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Cile

È stato nuovamente sospeso l'interrogatorio dell'ex dittatore cileno, Augusto Pinochet, che oggi avrebbe dovuto deporre sul proprio coinvolgimento nella cosiddetta ‘Operación Cóndor’, l’operazione di repressione congiunta contro gli oppositori di sinistra messa in atto dalle dittature latinoamericane al potere in Argentina, Bolivia, Brasile, Cile, Paraguay e Uruguay negli Anni ’70 e ’80, costata la vita a centinaia di persone. Per la seconda volta in una settimana, la difesa di Pinochet è riuscita ad evitare il confronto, presentando un ricorso alla Corte d'Appello di Santiago nel quale sostanzialmente si ricusa il giudice incaricato del processo, Juan Guzman Tapia, perché animato da "avversione" nei confronti dell'imputato. Lo stesso "tecnicismo", come lo definisce parte della stampa latioamericana, utilizzato nei giorni scorsi. Guzamn è stato quindi sostituito dalla collega Gabriela Perez, che ha annunciato di dover studiare i fascicoli, facendo per tanto slittare l'interrogatorio a data da definirsi. Ancora una volta i legali di Pinochet prendono tempo nella speranza di convincere la magistratura della necessità di una nuova perizia sulla salute mentale dell'imputato. Nel 2002 un'analisi clinica diagnosticò all'ex dittatore una forma di demenza vascolare (da lieve a moderata) che portò la Corte suprema ad annullare un procedimento aperto a suo carico (sempre da Guzman) per l'assassino di 75 prigionieri politici.[MZ]

Iraq

Offensiva statunitense nel nord dell'Iraq, dove 17 persone sono state uccise e 51 ferite nei violenti scontri intorno alla cittadina di Tal Afar. "Le forze della colazione e quelle irachene hanno avviato operazioni per ristabilire il controllo del legittimo governo iracheno su Tal Afar" si legge in una nota del comando americano, "l'intervento e' stato deciso dopo che piu' volte gli uomini della coalizione e della polizia irachena sono stati presi di mira dalla guerriglia". Tal Afar si trova a ovest di Mosul ed e' considerata il crocevia piu' utilizzato dai guerriglieri per raggiungere l'Iraq dalla Siria. "Nelle ultime settimane" si legge ancora nel comunicato, "sono stati presi di mira anche i civili. Gli attacchi sono stati compiuti con razzi, bombe a mano, ordigni piazzati lungo le strade e colpi di mortaio che hanno costretto molte famiglie ad abbandonare le proprie case". Sabato scorso la citta' era stata teatro di un violento combattimento tra forze Usa e guerriglieri, costato la vita a 13 persone.

Bombardamento aereo nella notte a Fallujah. 12 iracheni sono rimasti uccisi e diversi altri feriti. Lo riferisce il sito web del quotidiano francese Le Monde. Tra le vittime figurano due donne e 4 bambini, i feriti ad ora sarebbero 16. Gli americani hanno ripreso da martedì i bombardamenti sulla città sunnita, dopo la morte di sette marines e tre poliziotti iracheni avvenuta lunedì scorso.

Potrebbe essere di 30mila morti il bilancio delle vittime irachene, per lo più civili, dall'inizio del conflitto nel marzo 2003. Nella sola provincia di Baghdad, una delle 18 in cui è diviso l'Iraq, sono 10.363 i decessi da morte violenta registrati dall'inizio delle ostilità nella clinica Sheik Omar. Dove hanno tentato un'approssimativa conta delle vittime, catalogate per tipologia di decesso: autobomba, scontri fra iracheni e forze della coalizione, colpi di mortaio, vendette, furti. Si tratta di stime non supportate da statistiche ufficiali, che non tengono conto di altri fronti caldi: Najaf, Kerbala, Fallujah, Tikrit, Ramadi. Il governo ad interim iracheno ha iniziato appena cinque mesi fa la conta dei morti. Il ministero della sanità, che tiene un registro da aprile - quando scontri violenti sono iniziati a Fallujah e Najaf - parla di 2.956 morti fra i civili, di cui 125 bambini, dal 5 aprile al 31 agosto. Ma le stime delle vittime sono basate su statistiche inesatte, spesso tratte dalla stampa. Che a sua volta si basa sulle cifre fornite dalle forze militari statunitensi, che non hai mai tenuto il conto delle vittime irachene.

