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Almeno due razzi sono stati sparati in serata in direzione degli hotel Sharaton e Palestine, situati nella cosiddetta 'zona verde' nel centro di Baghdad, dove alloggiano corrispondenti della stampa estera e altri operatori. L'attacco e' stato seguito da una sparatoria nella zona. Un albero davanti all'ingresso dello Sheraton ha preso fuoco. Un ospite dell'albergo ha riferito che un razzo ha colpito una stanza al primo piano dell'edificio.

L'esercito americano ha annunciato di aver rilasciato oggi circa 230 iracheni detenuti nel famigerato carcere di Abu Ghraib, ad ovest di Baghdad, e di Camp Bucca, a Um Qasr, nell'Iraq meridionale. Tutti i rilasciati sono originari di Baghdad e della regione circostante e sono rimasti in carcere per un periodo che varia tra un anno e mezzo e due anni. I prigionieri sono giunti a bordo di due bus scortati da militari americani ad una postazione della Guardia Nazionale nel quartiere di Amiriyah, dove sono stati ricevuti da capi tribu' che si sono fatti garanti del loro rilascio. Oggi si e' avuta notizia anche del rilascio di un autorevole collaboratore del leader estremista sciita Moqtada al Sadr, Moayad al Khazraji, detenuto da circa un anno a Um Qasr. Il rilascio e' avvenuto in cambio di una parziale consegna delle armi da parte di miliziani sciiti. Secondo alcuni osservatori il rilascio del collaboratore di Sadr e' volto a favorire il negoziato per una tregua tra le forze Usa e la milizia sciita nel popoloso e povero quartiere sciita di Baghdad, Sadr City.

'''Negoziati di pace in Sudan'''

Sono ripresi oggi a Nairobi, in un grande albergo del centro, i colloqui di pace per definire gli ultimi tasselli relativi alla pace tra Nord e Sud del Sudan: un conflitto che dura da 21 anni, ed ha causato oltre due milioni di morti. Anche se negli ultimi anni non ci sono state piu' battaglie di rilievo, e le armi hanno sostanzialment taciuto, in virtu' di cessate il fuoco sempre reiterati, ed in larga misura rispettati. L'impianto dell'intesa e' definito, al punto che alla fine dello scorso maggio l'accordo era stato dato per concluso: ne mancava la formalizzazione, e poi la definizione dell'attuazione sul campo. Ma l'esplosione della crisi del Darfur (la tormentata regione del Sudan occidentale) ha congelato tutto per mesi, e grava ancora come una spada di Damocle. Oggi la ripresa negoziale, ed al piu' alto livello: da una parte il vicepresidente del governo di Khartoum, Ali Osman Taha, dall'altra il leader degli indipendentisti John Garang. Che sono, poi, i due che avevano fatto uscire la trattativa dalla lunga 'impasse' nella quale si era dibattuta. Ora devono rilanciarla, lavorando soprattutto su un punto: la definizione di un cessate il fuoco definitivo. Teoricamente il negoziato dovrebbe concludersi entro fine ottobre; ma nessuno ci crede davvero. Per cui e' stato gia' deciso che in quella data, in mancanza di intesa, ci sara' un periodo di sospensione (in concomitanza con la seconda meta' del Ramadam), ed una ripresa dei colloqui a meta' novembre. I punti nodali dell'intesa gia' raggiunta sono l'autonomia del Sud, con la possibilita' di arrivare con un referendum all'indipendenza dopo sei anni e mezzo di transizione (nel corso dei quali operera' un governo di unita' nazionale); la non applicabilita' della legge coranica al Sud, nero, amimista e cristiano, mentre il Nord e' arabo ed islamico; la divisione dei proventi petroliferii; e un regime speciale per tre regioni (Abyei, Nilo Azzurro e Nuba) geograficamente collocate al Nord, ma politicamente schierate con gli indipendentisti del Sud.


tortura

E' stata una confessione forzata quella del detenuto australiano della Base Navale Usa di Guantanamo, a Cuba, che ha ammesso di conoscere i piani per l'11 settembre 2001 e aver insegnato arti marziali ad alcuni dirottatori. Secondo il suo avvocato, Stephen Hopper, a causarla sono state le torture cui gli inquirenti hanno sottoposto il suo assistito. La presunta confessione di Mamdouh Habib alle autorità Usa è stata "uno scherzo, spazzatura assoluta" secondo l'avvocato. "Se qualcuno vi stesse tormentando, strappandovi le narici e cose simili, probabilmente ammettereste anche voi ogni cosa", ha dichiarato Hopper. Le accuse contro Habib sono state lette il 20 settembre nel corso di un'udienza abbreviata di fronte al Tribunale per la revisione della posizione dei Combattenti e sono state in seguito consegnate al suo legale. Secondo le autorità americane, Habib raggiunse l'Afghanistan prima degli attentati dell'11 settembre e abitò in "un noto rifugio di al Qaida a Kandahar". L'australiano, sempre secondo gli americani, avrebbe ammesso di conoscere in anticipo le intenzioni della rete di Osama bin Laden per l'11 settembre. I cosiddetti Tribunali per la revisione della posizione dei combattenti sono stati istituiti per accertare se i 585 detenuti di Guantanamo, Base navale degli Stati Uniti a Cuba, debbano essere rilasciati o siano stati giustamente reclusi come nemici combattenti.
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'''Afghanistan'''

Secondo fonti di Camp Invictia, colpi di mortaio sarebbero caduti nelle vicinanze del comando della brigata multinazionale. Poco dopo le esplosioni, si sono alzati in volo alcuni elicotteri militari e dalla base italiana sono partiti gli uomini del Corpo di reazione rapida. Camp Invictia, ospita attualmente 850 militari italiani, che vivono e lavorano al fianco di norvegesi e greci: in tutto, oltre un migliaio di persone. L'allarme alla base italiana non è ancora terminato.

