GR 9.30

Ecuador Alunni in piazza chiedono fondi a Gutierrez Alcune migliaia di alunni di sette scuole pubbliche ecuadoriane hanno marciato verso il palazzo presidenziale per chiedere al capo dello Stato, Lucio Gutiérrez, lo stanziamento immediato di fondi per pagare i conti dei servizi pubblici dei loro istituti. Molti allievi di queste scuole hanno lamentato davanti alle telecamere delle televisioni di Quito la mancanza di acqua ed elettricità negli istituti, cosa che mette gravemente a rischio lo svolgimento delle attività disciplinari. Il governo, dopo aver protestato per l’uso contrario alla legge di “bambine e bambini minori e adolescenti in spettacoli o programmi di proselitismo politico”, ha assicurato attraverso un comunicato stampa che stanzierà presto l’equivalente di circa 550.000 euro per pagare i consumo di elettricità in 70 scuole pubbliche della provincia di Pichincha e nella stessa capitale Quito. Il presidente dell’Unoine nazionale degli educatori (Une), Ernesto Castello, ha confermato che equivale ad almeno 450-500.000 euro l’equivalente di cui hanno bisogno le scuole della regione per pagare i debiti accumulati negli anni con le imprese elettriche.

Italia

Carcere, lettere arrivate in radioNotizie allarmanti sul carcere di badu 'e carros. Si prega di aggiornare. A tutt*, Giungono notizie preoccupanti dal carcere di Nuoro (Badu 'e Carros). "Segnaliamo che non abbiamo più notizie di un nostro compagno Roberto Nicolosi, massacrato e buttato in cella d'isolamento dalla polizia penitenziaria. Abbiamo timore che faccia la fine del detenuto Acquaviva trovato impiccato tempo addietro (vedesi procedimento penale in corso contro la polizia penitenziaria). Le torture non ci sono soltanto in Iraq ma guardiamo anche in casa nostra. Alcuni detenuti del carcere di Nuoro. 5/06/04" Questa lettera è arrivata in radio indirizzat a Odioilcarcere. In un'altra lettera del 7 giugno ci inviano la copia della lettera di protesta scritta a mano che i detenuti hanno inviato alla Direzione in merito alla vicenda di Nicolosi:; "Alla Direzione della C.C. di Nuoro e per conoscenza agli organi di stato e stampa. I detenuti della 1° sezione espongono quanto segue: premesso che in data 4.6.04 un nostro compagno (Roberto Nicolosi) è stato provocato e aggrediti da un brigadiere della polizia penitenziaria; che il nuovo comandante del carcere con un espediente ha fatto uscire dalla cella il nostro compagno e con un agguato, vigliaccamente lo hanno fatto picchiare, a questo punto i detenuti hanno cominciato una serie di proteste affinchè il nuovo comandante venga allontanato dall'istituto; si precisa: il documento viene firmato solo e volontariamente dai detenuti del continente ciò per tutelare i compagni locali da una eventuale deportazione in continente" C.C. Nuoro 5.6.04 (seguono 17 firme tra cui quelle dei nostri corrispondenti più assidui) Nella lettera ci allegano una fotocopia di un articolo di un giornale sardo (ma non si capisce quale giornale sia; forse la Nuova Sardegna o Unione Sarda, nè di che giorno è) che riporta la vicenda e la richiesta dei detenuti di trasferimento del comandante delle guardie e lo stesso che si è dimesso. Il titolo è "Detenuti sicialini in rivolta" sottotitolo " Un ergastolano sarebbe stato aggredito da un agente di polizia penitenziaria. Ancora problemi di organico: nei giorni scorsi si è dimesso il comandante delle guardie" Nell'articolo c'è il nome dell'attuale direttore di Nuoro c

Italia/Irak Torture in Irak: da Nassirya: Italia sapeva Nel sito dell’Arma Nazionale dei Carabinieri si puo facilmente trovare delle fotografie sui tratamenti inumani ai prigionieri e si pou chiaramente leggere: “ COS'Ì TRATTAVANO I DETENUTI Vi pubblichiamo di seguito le foto inedite consegnateci dai Nostri colleghi rientrati dall'Iraq, sul "particolare trattamento in cui venivano sottoposti i fermati ed arrestati, poi rinchiusi nel carcere di nassyria, sulle cui condizioni, come da altrettanto foto quivi pubblicate non vi erano dubbi. Tutti sapevano e tutto avveniva anche alla presenza di italiani che vedevano e riferivano a Roma. Prigionieri iracheni ammassati in gabbie di ferro in condizioni igieniche molto precarie, militari italiani che sorvegliano persone distese sulla sabbia del deserto, carabinieri e arabi che parlano mentre alcune persone sono distese in terra con le mani ammanettate dietro la schiena. Sono alcune delle foto che l'Unac, l'Unione nazionale arma dei carabinieri (un'associazione privata che riunisce militari in servizio e non), ha pubblicato sul proprio sito (Unionecarabinieri.it) e che, secondo l'associazione, sono state fornite dai militari rientrati dall'Iraq.

"Foto - è scritto nel sito - scattate dai carabinieri, che ce le hanno consegnate, che erano certamente state inviate anche ai comandi arma e difesa in Italia. Si denota un ammassamento in situazioni igieniche precarie, con segni di torture sui detenuti. Il tutto a conoscenza degli italiani, che hanno scattato le foto. A dimostrazione che tutti, anche gli italiani, sapevano e riferivano".