La Corte costituzionale della Costa Rica ha ordinato al governo di ritirare il paese dalla lista dei membri della coalizione che ha sostenuto l'invasione dell'Iraq da parte delle truppe americano-britanniche. Lo hanno reso noto oggi fonti ufficiali. Per ragioni di costituzionalita' - ha dichiarato il ministro delle relazioni esterne - dobbiamo chiedere il nostro ritiro dalla lista e lo faremo immediatamente. Il ministro ha aggiunto che inviera' una nota a riguardo all'ambasciata statunitense a San Jose' appena sara' informato ufficialmente della decisione della Corte suprema. La Corte ha accolto tre azioni legali intentate per far dichiarare incostituzionale la decisione del governo del presidente Abel Pacheco di includere la Costa Rica nella coalizione che ha sostenuto l'invasione dell'Iraq nel marzo 2003. Tale decisione aveva sollevato forti proteste del paese dell'America centrale, dichiaratosi neutrale nel 1984 e che non dispone piu' di un esercito da mezzo secolo.

Alla societa’ civile palestinese

Le ONG italiane impegnate in Palestina chiedono l’immediata liberazione di Simona Torretta, Simona Pari, Ra'ad Ali Abdul-Aziz e Mahnaz Bassam delle Associazioni italiane “Un Ponte per...” e Intersos, rapite/i a Baghdad

Lavoriamo a fianco dei palestinesi e dei popoli oppressi, tutti, ovunque nel mondo, anche nei nostri paesi. Ci battiamo perche’ ancora crediamo che un futuro degno e di pace sia possibile e necessario. Negli anni i nostri sforzi si sono dovuti moltiplicare parallelamente alla crescita di razzismo, intolleranza, individualismo, violenza, guerre ovunque. Per anni abbiamo lavorato fianco a fianco nelle societa’ civili per costruire insieme alternative possibili, concrete e sostenibili, nel dialogo e nel rispetto reciproci.

Per questo non siamo disposte ad accettare nessuno scontro di civilita’ imposto da una brutale guerra che questo scontro ha scatenato e creato per gli oscuri disegni dei suoi promotori.

Non crediamo che ne’ il popolo palestinese ne’ quello iracheno che combattono contro le occupazioni militari delle loro terre possano chiamare resistenza azioni come quella condotta da un ennesimo gruppo senza nome in Iraq, al gioco di questa sporca guerra, che miete vittime tra la stessa popolazione irachena, che usa i nostri corpi che spesso hanno impedito che altre vittime fossero fatte. Il gioco del ricatto e del terrore continua ad essere nelle mani di chi vuole la guerra, non di chi la guerra la combatte e di chi chiede giustizia, diritti, pace e liberta’.

Chiediamo alle organizzazioni palestinesi di unirsi alle nostre voci nel chiedere ai sequestratori che i/le nostre/i compagne/i rapite/i vengano liberate/i immediatamente, di condannare questo atto con forza e di prendere le distanze nella maniera piu’ netta possibile da queste cellule al servizio del terrore.

Le ONG italiane in Palestina

M.O.

Quattro palestinesi sono stati uccisi ed altre sette persone sono rimaste ferite durante un raid israeliano nel campo profughi di Jabalya, nel nord della Striscia di Gaza. Secondo fonti della sicurezza dell'Anp, la vittima era un esponente di Hamas. Ieri sera un'unita' dell'esercito israeliano era stata dispiegata vicino a Jabalya nell'ambito di un'operazione per fermare il lancio di razzi al Qassam. Solo ieri sette ordigni rudimentali erano stati sparati contro il sud di Israele, ma non avevano fatto vittime.

Giakarta

11 morti, tutti indonesiani, e circa 130 feriti nell'esplosione avvenuta questa mattina davanti all'ambasciata di Australia. Il capo della polizia ha precisato che l'attacco potrebbe essere stato compiuto da un kamikaze con un'autobomba. La presidente indonesiana Sukarnoputri ha interrotto una visita che stava compiendo nel Brunei per fare ritorno immediatamente in patria. L'attività della borsa di Giacarta, che si trova vicino al luogo dell'attentato, è stata sospesa e l'ambasciata australiana ha immediatamente chiuso i battenti.

