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GR ORE 19,30

Allucinante nervoso giornale curato da luca poco :)

IRAQ: ATTACCATA E DISTRUTTA MOSCHEA SCIITA A BAGHDAD,NO FERITI = (AGI/AFP) - Baghdad, 4 feb. - La moschea sciita di Tawhid, nel quartiere settentrionale di al-Hurriya a Baghdad, e' stata attaccata oggi da un commando, formato da una dozzina di miliziani armati di mitragliette e lancia-granate. Dopo aver fatto irruzione all'interno abbattendo uno dei portoni con una bomba a mano, gli assalitori hanno fatto detonare quattro ordigni artigianali molto potenti, che hanno lasciato il luogo di culto semi-distrutto. Non vi sono stati feriti, grazie soprattutto al fatto che l'incursione dei guerriglieri e' avvenuta prima dell'inizio delle preghiere del venerdi', il giorno del riposo islamico. La moschea, di piccole dimensioni, e' molto frequentata dai fedeli sciiti seguaci del giovane imam radicale Moqtada al-Sadr, che nella capitale irachena ha la sua base in un altro sobborgo a nord-ovest del centro, la cosiddetta Sadr City.

IRAQ: DATI PARZIALI, LISTA SCIITA AL 67% (2) = ALLEANZA UNITA IRACHENA IN TESTA ANCHE NEL VOTO ALL'ESTERO (Adnkronos/dpa)- I dati parziali diffusi oggi si riferiscono a voti contati in nove province a maggioranza sciita e in alcune zone di Baghdad. Le province irachene sono in tutto 18. La lista sciita dell'Alleanza unita irachena risulta in testa anche nei primi dati giunti dal voto all'estero, con il 36,2 %. Segue la coalizione curda con il 29,6% e la lista di Allawi con il 9,2%. Più di 265mila esuli iracheni hanno potuto votare in seggi allestiti in 14 paesi.

  • IRAQ: UN SOLDATO UCCISO E 7 FERITI PRESSO BAIJI Un soldato americano è stato ucciso e altri sette sono rimasti feriti per l'esplosione di un ordigno artigianale presso Baiji, nel nord dell'Iraq. Lo ha reso noto un comunicato dell'esercito statunitense, precisando che la bomba è esplosa al passaggio di una pattuglia alle 16.25

IRAQ: LEADER SCIITA, GOVERNO DEVE RIFLETTERE IDENTITA' ISLAM AL-HAKIM A FOCUS, FORMA MISTA TRA STATO RELIGIOSO E STATO LAICO Un influente leader sciita iracheno si e' detto contrario all'instaurazione in Iraq di una forma di stato laico e secolare. In un'intervista all'ultimo numero del settimanale tedesco Focus, Abdul Aziz al-Hakim - capo del Consiglio supremo della Rivoluzione islamica in Iraq - ha detto di auspicare una forma mista tra stato religioso islamico e stato laico. Dovremo avere un governo che rifletta l'identita' islamica del popolo iracheno, ha detto l'esponente sciita a Focus. E ha aggiunto: Nella formazione dello stato si dovra' tener conto del carattere della cultura e della storia del popolo iracheno.

Iraq: per Solana e' pronta una missione dell'Ue L'invio di una missione in Iraq e' allo studio delle autorita' dell'Ue, secondo l'ufficio stampa dell'Alto rappresentante della Pesc Javier Solana. I comitati competenti del Consiglio della Ue avrebbero iniziato oggi la discussione sulla missione, che dovrebbe rientrare nel II pilastro (politica estera e sicurezza comune). La missione dovrebbe rientrare in una funzione di institution-building della Pesc e avere come scopo la formazione dei quadri dirigenti di polizia, di magistrati e di direttori dei penitenziari delle rinate istituzioni irachene. I corsi di formazione, per i circa 700-800 funzionari iracheni, dovrebbero tenersi molto probabilmente al di fuori dell'Iraq, in Europa o nei paesi limitrofi, ma e' in discussione la possibilita' di tenere alcuni corsi d'istruzione all'interno del Paese mediorientale. La missione sara' un primo passo collettivo dell'Ue verso un impegno in Iraq.

