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GR ORE 19.30

Lavoro

Sciopereranno domani i lavoratori dell’area customer care dell’Azienda Vodafone per l’intero turno di lavoro. I sindacati confederali e le RSU hanno proclamato l’astensione dal lavoro, a seguito della rottura del tavolo negoziale su alcuni importanti temi relativi alla realtà dei call center. I punti in discussione sono quelli relativi all'occupazione, la pianificazione di turni e riposi, e altri temi che finora non è stat possibile mettere in agenda con l'azienda

Lavoro

E si dovrebbe tenere domani e dopodomani, ma a questo punto il condizionale è d'obbligo, anche lo sciopero del commercio già rimandato due volte nelle scorse settimane a cuasa dei cntrasti all'interno delle sigle confederali. Allo sciopero di domani (per chi ha i turni di cinque giorni) e di sabato (per chi ha i turni di sei giorni settimanali) si aggiunge anche quello dei cobas di categoria, su una piattaforma differente da quella confederale. Non sciopreranno ijnvece i lavoratori e le lavoratrici della grande distribuzion cooperativa

Lavoro

E' stata un'esplosione fortissima, seguita da una serie di scintille come quelle di un ordigno pirotecnico, quella che a Cenate Sotto (Bergamo), questa mattina alle 6, ha provocato la morte del piccolo imprenditore Angelo Vismara, 34 anni, titolare di un'impresa artigianale per la messa in posa di cubetti di porfido sulle strade. Tutti gli accertamenti svolti finora dai carabinieri portano a ritenere che l'uomo avesse intenzione di compiere un attentato intimidatorio nei confronti di un immigrato romeno, suo regolare dipendente come molti altri romeni, col quale avrebbe avuto dei forti screzi. L'ordigno, forse un potente razzo o comunque una bomba fabbricata come un gioco pirotecnico, è infatti esplosa mente Vismara stava accanto alla Bmw del dipendente romeno, parcheggiata davanti casa. Nell'esplosione, il corpo dell'imprenditore è rimasto completamente straziato.

Arresti

E' attesa per oggi la sentenza del tribunale del riesame di genova che dovrà decidere sulle norme restrittive relatve alla concessione degli arresti domicilairi per i due compagni arrestati durante un rastrellamento di migranti nel centro storico, solo per aver tentato di impedire che ciò avvenisse. Lew misure restrttive alle quali i due compagni sono sottoposti non cnsentono infatti loro di uscire oper recarsi aal lavoro.

Migranti

La Capitaneria di Porto di Porto Empedocle ha negato l'accesso in acque italiane alla Cap Anamur, la nave dell'omonima organizzazione tedesca che la settimana scorsa ha salvato 37 profughi (si presume sudanesi) che si erano imbarcati su un peschereccio in panne al largo delle coste libiche. "Stiamo esaurendo le scorte di acqua potabile", e' stata l'immediata replica di Elias Birdel, coordinatore dell'organizzazione che si trova sulla nave assieme ai profughi. "attenderemo in acque internazionali, nella speranza che ci venga garantito l'accesso. Ma e' necessario che le autorita' italiane si decidano in fretta".

Alla base del 'no' da parte delle autorita' italiane di far entrare in acque italiane la nave Cap Anamur ci sarebbe il comportamento poco chiaro dei membri dell'organizzazione umanitaria tedesca, che avrebbe salvato i profughi il 20 giugno scorso, presentandosi solo 11 giorni dopo (l'1 luglio) fuori dalle acque territoriali italiane. "Siamo pronti a spiegare tutto", dice Elias Birdel, coordinatore dell'organizzazione che si trova sulla nave assieme ai profughi. "Prima di trovare i profughi stavamo facendo un check-up tecnico della nave vicino Malta. Dovevamo fare un rodaggio del motore e non potevamo fermarci. Ma eravamo determinati a portare i rifugiati in Italia, dove erano diretti. Volevamo attraccare a Lampedusa, ma il porto e' troppo piccolo per la nostra nave. Per questo abbiamo deciso di dirigerci verso porto Empedocle. Abbiamo chiesto al governo italiano di lasciarci entrare per far sbarcare questi profughi in Italia e dar loro assistenza. Ma l'accesso ci e' stato negato. Il nostro ritardo non e' stato voluto. E non vogliamo essere considerati dei criminali. Vogliamo solo portare questa gente in salvo".

sfratti

Con un artcolo inserito nel decreto legge in via di presentazione, il governo si appresta a rimandare a fine ottobre l'esecuzione degli sfratti. Non si tratta di una proroga, (esclusa peraltro dalla Corte Costituzionale, ndr) - ha precisato il viceministro Ugo Martinat, ma di un differimento in regime transitorio. Alle 26.000 famiglie in condizioni di disagio abitativo sarà quindi garantita una proroga degli sfratti, "necessaria per la stipula dei nuovi contratti agevolati" previsti dal decreto.

