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Inserisci una descrizione per gror041013 === GR ore 19.30 ===

'''Italia'''

'''Occupazioni''' (audio)

E' già a rischio di sgombero l'occupazione dell'ex casa di cura in via di tor cervara 126, occupata ieri mattina.
Da quanto si è saputo, la proprietà avrebbe richiesto al restituzione della struttura, dando tempo fino all'incontro di oggi tra gli occupanti e le occupanti e il municipio, incontro che si è svolto in tarda mattinata.

'''Milano''' (audio)

E' finalmento libero Milo, il compagnio arrestato in primavera assieme ad altri tre esponenti del centro socilae Orso, detenuti per settimane fino alla concessione degli arresti domiciliari.
Restano invece ancora con restrizioni della loro libertà Orlando, marta e federico.
Per Milo e Orlando il processo è stato comunque rinviato al prossimo 22 dicembre a genova

'''Indymedia''' (audio)

Continuano le iniziative a favore di Indymedia, i cui hardisk sono stati sequestrati il 7 ottobre scorso su ordine, a quanto sembra, delle magistratuire svizzere e italiane. Ad amsterdam oggi pomeriggio si è svolta una manifestazione davanti al consolato italiano, con il deposito di diverse decine di compurer vecchi e hardisk fuori uso.
In italia, qualcuno scrive anche colonne sonore per la nuova stagione di oscurantismo.
(ora va la canzoncina)
Ma intanto, e la notizia è di poco fa l'Fbi avrebbe restituito gli hardisk alla società Rackspace, mentre continuano ad essere ignoti i motivi del loro sequestro.
I nodi di indymedia interessati dal sequestro cmq non rimetteranno immediatamnete on line le macchine, poichè andrà verificato che nessun dato sia stato compromesso.

ANSA: Bruxelles, 13 ott. - Approda al Parlamento europeo la vicenda del sito web Indymedia, il cui server e' stato sequestrato nei giorni scorsi dall'FBI a Londra. Prima iniziativa quella di tre europarlamentari, Lilli Gruber, Michele Santoro e Giulietto Chiesa che hanno inoltrato un'interrogazione formale alla Commissione UE chiedendo se l'oscuramento di Indymedia "non rappresenti un attacco al diritto alla libera espressione del pensiero e all'informazione libera e un atto intimidatorio contro un network di informazione indipendente, in violazione della carta dei diritti dell'Unione Europea nonché dell'articolo 6 del Trattato dell'Unione". Facendo riferimento all'ipotesi che il sequestro sia stato chiesto dalle autorita' italiane e svizzere, Gruber, Santoro e Chiesa vogliono sapere anche "con quali strumenti giuridici e con quali motivazioni le autorità nazionali si siano mosse, per chiedere e ottenere i sequestri, presso un altro Stato dell'Unione Europea". "E' ammissibile - prosegue l'interrogazione - che gli organi di informazione europei divengano oggetto delle norme liberticide del Patriot Act? E a chi debbono rendere conto gli agenti FBI che operano fuori dal territorio degli Stati Uniti?". Anche l'europarlamentare di Rifondazione comunista, Vittorio Agnoletto ha fatto oggi un appello, in apertura di seduta pleanaria dell'europarlamento "perche' sia sbloccata la situazione o almeno si chieda di sapere le motivazioni di questa operazione "che mi sembra un intervento di censura". (


'''Deportazioni'''

Quando non sono i migranti, sono i nomadi.
E' cominciata questa mattina una vasta operazione di controllo in accampamenti nomadi del Friuli Venezia Giulia. Sono impegnati oltre 450 carabinieri tra le province di Udine, Trieste, Pordenone e Gorizia, ma anche in altre località in regioni del Centro e del Nord Italia. L'azione, richiesta dalla Procura della Repubblica di Udine, ha portato già a numerosi arresti, e a molte richieste di esplusione di coloro che sono stati trovati senza i famigerati documenti in regola.


'''Scioperi'''

Hanno scioperato oggi i macchinisti delle ferrovie, con una giornata di agitazione che è terminata alle 17.
Opposte le cifre di sindacati e azienda sulla riuscita dello sciopero nazionale dei macchinisti delle Ferrovie. Adesione massiccia, oltre l'80%, secondo l'Orsa; 85 treni su 100 regolarmente in viaggio, secondo Trenitalia.

'''Scioperi due''' (audio)

E si svolgerà domani a Roma la manifestazione nazionale degli autoferrotranvieri, con appuntamento alle 12 davanti a Montecitorio.
Dopo lo sciopero del 15 settembre, e le risposte negative degli enti locali e delle istutuzioni, i lavoratori e le lavoratrici hanno scelto di andare direttamente davanti ai responsabili della loro situazione, denunciando anche le numerose denuncie (oltre 4000) arrivate per gli scioepri dello scorso anno.

