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Inserisci una descrizione per gror040721 === GR 19.30 ===
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'''L'ONU APPROVA RISOLUZIONE CONTRO IL "MURO" ISRAELIANO''' '''Cap Anamur'''
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L'Assemblea generale dell'Onu ha approvato una risoluzione nella quale si chiede a Israele di abbattere il "muro di difesa" eretto ai confini della Cisgiordania. La sorte dei migranti africani arrivati una settimana fa a bordo a Porto Empedocle (Agrigento) dopo essere stati salvati dalla nave umanitaria tedesca Cap-Anamur sembra ormai decisa.
Il ministro Pisanu ribadisce che saranno espulsi perché sono ghanesi e nigeriani e, quindi, “semplici” immigrati clandestini, non rifugiati.
Solo ieri per 24 richiedenti asilo ancora trattenuti nel Cpt di Caltanisetta restava aperto un piccolissimo spiraglio di ottenere la protezione umanitaria, oggi invece i 22 profughi che hanno lasciato il Cpt di Pian del Lago, sono stati trasferiti al Centro di permanenza di Ponte Galeria, a Roma. Per cinque di questi, tutti nigeriani, l'autorita' italiana ha immediatamente disposto il rimpatrio.Dopo aver espletato tutte le formalita' del caso i cinque immigrati sono stati accompagnati dalla polizia all'aeroporto di Fiumicino dove sono stati imbarcati sul volo per la Nigeria. Questo quello che oggi riportano le agenzie di stampa, apprendiamo invece da fonti indipendenti che non soltando i 5 sarebbero già stati espulsi, ma anche gli altri 9 sono arrivati nel pomeriggio all'aereoporti Fiumicino di Roma e saranno presto espulsi.
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La risoluzione contro il muro di difesa israeliano è stata adottata dall'Assemblea generale dell'Onu con una maggioranza di 150 voti a favore e sei contro (compresi gli Stati Uniti). Dieci gli astenuti. Il voto dell'Assemblea generale non costituisce un obbligo legale per Israele, ma ha un impatto simbolico e morale, come il parere già espresso dalla Corte internazionale di giustizia, che si è già espressa contro l'esistenza della barriera. Anche la portavoce dell'Onu sottolinea che ''Inspiegabilmente la polizia non ha collaborato con noi, quando in queste situazione c'e' sempre stato un clima di collaborazione con le forze dell'ordine'. A dirlo e' appunto la portavoce dell'Alto Commissariato Onu per i Rifugiati (Unhcr) Laura Boldrini che ha trascorso tutta la mattinata a Fiumicino cercando, invano, di sapere quanto stava avvenendo ai 22 immigrati della Cap Anamur trasferiti da Caltanissetta a Roma. 'Da stamani abbiamo tentato di metterci in contatto con il Viminale - ha spiegato Boldrini - ma non abbiamo potuto parlare con nessuno. Io stessa a Fiumicino ho cercato ripetutamente di parlare con i responsabili delle forze dell'ordine per sapere l'orario di atterraggio del volo proveniente da Catania, ma non ha voluto parlarmi'. 'E' una situazione, a dir la verita', davvero inusuale. Anche adesso - ha concluso la portavoce - non abbiamo alcuna certezza che i 22 abbiamo lasciato realmente l'aeroporto per andare a Ponte Galeria'.
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Un risultato magnifico" ha definito l'osservatore palestinese all'Onu, Nasser Al-Kidwa, il voto dell'Assemblea che chiede a Israele di uniformarsi al giudizio della Corte internazionale di giustizia e smantellare il muro di difesa. Secondo Al-Kidwa, questo voto, insieme col giudizio della Corte, possono rivelarsi gli elementi politicamente "più importanti" per il Medio Oriente dalla creazione dello stato di israele. "Ora occorre applicare la risoluzione e successivamente prendere ulteriori misure", ha detto l'osservatore palestinese. Infatti dalla Rete Antirazzista Siciliana apprendiamo che da una corrispondenza telefonica con uno dei ragazzi detenuti nel CPT di Ponte Galeria risulta che tutti i nove ragazzi lì detenuti sono stati ammanettati e caricati in macchina per essere trasportati all'areoporto di Fiumicino dove raggiungeranno i ventidue partiti questa mattina da Catania. Infatti anche i 22 profughi provenienti dall'aeroporto di catania non sarebbero mai usciti dall'aeroporto di fiumicino e si teme che anche loro stiano per essere espulsi. E' quindi ormai confermata la presenza a Fiumicino di tutti i profughi raccolti dalla Cap Anamur. È probabile che la definitiva deportazione sia solo questione di tempo.
Per tutti sembra che la destinazione sia il ghana. per il ghana c'è un volo all'1 di questa notte, a meno che non li imbarchino su un volo charter.
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DIAMETRALMENTE OPPOSTE LE VALUTAZIONI DI ISRAELE CHE DEFINISCE VERGOGNOSO' IL VOTO UE CONTRO IL MURO - Israele dichiara di voler continuare nella costruzione della barriera difensiva in Cisgiordania e intanto si scaglia contro il voto ''vergognoso'' dei paesi europei, che hanno approvato la scorsa notte la risoluzione dell'Assemblea Onu contro il muro. L'ambasciatore israeliano all'Onu Dan Gillerman, intervenuto con arroganza oggi alla radio israeliana, si e' detto 'deluso' del voto degli europei, che avrebbero potuto almeno astenersi, e ha accusato i Venticinque di aver ''dato un sostegno vergognoso a questa risoluzione terribilmente unilaterale'' Gillerman ha puntato il dito contro Parigi. ''La Francia -ha detto- si e' comportata in maniera particolarmente vergognosa operando per i suoi amici palestinesi e convincendo gli altri paesi europei ad adottare una risoluzione'' insufficientemente emendata. Il rappresentante israeliano, che ha espresso delusione per il ruolo svolto dalla presidenza di turno olandese, ha aggiunto che il voto degli europei ''pone nuovi dubbi sulla loro capacita''' di agire in favore della pace in Medio Oriente. Le dure dichiarazioni di Gillerman contro Parigi giungono dopo le forti tensioni bilaterali degli ultimi giorni. Lunedi' il presidente francese Jacques Chirac aveva fatto sapere che il primo ministro israeliano Ariel Sharon ''non e' il benvenuto'' a Parigi, dopo il suo appello agli ebrei francesi perche', di fronte all'aumento delle violenze antisemite, emigrino in in Israele, Sharon con questa sua affermazione ha espresso una versione del l'estrema destra del sionismo che vuole imporre stati teocratici totalitari a base religiosa. Dopo due settimane di continue deportazioni, violazioni del diritto e violenze si sta dunque preparandeo la deportazione finale di tutti i profughi.
Intanto stamattina davanti all'aeroporto catanese di Fontanarossa, un gruppo della rete antirazzista ha manifestato, ma sono stati fatti allontanare dalle forze dell'ordine; sempre a Caltanissetta è stato fatto un sit-in per tutto il pomeriggio, nella zona della prefettura, fino alle 18,00 quando è iniziata un assemblea; e nel frattempo gli amministratori, gli avvocati e gli attivisti che sono entrati nel cpt di caltanissetta hanno dichiarato che non usciranno se non saranno liberati tutti e 22 i profughi ancora detenuti. Alle ore 18 la delegazione era ancora chiusa nelle gabbie del centro e si prepara ad una "resistenza ad oltranza".

E da una breve assemblea che si è tenuta nel pomeriggio a Roma parte questo appuntamento:
IMPORTANTE: alle 20.30 appuntamento a Fiumicino alle partenze internazionali, molo B. Per impedire l'espulsione sei profughi africani; si invitano anche tutti i lavoratori dell'aereoporto a rifiutarsi di lavorare e far si che l'aereo per il Ghana non parta.


