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== G.R. ORE 19.30 ==

''' esteri'''

Iraq. Ancora bombe Usa su Falluja, sterminata una famiglia
20 ottobre 2004
Una famiglia di sei persone, genitori e quattro bambini, è rimasta uccisa sotto i bombardamenti aerei statunitensi, ripresi questa mattina su

Falluja. I loro cadaveri sono stati recuperati dalle macerie dell'abitazione distrutta, e un cameraman della Reuters ha ripreso la scena. Un

portavoce militare americano, nell'annunciare la ripresa dei raid aerei sulla città ribelle sunnita, aveva detto invece che le bombe avevano colpito

e distrutto "due covi appartenenti agli uomini del terrorista al Zarqawi", il presunto referente di al Qaeda in Iraq.

Un soldato americano accusato di abusi su prigionieri iracheni si e' dichiarato oggi colpevole davanti alla Corte marziale. Il sergente Ivan

Frederick ha detto ad un'udienza in una base militare a Baghdad di aver cercato di umiliare i prigionieri. La sentenza dovrebbe essere

annunciata domani dal giudice colonnello James Pohl.


IRAQ: ONG VOLONTARIA SEQUESTRATA SOSPENDE OPERAZIONI
. - Ha disposto la sospensione delle proprie operazioni in Iraql'organizzazione non governativa la cui responsabile per il Paese arabo,

l'anglo-irachena Margaret Hassan, 56 anni, nativa di Dublino, ieri e' stata sequestrata a Baghdad da ignoti guerriglieri. Lo ha annunciato Robert

Glasser, direttore esecutivo di 'Care Australia', attraverso la cui sede di Canberra la volontaria rapita era stata investita del coordinamento delle

iniziative umanitarie nella capitale irachena, ove si e' sposata ed e' attiva da oltre 25 anni. Glasser ha comunque precisato che il personale

dell'organizzazione, tutti iracheni al pari del marito dell'operatrice presa in ostaggio, non sara' ritirato.
  
Sarà l'Egitto a ospitare Sharm el Sheikh, sulla costa del Mar Rosso, la conferenza internazionale sull'Iraq in programma il 22 e 23 novembre:

lo ha detto il portavoce della presidenza egiziana Magued Abdel Fattah, dopo un colloquio al Cairo fra il vice-segretario di Stato americano

William Burns e il presidente Hosni Mubarak. “Si discuterà di come applicare la risoluzione 1546 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite

per permettere agli iracheni di controllare la situazione nel loro Paese, con l'aiuto dell'Onu, e di tenere le elezioni previste all'inizio di gennaio

2005'' ha detto Burns. ''Questo incontro, per come noi lo vediamo, è limitato ai rappresentanti dei governi'' ha aggiunto il vice-segretario di Stato

americano; secondo le prime indicazioni, parteciperanno alla conferenza l'Iraq e i Paesi suoi vicini, l'Egitto, i Paesi industrializzati del G-8, la

Lega Araba e l'Organizzazione della conferenza islamica (
 
GAZA: NUOVE VIOLENZE A RAFAH
Un militante palestinese è stato ucciso questa mattina nei pressi del campo profughi di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza vicino al confine

con l’Egitto. Lo riferiscono fonti israeliane, precisando che il giovane insieme ad altre due persone è stato colpito dal fuoco di un carro armato

israeliano . Il fuoco dei militari avrebbe ferito

anche uno dei due compagni della vittima.



LIBERIA
TENSIONI TRA POPOLAZIONE E GOVERNO PROVVISORIO PER APERTURA SCUOLA
 I ‘caschi blu’ della missione Unmil in Liberia hanno disperso con l’uso di gas lacrimogeni una piccola folla di genitori e alunni davanti a una

scuola elementare a Monrovia; i dimostranti chiedevano l’avvio delle lezioni del nuovo anno scolastico che avrebbe dovuto iniziare il 5 ottobre

scorso. Secondo i genitori la scuola sarebbe stata fatta chiudere dal capo del governo di transizione Gyude Bryant per ragioni poco chiare; la

protesta sarebbe solo l’ultima delle frequenti agitazioni che catalizzano il malcontento della popolazione: “Dove dovrebbero andare i bambini?

