di danni subiti da un'altra moschea e da una chiesa.

Il primo ministro israeliano Ariel Sharon potrebbe incontrare nei prossimi giorni il leader laburista Shimon Peres nel tentativo di trovare un accordo per l'ingresso del partito nella coalizione di governo. Lo hanno riferito alcuni funzionari a condizione dell'anonimato, spiegando però che non è stata ancora fissata una data. Una delle condizioni poste dai laburisti per il tentativo di accordo era l'archiviazione del caso di corruzione nel quale il premier era rimasto coinvolto insieme al figlio Gilad e all'uomo d'affari David Appel. Proprio ieri il procuratore generale Meni Mazuz ha deciso di lasciare cadere il caso per l'assenza di prove certe sul presunto coinvolgimento del premier. Con l'archiviazione del caso, Sharon ha incassato così un'importante vittoria, soprattutto nell'ottica della sua campagna per l'approvazione del piano di disimpegno unilaterale dalla Striscia di Gaza. Favorevole al disimpegno da Gaza, il partito laburista ha fatto sapere che avrebbe preso in considerazione una sua partecipazione al governo solo nel caso di un proscioglimento di Sharon. "Il partito Laburista - aveva detto martedì Peres - ha una sola premura: promuovere la pace, accelerare l'evacuazione della Striscia di Gaza".

AFGHANISTAN

Il governo italiano dovrebbe annunciare nel prossimo vertice di Istanbul che prenderà la guida di una 'Provincial Reconstruction Team' (Prt) in Afghanistan, una delle unità di ricostruzione provinciali che la Nato sta costituendo per le province del paese. "Una decisione finale non è ancora stata presa, ma sono fiduciosa che al vertice di Istanbul, l'Italia sarà nella posizione di confermare le sue intenzioni", ha affermato oggi il sottosegretario agli Esteri, Margherita Boniver, durante un'audizione davanti al Consiglio atlantico a Bruxelles. "L'Italia è ancora impegnata a prendere il comando di una Prt e stiamo esaminando questa possibilità con spirito costruttivo", ha aggiunto la Boniver. La Prt sotto guida italiana dovrebbe essere nella città di Herat. L'unità italiana dovrebbe essere composta da circa 160 militari più un numero ancora imprecisato di esperti civili. Le Prt infatti sono unità miste, con compiti non soltanto di peace keeping ma anche e soprattutto di ricostruzione delle strutture civili: fra i compiti della Prt a guida italiana dovrebbe esserci anche la costruzione di un aeroporto e di un ospedale, entrambi però finanziati probabilmente da altri Paesi che collaboreranno con l'Italia.

GB

DERAGLIA TRENO CON CARICO RADIOATTIVO Un treno che trasportava materiale radioattivo è deragliato lunedì mattina in un cantiere navale nel sud dell'Inghilterra. Funzionari locali hanno escluso oggi il rovesciamento del carico, assicurando che l'episodio si è risolto senza conseguenze. La locomotiva, contenente un container di benzina per sottomarini nucleari, è finita fuori dai binari al Devonport Royal Dockyard di Playmouth. Il treno stava viaggiando alla velocità di circa 3.2 chilometri orari; la bassa velocità ha impedito al carico di fuoriuscire, evitando serissimi danni a persone e ambiente. "Non c'è stato in nessun momento alcun pericolo di contaminazione per il nostro sito o i dipendenti della zona. L'incidente sarà oggetto di un'investigazione completa e indipendente in aggiunta ad una nostra personale inchiesta" si legge in un comunicato della socità portuale

