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(messa da macedonio fonte ans(i)a)
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'No' praticamente unanime dell' Europarlamento all'ipotesi di una guerra unilaterale decisa dagli Usa contro l'Iraq di Saddam Hussein, con un appello a usare fino in fondo la diplomazia Onu per evitare un conflitto. Questo il comune sentire dei rappresentanti del popolo europeo come e' emerso oggi a Strasburgo da un dibattito urgente dedicato alla crisi irachena dall'Europarlamento. La maggioranza delle forze politiche Ue pare orientata a non escludere in teoria un eventuale ricorso alle armi, ma solo in ultimissima istanza, dopo una decisione e sotto il controllo del Consiglio di sicurezza Onu e nel quadro di una coalizione internazionale. Molti oratori hanno messo in guardia contro il rischio altrimenti di un pericoloso scontro con il mondo arabo. Il commissario Ue alle relazioni esterne Chris Patten ha evocato il rischio di ''aprire un baratro'' fra Occidente e Islam. Un intervento americano senza l'appoggio dell'Onu produrrebbe ''effetti devastanti in tutto il Medio Oriente'', ha avvertito il capogruppo Pse Enrique Baron. Anche il leader della prima famiglia politica europea, il capogruppo Ppe Hans Gert Poettering, ha invitato gli Usa a rinunciare ''alla tentazione dell'unilateralismo'' e a percorrere con l'Onu fino in fondo la via della trattativa: ''la violenza, ha avvertito Poettering, ''e' giustificata solo se ogni altro mezzo e' fallito''. Per la terza famiglia politica Ue, l' Eldr, il capogruppo Graham Watson ha detto che se si andra' a una guerra ''bisogna che sia appoggiata dalla comunita' internazionale e dall'Onu'' e che vi siano associati anche paesi arabi. Incondizionatamente ostili a ogni ipotesi di guerra si sono pronunciati invece i 'piccoli' gruppi europei, comunisti, verdi e estrema destra. Il segretario Prc Fausto Bertinotti ha parlato di uno ''scontro drammatico'' in atto fra ''il sentimento diffuso della gente, contro la guerra, e la cupola americana'', e ha chiesto invece la revoca immediata delle sanzioni contro Bagdad. Lucio Manisco, del Pdci, ha parlato di una ''totale assenza di prove'' circa le accuse che l'Iraq possieda armi di distruzione di massa. Fra gli oratori del Pse - la seconda forza politica nell'europarlamento -, la capodelegazione Ds Pasqualina Napoletano ha proposto come possibile elemento di soluzione della crisi che ''si leghi il rientro degli ispettori Onu con la fine dell' embargo internazionale'' contro l'Iraq. Una proposta condivisa dal capogruppo dei verdi europei Dany Cohn Bendit. ''Non posso pensare che Bush e Blair siano dei mentitori quando affermano di avere prove delle armi irachene'', ha detto invece Emma Bonino. Ma anche per la leader radicale un intervento in ultimo ricorso contro l'Iraq non puo' essere deciso fuori dal Consiglio di sicurezza Onu. Dal commissario Patten, che e' stato l'ultimo governatore di Hong Kong, e' venuto l'invito a riflettere su che cosa dovra' fare l'Ue se Baghdad continuera' a rifiutare di accogliere gli ispettori Onu anche dopo un ipotetico futuro ultimatum: ''Che faremo? - si e' chiesto - Incroceremo le braccia, scriveremo una lettera a 'Le Monde', firmeremo una petizione...?'' '''ITALIA'''
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'''JOHANNESBURG'''
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(fonte misna) '''Napoli'''
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VERTICE JOHANNESBURG: VIVACEMENTE CONTESTATO L'INTERVENTO DI POWELL
  