Perché non gli viene permesso di studiare?”, “Che ne sarà delle rette che abbiamo già pagato e dei soldi per le uniformi” sono tra i commenti

dei genitori raccolti dall’agenzia ‘France Press’. La dimostrazione iniziata pacificamente ha poi visto salire la tensione quando al gruppo si

sono aggiunti alcuni giovani ed è iniziato un lancio di sassi contro gli uomini dell’Unmil in cui sono stati invece feriti tre bambini. “Ogni

settimana ci sono almeno tre o quattro episodi di questo genere, con proteste che finiscono in sassaiole e l’intervento dei peacekeepers” dice

alla MISNA padre Mauro Armanino, superiore regionale dello Sma (Società missioni africane), missionario a Monrovia. “In questo caso l’uso

dei gas lacrimogeni potrebbe essere motivata dal fatto che la scuola si trova nello stesso quartiere residenziale dove si è recentemente

trasferito Bryant” aggiunge il religioso. Più volte padre Armanino è stato testimone di lamentele e proteste da parte della popolazione che si

dice delusa dell’attuale governo di transizione, sorto dopo 14 anni di conflitto ininterrotti, e dagli uomini della Unmil, al momento la più grande

missione Onu in Africa, con 15.000 soldati impegnati a disarmare gli ex-combattenti. Diverse zone del Paese, però, continuano a restare sotto

il controllo degli ex-ribelli. Il missionario ricorda che nei mesi scorsi una protesta popolare analoga a quella di oggi era scoppiata per sollecitare

la ‘restituzione’ una scuola il cui edificio era stato assegnato a un comando dei ‘caschi blu’.

NIGERIA

Il governo nigeriano dovrebbe intervenire per proteggere due donne condannate a morte tramite lapidazione da un tribunale islamico nei giorni

scorsi: lo ha chiesto la ‘Law Society’ (Associazione per la legalità) del Sudafrica, per voce di Thoba Poyo, presidente del comitato che si

occupa delle questioni ‘di genere’. Dopo il clamore dei casi di Safyia Husseini e Amina Lawal – per le quali la mobilitazione internazionale

riuscì a bloccare l’applicazione delle condanne alla lapidazione – la scorsa settimana, nel silenzio dei mass-media, a due donne è stata

comminata la stessa pena. Riconoscendole colpevoli di aver avuto rapporti al di fuori del matrimonio, un tribunale islamico dello Stato

settentrionale di Bauchi aveva applicato la Sharia, la legge islamica, condannando Hajara Ibrhaim e Daso Adamu; la prima, incinta, dovrebbe

rimanere in carcere fino alla nascita del figlio e poi essere uccisa; l’altra è stata imprigionata a Ningi. I due uomini ‘rei’ di aver avuto rapporti

con loro sono stati invece assolti; dopo la sentenza di primo grado è comunque prevista la possibilità di un processo di appello. "Come può la

Nigeria essere membro dell’Unione Africana e della Corte africana dei diritti umani, continuando comunque a praticare queste infrazioni dei

diritti?" si è chiesta la responsabile della ‘Law Society’. Poyo ha aggiunto che questi due nuovi casi offrono alla Nigeria la possibilità di rivedere

il proprio sistema giudiziario. Nella Confederazione Nigeriana – il Paese più popoloso dell’Africa, con oltre 120 milioni di abitanti – 12 Stati su

36, tutti nel nord, nel 2000 hanno reintrodotto la legge islamica, che prevede anche la lapidazione. Finora, tuttavia, nessuna sentenza di

questo tipo è stata eseguita.
 


 Ogm. Greenpeace diffonde un rapporto che gli Usa hanno nascosto
20 ottobre 2004
Greenpeace ha reso noto ieri un rapporto del Nafta che raccomanda che venga ridotto in farina tutto il mais statunitense che entra in Messico,

per evitare la contaminazione delle sementi e la conseguente dispersione in ambiente di ogm. Secondo il rapporto, spiegano quelli di

Greenpeace, "il Messico dovrebbe anche mantenere la moratoria sul mais transgenico per tutelare la propria biodiversità.
Nel 2003 gli Usa hanno esportato in Messico oltre 5,5 milioni di tonnellate di mais, almeno il 30 per cento del quale transgenico. Mancando

negli Stati uniti ogni forma di segregazione, tutto il mais ogm importato in Messico andrebbe etichettato come ogm, come sostiene anche il

rapporto stilato dalla Commissione per la cooperazione ambientale del Nafta (North American Free Trade Agreement ). Non è un caso,

insomma, che il governo Usa abbia bloccato la pubblicazione di questo rapporto, che è stato completato a giugno".
Federica Ferrario, responsabile campagna ogm di Greenpeace, ha dichiarato che "Visto che il rapporto riconosce i rischi ambientali del mais