Pakistan

L'aeronautica pachistana ha bombardato oggi presunte postazioni di Al Qaida nelle zone tribali del Pakistan occidentale al confine con l'Afghanistan, facendo molte vittime. Lo hanno detto testimoni. Fonti militari pachistane in precedenza avevano confermato attacchi aerei.

>>>> INTERNI

Finanziaria, Fiom: sciopero generale in tempi rapidi

La Fiom chiede di proclamare in tempi brevi uno sciopero generale contro la Finanziaria perchè prefigura tagli pesanti. Lo si apprende dal documento approvato oggi dal Comitato centrale del sindacato. "La Fiom - si legge nel documento - respinge con forza l'impostazione della nuova Finanziaria, che si prefigura come un pesante intervento di tagli sulle prestazioni sociali, sui diritti, sull'occupazione. Occorre lottare a fondo contro questa impostazione del Governo, che aggrava la crisi del paese, e, invece, sostenere la piattaforma sindacale per una politica economica alternativa. Per questo è necessario giungere in tempi rapidi a uno sciopero generale che segni l'avvio di una mobilitazione lunga e diffusa nel paese".

>>>

BergamO Scuola, 24 telecamere in istituto per sorvegliare gli alunni

A Bergamo 450 alunni delle elementari e medie, con insegnanti e personale non docente, trascorreranno l'intero anno scolastico sotto l'occhio di 24 telecamere piazzate nei corridoi, sulle scale, all'esterno, in alcune aule e all'ingresso dei bagni della scuola. Accade all'Istituto Omnicomprensivo Capitanio, nella nuovissima sede inaugurata ieri. "Si tratta di un sistema operativo 24 ore su 24 - ha spiegato il preside, Giovanni Quartini - che farà da deterrente per chi, magari con la scusa di andare in bagno, ne approfitterà per chiacchierare in corridoio o fare scherzi ai compagni". Soddisfatti i genitori, un pò meno gli studenti.

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Iraq

Offensiva statunitense nel nord dell'Iraq, dove 17 persone sono state uccise e 51 ferite nei violenti scontri intorno alla cittadina di Tal Afar. "Le forze della colazione e quelle irachene hanno avviato operazioni per ristabilire il controllo del legittimo governo iracheno su Tal Afar" si legge in una nota del comando americano, "l'intervento e' stato deciso dopo che piu' volte gli uomini della coalizione e della polizia irachena sono stati presi di mira dalla guerriglia". Tal Afar si trova a ovest di Mosul ed e' considerata il crocevia piu' utilizzato dai guerriglieri per raggiungere l'Iraq dalla Siria. "Nelle ultime settimane" si legge ancora nel comunicato, "sono stati presi di mira anche i civili. Gli attacchi sono stati compiuti con razzi, bombe a mano, ordigni piazzati lungo le strade e colpi di mortaio che hanno costretto molte famiglie ad abbandonare le proprie case". Sabato scorso la citta' era stata teatro di un violento combattimento tra forze Usa e guerriglieri, costato la vita a 13 persone.

Bombardamento aereo nella notte a Fallujah. 12 iracheni sono rimasti uccisi e diversi altri feriti. Lo riferisce il sito web del quotidiano francese Le Monde. Tra le vittime figurano due donne e 4 bambini, i feriti ad ora sarebbero 16. Gli americani hanno ripreso da martedì i bombardamenti sulla città sunnita, dopo la morte di sette marines e tre poliziotti iracheni avvenuta lunedì scorso.