IRAQ: GIULIANA SGRENA,UNA DONNA DALLA PARTE DELLE DONNE CHI LA CONOSCE: CORAGGIOSA, APPASSIONATA, IN PRIMA LINEA Coraggiosa, generosa, preparata e sempre in prima linea sul fronte dei diritti delle donne, appassionata del mondo islamico. Esperta di Medio Oriente, di piu', innamorata di questo pezzo di mondo che tante volte per lavoro ha conosciuto. Questa e' Giuliana Sgrena, la giornalista de 'Il Manifesto' rapita oggi in Iraq. Queste sono le parole che usano i compagni di vita e di lavoro di Giuliana per tracciare un ritratto di una collega, un'amica ora in pericolo. Giuliana e' una persona generosa, che non ha paura di niente e che ha ottimi rapporti con le donne irachene. Ha sempre combattuto per i loro diritti e penso che i rapitori lo sappiamo, dice Dacia Maraini che Giuliana la conosce bene. Giuliana Sgrena, insieme a Dacia Maraini, fa parte del gruppo Controparola che riunisce giornaliste e scrittrici - spiega Maraini - impegnate a difendere la dignita' femminile e a far emergere le donne nel mondo dei media e in generale del lavoro. Donna di pace la definisce un emozionato direttore de Il Manifesto Gabriele Polo. Ama molto l'Iraq e come tutti noi e' contro la guerra. Si trova in Iraq perche' pensa che l'occupazione non aiuti la ripresa del popolo, ma anche per raccontare la vita quotidiana delle persone che soffrono: spiega Polo.

Coorispondenze

IRAQ: ASCIERTO, SCELLI E' LA PERSONA GIUSTA PER GESTIRE VICENDA = CROCE ROSSA E INTELLIGENCE INSIEME PER RIPORTARE A CASA GIORNALISTA Roma, 4 feb. Spero che si possa agire come nel caso del rapimento delle due Simone, quando l'Italia ha dimostrato di saper trattare con molta efficienza e intelligenza. Sono convinto che Scelli abbia dimostrato di essere la persona giusta per gestire questa vicenda, anche con l'aiuto dell'intelligence. Il responsabile sicurezza di An, Filippo Ascierto, auspica l'intervento della Croce rossa italiana per il rapimento di Giuliana Sgrena, la giornalista de 'il Manifesto' sequestrata in Iraq. E' un fatto grave, ma sono ottimista. Il nostro Paese e' riuscito ad aprire molti canali in Iraq e si e' visto che hanno portato buoni risultati. Mi auguro che anche in questa vicenda, l'intervento discreto della Croce rossa italiana contribuisca a riportare a casa la nostra connazionale.

A NEW YORK APRE IN RIALZO A 46,90 DOLLARI = (ASCA) - Roma, 4 feb - Prezzo del petrolio in rialzo a New York. All'avvio delle contrattazioni sul Nymex, il contratto con consegna a marzo viene scambiato a 46,90 dollari al barile, 45 centesimi in piu' rispetto alla chiusura precedente.

IRAN: RICE A BERLINO; SCHROEDER, SERVE OPZIONE POLITICA (ANSA) - BERLINO, 4 FEB - Il cancelliere Gerhard Schroeder ha sollecitato una soluzione politica al conflitto con l'Iran sul suo programma nucleare. In dichiarazioni a Berlino dopo l'incontro con il segretario di stato Usa Condoleezza Rice, Schroeder ha sottolineato che l'Iran ha diritto a un uso civile delle sue capacita' nucleari ma non a (costruirsi) armi atomiche. La Germania, assieme a Francia e Gran Bretagna, ha detto, sta facendo il possibile per arrivare a una soluzione diplomatico politica e tutti i passi finora si sono mossi in questa direzione. La Rice da parte sua ha detto di essere d'accordo sottolineando che l'Iran non puo' sfruttare l'accesso alle sue capacita' nucleari pacifiche per uso militare. Non sono ammesse manipolazioni, ha aggiunto lodando la cooperazione fra i tre paesi europei nel tentativo di mediare nel conflitto.

AFGHANISTAN: AEREO SCOMPARSO; A BORDO UN UFFICIALE ITALIANO (2) (ANSA) - ROMA, 4 FEB - Anche lo Stato Maggiore della Difesa ha confermato che un Ufficiale delle Forze Armate Italiane risulta fra i 96 passeggeri dell' aereo civile della Kam Air disperso in Afghanistan. Ulteriori notizie - si legge inoltre in un comunicato diffuso dallo Stato Maggiore - saranno fornite non appena i familiari del militare saranno stati informati