'''''ESTERI'''''


'''ONU/PALESTINA'''
''L'ONU APPROVA RISOLUZIONE CONTRO IL "MURO" ISRAELIANO''

L'Assemblea generale dell'Onu ha approvato una risoluzione nella quale si chiede a Israele di abbattere il "muro di difesa" eretto ai confini della Cisgiordania. La risoluzione contro il muro israeliano è stata adottata dall'Assemblea generale dell'Onu con una maggioranza di 150 voti a favore e sei contro (tra cui Israele ed il suo principale sponsor, gli USA) e l'astensione di altri dieci .Il voto dell'Assemblea generale non costituisce un obbligo legale per Israele, ma ha un impatto simbolico e morale, come il parere già espresso dalla Corte internazionale di giustizia, che si è già espressa contro l'esistenza della barriera. La Risoluzione di questa notte fa seguito a quella dell'8 dicembre 2003 quando l'Assemblea Onu aveva chiesto alla Corte dell'Aja di affrontare la questione del muro. La Risoluzione attuale è frutto di un lavoro di mediazione arabo-europeo, giunto dopo intensi negoziati durante un rinvio di due ore del voto. Oltre alll'abbattimento del muro la risoluzione chiede il pagamento da parte di Israele di un risarcimento ai palestinesi danneggiati.
Intanto Israele ha ribadito che intende proseguire nella costruzione di quella che considera una barriera contro gli attacchi terroristici. La costruzione della barriera andra' avanti- ha detto oggi alla radio Ra'anan Gissin, stretto consigliere di Sharon- Israele non smettera' di costruire ne' rinuncera' al suo inalienabile diritto all'autodifesa.
Al contrario la direzione palestinese esulta dopo il voto da parte dell'assemblea generale dell'Onu. Non e' solo una decisione storica, e' la decisione piu' importante per la causa palestinese dal 1947 ha commentato il ministro ai negoziati palestinese Saeb Erekat. Nel 1947 l'Onu aveva votato la divisione dell'allora Palestina fra lo stato di Israele ed un stato arabo palestinese. Il rappresentante palestinese all'Onu Nasser Al Kidwa ha parlato di un risultato magnifico.


'''Israele'''
''INTANTO ISRAELE E' ALLA RICERCA DEL GRANDE NEMICO E LO HA TROVATO NELL' IRAN''

Per Israele e' L'Iran il primo e piu' temibile nemico: lo afferma il rapporto annuale dell' intelligence israeliano sulle minacce per l'esistenza dello stato israeliano, consegnato oggi al governo del premier Ariel Sharon.

Stando alle anticipazioni del quotidiano Maariv, Teheran costituisce oggi la principale minaccia per l'esistenza di Israele, secondo l'intelligence. L'Iran e' infatti il paese musulmano piu' vicino alla bomba atomica ed e' anche quello che da' il maggiore sostegno al terrorismo anti israeliano, stando al rapporto. Per l'intelligence israeliana inoltre lo sviluppo di armi di distruzione di massa non convenzionali e' la minaccia piu' grave al momento per l'esistenza dello stato ebraico. Oltre al programma nucleare iraniano, l'intelligence di Gerusalemme segue con preoccupazione lo sviluppo in Siria di armi chimiche e biologiche, nel tentativo di inserire anche questo paese nella lista dei prossimi nemici.
E per perorare questi obiettivi colonialisti, il premier israeliano Ariel Sharon sara' a inizio settembre in visita a Berlino dove avra' un colloquio con il cancelliere tedesco Gerhard Schroeder. Lo hanno riferito fonti del governo
dello Stato israeliano.

Ricordiamo che pochi giorni fa Bush aveva affermato il presunto coinvolgimento dell'Iran nell'attentato dell'11 settembre e quindi lasciato intendere che L'iran sarà il prossimo bersaglio della cosiddetta guerra al terrorismo.


'''Palestina'''
''IN PALESTINA CONTINUA LO SCONTRO INTERNO TRA FAZIONI''

Questa notte l'ex ministro palestinese dell'informazione Nabil Amr e' stato vittima di un agguato a Ramallah. Uomini armati gli hanno sparato due volte alle gambe mentre rincasava. Nabil Amr e' un sostenitore della linea che preme per riforme democratiche all'interno dell'Autorita' Palestinese e ha spesso protestato contro la corruzione dell'amministrazione Arafat. IL Primo Ministro Abu Ala ha condannato l'attentato definendolo "codardo " e lo ha indicato come manifestazione della "profonda crisi che serpeggia tra la popolazione e la dirigenza palestinese".
Inoltre oggi parlamento palestinese ha chiesto che il presidente Yasser Arafat accetti le dimissioni presentate del premier Abu Ala. I parlamentari palestinesi, approvando la risoluzione a larga maggioranza, hanno criticato gli scarsi risultati ottenuti dal governo di Abu Ala e hanno chiesto la formazione di una nuova compagine governativa.
Ma intanto i Palestinesi continuano a morire, questa mattina sconosciuti hanno lanciato una granata contro l'abitazione di un tassista nel campo profughi palestinese di Ein el-Hilweh, nel sud del Libano, ferendo lievemente lui e le sue due figlie. Lo hanno reso noto responsabili della sicurezza palestinese, precisando che l'ordigno è esploso sul balcone della casa a due piani del tassista che risponde al nome di Hussein Farhoud. L'uomo e le due figlie, Nour e Dalaa, di 6 e 10 anni, sono stati medicati in un vicino ospedale. Il campo profughi più vasto del Libano, è stato di frequente teatro di attentati dinamitardi, omicidi e sparatorie. L'esercito libanese controlla i posti di blocco all'esterno del campo ma le sue truppe non vi entrano. Ein el-Hilweh ospita circa 75.000 profughi palestinesi.
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ATTENTATO A KIRKUK, MORTO AGENTE DI POLIZIA IRACHENO - Una pattuglia della polizia irachena, in servizio di vigilanza notturno, è stata investita dall'esplosione di una bomba comandata a distanza nel quartiere Gharnata di Kirkuk, nel nord dell'Iraq. Un agente è morto e un altro è stato ferito. Lo ha comunicato l'ufficiale della polizia locale Salhat Kadr ''Combattimenti a Samarra.''
 
Cinque iracheni sono morti ed altri 18 sono rimasti feriti la notte scorsa in scontri a fuoco avvenuti tra i ribelli e soldati americani a Samarra, cento chilometri a nord di Baghdad. Quattro militari USA sono stati uccisi. mentre potenti esplosioni hanno scosso alcune ore fa la periferia di al-Qadisiya. Le moschee, attraverso gli altoparlanti, hanno invitato la popolazione a donare il sangue per soccorrere i feriti. La città e' assediata dallo scorso 8 luglio, quando un'autobomba ha reclamato la vita di cinque militari USA e di 4 guardie irachene. Nella serata di ieri, i militari USA di una postazione d'osservazione a nord di Samarra hanno confermato di essere stati attaccati con colpi di mortaio ed armi leggere, e di aver distrutto una casa e due costruzioni adiacenti. Sempre a Samarra, e' stato rinvenuto il cadavere mutilato di Basim al-Mudris, uno scienziato chimico impiegato in un'industria farmaceutica locale. Ad est di Samarra e' stato rinvenuto un altro cadavere, ancora non identificato. Le forze di sicurezza irachene sono state fatte oggetto di ripetuti attacchi anche nel nord del paese, particolarmente a Kirkuk, dove un poliziotto e' stato ucciso e quattro feriti a seguito di un attacco con granate alla loro vettura. Una bomba fatta scoppiare al passaggio di un convoglio Usa in Iraq, a Doluiyah a nord della capitale, ha ucciso un soldato statunitense e ne ha feriti altri sei. Intanto, oggi il comando Usa nel Paese ha comunicato che tre militari Usa sono stati uccisi negli ultimi due giorni in azione.
Iraq: esplode autobomba a Ramadi, muoiono tre persone
Un'autobomba e' esplosa vicino ad un ospedale pediatrico di Ramadi, ovest di Baghdad, uccidendo tre fratelli. Lo riferiscono fonti di polizia e ospedaliere. Secondo le prime ricostruzioni l'autobomba e' scoppiata alle 15.30 locali mentre i tre fratelli stavano passando vicino. Ramadi e' capoluogo della provincia di Al-Anbar, terra di numerosi attacchi contro i marines americani e contro gli iracheni che sono accusati di collaborare con loro.
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Da alcuni giorni Falluja e' tornata a essere teatro di durissimi scontri tra i ribelli sunniti e le forze americane, che non hanno esitato a lanciare una nuova campagna di bombardamenti aerei per debellare gli avversari, e con la scusa di cercare di eliminare Abu Mussab al-Zarqawi considerato il luogotenente in Iraq di Osama bin Laden, e che si ritiene si nasconda proprio nella citta' irachena, situata una sessantina di chilometri a ovest di Baghdad. Con gli ultimi quattro decessi in ordine di tempo e' dunque salito ad almeno 664 il numero dei militari degli Stati Uniti periti in azione nel Paese arabo fin dal marzo 2003, quando ebbe inizio l'invasione per rovesciare l'allora regime di Saddam Hussein ''SEQUESTRATI NUOVI OSTAGGI''
Lanciano ultimatum I rapitori dei 6 stranieri minacciano di decapitarli se i rispettivi paesi non ritireranno il loro personale dall'Iraq entro 72 ore. Lo riferisce la televisione araba al Arabiya. precisando che l'ultimatum scatta a partire dalle ore 20:00 di questa sera (ora locale) I sei ostaggi sono tre indiani, due keniani e un egiziano.
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Un soldato americano e' rimasto ucciso e altri sei sono stati feriti oggi per l'esplosione di una mina a Duluiyah, a nord di Baghdad. Lo ha reso noto un portavoce militare Usa. L'esercito aveva in precedenza annunciato questa mattina la morte di due soldati e un marine negli ultimi due giorni. Il marine e' stato ucciso ieri in uno scontro armato, mentre uno dei soldati e' morto lo stesso giorno per ferite riportate in battaglia. Un terzo soldato era stato ucciso lunedi'. A questi morti va aggiunto il marine di cui era stata ieri resa nota la morte in uno scontro nella provincia di Anbar.   '''COREA'''

