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GR ORE 19.30
italia:
Genova G8
Ricordiamo che anche l''udienza odierna, come quella del 22, del processo che vede imputati di devastazione e saccheggio 25 compagni per i fatti del luglio 2001 a Genova, è stata annullata. Il presidente del tribunale ha stabilito di riprendere il procedimento il 6 luglio. I motivi della decisione del tribunale, sono essenzialmente due: consentire agli avvocati difensori di prendere completa visione dei Dvd (che durano tre ore e mezza) che sono il supporto base dell'accusa e in secondo luogo consentire ai testimoni dell'accusa di rispondere al controinterrogatorio della difesa immediatamente. In più lo stesso tribunale deve ancora decidere se accogliere agli atti come prova il Dvd assemblato, su incarico della procura, dal maresciallo dei vigili urbani Vittorio Corda. Marco Devoto, presidente del tribunale, aveva infatti concesso la visione del Dvd e di altre prove fotografiche, ma si era riservato di inserirlo agli atti come prova solo in un secondo momento. Decisione che dovrebbe quindi essere alla prossima udienza, del 6 luglio.
Per quanto riguarda un'altra branca dei vari procedimenti che riguardano i fatti del G 8 e precisamente l'irruzione e le violenze alla scuola Diaz, ricordiamo che la prima udienza (con la richiesta di rinvio a giudizio di 29 tra dirigenti, funzionari e addetti delle forze dell'ordine) è stata rinviata dal giudice a sabato prossimo.
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Rifiuti
E' scattata la denuncia all'autorita' giudiziaria di Salerno per ottantuno dei circa cinquecento manifestanti che in questi giorni hanno preso parte alla protesta contro la riapertura della discarica di Parapoti occupando la stazione ferroviaria di Montecorvino Bellizzi (Salerno). L'attivita' delle forze di polizia prosegue per l'identificazione di altri manifestanti che saranno deferiti all'autorita' giudiziaria per valutare le singole posizioni anche in relazione al comportamento tenuto durante i giorni di protesta. Secondo alcune informazioni, i denunciati potrebbero essere 150.
Per ora non si è arrivati a nessuna soluzione del problema rifiuti per la regione Campania; ieri sera, la trattativa si era conclusa con la promessa, sottoscritta dal ministro dell'Ambiente Altero Matteoli, che la discarica riaprira' solo per nove mesi, per poi chiudere per sempre. E così è stato, la discarica di Parapoti, puntuale, ha riaperto gia' stamattina, quando quattro camion hanno scaricato l'immondizia accumulata negli ultimi giorni. C'erano i carabinieri, a controllare che tutto procedesse normalmente. E c'erano i manifestanti, decisi a mantenere un "presidio attivo" per controllare i materiali che vengono trasportati. Domani, dal ministero dell'Ambiente dovrebbe giungere una commissione tecnica per verificare lo stato dell'impianto.
I circa quattro giorni di blocco dei treni per le proteste degli abitanti di Montecorvino Rovella, sono costati alle Ferrovie dello Stato oltre cinque milioni di euro. Questa la valutazione sui mancati introiti e le spese sostenute da Trenitalia per i collegamenti alternativi (autobus e navi), alberghi e costo del lavoro straordinario e festivo degli 8.000 ferrovieri coinvolti nell'emergenza. Le proteste contro la riapertura della discarica di Parapoti, che hanno impedito la circolazione dei treni per la stazione Monetecorvino Rovella dalle 16 e 30 di venerdi' 25 giugno, alle 19 e 45 di lunedi' 28 giugno, hanno bloccato oltre 150 treni (50 convogli al giorno).

Stragi naziste
E' iniziato a La Spezia il processo a sei imputati per la strage di Sant'Anna di Stazzema, in provincia di Lucca, risalente al 12 agosto del 1944. I 6 imputati, ex nazisti facenti parte del II Battaglione della 16^ Divisione Panzergrenadier - SS Reichsfuhrer, sono accusati del massacro di 560 civili. Il 10 maggio, inoltre, era stato deciso il rinvio a giudizio dei tre imputati ed ai loro nomi erano stati aggiunti quelli degli altri 3 ex nazisti. Il processo era stato riaperto grazie alla scoperta dellarmadio della vergogna. Da quell'archivio, nascosto nella Procura Militare di Roma, nel 1994 sono usciti 695 fascicoli con il timbro di 'archiviazione provvisoria', in cui erano scritti i nomi della vittime e dei responsabili dei crimini compiuti dai tedeschi dall'8 settembre 1943 al 25 aprile 1945. Ecco cosa successe nel 1944 a S. Anna di Stazzema. Il 19 agosto 1944, alle prime ore dell'alba, un reparto nazista di circa 300 unita', circondo' il paese. I tedeschi applicarono la regola 1- 10: 1 tedesco 10 italiani. Alcune esecuzioni sono rimaste nella memoria: quella di Don Fiore Menguzzo, 28 anni, trucidato assieme ai propri compagni alla Molina di Stazzema; quella della giovane madre, Genny Bibolotti Marsili, la quale, dopo essersi nascosta in una stalla con il figlio, nel momento stesso che si accorse dell'arrivo di un SS, scaglio' loro uno zoccolo e fu subito falciata.
Il Tribunale, nel primo pomeriggio, rientrato dopo una lunghissima camera di consiglio, ha respinto tutte le eccezioni presentate dai difensori degli ex nazisti Sommer, Schoneberg e Sonntag, disponendo il procedere dell' udienza. Tre le eccezioni presentate dai difensori. La prima in particolare riguardava una presunta ''indeterminatezza del reato contestato per la mancata identificazione di tutte le vittime''. L' eccezione ha provocato una immediata reazione del pubblico ministero: ''Tutti gli imputati - ha detto il pubblico ministero De Paolis - con la loro azioni hanno contribuito all' eliminazione di oltre 400 persone, e' necessario rispettare il dolore''. L' udienza prosegue con la formazione del fascicolo del dibattimento.
L'udienza si è conclusa con il rinvio a domani mattina dell' udienza, che riprendera' domani mattina nella sede del tribunale militare della Spezia con la camera di consiglio sulle ultime eccezioni presentate dalla difesa e l' escussione dei primi testi.

Migranti
Il ministro dell'Interno, Giuseppe Pisanu, ha dato disposizioni al Capo della Polizia, Gianni De Gennaro, affinche' siano emanate agi competenti uffici specifiche direttive che consentano ai cittadini stranieri in attesa di rinnovo del permesso di soggiorno di lasciare temporaneamente il territorio dello Stato e di potervi successivamente fare ritorno. Lo scopo, informa una nota del Viminale, e' quello di permettere ai cittadini stranieri legalmente presenti in Italia di tornare nei propri Paesi d'origine per necessita' familiari. Il Dipartimento della Pubblica sicurezza ha quindi predisposto procedure operative che possano consentire di realizzare l'obiettivo entro la fine di giugno. La questione era stata posta con forza nelle scorse settimane dalle associazioni dei migranti, e dimostra ancora una volta come la legge bossi-fini, in cui la norma non è prevista, sia stata elaborata con il solo intento punitivo nei confronti di chi arriva nel nostro paese.
Sono giunti all'alba di oggi a Lampedusa i 175 migranti che erano stati avvistati e poi soccorsi ad una cinquantina di miglia a sud dell'isola. Era stato il comandante di un motopeschereccio che aveva incrociato l'imbarcazione di immigrati nel Canale di Sicilia a dare l'allarme, mantenendosi poi in zona in attesa dell'arrivo delle unita' navali italiane. Alcuni hanno dovuto fare ricorso alle cure dei medici del poliambulatorio dell'isola. Le loro condizioni comunque non sono gravi. Il gruppo, dopo le operazioni di identificazione, e' stato gia' trasferito nel centro d'accoglienza dove ora si trovano oltre 500 persone. Gli stranieri hanno dichiarato di essere originari di diversi paesi dell'Asia centrale. Oggi e' in programma il trasferimento con due voli di almeno trecento di loro per alleggerire la strutura di permanenza di Lampedusa

Chiude telefono antiracket a Palermo

Contro il racket e l'usura la Confesercenti di Palermo aveva attivato a marzo un numero di telefono per offrire ai commercianti del capoluogo siciliano, soffocati dal racket, un modo per ribellarsi e denunciare i loro aguzzini. L'iniziativa era stata pubblicizzata con numerosi manifesti e volantini distribuiti a buona parte dei negozi della citta'. Ma da marzo ad oggi quel telefono non ha mai squillato e dopo 5 mesi di 'silenzio' l'organizzazione di categoria degli esercenti ha deciso, seppur con grande amarezza, di disattivarlo. A darne notizia, oggi, il segretario della Confesercenti di Palermo, Giovanni Felice. ''Lo abbiamo chiuso -afferma- perche' non ha mai chiamato nessuno, proprio nessuno. Perche' a Palermo, a sentire i commercianti, nessuno paga il pizzo''.


