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G.R. 9,30

Notizia del 11/06/2004 (gaynews.it) Ucciso in Giamaica il fondatore del movimento gay.

L’assassinio viene etichettato dalla polizia come sempice aggressione a fini di rapina.

In un paese dove fare sesso gay è reato e dove il governo non fa nulla per proteggere gli omosessuali dal clima di violenza e aggressione, Brian Williamson era uno dei pochi che aveva avuto il coraggio di dichiarare apertamente la propria omosessualità e fondare un movimento per la protezione delle persone gay e lesbiche. Con 30 vittime dovute all’odio omofobo, la jamaica era nel mirino di Amnesty International che era intervenuta più volte per chiedere al governo di abolire le sodomy law e di approvare una legge contro gli hate crimes. E Williamson era in prima fila per protestare contro il primo ministro del paese. Il 10 ottobre il suo coro è stato scoperto nell’appartamento dove viveva, maciullato dalle ferite al collo fatte con un coltello. La polizia ha concluso che si trattava di un tentativo di rapina finito male visto il disordine in cui si trovava la casa. non la ensano così le organizzazioni glbt che lo ritengono un hate crime dovuto alla visibilità di Williamson come gay. L’ultima battaglia di Williamson è stata a favore di un adolescente che è stato picchiato a sangue dai compagni di scuola, sotto lo sguardo compiaciuto del padre, per aver baciato un ragazzo.

IRAQ ATTENTATO PRESSO AEROPORTO BAGHDAD, E' STATA AUTOBOMBA E' stata un'autobomba a far saltare il blindato Humvee Usa lungo la strada tra Baghdad e l'aeroporto. Un portavoce della polizia irachena spiega che l'auto è esplosa al passaggio di un convoglio Usa. Secondo fonti Usa no ci sono morti o feriti tra i militari americani. Sarebbe morto invece l'uomo a bordo dell'auto saltata in aria. SOSPENDE LE OPERAZIONI L'ONG DELLA VOLONTARIA SEQUESTRATA Ha disposto la sospensione delle proprie operazioni in Iraq 'Care International', l'organizzazione non governativa la cui responsabile per il Paese arabo, l'anglo-irachena Margaret Hassan, 56 anni, cittadina irlandese nativa di Dublino, ieri e' stata sequestrata a Baghdad da ignoti guerriglieri. Lo ha annunciato Robert Glasser, direttore esecutivo di 'Care Australia', attraverso la cui sede di Canberra la volontaria rapita era stata investita del coordinamento delle iniziative umanitarie nella capitale irachena, ove si e' sposata ed e' attiva da oltre 25 anni. Glasser ha comunque precisato che il personale dell'organizzazione, tutti iracheni al pari del marito dell'operatrice presa in ostaggio, non sara' ritirato.

Un palestinese è stato ucciso all'alba di oggi da colpi sparati dagli israeliani nel campo profughi di Rafah, nella Striscia di Gaza, secondo quanto l'Afp ha appreso da fonti mediche locali. Ashred Dereka, 29 anni, è stato colpito a morte nella sua casa a Rafah da una raffica di arma automatica sparata da un carro armato israeliano che operava nel settore. Il decesso porta a 4.503 il numero dei morti della seconda Intifada cominciata nel settembre del 2000: 3.474 i palestinesi uccisi e 955 gli israeliani.

Un commando armato ha ucciso ieri il professore universitario Angel de la Hoz Castelar quando usciva da casa sua nel quartiere 'Las Cometas' di Barranquilla, nel dipartimento Atlantico colombiano. Fonti della polizia hanno reso noto che il docente, di 42 anni, e' morto all'istante per le ferite riportate, mentre i due assalitori si sono dati alla fuga su una moto di potente cilindrata. Il nuovo omicidio ha creato grande emozione in citta' perche' e' avvenuto ad appena un mese da quello con le stesse modalita' del sociologo e docente universitario Alfredo Correa de Andreis, impegnato nel sostegno dei profughi interni generati dalla guerra civile, accusato da alcuni di avere legami con le Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc). PARAGUAY