Scioperano circa 2.700 lavoratori della Daewoo, il terzo produttore coreano di auto, dopo la conferma della chiusura degli stabilimenti di Changon e Gunsan. I sindacati hanno chiesto un incremento dello stipendio del 16,6% e migliori condizioni di lavoro. Al momento e' prevista una sola giornata di sciopero, ma se dall'azienda non arriveranno segnali diversi, il sindacato potrebbe continuare la protesta fino a giovedi. Daewoo, che due anni fa ha rischiato la bancarotta, ha ceduto il 42% del capitale alla General Motors.
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INTANTO IL BILANCIO AGGIORNATO VITTIME DELLA COALIZIONE alla data di martedì 19 luglio 2004, sono 893 i militari Usa che hanno perso la vita dall'inizio delle operazioni militari in Iraq, secondo i conteggi ufficiali del Dipartimento della Difesa americano. Fra le vittime, 659 sono morte in seguito ad azioni ostili e 234 per cosiddette cause non ostili. Al conteggio vanno aggiunti i quattro militari Usa morti ieri, mercoledì, per cui il totale arriva a 897 caduti. L'esercito britannico ha registrato 60 morti; l'Italia 19; la Spagna ha seppellito otto vittime; la Bulgaria e la Polonia sei; l'Ucraina quattro; la Slovacchia 3; la Thailandia due; Danimarca, Estonia, Lituania, Olanda, Ungheria e El Salvador una vittima ciascuno. Sempre secondo le cifre pubblicate dal ministero della Difesa statunitense, dal primo maggio dello scorso anno, data in cui il presidente americano George W. Bush ha dichiarato conclusa la fase cruciale del conflitto, a martedì scorso, sono morti 755 militari Usa (550 in azioni ostili, 205 per altre cause). I feriti in azioni ostili sono stati 5.804 '''CINA'''
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Le inondazioni provocate da piogge torrenziali nella parte sud della Cina hanno causato la morte di 381 persone, e altre 98 risultano disperse. I danni materiali sono valutati in 14,8 miliardi di yuan (oltre 15 miliardi di euro). Lo riferisce oggi l'agenzia China News Service. Oltre 200.000 abitazioni sono crollate e 45,7 milioni sono rimaste danneggiate, afferma l'agenzia. L'ondata di maltempo ha devastato circa 1,5 milioni ettari di terra coltivata. Il maltempo, che imperversa da due settimane, ha colpito la parte centro meridionale della Cina, nelle regioni di Hunan, Yunan, Henan, Guizhou, Guangxi, Hubei e Sichuan. In Cina sono frequenti le alluvioni, spesso disastrose, durante la stagione delle piogge.


'''Incendi e disboscamenti'''
'''E' estate e se ne parla perchè succede anche in Italia, ma sempre in tutto il mondo continuano a venire distrutti alberi e foreste.'''

Ogni giorno ci giungono notizie di questo tipo, anche oggi alberi distrutti dalle isole Salomone all'Italia:

Le isole Salomone, nel Pacifico, fra 10 anni non avranno piu' le loro foreste. A lanciare l'allarme e' un rapporto stilato dal Dipartimento degli Esteri australiano secondo il quale se continuera' il massiccio disboscamento voluto dagli esportatori locali, nel 2015 la vegetazione sara' esaurita.

Anche oggi numerosi incendi in tutta Italia, questi solo alcuni:

Numerosi incendi segnalati in provincia di Enna stanno impegnando vigili del fuoco e corpo forestale. Gravi danni a Troina dove sono andati distrutti oltre sei ettari di bosco in gran parte roverella mediterranea, terreni coltivati e uliveti. Incendi di sterpaglie e terreni coltivati sono in corso a Piazza Armerina e Enna dove le fiamme hanno interessato una zona abitata. Sempre a Enna un incendio in contrada Ianniscuro, che ha gia' distrutto diversi campi coltivati, minaccia un'area di rimboschimento.

Nel Catanzarese: Un incendio divampa da alcune ore nelle campagne del comune di Gimigliano, nel catanzarese. Le fiamme hanno distrutto circa due ettari di bosco.L'incendio ha interessato una siepe naturale di 'Lentisco' e terreni incolti adiacenti al rimboschimento di pino domestico, eucalipto, acacia saligna ed altre essenze forestali.

A Roma Un vasto incendio di sterpaglie e boscaglia e' scoppiato nella tarda mattinata di oggi nel Parco del Pineto, a Valle Aurelia. Le fiamme, che hanno interessato un'ampia parte del terreno, potrebbero aver avuto origine dolosa. Secondo i soccorritori, infatti, l'incendio si e' sviluppato in piu' punti contemporaneamente spostandosi poi verso il centro del parco anche a causa di alcune folate di vento. Tutta la mattinata, come del resto i giorni scorsi, e' stata comunque costellata da decine di piccoli incendi in terreni e campi coltivati e sui bordi delle strade.


=== G.R. 13,00 ===

'''ONU'''

L'ONU APPROVA RISOLUZIONE CONTRO IL "MURO" ISRAELIANO - L'Assemblea generale dell'Onu ha approvato una risoluzione nella quale si chiede a Israele di abbattere il "muro di difesa" eretto ai confini della Cisgiordania. La risoluzione contro il muro israeliano è stata adottata dall'Assemblea generale dell'Onu con una maggioranza di 150 voti a favore e sei contro (Israele, Stati Uniti, Australia, Micronesia, le isole Marshall e Palau) e l'astensione di altri dieci (Canada, Uruguay, Camerun, Tonga, Vanuatu, El Salvador, Uganda, Papua Nuova Guinea, Nauru e le isole Salomone). Il voto dell'Assemblea generale non costituisce un obbligo legale per Israele, ma ha un impatto simbolico e morale, come il parere già espresso dalla Corte internazionale di giustizia, che si è già espressa contro l'esistenza della barriera. La Risoluzione di questa notte fa seguito a quella dell'8 dicembre 2003 quando l'Assemblea Onu aveva chiesto alla Corte dell'Aja di affrontare la questione del muro. Allora vi erano stati 90 voti favorevoli, 74 astensioni e otto voti contrari. La Risoluzione attuale è frutto di un lavoro di mediazione arabo-europeo, giunto dopo intensi negoziati durante un rinvio di due ore del voto.

Intanto Israele ha ribadito che intende proseguire nella costruzione di quella che considera una barriera contro gli attacchi terroristici. ''La costruzione della barriera andra' avanti''- ha detto oggi alla radio Ra'anan Gissin, stretto consigliere di Sharon- Israele non smettera' di costruire ne' rinuncera' al suo inalienabile diritto all'autodifesa''. La risoluzione, che fa seguito alll'analogo verdetto della corte internazionale dell'Aja del 9 luglio, che ha chiesto l'abbattimento del muro costruito in Cisgiordania e il pagamento da parte di Israele di un risarcimento ai palestinesi danneggiati.