ESTERI:
G8, svizzera Evian
Condannato l'attivista inglese buttato giù dal ponte dalla polizia durante le azioni contro il vertice G8 di Evian del giusno 2003.
Il 1° giugno 2003 i poliziotti svizzeri hanno rischiato di ammazzarli, tagliando la fune alla quale si erano appesi per bloccare, pacificamente, le auto delle delegazioni dirette al vertice G8 di Evian. Martin Shaw, attivista 31enne inglese che vive a Barcellona, ebbe fratture alle vertebre, al bacino e alle gambe: porta ancora i segni di quel volo da venti metri sotto il viadotto dell'autostrada. E ieri il tribunale di polizia di Nyon, cantone Vaud, li ha condannati per blocco stradale e «per aver messo in pericolo la sicurezza degli automobilisti»: 10 giorni di carcere a Gesine Wenzel, la compagna tedesca di Martin, salvata per miracolo dagli attivisti che si sono aggrappati alla corda per tenerla sospesa; 20 giorni a Olivier Lehman, svizzero, che era sul ponte. Per Martin, elettricista e climber esperto, la condanna è simbolica come sentiremo dalla corrispondenza, in quanto ha subito un danneggiamento fisico.
Ovviamente le prove contro la polizia non mancano. Un filmato di Indymedia mostra i manifestanti che gridano al gendarme di non tagliare la corda e lui che si allontana dal sergente e assesta un colpo con il suo coltellaccio. Oltre al filmato ci sono decine di testimonianze. E le registrazioni della radio della polizia, in cui si dice tra l'altro «non possiamo tagliare la corda», confermano che erano consapevoli del rischio.
AUDIO

Iraq
Il giorno dopo il formale passaggio di poteri, continuano gli attacchi contro le truppe Usa, pur sempre occupanti. Tre marines sono stati uccisi oggi dall'esplosione di un ordigno fatto detonare al passaggio di un convoglio statunitense a Baghdad. Ne hanno dato notizia fonti militari statunitensi. Le tre vittime statunitensi di oggi portano a 633 il numero dei militari americani uccisi in combattimento in Iraq .
Inoltre un consulente britannico è stato ucciso in Iraq, nella città di Mosul, a nord del Paese. Lo ha reso noto in data odierna il Foreign Office precisando che Julian Davies, 39 anni, originario di Newport nel Galles del sud, è deceduto il 24 giugno.
Sul piano più politico, delle azioni successive al passaggio di poteri, per il momento la prima delle novità riguarda i prigionieri detenuti dagli Usa.
Circa 250 detenuti iracheni del carcere di Abu Ghraib sono stati liberati oggi dall'esercito stautinitense. Tre autobus carichi di detenuti delle regioni di Diyala e di Tamin, a nord di Baghdad, sono usciti dalla prigione verso le 10:00 locali, le 08:00 italiane. Altri due autobus hanno fatto seguito poco dopo. Scortati da mezzi blindati e da elicotteri americani, i bus sono arrivati alla base della guardia nazionale irachena di Al Amiriya. Dopo le verifiche i detenuti sono usciti a piedi ad incontrare i loro parenti. Centinaia di prigionieri sono stati liberati negli ultimi due mesi dal carcere, a 30 chilometri a ovest di Baghdad, al centro delle torture di soldati statunitensi su detenuti iracheni. Invece Saddam Hussein verra' consegnato domani agli iracheni, insieme ad altri undici ex dirigenti del deposto regime di Baghdad. Lo ha annunciato il premier iracheno Iyyad Allawi, in una conferenza stampa. Gli Stati Uniti trasferiranno per il momento agli iracheni la custodia legale dell'ex raiss, arrestato il 13 dicembre scorso, mentre quella fisica restera' alle forze americane, ha precisato Allawi. Non si tratta quindi di una reale consegna, ma solo di un escamotage degli Usa per fingere di essere fuori dalle questioni interne, pur continuando in realtà a gestire il totale potere.
Fisicamente infatti , la prigionia di Saddam Hussein restera' sotto la vigilanza dei militari statunitensi. Ma la giurisdizione sul prigioniero sara' trasferita da domani dall'Autorita' Provvisoria della Coalizione al potere giudiziario del nuovo Iraq. All'indomani della presa in consegna del prigioniero, ha detto oggi Allawi ad una conferenza stampa, gli sara' letto il mandato d'arresto. La procedura processuale comincera' entro pochi giorni, ma il processo vero e proprio, secondo Allawi, potrebbe cominciare solo fra diversi mesi.
Il primo ministro intanto si appresta a varare le leggi d'emergenza. Lo ha reso noto lo stesso Allawi nella prima conferenza stampa pubblica dopo il giuramento. Tra le possibilità, anche il ripristino della pena di morte
Nessuno tocchi Caino saluta con favore l'insediamento in Iraq del governo di Iyyad Allawi e auspica che, dopo la caduta del regime di Saddam Hussein, esso costituisca un altro passo in avanti nella transizione verso la democrazia, lo stato di diritto, il rispetto dei diritti umani nel paese. ''Attendiamo pero' atti conseguenti e coerenti di rottura con il passato. Se dovesse essere ripristinata la pena di morte o, peggio, esserci la condanna e l'esecuzione di Saddam Hussein, cio' non sarebbe il modo migliore per dimostrare al mondo che si e' voltato pagina'', si legge in una nota dell'associazione.
Intanto è già stato comunicato che il processo a Saddam Hussein sara' 'pubblico', ma ci vorranno 'mesi', ha detto il premier iracheno Ayad Allawi. Saddam potra' indicare un difensore o rappresentarsi da solo. Ha diritto a un processo 'giusto', ma senza nessun privilegio. Il ministro della giustizia Malek Dohan ha detto che Saddam puo' indicare anche un avvocato straniero, ma dovra' essere approvato dall'ordine degli avvocati iracheni. Osservatori stranieri potranno seguire il processo.
Intanto la Turchia conferma la liberazione dei tre ostaggi in Iraq. Il ministro degli Esteri di Ankara Abdullah Gul ha dato ragione alla Tv araba al Jazeera, che ha annunciato oggi il rilascio dei tre mostrando un video in cui presunti appartententi al Gruppo per il monoteismo e la jihad, che si ritiene guidato dal militante giordano Abu Musab al Zarqawi, leggono un comunicato.

Reazioni internazionali:
ISRAELE, POSSIBILI RELAZIONI DIPLOMATICHE CON BAGHDAD - Israele e' favorevole all'avvio di relazioni diplomatiche con il nuovo governo iracheno, se e quando Baghdad si pronuncera' in questo senso: lo ha indicato oggi un portavoce del ministero degli esteri israeliano. ''Saremo lieti di avere relazioni diplomatiche con l'Iraq, come ne abbiamo gia' con altri paesi arabi, come l'Egitto, la Giordania, la Mauritania'', ha indicato il portavoce. Ma spettera' al popolo iracheno, ha aggiunto, decidere se e quando vorra' stabilire relazioni formali con lo stato ebraico. Lo stato ebraico, ha precisato, ''non ha conflitti territoriali o di altro tipo'' con l'Iraq.
 USA PENSANO A RICHIAMO OBBLIGATORIO PER RISERVISTI Il Pentagono sta preparando una ''mobilitazione non volontaria'' per migliaia di riservisti che hanno gia' svolto il loro periodo di servizio attivo. Praticamente un richiamo obbligatorio per quasi 6mila ex militari che sono ritornati alla vita civile ai quali potra' essere ordinato, con un preavviso anche di meno di un mese, di partire per l'Iraq o l'Afghanistan. Una nuova prova dell'estrema carenza di uomini che si trovano ad affrontare le forze armate americana dopo oltre due anni di guerra al terrorismo che le vede impegnate in due conflitti. L'ultima volta che e' stata mobilitata la cosiddetta ''Ready reserve'', cioe' i riservisti che hanno svolto gia' il servizio ma che possono essere richiamati ancora, e' stata durante la Guerra del Golfo nel 1991.
Dieci giovani ufficiali iracheni in Italia: Sono ''una decina'' i giovani ufficiali e sottufficiali del nuovo esercito iracheno che verranno presto inviati in Italia. Nel nostro paese completeranno il loro addestramento. Altri tre, stanno gia' frequentando i corsi in una caserma dell'Esercito alle porte di Roma. Nel frattempo in Iraq, a Camp Ergife, prossima sede dell'esercito iracheno, sono gia' cominciati alcuni corsi di lingua italiana.

AFGHANISTAN
In Afghanistan la guerra, ufficialmente finita l'anno scorso, non ha ovviamente ancora portato alla stabilità tanto paventata. Infatti in seguito alle richieste del presidente provvisorio dell'Afghanistan, Hamid Karzai, la Nato ha acconsentito ad aumentare il proprio contingente nel paese asiatico in vista delle elezioni, previste per settembre ma sempre piu' minacciate dal grave deterioramento delle condizioni di sicurezza. Nei prossimi mesi arriveranno quindi in Afghanistan circa 3.500 soldati che porteranno dagli attuali 6.500 a 10 mila circa il numero degli effettivi dell'Alleanza Atlantica. Si trattera' di quattro nuove unita' cosidette di peacekeeper - due a guida britannica, una tedesca e una olandese - da dispiegare nelle città del nord. Fino ad oggi le truppe Nato, a parte Kabul, sono presenti nella sola citta' settentiornale di Kunduz.
Questi rinforzi, per altro ben minori di quelli richiesti da Karzai, potranno, dicono, evitare scontri tra signori della guerra locali, frequenti nell'Afghanistan settentrionale. Ma non influiranno di certo sulla principale fonte di instabilita' del paese, ovvero la crescente attività di guerriglia talebana nel sud e nell'est del paese, dove ormai a' nuovamente guerra aperta tra la resistenza e i ventimila soldati Usa operanti in zona. Decine i morti dell'ultimo fine settimana.

