Lutto in sri lanka

1.500 passeggeri sono quasi certamente morti in un treno che e' stato sommerso domenica scorsa dall'onda gigantesca che ha spazzato la costa dello Sri Lanka. Lo hanno riferito i soccorritori. Il treno stava collegando la capitale Colombo con la citta di Galle, 110 chilometri piu' a sud.

Il presidente dello Sri Lanka, Chandrika Kumaratunga, ha proclamato una settimana di lutto in tutto il paese, tra i più colpiti dal violento maremoto che ha sconvolto il sudest asiatico, dove si stanno approntando cremazioni di massa. Kumaratunga è rientrato immediatamente da una visita in Gran Bretagna appena appreso del cataclisma. Secondo fonti militari, intanto, il bilancio delle vittime accertate nello Sri Lanka è salito a 11.960 morti, ma, stando ai media indiani, i morti sarebbero 13mila e circa un milione i senzatetto Israele stava allestendo una squadra di soccorso composta da 150 membri dell'esercito e del ministero della Difesa da inviare nello Sri Lanka, ma le autorità di Colombo avrebbero respinto l'offerta di uomini, mentre avrebbero richiesto l'invio di beni di prima necessità. Lo riferisce il sito internet del quotidiano israeliano Haaretz, che cita una fonte dell'esercito israeliano. Inizialmente era stato detto che la partenza della squadra israeliana era stata rinviata oggi per una mancanza di coordinamento tra il ministero degli Esteri e l'esercito dello Sri Lanka. La squadra, guidata dal generale Avraham Ben-David, avrebbe dovuto portare anche beni di prima necessità (acqua, cibo, tende, vestiario ecc). Israele sta valutando la possibilità di inviare altre squadre di uomini in India e in Thailandia, ma non è stata ancora presa alcuna decisione al riguardo. Servono molti miliardi di dollari e diversi anni per seppellire i cadaveri, debellare le epidemie e ricostruire quanto distrutto dalle tsunami, onde anomale alte fino a 10 metri, che hanno sconvolto il sudest asiatico. Lo ha detto il coordinatore per gli Aiuti umanitari delle Nazioni Unite, Jan Egeland, sottolineando come l'entità della tragedia richieda uno sforzo maggiore rispetto ad altri grandi calamità. Egeland ha poi precisato che voli con a bordo aiuti umanitari e generi di primo soccorso partiranno nelle prossime 48 ore da una ventina di paesi verso le zone colpite dal maremoto. Resta, infatti, elevatissimo il rischio di diffusione di epidemie, come malaria ed infezioni respiratorie.

India

La violenza del maremoto che ha sconvolto il sudest asiatico ha risparmiato la centrale nucleare di Kalpakkam, a 80 chilometri da Madras, in India. Il governo di Nuova Delhi aveva parlato di infiltrazione d'acqua nell'impianto elettro-nucleare dello stato di Tamil Nadu, sollevando il rischio di un disastro nucleare. Le unità della centrale nucleare di Kalpakkam sono al sicuro, non c'è nessun rischio di contaminazione, hanno riferito fonti ufficiali, citate dall'edizione on line del giornale Thee Times of India. Il maremoto ha comunque provocato alcuni guasti ed una commissione di esperti si è riunita d'urgenza per valutare i danni.

Ucraina

L'ingerenza degli Stati Uniti nelle elezioni in Ucraina è stata sistematica e pianificata. A lanciare l'accusa a Washington è stato Viktor Yanukovich, primo ministro ucraino e candidato sconfitto al ballottaggio per le presidenziali del 26 dicembre, che ha visto trionfare il leader dell'opposizione Viktor Yushchenko. In un'intervista al giornale russo 'Isvestiya', Yanukovich ha invece definito spontaneo il sostegno della Russia alla sua campagna elettorale. La volontà russa di influenzare il risultato delle nostre elezioni - ha assicurato - è solo un episodio passato.

iraq

Il comandante della Guardia nazionale irachena di Baghdad, Madhar al-Maula, e' stato ucciso in un attentato, quando un attentatore suicida a bordo di un'auto si e' lanciato contro il convoglio che scortava l'ufficiale, facendosi esplodere. Sul luogo dell'attentato, che ha provocato anche il ferimento di diversi uomini del convoglio, si e' recato il ministro della Difesa ad interim, Sheikh Hazim al-Shalan.

Un ufficiale della Forze di protezione delle istallazioni (una unità del ministero degli Interni iracheno incaricata di sorvegliare i beni ed infrastrutture pubbliche), identificato con il nome di Ali Naim Fahd al Nakib, è stato ucciso oggi da sconosciuti in un attacco a Baquba, a nord di Baghdad. Lo hanno riferito fonti della polizia locale. Nell'attacco sono rimasti feriti anche tre civili.

A poche ore dall'appello di Osama bin Laden perche' gli iracheni boicottino il voto del 30 gennaio, la guerriglia ha sferrato una serie di attacchi coordinati nell'area del cosiddetto 'triangolo sunnita'. Nel mirino due commissariati e un posto di blocco, una ventina le vittime (19 poliziotti e un agente della guardia nazionale). Armati di 'kalashnikov' e lancia razza e spalle, i ribelli hanno attaccato un commissariato a Dijila, sulla strada da Tikrit e Samarra, e ucciso 12 poliziotti. Alle porte di Tikrit, la citta' natale del deposto presidente iracheno Saddam Hussein, tre poliziotti sono stati uccisi a un check-point. E a sud di Samarra, a Ishaki, 80chilometri a nord di Baghdad, quattro poliziotti hanno perso la vita in un attacco ad un altro commissariato.