'''Povertà'''

L'Istat afferma, in un rapporto annuale presentato oggi , che nel 2003 c'erano 2.360.000 famiglie italiane in condizioni di povertà relativa. Si tratta del 10,6% delle famiglie residenti, per un totale di 6.786.000 persone. La soglia convenzionale di povertà relativa per una famiglia di 2 componenti, calcolata secondo criteri legati ai consumi, è nel 2003 di 869,50 euro, il 5,6% in più rispetto alla soglia dell'anno precedente.
Nel 2002 le famiglie povere erano l'11% ma, per l'Istat, il leggero calo non è "statisticamente significativo. La povertà relativa - osserva l'Istituto centrale di statistica - si mantiene dunque stabile rispetto all'anno precedente sia a livello nazionale sia nelle tre aree geografiche".
Il calcolo viene fatto su una cifra comunque bassissima, difficile da sostenere per chiunque. Nella forbice tra quella soglia e i mille euro, sono censite altrettante famiglie, la cui vita non può non essere considerata povera, soprattutto per chi non possiede immobili ed è costretto a pagare un affitto che, secondo altri recenti dati, copre ormai il 50% del guadagno.

'''Canile Casaluca'''

Dopo infinite vicende non arriverà a buon fine la vicenda dell'affidamento e della gestione del canile, ascoltiamo una operatrice del canile.

'''Esteri'''

'''Palestina'''

Una bambina undicenne palestinese, che ieri era stata gravemente ferita dal fuoco israeliano in una scuola dell'Onu nel campo profughi di Khan Younis, e' deceduta. Lo hanno riferito fonti mediche palestinesi. La bambina era stata colpita mentre assisteva alle lezioni, seduta al suo banco, all'interno della scuola gestita dall'agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso dei rifugiati palestinesi (Unrwa); la piccola era stata raggiunta all'addome da una pallottola, sparata dai militari israeliani che in quel momento erano di fronte l'edificio. Un portavoce dell'Unrwa ha definito il delitto "raccapricciante". E' la seconda volta nel giro di poche settimane che una bimba viene colpita dal fuoco israeliano all'interno della scuola dell'Unrwa a Khan Younis, un campo profughi nel settore meridionale della Striscia di Gaza: lo scorso 7 settembre, fu gravemente ferita una bambina di 11 anni, deceduta qualche giorno piu' tardi dopo esser rimasta per due settimane in coma.

E altri due palestinesi sono stati uccisi oggi dalle truppe israeliane a Beit Lahiya, nella Striscia di Gaza. Sette invece i palestinesi rimasti feriti , tra cui quattro bambini tra i 5 e i 16 anni. Lo hanno riferito testimoni e fonti ospedaliere. Le due vittime sarebbero state uccise da un missile sparato da un jet israeliano. Stamattina in un altro raid aereo era stato ucciso un militante di Hamas. L'esercito israeliano è penetrato oggi per la prima volta nella città di Beit Lahiya, ampliando il raggio dell'operazione lanciata nel nord della Striscia lo scorso 28 settembre, operazione denominata " Giorni della penitenza"

'''Iraq'''

Il vice primo ministro iracheno Barham Saleh ha aperto oggi a Tokyo la conferenza dei Paesi donatori per l'Iraq chiedendo alla comunità internazionale di mantenere le sue promesse di doni. Cinque membri del governo provvisorio iracheno sono presenti a Tokyo per questa conferenza di due giorni alla quale partecipano i rappresentanti di 55 Paesi. La delegazione irachena tenterà di convincere i donatori che l'Iraq ha bisogno di fondi e che il Paese è abbastanza sicuro, secondo lui, perche' il danaro sia speso in modo efficace. Oggi il Giappone si è impegnato a concedere altri 40 milioni di dollari per contribuire alla tenuta delle elezioni previste in gennaio, portando a 1,3 miliardi di dollari il contributo di Tokyo. La conferenza è il seguito di quella di Madrid, nell'ottobre 2003: 37 Paesi e istituzioni finanziarie internazionali si erano allora impegnati a versare 13,6 miliardi di dollari (11 miliardi di euro) di doni e di prestiti all'Iraq. Ma un anno dopo, soltanto un miliardo di dollari (800 milioni di euro) sono stati depositati nel fondo dell'Onu e della Banca mondiale destinato alla ricostruzione irachena. E molte invece sono le inchieste sulla dispersione dei fondi. Lo stesso allawi, prima della conferenza, aveva detto che era giunto il momento di lasciare nelle mani degli iracheni la ricostruzione, per avere la certezza del giusto impiego dei fondi stanziati. Poche settimane fa, powell ha annunciato che una parte dei fondi per la ricostruzione sarebbe stato destinato invece alle spese militari per la sicurezza.

