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IRAQ

AUTOBOMBA

Un iracheno e' stato ucciso e altri otto, tra cui due Guardie nazionali, sono rimasti feriti tra ieri e oggi a Baquba, 60 km a nord di Baghdad - hanno detto i servizi di sicurezza. Una bomba e' esplosa stamane al passaggio di una pattuglia della polizia a Baquba uccidendo un civile e ferendone altri cinque. Nello stesso tempo la Guardia nazionale ha comunicato che due dei suoi uomini e un civile sono rimasti feriti ieri sera dall'esplosione di una bomba all'ingresso nord della citta', in localita' Abbara.

ELEZIONI

L'ambasciatore americano all'Onu, John Negroponte, ha detto ieri che i piani per tenere le elezioni parlamentari nel Paese vanno avanti e la registrazione degli elettori comincerà il prossimo 15 ottobre. "Ci sono più di quattro mesi prima di arrivare alle elezioni e finora il governo iracheno è stato in grado di rispettare le scadenze politiche che sono state fissate" dal Consiglio di Sicurezza e dalla costituzione provvisoria irachena, ha detto Negroponte. Il governo iracheno, ha aggiunto Negroponte, ha costituito una commissione elettorale indipendente "che sta ora organizzandosi per avviare la registrazione degli elettori". Il 15 ottobre, ha detto l'ambasciatore Usa, saranno distribuiti questionari agli iracheni eleggibili per formare il primo registro elettorale.

CHI ENTRA E CHI ESCE

Il Giappone ha lanciato oggi il suo piu' forte messaggio di pieno sostegno all'amministrazione americana di George Bush sull'Iraq, preannunciando il prolungamento della missione delle sue truppe di terra nella zona di Samawa e difendendo la piena legalita' dell'intervento militare contro il regime di Saddam Hussein nonostante i dubbi espressi dallo stesso segrtario generale dell'Onu Kofi Annan. In queste condizioni credo che il mandato delle nostre truppe a Samawa sara' sicuramente esteso oltre la scadenza del loro mandato di un anno il prossimo dicembre, ha detto in una conferenza stampa il portavoce ufficiale del governo Hiroyuki Sonoda.

Il Costarica ha chiesto e ottenuto di essere rimossa dalla lista dei Paesi membri della "Coalizione dei volenterosi", pubblicata sul sito Internet della Casa Bianca. Della lista fanno parte le nazioni che hanno partecipato con uomini o mezzi alla campagna americana in Iraq. Il motivo sarebbe una sentenza della corte costituzionale del Costarica, che ha decretato che la presenza su quella lista avrebbe contraddetto i princìpi pacifisti professati dalla costituzione dello stato. Ricordiamo che il Costarica non ha inviato truppe in Iraq e non ha donato fondi per la ricostruzione.

MEDIO ORIENTE

ARRESTI IN CISGIORDANIA

Raid israeliano in Cisgiordania: almeno 36 palestinesi sono stati arrestati in un'operazione che ha coinvolto piu' villaggi, mentre nel campo profughi di Jenin sono entrati una cinquantina di jeep e una ventina di blindati, appoggiati dall'alto da due elicotteri. Intanto, alcuni militanti palestinesi hanno sparato alcuni colpi d'arma da fuoco contro una postazione dell'esercito israeliano nei pressi dell'insediamento di Kfar Darom, nella Striscia di Gaza, senza conseguenze.

SCIOPERO GENERALE

Israele e' paralizzato da stamane da uno sciopero generale ad oltranza proclamato dalla centrale sindacale Histadrut in segno di protesta per la politica del ministro delle finanze Benyamin Netanyahu. Causa immediata dello sciopero - che investe tutto il settore pubblico - e' il mancato pagamento degli stipendi di circa 20 mila dipendenti dei consigli municipali. In molti municipi, i dipendenti attendono il loro salario da mesi. In casi estremi, gli stipendi sono stati congelati un anno fa. Stamane sono stati chiusi i porti e l'aeroporto internazionale Ben Gurion di Tel Aviv. Ferme le ferrovie, chiuse le banche, serrati tutti gli uffici governativi

SIRIA: RITIRO DAL LIBANO?

Il ministro delle Difesa siriano, gen. Hassan Turkmani, si e' incontrato oggi con responsabili dell'omologo ministero a Beirut, guidati dal capo dell'esercito gen. Michel Suleimane, per coordinare lo spostamento delle truppe, hanno detto fonti ufficiali. Le delegazioni dei due Paesi, dopo aver discusso l'iniziativa, andranno dal presidente libanese Rafic Chalala. Le truppe siriane presidiano attualmente il nord del Paese e la valle della Bekaa. Il ridispiegamento, che le farebbe ritirare in zone prossime al confine siriano, dovrebbe aver luogo oggi o domani. Si tratta del quinto riposizionamento siriano dal 2001, ma non e' chiaro se prelude a un completo ritiro dal Libano, come aveva chiesto una risoluzione Onu all'inizio di questo mese.

