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Inserisci una descrizione per gror041102 === GR ORE 19.30 ===
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salute dani e salvo aprono '''Iran: una ragazza di 13 anni condannata a morte per lapidazione'''
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G. R. flash ore 9,30 Lo scorso 16 ottobre, il regime fondamentalista iraniano ha condannato una ragazza di 13 anni alla lapidazione nella città di Marivan (nel nord-est dell'Iran). Jila Izadi è stata condannata a morte dopo aver partorito in prigione suo figlio, un mese fa.
La ragazza è stata stuprata e messa in cinta dal fratello. La corte clericale (?) iraniana l'ha condannata a morte: secondo il codice penale del governo misogino iraniano, la lapidazione è la punizione per coloro che commettono adulterio... anche se Jila è vittima di stupro!
Il fratello, anch'egli in prigione, è stato invece condannato sempre secondo la legge islamicama, ad una punizione di 150 frustate.
il Forum delle Donne Contro il Fondamentalismo in Iran (la WFAFI) invita le organizzazioni della società civile ad impegnarsi per impedire la lapidazione di Jila. La WFAFI ha anche fatto un appello alla premio nobel per la pace Shirin Ebadi, perchè intervenga a favore di Jila, visto che la costituzione iraniana non offre alle donne, nè alle ragazze, nessuna possibilità di protezione o di appello.
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PALESTINA - Quattro palestinesi sono stati uccisi questa notte dai soldati israeliani nella Striscia di Gaza. Tre di essi sono stati colpiti da un proiettile di carro armato nei pressi del valico di Karni, mentre un quarto - un giovane di 18 anni - e' stato ucciso mentre si avvicinava al confine tra l'Egitto e la Striscia di Gaza.
INTANTO UN RAPPORTO DI AMNESTY DENUNCIA LE EFFERATEZZE DELLE TRUPPE ISRAELIANE E CHIEDE PUNIZIONE COLPEVOLI - Infastidita e arrogante la risposta di Israele: ''Un rapporto unilaterale, che trascura il fatto che Israele e' costretto a combattere una guerra che gli e' stata imposta'': questa la prima reazione del portavoce militare israeliano a un duro rapporto pubblicato la scorsa notte in cui Amnesty International accusa le truppe israeliane di essersi macchiate di crimini di guerra durante operazioni condotte in Cisgiordania. Tra aprile e giugno, afferma Amnesty, Israele ha ucciso civili, ha torturato prigionieri, e' ricorso a 'scudi umani', ha impedito il rapido intervento di soccorsi medici per i feriti e ha demolito abitazioni. Dopo aver raccolto numerose testimonianze sul terreno, l'organizzazione e' giunta alla conclusione che serie violazioni dei diritti umani siano state compiute e invoca la identificazione e la punizione dei responsabili. Nella sua reazione, il portavoce militare osserva che da parte loro i palestinesi non hanno esitato a utilizzare bambini e ambulanze per organizzare attentati terroristici contro civili israeliani. Il portavoce militare ha assicurato che aprira' indagini sui casi specifici segnalati da Amnesty International. Ma ha anche avanzato dubbi sulla attendibilita' delle testimonianze palestinesi su cui si basa il rapporto.
RIGUARDO LA CRISI DI GOVERNO IN ISRAELE Netanyahu detta le condizioni a Sharon: espellere Arafat
L'espulsione del presidente palestinese Yasser Arafat: questa una delle condizioni avanzate stasera da Benyamin Netanyahu al premier Ariel Sharon per assumere la carica di ministro degli esteri. Lo afferma il sito online di Yediot Ahronot. Netanyahu esige inoltre la strenua opposizione di Israele alla costituzione di uno stato palestinese indipendente e la costruzione di un lungo reticolato di separazione fra Israele e il territorio cisgiordano.
'''Israele'''
il Comitato israeliano contro la demolizione delle case ha aperto una nuova sede a Gerusalemme ovest. Il centro ospiterà eventi, mostre, letture ed happenings.
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CECENIA -DA MOSCA le forze armate russe hanno annunciato l'uccisione di 25 ribelli ceceni nelle ultime 24 ore, dopo l'inizio di una serie di azioni militari federali nella repubblica indipendentista ad alcuni giorni dal sequestro in un teatro di Mosca. Ieri la guerriglia aveva abbattuto un elicottero militare russo uccidendo 9 militari poco dopo che il ministro della difesa Serghiei Ivanov aveva annunciato l'inizio di operazioni su un ampio fronte in Cecenia per contrastare presunte operazioni suicide da parte dei ribelli. Nei giorni scorsi il comandante militare della guerriglia Shamil Basayev aveva annunciato di dimettersi dalla sua carica dopo essersi assunto la responsabilita' del sequestro in un teatro di Mosca per il quale ha scagionato il presidente indipendentista Aslan Maskhadov. Basaiev, che con le sue dimissioni ha voluto lasciare mano libera a Maskhadov sul piano politico, ha affermato che manterra' solamente il comando di un battaglione di ''martiri'', minacciando azioni terroristiche e suicide se nessuna soluzione negoziata sara' raggiunta in Cecenia per il ritiro delle truppe russe.
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IRAN - Fonti ufficiali iraniane hanno smentito oggi di avere arrestato sul suo territorio un figlio di Osama Bin Laden, una notizia scritta ieri sul sito Internet del 'Financial Times'. Il portavoce del ministero degli esteri, Hamid Reza Asefi, ha detto invece che e' possibile che il giovane sia stato rimandato verso il Pakistan o l'Afghanistan insieme a molti altri che tentavano di entrare in Iran ''nelle ultime settimane e negli ultimi mesi'', ma che non erano in possesso di documenti di identificazione.  
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GRAN BRETAGNA - Londra sta per richiamare migliaia di riservisti, fino a 10 mila, in vista di una possibile guerra contro l'Iraq e l'annuncio potrebbe essere dato oggi stesso, secondo il 'Daily Telegraph' di oggi. Il giornale afferma che i capi delle unita' militari interessate dal richiamo sono stati convocati per una riunione oggi al ministero della Difesa, e il ministro Geoff Hoon potrebbe dare l'annuncio sempre in giornata. Una portavoce del ministero ha affermato che nessuna decisione e' stata presa per un richiamo di riservisti o mobilitazione, e di non essere al conrrente di alcuna riunione prevista fra capi di unita' militari. Ma esperti militari da tempo suggerivano che era necessario cominciare a richiamare i riservisti in novembre, se il Regno Unito deve essere pronto a unirsi agli Stati Uniti in una possibile guerra contro l'Iraq nei primi mesi del 2003. Il Telegraph ha affermato che il governo emettera' un raro 'Queen's Order' (ordine della regina), provvedimento adottato l'ultima volta al tempo della guerra di Corea mezzo secolo fa, che limita i diritti dei riservisti e dei loro datori di lavoro di fare ricorso per evitare la chiamata alle armi. Di solito ai riservisti non e' richiesto di servire per piu' di sei mesi in un periodo di due anni, ma il 'Queen's Order' consente di richiamare anche riservisti gia' convocati lo scorso anno per la guerra in Afghanistan. === GR ORE 13.00 ===
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Turchia, spoglio elettorale al 75%: islamici confermati
Gli ultimi dati, al 75 per cento dei voti scrutinati, confermano che il partito islamico (Akp) è attestato sul 34 per cento dei voti, il Partito repubblicano del popolo (Chp) sul 19 per cento, Dyp sul nove per cento, l'Mhp sull'otto per cento, il Cp sul sette per cento, Dehap e Anap sul cinque per cento. In base a questi risultati entrerebbero in parlamento, data la soglia minima di sbarramento del 10 per cento solo due partiti che si dividerebbero, in proporzione, i 550 deputati. Le conseguenti proiezioni attribuiscono 360 deputati all' Akp, 181 al Chp e otto agli indipendenti. In base a tali risultati l'Akp da solo potrebbe modificare la costituzione che prevede a tale fine una maggioranza di tre quinti pari a 330 deputati. Il presidente della Repubblica ha il potere di respingere l'emendamento ed il parlamento allora deve riapprovarlo senza modifiche con la maggioranza di due terzi, e cioè di 367 deputati. Se l'Akp, nei risultati finali, superasse anche questa soglia potrebbe anche aggirare il veto presidenziale. La costituzione turca prevede diverse restrizioni all'islam politico e il ruolo dei militari come garanti della laicità e dell'integrità dello Stato.
'''Italia'''
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Kuwait, 22:45 Chiusa sede tv Al Jazira
Il Kuwait ha disposto la chiusura dell'ufficio di corrispondenza di Al Jazira, la tv satellitare in lingua araba. Alla base della decisione c'è la linea dell'emittente, giudicata troppo filo-irachena, e l'eccessiva drammatizzazione della recente esercitazione militare congiunta con gli Usa. "Ci dispiace aver dovuto prendere una simile decisione ma vedevamo una mancanza di obiettività nel presentare le notizie", ha dichiarato il ministro dell'Informazione Sheikh Ahmad al Fahd, spiegando che la tv aveva già ricevuto alcuni avvertimenti in passato. Il ministro ha parlato di "un'aggressione al Kuwait" nel modo di presentate le notizie. La tv satellitare sta tra l'altro danneggiando le relazioni tra il Qatar, dove ha sede e con i cui finanziamenti avviò le trasmissioni, e altri Paesi membri del Consiglio di coperazione del Golfo come Kuwait, Arabia Saudita, Oman e Bahrein, che si sono più volte lamentati per la sua linea editoriale considerata troppo critica verso i Paesi arabi moderati.
'''Cap Anamur'''
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ROMA
Si è spenta ieri domenica 3 novembre, la compagna partigiana Marisa Muso. Marisa militante dei GAP durante l'occupazione nazista ha combattuto duramente partecipamdo all'azione di Via Rasella. Insignita della medaglia d'argento, ha poi continuato il suo impegno di comunista e antifascista, fino al 28 ottobre scorso quando ha dato il suo contributo alla chiarezza sui tentetivi di rigurgito delle squallide bande fasciste e razziste. La redazione di Radiondarossa e radio GAP esprimono il proprio cordoglio e salutano Marisa con amore rivoluzionario.
La "Cap Anamur" ha rimosso dall'incarico il direttore Elias Bierdel, responsabile di non aver agito in maniera corretta durante il braccio di ferro che in luglio oppose la nave dell'organizzazione umanitaria tedesca, con 37 immigrati clandestini africani a bordo, e le autorita' italiane. Dopo che era stata costretta a rimanere in acque internazionali per piu' di 20 giorni, la nave ebbe il permesso di attraccare in Sicilia. Allo sbarco Bierdel e il capitano furono fermati con l'accusa di istigazione all'immigrazione clandesina.


