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IRAQ: RIAD PROPONE INVIO CONTINGENTE DI PAESI ISLAMICI

  • L'Arabia Saudita ha proposto l'invio in Iraq di una nuova forza internazionale composta unicamente da contingenti di paesi islamici non confinanti. Il piano e' stato presentato dai sauditi durante i colloqui con il segretario di Stato americano, Colin Powell, a Jedda. E diversi paesi islamici, secondo quanto e' stato spiegato da Riad, sono stati avvicinati nelle ultime due settimane, e l'idea sarebbe stata discussa con i leader iracheni e le Nazioni Unite. Il ministro degli Esteri saudita, Saud al-Faisal, ha confermato che si ha avuto dei colloqui preliminari sull'argomento, cioe' il contingente dei paesi islamici, ma non ha voluto fornire ulteriori dettagli. Mentre un portavoce del dipartimento di Stato ha detto che i colloqui si sono incentrati sulla ricerca dei modi in cui facilitare il dispiegamento di truppe da parte di paesi islamici che non confinano con l'Iraq per aiutare a garantire la sicurezza. - Rimangono comunque aperte molte questioni, come quella sull'eventuale necessita' di una nuova risoluzione, senza contare la verifica di un effettivo interesse dei paesi islamici, considerata anche l'offensiva contro i cittadini dei loro paesi lanciata nelle ultime settimane dai gruppi degli insorti in Iraq. Ma i commentatori hanno gia' sottolineato come appaia un compito molto difficile quello di convincere le opinioni pubbliche dei paesi musulmani, che si sono opposte in modo totale all'intervento americano, a sostenere l'invio di proprie truppe in Iraq.

E' di un morto e sei feriti il bilancio dell'attacco di questa mattina contro una pattuglia polacca che viaggiava sulla strada che collega la città di Hillah a Baghdad. Il portavoce del ministero della Difesa polacco, Jerzy Szmajdzinski, ha precisato che i militari erano a bordo delle loro jeep per i controlli di routine, quando sono stati raggiunti dalle schegge di una trappola esplosiva comandata a distanza. "E' stata un'azione mirata contro la pattuglia", ha detto il portavoce in un commento rilasciato all'emittente televisiva TVN24. Szmajdzinski ha aggiunto che le condizioni dei militari feriti sono stabili: "Non c'è rischio per la loro vita". La morte del caporale Marcin Rutkowski porta così a sette il numero dei militari polacchi ucciso in Iraq. Varsavia è alla testa di un contingente multinazionale di 6.200 uomini provenienti da 16 Paesi, dispiegati nell'Iraq centro-meridionale, di cui 2.400 sono polacchi. IRAQ/ NUOVO CONSIGLIO NATO SU MISSIONE DI ADDESTRAMENTO TRUPPE Il Segretario della Nato auspica un accordo entro la settimana Bruxelles, 29 lug. (Ap) - I diplomatici della Nato si sono riuniti ancora questa mattina per discutere la missione di addestramento delle forze irachene e tentare di raggiungere un accordo sui tempi e le modalità dell'intervento, nonostante le resistenze opposte dalla Francia alla prospettiva di un ruolo di alto profilo dell'Alleanza Atlantica nel Paese. Il Segretario generale della Nato, Jaap de Hoop Scheffer, sta esercitando pressioni perchè si arrivi a un accordo entro la fine della settimana. Alcuni funzionari hanno definito i colloqui in corso seri e civili e hanno aggiunto che de Hoop Scheffer "rimane ottimista" su un accordo in tempi brevi, nonostante le "questioni politiche" ancora aperte. "Una grande maggioranza dei Paesi sta cercando di trovare un modo per arrivare a un giusto consenso questa settimana", ha detto un funzionario. I funzionari della Nato ribadiscono che la decisione presa a Istanbul sull'addestramento delle forze irachene prevedeva la possibilità di eseguire la missione sia in territorio iracheno che all'estero. Tuttavia Parigi ha insistito sul fatto di non aver mai dato il proprio consenso a una massiccia presenza della Nato in Iraq. La Francia teme che l'invio di forze dell'Alleanza potrebbe essere il primo passo per un maggiore impegno militare visto come una minaccia per la credibilità e la sovranità del governo ad interim iracheno. Dubbi sulla presenza della Nato in Iraq sono stati espressi anche da Madrid, mentre la Casa Bianca preferirebbe una maggiore presenza di truppe in Iraq sotto la bandiera della Nato. Due settimane fa, il ministro degli Esteri iracheno, Hoshyar Zebari, in visita ufficiale a Bruxelles, ha chiesto alla Nato di accelerare i tempi per la missione di addestramento, ammonendo che l'Iraq è "in corsa contro il tempo" per riuscire a garantire la sicurezza prima delle elezioni previste per gennaio del 2005