MO: RITIRO GAZA, UN QUARTO ISRAELIANI TEME GUERRA CIVILE (ANSA) - TEL AVIV, 4 FEB - Potrebbe degenerare in una guerra civile fra le forze armate israeliane e migliaia di coloni lo sgombero forzato della striscia di Gaza e dei suoi insediamenti ebraici nel contesto della politica di disimpegno del premier Ariel Sharon. Questo il timore del 26 per cento degli israeliani intervistati in un sondaggio di opinione curato dal quotidiano Maariv. Il 51 per cento si dice pure convinto che esiste una grande probabilita' che quello sgombero - previsto per la prossima estate - sia accompagnato da violenze, ma non fino al punto di giungere ad una guerra civile. Il 68 per cento pensa che malgrado le difficolta' il governo israeliano riuscira' in definitiva a realizzare il ritiro da Gaza. Di conseguenza, prevede il 38 per cento, il terrorismo palestinese si indebolira'. Ma il 24 per cento ritiene al contrario che si rafforzera'. In ogni caso - secondo il 59 per cento degli israeliani - il ritiro da Gaza sara' seguito da altri ritiri in Cisgiordania e dallo sgombero di altri insediamenti.

ARGENTINA:BOND; KIRCHNER, NE' PASSI INDIETRO NE' PIU' SOLDI (ANSA) - BUENOS AIRES, 4 FEB - Ne' un passo indietro, ne' un peso in piu' di quello che possiamo pagare, ha assicurato oggi il presidente Nestor Kirchner in riferimento all'offerta di concambio per i bond in default. Suffragato dall'unanime appoggio politico ottenuto ieri quando, a tambur battente, il senato, con 46 voti favorevoli e 4 astensioni, ha approvato il progetto di legge che, soprattutto, vieta la possibilita' di un nuovo swap - e che, secondo tutti gli analisti, otterra' lo stesso corale consenso, martedi' prossimo, nella camera dei deputati -, il capo dello stato ha anche aggiunto: Chi vuole aderire aderisca e chi no, resti pure fuori. In un discorso pronunciato a San Martin de los Andes, in Patagonia, Kirchner ha anche assicurato che l'accettazione del concambio va avanti bene e rivolto un appello ai politici ad adoperarsi con molta fermezza per far si' che l'operazione in corso si concluda positivamente

NIGERIA: SCONTRI TRA ESERCITO E DIMOSTRANTI, VITTIME (ANSA-REUTERS) - WARRI (NIGERIA), 4 FEB - Le forze di sicurezza nigeriane hanno ucciso oggi sei persone che stavano protestando presso un terminale petrolifero del colosso americano Chevron Texaco. Lo ha annunciato il capo della comunita' locale Austin Ajurenmisan. Centinaia di abitanti di Ugborodo avevano raggiunto stamani il terminale di Escravos, vicino alla citta' di Warri, per protestare contro il sottosviluppo e la mancanza di posti di lavoro. Era una protesta pacifica - ha detto Ajurenmisan, che si trovava presso l'installazione - ma invece di parlarci hanno mandato soldati a sparare contro di noi. Sei persone sono state uccise e almeno 10 gravemente ferite. Il capo della comunita' ha aggiunto che i soldati si trovano in posizioni strategiche dalle quali continuano a sparare e a lanciare gas lacrimogeni sul villaggio vicino. Molti dei dimostranti avrebbero lasciato l'impianto dopo la prima incursione, mentre altri 40 sarebbero stati bloccati dalle forze di sicurezza, che avrebbero sbarrato le uscite. La Chevron Texaco, che non ha potuto confermare il bilancio delle vittime, ha sottolineato che fara' tutto il possibile per tutelare i suoi dipendenti, aggiungendo che nessuna installazione e' stata danneggiata e che non vi sono state conseguenze sulla produzione. Un portavoce della compagnia ha precisato che la sparatoria e' avvenuta nell'area che collega le cisterne di carburante alla zona di ancoraggio delle navi, che imbarcano circa 300.000 barili di greggio al giorno. Non abbiamo dal governo dettagli sulle operazioni di sicurezza - ha dichiarato il portavoce - per quanto riguarda le nostre attivita', continuiamo a produrre. In Nigeria scontri tra comunita' locali e multinazionali del petrolio sono frequenti e spesso sfociano in conflitti armati, estorsioni e rapimenti, provocando in alcuni casi la chiusura di impianti e un conseguente calo delle attivita', come e' avvenuto lo scorso dicembre nella citta' di Kula, dove manifestanti avevano preso d'assalto stabilimenti della Chevron e della Royal Dutch Shell

