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'''COSTA AVORIO: ABIDJAN, GIOVANI SI RADUNANO HOTEL IVOIRE'''

Nonostante l'appello alla calma e al ritorno alla normalita' del presidente Laurent Gbagbo, centinaia di dimostranti si sono radunati stamane davanti all'Hotel Ivoire di Abidjan, capitale economica della Costa d'Avorio, richiamati da un appello della radio pubblica che li invitava a formare ''uno scudo umano'' per proteggere la residenza del presidente. Un addetto dell'Hotel Ivoire ha detto che i manifestanti si sono assiepati davanti ai mezzi corazzati francesi, situati nel parcheggio dell'hotel e protetti da un filo spinato, e che le truppe straniere hanno preso il controllo dell'edificio. Una fonte militare francese ha confermato che veicoli militari sono nel parcheggio dell'hotel per rendere sicura l'area, inclusa l'abitazione di Gbagbo che si trova vicino alla residenza dell'ambasciatore francese. Nel pomeriggio ha aggiunto la fonte ''Ci sara' una importante dichiarazione''. L'Hotel Ivoire, nel quartiere residenziale Cocody, si trova ai limiti di una laguna di fronte al centro citta' e a due ponti chiave che portano verso l'aeroporto, ed e' a un km dalla residenza di Gbagbo. Il convoglio francese di almeno 30 veicoli corazzati e carri armati si sono diretti verso l'hotel stamane di buon'ora. Il dispiegamento rientra nei piani di protezione degli stranieri occidentali. La zona dell'Hotel Ivoire e' l'unica dove c'e' fermento. Per il resto da stamane Abidjan sembra una citta' morta con strade deserte, senza gente ne' auto, taxi e autobus fermi, chiusi negozi e uffici.


IRAQ
INIZIATO L'ATTACCO USA A FALLUJAH E RAMADI; ALLAWI IMPONE IL COPRIFUOCO DALLE ORE 18.00
Il governo ad interim dell'Iraq ha dichiarato lo stato di emergenza nel Paese per 60 giorni in tutto il territorio iracheno, eccetto il Kurdistan. Anche oggi i ribelli iracheni hanno attaccato dall'alba diverse stazioni di polizia delle citta' di Haditha e Haklaniyah, nella provincia di Anbar e a 220 chilometri a nordest di Baghdad, bilancio: 22 morti e 6 feriti, secondo fonti di polizia e sanitarie.
Ieri a Samarra, uomini armati hanno attaccato numerosi posti di polizia, provocando la morte di 4 persone e almeno 17 feriti. Sempre ieri a Ramadi, citta' sunnita nella provincia di Al Anbar, quattro autobombe hanno fatto strage di poliziotti e civili, mentre a Falluja i violentissimi bombardamenti aerei condotti dalle forze degli Stati Uniti hanno messo in fuga la popolazione generando un'emergenza profughi nelle zone circostanti.
A Ramadi, quattro autobombe sono esplose nell'arco di tre ore, provocando almeno 30 morti e decine di feriti. L'ultima era guidata da un kamikaze. Fra le vittime, 20 morti e 20 feriti, soprattutto poliziotti, ma anche molti i civili, secondo fonti ospedaliere. La quarta autobomba, lanciata contro una stazione di polizia, ha ucciso 10 agenti uccisi e ferito 5 persone.
Le forze americane continuano ad attaccare Ramadi e Falluja con aerei, carri armati americani e camion della Guardia nazionale irachena. Le bombe americane (nonostante l'esortazione di Kofi Annan) avrebbero colpito la parte est e nord della citta'. I militari USA hanno stabilito un coprifuoco tra le 18.00 e le 06.00 del mattino.

'''AEROPORTO DI BAGHDAD SARA' CHIUSO PER 48 ORE''' Chiuse anche frontiere con Siria e Giordania Baghdad, - nella sua conferenza stampa il premier iracheno Allawi ha anche annunciato la chiusura dell'aeroporto internazionale di Baghdad. Lo scalo resterà chiuso per due giorni. Altra misura straordinaria annunciata da Allawi la chiusura delle frontiere con la Siria e la Giordania. Gli unici mezzi a cui sarà consentito il transito saranno i camion con forniture e aiuti alimentari. Riferendosi al caso di Falujah, Allawi ha altresì promesso che "il rispetto della legge" sarà ristabilito "quanto prima".