ogm, diventa difficilmente sostenibile il ricorso statunitense al Wto contro la moratoria europea sugli ogm, in vigore dal 1998".
In agosto, il Wto aveva accettato la richiesta europea che una commissione di scienziati venisse consultata prima di una decisione su questa

vertenza. Il rapporto Nafta dovrebbe essere ora un valido sostegno alla posizione europea orientata al principio di precauzione: la seconda

udienza del caso al Wto è prevista per il 23 novembre.
"E' soprendente che la Commissione europea non sostenga gli Stati membri che vengono attaccati al Wto e chieda loro di eliminare i bandi

nazionali agli ogm, quando è l'Organizzazione del libero commercio a sostenere la moratoria sulla coltivazione del mais ogm e a segnalare i

rischi dell'importazione di ogm", ha aggiunto Ferrario.

''italia''

Roma, 16:59
Acerra, sindaco: lavori non si fermano, protesta va avanti

"La richiesta di sospensione dei lavori per l'installazione dell'inceneritore è stata respinta". Lo ha reso noto il sindaco di Acerra, Espedito

Marletta - oggi a Roma insieme a una cinquantina di manifestanti che hanno sfilato in corteo per le strade della capitale - al termine

dell'incontro durato quasi due ore tra la delegazione dei rappresentanti di Acerra e il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, presente

Bruno Agricola, direttore generale del ministero dell'Ambiente. "Ci hanno detto - ha spiegato il sindaco - che l'impianto e la tecnologia sono

inadeguati e dovranno essere aggiornati. Ci hanno detto che non conoscono la zona, ancora devono fare le indagini di compatibilità del

territorio. Il risultato non c'è e noi continueremo la battaglia".
(corr)

pericolo di gombero di un neo spazio occupato a Roma
(corr)


Milano, 22 ottobre. Giornata di mobilitazione dei collettivi studenteschi
20 ottobre 2004
Scandalo a Milano nei giorni scorsi per un atto di vandalismo nel liceo Parini. In seguito alle dichiarazioni del preside del liceo e agli articoli di

alcuni quotidiani, che hanno accusato dell'allagamento il collettivo più attivo politicamente del liceo, il coordinamento dei collettivi di Milano e

provincia ha indetto una giornata di mobilitazione, il 22 ottobre.
"Oggi i giornali parlano dell'atto di vandalismo che ha coinvolto il Parini, una scuola in cui da anni è presente uno dei collettivi che con noi

costruiscono politica e autogestione, cercano di praticare un altro modo di fare scuola e di fermare chi le scuole le vuole distruggere con le

Riforme e non solo, uno di quei collettivi che a scuola hanno sempre portato cultura e socialità, mai devastazione.
Abbiamo letto con apprensione le dichiarazioni ambigue e gravissime del preside Perdetti, che lascia intendere un piano organizzato. Se sa

qualcosa parli chiaro, ma soprattutto specifichi che non intende accusare noi tutti, studenti che si ribellano e disobbediscono, costruiscono e

non distruggono, compresi i fratelli e le sorelle del collettivo del Tenca, che sono stati indegnamente accusati su Repubblica.
Diamo appuntamento a tutti per venerdì 22 in tutte le scuole, insieme agli studenti del Parini che gireranno tra gli istituti, tra un'assemblea e

un'occupazione, tra un collettivo e uno studio Radio, per costruire quella partecipazione/autogestione che a differenza di Riforme, ministri,

assessori e presidi di questa città, noi quotidianamente costruiamo".


FIAT MELFI: NESSUN ACCORDO SU CIG
 Non e' stato raggiunto un accordo sulla cassa integrazione alla Fiat di Melfi (Potenza) nel corso dell' incontro avvenuto ieri nella sede di

Assindustria a Potenza fra la direzione della Sata, i sindacati e la Rsu. Lo si legge in una nota delle organizzazioni sindacali e della Rsu.

Queste ''nel prendere atto che la richiesta della Fiat e' legata al 'calo del flusso produttivo temporaneo legato al mercato', hanno ribadito la

propria posizione sul Piano industriale presentato a Torino lo scorso 6 ottobre, che non risulta adeguato per le prospettive complessive dell'

intero settore dell' auto nel nostro Paese''. Sindacati e Rsu hanno convocato per martedi' 26 ottobre la riunione dell' intera Rsu di Sata per fare

una valutazione complessiva della situazione, in vista della convocazione delle assemblee dei lavoratori.
 

