Differences between revisions 4 and 5
Revision 4 as of 2005-03-09 01:22:49
Size: 36221
Editor: anonymous
Comment: missing edit-log entry for this revision
Revision 5 as of 2008-06-26 09:51:17
Size: 36221
Editor: anonymous
Comment: converted to 1.6 markup
No differences found!

GR 19.30

Italia

Virgilio Ascoltiamo una corrispondenza con uno studente autorganizzato che ci racconta qual’e’ la situazione attuale al liceo Virgilio di Roma, occupato. AUDIO

Il Gip di Brescia arresta i due uomini accusati di terrorismo islamico e già proscioli.

Tutti i telegiornali di stasera aprono con questa notizia: Il gip bresciano Roberto Spanò, su richiesta della procura, ha emesso due ordinanze di custodia cautelare in carcere per Noureddine Drissi e Kamel Hamroui, per i quali il gup Clementina Forleo, a Milano, aveva disposto la liberazione, alla fine della stessa udienza preliminare in cui aveva assolto dall'accusa di terrorismo internazionale altri tre imputati.

Il gip di Brescia ha emesso il provvedimento restrittivo sia per terrorismo internazionale sia per il favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, reato per il quale i due restavano detenuti anche secondo la sentenza del gup milanese.

"Il ragionamento del gup di Milano appare per certi versi confuso in quanto ha escluso la natura terroristica di Anzar Al Islam pur ammettendo che l'organizzazione graviti in aree notoriamente contraddistinte da propensioni al terrorismo e nonostante essa contempli tra i propri membri individui che si prefiggono obiettivi terroristici" . In 39 pagine il gip bresciano espone una tesi completamente opposta a quella della collega di Milano di cui critica in modo radicale la scelta.

Dura la replica delle difese degli islamici. "La decisione del gip di Brescia che ha riarrestato due imputati liberati dalla collega di Milano è tutta politica e risente del clima intimidatorio e liberticida che si è creato con le polemiche intorno al verdetto di assoluzione della settimana scorsa", ha detto Sandro Clementi difensore di alcuni imputati.

Poi gli avvocati hanno convocato una conferenza stampa: "Ci auguriamo che vi sia un intervento del capo dello Stato che tuteli i diritti della difesa e avverta il pericolo che stiamo correndo, noi a questo punto abbiamo fiducia solo nel capo dello Stato".

Genova G8 udienza:

Oggi trentaseiesima udienza per il processo a 25 attivisti e attiviste accusati di devastazione e saccheggio durante il G8 di Genova 2001. Dei tre testi di oggi, il commissario capo del reparto mobile di milano andrea sposi, il vice questore vicario all'epoca dei fatti giovanni calesini, e il vice questore aggiunto fiorillo, quest'ultimo non si e' presentato senza addurre nessuna giustificazione, pur essendo di gran lunga il teste piu' interessante (e' lui che appare e persiste sulla scena dell'omicidio di carlo a coprire i carabinieri). Gli altri due testi in una udienza di poco piu' di due ore non hanno rivelato cose particolarmente interessanti ne' particolarmente rilevanti per il processo. Nel caso di calesini bisogna ammettere una certa valenza storica della sua testimonianza, comprensibile per la sua posizione altolocata come coordinatore dell'ordine pubblico di genova in quei giorni.

Blocco ferrovie

Nuovo blocco dei pendolari sulla tratta Torino-Milano. E' successo poco dopo le sei nella stazione di Magenta nel milanese, dove un quarantina di passeggeri del treno interregionale proveniente da Novara si sono rifiutati di esibire l'abbonamento ferroviario ai controllori per protesta contro le condizioni di viaggio. I pendolari hanno quindi occupato i binari, ma sono stati convinti da un pattuglia della polizia ferroviaria a risalire sul convoglio che è ripartito con alcuni minuti di ritardo. Già ieri i pendolari avevano bloccato per 4 ore la linea ferroviaria Milano-Venezia e per questa mattina era annunciato un blocco sulla Sondrio-Lecco-Milano, ma per il momento non si registrano problemi.

Per ora la risposta dell’assessore ai trasporti è di cinque intercity gratis per tutto febbraio per i pendolari abbonati che viaggiano sulla tratta Torino-Milano e da marzo prezzo 'politico' di 10 euro in modo da offrire agli utente migliori condizioni di viaggio. Il differenziale tra il prezzo dell'abbonamento regionale e quello intercity sara' pagato dalla Regione Piemonte. Lo ha annunciato l'assessore ai trasporti, William Casoni, al termine dell'incontro con una delegazione del Comitato pendolari Torino-Milano che hanno promosso un sit in di protesta davanti alla sede della Regione per chiedere piu' sicurezza sui treni, minor affollamento delle carrozze e la riduzione dei quotidiani ritardi. Durante la riunione Casoni ha ricordato che da oggi prende il via il monitoraggio dei treni per poter da marzo accordare uno sconto ai pendolari abbonati”.