GAY PRIDE

AMNESTY LANCIA CAMPAGNA CONTRO OMOFOBIA IN GIAMAICA - La Sezione Italiana di Amnesty International parteciperà al Toscana Pride 2004, in programma a Grosseto sabato prossimo, 19 giugno. L'organizzazione, da tempo impegnata nel documentare e combattere gravi violazioni dei diritti umani contro lesbiche, gay, bisessuali e transessuali, ha annunciato in quest'occasione una campagna per denunciare e contrastare la violenza omofobica in Giamaica. "Ogni giorno in Giamaica persone di orientamento sessuale diverso sono vittime di maltrattamenti, linciaggi pubblici, stupri e omicidi" ha spiegato Simona Rizzato del Coordinamento Lesbiche, gay, bisessuali e transessuali di Amnesty Italia. "La polizia non si preoccupa di proteggere gay, lesbiche, bisessuali e transessuali; anzi, spesso sono proprio gli agenti ad approvare o commettere queste azioni". Gli abusi e le violenze contro soggetti di orientamento sessuale diverso affondano le radici nella discriminazione diffusa nella società giamaicana, alimentata da noti cantanti che incitano all'odio omofobico, e da una legislazione che criminalizza le relazioni sessuali tra adulti consenzienti dello stesso sesso. "Abbiamo ricevuto numerose denunce di abusi, maltrattamenti e torture compiuti su omosessuali da parte della polizia - ha aggiunto Rizzato - Lesbiche, gay, bisessuali e transessuali vengono picchiati,sfregiati, bruciati, stuprati e uccisi solo sulla base del loro orientamento sessuale. La vita di persone la cui diversità sessuale viene ad essere nota in famiglia o nella comunità di appartenenza è costantemente a rischio". Per porre fine a questo clima di violenza e discriminazione in Giamaica, Amnesty International ha lanciato oggi un appello al primo ministro P.J. Patterson esortandolo a dichiarare pubblicamente che la violenza e gli abusi nei confronti di lesbiche, gay, bisessuali e transessuali non saranno più tollerati, prendere urgenti e concreti provvedimenti per impedire violenze e discriminazioni, infine, avviare un nuovo dibattito in Parlamento per ottenere l'abrogazione della legislazione che criminalizza le relazioni sessuali tra adulti consenzienti dello stesso sesso. La ricorrenza del Pride in Toscana, insomma, come "occasione per ricordare che ancora oggi le relazioni omosessuali tra adulti consenzienti sono criminalizzate in oltre settanta Paesi e che la discriminazione contro persone di orientamento sessuale diverso è largamente diffusa in tutto il mondo".

ITALIA

FUGA GAS, RIATTIVATA LINEA FERROVIARIA ROMA-NAPOLI= La circolazione sulla linea ferroviaria Roma-Napoli e' stata riattivata, dopo l'interruzione decisa stamattina, tra le stazioni di Priverno e Monte San Biagio, per una fuga di gas all'interno della galleria Montorso. L'ispezione condotta dai vigili del Fuoco e dai tecnici ha appurato l'assenza sia di fughe che di perdite di gas, evidenziando la presenza solo di alcune piccole sacche di gas combusto, residuo non pericoloso dei lavori di manutenzione effettuati nella notte.

G.R. 9,30

ARGENTINA

2 MORTI,11 INTRAPPOLATI PER ROGO IN MINIERA CARBONE = (AGI/AFP) - Buenos Aires, 16 giu. - E' di almeno due morti e undici dispersi, intrappolati sotto terra a una profondita' di circa 7 chilometri, il bilancio di una sciagura mineraria avvenuta nella provincia argentina di Santa Cruz, la piu' meridionale della Patagonia, ove un gruppo di lavoratori lunedi' sera erano rimasti bloccati in una galleria di una miniera di carbone nella quale era divampato un incendio. Sembra che a innescare le fiamme sia stata non una fuga di grisu', bensi' un guasto a un nastro trasportatore del minerale, che ha poi preso fuoco. Dopo oltre venti ore di tentativi le squadre di soccorso sono riuscite a raggiungere con un percorso alternativo il tunnel, gravemente danneggiato, ove il rogo era scoppiato nella serata di lunedi', solo per trovare i due cadaveri, non ancora identificati ma recuperati per poter procedere all'autopsia; il cammino verso le viscere della miniera e' stato reso oltremodo difficile dal crollo di alcuni cunicoli laterali.

AFGHANISTAN

BOMBA A KUNDUZ, 4 MORTI = Kabul, 16 giu. - (Adnkronos) - Ancora violenze in Afghanistan; una bomba e' esplosa oggi nella citta' nordorientale di Kunduz, uccidendo quattro afghani. L'esplosione e' avvenuta nelle vicinanze del luogo in cui giovedi' scorso erano stati uccisi undici tecnici cinesi

IRAQ

KIRKUK, Dopo i sabotaggi degli oleodotti, gli insorti passano a colpire direttamente i responsabili delle compagnie petrolifere irachene. Un commando ha ucciso questa mattina un alto funzionario della North Oil Compay, Ghazi Talabani, raggiunto da numerosi colpi di fucile automatico a Kirkuk, mentre, a bordo della sua auto, si recava al lavoro. Nell'agguato e' rimasto gravemente ferito anche il suo autista. Talabani, di etnia curda, era consulente della North Oil Company, che gestisce la maggior parte dei giacimenti petroliferi di Kirkuk. Ieri, la guerriglia irachena aveva sabotato un oledotto a sud di Bassora.

