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IRAQ

AUTOBOMBA A RAMADI, 12 MORTI E 10 FERITI - Secondo le fonti, un kamikaze ha fatto esplodere la sua auto all'esterno di una stazione di polizia a Ramadi. Il medico che ha fornito queste informazioni ha precisato che le persone rimaste coinvolte nell'esplosione sono al 90% agenti di polizia che erano in fila per ricevere lo stipendio. Gli insorti hanno ripetutamente colpito nei mesi scorsi le forze di sicurezza irachene per scoraggiare la loro collaborazione con la forza multinazionale a guida Usa.

ATTENTATO DELLE FORZE USA ALLA LIBERTA' DI STAMPA IN IRAQ - I militari americani hanno arrestato il direttore del settimanale al-Saqr, giornale di Samarra. Lo hanno riferito fonti giornalistiche all'agenzia di stampa tedesca Dpa, secondo cui Mahmoud al-Shawareb è stato prelevato ieri pomeriggio dal suo ufficio e condotto in una località segreta. Il settimanale al-Saqr ha di recente pubblicato alcuni articoli critici nei confronti delle forze americane, il cui comportamento avrebbe portato a un peggioramento della situazione della sicurezza.

UCRAINA

SI DIMETTE CAPO DELLA BANCA CENTRALE E ENTRA IN POLITICA - Il presidente della Banca Centrale ucraina, Serhiy Tyhypko, si è dimesso dal suo incarico per entrare in politica. Tyhypko, ex ministro dell'economia, si era allontanato dai suoi uffici all'inizio dell'estate per dirigere la campagna elettorale presidenziale del primo ministro Viktor Yanukovych. Ieri il presidente uscente Leonid Kuchma gli aveva ingiunto di tornare al suo posto. Oggi la decisione del presidente di dimettersi.

Intanto voci di SCISSIONE: Il presidente ucraino uscente Leonid Kuchma ha tenuto una riunione stamane con il premier Viktor Yanukovic e i governatori delle regioni russofone dell'est del paese che minacciano referendum per l'autonomia delle rispettive regioni.

Da parte sua l'Unione europea e la Nato non accolgono l'ipotesi di un referendum secessionistico in Ucraina. E' quanto emerso dalle parole del rappresentante Ue per la Politica estera e di sicurezza comune, Javier Solana, e dal segretario generale della Nato Jaap De Hoop Scheffer, nel corso di una conferenza stampa congiunta a Bruxelles. "Ogni tipo di minaccia di questa natura non è molto benvenuta", il presidente russo "Putin sottoscrive la stessa posizione", ha tenuto a sottolineare Solana.

ROMANIA

ELEZIONI; PRIMI DATI, NASTASE AL 38%; BASESCU AL 36%(2) - Lo scarto di due punti tra Adrian Nastase (attualmente al governo, successore di Iliescu e candidato del partito socialdemocratico, in realtà composto da ex-comunisti) e Traian Basescu (dell'Alleanza Giustizia e verità, all'opposizione) - confermato da altri dati che danno il primo al 38,7% contro il 35,4% del secondo - portera' i due al ballottaggio per le presidenziali che si terra' il 12 dicembre prossimo. Per quanto riguarda le legislative, il partito di estrema destra 'Romania MARE' e' arrivato al terzo posto con il 13% dei voti sempre secondo i dati parziali. L'Unione democratica dei Magiari di Romania (Udmr) e' la sola tra le altre formazioni ad aver superato la soglia del 5% necessaria per entrare in Parlamento. Recentemente il governo rumeno ha fatto il suo ingersso nella NATO ed ha prodotto una crescita economica tra le più alte d'Europa pari al 6,1% previsto per l'anno in corso, anche se oltre 5.000 minirenni vivono nelle strade senza alcun sostentamento, sopravvivendo con penosi espedienti, secondo la denuncia di organismi internazionali.