Palestina
Resta anche oggi molto elevata la tensione sulla linea di demarcazione fra la striscia di Gaza e il Neghev israeliano. La scorsa notte reparti militari israeliani hanno compiuto un'incursione terrestre nella zona di Beit Hanun, nel nord della Striscia,da dove avolte vengono lanciati razzi Qassam contro la vicina citta' israeliana di Sderto; e hanno preso il controllo dell'area industriale che sorge a nord della citta'.Ieri sera, testimoni palestinesi avevano infatti riferito del lancio di missili nella Striscia di Gaza da parte degli elicotteri israeliani Apache, con un bilancio di almeno tre feriti Sempre la scorsa notte, la aviazione israeliana ha compiuto due attacchi contro altrettanti obiettivi di Hamas a Gaza
Ma stamane i lanci di razzi Qassam verso Israele sono ripresi. Alcuni israeliani sono rimasti feriti. Missili sono stati lanciati anche sui campi profughi, distruggendo alcune abitazioni. Le truppe israeliane hanno ucciso un presunto esponente di Hamas nel corso di un'incursione nella Striscia di Gaza alle prime ore di oggi.
Dall'inizio della seconda intifada, i razzi Kassam lanciati su Sderot sono stati oltre 300, prima di ieri non avevano mai causato feriti; viceversa, avevano sempre legittimato le pesanti incursioni controffensive dell'esercito israeliano nella Striscia di Gaza. Infatti le principali vittime di questa occupazione continuano ad essere i civili, tra cui si contano almeno 400 minori assassinati. Solo oggi sono 2 i minori uccisi di cui abbiamo notizia: un palestinese di 17 anni, ferito il mese scorso durante una incursione israeliana a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, e' morto oggi all'ospedale di Gaza City. E un altro adolescente palestinese e' stato ucciso a Khan Yunes, Gaza, dal fuoco di militari israeliani dislocati in una vicina colonia. Il ragazzo, secondo fonti palestinesi, e' stato raggiunto da un proiettile al petto mentre era impegnato sul tetto della propria abitazione a dare da mangiare a piccioni. Da parte israeliana l'episodio non e' stato ancora commentato.
Fonti locali aggiungono che a Beit Rima sono in corso estese perlustrazioni militari israeliane. A Ramallah intanto si attende l'arrivo del ministro francese degli esteri, Michel Barnier. Ignorando le critiche israeliane, Barnier si accinge ad incontrare il presidente palestinese Yasser Arafat, il premier Abu Ala nonche' Nabil Shaath, che funge da ministro degli esteri palestinesi. I dirigenti israeliani hanno fatto sapere da parte loro che in questa occasione non vedranno Barnier il quale prevede una visita separata in Israele alla fine dell'estate.

ISRAELE:
El Baradei, Israele deve smantellare le sue armi nucleari
Il capo dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (Aiea ) Mohammed el Baradei ha dichiarato domenica, durante la sua visita in Russia, che Israele deve mettere fine allo sbilanciamento delle forze in campo in medio oriente smantellando le proprie armi nucleari. El Baradei ha aggiunto che "chiunque da' per scontato il potenziale nucleare di Israele - e che - occorre liberare il medio oriente dalle armi di distruzione di massa". Israele e' un membro dell'Aiea, ma non ha ratificato il Trattato di non Proliferazione Nucleare, ratifica sempre rimandata a dopo gli accordi di pace. El Baradei, ha in programma un viaggio in Israele per luglio con lo scopo di spingere il governo ad ammettere il possesso di armi nucleari e di aprire la strada per le ispezioni nel sito di Dimona. Recentemente Israele aveva rilasciato il tecnico Mordechai Vanunu, in carcere dal 1996 per aver rivelato alcuni segreti sull'area militare di Dimona ad un giornale inglese.

Turchia
La polizia turca ha usato questa mattina lacrimogeni per disperdere una manifestazione pacifica nella centrale via dello shopping Istikal.. Non era ancora iniziato nulla nella via, vicina alla centrale piazza Taksim, quando gli agenti hanno lanciato i lacrimogeni, senza alcun motivo. C'erano in strada circa un migliaio di manifestanti. Ci sono stati alcuni arresti di giovani, ma non ci sono indicazioni sul numero. Ieri, duri scontri, anche se di breve durata, si erano verificati tra manifestanti e polizia nel centro di Istanbul, dove a qualche chilometro si svolgevano i lavori del vertice Nato.
E c'è stata una esplosione su un aereo delle Turkish airlines all'aeroporto Ataturk di Istanbul: lo ha riferito l'agenzia di stampa Anatolia, precisando che la deflagrazione e' avvenuta dopo che tutti i passeggeri erano scesi dall'aereo. Secondo le prime notizie, a esplodere sul Boeing 737-400 sarebbe stato un portafoglio raccolto da un addetto alle pulizie, che e' rimasto ferito alle mani.

Germania
Un mercantile che trasportava 960 tonnellate circa di acido solforico e' entrato in collisione con una nave portacontainer ed e' affondato nel porto tedesco di Amburgo causando il ferimento di 11 persone. Lo hanno reso noto le autorita' portuali tedesche secondo le quali l'incidente e' avvenuto ieri sera e i feriti - nove portuali e due poliziotti - sono stati ricoverati in ospedale con problemi respiratori per aver inalato il gas fuoriuscito dall'impianto di ventilazione della nave. Le stesse fonti hano detto che il mercantile - che e' parzialemnte sommerso nella rada del porto - non e' stato danneggiato, ma secondo fonti giornalistiche vi sarebbe stata una fuoriuscita di acido che avrebbe cominciato ad uccidere i pesci. Il mercantile appartiene alla Norddeutsche Affinerie, il piu' importante produttore di rame europeo e trasportava 500 mila litri di acido solforico utilizzato per la produzione di rame. La nave portacontainer non e' stata danneggiata.


Nadia Zepeta
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Nadia Zepeda, incarcerata nel Reclusorio Femminile Oriente di Cittá del Messico da quasi un anno e mezzo, accusata ingiustamente di spaccio di droga e per questo condannata a 5 anni di carcere, ha oggi la sua udienza di appello.
Nadia è stata arrestata per strada il 23 gennaio del 2003, insieme con 2 amici nella colonia Agricola Orientale di Cittá del Messico, in seguito ad un operativo illegale realizzato dalla polizia di Sicurezza Pubblica. L'hanno catturata, picchiata, e hanno tentato di violentarla, offrendole in cambio la sua libertá. Lei si é difesa con coraggio e ostinazione, sfidando e respingendo quell'abuso di autorità, ma provocando così la rabbia dei poliziotti. Gli amici arrestati con Nadia sono stati liberati quasi immediatamente, mentre lei è stata accusato di spaccio di droga, dopo che qualche poliziotto le aveva messo addosso 193 dosi di cocaina. É stata due giorni senza potere comunicare e dopo é stata trasferita in prigione.
Il processo di Nadia ha sin da subito presentato gravi incoerenze, a cominciare dal fatto che la pattuglia che l'aveva fermata non risultava "operativa" quella sera, che la  volante nella quale l'hanno caricata non è un veicolo regolrmente registrato, che i dati dei poliziotti coinvolti sono stati alterati e le loro dichiarazioni sono contradditorie in molti punti. Durante tutto il processo, inoltre, sono state taciute e ignorate le lesioni che le hanno provocato la detenzione e l'abuso sessuale, lesioni documentate da un referto medico apparentemente "sparito nel nulla".
Grazie all'intervento di un gruppo di donne unite in un comitato per la sua liberazione, la Commissione Nazionale per i Dirirtti Umani del Messico si è interessata al caso, ma il suo intervento, nonostante la gravità della situazione, non è stato così incisivo, e si è limitato ad una blanda raccomandazione rivolta alla Pubblica Sicurezza. In ogni caso, nonostante le incongruenze, il carattere illegale dell'arresto, il tentato stupro da parte dei poliziotti e l'intervento della Commissione, Nadia è stata ugualmente condannata, dalla giudice Olga Sanchez, a cinque anni di carcere e 100 giorni di multa.
Oggi si terrà la prima udienza del ricorso in appello, che Nadia affronterà non da sola ma sostenuta da molte altre donne che si sono riunite in un comitato per la sua liberazione, che hanno fatto girare un appello e raccolto molte firme, e che hanno organizzato un presidio sotto il Palazzo di Giustizia per denunciare la sua vicenda e, insieme, quelle di molte altre donne vittime della giustizia patriarcale e del suo sistema di amministrazione che incarcera le giovani povere e protegge gli impresari e i politici.
Nadia Zepeda, incarcerata nel Reclusorio Femminile Oriente di Cittá del Messico da quasi un anno e mezzo, accusata ingiustamente di spaccio di droga e per questo condannata a 5 anni di carcere, ha oggi la sua udienza di appello. Nadia è stata arrestata per strada il 23 gennaio del 2003, insieme con 2 amici nella colonia Agricola Orientale di Cittá del Messico, in seguito ad un operativo illegale realizzato dalla polizia di Sicurezza Pubblica. L'hanno catturata, picchiata, e hanno tentato di violentarla, offrendole in cambio la sua libertá. Lei si é difesa con coraggio e ostinazione, sfidando e respingendo quell'abuso di autorità, ma provocando così la rabbia dei poliziotti. Gli amici arrestati con Nadia sono stati liberati quasi immediatamente, mentre lei è stata accusato di spaccio di droga, dopo che qualche poliziotto le aveva messo addosso 193 dosi di cocaina. É stata due giorni senza potere comunicare e dopo é stata trasferita in prigione. Il processo di Nadia ha sin da subito presentato gravi incoerenze, a cominciare dal fatto che la pattuglia che l'aveva fermata non risultava "operativa" quella sera, che la volante nella quale l'hanno caricata non è un veicolo regolrmente registrato, che i dati dei poliziotti coinvolti sono stati alterati e le loro dichiarazioni sono contradditorie in molti punti. Durante tutto il processo, inoltre, sono state taciute e ignorate le lesioni che le hanno provocato la detenzione e l'abuso sessuale, lesioni documentate da un referto medico apparentemente "sparito nel nulla". Grazie all'intervento di un gruppo di donne unite in un comitato per la sua liberazione, la Commissione Nazionale per i Dirirtti Umani del Messico si è interessata al caso, ma il suo intervento, nonostante la gravità della situazione, non è stato così incisivo, e si è limitato ad una blanda raccomandazione rivolta alla Pubblica Sicurezza. In ogni caso, nonostante le incongruenze, il carattere illegale dell'arresto, il tentato stupro da parte dei poliziotti e l'intervento della Commissione, Nadia è stata ugualmente condannata, dalla giudice Olga Sanchez, a cinque anni di carcere e 100 giorni di multa. Oggi si terrà la prima udienza del ricorso in appello, che Nadia affronterà non da sola ma sostenuta da molte altre donne che si sono riunite in un comitato per la sua liberazione, che hanno fatto girare un appello e raccolto molte firme, e che hanno organizzato un presidio sotto il Palazzo di Giustizia per denunciare la sua vicenda e, insieme, quelle di molte altre donne vittime della giustizia patriarcale e del suo sistema di amministrazione che incarcera le giovani povere e protegge gli impresari e i politici.  