Non era mai successo. Per la prima volta l'intervento ufficiale di un rappresentante degli Stati Uniti a una conferenza organizzata dalle Nazioni Unite è stato interrotto ripetutamente da urla e fischi. Il segretario di Stato Usa Colin Powell ha pronunciato stamani il proprio atteso discorso al Vertice mondiale sullo sviluppo sostenibile a Johannesburg e una parte dell'uditorio gli ha riservato un'accoglienza a dir poco vivace. Per ben cinque volte la sua voce è stata coperta da quella dei contestatori, tra i quali figurano anche diversi cittadini statunitensi, presenti in quanto esponenti delle Ong. La prima salva di fischi è partita quando il capo della diplomazia americana ha rivolto accuse di violazione dei diritti umani al governo dello Zimbabwe. Powell ha continuato, prendendosela con i Paesi africani che hanno respinto gli aiuti offerto da Washington sotto forma di mais geneticamente modificato. Non più tardi di ieri il presidente dello Zambia, Levy Mwanawasa, aveva rilasciato dichiarazioni estremamente colorite in proposito. Il fatto che la mia gente abbia fame non può giustificare che le si voglia somministrare loro del veleno, del cibo che è pericoloso per la sua salute. E mentre nella platea spuntavano striscioni del tipo Bush vergognati e I governi ci hanno tradito,diversi delegati di Paesi africani hanno rumorosamente espresso il proprio dissenso per le affermazioni del segretario di Stato. Bordate di fischi sono partite al suo indirizzo anche quando ha parlato degli impegni assunti dall'amministrazione Usa per il dimezzamento della povertà entro il 2005 e l'incremento delle fonti di energia rinnovabile e quando ha affermato che Bush intende collaborare alla difesa della biodiversità e ai programmi di prevenzione delle malattie. Ancora una volta si sono levate grida dall'assemblea mentre diceva che Washington conta di investire un miliardo di dollari in interventi destinati a contenere l'effetto serra. Alcuni delegati di ong sono stati bloccati dal servizio d'ordine e accompagnati all'esterno, dove la contestazione nei confronti di Powell è proseguita sotto forma di manifestazione di piazza.
Denunciate 11 persone per l' aggressione al sindaco di Cercola, Gallo, avvenuta al termine dei funerali dell'operaio che si e' dato fuoco. Gli undici sono stati individuati dagli agenti della Digos e da quelli del commissariato di Ponticelli grazie ai filmati della polizia scientifica e ai servizi trasmessi dalle principali televisioni nazionali. Per tutti l'accusa e' turbamento di funzione religiosa, lesioni, violenza, minacce e resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato.


'''Benevento '''

Nella tarda mattinata, un operaio, Gianbattista Spitaletta di 57 anni, ha perso la vita per un incidente sul lavoro, avvenuto presso la cava di argilla Moccia a Montesarchio. L'uomo stava scaricando argilla a bordo di un camion guidato da un collega, quando il mezzo si e' ribaltato. Spitaletta e' morto sul colpo; il conducente e' rimasto illeso. Sul posto i carabinieri di Montesarchio.

''' Kossovo '''

E' successo il 29 agosto, quando i soldati delle truppe italiane della
KFOR sono dovuti intervenire per bloccare una aggressione in atto, da
parte di gruppi armati pan-albanesi, contro quattro contadini serbi
disarmati che erano al lavoro nei campi presso Gorazdevac, a 55
chilometri da Pristina.
I soldati italiani sono stati allora bersagliati per ben
due ore, in uno dei peggiori episodi di violenza in cui siano state
coinvolte le truppe di occupazione occidentali sin dal loro arrivo
nella provincia serba, nel giugno 1999. Fortunosamente lo scontro non ha causato vittime, ed un solo albanese e' stato fermato.
Non risulta che alcun media italiano abbia riportato la notizia. Lo
stesso sito dei dispacci ANSA sul Kosovo risulta non aggiornato proprio
dal 29 agosto, come se i giornalisti o i loro datori di lavoro siano
rimasti sotto shock per l'accaduto.

Buon giorno, aperto da massimo e salvo ore 11.40( un po' in ritardo eh)

Gr serale ROR ore 19.30

Sommario

ITALIA

Napoli

Denunciate 11 persone per l' aggressione al sindaco di Cercola, Gallo, avvenuta al termine dei funerali dell'operaio che si e' dato fuoco. Gli undici sono stati individuati dagli agenti della Digos e da quelli del commissariato di Ponticelli grazie ai filmati della polizia scientifica e ai servizi trasmessi dalle principali televisioni nazionali. Per tutti l'accusa e' turbamento di funzione religiosa, lesioni, violenza, minacce e resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato.