COSTA D'AVORIO

ABIDJAN DENUNCIA FRANCIA A CORTE GIUSTIZIA L'AIA - La Costa d'Avorio contesta a Parigi la violazione degli accordi di difesa fra i due Paesi e la distruzione dell'aviazione ivoriana. Lo ha annunciato una missione presidenziale ivoriana a Bruxelles, citata dall'edizione digitale del quotidiano spagnolo "El Mundo". La domanda sarà depositata oggi stesso presso la sede del tribunale dell'Aia. In essa la Costa d'Avorio denuncia "la violazione degli accordi di difesa" con la Francia, "della risoluzione 1528" del Consiglio di sicurezza dell'Onu e "i fatti sul campo": nella fattispecie la distruzione dell'aviazione che ordinata dal presidente Jacques Chirac. Da parte sua, il ministro della Difesa francese, Michele Alliot-Marie, ha dichiarato che la denuncia contro la Francia non produrrà alcun effetto, ed ha aggiunto candidamente: "il nostro unico obiettivo è che questo Paese non si divida in due e si elimini la soluzione militare al conflitto"

FRANCIA

GOVERNO, DOPO LA NOMINA DI SARKOZY A PRESIDENTE DELL'UMP, GAYMARD PRENDE IL SUO POSTO - Il ministro dell'agricoltura francese Hervé Gaymard sarà nominato oggi ministro delle finanze al posto del dimissionario Nicolas Sarkozy, eletto ieri presidente dell'Ump, il partito di Chirac. La nomina di Gaymard innesca così un minirimpasto. All'agricoltura infatti viene nominato il ministro del bilancio Dominique Bussereau mentre va al suo posto il portavoce del governo Jean-François Copé, che conserva l'incrico di portavoce.

PALESTINA

MUSTAFA BARGOUTI "SONDAGGI MI DANNO VICINO ABU MAZEN" Mentre è tramontata la candidatura di Marwan Bargouti, emerge quella di Mustafa Bargouti che sarà il principale sfidante del leader dell'Olp. "Gli ultimi sondaggi mi danno molto vicino al candidato di Al-Fatah Abu Mazen e sarò in grado di giocare le mie possibilità", ha dichiarato stamane Mustafa Bargouti, leader di "Iniziativa Nazionale Democratica", annunciando in un hotel di Gerusalemme la sua candidatura alle elezioni presidenziali palestinesi del 9 gennaio. Mustafa Bargouti ha spiegato che le statistiche diffuse oggi da un centro ricerche di Gaza gli assegnano il 26% delle preferenze degli elettori. Mentre Abu Mazen si attesta al 39%. Allo stesso tempo lo sfidante ha aggiunto che un altro sondaggio, dell'Università Al-Najah di Nablus, che verrrà reso pubblico nei prosssimi gorni, lo vede indietro di un solo punto percentuale rispetto al prescelto di Al-Fatah (41% contro 40%). Bargouti, 50 anni, medico di formazione laica, rappresenta i settori progressisti della società civile palestinese, potrebbe raccogliere i voti anche degli islamisti moderati, intenzionati a mettere in difficoltà Al-Fatah ed il suo candidato Abu Mazen.

INTANTO L'Autorità Palestinese ha emanato una direttiva, in cui invita tutti i media di Stato a smettere di pubblicare o diffondere dichiarazioni e articoli che potrebbero essere interpretati come un incitamento all'odio contro Israele. Lo scrive stamattina il quotidiano panarabo 'Al Sharq Al Awsat. In base al resoconto del popolare quotidiano arabo, che ha sede a Londra, la circolare del governo palestinese è arrivata 24 ore dopo che il primo ministro israeliano Ariel Sharon ha affermato che la battaglia contro le istigazioni è una condizione preliminare per l'accettazione da parte di Israele dell'Anp come referente nella realizzazione della Road Map. L'Autorità Palestinese avrebbe inoltre l'intenzione di riavviare il lavoro della Commissione congiunta contro l'istigazione. Diversi membri della dirigenza palestinese, comunque, hanno fatto notare che se l'Anp riconosce il fatto che l'incitamento all'odio è parte fondamentale della cooperazione, dovrebbe anche conseguirne una presa di distanza netta del governo israeliano dalle affermazioni contro i palestinesi contenute nei media e attribuite ad alcuni rabbini ultraortodossi o ai vertici militari.