GR ORE 19.30 italia: Genova G8 Ricordiamo che anche ludienza odierna, come quella del 22, del processo che vede imputati di devastazione e saccheggio 25 compagni per i fatti del luglio 2001 a Genova, è stata annullata. Il presidente del tribunale ha stabilito di riprendere il procedimento il 6 luglio. I motivi della decisione del tribunale, sono essenzialmente due: consentire agli avvocati difensori di prendere completa visione dei Dvd (che durano tre ore e mezza) che sono il supporto base dell'accusa e in secondo luogo consentire ai testimoni dell'accusa di rispondere al controinterrogatorio della difesa immediatamente. In più lo stesso tribunale deve ancora decidere se accogliere agli atti come prova il Dvd assemblato, su incarico della procura, dal maresciallo dei vigili urbani Vittorio Corda. Marco Devoto, presidente del tribunale, aveva infatti concesso la visione del Dvd e di altre prove fotografiche, ma si era riservato di inserirlo agli atti come prova solo in un secondo momento. Decisione che dovrebbe quindi essere alla prossima udienza, del 6 luglio. Per quanto riguarda un'altra branca dei vari procedimenti che riguardano i fatti del G 8 e precisamente l'irruzione e le violenze alla scuola Diaz, ricordiamo che la prima udienza (con la richiesta di rinvio a giudizio di 29 tra dirigenti, funzionari e addetti delle forze dell'ordine) è stata rinviata dal giudice a sabato prossimo.

Rifiuti E' scattata la denuncia all'autorita' giudiziaria di Salerno per ottantuno dei circa cinquecento manifestanti che in questi giorni hanno preso parte alla protesta contro la riapertura della discarica di Parapoti occupando la stazione ferroviaria di Montecorvino Bellizzi (Salerno). L'attivita' delle forze di polizia prosegue per l'identificazione di altri manifestanti che saranno deferiti all'autorita' giudiziaria per valutare le singole posizioni anche in relazione al comportamento tenuto durante i giorni di protesta. Secondo alcune informazioni, i denunciati potrebbero essere 150. Per ora non si è arrivati a nessuna soluzione del problema rifiuti per la regione Campania; ieri sera, la trattativa si era conclusa con la promessa, sottoscritta dal ministro dell'Ambiente Altero Matteoli, che la discarica riaprira' solo per nove mesi, per poi chiudere per sempre. E così è stato, la discarica di Parapoti, puntuale, ha riaperto gia' stamattina, quando quattro camion hanno scaricato l'immondizia accumulata negli ultimi giorni. C'erano i carabinieri, a controllare che tutto procedesse normalmente. E c'erano i manifestanti, decisi a mantenere un "presidio attivo" per controllare i materiali che vengono trasportati. Domani, dal ministero dell'Ambiente dovrebbe giungere una commissione tecnica per verificare lo stato dell'impianto. I circa quattro giorni di blocco dei treni per le proteste degli abitanti di Montecorvino Rovella, sono costati alle Ferrovie dello Stato oltre cinque milioni di euro. Questa la valutazione sui mancati introiti e le spese sostenute da Trenitalia per i collegamenti alternativi (autobus e navi), alberghi e costo del lavoro straordinario e festivo degli 8.000 ferrovieri coinvolti nell'emergenza. Le proteste contro la riapertura della discarica di Parapoti, che hanno impedito la circolazione dei treni per la stazione Monetecorvino Rovella dalle 16 e 30 di venerdi' 25 giugno, alle 19 e 45 di lunedi' 28 giugno, hanno bloccato oltre 150 treni (50 convogli al giorno).

Stragi naziste E' iniziato a La Spezia il processo a sei imputati per la strage di Sant'Anna di Stazzema, in provincia di Lucca, risalente al 12 agosto del 1944. I 6 imputati, ex nazisti facenti parte del II Battaglione della 16^ Divisione Panzergrenadier - SS Reichsfuhrer, sono accusati del massacro di 560 civili. Il 10 maggio, inoltre, era stato deciso il rinvio a giudizio dei tre imputati ed ai loro nomi erano stati aggiunti quelli degli altri 3 ex nazisti. Il processo era stato riaperto grazie alla scoperta dellarmadio della vergogna. Da quell'archivio, nascosto nella Procura Militare di Roma, nel 1994 sono usciti 695 fascicoli con il timbro di 'archiviazione provvisoria', in cui erano scritti i nomi della vittime e dei responsabili dei crimini compiuti dai tedeschi dall'8 settembre 1943 al 25 aprile 1945. Ecco cosa successe nel 1944 a S. Anna di Stazzema. Il 19 agosto 1944, alle prime ore dell'alba, un reparto nazista di circa 300 unita', circondo' il paese. I tedeschi applicarono la regola 1- 10: 1 tedesco 10 italiani. Alcune esecuzioni sono rimaste nella memoria: quella di Don Fiore Menguzzo, 28 anni, trucidato assieme ai propri compagni alla Molina di Stazzema; quella della giovane madre, Genny Bibolotti Marsili, la quale, dopo essersi nascosta in una stalla con il figlio, nel momento stesso che si accorse dell'arrivo di un SS, scaglio' loro uno zoccolo e fu subito falciata. Il Tribunale, nel primo pomeriggio, rientrato dopo una lunghissima camera di consiglio, ha respinto tutte le eccezioni presentate dai difensori degli ex nazisti Sommer, Schoneberg e Sonntag, disponendo il procedere dell' udienza. Tre le eccezioni presentate dai difensori. La prima in particolare riguardava una presunta indeterminatezza del reato contestato per la mancata identificazione di tutte le vittime. L' eccezione ha provocato una immediata reazione del pubblico ministero: Tutti gli imputati - ha detto il pubblico ministero De Paolis - con la loro azioni hanno contribuito all' eliminazione di oltre 400 persone, e' necessario rispettare il dolore. L' udienza prosegue con la formazione del fascicolo del dibattimento. L'udienza si è conclusa con il rinvio a domani mattina dell' udienza, che riprendera' domani mattina nella sede del tribunale militare della Spezia con la camera di consiglio sulle ultime eccezioni presentate dalla difesa e l' escussione dei primi testi.

Migranti Il ministro dell'Interno, Giuseppe Pisanu, ha dato disposizioni al Capo della Polizia, Gianni De Gennaro, affinche' siano emanate agi competenti uffici specifiche direttive che consentano ai cittadini stranieri in attesa di rinnovo del permesso di soggiorno di lasciare temporaneamente il territorio dello Stato e di potervi successivamente fare ritorno. Lo scopo, informa una nota del Viminale, e' quello di permettere ai cittadini stranieri legalmente presenti in Italia di tornare nei propri Paesi d'origine per necessita' familiari. Il Dipartimento della Pubblica sicurezza ha quindi predisposto procedure operative che possano consentire di realizzare l'obiettivo entro la fine di giugno. La questione era stata posta con forza nelle scorse settimane dalle associazioni dei migranti, e dimostra ancora una volta come la legge bossi-fini, in cui la norma non è prevista, sia stata elaborata con il solo intento punitivo nei confronti di chi arriva nel nostro paese. Sono giunti all'alba di oggi a Lampedusa i 175 migranti che erano stati avvistati e poi soccorsi ad una cinquantina di miglia a sud dell'isola. Era stato il comandante di un motopeschereccio che aveva incrociato l'imbarcazione di immigrati nel Canale di Sicilia a dare l'allarme, mantenendosi poi in zona in attesa dell'arrivo delle unita' navali italiane. Alcuni hanno dovuto fare ricorso alle cure dei medici del poliambulatorio dell'isola. Le loro condizioni comunque non sono gravi. Il gruppo, dopo le operazioni di identificazione, e' stato gia' trasferito nel centro d'accoglienza dove ora si trovano oltre 500 persone. Gli stranieri hanno dichiarato di essere originari di diversi paesi dell'Asia centrale. Oggi e' in programma il trasferimento con due voli di almeno trecento di loro per alleggerire la strutura di permanenza di Lampedusa

Chiude telefono antiracket a Palermo

Contro il racket e l'usura la Confesercenti di Palermo aveva attivato a marzo un numero di telefono per offrire ai commercianti del capoluogo siciliano, soffocati dal racket, un modo per ribellarsi e denunciare i loro aguzzini. L'iniziativa era stata pubblicizzata con numerosi manifesti e volantini distribuiti a buona parte dei negozi della citta'. Ma da marzo ad oggi quel telefono non ha mai squillato e dopo 5 mesi di 'silenzio' l'organizzazione di categoria degli esercenti ha deciso, seppur con grande amarezza, di disattivarlo. A darne notizia, oggi, il segretario della Confesercenti di Palermo, Giovanni Felice. Lo abbiamo chiuso -afferma- perche' non ha mai chiamato nessuno, proprio nessuno. Perche' a Palermo, a sentire i commercianti, nessuno paga il pizzo.