Ma l'Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) ha chiesto formalmente al Governo di sospendere l'esame del decreto legge sulla emergenza sfratti per le famiglie disagiate. "L'Anci - ha dichiarato il suo presidente Leonardo Domenici - chiede di essere convocato per discutere assieme al governo una indispensabile proroga degli sfratti per 12 mesi e l'avvio di alcune soluzioni strutturali al problema", che riguarda 30 mila nuclei familiari, per circa 150 mila persone

Sgomberi in spagna

Manifestazione ieri in spagna contro la politica degli sgomberi delle case e dei luoghi occupati, che nell'ultimo mese ha visto lo sgombero di tre porti, mentre se ne minacciano molti altri. Centinaia di persone hanno partecipato alla mobilitazine a barcellona.

Palestina

Nuovo stop della Corte suprema israeliana alla costruzione della barriera di sicurezza di Israele: i giudici hanno deciso oggi di sospendere la realizzazione di un nuovo tratto del ‘Muro dell’apartheid’ – come lo chiamano i palestinesi - a sud di Gerusalemme, nei pressi del villaggio palestinese di Nuaman. Lo ha riferito la Radio Israeliana; l’interruzione dei lavori è stata ordinata fino a quando la Corte non avrà emesso una sentenza definitiva sul ricorso presentato contro il tracciato della barriera in quella zona dai 66 abitanti di Nuaman, secondo i quali il 'muro' li dividerà dai loro campi. La decisione odierna arriva all’indomani della sentenza della stessa Alta corte, che aveva ordinato allo Stato di ridefinire il tracciato di circa 30 chilometri della recinzione a nord-ovest di Gerusalemme con l’obiettivo di limitare i disagi e le sofferenze della popolazione palestinese residente in quella zona. Stamani il primo ministro Ariel Sharon ha convocato una riunione straordinaria del governo per ridisegnare il nuovo percorso del ‘Muro’ e per valutare se i criteri definiti dalla Corte impongono anche altre modifiche al tracciato che si snoda (in totale per 700 chilometri) intorno alla Cisgiordania e soprattutto in gran parte all’interno dei confini dei Territori palestinesi, definiti dalla ‘Linea Verde’ del 1967, come denunciato da decine di gruppi e associazioni per la difesa dei diritti umani.

L’esercito di Israele ha lanciato oggi una serie di operazioni in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza, dove nelle ultime ore si contano almeno due vittime, tra cui un bambino. La prima è Ismail Nabhan, 26 anni, ucciso ieri sera nelle vicinanze di Jagalya, nei pressi della città di Beit Hanun, teatro di un’offensiva dei militari dello Stato ebraico per limitare i continui lanci di razzi Kassam sul confinante territorio di Israele, dopo che tre giorni fa un bambino e un uomo di 50 anni erano stati uccisi da ordigni rudimentali lanciati dai palestinesi nel centro abitato di Sderot. L’altra vittima è un ragazzino di nove anni, Omar Mohammed Abu Zreihan, che secondo fonti locali è stato colpito a morte stamani dai militari di Israele nel corso di un’incursione con una ventina tra blindati e carri armati nella città di Rafah, al confine con l’Egitto, nel sud della Striscia di Gaza. Testimoni citati dal quotidiano israeliano ‘Haaretz’ riferiscono che ieri i soldati dello Stato ebraico avrebbero sradicato centinaia di alberi di olivo nei pressi di Beit Hanun, nel nord della Striscia. I soldati con la Stella di David sono entrati stamani anche in tre località della Cisgiordania: Gerico, Nablus e Jenin; fonti dell’esercito riferiscono che si tratta di un’operazione per ricercare presunti terroristi. A Jenin, miliziani palestinesi e soldati di Israele si sono scambiati colpi di arma da fuoco e un dirigente delle brigate ‘Al Quds’, braccio armato della Jihad islamica, sarebbe stato arrestato. A Gerico i soldati hanno imposto il coprifuoco bloccando le principali vie di accesso alla città, dove un palestinese sarebbe rimasto ferito e una ventina di ricercati arrestati dalle Forze di sicurezza di Tel Aviv. A Nablus l’esercito sta conducendo una serie di operazioni nella Casbah, centro storico della città e roccaforte dei combattenti palestinesi.