Benevento

Nella tarda mattinata, un operaio, Gianbattista Spitaletta di 57 anni, ha perso la vita per un incidente sul lavoro, avvenuto presso la cava di argilla Moccia a Montesarchio. L'uomo stava scaricando argilla a bordo di un camion guidato da un collega, quando il mezzo si e' ribaltato. Spitaletta e' morto sul colpo; il conducente e' rimasto illeso. Sul posto i carabinieri di Montesarchio.

Kossovo

E' successo il 29 agosto, quando i soldati delle truppe italiane della KFOR sono dovuti intervenire per bloccare una aggressione in atto, da parte di gruppi armati pan-albanesi, contro quattro contadini serbi disarmati che erano al lavoro nei campi presso Gorazdevac, a 55 chilometri da Pristina. I soldati italiani sono stati allora bersagliati per ben due ore, in uno dei peggiori episodi di violenza in cui siano state coinvolte le truppe di occupazione occidentali sin dal loro arrivo nella provincia serba, nel giugno 1999. Fortunosamente lo scontro non ha causato vittime, ed un solo albanese e' stato fermato. Non risulta che alcun media italiano abbia riportato la notizia. Lo stesso sito dei dispacci ANSA sul Kosovo risulta non aggiornato proprio dal 29 agosto, come se i giornalisti o i loro datori di lavoro siano rimasti sotto shock per l'accaduto.

Ore 13.00

JOHANNESBURG

Il Piano d'azione, principale documento politico che dovra' produrre il vertice mondiale sullo sviluppo sostenibile, e' stato adottato nella sua globalita' in nottata a Johannesburg. Lo hanno annunciato i negoziatori. Qualche minuto prima era stato reso noto il raggiungimento di un accordo sul capitolo diritti delle donne nella politica sanitaria.

La proposta e' stata accettata, ha detto Emil Salim, che presiedeva la riunione ministeriale notturna al vertice di Johannesburg. L'intesa e' stata raggiunta su un compromesso - un emendamento patrocinato dal ministro degli Esteri sudafricano Nkosazana Dlamini-Zuma - che ha consentito di introdurre il concetto di diritti umani e liberta' fondamentali in un paragrafo che chiede il rafforzamento dei servizi sanitari e dell'assistenza sanitaria di base. Il Canada - appoggiato da Unione europea, Svizzera, Australia e Nuova Zelanda - si batteva per inserire un richiamo ai diritti umani e riequilibrare un testo che subordinava il diritto alla salute a considerazioni nazionali, culturali e religiose. Stati Uniti, Vaticano e diversi Paesi islamici e in via di sviluppo si opponevano a una stesura che potesse essere letta come una liberalizzazione di contraccezione e aborto.

I punti piu' difficili da definire nel Piano d'azione sono stati gli aiuti finanziari dei governi del Nord ai Paesi del Sud del mondo e lo smantellamento dei sussidi all'agricoltura europei e americani, che ostacolano l'accesso dei prodotti dei Paesi poveri ai mercati delle nazioni piu' ricche e industrializzate. Alla fine, i 143 Paesi in via di sviluppo riuniti nel G77 hanno ottenuto solo una riaffermazione dell'impegno, preso di recente da Ue e Stati Uniti, di frenare il progressivo calo, in atto da diversi anni, dei loro aiuti pubblici allo sviluppo; e di discutere la riduzione delle loro sovvenzioni agricole nel corso di tre anni. Nel Piano d'azione, la comunita' internazionale si impegna a dimezzare, entro il 2015, la proporzione di esseri umani senza acqua potabile e servizi igienici adeguati; e ad accrescere sostanzialmente (ma senza fornire indicazioni quantitative ne' scadenze temporali precise, come chiedevano gli europei) la parte delle energie rinnovabili nel consumo energetico mondiale. La questione di quanto vincolante sara' l'accordo finale raggiunto nei dieci giorni di maratona negoziale al Summit di Johannesburg dipendera' da una dichiarazione politica che verra' perfezionata nelle prossime ore.

Le principali organizzazioni non governative rappresentate a Johannesburg hanno deciso di abbandonare simbolicamente il vertice della Terra organizzando una manifestazione per protestare contro i risultati della riunione.