PUGNO DI FERRO DEL RE, 15 STUDENTI FERITI DA POLIZIA PRIMO EPISODIO VIOLENZA DA QUANDO RE HA ASSUNTO PIENI POTERI (ANSA-REUTERS) - NEW DELHI, 4 FEB - Una manifestazione di studenti che protestavano in Nepal contro la decisione del re di assumere i pieni poteri e' stata soffocata nel sangue dalla polizia: 15 studenti sono rimasti feriti nella citta' di Pokhara da colpi sparati da elicotteri. Lo riferisce oggi un giornale indiano. Gli studenti, scrive l'Hindustan Times, avevano impedito alla polizia di entrare nel campus del Prithvi Narayan College per bloccare le manifestazioni. Secondo il giornale i giovani sono stati portati in caserma, invece che all'ospedale. Si tratta del primo episodio di violenza avvenuto dopo che re Gyanendra il 1 febbraio ha esonerato il premier, mandato a casa il governo e assunto direttamente le funzioni esecutive. Il regno himalayano e' sotto la minaccia della guerriglia maoista, che ha occupato vaste zone del Paese.

Milano: scontri seguiti a omicidio Dax, 7 rinvii a giudizio. Si e' chiusa oggi l'udienza preliminare per gli scontri tra dimostranti e polizia, avvenuti due anni fa, all'ospedale San Paolo di Milano, dove era stato portato Davide Cesare, detto Dax, accoltellato a morte qualche ora prima da due avversari politici. Saranno processati quattro attivisti dei centri sociali, due carabinieri e un poliziotto. (corrispondenza)

SIDERURGIA: TERNI; CIG MAGNETICO, REGIONE RICONVOCA PARTI DIREZIONE PROVINCIALE LAVORO CHIEDE DOCUMENTAZIONE (ANSA) - PERUGIA, 4 FEB - Si e' concluso con un rinvio di una decina di giorni il primo passaggio tecnico per valutare la richiesta di cassa integrazione a zero ore per il reparto magnetico dell' Ast avanzata da Thyssen Krupp. L' incontro di stamani tra le parti, negli uffici della Regione Umbria, a Perugia, e' stato infatti aggiornato al 15 febbraio prossimo. Motivo del rinvio, la pregiudiziale posta dalla Direzione provinciale del lavoro - spiega una nota della Regione Umbria - di acquisire tutta la documentazione necessaria, compresa quella sugli accordi sottoscritti. La Regione - come detto - ha riconvocato azienda

  • e sindacati per il 15 febbraio.

corrispondenza

TERNI: EPIFANI- THYSSEN KRUPP HA PERSO LA TESTA, VUOLE DENUNCIARCI = Roma, 4 feb. (Adnkronos) - Thyssen Krupp intende denunciare la Cgil. In un comunicato stampa di ieri, Thssenkrupp annuncia che l'azienda tedesca 'si riserva di agire nelle sedi competenti' per riaffermare l'obiettività dei fatti rispetto ad alcune dichiarazioni rese in questi giorni dal segretario confederale della Cgil Carla Cantone. L'azienda -afferma il segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani- sta perdendo la testa e l'annunciata azione legale contro la Cgil è del tutto inaccettabile e priva di fondamento, anche perché sulla base di quanto la Thyssenkrupp afferma, l'azienda dovrebbe denunciare tutta la Cgil e tutta la Fiom. La Cgil e la Fiom sono e saranno con Carla Cantone -continua Epifani-.Thyssen Krupp torni indietro e ci ripensi. Per ricostruire le condizioni di un confronto positivo, occorre sapere che questi metodi non contribuiscono ad un clima sereno, a maggior ragione dopo le decisioni unilaterali annunciate nei giorni scorsi conclude il numero uno della Cgil.

NAZ TERNI: THYSSEN, DA CGIL FRASI DENIGRATORIE-AGIREMO IN SEDI COMPETENTI = Roma, 4 feb. - (Adnkronos) - La Thyssen Krupp ritiene denigratorie e diffamatorie i giudizi che il segretario confederale della Cgil ha espresso sul sito del sindacato di corso Italia nei confronti del presidente del comitati esecutivo della Thysse, Michael Rademacher e si riserva di agire nelle sedi competenti dove detta obiettivita' dei fatti non potra' che essere confermata. Cosi' la multinazionale dell'accaio tedesca, in un comunicato diffuso oggi, scrive un altro capitolo della storia dei rapporti con i sindacati italiani dopo la rottura della trattativa a Palazzo Chigi sul polo siderurgico di Terni. Ad accendere la miccia della querelle da parte dell'azienda un commento di Cantone sull'atteggiamento tenuto da Rademacher: Un imprenditori d'altri tempi...un manager di quelli che attaccano i sindacati e non negoziano mai, si legge sul sito. Parole giudicate dalla Thyssen, appunto, denigratorie e diffamatorie sia della societa' da quetso rappresentata che del gruppo a cui la medesima appartiene, in quanto dette affermazioni non corrispondono al vero, essendo smentite dalla obiettivita' dei fatti.