Nel dichiarare di voler continuare nella costruzione della barriera in Cisgiordania '''Israele''' si scaglia contro il voto dei paesi europei, che hanno approvato la scorsa notte la risoluzione dell'Assemblea Onu contro il muro. L'ambasciatore israeliano all'Onu Dan Gillerman, intervenuto oggi alla radio dello stato israeliano, si e' detto 'deluso' del voto degli europei che ha definito "vergognoso", che avrebbero potuto almeno astenersi, e ha accusato i Venticinque di aver ''dato un sostegno vergognoso a questa risoluzione terribilmente unilaterale''. Gillerman ha puntato il dito contro Parigi. ''La Francia -ha detto- si e' comportata in maniera particolarmente vergognosa operando per i suoi amici palestinesi e convincendo gli altri paesi europei ad adottare una risoluzione'' insufficientemente emendata. Il rappresentante israeliano, che ha espresso delusione per il ruolo svolto dalla presidenza di turno olandese, ha aggiunto che il voto degli europei ''pone nuovi dubbi sulla loro capacita''' di agire in favore della pace in Medio Oriente.

Al contrario la direzione '''palestinese''' esulta dopo il voto da parte dell'assemblea generale dell'Onu di una risoluzione non vincolante che chiede a Israele di rimuovere la barriera di separazione con la Cisgiordania. ''Non e' solo una decisione storica, e' la decisione piu' importante per la causa palestinese dal 1947'' ha commentato il ministro ai negoziati palestinese Saeb Erekat. Nel 1947 l'Onu aveva votato la divisione dell'allora Palestina fra lo stato di Israele ed un stato arabo palestinese. Il rappresentante palestinese all'Onu Nasser Al Kidwa ha parlato di un ''risultato magnifico''. L'assemblea generale dell'Onu ha adottato a maggioranza schiacciante una risoluzione che chiede lo smantellamento del 'muro' in tutte le parti costruite sul territorio cisgiordano. Le risoluzioni dell'assemblea generale però non hanno carattere vincolante.


'''INTANTO ISRAELE''' E' ALLA RICERCA DEL GRANDE NEMICO E LO HA TROVATO NELL' IRAN - Per Israele e' L'Iran il primo e piu' temibile nemico: lo afferma il rapporto annuale dell' intelligence israeliano sulle minacce per l'esistenza dello stato israeliano, consegnato oggi al governo del premier Ariel Sharon. Stando alle anticipazioni del quotidiano Maariv, Teheran costituisce oggi la principale minaccia per l'esistenza di Israele, secondo l'intelligence. L'Iran e' infatti il paese musulmano piu' vicino alla bomba atomica ed e' anche quello che da' il maggiore sostegno al terrorismo anti israeliano, stando al rapporto. Per l'intelligence israeliana inoltre lo sviluppo di armi di distruzione di massa non convenzionali e' la minaccia piu' grave al momento per l'esistenza dello stato ebraico. Oltre al programma nucleare iraniano, l'intelligence di Gerusalemme segue con preoccupazione lo sviluppo in Siria di armi chimiche e biologiche, nel tentativo di inserire anche questo paese nella lista dei prossimi nemici, anche per rompere l'alleanza che Damasco al pari di Teheran intrattiene con Hezbollah libanesi, sul cui territorio Israele propone di nuovo mire colonialiste.

E per perorare questi obiettivi colonialisti, il premier israeliano Ariel Sharon sara' a inizio settembre in visita a Berlino dove avra' un colloquio con il cancelliere tedesco Gerhard Schroeder. Lo hanno riferito fonti del governo dello Stato israeliano. Sharon era gia' stato in Germania nel luglio 2001 nell'ambito di un tour europeo.

Proprio in '''Libano''' queta mattina sconosciuti hanno lanciato una granata contro l'abitazione di un tassista nel campo profughi palestinese di Ein el-Hilweh, nel sud del Libano, ferendo lievemente lui e le sue due figlie. Lo hanno reso noto responsabili della sicurezza palestinese, precisando che l'ordigno è esploso sul balcone della casa a due piani del tassista che risponde al nome di Hussein Farhoud. L'uomo e le due figlie, Nour e Dalaa, di 6 e 10 anni, sono stati medicati in un vicino ospedale. Il campo profughi più vasto del Libano, è stato di frequente teatro di attentati dinamitardi, omicidi e sparatorie fra le diverse fazioni palestinesi che si contendono il controllo del campo. Si ritiene che il campo funga anche da nascondiglio per numerosi latitanti ricercati dalle autorità libanesi. L'esercito libanese controlla i posti di blocco all'esterno del campo ma le sue truppe non vi entrano. Ein el-Hilweh ospita circa 75.000 profughi palestinesi


'''INTANTO IN PALESTINA CONTINUA LO SCONTRO INTERNO TRA FAZIONI''' e il premier palestionese Abu Ala ha fermamente condannato oggi l'agguato di questa notte all'ex- ministro dell'informazione Nabil Amr, avversario politico del presidente Yasser Arafat, che ha definito ''una codarda aggressione''. Abu Ala ha aggiunto che il ferimento di Amr illustra ''la grave crisi della sicurezza in seno alla


IRAQ
Cinque iracheni sono morti ed altri 18 sono rimasti feriti la notte scorsa in scontri a fuoco avvenuti tra i ribelli e soldati americani a Samarra, cento chilometri a nord di Baghdad. Un portavoce militare ha riferito che gli insorti, nascosti in una casa, hanno attaccato a colpi di mortaio ed altre armi da fuoco un posto d'osservazione dell'esercito americano. I militari statunitensi hanno risposto al fuoco ed hanno chiesto l'ausilio di carri armati e aerei. La casa dei ribelli e' stata distrutta. E questa mattina, intorno alle tre, sempre a Samarra sono stati trovati due corpi senza vita, uno solo e' stato identificato: si tratta di Bassem al Mudares, un chimico impiegato nella locale fabbrica di medicinali. Il comandante della polizia locale ha riferito che il cadavere e' stato trovato vicino alla moschea della citta', mutilato come se fosse stato torturato.
Nel sud del paese, i guerriglieri iracheni hanno attaccato per la seconda volta in due giorni la base militare danese, Camp Eden di Bassora, senza fare feriti. Lo ha riferito l'esercito in un comunicato. Il primo attacco è avvenuto lunedì, quando due razzi da 107mm di fabbricazione cinese sono stati lanciati contro il campo. Uno dei razzi ha raggiunto l'obiettivo, causando lievi danni, mentre il secondo ha superato la base. Il secondo attacco è avvenuto ieri mattina, quando la guerriglia ha lanciato sette razzi contro il campo senza riuscire a centrare l'obiettivo. Nella ricognizione effettuata in giornata, i militari hanno individuato tre batterie usate per lanciare i razzi e altri proiettili ancora inutilizzati. Non sono stati effettuati arresti. Le armi sono state consegnate al comando britannico, mentre i militari danesi hanno avviato un'indagine con la forza di polizia e le autorità locali.
PETROLIO
I prezzi del petrolio tornano stabili sotto i 41 dollari, dopo essere volati ieri a 42,30 dollari al barile, appena 15 cent al di sotto del record storico di 42,45 dollari raggiunto nel giugno scorso. A far tornare i prezzi a livelli piu' contenuti, secondo gli esperti, e' stato il prezzo della benzina Usa sceso del 3,5% sotto 1,25 dollari al gallone. Tuttavia gli analisti invitano a non abbassare la guardia, poiche' la crescente domanda mondiale, i livelli delle scorte e nuovi attentati terroristici, potrebbero riportare il prezzo del petrolio alle stelle. A Londra il Brent apre a 37,06 dollari al barile e poi sale. Attualmente e' quotato 37,38 dollari, in aumento dell'1%.
E intanto cresce la domanda e le importazioni cinesi di petrolio raggiungono il nuovo livello record di 2,8 milioni di barili al giorno a giugno, il 47% in piu' rispetto allo stesso periodo del 2003. Nel primo semestre le importazioni toccano i 61,02 milioni di barili, pari a una media di 2,5 milioni di barili al giorno, una crescita del 37% rispetto all'anno precedente.
COREA
Lotta di classe nel settore dell'auto. Scioperano circa 2.700 lavoratori della Daewoo, il terzo produttore coreano di auto, dopo la conferma della chiusura degli stabilimenti di Changon e Gunsan. I sindacati hanno chiesto un incremento dello stipendio del 16,6% e migliori condizioni di lavoro. Al momento e' prevista una sola giornata di sciopero, ma se dall'azienda non arriveranno segnali diversi, il sindacato potrebbe continuare la protesta fino a giovedi. Daewoo, che due anni fa ha rischiato la bancarotta, ha ceduto il 42% del capitale alla General Motors.
CINA
Le inondazioni provocate da piogge torrenziali nella parte sud della Cina hanno causato la morte di 381 persone, e altre 98 risultano disperse. I danni materiali sono valutati in 14,8 miliardi di yuan (oltre 15 miliardi di euro). Lo riferisce oggi l'agenzia China News Service. Oltre 200.000 abitazioni sono crollate e 45,7 milioni sono rimaste danneggiate, afferma l'agenzia. L'ondata di maltempo ha devastato circa 1,5 milioni ettari di terra coltivata. Il maltempo, che imperversa da due settimane, ha colpito la parte centro meridionale della Cina, nelle regioni di Hunan, Yunan, Henan, Guizhou, Guangxi, Hubei e Sichuan. In Cina sono frequenti le alluvioni, spesso disastrose, durante la stagione delle piogge.