Ma gli Usa sono ben consapevoli ch ci sono molti modi di arricchirsi con la vicenda irachea: James Baker, ex segretario di Stato Usa e attuale inviato speciale della Casa Bianca per la questione della riduzione del debito iracheno, sarebbe al contempo legato per il gruppo Carlyle, coinvolto anch'esso nella vicenda. Lo riferisce il quotidiano britannico The Guardian, che cita documenti condifenziali. Il gruppo Carlyle, stando a un documento confidenziale di 65 pagine, fa parte di un consorzio che ha proposto in segreto al Kuwait, uno dei principali creditori di Baghdad, di raccogliere in suo favore 27 miliardi di dollari dall'Iraq, attraverso contatti politici di alto livello. Baker non avrebbe alcun tornaconto personale, precisa il Guardian, ma il consorzio potrebbe guadagnare dalla intermediazione una grande cifra. Ciò contrasterebbe comunque con l'impegno assunto da Baker per conto dell'amministrazione Usa, che è quello di far ridurre dalla comunità internazionale l'ingente debito dell'Iraq, che ammonta a circa 200 miliardi di dollari, per favorire la rinascita del Paese arabo.

'''Iran'''
TEHERAN, 13 OTT - Alcuni giornalisti di siti web iraniani sono stati arrestati nelle ultime settimane in una nuova operazione contro la stampa riformista. Gli arrestati, secondo la stampa, sarebbero cinque o sei. Tra di loro vi e' anche Hanif Mazrui, figlio dell'ex deputato del Parlamento riformista Rajab Ali Mazrui, importante membro dell'Associazione dei giornalisti iraniani. A detta dei magistrati, i giornalisti incarcerati saranno processati con l'imputazione di 'atti contro la sicurezza nazionale'


'''Francia'''

La Corte di cassazione francese ha respinto oggi il ricorso di Cesare Battisti contro la sentenza della Corte d'appello, del 30 giugno, che ha autorizzato il governo francese ad estradarlo in Italia. I giudici della Cassazione hanno opposto un giudizio di irricevibilità sul primo dei motivi di ricorso formulati dalla difesa di Cesare Battisti respingendo in blocco tutti gli altri. Ora, secondo quanto il presidente francese Jacques Chirac ha assicurato al premier Silvio Berlusconi, la Francia dovrà procedere al decreto di estradizione dell'ex appartenente ai Pac.
La Corte, riferendosi in particolare al ricorso sulla "cosa già giudicata" (il fatto cioè che nel 1991 la richiesta di estradizione fosse già stata respinta dalla Francia), ha stabilito che "in presenza di elementi nuovi, quali una condanna definitiva, la richiesta di estradizione può essere nuovamente formulata al governo interessato".
Con l'accoglimento dell'istanza presentata il 29 settembre dal procuratore Jacques Mouton, diventa definitivo il provvedimento a carico di Battisti, condannato nel 1993 all'ergastolo dalla Corte d'assise e d'appello di Milano per alcuni omicidi avvenuti durante gli "anni di piombo". All'atto manca, adesso, solo la firma del governo. Dopo di che Battisti, che dalla fine di agosto si è reso irreperibile, avrà un'altra chance: potra ricorrere al Consiglio di Stato, massima istanza amministrativa francese.
Il suo avvocato, Eric Turcon, ha detto che il suo assistito si è fatto vivo e ha manifestato il proposito di avvalersi di un nuovo collegio di difesa. Battisti, dice il legale in un comunicato, "afferma con forza che è innocente dei crimini di cui è imputato ingiustamente e, per questa ragione, ha deciso di cambiare radicalmente la sua difesa".

'''Controllo digitale'''

Le persone che decidessero di utilizzare le chat room per comunicare tra di loro e organizzare le proprie attività, magari per pianificare attacchi, dovranno tra qualche tempo scontrarsi con un nuovo strumento che il Governo statunitense ha deciso di far realizzare. Un sistema capace, viene detto, di "interpretare" ciò che viene scritto nelle chat.
L'onnipresente e sempreverde obiettivo di tenere sotto controllo quel che si dice in rete, infatti, ha trovato nelle scorse ore un nuovo formale battesimo con un primo finanziamento di quasi 160mila dollari che la National Science Foundation americana, ente governativo che sviluppa anche il programma "Approcci per combattere il terrorismo", ha garantito al Rensselaer Polytechnic Institute (RPI).
L'idea che guiderà il team del professor Bulent Yener è quella di sviluppare dei sistemi informatici capaci di tracciare il traffico dei post nelle chat pubbliche, al fine di scoprire eventuali conversazioni criminali che si tenessero in quella sede.
Che poi si riesca a raggiungere gli obiettivi prestabiliti, naturalmente, è cosa tutta da dimostrare. Si pensi che secondo un osservatorio autorevole come quello del Pew Internet & American Life Project solo negli Stati Uniti almeno 28 milioni di utenti hanno utilizzato almeno una volta un sistema di chat. Non solo, le tecnologie dietro le chat sono le più diverse, dai sistemi IRC a quelli Java, rendendo tutto ancora più complesso. A questo si aggiunge la distribuzione delle chat room su una quantità di server e servizi internet diversi.
Tutto questo solleva naturalmente numerose critiche da parte di chi sostiene il diritto alla privacy sebbene venga rilevato come, trattandosi di chat pubbliche, le uniche che verrebbero monitorate, tutto quello che il "sistemone" farebbe è appunto "partecipare" a modo suo, sebbene in modo assai diverso da un utente comune.
Line 30: Line 114:
 Il generale Dostum riconosce la validita' del voto. Il generale Dostum riconosce la validita' del voto.