NAPOLI: DISOCCUPATI BLOCCANO AEROPORTO CAPODICHINO = Centinaia di disoccupati del

'Coordinamento di lotta per il lavoro' hanno bloccato, poco prima delle ore 19, l'aeroporto napoletano di Capodichino. Ogni attivita' dello scalo e'

stata interrotta: ferme le partenze e stop anche all'uscita dei passeggeri.


Continua la mobilitazione degli immigrati, sentiamo i prossimi apuntamenti



Inserisci una descrizione per gror041020

G.R. 9,30

Notizia del 11/06/2004 (gaynews.it) Ucciso in Giamaica il fondatore del movimento gay.

L’assassinio viene etichettato dalla polizia come sempice aggressione a fini di rapina.

In un paese dove fare sesso gay è reato e dove il governo non fa nulla per proteggere gli omosessuali dal clima di violenza e aggressione, Brian Williamson era uno dei pochi che aveva avuto il coraggio di dichiarare apertamente la propria omosessualità e fondare un movimento per la protezione delle persone gay e lesbiche. Con 30 vittime dovute all’odio omofobo, la jamaica era nel mirino di Amnesty International che era intervenuta più volte per chiedere al governo di abolire le sodomy law e di approvare una legge contro gli hate crimes. E Williamson era in prima fila per protestare contro il primo ministro del paese. Il 10 ottobre il suo coro è stato scoperto nell’appartamento dove viveva, maciullato dalle ferite al collo fatte con un coltello. La polizia ha concluso che si trattava di un tentativo di rapina finito male visto il disordine in cui si trovava la casa. non la ensano così le organizzazioni glbt che lo ritengono un hate crime dovuto alla visibilità di Williamson come gay. L’ultima battaglia di Williamson è stata a favore di un adolescente che è stato picchiato a sangue dai compagni di scuola, sotto lo sguardo compiaciuto del padre, per aver baciato un ragazzo.

IRAQ ATTENTATO PRESSO AEROPORTO BAGHDAD, E' STATA AUTOBOMBA E' stata un'autobomba a far saltare il blindato Humvee Usa lungo la strada tra Baghdad e l'aeroporto. Un portavoce della polizia irachena spiega che l'auto è esplosa al passaggio di un convoglio Usa. Secondo fonti Usa no ci sono morti o feriti tra i militari americani. Sarebbe morto invece l'uomo a bordo dell'auto saltata in aria. SOSPENDE LE OPERAZIONI L'ONG DELLA VOLONTARIA SEQUESTRATA Ha disposto la sospensione delle proprie operazioni in Iraq 'Care International', l'organizzazione non governativa la cui responsabile per il Paese arabo, l'anglo-irachena Margaret Hassan, 56 anni, cittadina irlandese nativa di Dublino, ieri e' stata sequestrata a Baghdad da ignoti guerriglieri. Lo ha annunciato Robert Glasser, direttore esecutivo di 'Care Australia', attraverso la cui sede di Canberra la volontaria rapita era stata investita del coordinamento delle iniziative umanitarie nella capitale irachena, ove si e' sposata ed e' attiva da oltre 25 anni. Glasser ha comunque precisato che il personale dell'organizzazione, tutti iracheni al pari del marito dell'operatrice presa in ostaggio, non sara' ritirato.

  • M.O./ GAZA, PALESTINESE UCCISO DA ISRAELIANI A RAFAH

Un palestinese è stato ucciso all'alba di oggi da colpi sparati dagli israeliani nel campo profughi di Rafah, nella Striscia di Gaza, secondo quanto l'Afp ha appreso da fonti mediche locali. Ashred Dereka, 29 anni, è stato colpito a morte nella sua casa a Rafah da una raffica di arma automatica sparata da un carro armato israeliano che operava nel settore. Il decesso porta a 4.503 il numero dei morti della seconda Intifada cominciata nel settembre del 2000: 3.474 i palestinesi uccisi e 955 gli israeliani.