Irak

La taglia su Abu Musab al Zarqawi, ritenuto il capo della rete di al Qaeda in Iraq, e' salita da 10 a 25 milioni di dollari. Lo ha deciso il Dipartimento di stato americano che, nel giro di nove mesi, ha innalzato il compenso di cinque volte. Secondo l'amministrazione Usa Zarqawi ha ordinato la recente decapitazione di un marine americano e di un civile sudcoreano; sarebbe inoltre il mandante di una lunga serie di attentati suicidi.

Irak

Saddam Hussein e' comparso oggi davanti a un Tribunale speciale iracheno per la formalizzazione delle incriminazioni, il primo passo, molto simbolico, dell'istruttoria del processo gia' definito del secolo. Con Saddam, compariranno anche undici gerarchi del defunto regime, consegnati ieri dalla Forza multinazionale agli iracheni per la custodia legale. L'ex presidente e gli altri detenuti eccellenti resteranno fisicamente in custodia degli americani, per motivi di sicurezza. A Saddam, 67 anni, e' stato notificato ieri il mandato di arresto. Dodici i reati che gli saranno contestati oggi, inclusi crimini contro l'umanita' e genocidio dei curdi. L'ex dittatore e gli altri dirigenti rischiano la pena di morte, che il governo ad interim, insediatosi tre giorni fa, sembra deciso a reintrodurre.

L'udienza preliminare, che si svolge in luogo segreto - probabilmente il carcere dove e' detenuto in una base americana vicino all'aeroporto di Baghdad - e' in corso. Tutto verra' registrato e trasmesso successivamente dalle televisioni locali e mondiali. Un sondaggio condotto, in un'ora di telefonate, da una radio popolare irachena indica che il 45 per cento della gente vuole la pena di morte per Saddam. Ma, sorprendentemente, il 44 per cento lo vuole libero. Ci sono moltissime prove contro Saddam, ha detto il primo ministro Ayad Allawi, ma l'istruttoria sara' lunga e il processo si terra' solo fra mesi. E la violenza non si ferma. Oggi nel primo attacco contro un funzionario governativo dall'insediamento dell'esecutivo ad interim tre giorni fa, sono morti il contabile Ihsane Karim del ministero delle Finanze, e due civili. Altri due sono stati uccisi nello scoppio di una bomba lanciata contro un convoglio americano in un altro quartiere. A Falluja, il feudo sunnita a 50 chilometri da Baghdad, sono state uccise sette persone, riferiscono fonti locali, nella quarta incursione negli ultimi dieci giorni contro un presunto covo del giordano Abu Masub al Zarqawi. Il generale Mark Kimmitt, il numero due nel comando delle operazioni militari in Iraq, ha confermato l'operazione ma non i morti.

Irak

Sono sette le persone rimaste uccise e 17 i feriti nel raid compiuto la notte scorsa a Falluja dalle forze americane. Gli aerei statunitensi hanno lanciato missili sulle case. Uno di questi ha distrutto una intera famiglia. Lo affermano fonti ospedaliere di Falluja. Non ci sono indicazioni che Zarqawi fosse nell'edificio, andato completamente distrutto, al momento dell'attacco. E non si sa al momento se il bilancio delle vittime sia definitivo.

Irak

MANIF' CONTRO LA GUERRA A LOCARNO elfo pacifista, 29.06.2004 23:03 Manif' contro la guerra per un Irak libero dai soldati U$A. GIOVEDÌ 1 LUGLIO ALLE 18 AL TORO A LOKARNO.

Il ritrovo è alle 18 al toro (tra il debarcadero e il casinò).

Manif per un Irak libero, per un passaggio dei poteri effettivo e non solo simbolico, per il ritorno a casa dei soldati U$A e in sostegno alla resistenza irakena.

Cesare Battisti

audio da ondadurto

Marcia a Hong Kong

Deux cents mille personnes, selon la police, 450.000 selon les organisateurs, ont manifesté jeudi à Hong Kong, pour réclamer à Pékin l'instauration de la démocratie dans l'ancienne colonie britannique. 450.000 personnes ont participé à la manifestation, a déclaré Rose Wu, responsable du Front civique des droits de l'homme de Hong Kong, peu après 19H00 locales au moment où les protestataires continuaient à arriver devant les bureaux du gouvernement local.

Microsoft

Le géant américain du logiciel Microsoft a payé l'amende de 497 millions d'euros que lui a infligée le 24 mars la Commission européenne pour abus de position dominante, a annoncé un porte-parole de l'exécutif européen.

gror040701 (last edited 2008-06-26 09:55:40 by anonymous)