Su questo attentato apre oggi il NEW YORK TIMES on-line: "2 esplosioni a oleodotti bloccano esportazioni petrolio dal maggiore porto iracheno". Il principale terminal petrolifero iracheno è stato chiuso ieri per circa 10 giorni, costando al Paese fino a 1 miliardo di dollari.

Anche il WASHINGTON POST apre sull' Iraq, ma sulla vicenda Saddam: "Usa pronti a cedere custodia legale di Hussein". L'amministratore Usa in Iraq, Paul Bremer, ha dichiarato che Washington potrebbe trasferire la custodia legale dell'ex rais di Baghdad al governo ad interim iracheno, qualora lo dovesse richiedere il nuovo primo ministro. La detenzione fisica di Saddam però rimarrebbe in mani americane

ATTACCO A UN CONVOGLIO - Uomini armati hanno attaccato ieri a Baghdad un convoglio civile, uccidendo due contrattisti e ferendone altri tre, secondo quanto ha riferito oggi il comando militare americano. Il generale Mark Kimmitt, vicecapo delle operazioni militari della coalizione, ha detto che il convoglio civile è caduto in un'imboscata ieri nella capitale irachena. Due persone sono state uccise e altre tre ferite dai colpi d'arma da fuoco sparati da un cavalcavia

SONDAGGIO IN IRAQ

Nove iracheni su 10, il 92%, considerano gli americani degli occupanti e oltre la meta' crede che abusi come quelli verificatisi sui detenuti iracheni nella prigione di Abu Ghraib siano generalizzati. Lo indica un sondaggio sulla popolazione irachena commissionato dall'Autorita' civile provvisoria americana, che fornisce all'Amministrazione di Washington un quadro fortemente intriso di sentimenti anti-americani: oltre la meta' degli iracheni si sentirebbero piu' sicuri se gli americani se ne andassero. Il sondaggio, condotto il mese scorso, ma non reso pubblico, mostra, inoltre, che la popolarita' del leader religioso sciita radicale Moqtada al-Sadr e' di molto aumentata, da quando guida l'insurrezione anti-americana delle milizie sciite. Cifre e contenuti del sondaggio sono forniti dalla Ap.

PALESTINA

NABLUS, Le truppe israeliane hanno danneggiato questa mattina due moschee a Nablus, in Cisgiordania, durante un'operazione militare condotta, secondo loro, per scovare alcuni militanti ricercati in città. Lo hanno riferito fonti palestinesi e funzionari della sicurezza. Alla moschea Bek il crollo di un muro ha reso inagibile i locali per i fedeli. In un'altra moschea, secondo quanto riferito, i danni sarebbero stati invece più contenuti e il luogo di preghiera è tuttora agibile. L'esercito dello Stato israeliano non ha ancora commentato la notizia dei danni causati alle moschee, ma ha reso noto che i soldati hanno arrestato due donne appartenenti alle Brigate dei Martiri di al Aqsa. Durante l'operazione militare, secondo i testimoni, sono stati danneggiati anche una ventina di negozi.

INDIA

DERAGLIA UN TRENO, 20 MORTI E 100 FERITI = Tragico incidente ferroviario in India: almeno venti persone sono morte e un centinaio sono rimaste ferite nello stato occidentale di Maharashtra. Secondo quanto riferito da funzionari delle ferrovie di Nuova Delhi, l'incidente si e' verificato quando il treno - composto da undici carrozze, sulle quali viaggiavano migliaia di passeggeri - e' deragliato mentre attraversava un ponte lungo il tragitto tra Mangalore e Bombay. L'incidente e' avvenuto a circa 150 chilometri a sud della capitale finanziaria indiana, tra le stazioni di Karanjadi e Veer. All'origine del deragliamento potrebbe essere uno sprofondamento del terreno causato dalle forti piogge degli ultimi giorni.

PAKISTAN

BUS CON PENDOLARI PRECIPITA IN FIUME- Almeno 37 persone sono morte stamane alla periferia di Islamabad, quanto il pulmino di linea su cui viaggiavano e' precipitato da un ponte e si e' schiantato sul greto di un fiume in secca. Numerosi anche i feriti. Il pulmino effettuava il collegamento giornaliero tra il villaggio di Kallar Sayyida e Rawalpindi, vicino ad Islamabad. Il mezzo, che trasportava un numero imprecisato di pendolari, ha urtato un trattore ed e' sbandato nel vuoto. L'incidente e' avvenuto alle 6:00 ora locale

gror040616 (last edited 2008-06-26 10:00:23 by anonymous)