IRAN CONTINUA NUCLEARE

L'Iran continuera' nel suo programma nucleare, che afferma essere pacifico, anche senza la supervisione e la cooperazione internazionale. Lo ha detto oggi il presidente, Mohammad Khatami, parlando durante una parata militare nell'anniversario dell'attacco iracheno che scateno' una guerra di otto anni tra i due Paesi

RISULTATI ELEZIONI IN INDONESIA

Il potere sta per cambiare di mano in Indonesia: il generale in pensione Susilo Bambang Yudhoyono si avvia verso una vittoria schiacciante sulla sua rivale, la presidente uscente Megawati Sukarnoputri, nel secondo turno delle elezioni presidenziali. yODOHYONO dovrebbe ottenere il 60,2% dei voti, contro il 39,7% a Megazati, secondo i dati parziali della commissione generale elettorale. Questa mattina, 56 milioni di schede erano state scrutinate. Circa l'80% dei 153 milioni di elettori chiamati alle urne sono andati a votare. La presidente uscente ha rifiutato di dichiararsi vinta, dichiarando che rimane in attesa dei risultati definitivi, che dovrebbero essere annunciati tra due settimane.

Entrambi i candidati hanno promesso di combattere il terrorismo, ma l'ex generale, che ha ricevuto una formazione militare negli Stati Uniti, ha l'appoggio di Washington che lo considera come più fermo in questo impegno. L'amministrazione Bush teme che Al Qaida possa tentare di fare dell'Indonesia uno dei suoi bastioni

URAGANO AD HAITI

Il bilancio non cessa di appesantirsi drammaticamente ad Haiti, dove si contano ormai 622 morti in seguito al passaggio dell'uragano Jeanne, ora classificato tempesta tropicale, secondo gli ultimi dati diffusi dal portavoce dell'Onu. I corpi di più di 500 persone sono stati raccolti nell'obitorio di Gonaives, la terza città di Haiti, duramente colpita da Jeanne e dalle inondazioni che l'hanno seguita, ha riferito Touissant Kong-Doudou, un portavoce della missione delle Nazioni Unite sul posto. E 56 altri corpi sono stati trovati nella città di Port-de-Paix, più a nord. Altre diciassete vittime sono state registrate nella città di Terre Neuve. I decessi sono stati comunicati da Madiro Morilus, un responsabile dell'agricoltura di questa città situata a 23 chilometri da Gonaives. "L'acqua è alta. Quando sarà calata, pensiamo di trovare altri corpi" ha aggiunto Kongo-Doudou.

IMMIGRAZIONE

Trecento persone che volevano emigrare in Europa, di cui 159 provenienti dall'Africa subsahariana, sono state arrestate in tre giorni in diverse regioni del Marocco. Lo ha reso noto l'agenzia marocchina Map. Centotrenta marocchini, 11 algerini e 159 subsahariani - precisa la Map - sono stati fermati tra venerdi' e domenica scorsi dalla Marina reale marocchina al largo della costa atlantica e di quella mediterranea del Paese. Dal Marocco, molti migranti cercano di raggiungere su imbarcazioni di fortuna, la Spagna attraverso lo stretto di Gibilterra o l'arcipelago spagnolo delle Canarie.

ITALIA

LEGGE SU TORTURA

Da oggi torna in discussione in Commissione Giustizia il controverso testo unificato 1483 che prevede modifiche al codice penale per introdurre il reato di tortura condannando il pubblico ufficiale che eserciti violenza fisica o psicologica ad un inquisito per estorcere la confessione. Il progetto e' stato gia' oggetto di un duro dibattito politico dopo un emendamento della Lega in base al quale la tortura di configura solo se la violenza e' reiterata

MULTA PER BURQA A UNA GIORNALISTA

Un inflessibile agente di polizia del comune di Drezzo (Como) ha applicato alla lettera l'articolo 85 del Regio Decreto 773 del 1931 che vieta espressamente di circolare per strada con il volto nascosto o mascherato: la guardia ha inflitto una multa da 41,36 euro ad una inviata del quotidiano "Il Giorno", Bruna Bianchi, che si aggirava per le vie del paese indossando un abito in stile burqa. La giornalista era arrivata un'ora prima in paese per realizzare un servizio dedicato all'aspro conflitto tra il sindaco di Drezzo e una 34enne italiana che dopo il suo matrimonio con un marocchino si e' convertita alla fede islamica.