GR ore 19.30

Italia

Occupazioni (audio)

E' già a rischio di sgombero l'occupazione dell'ex casa di cura in via di tor cervara 126, occupata ieri mattina. Da quanto si è saputo, la proprietà avrebbe richiesto al restituzione della struttura, dando tempo fino all'incontro di oggi tra gli occupanti e le occupanti e il municipio, incontro che si è svolto in tarda mattinata.

Milano (audio)

E' finalmento libero Milo, il compagnio arrestato in primavera assieme ad altri tre esponenti del centro socilae Orso, detenuti per settimane fino alla concessione degli arresti domiciliari. Restano invece ancora con restrizioni della loro libertà Orlando, marta e federico. Per Milo e Orlando il processo è stato comunque rinviato al prossimo 22 dicembre a genova

Indymedia (audio)

Continuano le iniziative a favore di Indymedia, i cui hardisk sono stati sequestrati il 7 ottobre scorso su ordine, a quanto sembra, delle magistratuire svizzere e italiane. Ad amsterdam oggi pomeriggio si è svolta una manifestazione davanti al consolato italiano, con il deposito di diverse decine di compurer vecchi e hardisk fuori uso. In italia, qualcuno scrive anche colonne sonore per la nuova stagione di oscurantismo. (ora va la canzoncina) Ma intanto, e la notizia è di poco fa l'Fbi avrebbe restituito gli hardisk alla società Rackspace, mentre continuano ad essere ignoti i motivi del loro sequestro. I nodi di indymedia interessati dal sequestro cmq non rimetteranno immediatamnete on line le macchine, poichè andrà verificato che nessun dato sia stato compromesso.

ANSA: Bruxelles, 13 ott. - Approda al Parlamento europeo la vicenda del sito web Indymedia, il cui server e' stato sequestrato nei giorni scorsi dall'FBI a Londra. Prima iniziativa quella di tre europarlamentari, Lilli Gruber, Michele Santoro e Giulietto Chiesa che hanno inoltrato un'interrogazione formale alla Commissione UE chiedendo se l'oscuramento di Indymedia "non rappresenti un attacco al diritto alla libera espressione del pensiero e all'informazione libera e un atto intimidatorio contro un network di informazione indipendente, in violazione della carta dei diritti dell'Unione Europea nonché dell'articolo 6 del Trattato dell'Unione". Facendo riferimento all'ipotesi che il sequestro sia stato chiesto dalle autorita' italiane e svizzere, Gruber, Santoro e Chiesa vogliono sapere anche "con quali strumenti giuridici e con quali motivazioni le autorità nazionali si siano mosse, per chiedere e ottenere i sequestri, presso un altro Stato dell'Unione Europea". "E' ammissibile - prosegue l'interrogazione - che gli organi di informazione europei divengano oggetto delle norme liberticide del Patriot Act? E a chi debbono rendere conto gli agenti FBI che operano fuori dal territorio degli Stati Uniti?". Anche l'europarlamentare di Rifondazione comunista, Vittorio Agnoletto ha fatto oggi un appello, in apertura di seduta pleanaria dell'europarlamento "perche' sia sbloccata la situazione o almeno si chieda di sapere le motivazioni di questa operazione "che mi sembra un intervento di censura". (

Deportazioni

Quando non sono i migranti, sono i nomadi. E' cominciata questa mattina una vasta operazione di controllo in accampamenti nomadi del Friuli Venezia Giulia. Sono impegnati oltre 450 carabinieri tra le province di Udine, Trieste, Pordenone e Gorizia, ma anche in altre località in regioni del Centro e del Nord Italia. L'azione, richiesta dalla Procura della Repubblica di Udine, ha portato già a numerosi arresti, e a molte richieste di esplusione di coloro che sono stati trovati senza i famigerati documenti in regola.

Scioperi

Hanno scioperato oggi i macchinisti delle ferrovie, con una giornata di agitazione che è terminata alle 17. Opposte le cifre di sindacati e azienda sulla riuscita dello sciopero nazionale dei macchinisti delle Ferrovie. Adesione massiccia, oltre l'80%, secondo l'Orsa; 85 treni su 100 regolarmente in viaggio, secondo Trenitalia.

Scioperi due (audio)

E si svolgerà domani a Roma la manifestazione nazionale degli autoferrotranvieri, con appuntamento alle 12 davanti a Montecitorio. Dopo lo sciopero del 15 settembre, e le risposte negative degli enti locali e delle istutuzioni, i lavoratori e le lavoratrici hanno scelto di andare direttamente davanti ai responsabili della loro situazione, denunciando anche le numerose denuncie (oltre 4000) arrivate per gli scioepri dello scorso anno.