GENOVA non si dimentica
I centri sociali di Senigallia hanno affisso ieri sera mega-striscioni in memoria della morte di Carlo Giuliani ucciso negli scontri con le forze di polizia al G8 di Genova. Dalla sede del circolo Koa 'Mezza Canaja' ne e' stato appeso uno lungo 11 metri con la scritta ''20 luglio 2001-2004: omicidio di Stato''. Altri due striscioni di sei metri sono stati srotolati dal tetto-parcheggio di un ipermercato e da un palazzo in costruzione del lungomare, entrambi con su scritto ''Genova, 20 luglio 2001-2004: complice chi dimentica''. Trecento manifestini per non ''dimentiCARLO'' sono comparsi poi in varie vie della citta'.
ROGO DIVAMPATO AGLI STUDI DE LAURENTIS SULLA PONTINA - Da circa quattro ore i vigili del fuoco del comando provinciale stanno lottando contro l'incendio che sta distruggendo un capannone di circa 3 mila metri quadri con scenografie e set cinematografici degli studi De Laurentis al km. 23 di via Pontina. Sul posto sono intervenute 12 squadre e una settantina di pompieri che stanno gettando acqua da piu' parti per tenere sotto controllo le fiamme. Fortunatamente nessuno e' rimasto ferito e l'allarme e' stato dato alle 7.20 dsa una delle guardie giurate in servizio di vigilanza negli studi cinematografici. Per il momento non sono state ancora accertate le cause del rogo anche se secondo indiscrezioni sembra che l'incendio sia partito in piu' punti del capannone, una struttura alta 30 metri e vicina ad altre costruzioni dello stesso tipo dove ogni giorno vengono girati film e produzioni televisive.
CAP ANAMUR: I 22 DEL CPT CALTANISSETTA VERSO PONTE GALERIA - I 22 clandestini della Cap Anamur che hanno lasciato oggi il Cpt di Pian del Lago, a Caltanissetta, secondo quanto si apprende, sono diretti al Centro di permanenza temporanea di Ponte Galeria (Roma). Al Centro di Ponte Galeria si trovano gia' 14 compagni di viaggio degli africani arrivati in Italia con la nave tedesca. I 14 erano stati trasferiti a Ponte Galeria dalla Sicilia sabato scorso. I 22 partiranno attorno a mezzogiorno dall' aeroporto di Catania ed atterreranno a Fiumicino.

GR 19.30

Cap Anamur

La sorte dei migranti africani arrivati una settimana fa a bordo a Porto Empedocle (Agrigento) dopo essere stati salvati dalla nave umanitaria tedesca Cap-Anamur sembra ormai decisa. Il ministro Pisanu ribadisce che saranno espulsi perché sono ghanesi e nigeriani e, quindi, “semplici” immigrati clandestini, non rifugiati. Solo ieri per 24 richiedenti asilo ancora trattenuti nel Cpt di Caltanisetta restava aperto un piccolissimo spiraglio di ottenere la protezione umanitaria, oggi invece i 22 profughi che hanno lasciato il Cpt di Pian del Lago, sono stati trasferiti al Centro di permanenza di Ponte Galeria, a Roma. Per cinque di questi, tutti nigeriani, l'autorita' italiana ha immediatamente disposto il rimpatrio.Dopo aver espletato tutte le formalita' del caso i cinque immigrati sono stati accompagnati dalla polizia all'aeroporto di Fiumicino dove sono stati imbarcati sul volo per la Nigeria. Questo quello che oggi riportano le agenzie di stampa, apprendiamo invece da fonti indipendenti che non soltando i 5 sarebbero già stati espulsi, ma anche gli altri 9 sono arrivati nel pomeriggio all'aereoporti Fiumicino di Roma e saranno presto espulsi.

Anche la portavoce dell'Onu sottolinea che Inspiegabilmente la polizia non ha collaborato con noi, quando in queste situazione c'e' sempre stato un clima di collaborazione con le forze dell'ordine'. A dirlo e' appunto la portavoce dell'Alto Commissariato Onu per i Rifugiati (Unhcr) Laura Boldrini che ha trascorso tutta la mattinata a Fiumicino cercando, invano, di sapere quanto stava avvenendo ai 22 immigrati della Cap Anamur trasferiti da Caltanissetta a Roma. 'Da stamani abbiamo tentato di metterci in contatto con il Viminale - ha spiegato Boldrini - ma non abbiamo potuto parlare con nessuno. Io stessa a Fiumicino ho cercato ripetutamente di parlare con i responsabili delle forze dell'ordine per sapere l'orario di atterraggio del volo proveniente da Catania, ma non ha voluto parlarmi'. 'E' una situazione, a dir la verita', davvero inusuale. Anche adesso - ha concluso la portavoce - non abbiamo alcuna certezza che i 22 abbiamo lasciato realmente l'aeroporto per andare a Ponte Galeria'.

Infatti dalla Rete Antirazzista Siciliana apprendiamo che da una corrispondenza telefonica con uno dei ragazzi detenuti nel CPT di Ponte Galeria risulta che tutti i nove ragazzi lì detenuti sono stati ammanettati e caricati in macchina per essere trasportati all'areoporto di Fiumicino dove raggiungeranno i ventidue partiti questa mattina da Catania. Infatti anche i 22 profughi provenienti dall'aeroporto di catania non sarebbero mai usciti dall'aeroporto di fiumicino e si teme che anche loro stiano per essere espulsi. E' quindi ormai confermata la presenza a Fiumicino di tutti i profughi raccolti dalla Cap Anamur. È probabile che la definitiva deportazione sia solo questione di tempo. Per tutti sembra che la destinazione sia il ghana. per il ghana c'è un volo all'1 di questa notte, a meno che non li imbarchino su un volo charter.

Dopo due settimane di continue deportazioni, violazioni del diritto e violenze si sta dunque preparandeo la deportazione finale di tutti i profughi. Intanto stamattina davanti all'aeroporto catanese di Fontanarossa, un gruppo della rete antirazzista ha manifestato, ma sono stati fatti allontanare dalle forze dell'ordine; sempre a Caltanissetta è stato fatto un sit-in per tutto il pomeriggio, nella zona della prefettura, fino alle 18,00 quando è iniziata un assemblea; e nel frattempo gli amministratori, gli avvocati e gli attivisti che sono entrati nel cpt di caltanissetta hanno dichiarato che non usciranno se non saranno liberati tutti e 22 i profughi ancora detenuti. Alle ore 18 la delegazione era ancora chiusa nelle gabbie del centro e si prepara ad una "resistenza ad oltranza".

E da una breve assemblea che si è tenuta nel pomeriggio a Roma parte questo appuntamento: IMPORTANTE: alle 20.30 appuntamento a Fiumicino alle partenze internazionali, molo B. Per impedire l'espulsione sei profughi africani; si invitano anche tutti i lavoratori dell'aereoporto a rifiutarsi di lavorare e far si che l'aereo per il Ghana non parta.