'''Milano, contestato Albertini'''

A Milano, durante lo svolgimento delle commemorazioni al cimitero Maggiore, il sindaco Gabriele Albertini e' stato contestato dai dipendenti pubblici dei servizi funebri, i quali hanno accusato la Giunta di voler "privatizzare i cimiteri". Si annunciano scioperi per le prossime settimane, se l'amministrazione si rifiutera' di ascoltare le loro ragioni.

'''Industria'''

Persi 21 mila posti di lavoro nell'industria in un anno, mentre se ne sono creati 13 mila nei servizi. La riduzione tendenziale dell'occupazione nelle grandi imprese, quindi, ammonta a circa 8 mila posti di lavoro in meno. I dati sull'occupazione nelle grandi imprese ad agosto 2004 sono stati resi noti stamane dall'Istat.

'''Fiat'''

Sono tornati in fabbrica questa mattina i 1.400 lavoratori della Fiat di Termini Imerese, dopo due settimane di cassa integrazione, cominciata lo scorso 18 ottobre. Gli impianti rimarranno in funzione per altri nove giorni, poi la produzione della Punto restyling, a parte le 4 ore di sciopero previste per il 5 novembre in tutti gli stabilimenti Fiat, si fermerà nuovamente il 15 novembre, quando scatteranno altre tre settimane di Cig, fino al prossimo 5 dicembre. Intanto tra i dipendenti dello stabilimento siciliano torna la preoccupazione sul futuro lavorativo nonostante l'azienda abbia da tempo annunciato che a Termini, da metà dell'anno prossimo, sarà prodotta la Lancia Ypsilon. Per domani, le segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil e delle organizzazioni dei metalmeccanici, Fiom, Fim e Uil, hanno convocato un attivo unitario dei delegati Rsu Fiat e dell'indotto. All'ordine del giorno dell'incontro: "le prospettive industriali e occupazionali del gruppo Fiat e indotto dello stabilimento di Termini Imerese".

'''Blocco strada'''

Continua anche stamani lungo la statale 106, in prossimita' delle Tavole Palatine di Metaponto di Bernalda (Matera), la manifestazione di alcune centinaia di agricoltori della provincia di Taranto che chiedono al governo di prevedere nella legge finanziaria del 2005 interventi per i mancati introiti delle campagne per la raccolta di uva e agrumi. Anche oggi i manifestanti permettono il transito degli automezzi su una sola corsia, in modo alternato. Dopo le code di ieri sera, che hanno raggiunto i 23 chilometri, stamani vi sono rallentamenti per alcune centinaia di metri, ma la Polizia Stradale prevede che la situazione peggiorera' nelle prossime ore.

'''Inquinamento'''

Divieto di circolazione per i veicoli piu' inquinanti, domani a Roma, per il perdurare di livelli eccessivamente alti delle polveri sottili. Secondo le disposizioni della legge regionale, il blocco e' stato ordinato per la giornata di domani, dalle 7.30 alle 20.30, con le seguenti modalita': nella fascia verde, l'interdizione riguardera' le auto catalizzate e i vecchi diesel; nella ztl del centro storico il divieto sara' esteso anche a moto e motorini a due tempi non euro 1 e 2. La decisione e' stata assunta in considerazione dei livelli delle polveri sottili che nelle ultime ventiquattr'ore hanno superato i limiti nella centralina di Fermi con 61/55 microgrammi per metrocubo.