Blocco Salerno reggio

Si terra' questa sera alle 20 la seduta delle commissioni riunite Ambiente e Trasporti della Camera per l'informativa sul blocco della Salerno-Reggio Calabria dei giorni scorsi dovuto al maltempo. Il governo sara' rappresentato dal ministro delle Infrastrutture, Pietro Lunardi.

PMA

All'ordine del giorno delle tre sedute della Commissione Igiene e Sanita, convocate da oggi a giovedi', figurano il ddl 3022 e le connesse proposte di revisione della legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita presentate dai deputati del centro sinistra Amato e Angius. Comunque, il ritmo con cui la Commissione sta andando avanti in materia conferma l'opinione, gia' diffusa in molti settori politici, sulla impossibilita' di giungere ad una riforma della legge 40 in tempo utile per evitare le iniziative referendarie gia' accolte.

SIDERURGIA: TERNI; OGGI RIUNIONE IN FABBRICA CON RSU AST STASERA A ROMA INCONTRO SEGRETERIE SINDACALI, POI A P.CHIGI (ANSA)

I sindacati riflettono sulle proposte della Thyssen Krupp e gli operai di Ast tornano al lavoro: si presenta cosi' oggi, a Terni, la giornata che segue le 24 ore di sciopero e le manifestazioni di ieri (il blocco dei binari della stazione ternana era stato tolto poco prima di mezzanotte), prima dell' incontro di Palazzo Chigi dal quale sono emerse una serie di indicazioni sul futuro delle Acciaierie secondo Tk. Oggi quelle indicazioni (nove punti in tutto, illustrati dall' ad di Tk-Ast, Michael Rademacher, al tavolo governativo, che avrebbe tra l' altro confermato in 155 la cifra degli esuberi per la chiusura del magnetico e l' apertura di un laminatoio a freddo) sono al vaglio delle rappresentanze sindacali unitarie. Una riunione delle Rsu con i sindacalisti che hanno partecipato all' incontro romano (finito alle 3 di stamani) e' in programma all' Ast per le 14 di oggi pomeriggio. Poi, direttamente a Palazzo Chigi, alle 19 (un' ora prima che ricominci il confronto al tavolo della presidenza del consiglio), i sindacati di categoria incontreranno Epifani, Pezzotta ed Angeletti. Poi, alle 20 - come detto - la ripresa del confronto, con il coordinamento del sottosegretario Gianni Letta.

Esteri:

Iraq

Nel centro dalla Commissione elettorale irachena a Baghdad e' cominciato questa mattina a livello nazionale lo spoglio delle schede delle elezioni di domenica scorsa, che si prevede durera' poco piu' di una settimana, mentre nel Nord, ad Erbil, due guardie di sicurezza del Partito democratico curdo (Pdk) sono morte mentre cercavano di disinnescare una bomba che avevano scoperto davanti a un edificio del centro. Intanto, molti degli uomini politici che si sono candidati, hanno iniziato a tenere conferenze stampa per commentare la storica consultazione elettorale. Incontrando i giornalisti nella cosiddetta zona verde, il presidente ad interim iracheno Ghazi al-Yawar (sunnita) ha affermato di essere pronto ad accettare un reincarico, se la sua candidatura verra' riproposta, una volta insediata la nuova Assemblea nazionale eletta con le votazioni di domenica. Il presidente ha quindi espresso soddisfazione per l'alta affluenza alle urne e ha affermato che gli iracheni fanno sempre sorprese a tutto il mondo, e quando le fanno, le fanno bene.

L'Iraq comunque resta una polveriera, le elezioni svoltesi domenica scorsa hanno esaltato il coraggio degli elettori che sono andati a votare - il cui numero sembra destinato, peraltro, a diminuire sensibilmente - ma anche la loro anomalia, e si confermano un crocevia che non si sa ancora dove potra' portare. L'Unione europea ha cominciato un esame approfondito della consultazione. Segue con i suoi inviati, attestatisi ad Amman, e con gli osservatori delle Nazioni Unite, gli sviluppi sul terreno e sul piano politico. Ma ribadisce che il voto e' solo un primo piccolo passo, altri dovranno seguire, cominciando da un forte impegno per evitare che proprio le elezioni diano il via ad una ulteriore frammentazione del paese. Alla fine l'affluenza alle urne dovrebbe attestarsi sul 50 per cento, secondo le notizie arrivate nelle ultime ore a Bruxelles. Il processo molto lento dello scrutinio, il segreto che - invocando motivi di sicurezza - in parte lo circonda, contribuiranno a rendere ancora piu' anomala la consultazione e ad aumentare i rischi di manipolazioni.