AFGHANISTAN/ SVENTATO ATTENTATO BOMBA A KABUL, TRE ARRESTI Trovati due ordigni, a bordo di una moto e un furgoncino Kabul, 29 lug. (Ap) - La polizia afgana ha bloccato l'accesso e cordonato un'importante via di Kabul che conduce alle basi militari della Nato e le forze statunitensi, dopo il ritrovamento di una bomba sul portapacchi di una motocicletta e un altro ordigno piazzato in un carretto da frutta. Le jeep militari britanniche e una fila di sedie rovesciate deviano il traffico della Jalalabad Road nella parte orientale di Kabul. Naimatullah Jalili, alto funzionario del ministero dell'Interno, ha spiegato che le forze dell'ordine hanno arrestato tre uomini in relazione al presunto tentativo di attentato dinamitardo. Jalili ha precisato che i poliziotti stavano seguendo le mosse dei tre sospetti da almeno tre giorni. Spr 29-LUG-04 12:13 NNNN

EX-MINISTRO BÉLIZ DENUNCIATO PER PRESUNTE VIOLAZIONI DEL SEGRETO DI STATO

L’ex-ministro della Giustizia e della Sicurezza Gustavo Béliz, destituito quattro giorni fa dal presidente Néstor Kircher per aver ipotizzato presunti dirottamenti di fondi pubblici da parte della ‘Secretaría de Inteligencia del Estado’ (Side), è stato denunciato per supposte violazioni del segreto di Stato. Secondo l’accusa Béliz avrebbe incautamente reso pubbliche le generalità del responsabile del controspionaggio argentino e rivelato informazioni ‘top secret’ sulla Side. Un partito di centro-sinistra, ‘Afirmación para una República igualitaria’ (Ari) ha inoltre chiesto che Béliz chiarisca le sue affermazioni sulla presunta gestione illegittima dei finanziamenti statali da parte della Side. L’ex-ministro, che Kirchner ha sostituito con Horacio Rosatti, finora Procuratore generale del Tesoro e amico di lunga data del presidente e della sua consorte, ha accusato la Side di “manovre oscure”, bollandola come una “Gestapo della democrazia” e puntando il dito soprattutto contro Antonio Jaime Stussio, direttore generale delle operazioni. Secondo Béliz, l’organismo avrebbe ricevuto 100 milioni di pesos (circa 33 milioni di dollari) in aggiunta al suo bilancio autorizzato dal Parlamento nel 2003, che l’ex-ministro sostiene possano essere serviti a finanziare la campagna elettorale di Kirchner. Un gruppo di parlamentari dell’opposizione ha chiesto e ottenuto al contempo che il Congresso indaghi sulle denunce dell’ex-ministro.

TOLEDO AUTORIZZA REVOCA SEGRETO BANCARIO SUI SUOI CONTI

  • Politics/Economy, Brief

Aveva promesso un discorso chiaro al Paese, capace – almeno nelle intenzioni – di fugare ogni dubbio sulle accuse di corruzione piovute sulla sua persona e sulla sua consorte, Eliane Karp: così nel giorno della festa dell’Indipendenza del Perù il presidente Alejandro Toledo ha annunciato di aver chiesto al procuratore generale della Repubblica, Nelly Calderón di autorizzare la revoca del segreto bancario sui depositi che condivide con la ‘primera dama’ (la ‘first lady’) sia nel Paese andino che all’estero, a partire dall'anno 2000. Bollando come semplici ‘illazioni’ le denunce riportate da un noto settimanale peruviano, secondo il quale il capo dello Stato avrebbe accumulato negli ultimi tre anni – ovvero da quando è alla presidenza - almeno 5 miliardi di dollari di provenienza ‘sospetta’, Toledo ha invitato anche i 120 componenti del Congresso e tutti gli amministratori statali della nazione a consentire a loro volta controlli e accertamenti sui loro conti bancari. “Mi auguro che entro la fine di agosto tutti loro adottino tale misura, in modo da soddisfare le esigenze in tal senso dell'opinione pubblica ha detto Toledo. Il presidente ha parlato ai peruviani a poco più di 24 ore dall’emissione di un divieto di espatrio decretato dalla magistratura peruviana nei confronti di suo fratello, Pedro Toledo Manrique, indagato per presunte concessioni illegali rilasciate all’impresa ‘Telecomunicaciones Hemisféricas’. Si tratta di un’impresa, di cui Pedro Toledo sarebbe il principale azionista, che ha ottenuto in tempi da record una concessione ventennale per erogare il servizio di telefonia fissa nella capitale Lima e a El Callao dichiarando un capitale sociale di appena 5.000 nuovi soles (circa 1.200 euro)