'''Esteri'''

'''Iraq'''

Un prigioniero iracheno è morto lo scorso anno nel carcere di Abu Ghraib dopo essere stato picchiato dalla Cia. E' quanto ha testimoniato un Navy Seal - truppe speciali della Marina Usa - identificato con il solo rango di portaferiti ospedaliere, nell'udienza preliminare del processo a carico di un suo commilitone, accusato di percosse contro i detenuti iracheni e di aver posato con i prigionieri nelle fotografie scandalo emerse lo scorso maggio. Secondo la testimonianza, il detenuto, identificato in Manadel al Jamadi, venne preso a calci, schiaffi e pugni fino alla morte. L'uomo era stato condotto ammanettato e incappucciato nella stanza dove la Cia interrogava e picchiava i prigionieri iracheni. Il testimone ha riferito che tracce di sangue erano visibili sul cappuccio del detenuto già al momento in cui fu condotto nella stanza degli interrogatori dell'aeroporto internazionale di Baghdad nel novembre del 2003. Il portaferiti ha ammesso di aver partecipato al pestaggio di al Jamadi in diverse occasioni, schiaffeggiandolo alla nuca e prendendolo a pugni, prima che intervenissero altri cinque o sei agenti della Cia. Al Jamadi venne trovato morto nella stanza delle docce di Abu Ghraib meno di un'ora dopo che era stato ricondotto nel penitenzario da due agenti Cia. La vittima faceva parte dei cosiddetti 'detenuti fantasma', stando a quanto precisato dal general maggiore dell'esercito George R. Fay's. Prigionieri che non comparivano nei normali registri tenuti dall'esercito e che venivano così tenuti nascosti alla Croce rossa, stando a quanto denunciato dal General maggiore Usa Antonio Taguba, nel rapporto conclusivo dell'indagine condotta lo scorso febbraio.

'''Palestina'''

'''3 al aqsa uccisi da tsahal'''

Tre giovani miliziani delle Brigate dei Martiri di Al-Aqsa sono stati uccisi stasera da soldati israeliani penetrati a Nablus, in Cisgiordania, formazione estremista distaccatasi dall'organizzazione al-Fatah, capeggiata da Yasser Arafat. A ucciderli - secondo fonti palestinesi - e' stato un reparto delle forze speciali israeliane, penetrato nella citta' vecchia di Nablus. Erano Fadi SArawan, 25 anni di eta', Majdi Marih, 23 anni, e Jihad Abu Salhyieh, 25. Altri tre palestinesi sono rimasti feriti dalla sparatoria. Secondo fonti militari israeliane, due palestinesi armati sono stati colpiti perche' si accingevano ad aprire il fuoco contro un reparto che intendeva attuare un'operazione "mirata" contro i miliziani palestinesi: appartenevano ad al-Fatah, e uno dei due rivestiva un alto grado.

''' Abbattuta casa del kamikaze di ieri '''

L'esercito israeliano ha raso al suolo l'abitazione del sedicenne palestinese che ieri mattina, cinto di esplosivo, si e' fatto saltare in aria in un mercato di Tel Aviv, causando la morte di 3 persone e il ferimento di decine. Amer al-Fahr, nato il 6 giugno 1988, viveva nel campo profughi di Askar, a Nablus, in Cisgiordania. Il gesto, rivendicato dal Fronte popolare per la liberazione della Palestina, ha fatto di lui il piu' giovane attentatore suicida in questi quattro anni di intifada palestinese contro l'occupazione israeliana. Ieri la madre si era detta disperata per il gesto del giovanissimo figlio e gia' in serata la famiglia, aiutata dalla gente di Askar, aveva cominciato a impacchettare le sue cose, per traslocare prima dell'arrivo delle ruspe dei militari israeliani: la distruzione dell'abitazione famigliare e' infatti la punizione costantemente riservata da Israele alle famiglie degli autori di sanguinosi attentati, nonostante le denunce delle organizzazioni umanitarie.

'''Fratello Arafat'''

Fathi Arafat, fratello del leader palestinese Yasser, è stato ricoverato in un ospedale del Cairo, in Egitto, perché affetto da una forma avanzata di cancro. Lo hanno reso noto fonti ospedaliere locali. Fathi Arafat è stato ricoverato in un reparto di terapia intensiva, ha spiegato un medico del Palestine Hospital della capitale egiziana. Arafat, che è fondatore della Croce Rossa palestinese, è direttore dello stesso centro ospedaliero. Un altro medico ha detto a condizione dell'anonimato che la situazione clinica di Fathi Arafat è piuttosto complicata, per lo sviluppo di metastasi del cancro in vari organi vitali. Il fratello del raìs si è ammalato di cancro quattro anni fa ed ha subito già due interventi chirurgici. Un suo collaboratore ha confermato che negli ultimi tempi le sue condizioni di salute sono diventate critiche. L'ipotesi del cancro è stata presa in considerazione anche per spiegare le difficili condizioni di salute del presidente palestinese Yasser Arafat, ricoverato all'ospedale militare di Percy dopo il peggioramento del suo quadro clinico. I medici che hanno in cura il leader dell'Anp, comunque, non hanno scartato alcuna eventualità. Una serie di test stanno cercando di verificare anche le ipotesi di leucemia o infezione virale


'''Elezioni Usa'''

I russi che controllano se negli Stati Uniti si sta votando nel pieno rispetto della democrazia: e' una delle novita' delle presidenziali americane di oggi. Il ministero degli Esteri russo a Mosca ha annunciato che un certo numero dei suoi diplomatici accreditati in Usa prendono parte al ''monitoraggio internazionale'' delle elezioni ''assieme ad altri partecipanti stranieri''. Mikhail Troyansky, portavoce del ministero, ha spiegato all'agenzia di stampa Interfax che i controllori russi lavorano all'ambasciata di Washington e nei consolati operativi in quel paese. Anche Alesandr Veshniakov, presidente della Commissione Elettorale Centrale della Russia, e' recato negli Stati Uniti in veste di ''osservatore''

'''Cina'''

Violenti scontri con morti e feriti fra contadini e e soldati e poliziotti sono avvenuti nella provincia sudorientale cinese del Sichuan, secondo testimonianze locali diffuse da siti Internet. Almeno 20mila contadini hanno protestato contro la costruzione della diga Pubugou e migliaia di soldati sono stati inviati nel distretto di Hanyuan. Un testimone oculare citato su Internet ha riferito che giovedì scorso sono stati uccisi tre manifestanti. I giornali di Hong Kong scrivono che il corpo di uno dei contadini uccisi è stato portato dai manifestanti davanti all'ufficio dell'amministrazione locale. I dimostranti si oppongono al progetto della diga, che li obbligherà a lasciare le loro case in cambio di un risarcimento considerato troppo basso. Altri violenti disordini sono intanto avvenuti nella provincia centrale dello Henan:testimoni locali riferiscono che sette-dieci persono sono rimaste uccise in scontri fra la maggioranza di etnia cinese Han e la minoranza musulmana degli Hui, scoppiati mercoledì e proseguiti fino a domenica.