Quattro persone sono morte e altre sei sono rimaste ferite in una rivolta scoppiata a Camp Bucca, centro di detenzione gestito dagli americani nel sud dell'Iraq, quasi alla frontiera con il Kuwait. Lo riferiscono fonti dell'esercito americano secondo le quali la violenza e' esplosa dopo alcune perquisizioni in uno degli edifici del carcere. Secondo un comunicato dell'esercito Usa la rivolta ha avuto luogo ieri. I moti si sono estesi rapidamente ad altri tre edifici; i detenuti hanno cominciato a gettare pietre e si sono armati di oggetti costruiti con materiali trovati sul posto, aggiunge il comunicato. La nota rileva che dopo aver cercato senza successo di riportare l'ordine con mezzi non cruenti, le guardie hanno attaccato i detenuti ribelli per reprimere i moti, e che un'inchiesta e' stata aperta. Gli Usa affermano di avere in stato di detenzione circa settemila persone per motivi di sicurezza, di cui 4700 a Camp Bucca, vicino al porto di Umm Qasr, e 2300 ad Abu Ghraib, a ovest di Baghdad. Proprio ieri la corte federale americana ha dichiarato incostituzionale l'isituzione di campi di prigionia come quello di Guantanamo a Cuba.

Iraq: GRUPPO ISLAMICO ANNUNCIA CATTURA SOLDATO USA

Un gruppo islamico ha annunciato, oggi, con un comunicato diffuso da un sito internet, la cattura in Iraq di un soldato americano e ha minacciato di ucciderlo se entro 72 ore non saranno liberati tutti i detenuti iracheni. "I nostri mujaheddin... sono riusciti a catturare il soldato americano John Adam, dopo avere ucciso diversi suoi commilitoni", afferma il comunicato delle 'Squadre Mujaheddin', "Gli taglieremo la gola se entro 72 ore non saranno liberati i nostri uomini e le nostre donne detenute nelle carceri dell'occupazione". Una fotografia mostra il presunto militare, seduto di fronte a uno striscione nero, con un fucile puntato alla testa. Il comunicato, di cui non e' stata ancora verificata l'autenticita', non precisa dove e quando e' stato catturato l'uomo. Un gruppo con lo stesso nome il mese scorso rivendico' la cattura in Iraq di un tecnico brasiliano

Intanto, in risposta alla polemica sul fatto se sia giusto oppure no che truppe straniere rimangano in Iraq ora che le elezioni ci sono state, ha parlato poco fa a Baghdad il primo ministro Iyad Allawi. "Sarebbe un non-senso completo chiedere oggi agli alleati di lasciare il Paese", ha spiegato il premier. A rinforzare le dichiarazioni di Allawi arrivano anche le parole del presidente Ghazi al-Yawer, in passato critico nei confronti di alcuni aspetti dell'operato della coalizione, soprattutto verso l'assedio dei marines alla citta' di Falluja. Durante una conferenza stampa Yawer ha spiegato che "nella situazione odierna in cui regna ancora il caos e non c'e' un potere ben definito, non e' possibile chiedere alle truppe internazionali di andare via".

Medio Oriente

Si e' conclusa a tarda notte la riunione a Tel Aviv tra il ministro della difesa israeliano Shaul Mofaz e il responsabile della sicurezza palestinese Mohamed Dahlan, la seconda in pochi giorni. Mofaz ha condizionato l'affidamento alla polizia palestinese del controllo della sicurezza a Ramallah, Kalkylyia, Betlemme, Tulkarem e Gerico alera prevista per mercoledi' prossimo ma la morte di una bimba palestinese di 10 anni, colpita stamattina da colpi di arma da fuoco sparati da soldati israeliani mentre si recava nella scuola delle Nazioni Unite a Rafah, nell'estremo sud della Striscia di Gaza, ha provocato la reazione di Hamas che ha sparato cinque razzi contro gli insediamenti di coloni ebraici a Gush Kativ. L'attacco non ha provocato vittime ne' danni. Il portavoce di Hamas ha fatto sapere che "gli attacchi sionisti non si interrompono, quindi la resistenza continua". Il primo ministro palestinese Abu Ala, che ha riunito i suoi ministri a Gaza, ha condannato l'operato dell'esercito israeliano, che ha infranto la tregua di fatto che le fazioni palestinesi avevano rispettato fino ad oggi dopo un intenso dialogo con il nuovo presidente eletto Abu Mazen.

MO: ritiro Cisgiordania da giovedi'

Non avra' luogo prima di giovedi' il passaggio dei poteri dalle forze israeliane e quelle palestinesi in diverse citta' cisgiordane. Questa la sensazione creatasi ieri nella delegazione palestinese al termine dell'incontro fra il ministro israeliano della difesa Shaul Mofaz e Mohammad Dahlan, uno stretto consigliere del presidente Abu Mazen. Lo riferisce il quotidiano al-Ayam, di Ramallah.