L'aumento della tensione in afghanistan si spiega anche con l'avvicinarsi della scadenza elettorale, prevista per il 9 ottobre prossimo. Dei venti candidati, di cui una donna, alla fine ne rimarranno probabilmente in corsa per la presidenza solamente due: si tratta dell'attuale presidente provvisorio, Amin Karzai, e di Mohammad Younis Qanuni. Karzai e' di etnia pashtun, mentre lo sfidante e' tagiko. La lotta tra i due al momento e' serrata, tanto che Karzai avrebbe offerto a Qanooni un ministero, ma quest'ultimo ha rifiutato ed ha rilanciato la sua leadership, cercando un accordo con gli altri candidati per creare una coalizione in opposizione a Karzai. Se si dovesse arrivare al ballottaggio, ci sara' una nuova votazione il 18 novembre e lo spoglio dovrebbe terminare il 9 dicembre.
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'''Greenpeace contro i convogli di plutonio'''

Cinque scalatori di Greenpeace hanno appeso oggi uno striscione di 10 metri per 10 all'imbocco del tunnel Mirabeau, a cinque chilometri da Cadarache nel sud della Francia dove arriverà stasera il carico di plutonio militare americano, accompagnato da una nutrita scorta militare, dopo aver percorso un tragitto di oltre mille chilometri attraverso la Francia. Questo trasporto, per la sua connotazione militare, non ha precedenti. Ma 2 o 3 volte alla settimana un convoglio di plutonio percorre i 1.000 chilometri da La Hague e all'impianto di fabbricazione del Mox di Marcoule, a nord di Avignone. In totale, oltre 10 tonnellate di plutonio vengono trasportate ogni anno in Francia senza particolari misure di sicurezza. Greenpeace aveva bloccato uno di questi camion lo scorso anno mentre attraversava la città di Chalon sur Saone con 150 chili di plutonio, sufficienti a confezionare 30 bombe.
Secondo Greenpeacem queste 68 tonnellate di plutonio saranno impiegate nelle centrali nucleari russe e americane, aumentando significativamente i rischi di proliferazione. La Russia, da sola, ricorda l'associazione, continua il ritrattamento del combustibile nucleare usato, producendo 3 tonnellate di plutonio l'anno e prevede di arrivare a 200 tonnellate nei prossimi 30 anni.
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'''mobbing in italia e in europa'''

L'8% dei lavoratori attivi in Europa, e il 18% nella sola categoria delle istituzioni bancarie, e' vittima del mobbing''. Il dato relativo ad una ricerca pubblicata nel 2000 dall'European Fondation for the improvement of living and working conditions e' stato reso noto da Emilia Costa, ordinaria della cattedra di Psichiatria dell'Universita' di Roma La Sapienza, organizzatrice del convegno sul mobbing in programma fino a domani presso il policlinico Umberto I di Roma. 'Secondo i dati dell'Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza nel lavoro in Italia negli ultimi dieci anni i casi denunciati di mobbing sono stati 1.500 - ha spiegato Emilia Costa - ma si stima che siano molti di piu' perche' raramente il fenomeno viene denunciato. Si stima che nel 2004 le vittime del mobbing in Italia siano pari circa al 19% dei lavoratori attivi.
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La Libia ha annunciato di aver reimpatriato in Egitto i 1.000 migranti espulsi dall'Italia nei giorni scorsi. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri libico, Mohammed Abdel-Rahman Shalgam. Intanto non si ferma l'emergenza: stamane la stampa tunisina ha segnalato che due persone sono disperse al largo delle coste nord-africane dopo che la piccola imbarcazione sulla quale tentavano di raggiungere l'Italia e' affondata per il peso eccessivo, a circa 12 chilometri dalla terra ferma. La guardacoste tunisina e' invece riuscita a intercettare e bloccare al largo della citta' di Sfaz, a sud di Tunisi un'imbarcazione "salpata da un Paese vicino" con a bordo 142 clandestini, che sono stati tutti arrestati insieme all'equipaggio.

Il tema della immigrazione, quindi, e' strettamente legato a quello della repressione. E lo dimostrano cifre provenienti dalle carceri. Oltre il 50% delle persone arrestate e accompagnate in carcere in Lombardia nel 2003 sono straniere e il loro numero risulta in aumento anche nei primi 6 mesi del 2004. Alla fine dello scorso anno gli stranieri entrati nelle carceri lombarde erano infatti il 51,49%. E nel primo semestre del 2004 sono aumentate fino al 53,34%.

La risposta alle questioni legate alla migrazione da parte dello stato rimane quindi limitata alla repressione, anche facendo uso di mezzi militari.
Non e' escluso infatti che gli aerei 'predator' senza pilota possano essere utilizzati in un prossimo futuro per contribuire alla sorveglianza dall'alto delle coste nel contrasto all'immigrazione clandestina. L'Italia sta per dotarsi di questo particolare tipo di velivolo: dagli Stati Uniti sono in arrivo 4 esemplari che possono alzarsi in volo senza il pilota a bordo.