E già si contano i morti dei bombardamento: Dodici abitanti di Falluja sono morti stamane sotto gli intensi attacchi aerei statunitensi sulla citta' ad ovest di Baghdad. Secondo un responsabile dell'ospedale locale, dieci persone hanno trovato la morte quando un missile ha centrato la loro palazzina vicino alla moschea Faruk, nel centro cittadino. Due ore piu' tardi, in un nuovo raid aereo americano e' stato colpito un corteo funebre nel Cimitero dei martiri, uccidendo altre due persone.

L'emittente araba al Jazeera riferisce di nuovi bombardamenti aerei nella zona nordoccidentale della città, dove sono dispiegate le forze Usa pronte a lanciare un'offensiva su più vasta scala. Due brigate dei marines e una dell'esercito Usa sono posizionate a nord della città, stando a quanto precisato dall'esercito americano. A mezzogiorno ora locale (le 10.00 in Italia), i marines si sono assicurati il controllo di uno stabile abitativo posizionato nell'angolo nordoccidentale della città.

E' di pochi minuti fa la notizia che il primo ministro iracheno ad interim, Iyad Allawi, ha reso noto di avere dato il via libera alle forze statunitensi e irachene per l'attacco finale su Falluja, roccaforte dei ribelli. "Ho dato la mia autorizzazione alla forza multinazionale e irachena. Siamo determinati a spazzare via i terroristi da Falluja", ha detto il premier nel corso di una conferenza stampa.

'''PALESTINA'''

ABU ALA, ESPRIMIAMO PROFONDO DISPIACERE PER PAROLE DI SHUA - Durante la riunione del governo dell'Anp che si è svolta oggi a Ramallah, Abu Ala ha detto che le dichiarazioni della moglie di Arafat hanno provocato ''confusione''. Ed ha ribadito che la leadership palestinese rimane fedele al presidente, e che ''non c'è nessuno che vuole prendere il suo posto''. Ancora più duro il commento del segretario di Arafat, Tayeb Abdul Rahim, che si è detto ''scioccato'' dalle dichiarazioni di Shua, ''illogiche, squilibrate e contrarie alla verità''. Per il ministro delle Telecomunicazioni al-Ahmed le parole della moglie di Arafat hanno offeso ''tutti noi della leadership e lo stesso popolo palestinese e speriamo che intenda mettere rimedio agli errori fatti''. E poi ha ribadito che la moglie del leader palestinese ''non ha nessun ruolo politico''. Il ministro ha anche confermato che il viaggio della delegazione palestinese a Parigi si farà anche se ha detto di non poter rivelare se ''si tratterà della stessa delegazione annunciata in precendenza''. Ieri era stato annunciato che sarebbero partiti per Parigi il premier Abu Ala, l'ex primo ministro Abu Mazen ed il ministro degli Esteri Nabil Shaat


'''EUROPA UNITA'''

PATTO STABILITA': SARKOZY, CON SINISCALCO ABBIAMO UNA VISIONE MOLTO VICINA - Sulla questione del Patto di stabilità Francia e Italia hanno una visione molto vicina. A confermarlo è il ministro dell'Economia francese Nicolas Sarkozy che ieri ha incontrato il ministro dell'Economia Domenico Siniscalco e oggi il ministro delle Attività produttive Antonio Marzano. La questione del Patto di stabilità, ha sottolineato Sarkozy, è stata affrontata ieri con Siniscalco. ''Sulla questione del Patto -ha detto Sarkozy- io e Siniscalco abbiamo una visione molto vicina''

INFORTUNIO SUL LAVORO: stamani in una ditta che si occupa di lavorazione dell'oro, la "Ascor" di via Piave a Sesto Calende, nel Varesotto, dove un operaio di 44 anni e' rimasto ferito a seguito dello scoppio di un piccolo forno di fusione dell'oro. L'uomo, che si trovava nelle vicinanze del forno, ha riportato ferite ed ustioni non gravi ed e' ora ricoverato all'ospedale di Angera. Sul posto i Vigili del Fuoco di Somma Lombardo che hanno messo in sicurezza l'impianto verificando l'inconsistenza di rischi dovuti all'eventualita' di altri scoppi o allo sprigionamento di sostanze tossiche.