'''Spagna'''

La polizia spagnola ha oggi arrestato a Bilbao cinque presunti membri dell'organizzazione indipendentista basca Eta. Gli arresti sono avvenuti nel corso di due distinte operazioni congiunte fra polizia e Guardia Civil legate entrambe, secondo fonti poliziesche citate dalle agenzie, agli arresti a Bilbao nei giorni scorsi di due presunti membri della direzione logistica, Amaia Urizar e Haritz Totorika

Intanto ieri sei esponenti storici dell'Eta in carcere hanno scritto una lettera alla direzione dell'organizzazione dicendosi a favore dell'abbandono della lotta armata e per una battaglia ''istituzionale e di massa''. La lettera, pubblicata dal Diario de Noticias afferma: ''La lotta armata che portiamo avanti oggi non serve piu'''

'''GR FLASH 9:30'''

'''3 al aqsa uccisi da tsahal'''

Tre giovani miliziani delle Brigate dei Martiri di Al-Aqsa sono stati uccisi stasera da soldati israeliani penetrati a Nablus, in Cisgiordania, formazione estremista distaccatasi dall'organizzazione al-Fatah, capeggiata da Yasser Arafat. A ucciderli - secondo fonti palestinesi - e' stato un reparto delle forze speciali israeliane, penetrato nella citta' vecchia di Nablus. Erano Fadi SArawan, 25 anni di eta', Majdi Marih, 23 anni, e Jihad Abu Salhyieh, 25. Altri tre palestinesi sono rimasti feriti dalla sparatoria. Secondo fonti militari israeliane, due palestinesi armati sono stati colpiti perche' si accingevano ad aprire il fuoco contro un reparto che intendeva attuare un'operazione "mirata" contro i miliziani palestinesi: appartenevano ad al-Fatah, e uno dei due rivestiva un alto grado.

''' Abbattuta casa del kamikaze di ieri '''

L'esercito israeliano ha raso al suolo l'abitazione del sedicenne palestinese che ieri mattina, cinto di esplosivo, si e' fatto saltare in aria in un mercato di Tel Aviv, causando la morte di 3 persone e il ferimento di decine. Amer al-Fahr, nato il 6 giugno 1988, viveva nel campo profughi di Askar, a Nablus, in Cisgiordania. Il gesto, rivendicato dal Fronte popolare per la liberazione della Palestina, ha fatto di lui il piu' giovane attentatore suicida in questi quattro anni di intifada palestinese contro l'occupazione israeliana. Ieri la madre si era detta disperata per il gesto del giovanissimo figlio e gia' in serata la famiglia, aiutata dalla gente di Askar, aveva cominciato a impacchettare le sue cose, per traslocare prima dell'arrivo delle ruspe dei militari israeliani: la distruzione dell'abitazione famigliare e' infatti la punizione costantemente riservata da Israele alle famiglie degli autori di sanguinosi attentati, nonostante le denunce delle organizzazioni umanitarie.

'''Tunnel scoperto'''

L'esercito israeliano ha scoperto in serata nei pressi di Rafah, nel sud della striscia di Gaza, un tunnel, a otto metri di profondita' e lungo diverse centinaia di metri, che veniva utilizzato per il contrabbando d'armi dall'Egitto verso i Territori palestinesi. La galleria, il cui ingresso era dissimulato in un pollaio - affermano fonti militari israeliane - verra' distrutta con esplosivi. Si tratta del 20/o tunnel scoperto nella zona dall'inizio dell'anno.


''' Pakistan AUTOBOMBA ESPLODE A QUETTA, 4 FERITI'''

Una potente autobomba è esplosa oggi in un quartiere centrale della città di Quetta, nel sudovest del Pakistan, ferendo almeno quattro persone, secondo quanto ha riferito la polizia locale. Al momento dell'esplosione, il capo del governo del Baluchistan, Jam Mohammed Yousuf, era nella sua abitazione, non lontano dal luogo dell'attentato, ma è rimasto illeso. L'esplosione è avvenuta dietro un edificio che ospita il governo locale, nel centro della città. Molti vetri sono andati in frantumi, i muri di due case vicine sono stati danneggiati. Rehmatullah Niazi, un agente di polizia, ha riferito che quattro persone sono rimaste ferite e che l'ordigno era molto potente, almento 15 chili di esplosivo. Il sindaco di Quetta, Abdur Rahim Kakar, ha detto che l'esplosione è avvenuta nei pressi di una moschea sunnita e che due delle abitazioni danneggiate appartengono al custode della moschea e a un funzionario governativo. Nell'ultimo periodo in questa provincia si sono verificati diversi attentati e atti di intolleranza religiosa tra musulmani sciiti e sunniti. Nel marzo scorso militanti sunniti hanno aperto il fuoco su una processione sciita, uccidento 44 persone e ferendone almeno 150. A luglio un attentato contro una moschea sciita ha provocato la morte di 50 persone.

'''Iraq'''

'''BAGDAD, AUTOBOMBA UCCIDE 5 PERSONE'''

Nuovo attentato a Baghdad. Un'autobomba e' esplosa nell'area antistante il ministero dell'educazione, nel centro della capitale. Un portavoce del ministero degli Interni non ha fornito cifre esatte ma ha detto che l'attentato ha provocato parecchie vittime. Secondo le prime testimonianze i morti sarebbero cinque e numerosi i feriti.

'''Raid su Falluja'''

Nuovo raid aereo su Falluja: nella notte gli aerei statunitensi hanno bombardato la citta' sunnita ribelle. Ne ha dato notizia un comunicato del Comando militare. L'esercito ha anche reso noto che, nel corso di scontri avvenuti a Ramadi, e' morto, probabilmente ucciso da un cecchino, un cameraman, Dhia Najim, che lavorava come freelance per l'agenzia di notizie Reuters. Un video estratto dalla telecamera del reporter 57enne, che era sposato e padre di quattro figli, mostra immagini di precedenti attacchi sulle truppe americane. La morte di Najim fa salire a 46 il bilancio dei giornalisti e operatori dell'informazione uccisi in Iraq dall'inizio della guerra, nel marzo 2003 (secondo i dati di Reporters Without Borders). Quattro giorni fa, in un attentato a Baghdad contro la tv satellitare panaraba al-Arabyia erano morte sette persone.

'''Rilasciati iracheni rapiti ieri'''

Due iracheni, rapiti ieri insieme ad un americano a un nepalese da un gruppo di guerriglieri armati nel pieno centro di Baghdad, sono stati rilasciati nella nottata. In un primo momento si era parlato genericamente di due arabi: i realta' i due uomini sono guardie della sicurezza irachene ed hanno dichiarato alla polizia che nelle mani dei sequestratori ci sono ancora un americano e un nepalese, che lavoravano per una compagnia saudita. Al momento non ci sono state rivendicazioni del rapimento. I due iracheni rilasciati hanno riferito che i guerriglieri hanno assaltato la villa, nell'elegante quartiere di Mansur, con colpi di fucili automatico e granate. Una guardia e' morta durante l'attacco. L'americano e il nepalese lavorano per la Satco, una compagnia commerciale arabo saudita con base a Riad che fornisce assistenza alle truppe statunitensi in Iraq.