ESTERI: G8, svizzera Evian Condannato l'attivista inglese buttato giù dal ponte dalla polizia durante le azioni contro il vertice G8 di Evian del giusno 2003. Il 1° giugno 2003 i poliziotti svizzeri hanno rischiato di ammazzarli, tagliando la fune alla quale si erano appesi per bloccare, pacificamente, le auto delle delegazioni dirette al vertice G8 di Evian. Martin Shaw, attivista 31enne inglese che vive a Barcellona, ebbe fratture alle vertebre, al bacino e alle gambe: porta ancora i segni di quel volo da venti metri sotto il viadotto dell'autostrada. E ieri il tribunale di polizia di Nyon, cantone Vaud, li ha condannati per blocco stradale e «per aver messo in pericolo la sicurezza degli automobilisti»: 10 giorni di carcere a Gesine Wenzel, la compagna tedesca di Martin, salvata per miracolo dagli attivisti che si sono aggrappati alla corda per tenerla sospesa; 20 giorni a Olivier Lehman, svizzero, che era sul ponte. Per Martin, elettricista e climber esperto, la condanna è simbolica come sentiremo dalla corrispondenza, in quanto ha subito un danneggiamento fisico. Ovviamente le prove contro la polizia non mancano. Un filmato di Indymedia mostra i manifestanti che gridano al gendarme di non tagliare la corda e lui che si allontana dal sergente e assesta un colpo con il suo coltellaccio. Oltre al filmato ci sono decine di testimonianze. E le registrazioni della radio della polizia, in cui si dice tra l'altro «non possiamo tagliare la corda», confermano che erano consapevoli del rischio. AUDIO

Iraq Il giorno dopo il formale passaggio di poteri, continuano gli attacchi contro le truppe Usa, pur sempre occupanti. Tre marines sono stati uccisi oggi dall'esplosione di un ordigno fatto detonare al passaggio di un convoglio statunitense a Baghdad. Ne hanno dato notizia fonti militari statunitensi. Le tre vittime statunitensi di oggi portano a 633 il numero dei militari americani uccisi in combattimento in Iraq . Inoltre un consulente britannico è stato ucciso in Iraq, nella città di Mosul, a nord del Paese. Lo ha reso noto in data odierna il Foreign Office precisando che Julian Davies, 39 anni, originario di Newport nel Galles del sud, è deceduto il 24 giugno. Sul piano più politico, delle azioni successive al passaggio di poteri, per il momento la prima delle novità riguarda i prigionieri detenuti dagli Usa. Circa 250 detenuti iracheni del carcere di Abu Ghraib sono stati liberati oggi dall'esercito stautinitense. Tre autobus carichi di detenuti delle regioni di Diyala e di Tamin, a nord di Baghdad, sono usciti dalla prigione verso le 10:00 locali, le 08:00 italiane. Altri due autobus hanno fatto seguito poco dopo. Scortati da mezzi blindati e da elicotteri americani, i bus sono arrivati alla base della guardia nazionale irachena di Al Amiriya. Dopo le verifiche i detenuti sono usciti a piedi ad incontrare i loro parenti. Centinaia di prigionieri sono stati liberati negli ultimi due mesi dal carcere, a 30 chilometri a ovest di Baghdad, al centro delle torture di soldati statunitensi su detenuti iracheni. Invece Saddam Hussein verra' consegnato domani agli iracheni, insieme ad altri undici ex dirigenti del deposto regime di Baghdad. Lo ha annunciato il premier iracheno Iyyad Allawi, in una conferenza stampa. Gli Stati Uniti trasferiranno per il momento agli iracheni la custodia legale dell'ex raiss, arrestato il 13 dicembre scorso, mentre quella fisica restera' alle forze americane, ha precisato Allawi. Non si tratta quindi di una reale consegna, ma solo di un escamotage degli Usa per fingere di essere fuori dalle questioni interne, pur continuando in realtà a gestire il totale potere. Fisicamente infatti , la prigionia di Saddam Hussein restera' sotto la vigilanza dei militari statunitensi. Ma la giurisdizione sul prigioniero sara' trasferita da domani dall'Autorita' Provvisoria della Coalizione al potere giudiziario del nuovo Iraq. All'indomani della presa in consegna del prigioniero, ha detto oggi Allawi ad una conferenza stampa, gli sara' letto il mandato d'arresto. La procedura processuale comincera' entro pochi giorni, ma il processo vero e proprio, secondo Allawi, potrebbe cominciare solo fra diversi mesi. Il primo ministro intanto si appresta a varare le leggi d'emergenza. Lo ha reso noto lo stesso Allawi nella prima conferenza stampa pubblica dopo il giuramento. Tra le possibilità, anche il ripristino della pena di morte Nessuno tocchi Caino saluta con favore l'insediamento in Iraq del governo di Iyyad Allawi e auspica che, dopo la caduta del regime di Saddam Hussein, esso costituisca un altro passo in avanti nella transizione verso la democrazia, lo stato di diritto, il rispetto dei diritti umani nel paese. Attendiamo pero' atti conseguenti e coerenti di rottura con il passato. Se dovesse essere ripristinata la pena di morte o, peggio, esserci la condanna e l'esecuzione di Saddam Hussein, cio' non sarebbe il modo migliore per dimostrare al mondo che si e' voltato pagina, si legge in una nota dell'associazione. Intanto è già stato comunicato che il processo a Saddam Hussein sara' 'pubblico', ma ci vorranno 'mesi', ha detto il premier iracheno Ayad Allawi. Saddam potra' indicare un difensore o rappresentarsi da solo. Ha diritto a un processo 'giusto', ma senza nessun privilegio. Il ministro della giustizia Malek Dohan ha detto che Saddam puo' indicare anche un avvocato straniero, ma dovra' essere approvato dall'ordine degli avvocati iracheni. Osservatori stranieri potranno seguire il processo. Intanto la Turchia conferma la liberazione dei tre ostaggi in Iraq. Il ministro degli Esteri di Ankara Abdullah Gul ha dato ragione alla Tv araba al Jazeera, che ha annunciato oggi il rilascio dei tre mostrando un video in cui presunti appartententi al Gruppo per il monoteismo e la jihad, che si ritiene guidato dal militante giordano Abu Musab al Zarqawi, leggono un comunicato.

Reazioni internazionali: ISRAELE, POSSIBILI RELAZIONI DIPLOMATICHE CON BAGHDAD - Israele e' favorevole all'avvio di relazioni diplomatiche con il nuovo governo iracheno, se e quando Baghdad si pronuncera' in questo senso: lo ha indicato oggi un portavoce del ministero degli esteri israeliano. Saremo lieti di avere relazioni diplomatiche con l'Iraq, come ne abbiamo gia' con altri paesi arabi, come l'Egitto, la Giordania, la Mauritania, ha indicato il portavoce. Ma spettera' al popolo iracheno, ha aggiunto, decidere se e quando vorra' stabilire relazioni formali con lo stato ebraico. Lo stato ebraico, ha precisato, non ha conflitti territoriali o di altro tipo con l'Iraq.

  • USA PENSANO A RICHIAMO OBBLIGATORIO PER RISERVISTI Il Pentagono sta preparando una mobilitazione non volontaria per migliaia di riservisti che hanno gia' svolto il loro periodo di servizio attivo. Praticamente un richiamo obbligatorio per quasi 6mila ex militari che sono ritornati alla vita civile ai quali potra' essere ordinato, con un preavviso anche di meno di un mese, di partire per l'Iraq o l'Afghanistan. Una nuova prova dell'estrema carenza di uomini che si trovano ad affrontare le forze armate americana dopo oltre due anni di guerra al terrorismo che le vede impegnate in due conflitti. L'ultima volta che e' stata mobilitata la cosiddetta Ready reserve, cioe' i riservisti che hanno svolto gia' il servizio ma che possono essere richiamati ancora, e' stata durante la Guerra del Golfo nel 1991.

Dieci giovani ufficiali iracheni in Italia: Sono una decina i giovani ufficiali e sottufficiali del nuovo esercito iracheno che verranno presto inviati in Italia. Nel nostro paese completeranno il loro addestramento. Altri tre, stanno gia' frequentando i corsi in una caserma dell'Esercito alle porte di Roma. Nel frattempo in Iraq, a Camp Ergife, prossima sede dell'esercito iracheno, sono gia' cominciati alcuni corsi di lingua italiana.

AFGHANISTAN In Afghanistan la guerra, ufficialmente finita l'anno scorso, non ha ovviamente ancora portato alla stabilità tanto paventata. Infatti in seguito alle richieste del presidente provvisorio dell'Afghanistan, Hamid Karzai, la Nato ha acconsentito ad aumentare il proprio contingente nel paese asiatico in vista delle elezioni, previste per settembre ma sempre piu' minacciate dal grave deterioramento delle condizioni di sicurezza. Nei prossimi mesi arriveranno quindi in Afghanistan circa 3.500 soldati che porteranno dagli attuali 6.500 a 10 mila circa il numero degli effettivi dell'Alleanza Atlantica. Si trattera' di quattro nuove unita' cosidette di peacekeeper - due a guida britannica, una tedesca e una olandese - da dispiegare nelle città del nord. Fino ad oggi le truppe Nato, a parte Kabul, sono presenti nella sola citta' settentiornale di Kunduz. Questi rinforzi, per altro ben minori di quelli richiesti da Karzai, potranno, dicono, evitare scontri tra signori della guerra locali, frequenti nell'Afghanistan settentrionale. Ma non influiranno di certo sulla principale fonte di instabilita' del paese, ovvero la crescente attività di guerriglia talebana nel sud e nell'est del paese, dove ormai a' nuovamente guerra aperta tra la resistenza e i ventimila soldati Usa operanti in zona. Decine i morti dell'ultimo fine settimana.