SPAGNA La polizia spagnola ha arrestato questa notte nel quartiere madrileno di Carabanchel una persona di origine marocchina che sarebbe vincolato direttamente ad alcuni componenti della cellula islamica responsabile degli attentati dell'11 marzo: è quanto riporta il quotidiano spagnolo El Mundo. L'uomo era in possesso di un passaporto falso intestato a Gabriel Salim Aoun, di nazionalità portoghese: la polizia sta accertando quale sia l'identità reale dell'arrestato, che sarebbe un collaboratore di Jamal Ahmidan, "il Cinese" e sarebbe implicato anche nel contrabbando di esplosivi utilizzati nelle stragi. Poco dopo gli attentati l'uomo si sarebbe trovato nella località di Morata de Tajuna, dove erano state preparate le bombe, e si è accertata la sua presenza dopo il 13 marzo nella zona dell'appartamento di Leganes che costituiva il covo principale dei terroristi, suicidatisi il 3 aprile per evitare l'arresto. Fino ad ora le indagini sulle stragi hanno portato all'arresto di 19 persone, per la maggior parte di nazionalità marocchina; altre sei sono latitanti e contro di loro è stato spiccato mandato di cattura internazionale

NAZ BOSNIA: TPI RIDUCE CONDANNA DEL GENERALE CROATO BLASKIC = IN APPELLO PENA MODIFICATA DA 45 A 9 ANNI L'Aja, 29 lug. - (Adnkronos/Dpa) - E' stata ridotta in Appello da 45 a 9 anni la pena per il generale croato Tihomir Blaskic, 43 anni, che che era stato condannato in primo grado dal Tribunale per i crimini nella ex Jugoslavia per aver guidato la pulizia etnica in alcuni villaggi musulmani nella Bosnia centrale tra il 1992 e il 1994. Il generale ha gia' passato otto anni in prigione, dopo essersi consegnato volontariamente alla Corte dell'Aja nel 1996, e dovrebbe quindi uscire presto. (Ses-Pag/Pn/Adnkronos) 29-LUG-04 12:21

UE: ALLO STUDIO CREAZIONE CAMPI ACCOGLIENZA PROFUGHI IN AFEICA = (AGI) - Berlino, 29 lug. - La Commissione europea starebbe studiando una nuova strategia per cercare di ridurre il numero di migranti che chiedono asilo in Europa. Secondo il quotidiano "Berliner Zeitung" la Commissione ha all'esame un piano che prevede la creazione di campi di accoglienza con condizioni standard internazionali in paesi confinanti con quelli in cui esistono crisi umanitarie, destinati ad accogliere i profughi diretti verso l'Europa. Negli stessi campi verrebbero, poi, scrutinate le richieste di asilo e, contestualmente, verrebbe deciso il loro accoglimento o la la loro bocciatura. Bruxelles, scrive il giornale, ha gia' intavolato trattative con il governo del Marocco per convincerlo ad accogliere i profughi in fuga dai paesi africani. Il quotidiano berlinese pubblica estratti del verbale di una riunione della Commissione interni del Bundestag, che nel giugno 2003 ascolto' il commissario europeo alla giustizia e agli affari interni, Antonio Vitorino. "Io non propongo - affermo' nell'occasione il commissario - che per i profughi dalla Somalia si debbano avere in Egitto gli stessi standard di protezione internazionale esistenti in Baviera". Sarebbe sufficiente, a suo avviso, che per i profughi vengano create condizioni di accoglienza accettabili. Il quotidiano "Die Welt" riporta oggi i dati di uno studio sull'immigrazione compiuto dal "Forum europeo per gli studi sulla migrazione" dell'universita' tedesca di Bamberg. Da esso risulta che il giro d'affari dei trafficanti di uomini ha ormai superato quello mondiale realizzato dalla mafia della droga ed ha raggiunto 9,5 miliardi di dollari, con prezzi che salgono quanto piu' protette sono le frontiere dei paesi di destinazione dei clandestini. Lo studio mette anche in evidenta che dal gennaio 2003 sono stati 250 mila i clandestini che hanno varcato illegalmente le frontiere dell'Ue