Povertà

L'Istat afferma, in un rapporto annuale presentato oggi , che nel 2003 c'erano 2.360.000 famiglie italiane in condizioni di povertà relativa. Si tratta del 10,6% delle famiglie residenti, per un totale di 6.786.000 persone. La soglia convenzionale di povertà relativa per una famiglia di 2 componenti, calcolata secondo criteri legati ai consumi, è nel 2003 di 869,50 euro, il 5,6% in più rispetto alla soglia dell'anno precedente. Nel 2002 le famiglie povere erano l'11% ma, per l'Istat, il leggero calo non è "statisticamente significativo. La povertà relativa - osserva l'Istituto centrale di statistica - si mantiene dunque stabile rispetto all'anno precedente sia a livello nazionale sia nelle tre aree geografiche". Il calcolo viene fatto su una cifra comunque bassissima, difficile da sostenere per chiunque. Nella forbice tra quella soglia e i mille euro, sono censite altrettante famiglie, la cui vita non può non essere considerata povera, soprattutto per chi non possiede immobili ed è costretto a pagare un affitto che, secondo altri recenti dati, copre ormai il 50% del guadagno.

Canile Casaluca

Dopo infinite vicende non arriverà a buon fine la vicenda dell'affidamento e della gestione del canile, ascoltiamo una operatrice del canile.

Esteri

Palestina

Una bambina undicenne palestinese, che ieri era stata gravemente ferita dal fuoco israeliano in una scuola dell'Onu nel campo profughi di Khan Younis, e' deceduta. Lo hanno riferito fonti mediche palestinesi. La bambina era stata colpita mentre assisteva alle lezioni, seduta al suo banco, all'interno della scuola gestita dall'agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso dei rifugiati palestinesi (Unrwa); la piccola era stata raggiunta all'addome da una pallottola, sparata dai militari israeliani che in quel momento erano di fronte l'edificio. Un portavoce dell'Unrwa ha definito il delitto "raccapricciante". E' la seconda volta nel giro di poche settimane che una bimba viene colpita dal fuoco israeliano all'interno della scuola dell'Unrwa a Khan Younis, un campo profughi nel settore meridionale della Striscia di Gaza: lo scorso 7 settembre, fu gravemente ferita una bambina di 11 anni, deceduta qualche giorno piu' tardi dopo esser rimasta per due settimane in coma.

E altri due palestinesi sono stati uccisi oggi dalle truppe israeliane a Beit Lahiya, nella Striscia di Gaza. Sette invece i palestinesi rimasti feriti , tra cui quattro bambini tra i 5 e i 16 anni. Lo hanno riferito testimoni e fonti ospedaliere. Le due vittime sarebbero state uccise da un missile sparato da un jet israeliano. Stamattina in un altro raid aereo era stato ucciso un militante di Hamas. L'esercito israeliano è penetrato oggi per la prima volta nella città di Beit Lahiya, ampliando il raggio dell'operazione lanciata nel nord della Striscia lo scorso 28 settembre, operazione denominata " Giorni della penitenza"

Iraq

Il vice primo ministro iracheno Barham Saleh ha aperto oggi a Tokyo la conferenza dei Paesi donatori per l'Iraq chiedendo alla comunità internazionale di mantenere le sue promesse di doni. Cinque membri del governo provvisorio iracheno sono presenti a Tokyo per questa conferenza di due giorni alla quale partecipano i rappresentanti di 55 Paesi. La delegazione irachena tenterà di convincere i donatori che l'Iraq ha bisogno di fondi e che il Paese è abbastanza sicuro, secondo lui, perche' il danaro sia speso in modo efficace. Oggi il Giappone si è impegnato a concedere altri 40 milioni di dollari per contribuire alla tenuta delle elezioni previste in gennaio, portando a 1,3 miliardi di dollari il contributo di Tokyo. La conferenza è il seguito di quella di Madrid, nell'ottobre 2003: 37 Paesi e istituzioni finanziarie internazionali si erano allora impegnati a versare 13,6 miliardi di dollari (11 miliardi di euro) di doni e di prestiti all'Iraq. Ma un anno dopo, soltanto un miliardo di dollari (800 milioni di euro) sono stati depositati nel fondo dell'Onu e della Banca mondiale destinato alla ricostruzione irachena. E molte invece sono le inchieste sulla dispersione dei fondi. Lo stesso allawi, prima della conferenza, aveva detto che era giunto il momento di lasciare nelle mani degli iracheni la ricostruzione, per avere la certezza del giusto impiego dei fondi stanziati. Poche settimane fa, powell ha annunciato che una parte dei fondi per la ricostruzione sarebbe stato destinato invece alle spese militari per la sicurezza.