'''sanzioni anti-terrorismo contro il Sudan'''

Presidente Usa George W. Bush ha esteso di un anno la validità delle sanzioni economiche imposte al Sudna, Paese che Washington annovera fra i sostenitori del terrorismo. Lo riferisce l'Agenzia France Presse, citando un comunicato della Casa Bianca secondo cui il Sudan persegue una politca che "continua a porre una minaccia alla sicurezza nazionale e alla politica estera degli Stati Uniti".

'''Uruguay REFERENDUM SULL'ACQUA, VINCE IL SI'''

La vittoria del "si'" al referendum in Uruguay sulla gestione delle risorse idriche - per cui si e' votato contestualmente alle presidenziali e politiche - dimostra ancora una volta che i venezuelani vogliono mantenere una forte presenza dello stato nel settore economico. Il referendum ha approvato con il 50,16% una riforma che consente solo allo stato di fornire i servizi idrici nel Paese. Fin'ora, due imprese a capitale spagnolo avevano in concessione i servizi di distribuzione dell'acqua potabile e di risanamento delle acque delle zone litoranee del Paese.

'''250 ARRESTI DOPO SCONTRI DEI GIORNI SCORSI'''

I Caschi Blu dell'Onu hanno arrestato circa 250 persone nella capitale liberiana Monrovia dopo gli scontri che nei giorni scorsi hanno provocato la morte di almeno 14 persone. Lo riferisce nel sito on line la BBc. La capitale attualmente è calma, sorvegliata dall'alto da elicotteri della forza di stabilizzazione delle Nazioni Unite. I disordini sono stati provocati da sostenitori dell'ex presidente Charles Taylor, e sono i più gravi dalla sua uscita di scena. Oltre ai 14 morti ci sono stati almeno 200 feriti. La laggior parte delle vittime presentavano ferite inferte con machete o bastoni chiodati.

'''Nucleare: AIEA contro l'Iran'''

Il direttore generale dell'Agenzia internazionale dell'energia atomica (Aiea), Mohamed El Baradei, ha invitato ieri l'Iran a sospendere l'arricchimento di uranio e ha detto che la Corea del Nord presenta una "sfida seria" alla lotta contro la non-proliferazione. Lo riferisce l'agenzia France Presse da New York. "Alla luce delle serie preoccupazioni internazionali che circondano il programma nucleare (iraniano), il Paese dovrebbe fare tutto il possibile per costruire la fiducia" cessando volontariamente le sue attività di arricchimento e connesse, ha dichiarato El Baradei nel suo intervento annuale davanti all'Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York. Sostenendo che gli ispettori internazionali dovrebbero essere autorizzati a tornare in Iran, El Baradei ha detto che sarebbe interesse del Paese "perseguire una politica di massima trasparenza" in quel che concerne il suo controverso programma nucleare. Ha poi ricordato che gli ispettori delle Nazioni Unite non hanno lavorato nel Paese dal dicembre 2002 e ha detto che la sua agenzia "non può dunque fornire alcuna assicurazione che non sia mutato l'uso dei materiali nucleari". "Noi abbiamo continuamente messo l'accento sulla necessità di un accordo generale sulla crisi di Corea attraverso un dialogo che tenga conto di tutti i problemi collegati, e io spero che le discussioni a sei conducano a un tale accordo" ha poi detto El Baradei. La Corea del nord ha già preso parte a tre serie di discussioni internazionali sul suo programma nucleare che non hanno dato alcun risultato. Il Paese ha boicottato l'ultima serie, che era prevista nel settembre scorso. Pyongyang ha sottolineato che riprenderà le discussioni se Washington abbandonerà la sua politica ostile nei suoi confronti e accetterà di ricompensare gli sforzi di abbandono del programma nucleare.

'''smaltimento arsenale russo: italia 720 miliardi'''

Il sostegno che il governo italiano ha assicurato all'assistenza alla Russia per lo smantellamento dei sommergibili nucleari in disarmo e la distruzione delle armi chimiche, ammonta a 720 milioni di euro. I possibili candidati per la gestione dell'operazione sono pochi. ''Il primo -si legge- è il generale Carlo Jean, commissario governativo per l'emergenza nucleare e presidente della Sogin, la società pubblica che ha il compito di smaltire l'uranio delle centrali nucleari italiane dismesse. Il secondo è il suo vice Paolo Togni, figlio dell'ex ministro democristiano Giuseppe Togni, capo di gabinetto del ministro dell'Ambiente Altero Matteoli, nonché ex manager della Waste management. C'è poi il responsabile della Protezione civile Guido Bertolaso: pure lui avrebbe le carte in regola, ma anche innumerevoli impegni''.


GR ORE 19.30

Iran: una ragazza di 13 anni condannata a morte per lapidazione

Lo scorso 16 ottobre, il regime fondamentalista iraniano ha condannato una ragazza di 13 anni alla lapidazione nella città di Marivan (nel nord-est dell'Iran). Jila Izadi è stata condannata a morte dopo aver partorito in prigione suo figlio, un mese fa. La ragazza è stata stuprata e messa in cinta dal fratello. La corte clericale (?) iraniana l'ha condannata a morte: secondo il codice penale del governo misogino iraniano, la lapidazione è la punizione per coloro che commettono adulterio... anche se Jila è vittima di stupro! Il fratello, anch'egli in prigione, è stato invece condannato sempre secondo la legge islamicama, ad una punizione di 150 frustate. il Forum delle Donne Contro il Fondamentalismo in Iran (la WFAFI) invita le organizzazioni della società civile ad impegnarsi per impedire la lapidazione di Jila. La WFAFI ha anche fatto un appello alla premio nobel per la pace Shirin Ebadi, perchè intervenga a favore di Jila, visto che la costituzione iraniana non offre alle donne, nè alle ragazze, nessuna possibilità di protezione o di appello.

Israele il Comitato israeliano contro la demolizione delle case ha aperto una nuova sede a Gerusalemme ovest. Il centro ospiterà eventi, mostre, letture ed happenings.

GR ORE 13.00

Italia

Cap Anamur

La "Cap Anamur" ha rimosso dall'incarico il direttore Elias Bierdel, responsabile di non aver agito in maniera corretta durante il braccio di ferro che in luglio oppose la nave dell'organizzazione umanitaria tedesca, con 37 immigrati clandestini africani a bordo, e le autorita' italiane. Dopo che era stata costretta a rimanere in acque internazionali per piu' di 20 giorni, la nave ebbe il permesso di attraccare in Sicilia. Allo sbarco Bierdel e il capitano furono fermati con l'accusa di istigazione all'immigrazione clandesina.

Milano, contestato Albertini

A Milano, durante lo svolgimento delle commemorazioni al cimitero Maggiore, il sindaco Gabriele Albertini e' stato contestato dai dipendenti pubblici dei servizi funebri, i quali hanno accusato la Giunta di voler "privatizzare i cimiteri". Si annunciano scioperi per le prossime settimane, se l'amministrazione si rifiutera' di ascoltare le loro ragioni.

Industria

Persi 21 mila posti di lavoro nell'industria in un anno, mentre se ne sono creati 13 mila nei servizi. La riduzione tendenziale dell'occupazione nelle grandi imprese, quindi, ammonta a circa 8 mila posti di lavoro in meno. I dati sull'occupazione nelle grandi imprese ad agosto 2004 sono stati resi noti stamane dall'Istat.