Palestina Resta anche oggi molto elevata la tensione sulla linea di demarcazione fra la striscia di Gaza e il Neghev israeliano. La scorsa notte reparti militari israeliani hanno compiuto un'incursione terrestre nella zona di Beit Hanun, nel nord della Striscia,da dove avolte vengono lanciati razzi Qassam contro la vicina citta' israeliana di Sderto; e hanno preso il controllo dell'area industriale che sorge a nord della citta'.Ieri sera, testimoni palestinesi avevano infatti riferito del lancio di missili nella Striscia di Gaza da parte degli elicotteri israeliani Apache, con un bilancio di almeno tre feriti Sempre la scorsa notte, la aviazione israeliana ha compiuto due attacchi contro altrettanti obiettivi di Hamas a Gaza Ma stamane i lanci di razzi Qassam verso Israele sono ripresi. Alcuni israeliani sono rimasti feriti. Missili sono stati lanciati anche sui campi profughi, distruggendo alcune abitazioni. Le truppe israeliane hanno ucciso un presunto esponente di Hamas nel corso di un'incursione nella Striscia di Gaza alle prime ore di oggi. Dall'inizio della seconda intifada, i razzi Kassam lanciati su Sderot sono stati oltre 300, prima di ieri non avevano mai causato feriti; viceversa, avevano sempre legittimato le pesanti incursioni controffensive dell'esercito israeliano nella Striscia di Gaza. Infatti le principali vittime di questa occupazione continuano ad essere i civili, tra cui si contano almeno 400 minori assassinati. Solo oggi sono 2 i minori uccisi di cui abbiamo notizia: un palestinese di 17 anni, ferito il mese scorso durante una incursione israeliana a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, e' morto oggi all'ospedale di Gaza City. E un altro adolescente palestinese e' stato ucciso a Khan Yunes, Gaza, dal fuoco di militari israeliani dislocati in una vicina colonia. Il ragazzo, secondo fonti palestinesi, e' stato raggiunto da un proiettile al petto mentre era impegnato sul tetto della propria abitazione a dare da mangiare a piccioni. Da parte israeliana l'episodio non e' stato ancora commentato. Fonti locali aggiungono che a Beit Rima sono in corso estese perlustrazioni militari israeliane. A Ramallah intanto si attende l'arrivo del ministro francese degli esteri, Michel Barnier. Ignorando le critiche israeliane, Barnier si accinge ad incontrare il presidente palestinese Yasser Arafat, il premier Abu Ala nonche' Nabil Shaath, che funge da ministro degli esteri palestinesi. I dirigenti israeliani hanno fatto sapere da parte loro che in questa occasione non vedranno Barnier il quale prevede una visita separata in Israele alla fine dell'estate.

ISRAELE: El Baradei, Israele deve smantellare le sue armi nucleari Il capo dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (Aiea ) Mohammed el Baradei ha dichiarato domenica, durante la sua visita in Russia, che Israele deve mettere fine allo sbilanciamento delle forze in campo in medio oriente smantellando le proprie armi nucleari. El Baradei ha aggiunto che "chiunque da' per scontato il potenziale nucleare di Israele - e che - occorre liberare il medio oriente dalle armi di distruzione di massa". Israele e' un membro dell'Aiea, ma non ha ratificato il Trattato di non Proliferazione Nucleare, ratifica sempre rimandata a dopo gli accordi di pace. El Baradei, ha in programma un viaggio in Israele per luglio con lo scopo di spingere il governo ad ammettere il possesso di armi nucleari e di aprire la strada per le ispezioni nel sito di Dimona. Recentemente Israele aveva rilasciato il tecnico Mordechai Vanunu, in carcere dal 1996 per aver rivelato alcuni segreti sull'area militare di Dimona ad un giornale inglese.

Turchia La polizia turca ha usato questa mattina lacrimogeni per disperdere una manifestazione pacifica nella centrale via dello shopping Istikal.. Non era ancora iniziato nulla nella via, vicina alla centrale piazza Taksim, quando gli agenti hanno lanciato i lacrimogeni, senza alcun motivo. C'erano in strada circa un migliaio di manifestanti. Ci sono stati alcuni arresti di giovani, ma non ci sono indicazioni sul numero. Ieri, duri scontri, anche se di breve durata, si erano verificati tra manifestanti e polizia nel centro di Istanbul, dove a qualche chilometro si svolgevano i lavori del vertice Nato. E c'è stata una esplosione su un aereo delle Turkish airlines all'aeroporto Ataturk di Istanbul: lo ha riferito l'agenzia di stampa Anatolia, precisando che la deflagrazione e' avvenuta dopo che tutti i passeggeri erano scesi dall'aereo. Secondo le prime notizie, a esplodere sul Boeing 737-400 sarebbe stato un portafoglio raccolto da un addetto alle pulizie, che e' rimasto ferito alle mani.

Germania Un mercantile che trasportava 960 tonnellate circa di acido solforico e' entrato in collisione con una nave portacontainer ed e' affondato nel porto tedesco di Amburgo causando il ferimento di 11 persone. Lo hanno reso noto le autorita' portuali tedesche secondo le quali l'incidente e' avvenuto ieri sera e i feriti - nove portuali e due poliziotti - sono stati ricoverati in ospedale con problemi respiratori per aver inalato il gas fuoriuscito dall'impianto di ventilazione della nave. Le stesse fonti hano detto che il mercantile - che e' parzialemnte sommerso nella rada del porto - non e' stato danneggiato, ma secondo fonti giornalistiche vi sarebbe stata una fuoriuscita di acido che avrebbe cominciato ad uccidere i pesci. Il mercantile appartiene alla Norddeutsche Affinerie, il piu' importante produttore di rame europeo e trasportava 500 mila litri di acido solforico utilizzato per la produzione di rame. La nave portacontainer non e' stata danneggiata.

Nadia Zepeta Messico - Un caso esemplare di Giustizia Patriarcale: si tiene oggi a Città del Messico la prima udienza di appello per Nadia Zepeda, giovane donna messicana vittima di un tentato stupro da parte della polizia ed accusata ingiustamente di spaccio di droga. Nadia Zepeda, incarcerata nel Reclusorio Femminile Oriente di Cittá del Messico da quasi un anno e mezzo, accusata ingiustamente di spaccio di droga e per questo condannata a 5 anni di carcere, ha oggi la sua udienza di appello. Nadia è stata arrestata per strada il 23 gennaio del 2003, insieme con 2 amici nella colonia Agricola Orientale di Cittá del Messico, in seguito ad un operativo illegale realizzato dalla polizia di Sicurezza Pubblica. L'hanno catturata, picchiata, e hanno tentato di violentarla, offrendole in cambio la sua libertá. Lei si é difesa con coraggio e ostinazione, sfidando e respingendo quell'abuso di autorità, ma provocando così la rabbia dei poliziotti. Gli amici arrestati con Nadia sono stati liberati quasi immediatamente, mentre lei è stata accusato di spaccio di droga, dopo che qualche poliziotto le aveva messo addosso 193 dosi di cocaina. É stata due giorni senza potere comunicare e dopo é stata trasferita in prigione. Il processo di Nadia ha sin da subito presentato gravi incoerenze, a cominciare dal fatto che la pattuglia che l'aveva fermata non risultava "operativa" quella sera, che la volante nella quale l'hanno caricata non è un veicolo regolrmente registrato, che i dati dei poliziotti coinvolti sono stati alterati e le loro dichiarazioni sono contradditorie in molti punti. Durante tutto il processo, inoltre, sono state taciute e ignorate le lesioni che le hanno provocato la detenzione e l'abuso sessuale, lesioni documentate da un referto medico apparentemente "sparito nel nulla". Grazie all'intervento di un gruppo di donne unite in un comitato per la sua liberazione, la Commissione Nazionale per i Dirirtti Umani del Messico si è interessata al caso, ma il suo intervento, nonostante la gravità della situazione, non è stato così incisivo, e si è limitato ad una blanda raccomandazione rivolta alla Pubblica Sicurezza. In ogni caso, nonostante le incongruenze, il carattere illegale dell'arresto, il tentato stupro da parte dei poliziotti e l'intervento della Commissione, Nadia è stata ugualmente condannata, dalla giudice Olga Sanchez, a cinque anni di carcere e 100 giorni di multa. Oggi si terrà la prima udienza del ricorso in appello, che Nadia affronterà non da sola ma sostenuta da molte altre donne che si sono riunite in un comitato per la sua liberazione, che hanno fatto girare un appello e raccolto molte firme, e che hanno organizzato un presidio sotto il Palazzo di Giustizia per denunciare la sua vicenda e, insieme, quelle di molte altre donne vittime della giustizia patriarcale e del suo sistema di amministrazione che incarcera le giovani povere e protegge gli impresari e i politici.

GR ORE 13.00

Irak

Il giorno dopo il formale passaggio di poteri, continuano gli attacchi contro le truppe Usa, pur sempre occupanti. Tre marines sono stati uccisi oggi dall'esplosione di un ordigno fatto detonare al passaggio di un convoglio statunitense a Baghdad. Ne hanno dato notizia fonti militari statunitensi.

Sul piano più politico, delle azioni successive al passaggio di poteri, per il momento la prima delle novità riguarda i prigionieri detenuti dagli Usa.

Circa 250 detenuti iracheni del carcere di Abu Ghraib sono stati liberati oggi dall'esercito stautinitense. Tre autobus carichi di detenuti delle regioni di Diyala e di Tamin, a nord di Baghdad, sono usciti dalla prigione verso le 10:00 locali, le 08:00 italiane. Altri due autobus hanno fatto seguito poco dopo. Scortati da mezzi blindati e da elicotteri americani, i bus sono arrivati alla base della guardia nazionale irachena di Al Amiriya. Dopo le verifiche i detenuti sono usciti a piedi ad incontrare i loro parenti. Centinaia di prigionieri sono stati liberati negli ultimi due mesi dal carcere, a 30 chilometri a ovest di Baghdad, al centro delle torture di soldati statunitensi su detenuti iracheni. Invece Saddam Hussein verra' consegnato domani agli iracheni, insieme ad altri undici ex dirigenti del deposto regime di Baghdad. Lo ha annunciato il premier iracheno Iyyad Allawi, in una conferenza stampa. Gli Stati Uniti trasferiranno per il momento agli iracheni la custodia legale dell'ex raiss, arrestato il 13 dicembre scorso, mentre quella fisica restera' alle forze americane, ha precisato Allawi. Non si tratta quindi di una reale consegna, ma solo di un escamotage degli Usa per fingere di essere fuori dalle questioni interne, pur continuando in realtà a gestire il totale potere.