Ma gli Usa sono ben consapevoli ch ci sono molti modi di arricchirsi con la vicenda irachea: James Baker, ex segretario di Stato Usa e attuale inviato speciale della Casa Bianca per la questione della riduzione del debito iracheno, sarebbe al contempo legato per il gruppo Carlyle, coinvolto anch'esso nella vicenda. Lo riferisce il quotidiano britannico The Guardian, che cita documenti condifenziali. Il gruppo Carlyle, stando a un documento confidenziale di 65 pagine, fa parte di un consorzio che ha proposto in segreto al Kuwait, uno dei principali creditori di Baghdad, di raccogliere in suo favore 27 miliardi di dollari dall'Iraq, attraverso contatti politici di alto livello. Baker non avrebbe alcun tornaconto personale, precisa il Guardian, ma il consorzio potrebbe guadagnare dalla intermediazione una grande cifra. Ciò contrasterebbe comunque con l'impegno assunto da Baker per conto dell'amministrazione Usa, che è quello di far ridurre dalla comunità internazionale l'ingente debito dell'Iraq, che ammonta a circa 200 miliardi di dollari, per favorire la rinascita del Paese arabo.

Iran TEHERAN, 13 OTT - Alcuni giornalisti di siti web iraniani sono stati arrestati nelle ultime settimane in una nuova operazione contro la stampa riformista. Gli arrestati, secondo la stampa, sarebbero cinque o sei. Tra di loro vi e' anche Hanif Mazrui, figlio dell'ex deputato del Parlamento riformista Rajab Ali Mazrui, importante membro dell'Associazione dei giornalisti iraniani. A detta dei magistrati, i giornalisti incarcerati saranno processati con l'imputazione di 'atti contro la sicurezza nazionale'

Francia

La Corte di cassazione francese ha respinto oggi il ricorso di Cesare Battisti contro la sentenza della Corte d'appello, del 30 giugno, che ha autorizzato il governo francese ad estradarlo in Italia. I giudici della Cassazione hanno opposto un giudizio di irricevibilità sul primo dei motivi di ricorso formulati dalla difesa di Cesare Battisti respingendo in blocco tutti gli altri. Ora, secondo quanto il presidente francese Jacques Chirac ha assicurato al premier Silvio Berlusconi, la Francia dovrà procedere al decreto di estradizione dell'ex appartenente ai Pac. La Corte, riferendosi in particolare al ricorso sulla "cosa già giudicata" (il fatto cioè che nel 1991 la richiesta di estradizione fosse già stata respinta dalla Francia), ha stabilito che "in presenza di elementi nuovi, quali una condanna definitiva, la richiesta di estradizione può essere nuovamente formulata al governo interessato". Con l'accoglimento dell'istanza presentata il 29 settembre dal procuratore Jacques Mouton, diventa definitivo il provvedimento a carico di Battisti, condannato nel 1993 all'ergastolo dalla Corte d'assise e d'appello di Milano per alcuni omicidi avvenuti durante gli "anni di piombo". All'atto manca, adesso, solo la firma del governo. Dopo di che Battisti, che dalla fine di agosto si è reso irreperibile, avrà un'altra chance: potra ricorrere al Consiglio di Stato, massima istanza amministrativa francese. Il suo avvocato, Eric Turcon, ha detto che il suo assistito si è fatto vivo e ha manifestato il proposito di avvalersi di un nuovo collegio di difesa. Battisti, dice il legale in un comunicato, "afferma con forza che è innocente dei crimini di cui è imputato ingiustamente e, per questa ragione, ha deciso di cambiare radicalmente la sua difesa".

Controllo digitale

Le persone che decidessero di utilizzare le chat room per comunicare tra di loro e organizzare le proprie attività, magari per pianificare attacchi, dovranno tra qualche tempo scontrarsi con un nuovo strumento che il Governo statunitense ha deciso di far realizzare. Un sistema capace, viene detto, di "interpretare" ciò che viene scritto nelle chat. L'onnipresente e sempreverde obiettivo di tenere sotto controllo quel che si dice in rete, infatti, ha trovato nelle scorse ore un nuovo formale battesimo con un primo finanziamento di quasi 160mila dollari che la National Science Foundation americana, ente governativo che sviluppa anche il programma "Approcci per combattere il terrorismo", ha garantito al Rensselaer Polytechnic Institute (RPI). L'idea che guiderà il team del professor Bulent Yener è quella di sviluppare dei sistemi informatici capaci di tracciare il traffico dei post nelle chat pubbliche, al fine di scoprire eventuali conversazioni criminali che si tenessero in quella sede. Che poi si riesca a raggiungere gli obiettivi prestabiliti, naturalmente, è cosa tutta da dimostrare. Si pensi che secondo un osservatorio autorevole come quello del Pew Internet & American Life Project solo negli Stati Uniti almeno 28 milioni di utenti hanno utilizzato almeno una volta un sistema di chat. Non solo, le tecnologie dietro le chat sono le più diverse, dai sistemi IRC a quelli Java, rendendo tutto ancora più complesso. A questo si aggiunge la distribuzione delle chat room su una quantità di server e servizi internet diversi. Tutto questo solleva naturalmente numerose critiche da parte di chi sostiene il diritto alla privacy sebbene venga rilevato come, trattandosi di chat pubbliche, le uniche che verrebbero monitorate, tutto quello che il "sistemone" farebbe è appunto "partecipare" a modo suo, sebbene in modo assai diverso da un utente comune.