E per l'immigrazione le tecnologie digitali verranno utilizzate dalle forze dell'ordine a scopo repressivo. Arriva ora infatti il permesso di soggiorno elettronico. Non piu' un foglio di carta che riporta foto, informazioni anagrafiche e l' impronta digitale, ma un supporto tipo carta di credito, con microchip ed una banda a memoria ottica che riporta tutte le notizie sul titolare. La novita' e' contenuta in un decreto, firmato dal ministro dell' Interno, Giuseppe Pisanu, di concerto con il ministro dell' Innovazione tecnologica, Lucio Stanca, pubblicato oggi in Gazzetta ufficiale. L' obiettivo e' scoraggiare le facili contraffazioni del documento, consentire un' identificazione certa e un migliore monitoraggio dei confini del Paese, grazie ad uno strumento in grado di agevolare i controlli nei punti di ingresso.

'''Pirateria'''

Per la prima volta le azioni legali contro i pirati della musica in rete hanno coinvolto due dei più grandi mercati europei, quello Francese e quello inglese. Si tratta dei risultati della campagna internazionale contro l'utilizzo dei programmi peer to peer, che permettono di scaricare musica gratis via internet.Il numero complessivo di azioni legali è quindi salito a oltre 650 in sei paesi europei, tra cui l'Italia.

La Guardia di Finanza, ha infatti denunciato penalmente 7 persone in varie località per violazione della legge sul diritto d'autore. I denunciati, se dichiarati colpevoli di aver posto in condivisione un grande numero di brani musicali senza averne l'autorizzazione dai detentori dei diritti, rischiano una multa da 2.500 a 15.000 euro oltre all'eventuale risarcimento del danno. In marzo altri 30 individui erano stati denunciati per gli stessi motivi.

E la repressione promette un salto di qualita' a livello europeo. Nasce infatti il progetto ''Axmedis'': 14 milioni di euro per sviluppare e standardizzare la protezione dei contenuti digitali dalla pirateria sul web, che la Commissione Europea inaugurera' ufficialmente domani a Firenze, alla Facolta' di ingegneria. Tra i partner di ''Axmedis'', l' Universita' di Firenze, Giunti Editore, Tiscali, Hewlett Packard, Eutelsat, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Associazione fonografici italiani e OD2, il gigante fondato da Peter Gabriel che oggi gestisce la distribuzione della musica delle maggiori case discografiche.

Grf 19:30

Almeno due razzi sono stati sparati in serata in direzione degli hotel Sharaton e Palestine, situati nella cosiddetta 'zona verde' nel centro di Baghdad, dove alloggiano corrispondenti della stampa estera e altri operatori. L'attacco e' stato seguito da una sparatoria nella zona. Un albero davanti all'ingresso dello Sheraton ha preso fuoco. Un ospite dell'albergo ha riferito che un razzo ha colpito una stanza al primo piano dell'edificio.

L'esercito americano ha annunciato di aver rilasciato oggi circa 230 iracheni detenuti nel famigerato carcere di Abu Ghraib, ad ovest di Baghdad, e di Camp Bucca, a Um Qasr, nell'Iraq meridionale. Tutti i rilasciati sono originari di Baghdad e della regione circostante e sono rimasti in carcere per un periodo che varia tra un anno e mezzo e due anni. I prigionieri sono giunti a bordo di due bus scortati da militari americani ad una postazione della Guardia Nazionale nel quartiere di Amiriyah, dove sono stati ricevuti da capi tribu' che si sono fatti garanti del loro rilascio. Oggi si e' avuta notizia anche del rilascio di un autorevole collaboratore del leader estremista sciita Moqtada al Sadr, Moayad al Khazraji, detenuto da circa un anno a Um Qasr. Il rilascio e' avvenuto in cambio di una parziale consegna delle armi da parte di miliziani sciiti. Secondo alcuni osservatori il rilascio del collaboratore di Sadr e' volto a favorire il negoziato per una tregua tra le forze Usa e la milizia sciita nel popoloso e povero quartiere sciita di Baghdad, Sadr City.

Negoziati di pace in Sudan

Sono ripresi oggi a Nairobi, in un grande albergo del centro, i colloqui di pace per definire gli ultimi tasselli relativi alla pace tra Nord e Sud del Sudan: un conflitto che dura da 21 anni, ed ha causato oltre due milioni di morti. Anche se negli ultimi anni non ci sono state piu' battaglie di rilievo, e le armi hanno sostanzialment taciuto, in virtu' di cessate il fuoco sempre reiterati, ed in larga misura rispettati. L'impianto dell'intesa e' definito, al punto che alla fine dello scorso maggio l'accordo era stato dato per concluso: ne mancava la formalizzazione, e poi la definizione dell'attuazione sul campo. Ma l'esplosione della crisi del Darfur (la tormentata regione del Sudan occidentale) ha congelato tutto per mesi, e grava ancora come una spada di Damocle. Oggi la ripresa negoziale, ed al piu' alto livello: da una parte il vicepresidente del governo di Khartoum, Ali Osman Taha, dall'altra il leader degli indipendentisti John Garang. Che sono, poi, i due che avevano fatto uscire la trattativa dalla lunga 'impasse' nella quale si era dibattuta. Ora devono rilanciarla, lavorando soprattutto su un punto: la definizione di un cessate il fuoco definitivo. Teoricamente il negoziato dovrebbe concludersi entro fine ottobre; ma nessuno ci crede davvero. Per cui e' stato gia' deciso che in quella data, in mancanza di intesa, ci sara' un periodo di sospensione (in concomitanza con la seconda meta' del Ramadam), ed una ripresa dei colloqui a meta' novembre. I punti nodali dell'intesa gia' raggiunta sono l'autonomia del Sud, con la possibilita' di arrivare con un referendum all'indipendenza dopo sei anni e mezzo di transizione (nel corso dei quali operera' un governo di unita' nazionale); la non applicabilita' della legge coranica al Sud, nero, amimista e cristiano, mentre il Nord e' arabo ed islamico; la divisione dei proventi petroliferii; e un regime speciale per tre regioni (Abyei, Nilo Azzurro e Nuba) geograficamente collocate al Nord, ma politicamente schierate con gli indipendentisti del Sud.