LAVORO, CONTROLLI INPS: NEL 2004 3 AZIENDE SU 4 IN NERO

  • Nel 2004 i servizi ispettivi dell'Inps hanno controllato oltre 145.000 aziende

trovando irregolarità nel 75% dei casi: solo una società su quattro era a posto. Il dato è il risultato di ispezioni mirate che hanno portato ad accertamenti di contributi evasi nell'anno per 1.695 milioni di euro. I lavoratori irregolari scovati dall'Istituto di previdenza, secondo i dati dell'Attività di vigilanza, sono stati 79.949. Nel complesso - precisa l'Inps - su 145.069 ispezioni sono risultate irregolari 108.244 aziende (il 75% in aumento rispetto al 61% del 2003 e il 55% del 2002). Tra aziende completamente in nero e lavoratori autonomi non iscritti sono state trovate 38.309 irregolarità (+40% sul 2003). I lavoratori irregolari accertati sono stati 79.949 in calo del 28% sul 2003. Il totale dei contributi evasi accertati nel 2004 è stato di 1.695 milioni di euro (di più dei 1.490 originariamente previsto come obiettivo), in aumento del 107% sul 2003 (allora erano 820 milioni). Il dato !

  • è il risultato di 1.194 milioni di euro di accertamenti e 501 milioni di sanzioni.

Torino Protesta della Federazione Anarchiaca Italana ad un convegno pro inceneritore

Volevano una vetrina per propagandare l’inceneritore in progetto al Gerbido, tra Grugliasco e Orbassano, nella popolosissima cintura di Torino. Ma qualcosa non ha funzionato. Questa mattina alle 9 all’ingresso di “Torino Incontra”, dove era programmato un convegno sugli inceneritori alla presenza del vicesindaco di Torino Calgaro e del presidente della provincia Saitta, si sono presentati, oltre i soliti portaborse della politica, anche i cittadini del Coordinamento dei Comitati contro l’inceneritore e un folto gruppo di anarchici. All’ingresso sbirri in divisa e i soliti Digos facevano la “selezione”: tu sì, tu no. Così alcuni di noi, forse perché conosciuti per il nostro impegno politico sono stati fermati dai poliziotti, che con il garbo che li contraddistingue hanno intimato “voi non entrate!”. Alla nostra richiesta di spiegazioni hanno opposto il muro di gomma: perché a cittadini di Torino fosse impedito di accedere ad un convegno che prometteva di “spiegare” il funzionamento di una macchina spara veleni piazzata tra le nostre case è un mistero facile da svelare: nessuna voce di dissenso doveva levarsi di fronte ai “sinistri” amministratori di questa città. Il presidente della Provincia, Saitta, interpellato dagli esclusi al suo ingresso al Centro Incontri, non ha replicato ma ben chiaro è stato il suo sibilo ai questurini “Questi non devono entrare”. Mentre all’esterno la strada si riempiva di striscioni contro l’inceneritore all’interno, quelli che erano sfuggiti al “filtro” dei solerti tutori del disordine statale appena il prode Saitta ha preso la parola hanno aperto due striscioni. Uno, firmato dagli anarchici della FAI, diceva “Diossina? No, grazie!”, sull’altro portato dai cittadini dei comitati antiinceneritore campeggiava la scritta “No, inceneritore”. Slogan e lancio di volantini accompagnavano l’azione che ha portato lo scompiglio in sala e il prevedibile intervento della poliziai, che hanno spintonato fuori i compagni con lo striscione e provveduto alla loro identificazione.

Napoli, rifiuti

  • - Il Commissario straordinario per l'emergenza rifiuti, Corrado Catenacci, incassa

il pieno sostegno del governo, ritira le dimissioni e conferma che verranno realizzati in Campania due termovalorizzatori (in provincia di Napoli e Caserta), cosi' come prevede il Piano rifiuti da lui ereditato dieci mesi fa. Catenacci ribadisce pero' che l'obiettivo finale e' la completa 'provincializzazione' del ciclo di smaltimento dei rifiuti e dunque la realizzazione di altri tre termovalorizzatori nelle province di Salerno, Avellino e Benevento. In un'intervista al Tg3 Campania, Catenacci ha affermato: Il Piano rifiuti, che non ho fatto io, prevede la realizzazione di due termovalorizzatori, ad Acerra, in provincia di Napoli, e a Santa Maria La Fossa, in provincia di Caserta. Dunque il 40% dei rifiuti prodotti in Campania e' destinato in partenza in queste due province. Credo - ha aggiunto Catenacci - che un momentaneo, provvisorio sacrificio da parte delle province che finora non han!