ONU

GIOVEDI' PRESENTATE LE PROPOSTE DI RIFORMA - a 60 anni dalla loro fondazione le Nazioni Unite cercano di ripensare il loro ruolo e la loro struttura. Giovedì due dicembre prossimo, il segretario generale dell'Onu Kofi Annan trsametterà ai paesi membri delle Nazioni Unite le due proposte studiate dalla commissione di 16 saggi incaricata di studiare la riforma delle Nazioni Unite e - in particolare - del consiglio di sicurezza. Entrambe queste proposte, escludono l'assegnazione di un seggio per l'Unione Europea, respingendo di fatto la linea proposta dal governo italiano. Per l'Italia resterebbe soltanto quello che si potrebbe definire uno "spiraglio". Se infatti una delle due proposte prevede l'ingresso in consiglio di sicurezza della Germania, l'altra lascerebbe una chance all'Italia come possibile "membro del Consiglio a rotazione prolungata" o, in altre parole, come membro "semi-permanente". Le due proposte hanno una base comune, la divisione del mondo in quattro aree geografiche: Americhe, Europa, Asia (Oceania inclusa), Africa, e l'elevazione del numero dei membri del consiglio di Sicurezza dagli attuali 15 a 24. Ma il vero problema, com'è noto, riguarda i membri permanenti con diritto di veto. Secondo la prima proposta questi passerebbero a 11 ma senza diritto di veto. Tra i nuovi ingressi figurebbero "quasi certamente" Germania, Giappone, India, Brasile, Egitto (o Nigeria) e Sudafrica. La seconda proposta prevede invece che i membri permanenti restino cinque mentre salirebbero a 19 i membri a rotazione (senza veto). Otto di questi, due per ogni aerea geografica, sarebbero però eletti per un mandato di quattro o cinque anni rinnovabili. Si tratterebbe quindi di una sorta di membri semipermanenti.

ITALIA

ACERRA, PER PROTESTA PECORE MORTE DAVANTI MUNICIPIO - Una ventina di pecore morte sono state portate questa mattina da alcuni allevatori di Acerra (Napoli) davanti alla sede del Comune. Gli animali, morti secondo i pastori Mario e Vincenzo Cannavacciuolo, tutti a causa del forte inquinamento del suolo da diossina, sono stati lasciati sulle scale antistanti il palazzo comunale, ed ora si aspetta l'arrivo del servizio veterinario dell'Asl che li portera' via. Abbiamo chiesto l'abbattimento dei circa 600 capi che ancora ci sono rimasti - hanno spiegato gli allevatori - altrimenti rischiamo di restare senza piu' un animale, perche' ogni giorno ne muoiono oltre 20.

NAPOLI

Questa mattina, un centinaio di attivisti dei movimenti dei disoccupati ha occupato l'edificio ex-Omni di proprieta' comunale, sito in via del Grande Archivio, nel centro storico di Napoli. Fin dalle prime ore della mattina, decine di attivisti, insieme a una delegazione del movimento dei disobbedienti, si alternano per rimuovere i quintali di rifiuti e detriti accumulati in questi anni di incuria, per rendere vivibile e utilizzabile questa struttura dalle immense potenzialita' sociali, abbandonata per anni dalle istituzioni in uno stato di totale degrado. Dinanzi all'immobilismo delle istituzioni- dicono i No global- sono ancora una volta i movimenti a porsi come unico argine contro il degrado e il disagio sociale, contro l'invivibilita' dei quartieri.