tortura

E' stata una confessione forzata quella del detenuto australiano della Base Navale Usa di Guantanamo, a Cuba, che ha ammesso di conoscere i piani per l'11 settembre 2001 e aver insegnato arti marziali ad alcuni dirottatori. Secondo il suo avvocato, Stephen Hopper, a causarla sono state le torture cui gli inquirenti hanno sottoposto il suo assistito. La presunta confessione di Mamdouh Habib alle autorità Usa è stata "uno scherzo, spazzatura assoluta" secondo l'avvocato. "Se qualcuno vi stesse tormentando, strappandovi le narici e cose simili, probabilmente ammettereste anche voi ogni cosa", ha dichiarato Hopper. Le accuse contro Habib sono state lette il 20 settembre nel corso di un'udienza abbreviata di fronte al Tribunale per la revisione della posizione dei Combattenti e sono state in seguito consegnate al suo legale. Secondo le autorità americane, Habib raggiunse l'Afghanistan prima degli attentati dell'11 settembre e abitò in "un noto rifugio di al Qaida a Kandahar". L'australiano, sempre secondo gli americani, avrebbe ammesso di conoscere in anticipo le intenzioni della rete di Osama bin Laden per l'11 settembre. I cosiddetti Tribunali per la revisione della posizione dei combattenti sono stati istituiti per accertare se i 585 detenuti di Guantanamo, Base navale degli Stati Uniti a Cuba, debbano essere rilasciati o siano stati giustamente reclusi come nemici combattenti.

PALESTINA - Sassi contro l'operazione Colomba

Alle ore 13.15, ora italiana, i volontari italiani dell'Operazione Colomba presenti a sud di Hebron, in Cisgiordania, sono stati fatti bersaglio di un lancio di pietre da parte di un gruppo di uomini incappucciati. L'episodio si è verificato durante l'accompagnamento a casa dei bambini palestinesi, al termine dell'orario scolastico. Il luogo era il medesimo, nei pressi di un insediamento di coloni israeliani, dove una settimana fa sono stati aggrediti e feriti con catene di ferro e bastoni due volontari americani che collaborano con noi, Chris Brown e Kim Lamberty. Al fatto hanno assistito, senza intervenire, il responsabile della sicurezza dell'insediamento israeliano di Ma'hon e una donna, ufficiale dell'esercito..

Intanto continua l'operazione militare israeliana chiamata Giorni del Pentimento che ha gia' portato a piu' di 90 morti palestinesi. Inoltre, nelle prime ore di oggi - si legge su Haaretz online - tre palestinesi sono stati uccisi da un missile lanciato da un elicottero vicino al campo profughi di Jebaliya. Secondo quanto riferito dai militari, le tre vittime avrebbero fatto parte di una cellula pronta a lanciare razzi Qassam contro obiettivi dello Stato ebraico. Questa mattina, invece, un carro armato israeliano ha sparato alcuni proiettili di mortaio contro una folla di palestinesi riunita a Beit Lahiyaa, nel nord della Striscia di Gaza. Due persone sono morte, altre tre sono rimaste ferite. Fonti ospedaliere hanno riferito che le vittime sono due ragazzi di 15 anni.

Afghanistan

Secondo fonti di Camp Invictia, colpi di mortaio sarebbero caduti nelle vicinanze del comando della brigata multinazionale. Poco dopo le esplosioni, si sono alzati in volo alcuni elicotteri militari e dalla base italiana sono partiti gli uomini del Corpo di reazione rapida. Camp Invictia, ospita attualmente 850 militari italiani, che vivono e lavorano al fianco di norvegesi e greci: in tutto, oltre un migliaio di persone. L'allarme alla base italiana non è ancora terminato.

L'aumento della tensione in afghanistan si spiega anche con l'avvicinarsi della scadenza elettorale, prevista per il 9 ottobre prossimo. Dei venti candidati, di cui una donna, alla fine ne rimarranno probabilmente in corsa per la presidenza solamente due: si tratta dell'attuale presidente provvisorio, Amin Karzai, e di Mohammad Younis Qanuni. Karzai e' di etnia pashtun, mentre lo sfidante e' tagiko. La lotta tra i due al momento e' serrata, tanto che Karzai avrebbe offerto a Qanooni un ministero, ma quest'ultimo ha rifiutato ed ha rilanciato la sua leadership, cercando un accordo con gli altri candidati per creare una coalizione in opposizione a Karzai. Se si dovesse arrivare al ballottaggio, ci sara' una nuova votazione il 18 novembre e lo spoglio dovrebbe terminare il 9 dicembre.