  • COLOMBIA: UCCISO A BARRANQUILLA ALTRO DOCENTE UNIVERSITARIO

Un commando armato ha ucciso ieri il professore universitario Angel de la Hoz Castelar quando usciva da casa sua nel quartiere 'Las Cometas' di Barranquilla, nel dipartimento Atlantico colombiano. Fonti della polizia hanno reso noto che il docente, di 42 anni, e' morto all'istante per le ferite riportate, mentre i due assalitori si sono dati alla fuga su una moto di potente cilindrata. Il nuovo omicidio ha creato grande emozione in citta' perche' e' avvenuto ad appena un mese da quello con le stesse modalita' del sociologo e docente universitario Alfredo Correa de Andreis, impegnato nel sostegno dei profughi interni generati dalla guerra civile, accusato da alcuni di avere legami con le Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc). PARAGUAY

  • LEZIONI INTERROTTE PER...FAME

"Non ho cuore di chiedere ai miei ragazzi di continuare a venire a lezione e fare i compiti; la maggior parte arriva in classe senza aver mangiato nulla e noi, maestri indigeni, ci sentiamo totalmente impotenti ...": è lo sfogo affidato al quotidiano ‘Ultima Hora’ da Amada Ramírez, insegnante dell'istituto elementare ‘Sanapana e Karanda’y Puku’, nel distretto di Presidente Hayes. Come ogni anno, quando la siccità arriva nei dipartimenti della ‘Región Occidental’ del Paraguay, in particolare il Chaco, la carestia colpisce soprattutto i bambini e i maestri non hanno altra alternativa che terminare l’anno scolastico diversi mesi prima del tempo. "Dei miei 35 alunni, ormai ne vengono a lezione appena una decina, deboli e affamati e senza interesse per lo studio; gli altri sono con i genitori, in montagna, , alla ricerca di un po’ di palmito e miele" ha detto Ramírez. Da parte sua Aristides Gomez, direttore del ‘Comitato d’emergenza nazionale’, organismo incaricato di prestare assistenza alla popolazione colpita dalla siccità, ha più volte lanciato l’allarme sull’insufficienza degli aiuti alimentari, sostenendo che "i fondi stanziati dal ministero del Tesoro sono insufficienti". Protesta generale in tutta Europa contro la General Motors e il suo piano di ristrutturazione che prevede il taglio di 12mila posti di lavoro. Da Euronews.net:

Manifestazioni in Austria, Belgio, Spagna, Ungheria, Portogallo e naturalmente Germania, in particolare alla Opel di Bochum, dove si paga il prezzo più alto: si prevedono sino a 10mila licenziamenti.

In questo stabilimento storico si sciopera a singhiozzo da sei giorni: le conseguenze si sono fatte sentire ad Anversa, dove la produzione della Astra, per esempio, si è fermata per la mancanza di pezzi prodotti proprio a Bochum.

"Questo non è uno sciopero, dice un manifestante, è un messaggio alla direzione. Siamo decisi a non rinunciare al posto di lavoro e combatteremo sino alla fine."

Stesso scenario a Ruesselsheim, vicino a Francoforte: la cittadina "è" la Opel: in circa 15mila sono scesi in piazza, a sostegno anche dei sindacati in fase di trattative. La direzione ha fatto un primo gesto, impegnandosi a mantenere in attività gli stabilimenti anche dopo il 2010, a condizione di migliorare la competitività.

A Kaiserslautern, nell'ovest della Germania, i lavoratori Opel hanno continuato almeno in parte il loro turno pur partecipando a una marcia di solidarietà coi colleghi che rischiano il posto.

Italia Traffico di droga: sotto accusa il comandante dei Ros

MILANO. Un’udienza piena d’imbarazzi: da una parte un magistrato della Dda di Brescia, Mario Conte, e il comandante del gruppo investigativo d’eccellenza, il Ros dei carabinieri, il generale Giampaolo Ganzer, nel ruolo di imputati; dall’altra pm che per anni hanno lavorato con lui e che ora lo mettono sul banco degli accusati. Nel mezzo reati pesanti che vanno dall’associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti al peculato, al falso ideologico. Tra i coimputati un gruppo nutrito di trafficanti e spacciatori. Secondo la procura milanese il generale dei carabinieri avrebbe fatto un uso così disinvolto dei suoi poteri investigativi fino a passare dall’altra parte della barricata. Insomma, Ganzer, il suo vice Obinu (attualmente al Sisde) e altri ufficiali e sottufficiali del Ros sarebbero diventati trafficanti di droga. La difesa parla invece di operazioni sul filo della legalità, rese necessarie per colpire il traffico internazionale di stupefacenti. Un uso troppo disinvolto delle indagini o qualcosa di peggio? È quanto dovrà ora stabilire il gup.

G.R. ORE 19.30

esteri

Iraq. Ancora bombe Usa su Falluja, sterminata una famiglia 20 ottobre 2004 Una famiglia di sei persone, genitori e quattro bambini, è rimasta uccisa sotto i bombardamenti aerei statunitensi, ripresi questa mattina su

Falluja. I loro cadaveri sono stati recuperati dalle macerie dell'abitazione distrutta, e un cameraman della Reuters ha ripreso la scena. Un

portavoce militare americano, nell'annunciare la ripresa dei raid aerei sulla città ribelle sunnita, aveva detto invece che le bombe avevano colpito

e distrutto "due covi appartenenti agli uomini del terrorista al Zarqawi", il presunto referente di al Qaeda in Iraq.