  • Fisicamente infatti , la prigionia di Saddam Hussein restera' sotto la vigilanza dei militari statunitensi. Ma la giurisdizione sul prigioniero sara' trasferita da domani dall'Autorita' Provvisoria della Coalizione al potere giudiziario del nuovo Iraq. All'indomani della presa in consegna del prigioniero, ha detto oggi Allawi ad una conferenza stampa, gli sara' letto il mandato d'arresto. La procedura processuale comincera' entro pochi giorni, ma il processo vero e proprio, secondo Allawi, potrebbe cominciare solo fra diversi mesi.

Il primo ministro intanto si appresta a varare le leggi d'emergenza. Lo ha reso noto lo stesso Allawi nella prima conferenza stampa pubblica dopo il giuramento. Tra le possibilità, anche il ripristino della pena di morte

Intanto la Turchia conferma la liberazione dei tre ostaggi in Iraq. Il ministro degli Esteri di Ankara Abdullah Gul ha dato ragione alla Tv araba al Jazeera, che ha annunciato oggi il rilascio dei tre mostrando un video in cui presunti appartententi al Gruppo per il monoteismo e la jihad, che si ritiene guidato dal militante giordano Abu Musab al Zarqawi, leggono un comunicato

Palestina

Resta anche oggi molto elevata la tensione sulla linea di demarcazione fra la striscia di Gaza e il Neghev israeliano. La scorsa notte reparti militari israeliani hanno compiuto un'incursione terrestre nella zona di Beit Hanun, nel nord della Striscia, da dove avolte vengono lanciati razzi Qassam contro la vicina citta' israeliana di Sderto. .Missili sono stati lanciati sui campi profughi, distruggendo alcune abitazioni. Le truppe israeliane hanno ucciso un presunto esponente di Hamas nel corso di un'incursione nella Striscia di Gaza alle prime ore di oggi. Nel darne notizia, la Radio israeliana ha precisato che l'uomo ha cercato di contrastare l'avanzata dei soldati a Beit Hanoun, dove le truppe hanno preso posizione per impedire nuovi lanci di razzi sulle citta' israeliane. Ieri sera, testimoni palestinesi avevano riferito del lancio di missili nella Striscia di Gaza da parte degli elicotteri israeliani Apache, con un bilancio di almeno tre feriti Sempre la scorsa notte, la aviazione israeliana ha compiuto due attacchi contro altrettanti obiettivi di Hamas a Gaza. Ma stamane i lanci di razzi Qassam verso Israele sono ripresi. Alcuni israeliani sono rimasti feriti. A Beit Rima (Cisgiordania) e' stato trovato il cadavere di un camionista israeliano. Ancora non e' chiaro se sia stato ucciso per motivi politici oppure per traffici legati alla malavita. Un anonimo portavoce delle Brigate dei martiri di al-Aqsa (al Fatah) ha comunque rivendicato la paternita' della sua uccisione. Fonti locali aggiungono che a Beit Rima sono in corso estese perlustrazioni militari israeliane. A Ramallah intanto si attende l'arrivo del ministro francese degli esteri, Michel Barnier. Ignorando le critiche israeliane, Barnier si accinge ad incontrare il presidente palestinese Yasser Arafat, il premier Abu Ala nonche' Nabil Shaath, che funge da ministro degli esteri palestinesi. I dirigenti israeliani hanno fatto sapere da parte loro che in questa occasione non vedranno Barnier il quale prevede una visita separata in Israele alla fine dell'estate.

Un palestinese di 17 anni ferito il mese scorso durante una incursione israeliana a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, e' morto oggi all'ospedale di Gaza City: lo si e' appreso da fonti palestinesi. Il giovane, Mohammad Azzab, era stato colpito durante la grande offensiva condotta a Rafah dai militari israeliani

Turchia

La polizia turca ha usato questa mattina lacrimogeni per disperdere una manifestazione pacifica nella centrale via dello shopping Istikal.. Non era ancora iniziato nulla nella via, vicina alla centrale piazza Taksim, quando gli agenti hanno lanciato i lacrimogeni, senza alcun motivo. C'erano in strada circa un migliaio di manifestanti. Ci sono stati alcuni arresti di giovani, ma non ci sono indicazioni sul numero. Ieri, duri scontri, anche se di breve durata, si erano verificati tra manifestanti e polizia nel centro di Istanbul, dove a qualche chilometro si svolgevano i lavori del vertice Nato

E c'è stata una esplosione su un aereo delle Turkish airlines all'aeroporto Ataturk di Istanbul: lo ha riferito l'agenzia di stampa Anatolia, precisando che la deflagrazione e' avvenuta dopo che tutti i passeggeri erano scesi dall'aereo. Secondo le prime notizie, a esplodere sul Boeing 737-400 sarebbe stato un portafoglio raccolto da un addetto alle pulizie, che e' rimasto ferito alle mani.

germania

Un mercantile che trasportava acido solforico e' entrato in collisione con una nave portacontainer ed e' affondato nel porto tedesco di Amburgo causando il ferimento di 11 persone. Lo hanno reso noto le autorita' portuali tedesche secondo le quali l'incidente e' avvenuto ieri sera e i feriti - nove portuali e due poliziotti - sono stati ricoverati per intossicazione. Le stesse fonti hano detto che il mercantile - che e' parzialemnte sommerso nella rada del porto - non e' stato danneggiato, ma secondo fonti giornalistiche vi sarebbe stata una fuoriuscita di acido che avrebbe cominciato ad uccidere i pesci. Il mercantile appartiene alla Norddeutsche Affinerie, il piu' importante produttore di rame europeo e trasportava 500 mila litri di acido solforico utilizzato per la produzione di rame. La nave portacontainer non e' stata danneggiata.

Germania, lavoro

Il ritorno alla settimana lavorativa di 40 ore, prefigurato dall'accordo siglato recentemente tra la Siemens e l'Ig Metall, rappresenta, secondo il potente sindacato dei metalmeccanici tedeschi, "il piu' grande programma di distruzione di posti di lavoro realizzato dalla fine della guerra ad oggi". La questione minaccia di incendiare il clima politico della Germania, reso instabile anche dalla sconfitta subita dal partito socialdemocratico, prima forza di governo, in occasione delle elezioni europee e del voto regionale e comunale in Turingia. Il mondo imprenditoriale, sostenuto dalle forze d'opposizione (Cdu-Csu), considera l'accordo sulle 40 ore come un modello da applicare all'intero sistema del lavoro tedesco. La prospettiva inquieta ovviamente le rappresentanze sindacali, che promettono di opporsi ad ogni tentativo di ricorrere indiscriminatamente al prolungamento della settimana lavorativa senza adeguamento salariale.

Migranti

Il ministro dell'Interno, Giuseppe Pisanu, ha dato disposizioni al Capo della Polizia, Gianni De Gennaro, affinche' siano emanate ai competenti uffici specifiche direttive che consentano ai cittadini stranieri in attesa di rinnovo del permesso di soggiorno di lasciare temporaneamente il territorio dello Stato e di potervi successivamente fare ritorno. Lo scopo, informa una nota del Viminale, e' quello di permettere ai cittadini stranieri legalmente presenti in Italia di tornare nei propri Paesi d'origine per necessita' familiari. Il Dipartimento della Pubblica sicurezza ha quindi predisposto procedure operative che possano consentire di realizzare l'obiettivo entro la fine di giugno. La questione era stata posta con forza nelle scorse settimane dalle associazioni dei migranti, e dimostra ancora una volta come la legge bossi-fini, in cui la norma non è prevista, sia stata elaborata con il solo intento punitivo nei confronti di chi arriva nel nostro paese.

Sono giunti all'alba di oggi a Lampedusa i 175 migranti che erano stati avvistati e poi soccorsi ad una cinquantina di miglia a sud dell'isola. Era stato il comandante di un motopeschereccio che aveva incrociato l'imbarcazione di immigrati nel Canale di Sicilia a dare l'allarme, mantenendosi poi in zona in attesa dell'arrivo delle unita' navali italiane. Alcuni hanno dovuto fare ricorso alle cure dei medici del poliambulatorio dell'isola. Le loro condizioni comunque non sono gravi. Il gruppo, dopo le operazioni di identificazione, e' stato gia' trasferito nel centro d'accoglienza dove ora si trovano oltre 500 persone. Gli stranieri hanno dichiarato di essere originari di diversi paesi dell'Asia centrale. Oggi e' in programma il trasferimento con due voli di almeno trecento di loro per alleggerire la strutura di permanenza di Lampedusa.

Rifiuti

E' scattata la denuncia all'autorita' giudiziaria di Salerno per ottantuno dei circa cinquecento manifestanti che in questi giorni hanno preso parte alla protesta contro la riapertura della discarica di Parapoti occupando la stazione ferroviaria di Montecorvino Bellizzi (Salerno). L'attivita' delle forze di polizia prosegue per l'identificazione di altri manifestanti che saranno deferiti all'autorita' giudiziaria per valutare le singole posizioni anche in relazione al comportamento tenuto durante i giorni di protesta. Secondo alcune informazioni, i denunciati potrebbero essere 150.

Stragi naziste

E' iniziato a La Spezia il processo a sei imputati per la strage di Sant'Anna di Stazzema, in provincia di Lucca, risalente al 12 agosto del 1944. I 6 imputati, ex nazisti facenti parte del II Battaglione della 16^ Divisione Panzergrenadier - SS Reichsfuhrer, sono accusati del massacro di 560 civili. Il 10 maggio, inoltre, era stato deciso il rinvio a giudizio dei tre imputati ed ai loro nomi erano stati aggiunti quelli degli altri 3 ex nazisti. Il processo era stato riaperto grazie alla scoperta dellarmadio della vergogna. Da quell'archivio, nascosto nella Procura Militare di Roma, nel 1994 sono usciti 695 fascicoli con il timbro di 'archiviazione provvisoria', in cui erano scritti i nomi della vittime e dei responsabili dei crimini compiuti dai tedeschi dall'8 settembre 1943 al 25 aprile 1945. Ecco cosa successe nel 1944 a S. Anna di Stazzema. Il 19 agosto 1944, alle prime ore dell'alba, un reparto nazista di circa 300 unita', circondo' il paese. I tedeschi applicarono la regola 1- 10: 1 tedesco 10 italiani. Alcune esecuzioni sono rimaste nella memoria: quella di Don Fiore Menguzzo, 28 anni, trucidato assieme ai propri compagni alla Molina di Stazzema; quella della giovane madre, Genny Bibolotti Marsili, la quale, dopo essersi nascosta in una stalla con il figlio, nel momento stesso che si accorse dell'arrivo di un SS, scaglio' loro uno zoccolo e fu subito falciata.