PAKISTAN

E ' salito a 45 vittime il bilancio dei due attentati di questa notte a Multan, in Pakistan, dove un'autobomba e una moto carica di esplosivo hanno provocato anche il ferimento di oltre un centinaio di persone che tentavano di fuggire nella calca di migliaia di partecipanti alla commemorazione della morte del leader radicale sunnita Azam Tariq, assassinato lo scorso 6 ottobre a Islamabad. Il sanguinoso attacco a sfondo religioso arriva a solo cinque giorni di distanza dall'attentato del primo ottobre nella moschea sciita di Zainabya a Sialkot, nella parte orientale del Pakistan, che ha provocato la morte di circa trenta persone e il ferimento di altre cinquanta. Sono stati gli sciiti, ha accusato il leader sunnita, Ahmed Ludhianvi, parlando con la AFP. Sono finanziati dal governo dell'Iran per uccidere i sunniti in Pakistan. Azam Tariq, fondatore del gruppo estremista Sipah-e-Sahaba, era stato ucciso il 6 ottobre dello scorso anno vicino a Islamabad per mano

NIGERIA - QUASI 54.000 LE VITTIME DI TRE ANNI DI SCONTRI

Sono 53.787 le persone uccise negli ultimi tre anni negli scontri che hanno insanguinato lo Stato del Plateau, Nigeria centrale. Lo ha detto oggi nel corso di una conferenza stampa tenuta a Jos, capitale dello Stato nigeriano, Thomas Kangnaan, consigliere dell’amministratore speciale nominato alla guida del Plateau dal presidente nigeriano Obasanjo che aveva rimosso il precedente governatore per incompetenza dopo gli ultimi fatti di sangue registrati lo scorso maggio. Dei quasi 54.000 morti, “18.931 sono uomini, 17.397 donne e 17.459 bambini” ha precisato, snocciolando le cifre, Kangnaan, il quale ha spiegato che il conteggio è stato effettuato a partire dal 7 settembre 2001 fino alla data della dichiarazione dello stato d‘emergenza, il 18 maggio scorso. I dati, è stato spiegato ai giornalisti, sono stati raccolti da una commissione speciale incaricata dal governo di visitare tutti i municipi, dove sono stati ascoltati i responsabili amministrativi ma anche le singole famiglie coinvolti nei conflitti. Conflitti che vengono spesso riportati sulla stampa internazionale come scontri religiosi (dividendo i gruppi tra cristiani e musulmani), ma dove in realtà la differenza di credo è solo una delle molte componenti che, insieme a quella etnica e soprattutto politico-economica, si intrecciano creando una miscela altamente esplosiva.

Greenpeace contro i convogli di plutonio

Cinque scalatori di Greenpeace hanno appeso oggi uno striscione di 10 metri per 10 all'imbocco del tunnel Mirabeau, a cinque chilometri da Cadarache nel sud della Francia dove arriverà stasera il carico di plutonio militare americano, accompagnato da una nutrita scorta militare, dopo aver percorso un tragitto di oltre mille chilometri attraverso la Francia. Questo trasporto, per la sua connotazione militare, non ha precedenti. Ma 2 o 3 volte alla settimana un convoglio di plutonio percorre i 1.000 chilometri da La Hague e all'impianto di fabbricazione del Mox di Marcoule, a nord di Avignone. In totale, oltre 10 tonnellate di plutonio vengono trasportate ogni anno in Francia senza particolari misure di sicurezza. Greenpeace aveva bloccato uno di questi camion lo scorso anno mentre attraversava la città di Chalon sur Saone con 150 chili di plutonio, sufficienti a confezionare 30 bombe. Secondo Greenpeacem queste 68 tonnellate di plutonio saranno impiegate nelle centrali nucleari russe e americane, aumentando significativamente i rischi di proliferazione. La Russia, da sola, ricorda l'associazione, continua il ritrattamento del combustibile nucleare usato, producendo 3 tonnellate di plutonio l'anno e prevede di arrivare a 200 tonnellate nei prossimi 30 anni.

ITALIA

NAPOLI - ENNESIMA MORTE IN CANTIERE

Questa mattina i cantieri di Napoli si sono fermati, dopo 2 morti sul lavoro in 2 giorni. Lunedì la morte di Francesco Iacomino dopo la caduta da un’impalcatura. Ieri la morte di Nicola, poco più di 20 anni, morto in cantiere ed abbandonato dai colleghi. Un migliaio di lavoratori ha manifestato sotto la prefettura, dove una delegazione delle organizzazioni sindacali degli edili di Cgil, Cisl e Uil ha ottenuto una nuova riunione per domani: l’obbiettivo è creare una task force per monitorare e promuovere iniziative per combattere i problemi legati alla sicurezza nei cantieri edili. CORRISPONDENZA con segretario della FILLEA-CGIL della Campania presa da Radiondadurto

mobbing in italia e in europa

L'8% dei lavoratori attivi in Europa, e il 18% nella sola categoria delle istituzioni bancarie, e' vittima del mobbing. Il dato relativo ad una ricerca pubblicata nel 2000 dall'European Fondation for the improvement of living and working conditions e' stato reso noto da Emilia Costa, ordinaria della cattedra di Psichiatria dell'Universita' di Roma La Sapienza, organizzatrice del convegno sul mobbing in programma fino a domani presso il policlinico Umberto I di Roma. 'Secondo i dati dell'Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza nel lavoro in Italia negli ultimi dieci anni i casi denunciati di mobbing sono stati 1.500 - ha spiegato Emilia Costa - ma si stima che siano molti di piu' perche' raramente il fenomeno viene denunciato. Si stima che nel 2004 le vittime del mobbing in Italia siano pari circa al 19% dei lavoratori attivi.