"Non ho cuore di chiedere ai miei ragazzi di continuare a venire a lezione e fare i compiti; la maggior parte arriva in classe senza aver mangiato nulla e noi, maestri indigeni, ci sentiamo totalmente impotenti ...": è lo sfogo affidato al quotidiano ‘Ultima Hora’ da Amada Ramírez, insegnante dell'istituto elementare ‘Sanapana e Karanda’y Puku’, nel distretto di Presidente Hayes. Come ogni anno, quando la siccità arriva nei dipartimenti della ‘Región Occidental’ del Paraguay, in particolare il Chaco, la carestia colpisce soprattutto i bambini e i maestri non hanno altra alternativa che terminare l’anno scolastico diversi mesi prima del tempo. "Dei miei 35 alunni, ormai ne vengono a lezione appena una decina, deboli e affamati e senza interesse per lo studio; gli altri sono con i genitori, in montagna, , alla ricerca di un po’ di palmito e miele" ha detto Ramírez. Da parte sua Aristides Gomez, direttore del ‘Comitato d’emergenza nazionale’, organismo incaricato di prestare assistenza alla popolazione colpita dalla siccità, ha più volte lanciato l’allarme sull’insufficienza degli aiuti alimentari, sostenendo che "i fondi stanziati dal ministero del Tesoro sono insufficienti". Protesta generale in tutta Europa contro la General Motors e il suo piano di ristrutturazione che prevede il taglio di 12mila posti di lavoro. Da Euronews.net:

Manifestazioni in Austria, Belgio, Spagna, Ungheria, Portogallo e naturalmente Germania, in particolare alla Opel di Bochum, dove si paga il prezzo più alto: si prevedono sino a 10mila licenziamenti.

In questo stabilimento storico si sciopera a singhiozzo da sei giorni: le conseguenze si sono fatte sentire ad Anversa, dove la produzione della Astra, per esempio, si è fermata per la mancanza di pezzi prodotti proprio a Bochum.

"Questo non è uno sciopero, dice un manifestante, è un messaggio alla direzione. Siamo decisi a non rinunciare al posto di lavoro e combatteremo sino alla fine."

Stesso scenario a Ruesselsheim, vicino a Francoforte: la cittadina "è" la Opel: in circa 15mila sono scesi in piazza, a sostegno anche dei sindacati in fase di trattative. La direzione ha fatto un primo gesto, impegnandosi a mantenere in attività gli stabilimenti anche dopo il 2010, a condizione di migliorare la competitività.

A Kaiserslautern, nell'ovest della Germania, i lavoratori Opel hanno continuato almeno in parte il loro turno pur partecipando a una marcia di solidarietà coi colleghi che rischiano il posto.

Italia Traffico di droga: sotto accusa il comandante dei Ros

MILANO. Un’udienza piena d’imbarazzi: da una parte un magistrato della Dda di Brescia, Mario Conte, e il comandante del gruppo investigativo d’eccellenza, il Ros dei carabinieri, il generale Giampaolo Ganzer, nel ruolo di imputati; dall’altra pm che per anni hanno lavorato con lui e che ora lo mettono sul banco degli accusati. Nel mezzo reati pesanti che vanno dall’associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti al peculato, al falso ideologico. Tra i coimputati un gruppo nutrito di trafficanti e spacciatori. Secondo la procura milanese il generale dei carabinieri avrebbe fatto un uso così disinvolto dei suoi poteri investigativi fino a passare dall’altra parte della barricata. Insomma, Ganzer, il suo vice Obinu (attualmente al Sisde) e altri ufficiali e sottufficiali del Ros sarebbero diventati trafficanti di droga. La difesa parla invece di operazioni sul filo della legalità, rese necessarie per colpire il traffico internazionale di stupefacenti. Un uso troppo disinvolto delle indagini o qualcosa di peggio? È quanto dovrà ora stabilire il gup.