  • no subito questo impatto, potra' servire a garantire che, in un futuro molto

prossimo, in Campania si possa veramente arrivare ad una provincializzazione dei rifiuti, nel senso che ogni provincia stocchera' i propri rifiuti, brucera' i propri rifiuti

AMIANTO: MESSINA, 82/MA VITTIMA "FABBRICA DELLA MORTE"

E' salito a ottantadue il numero delle vittime tra gli ex dipendenti della Sacelit di San Filippo del Mela. Un bilancio che diventa sempre piu' pesante tra i 214 lavoratori che si sono avvicendati all'interno della fabbrica di materiale per l'edilizia in cemento amianto, realizzata nel 1957 nell'area industriale di contrada Archi e chiusa nel luglio del 1993. Giuseppe Mannello, 68 anni, di San Filippo del Mela, e' morto stroncato da asbestosi pleuro polmonare, una malattia che deriva dall'esposizione alle sostanze cancerogene

  • Iniziativa Boikotta Coca COla

TERRORISMO: GIP FORLEO NON CONCEDE NULLAOSTA A ESPULSIONE (2) = (Adnkronos) - Il giudice Clementina Forleo si e' espressa in conformita' al parere della procura di Milano che aveva detto no all'espulsione del marocchino. La Forleo si e' quindi adeguata alla legge che non prevede discrezionalita' da parte del giudice su questo argomento. Il nullaosta non puo' essere concesso quando lo straniero, colpito da provvedimento di espulsione, e' coinvolto o accusato di reati gravi come il terrorismo internazionale.

TERRORISMO: TAJANI, PISANU HA RAGIONE E IL GIP FORLEO HA SBAGLIATO = Roma, 4 feb. (Adnkronos) - Ha ragione il Ministro Pisanu : l'Europa è impegnata nella lotta contro il terrorismo, ogni smagliatura rischia di indebolire l'azione delle Istituzioni. Il ministro dell'Interno ha detto parole sagge e condivise dagli italiani. Il Gip Forleo ha commesso un errore a dire no all'espulsione di Mohamed Daki. Lo ha dichiarato Antonio Tajani, Presidente degli europarlamentari di Forza Italia, a margine del Consiglio nazionale di Forza Italia. (Com-Car/Ct/Adnkronos)

TERRORISMO: SELVA (AN), NECESSARIO DECRETO-LEGGE PER RISOLVERE CASO DAKI = Roma, 4 feb. (Adnkronos) - Il caso dell'islamico Mohamed Daki, scagionato dall'accusa di terrorismo internazionale dal giudice Clementina Forleo e ora, per decisione dello stesso magistrato, in procinto di tornare in libertà, impone un urgente intervento legislativo. Mohamed Daki rimarrebbe in Italia, libero, pur trovandosi nella condizione di clandestino. I reati commessi ne legalizzano, paradossalmente, la permanenza nel nostro paese nonostante il provvedimento di espulsione, pienamente legittimo, emesso dal Ministro dell'Interno. A questo punto ritengo sia necessario un decreto legge che ponga fine al presente stato di cose e impedisca che pericolosi personaggi possano continuare in Italia nella loro attività criminosa al riparo di disposizioni non chiare o tali, comunque, da offrire ingiustificate scappatoie. E' quanto dichiara Gustavo Selva, presidente della consulta cattolica di Alleanza Nazionale e presidente della Commissione Esteri della Camera

ISLAM: ANM, SCONCERTO PER AGGRESSIONE GIUDICI DA MINISTRI (2) (ANSA) - ROMA, 4 FEB - La replica dell'Anm alle reazioni dei ministri Pisanu, Gasparri e Calderoli e' affidata al segretario Carlo Fucci. I colleghi di Milano si sono limitati ad applicare la legge -sottolinea- Preoccupa constatare che la semplice applicazione di una legge dello Stato dia luogo ad aggressioni nei confronti di quei magistrati da parte di chi esercita incarichi governativi, solo perche' non la condivide. L'Anm chiede pertanto un'inversione di rotta: la strada da seguire non e' quella dell'invasione delle funzioni e delle competenze che la Costituzione riserva alla magistratura da parte del potere esecutivo, attraverso aggressioni e strumentalizzazioni potenzialmente idonee a condizionare l'indipendenza di altri magistrati chiamati a decidere su vicende analoghe. Sarebbe invece istituzionalmente corretto -suggerisce il segretario dell'Anm- che il Parlamento cambiasse la legge se non la condivide piu