GENOVA - CONTINUANO LE UDIENZE PRELIMINARI PER IL PROCESSO AI POLIZIOTTI

Al termine dell'ottava udienza preliminare di oggi, va sempre avanti la diatriba sui tabulati Telecom relativi ail giorni del blitz alla scuola Diaz. Al centro della questione, l'arco di tempo coperto dai tabulati stessi. Quelli forniti dalla polizia giudiziaria vanno infatti dalle 20 del 21 luglio 2001 alle 3 del 22 luglio. Alcuni dei legali chiamati a difendere i 28 agenti imputati nel processo in corso hanno invece richiesto ripetutamente di ottenere la versione integrale dell'elenco di telefonate, dalle 7 di mattina del 21 luglio alle 7 del giorno successivo. Il gup Daniela Faraggi, ha respinto le nuove istanze presentate dai difensori dei poliziotti. La giudice si e' riservata comunque l' acquisizione qualora la ritenga necessaria nel corso della discussione. La difesa ha cercato nuovamente quindi di sottoporre eccezioni di nullita', gia' proposte e solo marginalmente modificate rispetto alle precedenti udienze, in cui erano gia' state completamente respinte. L'arroganza degli avvocati della difesa, che evidentemetne condividono il comportamento dei loro assistiti negli eventi citati, ha visto ancora una volta respingere l'eccezione dopo una serie interminabili di ritardi dovuti a problemi tecnici [strano che il processo alla diaz sia sempre destinato ad aule con problemi tecnici]. Dopo l'ennesimo melodramma dell'avvocato Porciani, che fa mettere a verbale che i suoi assistiti non si faranno interrogare perche' non in condizione di difendersi pienamente, cominciano le arringhe degli avvocati delle parti civili. Parlano gli avvocati Menzione, Pagani, Pastore, Crisci, Vitale, Canestrini, sottolineando tutti la bonta' della memoria dei pm e sottolineando vari aspetti della premeditazione e della volonta' politica presente dietro le operazioni di quella notte, dietro l'occultamento di prove e le giustificazioni fasulle, dietro il raid a legali, mediacenter e altro nella scuola Pascoli. Si continua domani 8 ottobre 2004 e lunedi' 11 ottobre, per poi passare alle arringhe della difesa.

LAMPEDUSA

Non ci sono stati nuovi voli della deportazione questa mattina da Lampedusa, dove è in corso un vertice delle forze dell' ordine sui nuovi servizi di pattugliamento contro l' immigrazione nel Canale di Sicilia. Oggi è prevista anche la visita a Lampedusa di Jurgen Humburg, inviato dell' Alto commissariato Onu per i rifugiati, che dovrebbe compiere un sopralluogo nel Centro di prima accoglienza dell' isola dove si trovano adesso circa 200 immigrati. Andiamo a sentire la corrispondenza con Ilaria, della rete antirazzista, che ieri è entrata nel cpt. Servizio preso da Radiondadurto

CORRISPONDENZA

La Libia ha annunciato di aver reimpatriato in Egitto i 1.000 migranti espulsi dall'Italia nei giorni scorsi. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri libico, Mohammed Abdel-Rahman Shalgam. Intanto non si ferma l'emergenza: stamane la stampa tunisina ha segnalato che due persone sono disperse al largo delle coste nord-africane dopo che la piccola imbarcazione sulla quale tentavano di raggiungere l'Italia e' affondata per il peso eccessivo, a circa 12 chilometri dalla terra ferma. La guardacoste tunisina e' invece riuscita a intercettare e bloccare al largo della citta' di Sfaz, a sud di Tunisi un'imbarcazione "salpata da un Paese vicino" con a bordo 142 clandestini, che sono stati tutti arrestati insieme all'equipaggio.

Il tema della immigrazione, quindi, e' strettamente legato a quello della repressione. E lo dimostrano cifre provenienti dalle carceri. Oltre il 50% delle persone arrestate e accompagnate in carcere in Lombardia nel 2003 sono straniere e il loro numero risulta in aumento anche nei primi 6 mesi del 2004. Alla fine dello scorso anno gli stranieri entrati nelle carceri lombarde erano infatti il 51,49%. E nel primo semestre del 2004 sono aumentate fino al 53,34%.

La risposta alle questioni legate alla migrazione da parte dello stato rimane quindi limitata alla repressione, anche facendo uso di mezzi militari. Non e' escluso infatti che gli aerei 'predator' senza pilota possano essere utilizzati in un prossimo futuro per contribuire alla sorveglianza dall'alto delle coste nel contrasto all'immigrazione clandestina. L'Italia sta per dotarsi di questo particolare tipo di velivolo: dagli Stati Uniti sono in arrivo 4 esemplari che possono alzarsi in volo senza il pilota a bordo.

E per l'immigrazione le tecnologie digitali verranno utilizzate dalle forze dell'ordine a scopo repressivo. Arriva ora infatti il permesso di soggiorno elettronico. Non piu' un foglio di carta che riporta foto, informazioni anagrafiche e l' impronta digitale, ma un supporto tipo carta di credito, con microchip ed una banda a memoria ottica che riporta tutte le notizie sul titolare. La novita' e' contenuta in un decreto, firmato dal ministro dell' Interno, Giuseppe Pisanu, di concerto con il ministro dell' Innovazione tecnologica, Lucio Stanca, pubblicato oggi in Gazzetta ufficiale. L' obiettivo e' scoraggiare le facili contraffazioni del documento, consentire un' identificazione certa e un migliore monitoraggio dei confini del Paese, grazie ad uno strumento in grado di agevolare i controlli nei punti di ingresso.