Un soldato americano accusato di abusi su prigionieri iracheni si e' dichiarato oggi colpevole davanti alla Corte marziale. Il sergente Ivan

Frederick ha detto ad un'udienza in una base militare a Baghdad di aver cercato di umiliare i prigionieri. La sentenza dovrebbe essere

annunciata domani dal giudice colonnello James Pohl.

IRAQ: ONG VOLONTARIA SEQUESTRATA SOSPENDE OPERAZIONI . - Ha disposto la sospensione delle proprie operazioni in Iraql'organizzazione non governativa la cui responsabile per il Paese arabo,

l'anglo-irachena Margaret Hassan, 56 anni, nativa di Dublino, ieri e' stata sequestrata a Baghdad da ignoti guerriglieri. Lo ha annunciato Robert

Glasser, direttore esecutivo di 'Care Australia', attraverso la cui sede di Canberra la volontaria rapita era stata investita del coordinamento delle

iniziative umanitarie nella capitale irachena, ove si e' sposata ed e' attiva da oltre 25 anni. Glasser ha comunque precisato che il personale

dell'organizzazione, tutti iracheni al pari del marito dell'operatrice presa in ostaggio, non sara' ritirato.

Sarà l'Egitto a ospitare Sharm el Sheikh, sulla costa del Mar Rosso, la conferenza internazionale sull'Iraq in programma il 22 e 23 novembre:

lo ha detto il portavoce della presidenza egiziana Magued Abdel Fattah, dopo un colloquio al Cairo fra il vice-segretario di Stato americano

William Burns e il presidente Hosni Mubarak. “Si discuterà di come applicare la risoluzione 1546 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite

per permettere agli iracheni di controllare la situazione nel loro Paese, con l'aiuto dell'Onu, e di tenere le elezioni previste all'inizio di gennaio

2005 ha detto Burns. Questo incontro, per come noi lo vediamo, è limitato ai rappresentanti dei governi ha aggiunto il vice-segretario di Stato

americano; secondo le prime indicazioni, parteciperanno alla conferenza l'Iraq e i Paesi suoi vicini, l'Egitto, i Paesi industrializzati del G-8, la

Lega Araba e l'Organizzazione della conferenza islamica (

GAZA: NUOVE VIOLENZE A RAFAH Un militante palestinese è stato ucciso questa mattina nei pressi del campo profughi di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza vicino al confine

con l’Egitto. Lo riferiscono fonti israeliane, precisando che il giovane insieme ad altre due persone è stato colpito dal fuoco di un carro armato

israeliano . Il fuoco dei militari avrebbe ferito

anche uno dei due compagni della vittima.

LIBERIA TENSIONI TRA POPOLAZIONE E GOVERNO PROVVISORIO PER APERTURA SCUOLA

  • I ‘caschi blu’ della missione Unmil in Liberia hanno disperso con l’uso di gas lacrimogeni una piccola folla di genitori e alunni davanti a una

scuola elementare a Monrovia; i dimostranti chiedevano l’avvio delle lezioni del nuovo anno scolastico che avrebbe dovuto iniziare il 5 ottobre

scorso. Secondo i genitori la scuola sarebbe stata fatta chiudere dal capo del governo di transizione Gyude Bryant per ragioni poco chiare; la

protesta sarebbe solo l’ultima delle frequenti agitazioni che catalizzano il malcontento della popolazione: “Dove dovrebbero andare i bambini?

Perché non gli viene permesso di studiare?”, “Che ne sarà delle rette che abbiamo già pagato e dei soldi per le uniformi” sono tra i commenti

dei genitori raccolti dall’agenzia ‘France Press’. La dimostrazione iniziata pacificamente ha poi visto salire la tensione quando al gruppo si

sono aggiunti alcuni giovani ed è iniziato un lancio di sassi contro gli uomini dell’Unmil in cui sono stati invece feriti tre bambini. “Ogni

settimana ci sono almeno tre o quattro episodi di questo genere, con proteste che finiscono in sassaiole e l’intervento dei peacekeepers” dice

alla MISNA padre Mauro Armanino, superiore regionale dello Sma (Società missioni africane), missionario a Monrovia. “In questo caso l’uso