Darfur:

E' stato consegnato ieri agli "addetti ai lavori" l'atteso rapporto di un pannello di esperti delle Nazioni Unite sui crimini commessi nella guerra del Darfur. Dalle prime indiscrezioni, confermate dal Ministero degli Esteri sudanese Mustafa Osman Ismail, nel rapporto non apparirebbe la parola "genocidio", la cui ammissione obbligherebbe l'ONU a prendere adeguati provvedimenti. Le conclusioni del rapporto sconfessano così da una parte le accuse lanciate dall'amministrazione americana alle autorità sudanesi, ma dall'altra non allenteranno la pressione della comunità internazionale su Khartoum.

I ribelli del Darfur (Sudan occidentale) si sono schierati contro questo rapporto Onu sulle violenze nella regione. Secondo le delegazioni ribelli, il documento e' sbagliato in quanto non accusa il governo di Khartoum di genocidio. 'Se questo rapporto dice che non c'e' genocidio in Darfur, allora lo respingiamo', hanno affermato il responsabile del movimento Giustizia ed Uguaglianza, Khalil Ibrahim e il capo del principale movimento ribelle.

Intanto la tensione in Darfur resta alta in conseguenza dell'ultimo attacco contro la popolazione civile di cui sono accusate le forze governative. Oggi il governatore del Nord Darfur ha smentito il bombardamento dal villaggio di Shangil Tobaya, denunciato la scorsa settimana sia da operatori umanitari che dall'Unione Africana.

Venezuela-Colombia

E' rientrato a Bogota' Carlos Rodolfo Santiago, ambasciatore venezuelano in Colombia, richiamato due settimane fa a Caracas per consultazioni dal presidente Hugo Chavez, nel pieno di una crisi diplomatica e commerciale scoppiata tra i due paesi in seguito alla cattura di Rodrigo Granda, leader del gruppo paramilitare colombiano delle Farc, il 13 dicembre scorso in territorio venezuelano. Sono felice di essere nuovamente qui e spero nella celebrazione degli incontri concordati, ha affermato al suo arrivo il diplomatico, alludendo al colloquio in programma tra il presidente Alvaro Uribe e il suo omologo venezuelano per il prossimo 3 febbraio in Venezuela, incontro per il quale, ha affermato l'ambasciatore, a Caracas sono in corso i preparativi.

COLOMBIA: ATTACCO DELLE FARC NEL SUD, UCCISI 9 SOLDATI

Nove soldati sono stati uccisi e altri venti sono rimasti gravemente feriti in un violento attacco sferrato all’alba di oggi dai guerriglieri delle Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc) a Iscuandé, località situata sul litorale del Pacifico nel sudovest del Paese: combattenti del ‘Frente 29’ delle Farc hanno assaltato un distaccamento militare della Marina di cui facevano parte alcuni cosiddetti ‘soldados-campesinos’, giovani convinti in cambio di un compenso a lasciare i campi per unirsi alle forze armate nella lotta contro la guerriglia, nell’ambito del ‘programma di sicurezza democratica’ voluto dal governo per tentare di riportare sotto controllo vaste aree rurali in mano ai gruppi armati. Unità da guerra della Marina sono state mobilitate nelle ricerche dei responsabili dell’attacco, il più sanguinoso avvenuto dall’inizio del 2005. Iscuandé, nel nordovest del dipartimento meridionale di Nariño, è situata in una regione selvatica, raggiungibile solo in elicottero o in barca.

Nepal

“La preoccupazione attuale non è tanto per l’incolumità dei nepalesi, quanto per l’eventuale ritorno di una monarchia assoluta, che comporterebbe ulteriori violazioni dei diritti umani in un Paese già provato dai frequenti abusi”. È il commento rilasciato alla MISNA dall’operatore umanitario Luca Lo Presti, esperto di sudest asiatico e presidente della Fondazione Pangea, una onlus presente dal 2004 in Nepal. Riferendosi al colpo di mano del re Gyanendra - che oggi ha sciolto il governo, estromesso il primo ministro Sher Bahadur Deuba e dichiarato lo stato di emergenza – Lo Presti sostiene che un gesto del genere “sembra riportare indietro il Nepal a prima del 1990, quando era uno Stato totalitario di natura monarchica”. Il Re e' accusato di voler tornare alla monarchia assoluta annullando di fatto le riforme con le quali, nel 1990, il Nepal divento' una monarchia costituzionale. Nei quattro anni nei quali e' stato al potere, Gyanendra ha licenziato quattro primi ministri. I maoisti si battono per l' abolizione della monarchia e l' instaurazione di una repubblica a partito unico. Re Gyanendra e' salito al potere nell' estate del 2001 dopo che suo fratello maggiore Birendra e altri otto membri della famiglia reale furono uccisi in una misteriosa sparatoria nel palazzo reale di Kathmandu. La strage e' stata attribuita al principe Dipendra, morto nella stessa sparatoria. L’intervistato aggiunge che, in base alla propria conoscenza del Paese, si sente per il momento di escludere eventuali scontri di piazza, ma dice di “temere per il lungo periodo; molti occidentali – spiega – conoscono il Nepal come luogo di turismo e trekking, però non sanno che qui i diritti umani vengono violati in modo frequente e sistematico. Per esempio le donne nepalesi non sono riconosciute all’atto della nascita e, solo al momento del matrimonio, il loro padre potrà decidere se farle riconoscere ufficialmente o meno”. Per il presidente di Pangea, quindi, il colpo di mano del sovrano, che ha già fatto arrestare diversi esponenti politici, “non fa che aggravare la situazione”, oltre ad influire in modo negativo sulla questione legata alla guerriglia maoista, scoppiata nel 1996 allo scopo di rovesciare la monarchia costituzionale e procedere a una radicale riforma agraria. “I maoisti, non sapendo cosa aspettarsi da questa nuova situazione, potrebbero reagire e scatenare ancora violenze” conclude Lo Presti. Per il momento le linee telefoniche con il Nepal sono interrotte, i siti Internet non funzionano e l’aeroporto della capitale Kathmandu è stato chiuso.