Potrebbe essere di 30mila morti il bilancio delle vittime irachene, per lo più civili, dall'inizio del conflitto nel marzo 2003. Nella sola provincia di Baghdad, una delle 18 in cui è diviso l'Iraq, sono 10.363 i decessi da morte violenta registrati dall'inizio delle ostilità nella clinica Sheik Omar. Dove hanno tentato un'approssimativa conta delle vittime, catalogate per tipologia di decesso: autobomba, scontri fra iracheni e forze della coalizione, colpi di mortaio, vendette, furti. Si tratta di stime non supportate da statistiche ufficiali, che non tengono conto di altri fronti caldi: Najaf, Kerbala, Fallujah, Tikrit, Ramadi. Il governo ad interim iracheno ha iniziato appena cinque mesi fa la conta dei morti. Il ministero della sanità, che tiene un registro da aprile - quando scontri violenti sono iniziati a Fallujah e Najaf - parla di 2.956 morti fra i civili, di cui 125 bambini, dal 5 aprile al 31 agosto. Ma le stime delle vittime sono basate su statistiche inesatte, spesso tratte dalla stampa. Che a sua volta si basa sulle cifre fornite dalle forze militari statunitensi, che non hai mai tenuto il conto delle vittime irachene.

La Corte costituzionale della Costa Rica ha ordinato al governo di ritirare il paese dalla lista dei membri della coalizione che ha sostenuto l'invasione dell'Iraq da parte delle truppe americano-britanniche. Lo hanno reso noto oggi fonti ufficiali. Per ragioni di costituzionalita' - ha dichiarato il ministro delle relazioni esterne - dobbiamo chiedere il nostro ritiro dalla lista e lo faremo immediatamente. Il ministro ha aggiunto che inviera' una nota a riguardo all'ambasciata statunitense a San Jose' appena sara' informato ufficialmente della decisione della Corte suprema. La Corte ha accolto tre azioni legali intentate per far dichiarare incostituzionale la decisione del governo del presidente Abel Pacheco di includere la Costa Rica nella coalizione che ha sostenuto l'invasione dell'Iraq nel marzo 2003. Tale decisione aveva sollevato forti proteste del paese dell'America centrale, dichiaratosi neutrale nel 1984 e che non dispone piu' di un esercito da mezzo secolo.

M.O.

Quattro palestinesi sono stati uccisi ed altre sette persone sono rimaste ferite durante un raid israeliano nel campo profughi di Jabalya, nel nord della Striscia di Gaza. Secondo fonti della sicurezza dell'Anp, la vittima era un esponente di Hamas. Ieri sera un'unita' dell'esercito israeliano era stata dispiegata vicino a Jabalya nell'ambito di un'operazione per fermare il lancio di razzi al Qassam. Solo ieri sette ordigni rudimentali erano stati sparati contro il sud di Israele, ma non avevano fatto vittime.

Giakarta

Sono almeno sette le persone, tra cui 3 poliziotti, rimaste uccise nell'esplosione avvenuta questa mattina davanti all'ambasciata di Australia e, secondo il capo della polizia, nessuno straniero figura tra le vittime. I feriti sarebbero circa 100. Egli ha precisato che l'attacco potrebbe essere stato compiuto da un kamikaze con un'autobomba. La presidente indonesiana Sukarnoputri ha interrotto una visita che stava compiendo nel Brunei per fare ritorno immediatamente in patria.

Pakistan

L'aeronautica pachistana ha bombardato oggi presunte postazioni di Al Qaida nelle zone tribali del Pakistan occidentale al confine con l'Afghanistan, facendo molte vittime. Lo hanno detto testimoni. Fonti militari pachistane in precedenza avevano confermato attacchi aerei.

Oms

In occasione della Giornata mondiale di prevenzione del suicidio, che si terrà domani, l'Organizzazione mondiale della sanità - riferisce il sito web della Bbc - rivela che i morti per suicidio sono ogni anno nel mondo circa un milione, uno ogni 40 secondi, più del numero delle vittime della guerra. I tentati (e falliti) suicidi sono tuttavia molti di più: da dieci a venti milioni ogni anno. I numeri più alti riguardano i Paesi baltici, dove ogni anno circa 40 persone ogni centomila commettono suicidio. "Il suicidio è il più importante problema di salute pubblica e ha un costo che è l'1,5% del totale della spesa sanitaria mondiale" ha detto Jose' Bertolote, specialista di igiene mentale dell'Oms.

gror040909 (last edited 2008-06-26 09:50:40 by anonymous)