Questa mattina - poco prima dell'atteso intervento del segretario di Stato americano Colin Powell al summit di Johannesburg - un gruppo di appartenenti ad organizzazioni non governative che dimostravano in una piazza interna nel Sandton Convention Center sono stati picchiati dalla polizia che tentava di allontanarli. Lo ha riferito una testimone oculare, una ragazza e' stata ferita ad un occhio.

Il breve discorso di Powell e' stato interrotto da fischi e da battiti di mano per almeno quattro volte. Al termine, le contestazioni hanno completamete oscurato gli applausi. I passaggi del discorso contestati sono quelli in cui Powell ricordava gli impegni assunti dal presidente Bush per la lotta contro la fame nel mondo e lo sviluppo sostenibile.

Argentina

Nonostante le notizie sulla crisi economica argentina siano sempre più rare, tranne quando il FMI respinge la richiesta di prestito, in Argentina continuano le mobilitazioni della popolazione per chiedere l'allontamento del Presidente Duhalde e un forte cambio di direzione nella politica economica. Dopo le grandi manifestazioni dello scorso venerdì, quando decine di migliaia di persone sono scese in piazza in tutto il paese, e in attesa delle prossime mobilitazioni del 13 settembre, si continuano ad occupare fabbriche e a dar vita a modelli lavoro solidale e cooperativo. La crisi ha fatto chiudere decine di fabbriche, e molte di queste per la sola volontà dei proprietari, che temono di perdere soldi in vista di una crisi che si preannuncia insanabile. Nella giornata di ieri, la polizia ha caricato pesantemente gli occupanti di una fabbrica, che stavano picchettando l'azienda per impedire la partenza dei camion con i macchinari. Ma la popolazione del luogo è insorta a fianco dei lavoratori, costringendo la polizia ad allontanarsi. la pratica delle occupazioni, e la risposta dei quartieri nei confronti della polizia, è ormai prassi consolidata nell'argentina di questi mesi, che continua ad agire al grido di "que se vayan todos".

8 Palestina

In attuazione di una ordinanza della Corte suprema, i soldati israeliani hanno deportato oggi nella striscia di Gaza due fratelli palestinesi, Rifah e Intisar Ajour, residenti in Cisgiordania. E' la prima volta che viene applicata questa misura, che dovrebbe costituire un deterrente per i palestinesi. I fratelli Ajour sono stati riconosciuti colpevoli di aver aiutato il fratello Ali, accusato di aver organizzato due attentati suicidi che sono costati la vita a cinque israeliani. I fratelli Ajouri erano rinchiusi nel centro di detenzione militare di Beit El, in Cisgiordania. Stamattina sono stati caricati su un mezzo facente parte di un corteo di sette veicoli militari e sono stati accompagnati a Gaza, che non confina con la Cisgiordania, dove dovranno rimanere per almeno due anni.

BOGOTA'

Sedici paramilitari di uno 'squadrone della morte' di estrema destra sono stati condannati a pene variabili fra due e 26 anni di carcere per il massacro di 19 fra contadini e indios nell'aprile del 2001 nella zona rurale di Alto Nayo, nel sud-ovest del paese. A tre dei paramilitari e' stata inflitta una condanna a 26 anni. Le persone sono state fatte uscire dalle loro abitazioni secondo una lista in possesso del gruppo paramilitare prima di essere massacrate, ha sottolineato l'atto d'accusa contro i sedici.

Grecia

Tre migranti sono morti annegati ieri sera e altri tre sono considerati dispersi dopo che il peschereccio su cui viaggiavano e' affondato al largo della costa sud-occidentale della Grecia. Lo ha detto il ministero della marina mercantile ellenico. L'allarme e' scattato dopo che altri 36 immigrati, tutti uomini, hanno dichiarato che i loro compagni erano scomparsi. Il gruppo era stato fermato dalla polizia nella zona di Kyparissia. Gli immigrati, quasi tutti pachistani, hanno detto agli agenti che il loro viaggio dalle coste turche era iniziato cinque giorni prima: la nave su cui viaggiavano si era fermata al largo e loro erano stati trasferiti su due pescherecci, uno dei quali e' quello che e' affondato. La guardia costiera ha recuperato prima due cadaveri, poi un terzo qualche ora piu' tardi. Le ricerche dei dispersi si concentrano, oltre che in mare, sulle coste vicine dove i naufraghi potrebbero essere giunti a nuoto.