Miyake

Dopo quattro anni di attesa torna a casa un primo drappello degli sfollati piu' coraggiosi dell'isola Miyake, l'isola giapponese che sprigiona gas dal suo vulcano attivo. Stasera venti famiglie dell'isola, che si trovavano a Tokyo per ragioni di sicurezza e che probabilmente non hanno trovato una sistemazione adeguata nel corso di questi anni di penosa dislocazione, rientreranno a Miyake. L'allarme generale e' stato revocato proprio oggi sull'isola a 180 chilometri a sud di Tokyo. Oltre 3.000 residenti furono evacuati nel settembre del 2000 e una parte di loro potra' rientrare nella propria casa lasciata per sfuggire ai gas tossici del vulcano Oyama. L'emissione di gas tossici pero' non e' del tutto terminata: e' ancora obligatorio portare una maschera antigas e oltre il 45% del territorio dell'isola e' proibito agli abitanti. Il comune di Tokyo ha deciso di inviare 33 poliziotti e due elicotteri per la sicurezza, nell'ipotesi in cui i residenti finiscano per ammalarsi a causa dei gas tossici.

Iraq

Quattro persone sono morte e altre sei sono rimaste ferite in una rivolta scoppiata a Camp Bucca, centro di detenzione gestito dagli americani nel sud dell'Iraq, quasi alla frontiera con il Kuwait. Lo riferiscono fonti dell'esercito americano secondo le quali la violenza e' esplosa dopo alcune perquisizioni in uno degli edifici del carcere. Secondo un comunicato dell'esercito Usa la rivolta ha avuto luogo ieri. I moti si sono estesi rapidamente ad altri tre edifici; i detenuti hanno cominciato a gettare pietre e si sono armati di oggetti costruiti con materiali trovati sul posto, aggiunge il comunicato. La nota rileva che dopo aver cercato senza successo di riportare l'ordine con mezzi non cruenti, le guardie hanno attaccato i detenuti ribelli per reprimere i moti, e che un'inchiesta e' stata aperta. Gli Usa affermano di avere in stato di detenzione circa settemila persone per motivi di sicurezza, di cui 4700 a Camp Bucca, vicino al porto di Umm Qasr, e 2300 ad Abu Ghraib, a ovest di Baghdad. Proprio ieri la corte federale americana ha dichiarato incostituzionale l'isituzione di campi di prigionia come quello di Guantanamo a Cuba.

IRAQ: INZIATO CONTO SECHEDE, RIVOLTA IN CARCERE / ANSA PRESIDENTE AL YAWAR SI RICANDIDA COME CAPO DELLO STATO Nel centro dalla Commissione elettorale irachena a Baghdad e' cominciato questa mattina a livello nazionale lo spoglio delle schede delle elezioni di domenica scorsa, che si prevede durera' poco piu' di una settimana, mentre nel Nord, ad Erbil, due guardie di sicurezza del Partito democratico curdo (Pdk) sono morte mentre cercavano di disinnescare una bomba che avevano scoperto davanti a un edificio del centro. Intanto, molti degli uomini politici che si sono candidati, hanno iniziato a tenere conferenze stampa per commentare la storica consultazione elettorale. Incontrando i giornalisti nella cosiddetta zona verde, il presidente ad interim iracheno Ghazi al-Yawar (sunnita) ha affermato di essere pronto ad accettare un reincarico, se la sua candidatura verra' riproposta, una volta insediata la nuova Assemblea nazionale eletta con le votazioni di domenica. Il presidente ha quindi espresso soddisfazione per l'alta affluenza alle urne e ha affermato che gli iracheni fanno sempre sorprese a tutto il mondo, e quando le fanno, le fanno bene M.O.