Fiat

Sono tornati in fabbrica questa mattina i 1.400 lavoratori della Fiat di Termini Imerese, dopo due settimane di cassa integrazione, cominciata lo scorso 18 ottobre. Gli impianti rimarranno in funzione per altri nove giorni, poi la produzione della Punto restyling, a parte le 4 ore di sciopero previste per il 5 novembre in tutti gli stabilimenti Fiat, si fermerà nuovamente il 15 novembre, quando scatteranno altre tre settimane di Cig, fino al prossimo 5 dicembre. Intanto tra i dipendenti dello stabilimento siciliano torna la preoccupazione sul futuro lavorativo nonostante l'azienda abbia da tempo annunciato che a Termini, da metà dell'anno prossimo, sarà prodotta la Lancia Ypsilon. Per domani, le segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil e delle organizzazioni dei metalmeccanici, Fiom, Fim e Uil, hanno convocato un attivo unitario dei delegati Rsu Fiat e dell'indotto. All'ordine del giorno dell'incontro: "le prospettive industriali e occupazionali del gruppo Fiat e indotto dello stabilimento di Termini Imerese".

Blocco strada

Continua anche stamani lungo la statale 106, in prossimita' delle Tavole Palatine di Metaponto di Bernalda (Matera), la manifestazione di alcune centinaia di agricoltori della provincia di Taranto che chiedono al governo di prevedere nella legge finanziaria del 2005 interventi per i mancati introiti delle campagne per la raccolta di uva e agrumi. Anche oggi i manifestanti permettono il transito degli automezzi su una sola corsia, in modo alternato. Dopo le code di ieri sera, che hanno raggiunto i 23 chilometri, stamani vi sono rallentamenti per alcune centinaia di metri, ma la Polizia Stradale prevede che la situazione peggiorera' nelle prossime ore.

Inquinamento

Divieto di circolazione per i veicoli piu' inquinanti, domani a Roma, per il perdurare di livelli eccessivamente alti delle polveri sottili. Secondo le disposizioni della legge regionale, il blocco e' stato ordinato per la giornata di domani, dalle 7.30 alle 20.30, con le seguenti modalita': nella fascia verde, l'interdizione riguardera' le auto catalizzate e i vecchi diesel; nella ztl del centro storico il divieto sara' esteso anche a moto e motorini a due tempi non euro 1 e 2. La decisione e' stata assunta in considerazione dei livelli delle polveri sottili che nelle ultime ventiquattr'ore hanno superato i limiti nella centralina di Fermi con 61/55 microgrammi per metrocubo.

Esteri

Iraq

Un prigioniero iracheno è morto lo scorso anno nel carcere di Abu Ghraib dopo essere stato picchiato dalla Cia. E' quanto ha testimoniato un Navy Seal - truppe speciali della Marina Usa - identificato con il solo rango di portaferiti ospedaliere, nell'udienza preliminare del processo a carico di un suo commilitone, accusato di percosse contro i detenuti iracheni e di aver posato con i prigionieri nelle fotografie scandalo emerse lo scorso maggio. Secondo la testimonianza, il detenuto, identificato in Manadel al Jamadi, venne preso a calci, schiaffi e pugni fino alla morte. L'uomo era stato condotto ammanettato e incappucciato nella stanza dove la Cia interrogava e picchiava i prigionieri iracheni. Il testimone ha riferito che tracce di sangue erano visibili sul cappuccio del detenuto già al momento in cui fu condotto nella stanza degli interrogatori dell'aeroporto internazionale di Baghdad nel novembre del 2003. Il portaferiti ha ammesso di aver partecipato al pestaggio di al Jamadi in diverse occasioni, schiaffeggiandolo alla nuca e prendendolo a pugni, prima che intervenissero altri cinque o sei agenti della Cia. Al Jamadi venne trovato morto nella stanza delle docce di Abu Ghraib meno di un'ora dopo che era stato ricondotto nel penitenzario da due agenti Cia. La vittima faceva parte dei cosiddetti 'detenuti fantasma', stando a quanto precisato dal general maggiore dell'esercito George R. Fay's. Prigionieri che non comparivano nei normali registri tenuti dall'esercito e che venivano così tenuti nascosti alla Croce rossa, stando a quanto denunciato dal General maggiore Usa Antonio Taguba, nel rapporto conclusivo dell'indagine condotta lo scorso febbraio.

Palestina

3 al aqsa uccisi da tsahal

Tre giovani miliziani delle Brigate dei Martiri di Al-Aqsa sono stati uccisi stasera da soldati israeliani penetrati a Nablus, in Cisgiordania, formazione estremista distaccatasi dall'organizzazione al-Fatah, capeggiata da Yasser Arafat. A ucciderli - secondo fonti palestinesi - e' stato un reparto delle forze speciali israeliane, penetrato nella citta' vecchia di Nablus. Erano Fadi SArawan, 25 anni di eta', Majdi Marih, 23 anni, e Jihad Abu Salhyieh, 25. Altri tre palestinesi sono rimasti feriti dalla sparatoria. Secondo fonti militari israeliane, due palestinesi armati sono stati colpiti perche' si accingevano ad aprire il fuoco contro un reparto che intendeva attuare un'operazione "mirata" contro i miliziani palestinesi: appartenevano ad al-Fatah, e uno dei due rivestiva un alto grado.

Abbattuta casa del kamikaze di ieri

L'esercito israeliano ha raso al suolo l'abitazione del sedicenne palestinese che ieri mattina, cinto di esplosivo, si e' fatto saltare in aria in un mercato di Tel Aviv, causando la morte di 3 persone e il ferimento di decine. Amer al-Fahr, nato il 6 giugno 1988, viveva nel campo profughi di Askar, a Nablus, in Cisgiordania. Il gesto, rivendicato dal Fronte popolare per la liberazione della Palestina, ha fatto di lui il piu' giovane attentatore suicida in questi quattro anni di intifada palestinese contro l'occupazione israeliana. Ieri la madre si era detta disperata per il gesto del giovanissimo figlio e gia' in serata la famiglia, aiutata dalla gente di Askar, aveva cominciato a impacchettare le sue cose, per traslocare prima dell'arrivo delle ruspe dei militari israeliani: la distruzione dell'abitazione famigliare e' infatti la punizione costantemente riservata da Israele alle famiglie degli autori di sanguinosi attentati, nonostante le denunce delle organizzazioni umanitarie.