EX PARTIGIANI, NO RANGO COBELLIGERANTI A 'MILITARI' SALO' (ANSA) - ROMA, 4 FEB - Niente rango di cobelligeranti per gli appartenenti all'Esercito di Salo': la Confederazione Italiana fra le Associazioni Combattentistiche e Partigiane si oppone al disegno di legge che sta per andare in discussione al Senato, proposto da alcuni esponenti di An, che vorrebbe equiparare al rango di cobelligeranti i 'militari' del cosidetto esercito di Salo. Non possiamo accettare che siano messi sullo stesso piano gli stragisti e coloro che ne furono vittime e invitiamo i partiti politici di centro sinistra presenti al Senato, a impegnarsi totalmente per sconfiggere questo terribile tentativo che svela piu' di molte parole il vero animo della proposta in questione. Lo hanno asserito in una nota congiunta l'Anpi (Associazione Nazionale Partigiani d'Italia), la Fiap (Federazione Italiana Associazioni Partigiane), l'Aned (Associazione Nazionale ex Deportati nei campi di Annientamento Nazisti) e l'Annpia (Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti). Si tratta, continua la nota, di una proposta particolarmente subdola non solo per coloro che scelsero la via del riscatto nazionale, della difesa armata della democrazia e della liberta' in Italia, ma anche perche' tende a minare le radici stesse della nostra vita repubblicana. Mettere sullo stesso piano le bande di armati che a diverso segno operavano nella Repubblica sociale italiana quale supporto logistico e militare al disegno stragista tedesco e delle SS in Italia, con chi vi si opponeva, nel nome degli ideali di giustizia e liberta', significa riscrivere in modo distorto, antistorico, l'arco dei 60 anni che ci dividono da quei tempi

Ue: marcia indietro sulla liberalizzazione dei servizi ZCZC VEL0178 3 ECO /R01 /ITA Ue: marcia indietro sulla liberalizzazione dei servizi Bruxelles, 04 FEB (Velino) - Non sara' forse una disfatta ma e' sicuramente una veloce marcia indietro quella della Commissione europea sulla proposta di direttiva per la liberalizzazione totale del settore dei servizi. "Non e' stato affatto deciso di ritirare la proposta", ha ripetuto oggi la portavoce Françoise Le Bail tra lo scetticismo dei corrispondenti: "La Commissione - ha proseguito stoicamente - si e' soltanto dichiarata pronta a tener conto nelle prossime discussioni con il parlamento europeo e con il Consiglio dei ministri di alcune difficolta' che sono state segnalate". Tradotto dall'eurocratese, cio' significa che la Commissione Barroso e' rassegnata a modificare la proposta. E a modificarla radicalmente dato che tra le 'alcune difficolta dello schema di direttiva Bolkestein (dal nome dell'allora commissario olandese che l'ha proposta nella Commissione Prodi a gennaio 2004) figura innanzitutto il criterio base della deregulation del settore che rappresenta ormai piu' del 60 per cento del Pil dell'Ue. Si tratta - lo ha ricordato la stessa portavoce - del criterio del 'Paese d'origine del fornitore': per la persona fisica o giuridica che presta il servizio in un qualsiasi Paese dell'Unione (che si tratti di servizi di manutenzione o bancari o assicurativi) vale la legislazione del Paese d'origine. Come dire che se una ditta polacca manda un suo idraulico a lavorare in Francia o in Italia puo' continuare a pagargli salario e contributi secondo le norme vigenti in Polonia. Battendo cosi' di molte lunghezze la concorrenza di qualsiasi ditta italiana o francese.