Si e' conclusa a tarda notte la riunione a Tel Aviv tra il ministro della difesa israeliano Shaul Mofaz e il responsabile della sicurezza palestinese Mohamed Dahlan, la seconda in pochi giorni. Mofaz ha condizionato l'affidamento alla polizia palestinese del controllo della sicurezza a Ramallah, Kalkylyia, Betlemme, Tulkarem e Gerico alera prevista per mercoledi' prossimo ma la morte di una bimba palestinese di 10 anni, colpita stamattina da colpi di arma da fuoco sparati da soldati israeliani mentre si recava nella scuola delle Nazioni Unite a Rafah, nell'estremo sud della Striscia di Gaza, ha provocato la reazione di Hamas che ha sparato cinque razzi contro gli insediamenti di coloni ebraici a Gush Kativ. L'attacco non ha provocato vittime ne' danni. Il portavoce di Hamas ha fatto sapere che "gli attacchi sionisti non si interrompono, quindi la resistenza continua". Il primo ministro palestinese Abu Ala, che ha riunito i suoi ministri a Gaza, ha condannato l'operato dell'esercito israeliano, che ha infranto la tregua di fatto che le fazioni palestinesi avevano rispettato fino ad oggi dopo un intenso dialogo con il nuovo presidente eletto Abu Mazen.

HAARETZ, GERMANIA BLOCCA ACCORDO PER VENDITA CORAZZATI A ISRAELE (2) = (Adnkronos) - L'accordo, stipulato la scorsa estate, è stato già firmato con gli americani, mentre è bloccato il contratto che la ditta statunitense dovrebbe firmare con quella tedesca. Fonti della Difesa hanno dichiarato ad Haaretz che sperano che i progressi nei colloqui tra israeliani e palestinesi ed il previsto piano di disimpegno in Gaza possa sbloccare e velocizzare la conclusione dell'accordo.

CAPO POLIZIA LONDRA, INEVITABILE ATTENTATO IN G.B. = (AGI/REUTERS) - Londra, 1 feb. - Per il nuovo capo della polizia londinese, Sir Ian Blair, "e' inevitabile che i terroristi cercheranno di attaccare Londra e la Gran Bretagna come hanno gia' provato a fare". Insediandosi alla guida dei 30mila agenti della capitale britannica, il cinquantunenne Blair (solo omonimo del premier) ha ribadito che la priorita' sara' la protezione dei cittadini dalle "atrocita' terroristiche". Il predecessore di Blair, Sir John Stevens, ha dovuto difendere la polizia londinese dalle critiche piovutele addosso dopo che una commissione d'inchiesta l'ha definita "istituzionalmente razzista" a seguito di un'indagine sull'uccisione di un giovane di colore, Stepehn Lawrence, avvenuta nel 1993

Venezuela-Colombia

E' rientrato a Bogota' Carlos Rodolfo Santiago, ambasciatore venezuelano in Colombia, richiamato due settimane fa a Caracas per consultazioni dal presidente Hugo Chavez, nel pieno di una crisi diplomatica e commerciale scoppiata tra i due paesi in seguito alla cattura di Rodrigo Granda, leader del gruppo paramilitare colombiano delle Farc, il 13 dicembre scorso in territorio venezuelano. Sono felice di essere nuovamente qui e spero nella celebrazione degli incontri concordati, ha affermato al suo arrivo il diplomatico, alludendo al colloquio in programma tra il presidente Alvaro Uribe e il suo omologo venezuelano per il prossimo 3 febbraio in Venezuela, incontro per il quale, ha affermato l'ambasciatore, a Caracas sono in corso i preparativi.

Nepal

Re Gyanendra del Nepal ha licenziato oggi il primo ministro Sher Bahadur Deuba e sciolto il governo assumendo il potere per i prossimi tre anni, secondo notizie ancora frammentarie diffuse da mezzi d'informazione asiatici. Lo stesso Re ha dato l' annuncio della sua decisione alla radio, che subito dopo ha interrotto le trasmissioni. Secondo una rete televisiva privata indiana, la Ndtv, nel corso della notte alcuni dirigenti dei partiti democratici, tra cui esponenti del partito marxista-leninista unificato, sarebbero stati messi agli arresti domicilari. Nel paese e' in corso un' aspra battaglia politica e militare con tre protagonisti: lo stesso Gyanendra, i partiti democratici ed i ribelli maoisti, che dopo otto anni di spietata guerriglia controllano gran parte del paese. Il Re e' accusato di voler tornare alla monarchia assoluta annullando di fatto le riforme con le quali, nel 1990, il Nepal divento' una monarchia costituzionale. Nei quattro anni nei quali e' stato al potere, Gyanendra ha licenziato quattro primi ministri. I maoisti si battono per l' abolizione della monarchia e l' instaurazione di una repubblica a partito unico. Re Gyanendra e' salito al potere nell' estate del 2001 dopo che suo fratello maggiore Birendra e altri otto membri della famiglia reale furono uccisi in una misteriosa sparatoria nel palazzo reale di Kathmandu. La strage e' stata attribuita al principe Dipendra, morto nella stessa sparatoria.