Pirateria

Per la prima volta le azioni legali contro i pirati della musica in rete hanno coinvolto due dei più grandi mercati europei, quello Francese e quello inglese. Si tratta dei risultati della campagna internazionale contro l'utilizzo dei programmi peer to peer, che permettono di scaricare musica gratis via internet.Il numero complessivo di azioni legali è quindi salito a oltre 650 in sei paesi europei, tra cui l'Italia.

La Guardia di Finanza, ha infatti denunciato penalmente 7 persone in varie località per violazione della legge sul diritto d'autore. I denunciati, se dichiarati colpevoli di aver posto in condivisione un grande numero di brani musicali senza averne l'autorizzazione dai detentori dei diritti, rischiano una multa da 2.500 a 15.000 euro oltre all'eventuale risarcimento del danno. In marzo altri 30 individui erano stati denunciati per gli stessi motivi.

E la repressione promette un salto di qualita' a livello europeo. Nasce infatti il progetto Axmedis: 14 milioni di euro per sviluppare e standardizzare la protezione dei contenuti digitali dalla pirateria sul web, che la Commissione Europea inaugurera' ufficialmente domani a Firenze, alla Facolta' di ingegneria. Tra i partner di Axmedis, l' Universita' di Firenze, Giunti Editore, Tiscali, Hewlett Packard, Eutelsat, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Associazione fonografici italiani e OD2, il gigante fondato da Peter Gabriel che oggi gestisce la distribuzione della musica delle maggiori case discografiche.

Grf 9:30

Iraq

Almeno un soldato americano e' morto e due sono rimasti feriti ieri sera in seguito a un attacco dinamitardo contro il loro convoglio nei pressi di Falluja, la roccaforte della guerriglia sunnita situata una sessantina di chilometri a ovest di Baghdad e sottoposta a bombardamenti aerei Usa ormai quasi quotidiani. L'attentato e' stato reso noto dal Comando statunitense in Iraq con un comunicato; con il nuovo decesso e' salito a non meno di 1.061 il numero complessivo dei soldati Usa che hanno perso la vita in azione nel Paese arabo dal marzo dell'anno scorso, quando scatto' l'invasione per rovesciare il regime di Saddam Hussein.

Un sito internet islamico attribuisce oggi all'esercito di Ansar al Sunna, gruppo vicino ad al Qaida, un comunicato nel quale sostiene di aver rapito una spia del Partito democratico del Kurdistan (Pdk) che lavora per le forze americane in Iraq. Secondo il comunicato la persona rapita, e' stata sequestrata martedi' ed e' Lokman Hussein Mohamed, membro del Pdk guidato dall'apostata Massud Barzani. Il comunicato, la cui autenticita' non puo' essere confermata per il momento, aggiunge che la spia, che lavorava come interprete per l'esercito americano, ha anche accompagnato le forze Usa durante perquisizioni di case di musulmnani a Ramadi, citta' sunnita a ovest della capitale. Ieri la polizia della citta' aveva annunciato di aver scoperto il corpo di un iracheno non identificato che lavorava come interprete degli americani. In un altro comunicato sullo stesso sito inoltre, il gruppo rivendica l'assassinio del capo della polizia di Baldruz, nella regione di Baquba.

M.O.

Ancora vittime palestinesi del fuoco dei carri armati israeliani impegnati nella massiccia operazione di repressione 'Giorni di Penitenza' nel settore nord della Striscia di Gaza, e ancora in giovanissima eta': nel campo profughi di Jabaliya, epicentro dell' attacco da giorni, in mattinata due ragazzini di 12 e di 14 anni, sono infatti stati dilaniati a morte dall'esplosione di quello che fonti ospedaliere locali hanno definito un proiettile di artiglieria. Gia' ieri nella stessa Jabaliya e nella vicina localita' di Beit Lahiya le cannonate dei tank degli occupanti avevano provocato almeno tre morti, tra cui un quindicenne, e una dozzina di feriti, compresi dieci bambini di eta' compresa fra appena sei mesi e 12 anni. I morti di oggi fanno salire a 90 il numero dei palestinesi uccisi dal 28 settembre scorso, quando l'esercito israeliano ha iniziato la sua offensiva.

Pakistan

Trentanove morti e oltre 100 feriti sono il pesantissimo bilancio di un attentato contro una riunione di musulmani sunniti nella citta' di Multan in Pakistan. Gli ordigni erano due, uno dei quali un'autobomba, e sono esplosi nei pressi del raduno al quale partecipavano un migliaio di persone per commemorare il primo anniversario dell'uccisione di un leader militante sunnita, Azam Tariq. L'attentato arriva a meno di una settimana dalla bomba esplosa presso la moschea della citta' sciita di Sialkot, dove lo scorso venerdi' hanno perso la vita 30 persone. Sono stati gli sciiti, ha accusato il leader sunnita, Ahmed Ludhianvi, parlando con la AFP. Sono finanziati dal governo dell'Iran per uccidere i sunniti in Pakistan. Azam Tariq, fondatore del gruppo estremista Sipah-e-Sahaba, era stato ucciso il 6 ottobre dello scorso anno vicino a Islamabad per mano di estremisti sciiti.