SPESA PROLETARIA, INDAGINE PROCURA ROMA - E' sul tavolo del procuratore della Repubblica di Roma Giovanni Ferrara il fascicolo contenente la documentazione sulla cosiddetta ''spesa proletaria'' avvenuta nei giorni scorsi. Prima di affidare il fascicolo ad un sostituto il magistrato intende valutare la situazione e stabilire i reati che possono essere ipotizzati nella vicenda. In giornata dovrebbe ricevere altre relazioni da parte degli investigatori che hanno provveduto gia' attraverso le riprese televisive e dei reporter ad identificare numerosi dei partecipanti all'assalto contro 'Panorama' e alla libreria 'Feltrinelli'

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G.R. 13,00

COSTA AVORIO: ABIDJAN, GIOVANI SI RADUNANO HOTEL IVOIRE

Nonostante l'appello alla calma e al ritorno alla normalita' del presidente Laurent Gbagbo, centinaia di dimostranti si sono radunati stamane davanti all'Hotel Ivoire di Abidjan, capitale economica della Costa d'Avorio, richiamati da un appello della radio pubblica che li invitava a formare uno scudo umano per proteggere la residenza del presidente. Un addetto dell'Hotel Ivoire ha detto che i manifestanti si sono assiepati davanti ai mezzi corazzati francesi, situati nel parcheggio dell'hotel e protetti da un filo spinato, e che le truppe straniere hanno preso il controllo dell'edificio. Una fonte militare francese ha confermato che veicoli militari sono nel parcheggio dell'hotel per rendere sicura l'area, inclusa l'abitazione di Gbagbo che si trova vicino alla residenza dell'ambasciatore francese. Nel pomeriggio ha aggiunto la fonte Ci sara' una importante dichiarazione. L'Hotel Ivoire, nel quartiere residenziale Cocody, si trova ai limiti di una laguna di fronte al centro citta' e a due ponti chiave che portano verso l'aeroporto, ed e' a un km dalla residenza di Gbagbo. Il convoglio francese di almeno 30 veicoli corazzati e carri armati si sono diretti verso l'hotel stamane di buon'ora. Il dispiegamento rientra nei piani di protezione degli stranieri occidentali. La zona dell'Hotel Ivoire e' l'unica dove c'e' fermento. Per il resto da stamane Abidjan sembra una citta' morta con strade deserte, senza gente ne' auto, taxi e autobus fermi, chiusi negozi e uffici.

IRAQ INIZIATO L'ATTACCO USA A FALLUJAH E RAMADI; ALLAWI IMPONE IL COPRIFUOCO DALLE ORE 18.00 Il governo ad interim dell'Iraq ha dichiarato lo stato di emergenza nel Paese per 60 giorni in tutto il territorio iracheno, eccetto il Kurdistan. Anche oggi i ribelli iracheni hanno attaccato dall'alba diverse stazioni di polizia delle citta' di Haditha e Haklaniyah, nella provincia di Anbar e a 220 chilometri a nordest di Baghdad, bilancio: 22 morti e 6 feriti, secondo fonti di polizia e sanitarie. Ieri a Samarra, uomini armati hanno attaccato numerosi posti di polizia, provocando la morte di 4 persone e almeno 17 feriti. Sempre ieri a Ramadi, citta' sunnita nella provincia di Al Anbar, quattro autobombe hanno fatto strage di poliziotti e civili, mentre a Falluja i violentissimi bombardamenti aerei condotti dalle forze degli Stati Uniti hanno messo in fuga la popolazione generando un'emergenza profughi nelle zone circostanti. A Ramadi, quattro autobombe sono esplose nell'arco di tre ore, provocando almeno 30 morti e decine di feriti. L'ultima era guidata da un kamikaze. Fra le vittime, 20 morti e 20 feriti, soprattutto poliziotti, ma anche molti i civili, secondo fonti ospedaliere. La quarta autobomba, lanciata contro una stazione di polizia, ha ucciso 10 agenti uccisi e ferito 5 persone. Le forze americane continuano ad attaccare Ramadi e Falluja con aerei, carri armati americani e camion della Guardia nazionale irachena. Le bombe americane (nonostante l'esortazione di Kofi Annan) avrebbero colpito la parte est e nord della citta'. I militari USA hanno stabilito un coprifuoco tra le 18.00 e le 06.00 del mattino.

AEROPORTO DI BAGHDAD SARA' CHIUSO PER 48 ORE Chiuse anche frontiere con Siria e Giordania Baghdad, - nella sua conferenza stampa il premier iracheno Allawi ha anche annunciato la chiusura dell'aeroporto internazionale di Baghdad. Lo scalo resterà chiuso per due giorni. Altra misura straordinaria annunciata da Allawi la chiusura delle frontiere con la Siria e la Giordania. Gli unici mezzi a cui sarà consentito il transito saranno i camion con forniture e aiuti alimentari. Riferendosi al caso di Falujah, Allawi ha altresì promesso che "il rispetto della legge" sarà ristabilito "quanto prima".