Miyake

Dopo quattro anni di attesa torna a casa un primo drappello degli sfollati piu' coraggiosi dell'isola Miyake, l'isola giapponese che sprigiona gas dal suo vulcano attivo. Stasera venti famiglie dell'isola, che si trovavano a Tokyo per ragioni di sicurezza e che probabilmente non hanno trovato una sistemazione adeguata nel corso di questi anni di penosa dislocazione, rientreranno a Miyake. L'allarme generale e' stato revocato proprio oggi sull'isola a 180 chilometri a sud di Tokyo. Oltre 3.000 residenti furono evacuati nel settembre del 2000 e una parte di loro potra' rientrare nella propria casa lasciata per sfuggire ai gas tossici del vulcano Oyama. L'emissione di gas tossici pero' non e' del tutto terminata: e' ancora obligatorio portare una maschera antigas e oltre il 45% del territorio dell'isola e' proibito agli abitanti. Il comune di Tokyo ha deciso di inviare 33 poliziotti e due elicotteri per la sicurezza, nell'ipotesi in cui i residenti finiscano per ammalarsi a causa dei gas tossici.

Italia

Blocco ferrovie

Nuovo blocco dei pendolari sulla tratta Torino-Milano. E' successo poco dopo le sei nella stazione di Magenta nel milanese, dove un quarantina di passeggeri del treno interregionale proveniente da Novara si sono rifiutati di esibire l'abbonamento ferroviario ai controllori per protesta contro le condizioni di viaggio. I pendolari hanno quindi occupato i binari, ma sono stati convinti da un pattuglia della polizia ferroviaria a risalire sul convoglio che è ripartito con alcuni minuti di ritardo. Già ieri i pendolari avevano bloccato per 4 ore la linea ferroviaria Milano-Venezia e per questa mattina era annunciato un blocco sulla Sondrio-Lecco-Milano, ma per il momento non si registrano problemi.

bloco Salerno reggio

Si terra' questa sera alle 20 la seduta delle commissioni riunite Ambiente e Trasporti della Camera per l'informativa sul blocco della Salerno-Reggio Calabria dei giorni scorsi dovuto al maltempo. Il governo sara' rappresentato dal ministro delle Infrastrutture, Pietro Lunardi.

Bianco è un cretino

IRAQ: BIANCO, NON SI PUO' RICHIEDERE IL RITIRO DELLE TRUPPE (ANSA) - ROMA, 1 FEB - Non ritengo accettabile chiedere il ritiro delle truppe italiane dall'Iraq nel momento in cui c'e' una risoluzione dell'Onu e c'e' un voto che indubbiamente apre la strada ad una democrazia. Lo dice a Radio Radicale il parlamentare della Margherita Gerardo Bianco. Questo ritiro cosi' acriticamente richiesto þ spiega ancora Bianco - mi sembra un qualcosa che non aiuta ne' a creare ne' a consolidare la democrazia.

GAD: BERTINOTTI, RITIRO DA PRIMARIE? INVITO NON RICEVIBILE = ZCZC AGI2102 3 POL 0 R01 / == GAD: BERTINOTTI, RITIRO DA PRIMARIE? INVITO NON RICEVIBILE = (AGI) - Roma, 1 feb. - "Ci sono degli inviti che non sono ricevibili". E netto Fausto Bertinotti, al Gr3, a proposito della richiesta, venuta con forza specie dai Ds, di ritiro dalle primarie della Gad come concorrente di Romano Prodi

PMA

All'ordine del giorno delle tre sedute della Commissione Igiene e Sanita, convocate da oggi a giovedi', figurano il ddl 3022 e le connesse proposte di revisione della legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita presentate dai deputat del centro sinistra Amato e Angius. Comunque, il ritmo con cui la Commissione sta andando avanti in materia conferma l'opinione, gia' diffusa in molti settori politici, sulla impossibilita' di giungere ad una riforma della legge 40 in tempo utile per evitare le iniziative referendarie gia' accolte.

ISLAM: CALDEROLI, DECISIONE GIP BRESCIA FA TORNARE FIDUCIA (ANSA) - MILANO, 1 FEB - L'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Brescia nei confronti di Noureddine Drissi e Kamel Hamroui fa tornare un minimo di fiducia e di rispetto nei confronti della giustizia, evitando che due soggetti del genere possano trovarsi presto in libera circolazione: lo afferma in una nota il ministro per le Riforme, Roberto Calderoli. Mi auguro, inoltre - aggiunge - che il ministro Pisanu predisponga l'espulsione immediata dei tre che invece sono stati assolti per il 90% dal tribunale di Milano e che a breve si ritroveranno in liberta. Leggendo le motivazione del ricorso in appello della Procura milanese - conclude l'esponente leghista - si evidenzierebbero errori nella sentenza del gup. L'uomo, e cosi' anche la donna, in quanto essere umani, sono soggetti alla possibilita' di sbagliare, con la differenza, pero', che negli altri casi chi sbaglia paga e, in questo caso, invece, a pagare e' la societa' e non loro