Fratello Arafat

Fathi Arafat, fratello del leader palestinese Yasser, è stato ricoverato in un ospedale del Cairo, in Egitto, perché affetto da una forma avanzata di cancro. Lo hanno reso noto fonti ospedaliere locali. Fathi Arafat è stato ricoverato in un reparto di terapia intensiva, ha spiegato un medico del Palestine Hospital della capitale egiziana. Arafat, che è fondatore della Croce Rossa palestinese, è direttore dello stesso centro ospedaliero. Un altro medico ha detto a condizione dell'anonimato che la situazione clinica di Fathi Arafat è piuttosto complicata, per lo sviluppo di metastasi del cancro in vari organi vitali. Il fratello del raìs si è ammalato di cancro quattro anni fa ed ha subito già due interventi chirurgici. Un suo collaboratore ha confermato che negli ultimi tempi le sue condizioni di salute sono diventate critiche. L'ipotesi del cancro è stata presa in considerazione anche per spiegare le difficili condizioni di salute del presidente palestinese Yasser Arafat, ricoverato all'ospedale militare di Percy dopo il peggioramento del suo quadro clinico. I medici che hanno in cura il leader dell'Anp, comunque, non hanno scartato alcuna eventualità. Una serie di test stanno cercando di verificare anche le ipotesi di leucemia o infezione virale

Elezioni Usa

I russi che controllano se negli Stati Uniti si sta votando nel pieno rispetto della democrazia: e' una delle novita' delle presidenziali americane di oggi. Il ministero degli Esteri russo a Mosca ha annunciato che un certo numero dei suoi diplomatici accreditati in Usa prendono parte al monitoraggio internazionale delle elezioni assieme ad altri partecipanti stranieri. Mikhail Troyansky, portavoce del ministero, ha spiegato all'agenzia di stampa Interfax che i controllori russi lavorano all'ambasciata di Washington e nei consolati operativi in quel paese. Anche Alesandr Veshniakov, presidente della Commissione Elettorale Centrale della Russia, e' recato negli Stati Uniti in veste di osservatore

Cina

Violenti scontri con morti e feriti fra contadini e e soldati e poliziotti sono avvenuti nella provincia sudorientale cinese del Sichuan, secondo testimonianze locali diffuse da siti Internet. Almeno 20mila contadini hanno protestato contro la costruzione della diga Pubugou e migliaia di soldati sono stati inviati nel distretto di Hanyuan. Un testimone oculare citato su Internet ha riferito che giovedì scorso sono stati uccisi tre manifestanti. I giornali di Hong Kong scrivono che il corpo di uno dei contadini uccisi è stato portato dai manifestanti davanti all'ufficio dell'amministrazione locale. I dimostranti si oppongono al progetto della diga, che li obbligherà a lasciare le loro case in cambio di un risarcimento considerato troppo basso. Altri violenti disordini sono intanto avvenuti nella provincia centrale dello Henan:testimoni locali riferiscono che sette-dieci persono sono rimaste uccise in scontri fra la maggioranza di etnia cinese Han e la minoranza musulmana degli Hui, scoppiati mercoledì e proseguiti fino a domenica.

Spagna

La polizia spagnola ha oggi arrestato a Bilbao cinque presunti membri dell'organizzazione indipendentista basca Eta. Gli arresti sono avvenuti nel corso di due distinte operazioni congiunte fra polizia e Guardia Civil legate entrambe, secondo fonti poliziesche citate dalle agenzie, agli arresti a Bilbao nei giorni scorsi di due presunti membri della direzione logistica, Amaia Urizar e Haritz Totorika

Intanto ieri sei esponenti storici dell'Eta in carcere hanno scritto una lettera alla direzione dell'organizzazione dicendosi a favore dell'abbandono della lotta armata e per una battaglia istituzionale e di massa. La lettera, pubblicata dal Diario de Noticias afferma: La lotta armata che portiamo avanti oggi non serve piu

GR FLASH 9:30

3 al aqsa uccisi da tsahal

Tre giovani miliziani delle Brigate dei Martiri di Al-Aqsa sono stati uccisi stasera da soldati israeliani penetrati a Nablus, in Cisgiordania, formazione estremista distaccatasi dall'organizzazione al-Fatah, capeggiata da Yasser Arafat. A ucciderli - secondo fonti palestinesi - e' stato un reparto delle forze speciali israeliane, penetrato nella citta' vecchia di Nablus. Erano Fadi SArawan, 25 anni di eta', Majdi Marih, 23 anni, e Jihad Abu Salhyieh, 25. Altri tre palestinesi sono rimasti feriti dalla sparatoria. Secondo fonti militari israeliane, due palestinesi armati sono stati colpiti perche' si accingevano ad aprire il fuoco contro un reparto che intendeva attuare un'operazione "mirata" contro i miliziani palestinesi: appartenevano ad al-Fatah, e uno dei due rivestiva un alto grado.

Abbattuta casa del kamikaze di ieri

L'esercito israeliano ha raso al suolo l'abitazione del sedicenne palestinese che ieri mattina, cinto di esplosivo, si e' fatto saltare in aria in un mercato di Tel Aviv, causando la morte di 3 persone e il ferimento di decine. Amer al-Fahr, nato il 6 giugno 1988, viveva nel campo profughi di Askar, a Nablus, in Cisgiordania. Il gesto, rivendicato dal Fronte popolare per la liberazione della Palestina, ha fatto di lui il piu' giovane attentatore suicida in questi quattro anni di intifada palestinese contro l'occupazione israeliana. Ieri la madre si era detta disperata per il gesto del giovanissimo figlio e gia' in serata la famiglia, aiutata dalla gente di Askar, aveva cominciato a impacchettare le sue cose, per traslocare prima dell'arrivo delle ruspe dei militari israeliani: la distruzione dell'abitazione famigliare e' infatti la punizione costantemente riservata da Israele alle famiglie degli autori di sanguinosi attentati, nonostante le denunce delle organizzazioni umanitarie.

Tunnel scoperto

L'esercito israeliano ha scoperto in serata nei pressi di Rafah, nel sud della striscia di Gaza, un tunnel, a otto metri di profondita' e lungo diverse centinaia di metri, che veniva utilizzato per il contrabbando d'armi dall'Egitto verso i Territori palestinesi. La galleria, il cui ingresso era dissimulato in un pollaio - affermano fonti militari israeliane - verra' distrutta con esplosivi. Si tratta del 20/o tunnel scoperto nella zona dall'inizio dell'anno.

Pakistan AUTOBOMBA ESPLODE A QUETTA, 4 FERITI

Una potente autobomba è esplosa oggi in un quartiere centrale della città di Quetta, nel sudovest del Pakistan, ferendo almeno quattro persone, secondo quanto ha riferito la polizia locale. Al momento dell'esplosione, il capo del governo del Baluchistan, Jam Mohammed Yousuf, era nella sua abitazione, non lontano dal luogo dell'attentato, ma è rimasto illeso. L'esplosione è avvenuta dietro un edificio che ospita il governo locale, nel centro della città. Molti vetri sono andati in frantumi, i muri di due case vicine sono stati danneggiati. Rehmatullah Niazi, un agente di polizia, ha riferito che quattro persone sono rimaste ferite e che l'ordigno era molto potente, almento 15 chili di esplosivo. Il sindaco di Quetta, Abdur Rahim Kakar, ha detto che l'esplosione è avvenuta nei pressi di una moschea sunnita e che due delle abitazioni danneggiate appartengono al custode della moschea e a un funzionario governativo. Nell'ultimo periodo in questa provincia si sono verificati diversi attentati e atti di intolleranza religiosa tra musulmani sciiti e sunniti. Nel marzo scorso militanti sunniti hanno aperto il fuoco su una processione sciita, uccidento 44 persone e ferendone almeno 150. A luglio un attentato contro una moschea sciita ha provocato la morte di 50 persone.