Gr 13:00

Iraq

Almeno un soldato americano e' morto e due sono rimasti feriti ieri sera in seguito a un attacco dinamitardo contro il loro convoglio nei pressi di Falluja, la roccaforte della guerriglia sunnita situata una sessantina di chilometri a ovest di Baghdad e sottoposta a bombardamenti aerei Usa ormai quasi quotidiani. L'attentato e' stato reso noto dal Comando statunitense in Iraq con un comunicato; con il nuovo decesso e' salito a non meno di 1.061 il numero complessivo dei soldati Usa che hanno perso la vita in azione nel Paese arabo dal marzo dell'anno scorso, quando scatto' l'invasione per rovesciare il regime di Saddam Hussein.

Sconosciuti hanno ucciso oggi a colpi d'arma da fuoco un responsabile della stazione televisiva regionale ufficiale Iraqiya a Mossul, nel nord del paese, secondo quanto si e' appreso da fonti della polizia.

Un sito internet islamico attribuisce oggi all'esercito di Ansar al Sunna, gruppo vicino ad al Qaida, un comunicato nel quale sostiene di aver rapito una spia del Partito democratico del Kurdistan (Pdk) che lavora per le forze americane in Iraq. Secondo il comunicato la persona rapita, e' stata sequestrata martedi' ed e' Lokman Hussein Mohamed, membro del Pdk guidato dall'apostata Massud Barzani. Il comunicato, la cui autenticita' non puo' essere confermata per il momento, aggiunge che la spia, che lavorava come interprete per l'esercito americano, ha anche accompagnato le forze Usa durante perquisizioni di case di musulmnani a Ramadi, citta' sunnita a ovest della capitale. Ieri la polizia della citta' aveva annunciato di aver scoperto il corpo di un iracheno non identificato che lavorava come interprete degli americani. In un altro comunicato sullo stesso sito inoltre, il gruppo rivendica l'assassinio del capo della polizia di Baldruz, nella regione di Baquba.

Circa 240 detenuti sono stati rilasciati oggi dalla prigione irachena di Abu Ghraib sulla base del processo di revisione carceraria inaugurato dopo l'inizio dello scandalo degli abusi sui prigionieri locali. Lo hanno reso noto fonti militari Usa. Nessuno dei detenuti scarcerati è considerato prigioniero di alto rango. I rappresentanti di quest'ultima categoria sono infatti processati separatamente dai circa 1.700 "prigionieri di sicurezza" che affollano i centri di Abu Ghraib e Camp Bucca, nel sud del Paese. Quella di oggi è la quarta tappa del processo di scarcerazione dei detenuti iniziato lo scorso 21 agosto. Un ufficiale che si occupa di tale operazione ha confermato che tra i 240 prigionieri rilasciati non figurano la dottoressa Rihab Rashid Taha, la scienziata nota con l'appellativo "Dottoressa Germe", e la ricercatrice Huda Salih Mahdi Ammash, nota come "Signora Antrace". La liberazione delle due donne era stata chiesta dal gruppo Tawhid wal Jihad (Monoteismo e Jihad) in cambio della vita degli ostaggi americani Jack Hensley ed Eugene Armstrong (poi uccisi) e del britannico Kenneth Bigley, che è ancora in mano ai suoi rapitori; i due statunitensi sono stati decapitati.

M.O.

Cinque palestinesi sono stati uccisi oggi dalle truppe israeliane impegnate in diverse incursioni nella Striscia di Gaza. Nelle prime ore di oggi - si legge su Haaretz online - tre palestinesi sono stati uccisi da un missile lanciato da un elicottero vicino al campo profughi di Jebaliya. Secondo quanto riferito dai militari, le tre vittime avrebbero fatto parte di una cellula pronta a lanciare razzi Qassam contro obiettivi dello Stato ebraico. Questa mattina, invece, un carro armato israeliano ha sparato alcuni proiettili di mortaio contro una folla di palestinesi riunita a Beit Lahiyaa, nel nord della Striscia di Gaza. Due persone sono morte, altre tre sono rimaste ferite. Fonti ospedaliere hanno riferito che le vittime sono due ragazzi di 15 anni. Differente la versione dell'esercito israeliano. Militari dello Stato ebraico hanno riferito che i soldati hanno sparato, uccidendoli, contro due militanti che si apprestavano a lanciare un razzo artigianale. E due razzi Qassam sono stati lanciati contro la città di Sderot da un gruppo di palestinesi. L'attacco non ha provocato feriti.

Pakistan

E ' salito a 45 vittime il bilancio dei due attentati di questa notte a Multan, in Pakistan, dove un'autobomba e una moto carica di esplosivo hanno provocato anche il ferimento di oltre un centinaio di persone che tentavano di fuggire nella calca di migliaia di partecipanti alla commemorazione della morte del leader radicale sunnita Azam Tariq, assassinato lo scorso 6 ottobre a Islamabad. Il sanguinoso attacco a sfondo religioso arriva a solo cinque giorni di distanza dall'attentato del primo ottobre nella moschea sciita di Zainabya a Sialkot, nella parte orientale del Pakistan, che ha provocato la morte di circa trenta persone e il ferimento di altre cinquanta. Sono stati gli sciiti, ha accusato il leader sunnita, Ahmed Ludhianvi, parlando con la AFP. Sono finanziati dal governo dell'Iran per uccidere i sunniti in Pakistan. Azam Tariq, fondatore del gruppo estremista Sipah-e-Sahaba, era stato ucciso il 6 ottobre dello scorso anno vicino a Islamabad per mano

gror041007 (last edited 2008-06-26 09:48:20 by anonymous)