dei gas lacrimogeni potrebbe essere motivata dal fatto che la scuola si trova nello stesso quartiere residenziale dove si è recentemente

trasferito Bryant” aggiunge il religioso. Più volte padre Armanino è stato testimone di lamentele e proteste da parte della popolazione che si

dice delusa dell’attuale governo di transizione, sorto dopo 14 anni di conflitto ininterrotti, e dagli uomini della Unmil, al momento la più grande

missione Onu in Africa, con 15.000 soldati impegnati a disarmare gli ex-combattenti. Diverse zone del Paese, però, continuano a restare sotto

il controllo degli ex-ribelli. Il missionario ricorda che nei mesi scorsi una protesta popolare analoga a quella di oggi era scoppiata per sollecitare

la ‘restituzione’ una scuola il cui edificio era stato assegnato a un comando dei ‘caschi blu’.

NIGERIA

Il governo nigeriano dovrebbe intervenire per proteggere due donne condannate a morte tramite lapidazione da un tribunale islamico nei giorni

scorsi: lo ha chiesto la ‘Law Society’ (Associazione per la legalità) del Sudafrica, per voce di Thoba Poyo, presidente del comitato che si

occupa delle questioni ‘di genere’. Dopo il clamore dei casi di Safyia Husseini e Amina Lawal – per le quali la mobilitazione internazionale

riuscì a bloccare l’applicazione delle condanne alla lapidazione – la scorsa settimana, nel silenzio dei mass-media, a due donne è stata

comminata la stessa pena. Riconoscendole colpevoli di aver avuto rapporti al di fuori del matrimonio, un tribunale islamico dello Stato

settentrionale di Bauchi aveva applicato la Sharia, la legge islamica, condannando Hajara Ibrhaim e Daso Adamu; la prima, incinta, dovrebbe

rimanere in carcere fino alla nascita del figlio e poi essere uccisa; l’altra è stata imprigionata a Ningi. I due uomini ‘rei’ di aver avuto rapporti

con loro sono stati invece assolti; dopo la sentenza di primo grado è comunque prevista la possibilità di un processo di appello. "Come può la

Nigeria essere membro dell’Unione Africana e della Corte africana dei diritti umani, continuando comunque a praticare queste infrazioni dei

diritti?" si è chiesta la responsabile della ‘Law Society’. Poyo ha aggiunto che questi due nuovi casi offrono alla Nigeria la possibilità di rivedere

il proprio sistema giudiziario. Nella Confederazione Nigeriana – il Paese più popoloso dell’Africa, con oltre 120 milioni di abitanti – 12 Stati su

36, tutti nel nord, nel 2000 hanno reintrodotto la legge islamica, che prevede anche la lapidazione. Finora, tuttavia, nessuna sentenza di

questo tipo è stata eseguita.

  • Ogm. Greenpeace diffonde un rapporto che gli Usa hanno nascosto

20 ottobre 2004 Greenpeace ha reso noto ieri un rapporto del Nafta che raccomanda che venga ridotto in farina tutto il mais statunitense che entra in Messico,

per evitare la contaminazione delle sementi e la conseguente dispersione in ambiente di ogm. Secondo il rapporto, spiegano quelli di

Greenpeace, "il Messico dovrebbe anche mantenere la moratoria sul mais transgenico per tutelare la propria biodiversità. Nel 2003 gli Usa hanno esportato in Messico oltre 5,5 milioni di tonnellate di mais, almeno il 30 per cento del quale transgenico. Mancando

negli Stati uniti ogni forma di segregazione, tutto il mais ogm importato in Messico andrebbe etichettato come ogm, come sostiene anche il

rapporto stilato dalla Commissione per la cooperazione ambientale del Nafta (North American Free Trade Agreement ). Non è un caso,

insomma, che il governo Usa abbia bloccato la pubblicazione di questo rapporto, che è stato completato a giugno". Federica Ferrario, responsabile campagna ogm di Greenpeace, ha dichiarato che "Visto che il rapporto riconosce i rischi ambientali del mais

ogm, diventa difficilmente sostenibile il ricorso statunitense al Wto contro la moratoria europea sugli ogm, in vigore dal 1998". In agosto, il Wto aveva accettato la richiesta europea che una commissione di scienziati venisse consultata prima di una decisione su questa

vertenza. Il rapporto Nafta dovrebbe essere ora un valido sostegno alla posizione europea orientata al principio di precauzione: la seconda

udienza del caso al Wto è prevista per il 23 novembre. "E' soprendente che la Commissione europea non sostenga gli Stati membri che vengono attaccati al Wto e chieda loro di eliminare i bandi

nazionali agli ogm, quando è l'Organizzazione del libero commercio a sostenere la moratoria sulla coltivazione del mais ogm e a segnalare i

rischi dell'importazione di ogm", ha aggiunto Ferrario.