TERRORISMO: MANTOVANO, CON SPECIALIZZAZIONE MAGISTRATO PIU' EFFICIENZA (2) = REPRESSIONE CON LO STESSO APPROCCIO AVUTO CON LA MAFIA (Adnkronos) - Il che vuol dire -aggiunge Mantovano- che l'individuazione del giudicante non va lasciato al caso, ma che la repressione del terrorismo internazionale deve avere il medesimo approccio a suo tempo avuto per il contrasto della criminalità mafiosa, quando furono istituite la procura nazionale e le procure distrettuali antimafia: una magistratura inquirente, e parallelamente sezioni giudicanti specializzate (non giudici speciali), appositamente dedicate alla repressione del terrorismo, costituiscono la condizione per evitare disorientamenti e incertezze, in una materia nella quale lo spazio per l'improvvisazione va negato del tutto.

Reddito

Ripristinare l'istituto del reddito minimo d'inserimento con eventuali necessarie modifiche ed abbandonare l'ipotesi del reddito di ultima istanza in quanto misura evenescente sul piano degli strumenti operativi e finanziari: questa la richiesta al Governo contenuta nella mozione presentata da alcuni senatori di centrosinistra, discussa oggi pomeriggio nell'aula di Palazzo Madama. Il documento ricorda che il reddito d'inserimento e' stato introdotto in via sperimentale con un decreto legislativo del 1998 come misura di contrasto della poverta' e della esclusione sociale includendo nella fase di avvio del primo biennio 39 comuni selezionati dall'Istat in base ad indici di poverta' ed ampliando la fase applicativa a 309 comuni nel secondo biennio. Di qui la richiesta di tornare al reddito minimo d'inserimento o di procedere urgentemente all'emanazione di decreti ministeriali per consentire l'attivazione del reddito di ultima istanza garantendo una dotazione finanziaria adeguata al sostegno economico dei nuclei familiari a rischio di esclusione sociale. In attesa degli strumenti normativi e della copertura finanziaria i sottoscrittori della mozione chiedono che l'Esecutivo proroghi la misura del reddito minimo d'inserimento per i comuni destinatari degli interventi per evitare prevedibili effetti devastanti sul piano sociale.

ROMA: ASSALTO A PORTAVALORI A CASTEL MADAMA = Roma, 1 feb. (Adnkronos) - Assalto ad auto portavalori questa mattina a Castel Madama. Due auto con 4 banditi a bordo, armati di pistola e con accento napoletano, hanno costretto il portavalori a fermarsi nei pressi di un ristorante. Sotto la minaccia delle armi i malviventi hanno costretto due guardie giurate a consegnare loro due valigette contenenti assegni e denaro contante. Una delle due valigette, dotata di un dispositivo antirapina, e' esplosa sporcando di vernice il bottino e i sedili di una delle due auto usate dai banditi, un'Audi, trovata abbandonata poco dopo. Sul caso stanno indagando i carabinieri della compagnia di Tivoli.

SIDERURGIA: TERNI; OGGI RIUNIONE IN FABBRICA CON RSU AST STASERA A ROMA INCONTRO SEGRETERIE SINDACALI, POI A P.CHIGI (ANSA) - TERNI, 1 FEB - I sindacati riflettono sulle proposte della Thyssen Krupp e gli operai di Ast tornano al lavoro: si presenta cosi' oggi, a Terni, la giornata che segue le 24 ore di sciopero e le manifestazioni di ieri (il blocco dei binari della stazione ternana era stato tolto poco prima di mezzanotte), prima dell' incontro di Palazzo Chigi dal quale sono emerse una serie di indicazioni sul futuro delle Acciaierie secondo Tk. Oggi quelle indicazioni (nove punti in tutto, illustrati dall' ad di Tk-Ast, Michael Rademacher, al tavolo governativo, che avrebbe tra l' altro confermato in 155 la cifra degli esuberi per la chiusura del magnetico e l' apertura di un laminatoio a freddo) sono al vaglio delle rappresentanze sindacali unitarie. Una riunione delle Rsu con i sindacalisti che hanno partecipato all' incontro romano (finito alle 3 di stamani) e' in programma all' Ast per le 14 di oggi pomeriggio. Poi, direttamente a Palazzo Chigi, alle 19 (un' ora prima che ricominci il confronto al tavolo della presidenza del consiglio), i sindacati di categoria incontreranno Epifani, Pezzotta ed Angeletti. Poi, alle 20 - come detto - la ripresa del confronto, con il coordinamento del sottosegretario Gianni Letta.

gror050201 (last edited 2008-06-26 09:51:17 by anonymous)