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JOHANNESBURG

Il Piano d'azione, principale documento politico che dovra' produrre il vertice mondiale sullo sviluppo sostenibile, e' stato adottato nella sua globalita' in nottata a Johannesburg. Lo hanno annunciato i negoziatori. Qualche minuto prima era stato reso noto il raggiungimento di un accordo sul capitolo diritti delle donne nella politica sanitaria.

La proposta e' stata accettata, ha detto Emil Salim, che presiedeva la riunione ministeriale notturna al vertice di Johannesburg. L'intesa e' stata raggiunta su un compromesso - un emendamento patrocinato dal ministro degli Esteri sudafricano Nkosazana Dlamini-Zuma - che ha consentito di introdurre il concetto di diritti umani e liberta' fondamentali in un paragrafo che chiede il rafforzamento dei servizi sanitari e dell'assistenza sanitaria di base. Il Canada - appoggiato da Unione europea, Svizzera, Australia e Nuova Zelanda - si batteva per inserire un richiamo ai diritti umani e riequilibrare un testo che subordinava il diritto alla salute a considerazioni nazionali, culturali e religiose. Stati Uniti, Vaticano e diversi Paesi islamici e in via di sviluppo si opponevano a una stesura che potesse essere letta come una liberalizzazione di contraccezione e aborto.

I punti piu' difficili da definire nel Piano d'azione sono stati gli aiuti finanziari dei governi del Nord ai Paesi del Sud del mondo e lo smantellamento dei sussidi all'agricoltura europei e americani, che ostacolano l'accesso dei prodotti dei Paesi poveri ai mercati delle nazioni piu' ricche e industrializzate. Alla fine, i 143 Paesi in via di sviluppo riuniti nel G77 hanno ottenuto solo una riaffermazione dell'impegno, preso di recente da Ue e Stati Uniti, di frenare il progressivo calo, in atto da diversi anni, dei loro aiuti pubblici allo sviluppo; e di discutere la riduzione delle loro sovvenzioni agricole nel corso di tre anni. Nel Piano d'azione, la comunita' internazionale si impegna a dimezzare, entro il 2015, la proporzione di esseri umani senza acqua potabile e servizi igienici adeguati; e ad accrescere sostanzialmente (ma senza fornire indicazioni quantitative ne' scadenze temporali precise, come chiedevano gli europei) la parte delle energie rinnovabili nel consumo energetico mondiale. La questione di quanto vincolante sara' l'accordo finale raggiunto nei dieci giorni di maratona negoziale al Summit di Johannesburg dipendera' da una dichiarazione politica che verra' perfezionata nelle prossime ore.

Le principali organizzazioni non governative rappresentate a Johannesburg hanno deciso di abbandonare simbolicamente il vertice della Terra organizzando una manifestazione per protestare contro i risultati della riunione.

Questa mattina - poco prima dell'atteso intervento del segretario di Stato americano Colin Powell al summit di Johannesburg - un gruppo di appartenenti ad organizzazioni non governative che dimostravano in una piazza interna nel Sandton Convention Center sono stati picchiati dalla polizia che tentava di allontanarli. Lo ha riferito una testimone oculare, una ragazza e' stata ferita ad un occhio.

Il breve discorso di Powell e' stato interrotto da fischi e da battiti di mano per almeno quattro volte. Al termine, le contestazioni hanno completamete oscurato gli applausi. I passaggi del discorso contestati sono quelli in cui Powell ricordava gli impegni assunti dal presidente Bush per la lotta contro la fame nel mondo e lo sviluppo sostenibile.

Palestina

In attuazione di una ordinanza della Corte suprema, i soldati israeliani hanno deportato oggi nella striscia di Gaza due fratelli palestinesi, Rifah e Intisar Ajour, residenti in Cisgiordania. E' la prima volta che viene applicata questa misura, che dovrebbe costituire un deterrente per i palestinesi. I fratelli Ajour sono stati riconosciuti colpevoli di aver aiutato il fratello Ali, accusato di aver organizzato due attentati suicidi che sono costati la vita a cinque israeliani. I fratelli Ajouri erano rinchiusi nel centro di detenzione militare di Beit El, in Cisgiordania. Stamattina sono stati caricati su un mezzo facente parte di un corteo di sette veicoli militari e sono stati accompagnati a Gaza, che non confina con la Cisgiordania, dove dovranno rimanere per almeno due anni.

BOGOTA'

Sedici paramilitari di uno 'squadrone della morte' di estrema destra sono stati condannati a pene variabili fra due e 26 anni di carcere per il massacro di 19 fra contadini e indios nell'aprile del 2001 nella zona rurale di Alto Nayo, nel sud-ovest del paese. A tre dei paramilitari e' stata inflitta una condanna a 26 anni. Le persone sono state fatte uscire dalle loro abitazioni secondo una lista in possesso del gruppo paramilitare prima di essere massacrate, ha sottolineato l'atto d'accusa contro i sedici.