Iraq

BAGDAD, AUTOBOMBA UCCIDE 5 PERSONE

Nuovo attentato a Baghdad. Un'autobomba e' esplosa nell'area antistante il ministero dell'educazione, nel centro della capitale. Un portavoce del ministero degli Interni non ha fornito cifre esatte ma ha detto che l'attentato ha provocato parecchie vittime. Secondo le prime testimonianze i morti sarebbero cinque e numerosi i feriti.

Raid su Falluja

Nuovo raid aereo su Falluja: nella notte gli aerei statunitensi hanno bombardato la citta' sunnita ribelle. Ne ha dato notizia un comunicato del Comando militare. L'esercito ha anche reso noto che, nel corso di scontri avvenuti a Ramadi, e' morto, probabilmente ucciso da un cecchino, un cameraman, Dhia Najim, che lavorava come freelance per l'agenzia di notizie Reuters. Un video estratto dalla telecamera del reporter 57enne, che era sposato e padre di quattro figli, mostra immagini di precedenti attacchi sulle truppe americane. La morte di Najim fa salire a 46 il bilancio dei giornalisti e operatori dell'informazione uccisi in Iraq dall'inizio della guerra, nel marzo 2003 (secondo i dati di Reporters Without Borders). Quattro giorni fa, in un attentato a Baghdad contro la tv satellitare panaraba al-Arabyia erano morte sette persone.

Rilasciati iracheni rapiti ieri

Due iracheni, rapiti ieri insieme ad un americano a un nepalese da un gruppo di guerriglieri armati nel pieno centro di Baghdad, sono stati rilasciati nella nottata. In un primo momento si era parlato genericamente di due arabi: i realta' i due uomini sono guardie della sicurezza irachene ed hanno dichiarato alla polizia che nelle mani dei sequestratori ci sono ancora un americano e un nepalese, che lavoravano per una compagnia saudita. Al momento non ci sono state rivendicazioni del rapimento. I due iracheni rilasciati hanno riferito che i guerriglieri hanno assaltato la villa, nell'elegante quartiere di Mansur, con colpi di fucili automatico e granate. Una guardia e' morta durante l'attacco. L'americano e il nepalese lavorano per la Satco, una compagnia commerciale arabo saudita con base a Riad che fornisce assistenza alle truppe statunitensi in Iraq.

sanzioni anti-terrorismo contro il Sudan

Presidente Usa George W. Bush ha esteso di un anno la validità delle sanzioni economiche imposte al Sudna, Paese che Washington annovera fra i sostenitori del terrorismo. Lo riferisce l'Agenzia France Presse, citando un comunicato della Casa Bianca secondo cui il Sudan persegue una politca che "continua a porre una minaccia alla sicurezza nazionale e alla politica estera degli Stati Uniti".

Uruguay REFERENDUM SULL'ACQUA, VINCE IL SI

La vittoria del "si'" al referendum in Uruguay sulla gestione delle risorse idriche - per cui si e' votato contestualmente alle presidenziali e politiche - dimostra ancora una volta che i venezuelani vogliono mantenere una forte presenza dello stato nel settore economico. Il referendum ha approvato con il 50,16% una riforma che consente solo allo stato di fornire i servizi idrici nel Paese. Fin'ora, due imprese a capitale spagnolo avevano in concessione i servizi di distribuzione dell'acqua potabile e di risanamento delle acque delle zone litoranee del Paese.

250 ARRESTI DOPO SCONTRI DEI GIORNI SCORSI

I Caschi Blu dell'Onu hanno arrestato circa 250 persone nella capitale liberiana Monrovia dopo gli scontri che nei giorni scorsi hanno provocato la morte di almeno 14 persone. Lo riferisce nel sito on line la BBc. La capitale attualmente è calma, sorvegliata dall'alto da elicotteri della forza di stabilizzazione delle Nazioni Unite. I disordini sono stati provocati da sostenitori dell'ex presidente Charles Taylor, e sono i più gravi dalla sua uscita di scena. Oltre ai 14 morti ci sono stati almeno 200 feriti. La laggior parte delle vittime presentavano ferite inferte con machete o bastoni chiodati.

Nucleare: AIEA contro l'Iran

Il direttore generale dell'Agenzia internazionale dell'energia atomica (Aiea), Mohamed El Baradei, ha invitato ieri l'Iran a sospendere l'arricchimento di uranio e ha detto che la Corea del Nord presenta una "sfida seria" alla lotta contro la non-proliferazione. Lo riferisce l'agenzia France Presse da New York. "Alla luce delle serie preoccupazioni internazionali che circondano il programma nucleare (iraniano), il Paese dovrebbe fare tutto il possibile per costruire la fiducia" cessando volontariamente le sue attività di arricchimento e connesse, ha dichiarato El Baradei nel suo intervento annuale davanti all'Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York. Sostenendo che gli ispettori internazionali dovrebbero essere autorizzati a tornare in Iran, El Baradei ha detto che sarebbe interesse del Paese "perseguire una politica di massima trasparenza" in quel che concerne il suo controverso programma nucleare. Ha poi ricordato che gli ispettori delle Nazioni Unite non hanno lavorato nel Paese dal dicembre 2002 e ha detto che la sua agenzia "non può dunque fornire alcuna assicurazione che non sia mutato l'uso dei materiali nucleari". "Noi abbiamo continuamente messo l'accento sulla necessità di un accordo generale sulla crisi di Corea attraverso un dialogo che tenga conto di tutti i problemi collegati, e io spero che le discussioni a sei conducano a un tale accordo" ha poi detto El Baradei. La Corea del nord ha già preso parte a tre serie di discussioni internazionali sul suo programma nucleare che non hanno dato alcun risultato. Il Paese ha boicottato l'ultima serie, che era prevista nel settembre scorso. Pyongyang ha sottolineato che riprenderà le discussioni se Washington abbandonerà la sua politica ostile nei suoi confronti e accetterà di ricompensare gli sforzi di abbandono del programma nucleare.

smaltimento arsenale russo: italia 720 miliardi

Il sostegno che il governo italiano ha assicurato all'assistenza alla Russia per lo smantellamento dei sommergibili nucleari in disarmo e la distruzione delle armi chimiche, ammonta a 720 milioni di euro. I possibili candidati per la gestione dell'operazione sono pochi. Il primo -si legge- è il generale Carlo Jean, commissario governativo per l'emergenza nucleare e presidente della Sogin, la società pubblica che ha il compito di smaltire l'uranio delle centrali nucleari italiane dismesse. Il secondo è il suo vice Paolo Togni, figlio dell'ex ministro democristiano Giuseppe Togni, capo di gabinetto del ministro dell'Ambiente Altero Matteoli, nonché ex manager della Waste management. C'è poi il responsabile della Protezione civile Guido Bertolaso: pure lui avrebbe le carte in regola, ma anche innumerevoli impegni.

gror041102 (last edited 2008-06-26 09:53:14 by anonymous)