ESTERI

ONU/PALESTINA L'ONU APPROVA RISOLUZIONE CONTRO IL "MURO" ISRAELIANO

L'Assemblea generale dell'Onu ha approvato una risoluzione nella quale si chiede a Israele di abbattere il "muro di difesa" eretto ai confini della Cisgiordania. La risoluzione contro il muro israeliano è stata adottata dall'Assemblea generale dell'Onu con una maggioranza di 150 voti a favore e sei contro (tra cui Israele ed il suo principale sponsor, gli USA) e l'astensione di altri dieci .Il voto dell'Assemblea generale non costituisce un obbligo legale per Israele, ma ha un impatto simbolico e morale, come il parere già espresso dalla Corte internazionale di giustizia, che si è già espressa contro l'esistenza della barriera. La Risoluzione di questa notte fa seguito a quella dell'8 dicembre 2003 quando l'Assemblea Onu aveva chiesto alla Corte dell'Aja di affrontare la questione del muro. La Risoluzione attuale è frutto di un lavoro di mediazione arabo-europeo, giunto dopo intensi negoziati durante un rinvio di due ore del voto. Oltre alll'abbattimento del muro la risoluzione chiede il pagamento da parte di Israele di un risarcimento ai palestinesi danneggiati. Intanto Israele ha ribadito che intende proseguire nella costruzione di quella che considera una barriera contro gli attacchi terroristici. La costruzione della barriera andra' avanti- ha detto oggi alla radio Ra'anan Gissin, stretto consigliere di Sharon- Israele non smettera' di costruire ne' rinuncera' al suo inalienabile diritto all'autodifesa. Al contrario la direzione palestinese esulta dopo il voto da parte dell'assemblea generale dell'Onu. Non e' solo una decisione storica, e' la decisione piu' importante per la causa palestinese dal 1947 ha commentato il ministro ai negoziati palestinese Saeb Erekat. Nel 1947 l'Onu aveva votato la divisione dell'allora Palestina fra lo stato di Israele ed un stato arabo palestinese. Il rappresentante palestinese all'Onu Nasser Al Kidwa ha parlato di un risultato magnifico.

Israele INTANTO ISRAELE E' ALLA RICERCA DEL GRANDE NEMICO E LO HA TROVATO NELL' IRAN

Per Israele e' L'Iran il primo e piu' temibile nemico: lo afferma il rapporto annuale dell' intelligence israeliano sulle minacce per l'esistenza dello stato israeliano, consegnato oggi al governo del premier Ariel Sharon.

Stando alle anticipazioni del quotidiano Maariv, Teheran costituisce oggi la principale minaccia per l'esistenza di Israele, secondo l'intelligence. L'Iran e' infatti il paese musulmano piu' vicino alla bomba atomica ed e' anche quello che da' il maggiore sostegno al terrorismo anti israeliano, stando al rapporto. Per l'intelligence israeliana inoltre lo sviluppo di armi di distruzione di massa non convenzionali e' la minaccia piu' grave al momento per l'esistenza dello stato ebraico. Oltre al programma nucleare iraniano, l'intelligence di Gerusalemme segue con preoccupazione lo sviluppo in Siria di armi chimiche e biologiche, nel tentativo di inserire anche questo paese nella lista dei prossimi nemici. E per perorare questi obiettivi colonialisti, il premier israeliano Ariel Sharon sara' a inizio settembre in visita a Berlino dove avra' un colloquio con il cancelliere tedesco Gerhard Schroeder. Lo hanno riferito fonti del governo dello Stato israeliano.

Ricordiamo che pochi giorni fa Bush aveva affermato il presunto coinvolgimento dell'Iran nell'attentato dell'11 settembre e quindi lasciato intendere che L'iran sarà il prossimo bersaglio della cosiddetta guerra al terrorismo.

Palestina IN PALESTINA CONTINUA LO SCONTRO INTERNO TRA FAZIONI

Questa notte l'ex ministro palestinese dell'informazione Nabil Amr e' stato vittima di un agguato a Ramallah. Uomini armati gli hanno sparato due volte alle gambe mentre rincasava. Nabil Amr e' un sostenitore della linea che preme per riforme democratiche all'interno dell'Autorita' Palestinese e ha spesso protestato contro la corruzione dell'amministrazione Arafat. IL Primo Ministro Abu Ala ha condannato l'attentato definendolo "codardo " e lo ha indicato come manifestazione della "profonda crisi che serpeggia tra la popolazione e la dirigenza palestinese". Inoltre oggi parlamento palestinese ha chiesto che il presidente Yasser Arafat accetti le dimissioni presentate del premier Abu Ala. I parlamentari palestinesi, approvando la risoluzione a larga maggioranza, hanno criticato gli scarsi risultati ottenuti dal governo di Abu Ala e hanno chiesto la formazione di una nuova compagine governativa. Ma intanto i Palestinesi continuano a morire, questa mattina sconosciuti hanno lanciato una granata contro l'abitazione di un tassista nel campo profughi palestinese di Ein el-Hilweh, nel sud del Libano, ferendo lievemente lui e le sue due figlie. Lo hanno reso noto responsabili della sicurezza palestinese, precisando che l'ordigno è esploso sul balcone della casa a due piani del tassista che risponde al nome di Hussein Farhoud. L'uomo e le due figlie, Nour e Dalaa, di 6 e 10 anni, sono stati medicati in un vicino ospedale. Il campo profughi più vasto del Libano, è stato di frequente teatro di attentati dinamitardi, omicidi e sparatorie. L'esercito libanese controlla i posti di blocco all'esterno del campo ma le sue truppe non vi entrano. Ein el-Hilweh ospita circa 75.000 profughi palestinesi.

IRAQ

Combattimenti a Samarra.

Cinque iracheni sono morti ed altri 18 sono rimasti feriti la notte scorsa in scontri a fuoco avvenuti tra i ribelli e soldati americani a Samarra, cento chilometri a nord di Baghdad. Quattro militari USA sono stati uccisi. mentre potenti esplosioni hanno scosso alcune ore fa la periferia di al-Qadisiya. Le moschee, attraverso gli altoparlanti, hanno invitato la popolazione a donare il sangue per soccorrere i feriti. La città e' assediata dallo scorso 8 luglio, quando un'autobomba ha reclamato la vita di cinque militari USA e di 4 guardie irachene. Nella serata di ieri, i militari USA di una postazione d'osservazione a nord di Samarra hanno confermato di essere stati attaccati con colpi di mortaio ed armi leggere, e di aver distrutto una casa e due costruzioni adiacenti. Sempre a Samarra, e' stato rinvenuto il cadavere mutilato di Basim al-Mudris, uno scienziato chimico impiegato in un'industria farmaceutica locale. Ad est di Samarra e' stato rinvenuto un altro cadavere, ancora non identificato. Le forze di sicurezza irachene sono state fatte oggetto di ripetuti attacchi anche nel nord del paese, particolarmente a Kirkuk, dove un poliziotto e' stato ucciso e quattro feriti a seguito di un attacco con granate alla loro vettura. Una bomba fatta scoppiare al passaggio di un convoglio Usa in Iraq, a Doluiyah a nord della capitale, ha ucciso un soldato statunitense e ne ha feriti altri sei. Intanto, oggi il comando Usa nel Paese ha comunicato che tre militari Usa sono stati uccisi negli ultimi due giorni in azione. Iraq: esplode autobomba a Ramadi, muoiono tre persone Un'autobomba e' esplosa vicino ad un ospedale pediatrico di Ramadi, ovest di Baghdad, uccidendo tre fratelli. Lo riferiscono fonti di polizia e ospedaliere. Secondo le prime ricostruzioni l'autobomba e' scoppiata alle 15.30 locali mentre i tre fratelli stavano passando vicino. Ramadi e' capoluogo della provincia di Al-Anbar, terra di numerosi attacchi contro i marines americani e contro gli iracheni che sono accusati di collaborare con loro.

SEQUESTRATI NUOVI OSTAGGI Lanciano ultimatum I rapitori dei 6 stranieri minacciano di decapitarli se i rispettivi paesi non ritireranno il loro personale dall'Iraq entro 72 ore. Lo riferisce la televisione araba al Arabiya. precisando che l'ultimatum scatta a partire dalle ore 20:00 di questa sera (ora locale) I sei ostaggi sono tre indiani, due keniani e un egiziano.

COREA

Scioperano circa 2.700 lavoratori della Daewoo, il terzo produttore coreano di auto, dopo la conferma della chiusura degli stabilimenti di Changon e Gunsan. I sindacati hanno chiesto un incremento dello stipendio del 16,6% e migliori condizioni di lavoro. Al momento e' prevista una sola giornata di sciopero, ma se dall'azienda non arriveranno segnali diversi, il sindacato potrebbe continuare la protesta fino a giovedi. Daewoo, che due anni fa ha rischiato la bancarotta, ha ceduto il 42% del capitale alla General Motors.