===G.R. 13,00 ===

PALESTINA

GAZA, Una bambina undicenne palestinese, che ieri era stata gravemente ferita dal fuoco israeliano in una scuola dell'Onu nel campo profughi di Khan Younis, e' deceduta. Lo hanno riferito fonti mediche palestinesi. La bimbetta era stata colpita mentre assisteva alle lezioni, seduta al suo banco, all'interno della scuola gestita dall'agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso dei rifugiati palestinesi (Unrwa); la piccola era stata raggiunta all'addome da una pallottola, sparata dai militari israeliani che in quel momento erano di fronte l'edificio. Un portavoce dell'Unrwa ha definito il delitto "raccapricciante". E' la seconda volta nel giro di poche settimane che una bimba viene colpita dal fuoco israeliano all'interno della scuola dell'Unrwa a Khan Younis, un campo profughi nel settore meridionale della Striscia di Gaza: lo scorso 7 settembre, fu gravemente ferita una bimbetta di 11 anni, deceduta qualche giorno piu' tardi dopo esser rimasta per due settimane in coma.

HEBRON - Uno dei comandanti del 'braccio armato' di Hamas, Imad Kawasmeh, 28 anni, e' stato catturato oggi a Hebron (Cisgiordania) da una unita' israeliana. Lo ha reso noto la radio militare secondo cui la sua cattura e' stata preceduta dall'assedio dell'edificio in cui si trovava. La notizia e' stata confermata da fonti palestinesi a Hebron.

RAZZI SU SDEROT NESSUNA VITTIMA Il lancio dei razzi e' avvenuto mentre le forze israeliane dislocate a nord di Gaza estendono le loro attivita' nel contesto della Operazione 'Giorni di Pentimento' il cui obiettivo e' appunto quello di rimuovere la minaccia dei razzi palestinesi dal Neghev settentrionale. La scorsa notte e stamane mezzi blindati israeliani hanno agito nella cittadina palestinese di Beit Lahya, nel Nord della Striscia. Un militante palestinese e' stato ucciso da un razzo sparato da un elicottero israeliano. Secondo la radio militare israeliana, e' probabile che la Operazione sia vicina alla sua fase conclusiva

IRAQ

Due pattuglie della forza multinazionale a guida polacca sono state attaccate dal fuoco della guerriglia irachena nella serata di ieri nei pressi della città di Karbala, nell'Iraq orientale, in due diversi incidenti. Lo ha reso noto il portavoce militare polacco Krzysztof Plazuk dall'Iraq, precisando che non ci sono stati feriti fra i soldati della coalizione. Plazuk ha precisato ancora che la prima pattuglia è stata attaccata da armi leggere a circa 15 chilometri a est di Karbala mentre la seconda è finita sotto il fuoco del nemico durante un pattugliamento a 8 chilometri ad est della città. La Polonia comanda una forza di 6.000 uomini provenienti da 15 Paesi, fra i quali si contano circa 2.400 polacchi - nelle province di Babil, Karbala e Wasit

OFFENSIVA USA PRIMA DEL RAMADAN SCONTRI A FALLUJAH E HIT - Prima dell'inizio delle festività del ramadan - previsto per la fine della settimana - le forze Usa hanno lanciato un'offensiva contro la guerriglia irachena e oggi in diverse zone del paese sono in corso pesanti scontri a fuoco.

BAQUBA UCCISO UFFICIALE DI POLIZIA IRACHENO - Un ufficiale di polizia iracheno è stato ucciso oggi nella adiacenze di Baquba, a nord di Baghdad, mentre si trovava a bordo della sua automobile. I' ufficiale di polizia Saad Hassan al Bayati, che era impiegato in un ufficio per i rapporti con i cittadini, è rimasto vittima di un agguato alle 7 ora locale, mentre si recava al lavoro con la propria vettura.

Afghanistan

Il generale Dostum riconosce la validita' del voto. Il generale afghano Abdul Rashid Dostum, uno dei rivali del presidente Hamid Karzai nelle elezioni svoltesi nel paese, ha posto termine al suo boicottaggio della votazione inizialmente dettato dal convincimento di avvenute irregolarità nel voto. Lo ha detto oggi il suo portavoce.