Italia, giustizia

Governo in difficoltà e timoroso diperdere anche in parlmento dopo la sconfitta elettorale. sembra essere questa la motivazione con cui i l Governo ha posto la questione di fiducia sul provvedimento di riforma dell'ordinamento giudiziario. L'annuncio è stato fatto, in Aula alla Camera, dal ministro per i Rapporti con il Parlamento, Carlo Giovanardi Il maxiemendamento su cui il Governo ha posto la fiducia è stato considerato ammissibile dall'Ufficio di Presidenza della Camera dopo che è stata apportata una modifica. Anche la commissione Bilancio di Montecitorio ha dato il nulla osta alla proposta emendativa dell'Esecutivo. A seguito della decisione di porre la fiducia il presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini, ha convocato la riunione dei capigruppo alle 13 di oggi. La seduta dell'Assemblea riprenderà al termine della capigruppo

GR ORE 9.30

IRAQ

La guerriglia irachena ha sferrato questa mattina un attacco contro la polizia irachena a Mahumudiyah, a sud di Baghdad. Nell'azione un poliziotto iracheno e un civile sono rimasti uccisi.

  • Un numero imprecisato di marines ha perso la vita in un attentato contro un convoglio militare americano a est di Baghdad. Ne hanno dato notizia e fonti del contingente di marines dispiegato in Iraq.

Una bomba esplosa sul ciglio della strada a Kirkuk ha ucciso una guardia e ha ferito un dirigente della polizia. Il dirigente della polizia ha subito leggere ferite nell'attentato, costato la vita uno dei suoi accompagnatori. La bomba è esplosa intorno alle 8.50 locali, ha detto il colonnello della polizia Sarhat Qader.

Sarebbe stato ucciso con un colpo di pistola alla nuca l'ostaggio americano Keith M. Maupin, 20 anni, la cui esecuzione è stata annunciata dall'emittente araba al Jazeera. Funzionari del Pentagono, parlando sotto anonimato, hanno detto che a Baghdad è emerso un video che mostra una persona, non identificabile, uccisa con un colpo alla nuca. Non è chiaro da dove provenga il video in questione, e se mostri effettivamente la morte di Maupin. L'uomo era fra i nove americani, sette dei quali dipendenti sotto contratto, scomparsi dopo l'agguato a un convoglio, il 9 aprile scorso, a ovest di Baghdad. Successivamente i corpi di quattro di loro, dipendenti della Kellogg, vennero trovati in una fossa comune presso il luogo dell'attacco. Alcuni giorni dopo venne trovato il corpo del sergente Elmer Krause. L'autista civile Thomas Hamill riuscì a liberarsi circa un mese dopo. Degli altri non si sa ancora nulla. Secondo Al Jazeera, insieme col video è pervenuta una dichiarazione da parte di un gruppo finora ignoto, chiamato "La spada affilata contro i nemici di Dio e del suo profeta", secondo cui l'ostaggio è stato ucciso perché gli Usa non hanno mutato la loro politica in Iraq e per vendicare i "martiri" in Irak, Arabia Saudita e Algeria.

Dopo 14 anni il Kuwait ha riallacciato le relazioni diplomatiche con l'Iraq. Ventiquattr'ore dopo il passaggio di consegne a sorpresa al governo di Baghdad, l'emirato ha annunciato la ripresa dei rapporti diplomatici "con la repubblica araba sorella". Presto, hanno fatto sapere fonti diplomatiche, il Kuwait mandera' un ambasciatore a Baghdad, per "collaborare con l'Iraq al fine di consolidare le fondamenta di sicurezza e stabilita' della regione, nell'interesse dei due Paesi e di due popoli fratelli". Il Kuwait, utilizzato dalle forze statunitensi e britanniche come testa di ponte per l'invasione dell'Iraq, aveva da subito stabilito buone relazioni con il governo provvisorio. I rapporti tra i due Paesi erano stati interrotti dopo l'invasione dell'emirato nell'agosto del 1990, causa scatenante della prima Guerra del Golfo.

Opinione pubblica Usa molto scettica su passaggio poteri senza sicurezza Due americani su tre ritengono che il passaggio dei poteri anticipato dalle forze della coalizione al governo ad interim, avvenuto ieri, sia un fallimento poiché avviene senza che la sicurezza e la stabilità sia ancora stata garantita al paese. Lo rivela un sondaggio condotto dalla Gallup per Cnn e UsaToday. Un altro rilevamento, della CbsNews e del New York Times, mostra invece che solo il cinquanta per cento degli americani crede che alla fine di questo processo politico l'Iraq diventerà un paese democratico. Il quotidiano iracheno al Sabah anticipa che il nuovo governo proclamera' entro 48 ore leggi d'emergenza, con poteri speciali per il primo ministro, l'imposizione di coprifuoco in alcune aree e altre misure che limitano la liberta' . Si trattera' del primo provvedimento preso dal governo transitorio che ha giurato ieri, dopo aver ricevuto con due giorni di anticipo la sovranita' dalle forze di occupazione guidate dagli Usa. Il ministero della Difesa, aggiunge il quotidiano indipendente Az Zaman, sta organizzando una forza d'intervento rapido di circa 20.000 uomini, per lo piu' scelti fra i militari del disciolto esercito di Saddam Hussein. Il ministero, nell'ambito dello stato di emergenza che sara' proclamato, schierera' tre divisioni di diecimila uomini ciascuna a Baghdad, Bassora e Mossul. Il trasferimento di sovranita' non sara' completo fino a quando il Palazzo della Repubblica, gia' di Saddam Hussein, non sara' ridato agli iracheni liberato dai consiglieri della Coalizione, afferma un portavoce del leader ribelle sciita Moqtada al Sadr, citato dal quotidiano al Mashriq

M.O.

Una colonna di blindati e carri armati israeliani è penetrata questa mattina all'alba a Gaza diretta nel settore di Beit Hanoun, una zona a nord della Striscia di Gaza da dove spesso sono partiti i razzi sparati in territorio israeliano. Secondo alcune fonti, l'esercito avrebbe già preso il controllo del complesso industriale che sorge in quell'area. Miliziani palestinesi hanno cercato di ostacolare l'avanzata sul terreno dei mezzi militari israeliani (coperti anche dal fuoco degli elicotteri), scatenando una sparatoria in cui avrebbe perso la vita un palestinese. Alcune fonti riferiscono che secondo Hamas la vittima sarebbe uno dei capi locali del movimento, Ghassam Adwakh (30 anni) ucciso mente cercava di far esplodere un ordigno al passaggio dei mezzi militari israeliani. L’esercito di Tel Aviv, ha fatto sapere che l’obiettivo del raid sono le basi da cui Hamas lancia i razzi rudimentali al-Qassam, che ieri hanno ucciso due israeliani (tra cui una bambina di tre anni) nella città di Sderot, nel sud del Paese. Nonostante l'operazione in corso, comunque, Sderot continua ad essere bersaglio dei Qassam: stamani almeno tre razzi hanno raggiunto la città ferendo leggermente un militare.

PAKISTAN

Presunti militanti integralisti islamici hanno lanciato un razzo a Karachi e un altro e' stato trovato inesploso. Lo ha reso noto la polizia, precisando che non vi sono stati feriti. Il razzo e' stato lanciato ieri da uno scalo ferroviario in disuso nel sud della citta' portuale, a meno di un chilometro dal consolato degli Stati Uniti e da importanti edifici governativi. E' caduto a diversi chilometri di distanza, in un terreno deserto, dove ha scavato un cratere.

FRANCIA

  • I dipendenti dell'Edf (Electricite' de France), che protestano contro il progettato cambio di status della loro azienda, hanno proceduto nella notte a una serie di numerosi tagli di energia elettrica nella Gironda. Sono state interruzioni simboliche, durate brevemente, ma che hanno colpito importanti aziende e strutture. "Un'interruzione molto breve, verso l'1.30, quando non c'era circolazione di aerei" è stata attuata nei confronti dell'aeroporto di Merignac. Tra le aziende e le strutture colpite dal blackout sindacale, il casinò di Bordeaux, le officine Dassault e zone commerciali della Gironda. Il primo ministro francese Jean-Pierre Raffarin ha dichiarato questa mattina che "non tollererà" i tagli selvaggi di energia elettrica commessi da dipendenti dell'Edf . Interrogato a Europe-1 ha dichiarato: " Non si può accettare che, per difendere il servizio pubblico, si passi alla rottura del servizio pubblico".

IMMIGRATI

Sono giunti all'alba di oggi a Lampedusa i 175 migranti che erano stati avvistati e poi soccorsi ad una cinquantina di miglia a sud dell'isola. Era stato il comandante di un motopeschereccio che aveva incrociato l'imbarcazione di immigrati nel Canale di Sicilia a dare l'allarme, mantenendosi poi in zona in attesa dell'arrivo delle unita' navali italiane. Alcuni hanno dovuto fare ricorso alle cure dei medici del poliambulatorio dell'isola. Le loro condizioni comunque non sono gravi. Il gruppo, dopo le operazioni di identificazione, e' stato gia' trasferito nel centro d'accoglienza dove ora si trovano oltre 500 persone. Gli stranieri hanno dichiarato di essere originari di diversi paesi dell'Asia centrale. Oggi e' in programma il trasferimento con due voli di almeno trecento di loro per alleggerire la strutura di permanenza di Lampedusa.

gror040629 (last edited 2008-06-26 09:51:55 by anonymous)