italia

Roma, 16:59 Acerra, sindaco: lavori non si fermano, protesta va avanti

"La richiesta di sospensione dei lavori per l'installazione dell'inceneritore è stata respinta". Lo ha reso noto il sindaco di Acerra, Espedito

Marletta - oggi a Roma insieme a una cinquantina di manifestanti che hanno sfilato in corteo per le strade della capitale - al termine

dell'incontro durato quasi due ore tra la delegazione dei rappresentanti di Acerra e il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, presente

Bruno Agricola, direttore generale del ministero dell'Ambiente. "Ci hanno detto - ha spiegato il sindaco - che l'impianto e la tecnologia sono

inadeguati e dovranno essere aggiornati. Ci hanno detto che non conoscono la zona, ancora devono fare le indagini di compatibilità del

territorio. Il risultato non c'è e noi continueremo la battaglia". (corr)

pericolo di gombero di un neo spazio occupato a Roma (corr)

Milano, 22 ottobre. Giornata di mobilitazione dei collettivi studenteschi 20 ottobre 2004 Scandalo a Milano nei giorni scorsi per un atto di vandalismo nel liceo Parini. In seguito alle dichiarazioni del preside del liceo e agli articoli di

alcuni quotidiani, che hanno accusato dell'allagamento il collettivo più attivo politicamente del liceo, il coordinamento dei collettivi di Milano e

provincia ha indetto una giornata di mobilitazione, il 22 ottobre. "Oggi i giornali parlano dell'atto di vandalismo che ha coinvolto il Parini, una scuola in cui da anni è presente uno dei collettivi che con noi

costruiscono politica e autogestione, cercano di praticare un altro modo di fare scuola e di fermare chi le scuole le vuole distruggere con le

Riforme e non solo, uno di quei collettivi che a scuola hanno sempre portato cultura e socialità, mai devastazione. Abbiamo letto con apprensione le dichiarazioni ambigue e gravissime del preside Perdetti, che lascia intendere un piano organizzato. Se sa

qualcosa parli chiaro, ma soprattutto specifichi che non intende accusare noi tutti, studenti che si ribellano e disobbediscono, costruiscono e

non distruggono, compresi i fratelli e le sorelle del collettivo del Tenca, che sono stati indegnamente accusati su Repubblica. Diamo appuntamento a tutti per venerdì 22 in tutte le scuole, insieme agli studenti del Parini che gireranno tra gli istituti, tra un'assemblea e

un'occupazione, tra un collettivo e uno studio Radio, per costruire quella partecipazione/autogestione che a differenza di Riforme, ministri,

assessori e presidi di questa città, noi quotidianamente costruiamo".

FIAT MELFI: NESSUN ACCORDO SU CIG

  • Non e' stato raggiunto un accordo sulla cassa integrazione alla Fiat di Melfi (Potenza) nel corso dell' incontro avvenuto ieri nella sede di

Assindustria a Potenza fra la direzione della Sata, i sindacati e la Rsu. Lo si legge in una nota delle organizzazioni sindacali e della Rsu.

Queste nel prendere atto che la richiesta della Fiat e' legata al 'calo del flusso produttivo temporaneo legato al mercato', hanno ribadito la

propria posizione sul Piano industriale presentato a Torino lo scorso 6 ottobre, che non risulta adeguato per le prospettive complessive dell'

intero settore dell' auto nel nostro Paese. Sindacati e Rsu hanno convocato per martedi' 26 ottobre la riunione dell' intera Rsu di Sata per fare

una valutazione complessiva della situazione, in vista della convocazione delle assemblee dei lavoratori.

NAPOLI: DISOCCUPATI BLOCCANO AEROPORTO CAPODICHINO = Centinaia di disoccupati del

'Coordinamento di lotta per il lavoro' hanno bloccato, poco prima delle ore 19, l'aeroporto napoletano di Capodichino. Ogni attivita' dello scalo e'

stata interrotta: ferme le partenze e stop anche all'uscita dei passeggeri.

Continua la mobilitazione degli immigrati, sentiamo i prossimi apuntamenti

gror041020 (last edited 2008-06-26 09:48:51 by anonymous)