CINA

Le inondazioni provocate da piogge torrenziali nella parte sud della Cina hanno causato la morte di 381 persone, e altre 98 risultano disperse. I danni materiali sono valutati in 14,8 miliardi di yuan (oltre 15 miliardi di euro). Lo riferisce oggi l'agenzia China News Service. Oltre 200.000 abitazioni sono crollate e 45,7 milioni sono rimaste danneggiate, afferma l'agenzia. L'ondata di maltempo ha devastato circa 1,5 milioni ettari di terra coltivata. Il maltempo, che imperversa da due settimane, ha colpito la parte centro meridionale della Cina, nelle regioni di Hunan, Yunan, Henan, Guizhou, Guangxi, Hubei e Sichuan. In Cina sono frequenti le alluvioni, spesso disastrose, durante la stagione delle piogge.

Incendi e disboscamenti E' estate e se ne parla perchè succede anche in Italia, ma sempre in tutto il mondo continuano a venire distrutti alberi e foreste.

Ogni giorno ci giungono notizie di questo tipo, anche oggi alberi distrutti dalle isole Salomone all'Italia:

Le isole Salomone, nel Pacifico, fra 10 anni non avranno piu' le loro foreste. A lanciare l'allarme e' un rapporto stilato dal Dipartimento degli Esteri australiano secondo il quale se continuera' il massiccio disboscamento voluto dagli esportatori locali, nel 2015 la vegetazione sara' esaurita.

Anche oggi numerosi incendi in tutta Italia, questi solo alcuni:

Numerosi incendi segnalati in provincia di Enna stanno impegnando vigili del fuoco e corpo forestale. Gravi danni a Troina dove sono andati distrutti oltre sei ettari di bosco in gran parte roverella mediterranea, terreni coltivati e uliveti. Incendi di sterpaglie e terreni coltivati sono in corso a Piazza Armerina e Enna dove le fiamme hanno interessato una zona abitata. Sempre a Enna un incendio in contrada Ianniscuro, che ha gia' distrutto diversi campi coltivati, minaccia un'area di rimboschimento.

Nel Catanzarese: Un incendio divampa da alcune ore nelle campagne del comune di Gimigliano, nel catanzarese. Le fiamme hanno distrutto circa due ettari di bosco.L'incendio ha interessato una siepe naturale di 'Lentisco' e terreni incolti adiacenti al rimboschimento di pino domestico, eucalipto, acacia saligna ed altre essenze forestali.

A Roma Un vasto incendio di sterpaglie e boscaglia e' scoppiato nella tarda mattinata di oggi nel Parco del Pineto, a Valle Aurelia. Le fiamme, che hanno interessato un'ampia parte del terreno, potrebbero aver avuto origine dolosa. Secondo i soccorritori, infatti, l'incendio si e' sviluppato in piu' punti contemporaneamente spostandosi poi verso il centro del parco anche a causa di alcune folate di vento. Tutta la mattinata, come del resto i giorni scorsi, e' stata comunque costellata da decine di piccoli incendi in terreni e campi coltivati e sui bordi delle strade.

G.R. 13,00

ONU

L'ONU APPROVA RISOLUZIONE CONTRO IL "MURO" ISRAELIANO - L'Assemblea generale dell'Onu ha approvato una risoluzione nella quale si chiede a Israele di abbattere il "muro di difesa" eretto ai confini della Cisgiordania. La risoluzione contro il muro israeliano è stata adottata dall'Assemblea generale dell'Onu con una maggioranza di 150 voti a favore e sei contro (Israele, Stati Uniti, Australia, Micronesia, le isole Marshall e Palau) e l'astensione di altri dieci (Canada, Uruguay, Camerun, Tonga, Vanuatu, El Salvador, Uganda, Papua Nuova Guinea, Nauru e le isole Salomone). Il voto dell'Assemblea generale non costituisce un obbligo legale per Israele, ma ha un impatto simbolico e morale, come il parere già espresso dalla Corte internazionale di giustizia, che si è già espressa contro l'esistenza della barriera. La Risoluzione di questa notte fa seguito a quella dell'8 dicembre 2003 quando l'Assemblea Onu aveva chiesto alla Corte dell'Aja di affrontare la questione del muro. Allora vi erano stati 90 voti favorevoli, 74 astensioni e otto voti contrari. La Risoluzione attuale è frutto di un lavoro di mediazione arabo-europeo, giunto dopo intensi negoziati durante un rinvio di due ore del voto.

Intanto Israele ha ribadito che intende proseguire nella costruzione di quella che considera una barriera contro gli attacchi terroristici. La costruzione della barriera andra' avanti- ha detto oggi alla radio Ra'anan Gissin, stretto consigliere di Sharon- Israele non smettera' di costruire ne' rinuncera' al suo inalienabile diritto all'autodifesa. La risoluzione, che fa seguito alll'analogo verdetto della corte internazionale dell'Aja del 9 luglio, che ha chiesto l'abbattimento del muro costruito in Cisgiordania e il pagamento da parte di Israele di un risarcimento ai palestinesi danneggiati.

Nel dichiarare di voler continuare nella costruzione della barriera in Cisgiordania Israele si scaglia contro il voto dei paesi europei, che hanno approvato la scorsa notte la risoluzione dell'Assemblea Onu contro il muro. L'ambasciatore israeliano all'Onu Dan Gillerman, intervenuto oggi alla radio dello stato israeliano, si e' detto 'deluso' del voto degli europei che ha definito "vergognoso", che avrebbero potuto almeno astenersi, e ha accusato i Venticinque di aver dato un sostegno vergognoso a questa risoluzione terribilmente unilaterale. Gillerman ha puntato il dito contro Parigi. La Francia -ha detto- si e' comportata in maniera particolarmente vergognosa operando per i suoi amici palestinesi e convincendo gli altri paesi europei ad adottare una risoluzione insufficientemente emendata. Il rappresentante israeliano, che ha espresso delusione per il ruolo svolto dalla presidenza di turno olandese, ha aggiunto che il voto degli europei pone nuovi dubbi sulla loro capacita di agire in favore della pace in Medio Oriente.

Al contrario la direzione palestinese esulta dopo il voto da parte dell'assemblea generale dell'Onu di una risoluzione non vincolante che chiede a Israele di rimuovere la barriera di separazione con la Cisgiordania. Non e' solo una decisione storica, e' la decisione piu' importante per la causa palestinese dal 1947 ha commentato il ministro ai negoziati palestinese Saeb Erekat. Nel 1947 l'Onu aveva votato la divisione dell'allora Palestina fra lo stato di Israele ed un stato arabo palestinese. Il rappresentante palestinese all'Onu Nasser Al Kidwa ha parlato di un risultato magnifico. L'assemblea generale dell'Onu ha adottato a maggioranza schiacciante una risoluzione che chiede lo smantellamento del 'muro' in tutte le parti costruite sul territorio cisgiordano. Le risoluzioni dell'assemblea generale però non hanno carattere vincolante.

INTANTO ISRAELE E' ALLA RICERCA DEL GRANDE NEMICO E LO HA TROVATO NELL' IRAN - Per Israele e' L'Iran il primo e piu' temibile nemico: lo afferma il rapporto annuale dell' intelligence israeliano sulle minacce per l'esistenza dello stato israeliano, consegnato oggi al governo del premier Ariel Sharon. Stando alle anticipazioni del quotidiano Maariv, Teheran costituisce oggi la principale minaccia per l'esistenza di Israele, secondo l'intelligence. L'Iran e' infatti il paese musulmano piu' vicino alla bomba atomica ed e' anche quello che da' il maggiore sostegno al terrorismo anti israeliano, stando al rapporto. Per l'intelligence israeliana inoltre lo sviluppo di armi di distruzione di massa non convenzionali e' la minaccia piu' grave al momento per l'esistenza dello stato ebraico. Oltre al programma nucleare iraniano, l'intelligence di Gerusalemme segue con preoccupazione lo sviluppo in Siria di armi chimiche e biologiche, nel tentativo di inserire anche questo paese nella lista dei prossimi nemici, anche per rompere l'alleanza che Damasco al pari di Teheran intrattiene con Hezbollah libanesi, sul cui territorio Israele propone di nuovo mire colonialiste.

E per perorare questi obiettivi colonialisti, il premier israeliano Ariel Sharon sara' a inizio settembre in visita a Berlino dove avra' un colloquio con il cancelliere tedesco Gerhard Schroeder. Lo hanno riferito fonti del governo dello Stato israeliano. Sharon era gia' stato in Germania nel luglio 2001 nell'ambito di un tour europeo.