OPERAIO MUORE SCHIACCIATO DA PRESSA NEL VARESOTTO

  • Incidente mortale sul lavoro nel Varesotto: un operaio di origini albanesi, e' morto nella serata di ieri per le gravi ferite riportate dopo essere rimasto schiacciato da una pesante pressa. L'infortunio e' avvenuto presso una ditta di raccolta e lavorazione rottami metallici, la "Giovanni Canizza" di Daverio (Varese). Secondo quanto ricostruito, la vittima, Rrok Marinaj, 46 anni, aveva quasi finito il suo turno di lavoro e stava apprestandosi a tornare a casa, poco distante dal luogo di lavoro, dove era atteso dalla moglie e dai tre figli. Prima di andarsene, pero', doveva ripulire la pressa utilizzata per compattare il materiale metallico e le carcasse delle auto. Improvvisamente, forse per un errore, il macchinario, del peso di parecchie tonnellate, si e' messo in movimento ed ha finito per schiacciare l'operaio. L'uomo e' deceduto sul colpo, il corpo orrendamente straziato. Per accertare eventuali responsabilita' e o inosservanze alle norme di sicurezza sono impegnati i carabinieri. Intanto restano ancora gravi le condizioni del 60enne che ieri e' caduto da una impalcatura compiendo un volo di oltre dieci metri all'interno di un cantiere edile di Ranco, sempre nel Varesotto. L'uomo e' stato trasferito all'ospedale di Circolo di Varese. (AGI) Cli 291026 LUG 04 NNNN

gr 9.30

Iraq

Un soldato americano e' stato ucciso e altr tre sono rimasti feriti inseme ad un civile nell'esplosione ieri di una bomba artigianale a nord ovest di Baghdad. Lo annunciato oggi l'esercito americano.

M.O.

Un militante palestinese armato è stato ucciso in uno scontro a fuoco con militari israeliani nel villaggio di Illar, nel nord della Cisgiordania. Lo ha riferito la radio dell'Esercito israeliano. Un portavoce militare ha detto che i soldati israeliani stavano arrestando un gruppo di sospetti palestinesi quando un altro gruppo di militanti ha aperto il fuoco contro di loro. I soldati hanno risposto, uccidendo uno dei militanti.

Due palestinesi sono rimasti uccisi nella Striscia di Gaza nell'esplosione di un ordigno che stavano posando in una colonia ebraica. Lo si apprende da fonti della sicurezza palestinese.

Due razzi Qassam lanciati da militanti palestinesi sono caduti nella cittadina israeliana di Sderot, al sud di Israele. Lo ha riferito un portavoce militare israeliano. Cinque residenti hanno dovuto ricorrere a cure mediche, ma non hanno subìto ferite gravi. I ricoveri sono dovuti principalmente al loro stato di shock.

Turchia

Un gruppo di guerriglieri curdi ha attaccato ieri un posto di blocco nei pressi della città di Diyarbakir, nel sudest della Turchia, uccidendo una guardia e ferendo un poliziotto turco. Gli assalitori hanno prima aperto il fuoco e poi fatto esplodere un ordigno davanti al checkpoint, a uno dei cancelli di ingresso nella città. Il poliziotto è stato ferito gravemente, mentre il sindaco di un distretto municipale ha subito ferite leggere. La violenza e gli scontri hanno nuovamente preso piede in questa regione della Turchia, abitata in prevalenza da curdi, dopo che i gruppi indipendentisti curdi hanno deciso di interrompere le tregua il 1 giugno scorso, dopo cinque anni di cessate il fuoco unilaterale.

gror040729 (last edited 2008-06-26 09:56:25 by anonymous)