E già si contano i morti dei bombardamento: Dodici abitanti di Falluja sono morti stamane sotto gli intensi attacchi aerei statunitensi sulla citta' ad ovest di Baghdad. Secondo un responsabile dell'ospedale locale, dieci persone hanno trovato la morte quando un missile ha centrato la loro palazzina vicino alla moschea Faruk, nel centro cittadino. Due ore piu' tardi, in un nuovo raid aereo americano e' stato colpito un corteo funebre nel Cimitero dei martiri, uccidendo altre due persone.

L'emittente araba al Jazeera riferisce di nuovi bombardamenti aerei nella zona nordoccidentale della città, dove sono dispiegate le forze Usa pronte a lanciare un'offensiva su più vasta scala. Due brigate dei marines e una dell'esercito Usa sono posizionate a nord della città, stando a quanto precisato dall'esercito americano. A mezzogiorno ora locale (le 10.00 in Italia), i marines si sono assicurati il controllo di uno stabile abitativo posizionato nell'angolo nordoccidentale della città.

E' di pochi minuti fa la notizia che il primo ministro iracheno ad interim, Iyad Allawi, ha reso noto di avere dato il via libera alle forze statunitensi e irachene per l'attacco finale su Falluja, roccaforte dei ribelli. "Ho dato la mia autorizzazione alla forza multinazionale e irachena. Siamo determinati a spazzare via i terroristi da Falluja", ha detto il premier nel corso di una conferenza stampa.

PALESTINA

ABU ALA, ESPRIMIAMO PROFONDO DISPIACERE PER PAROLE DI SHUA - Durante la riunione del governo dell'Anp che si è svolta oggi a Ramallah, Abu Ala ha detto che le dichiarazioni della moglie di Arafat hanno provocato confusione. Ed ha ribadito che la leadership palestinese rimane fedele al presidente, e che non c'è nessuno che vuole prendere il suo posto. Ancora più duro il commento del segretario di Arafat, Tayeb Abdul Rahim, che si è detto scioccato dalle dichiarazioni di Shua, illogiche, squilibrate e contrarie alla verità. Per il ministro delle Telecomunicazioni al-Ahmed le parole della moglie di Arafat hanno offeso tutti noi della leadership e lo stesso popolo palestinese e speriamo che intenda mettere rimedio agli errori fatti. E poi ha ribadito che la moglie del leader palestinese non ha nessun ruolo politico. Il ministro ha anche confermato che il viaggio della delegazione palestinese a Parigi si farà anche se ha detto di non poter rivelare se si tratterà della stessa delegazione annunciata in precendenza. Ieri era stato annunciato che sarebbero partiti per Parigi il premier Abu Ala, l'ex primo ministro Abu Mazen ed il ministro degli Esteri Nabil Shaat

EUROPA UNITA

PATTO STABILITA': SARKOZY, CON SINISCALCO ABBIAMO UNA VISIONE MOLTO VICINA - Sulla questione del Patto di stabilità Francia e Italia hanno una visione molto vicina. A confermarlo è il ministro dell'Economia francese Nicolas Sarkozy che ieri ha incontrato il ministro dell'Economia Domenico Siniscalco e oggi il ministro delle Attività produttive Antonio Marzano. La questione del Patto di stabilità, ha sottolineato Sarkozy, è stata affrontata ieri con Siniscalco. Sulla questione del Patto -ha detto Sarkozy- io e Siniscalco abbiamo una visione molto vicina

INFORTUNIO SUL LAVORO: stamani in una ditta che si occupa di lavorazione dell'oro, la "Ascor" di via Piave a Sesto Calende, nel Varesotto, dove un operaio di 44 anni e' rimasto ferito a seguito dello scoppio di un piccolo forno di fusione dell'oro. L'uomo, che si trovava nelle vicinanze del forno, ha riportato ferite ed ustioni non gravi ed e' ora ricoverato all'ospedale di Angera. Sul posto i Vigili del Fuoco di Somma Lombardo che hanno messo in sicurezza l'impianto verificando l'inconsistenza di rischi dovuti all'eventualita' di altri scoppi o allo sprigionamento di sostanze tossiche.

SPESA PROLETARIA, INDAGINE PROCURA ROMA - E' sul tavolo del procuratore della Repubblica di Roma Giovanni Ferrara il fascicolo contenente la documentazione sulla cosiddetta spesa proletaria avvenuta nei giorni scorsi. Prima di affidare il fascicolo ad un sostituto il magistrato intende valutare la situazione e stabilire i reati che possono essere ipotizzati nella vicenda. In giornata dovrebbe ricevere altre relazioni da parte degli investigatori che hanno provveduto gia' attraverso le riprese televisive e dei reporter ad identificare numerosi dei partecipanti all'assalto contro 'Panorama' e alla libreria 'Feltrinelli'

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