Proprio in Libano queta mattina sconosciuti hanno lanciato una granata contro l'abitazione di un tassista nel campo profughi palestinese di Ein el-Hilweh, nel sud del Libano, ferendo lievemente lui e le sue due figlie. Lo hanno reso noto responsabili della sicurezza palestinese, precisando che l'ordigno è esploso sul balcone della casa a due piani del tassista che risponde al nome di Hussein Farhoud. L'uomo e le due figlie, Nour e Dalaa, di 6 e 10 anni, sono stati medicati in un vicino ospedale. Il campo profughi più vasto del Libano, è stato di frequente teatro di attentati dinamitardi, omicidi e sparatorie fra le diverse fazioni palestinesi che si contendono il controllo del campo. Si ritiene che il campo funga anche da nascondiglio per numerosi latitanti ricercati dalle autorità libanesi. L'esercito libanese controlla i posti di blocco all'esterno del campo ma le sue truppe non vi entrano. Ein el-Hilweh ospita circa 75.000 profughi palestinesi

INTANTO IN PALESTINA CONTINUA LO SCONTRO INTERNO TRA FAZIONI e il premier palestionese Abu Ala ha fermamente condannato oggi l'agguato di questa notte all'ex- ministro dell'informazione Nabil Amr, avversario politico del presidente Yasser Arafat, che ha definito una codarda aggressione. Abu Ala ha aggiunto che il ferimento di Amr illustra la grave crisi della sicurezza in seno alla

IRAQ Cinque iracheni sono morti ed altri 18 sono rimasti feriti la notte scorsa in scontri a fuoco avvenuti tra i ribelli e soldati americani a Samarra, cento chilometri a nord di Baghdad. Un portavoce militare ha riferito che gli insorti, nascosti in una casa, hanno attaccato a colpi di mortaio ed altre armi da fuoco un posto d'osservazione dell'esercito americano. I militari statunitensi hanno risposto al fuoco ed hanno chiesto l'ausilio di carri armati e aerei. La casa dei ribelli e' stata distrutta. E questa mattina, intorno alle tre, sempre a Samarra sono stati trovati due corpi senza vita, uno solo e' stato identificato: si tratta di Bassem al Mudares, un chimico impiegato nella locale fabbrica di medicinali. Il comandante della polizia locale ha riferito che il cadavere e' stato trovato vicino alla moschea della citta', mutilato come se fosse stato torturato. Nel sud del paese, i guerriglieri iracheni hanno attaccato per la seconda volta in due giorni la base militare danese, Camp Eden di Bassora, senza fare feriti. Lo ha riferito l'esercito in un comunicato. Il primo attacco è avvenuto lunedì, quando due razzi da 107mm di fabbricazione cinese sono stati lanciati contro il campo. Uno dei razzi ha raggiunto l'obiettivo, causando lievi danni, mentre il secondo ha superato la base. Il secondo attacco è avvenuto ieri mattina, quando la guerriglia ha lanciato sette razzi contro il campo senza riuscire a centrare l'obiettivo. Nella ricognizione effettuata in giornata, i militari hanno individuato tre batterie usate per lanciare i razzi e altri proiettili ancora inutilizzati. Non sono stati effettuati arresti. Le armi sono state consegnate al comando britannico, mentre i militari danesi hanno avviato un'indagine con la forza di polizia e le autorità locali. PETROLIO I prezzi del petrolio tornano stabili sotto i 41 dollari, dopo essere volati ieri a 42,30 dollari al barile, appena 15 cent al di sotto del record storico di 42,45 dollari raggiunto nel giugno scorso. A far tornare i prezzi a livelli piu' contenuti, secondo gli esperti, e' stato il prezzo della benzina Usa sceso del 3,5% sotto 1,25 dollari al gallone. Tuttavia gli analisti invitano a non abbassare la guardia, poiche' la crescente domanda mondiale, i livelli delle scorte e nuovi attentati terroristici, potrebbero riportare il prezzo del petrolio alle stelle. A Londra il Brent apre a 37,06 dollari al barile e poi sale. Attualmente e' quotato 37,38 dollari, in aumento dell'1%. E intanto cresce la domanda e le importazioni cinesi di petrolio raggiungono il nuovo livello record di 2,8 milioni di barili al giorno a giugno, il 47% in piu' rispetto allo stesso periodo del 2003. Nel primo semestre le importazioni toccano i 61,02 milioni di barili, pari a una media di 2,5 milioni di barili al giorno, una crescita del 37% rispetto all'anno precedente. COREA Lotta di classe nel settore dell'auto. Scioperano circa 2.700 lavoratori della Daewoo, il terzo produttore coreano di auto, dopo la conferma della chiusura degli stabilimenti di Changon e Gunsan. I sindacati hanno chiesto un incremento dello stipendio del 16,6% e migliori condizioni di lavoro. Al momento e' prevista una sola giornata di sciopero, ma se dall'azienda non arriveranno segnali diversi, il sindacato potrebbe continuare la protesta fino a giovedi. Daewoo, che due anni fa ha rischiato la bancarotta, ha ceduto il 42% del capitale alla General Motors. CINA Le inondazioni provocate da piogge torrenziali nella parte sud della Cina hanno causato la morte di 381 persone, e altre 98 risultano disperse. I danni materiali sono valutati in 14,8 miliardi di yuan (oltre 15 miliardi di euro). Lo riferisce oggi l'agenzia China News Service. Oltre 200.000 abitazioni sono crollate e 45,7 milioni sono rimaste danneggiate, afferma l'agenzia. L'ondata di maltempo ha devastato circa 1,5 milioni ettari di terra coltivata. Il maltempo, che imperversa da due settimane, ha colpito la parte centro meridionale della Cina, nelle regioni di Hunan, Yunan, Henan, Guizhou, Guangxi, Hubei e Sichuan. In Cina sono frequenti le alluvioni, spesso disastrose, durante la stagione delle piogge.

GENOVA non si dimentica I centri sociali di Senigallia hanno affisso ieri sera mega-striscioni in memoria della morte di Carlo Giuliani ucciso negli scontri con le forze di polizia al G8 di Genova. Dalla sede del circolo Koa 'Mezza Canaja' ne e' stato appeso uno lungo 11 metri con la scritta 20 luglio 2001-2004: omicidio di Stato. Altri due striscioni di sei metri sono stati srotolati dal tetto-parcheggio di un ipermercato e da un palazzo in costruzione del lungomare, entrambi con su scritto Genova, 20 luglio 2001-2004: complice chi dimentica. Trecento manifestini per non dimentiCARLO sono comparsi poi in varie vie della citta'. ROGO DIVAMPATO AGLI STUDI DE LAURENTIS SULLA PONTINA - Da circa quattro ore i vigili del fuoco del comando provinciale stanno lottando contro l'incendio che sta distruggendo un capannone di circa 3 mila metri quadri con scenografie e set cinematografici degli studi De Laurentis al km. 23 di via Pontina. Sul posto sono intervenute 12 squadre e una settantina di pompieri che stanno gettando acqua da piu' parti per tenere sotto controllo le fiamme. Fortunatamente nessuno e' rimasto ferito e l'allarme e' stato dato alle 7.20 dsa una delle guardie giurate in servizio di vigilanza negli studi cinematografici. Per il momento non sono state ancora accertate le cause del rogo anche se secondo indiscrezioni sembra che l'incendio sia partito in piu' punti del capannone, una struttura alta 30 metri e vicina ad altre costruzioni dello stesso tipo dove ogni giorno vengono girati film e produzioni televisive. CAP ANAMUR: I 22 DEL CPT CALTANISSETTA VERSO PONTE GALERIA - I 22 clandestini della Cap Anamur che hanno lasciato oggi il Cpt di Pian del Lago, a Caltanissetta, secondo quanto si apprende, sono diretti al Centro di permanenza temporanea di Ponte Galeria (Roma). Al Centro di Ponte Galeria si trovano gia' 14 compagni di viaggio degli africani arrivati in Italia con la nave tedesca. I 14 erano stati trasferiti a Ponte Galeria dalla Sicilia sabato scorso. I 22 partiranno attorno a mezzogiorno dall' aeroporto di Catania ed atterreranno a Fiumicino.

gror040721 (last edited 2008-06-26 09:56:25 by anonymous)