IN GIORDANIA CARCERE TOP-SECRET CIA PER AL-QAEDA

E' in Giordania il carcere top-secret e di massima sicurezza dove la Cia ha rinchiuso 11 presunti terroristi sospettati di appartenere ad al-Qaeda: lo scrive stamane il quotidiano israeliano 'Haaretz', citando fonti di servizi segreti internazionali. Di carceri di massima sicurezza che gli Stati Uniti hanno allestito all'estero per gli uomini di al-Qaeda si e' cominciato a parlare subito dopo la guerra in Afghanistan, ma finora non erano state fatte neanche ipotesi. Ieri, un rapporto dell'organizzazione umanitaria internazionale 'Human Rights Watch' (Hrw) ha segnalato i nomi di almeno 11 uomini sospettati di appartenere ad al-Qaeda e che sono sostanzialmente "spariti", perche' detenuti dalla Cia in un luogo al di fuori del territorio statunitense cosi' segreto che neppure il presidente Usa, George W. Bush, ha voluto conoscerlo. La detenzione al di fuori del territorio statunitense consente -continua ancora 'Haaretz' - agli investigatori della Cia di utilizzare metodi che sono vietati dalle leggi Usa e di farlo in un Paese che e' molto vicino al governo di Washington, riducendo cosi' i pericoli di fughe di notizie.

NATO

Si è aperta questa mattina con un evidente contrasto di opinioni tra Germania e Usa sul ruolo della Nato in Afghanistan la riunione informale dei ministri della Difesa dei Paesi dell'Allenaza in corso di svolgimento a Poiana Brasov, in Romania. Il ministro tedesco Peter Struck ha detto alla radio che Berlino si oppone alla proposta di integrazione delle forze di peacekeeping della Nato in Afghanistan con 18mila soldati americani. "Siamo contrari alla convergenza di due mandati" ha spiegato. Il governo tedesco, secondo quanto spiegato dal ministro, "vincola il suo impegno principalmente al mandato di stabilizzazione e a quello per la lotta al terrorismo internazionale". Progetto che prevede una netta distinzione tra le due missioni e non, come preferito dagli Usa, una convergenza sotto una guida unica entro i primi mesi del 2005. Pur ricordando che "mettere insieme queste due missioni è un problema molto complicato", l'ambasciatore Usa alla Nato Richard Burns, ha invece sottolineato che "un certo numero di persone sosterrà questa proposta". Fra i principali temi all'ordine del giorno dell'incontro, al quale partecipa anche il ministro della Difesa italiano Antonio Martino, figura anche l'Iraq. In seguito alle intese raggiunte la scorsa settimana a Bruxelles dal Consiglio Atlantico, con l'approvazione di un piano di invio di circa 300 istruttori dei nuovi quadri militari iracheni, i ministri della Difesa approfondiranno il tema del sostegno della Nato per l'addestramento delle forze di sicurezza irachene. Ma i vertici della Nato sono preoccupati della scarsità di risorse a disposizione. Germania, Francia, Spagna e Belgio hanno già preannunciato la loro intenzione di non inviare uomini in Iraq; altre nazioni riluttanti potrebbero fare altrettanto. Dal mese di agosto sono solo 40 i membri del personale Nato inviati a Baghdad per le procedure di addestramento.

NIGERIA

SCIOPERO GENERALE, SINDACATI MINACCIANO PROLUNGAMENTO I sindacati nigeriani hanno minacciato di estendere lo sciopero generale indetto in tutto il Paese contro il caro-benzina, giunto ormai al suo terzo giorno. Lo sciopero, iniziato lunedì, dovrebbe durare quattro giorni stando al programma iniziale, e potrebbe riprendere tra due settimane se il prezzo delle benzina non scenderà. "Lo sciopero va avanti ed è attuato in quasi tutto il Paese", ha detto Owei Lekeimfa, portavoce del 'Nigeria Labor Congress', il principale sindacato del Paese. "Abbiamo detto alla polizia che se gli arresti e le vessazioni proseguiranno, estenderemo lo sciopero oltre il termine di domani". Almeno due sono le persone uccise negli scontri scoppiati tra la polizia e i sostenitori del sindacato. Lo sciopero non ha comunque avuto ancora conseguenze dirette sulla produzione del greggio, che resta sui 2 milioni e mezzo di barili al giorno per l'esportazione.

PARIGI

La Corte di Cassazione francese decidera' oggi sull'estradizione dell'ex militante della lotta armata e successivamente scrittore Cesare Battisti. La suprema Corte si riunira' oggi per esaminare la decisione del tribunale di Parigi che lo scorso 30 giugno ha espresso parere favorevole all'estradizione in Italia dove Battisti e' stato condannato in contumacia all'ergastolo.

ROMA

Tor Cervara: è il secondo giorno di ocupazione per Tor cervara, oggi appuntamento con il municipio alle ore 13.30, ieri è stato un incontro con la propietaria dell'immobile chi ha chiesto gli okupanti di lasciarlo e dal comisariato confermano pericolo di sgombero. Oggi pomeriggio merenda sociale, noi sentiremo loro nella mattinata. Alle 14.30 assemblea pubblica, l'indirizza via tro cervata 126.ma ascoltiamo la corripondenza

gror041013 (last edited 2008-06-26 09:55:15 by anonymous)