Immigrazione

Quaranta migranti, di nazionalita' prevalentemente rumena e moldava, sono stati scoperti dalla polizia di Torino, nel corso di un'operazione all'interno degli stabilimenti dell'area "Teksid" di Torino. Nel corso dell'operazione,coordinata dal vice questore aggiunto Paolo Piccioli, sono stati rintracciati negli stabilimenti, ormai dismessi e in condizioni fatiscenti, uomini e donne, dell'est europeo, che avevano allestito degli alloggi improvvisati. Per tutti, diciassette donne e ventitre uomini, e' scattato il decreto di espulsione

Ore 17.00

Cannabis

Si profilano tempi duri per i consumatori lombardi di cannabis, molti dei quali usano ormai da anni rifornirsi legalmente nel Canton Ticino, dove la marijuana e' in libera vendita nelle botteghe dei canapai. Il Canton Ticino sta preparando un accordo con l'Italia che prevede l'istituzione di un centro di cooperazione per la lotta alla criminalita', uno strumento che, come riporta la prima agenzia svizzera, l'Ats. Per ora, gli italiani che importano piccoli quantitativi di cannabis dalla Svizzera non hanno granche' da temere da parte delle guardie di frontiera svizzere. Comunque, la Confederazione si sta orientando a rivedere la legge sugli stupefacenti.

Libano

Tre morti e piu' di venti feriti costituiscono il bilancio degli scontri che stamane hanno avuto per teatro il campo profughi palestinese di Al Jalil, nel Libano orientale. Sul terreno sono rimasti un soldato libanese e due miliziani palestinesi. La battaglia si e' svolta in due fasi. In un primo tempo, stando alle informazioni fornite dalle autorita' locali, i militari libanesi hanno perquisito la sede, abbandonata, di Fatah-Consiglio Rivoluzionario. Tale versione e' stata contestata dai palestiensi, secondo i quali nel campo non c'e' traccia del gruppo di Nidal. Comunque, dopo la prima sparatoria, che ha causato sette feriti, i militari hanno abbandonato il campo, portandosi dietro mitragliatrici, granate e documenti che secondo il ministro libanese dell'interno Elias al Murr confermerebbero la tesi dell'esercito. Piu' tardi i soldati sono tornati nel campo e gli scontri hanno causato la morte di un militare libanese e di due miliziani palestinese, e 14 feriti. La reazione dei palestinesi sarebbe stata provocata dal fatto che i soldati non avevano chiesto il permesso per entrare nel campo, che dopo il ritiro dei soldati e' stato circondato dai carri armati. E' da un paio di mesi che c'e' tensione nei 12 campi profughi palestinesi esistenti sul suolo libanese.

Colombia

Nuovi massacri di civili vengono segnalati in diverse regioni della Colombia. L’episodio più grave risale a sabato scorso ma soltanto oggi se ne è avuta conferma da fonti della Croce Rossa. Almeno 12 contadini di etnia Wayú sono stati massacrati da un gruppo di uomini armati e in uniforme in un villaggio dell’area rurale circostante Riohacha (1.100 chilometri a nord di Bogotá, dipartimento di La Guajira). Gli aggressori, di cui non si conosce la provenienza, hanno sparato sui campesinos, uccidendo fra l’altro una madre e i suoi 3 figli. Il piccolo centro abitato, composto da una quindicina di case, è stato completamente devastato. Un dispensario e una piccola scuola sono stati distrutti, mentre il bestiame è stato abbattuto. Il resto della popolazione, che è riuscito a sfuggire all’attacco, ha cercato di mettersi in salvo sulle montagne. Sempre sabato, ma nella selva di San Juan Nepomuceno (dipartimento di Bolívar, 950 chilometri a nord della capitale) presunti guerriglieri delle Farc (Forze armate rivoluzionarie della Colombia) hanno sequestrato una dozzina di persone, 7 delle quali sono state successivamente ritrovate morte.

gror040902 (last edited 2008-06-26 09:50:39 by anonymous)