Ue: marcia indietro sulla liberalizzazione dei servizi (2) ZCZC VEL0179 3 ECO /R01 /ITA Ue: marcia indietro sulla liberalizzazione dei servizi (2) Bruxelles, 04 FEB (Velino) - In questo modo si realizzerebbe in pieno il sogno liberale della deregulation totale di un settore che rappresenta un 65 per cento del Pil totale dell'Ue. Ma e' altrettanto sicuro che i Paesi in cui i costi del lavoro sono piu' alti (per non parlare della fiscalita' delle imprese) correrebbero il rischio di crisi a catena di un gran numero di imprese. E di una corsa alle delocalizzazioni di imprese nazionali verso i Paesi dell'Ue a bassi costi: come oggi la Polonia o la Slovacchia, e domani Romania e Bulgaria la cui adesione all'Ue e' attesa per il 2007. Lo stop alla 'direttiva Bolkestein' e' venuto questa settimana da Parigi, in termini di rifiuto tassativo, e dagli eurodeputati socialisti. Ma allineati e coperti dietro il no francese stanno buona parte dei 15 Paesi della vecchia Ue. Lo sanno bene il presidente della Commissione Jose' Manuel Barroso e i suoi commissari, anche i piu' liberisti. "L'obiettivo della Commissione - ha detto Barroso suonando la ritirata - e' di ascoltare tutti e arrivare a un accordo consensuale". Una delle condizioni essenziali per arrivarvi e' di annacquare in primo luogo la clausola del 'Paese d'origine' fino a renderla inoffensiva almeno per qualche anno. Magari con uno di quei lunghi 'periodi transitori' tanto frequenti nei compromessi europei.

RIEPILOGO)INFLAZIONE: SCENDE ALL'1,9%, E PROSEGUE POLEMICA = (AGI) - Roma, 4 feb. - I prezzi scendono a gennaio, ma la stima dell'Istat non consola i sindacati che parlano di "calo dei consumi" ne' i consumatori che proseguono la polemica sul paniere Istat, ne' tantomeno gli industriali che sottolineano l'impasse economica. Secondo l'Istat, il costo della vita e' sceso su base tendenziale, e cioe' a gennaio rispetto a gennaio 2004, dell'1,9% (a dicembre la percentuale era del 2%) mentre su base congiunturale, e cioe' a gennaio rispetto a dicembre scorso, l'andamento e' stabile. Un trend che evidenzia, secondo i sindacati, "il calo dei consumi". Se per Maurigia Maulucci della Cgil, bisogna stare in guardia per non cadere nel rischio-deflazione, il leader della Cisl Pezzotta invita ad analizzare piu' profondamente i dati. Per Angeletti, la variazione di gennaio "non cambia nulla". Da parte di Confindustria, Andrea Pininfarina commenta con rammarico che l'inflazione e' ferma perche' "l'economia e' ferma". Solo Confcommercio e' fiduciosa sull'andamento dei prossimi mesi: "Ormai - commenta la confederazione guidata da Bille' - i prezzi non sono piu' un problema". Sarcastici invece i consumatori, che mettono in dubbio la veridicita' del dato: "Non ci sorprenderemo quando l'inflazione sara' sotto zero", ironizzano Adoc Adusbef, Codacons e Federconsumatori che invitano l'Istat a giustificare, nel mese di gennaio, la riduzione dell'inflazione con "un'impennata dei prezzi dell'ortofrutta, dei carburanti e un aumento delle tariffe bancarie del 10%". Se si analizzano le varie voci del paniere, riferite al dato di gennaio, emergono dati interessanti: le variazioni piu' significative si sono registrate nel capitolo delle spese per la salute (-0,5%) e dei trasporti (-0,9%). Cosa aumenta e cosa no? Per l'Istat, gli ortaggi e il pesce sono aumentati rispetto a dicembre ma la frutta e' invece in calo. Se la benzina verde ha fatto registrare un calo del 3,3% rispetto a dicembre, i biglietti aerei sono aumentati di un anno addirittura di quasi il 30%. Su base mensile, cala il gasolio da riscaldamento (-0,8%), ma la luce e il gas fanno segnare aumenti rispettivamente dell'1,3% e del 2,5%. Ad ogni modo, le previsioni sono ottimiste: l'Isae ritiene che sia possibile arrivare ad un tasso medio a fine anno dell'1,9% con una riduzione di tre decimi di punto rispetto al 2004. Un obiettivo non irrealistico per gli esperti dei maggiori centri studi che sono concordi nel giudicare probabile un tasso del 2% medio a fine anno.

Rifiuti: procura Napoli sequestra sette impianti ZCZC VEL0129 3 POL /R01 /ITA Rifiuti: procura Napoli sequestra sette impianti Roma, 04 FEB (Velino) - Non sembrano finiti i guai per il commissario straordinario di governo Corrado Catenacci. Mentre ieri incassava l'appoggio di Palazzo Chigi contro le indebite intromissioni della politica nella gestione dell'emergenza rifiuti, la procura di Napoli disponeva un nuovo sequestro dei sette impianti di trattamento dell'immondizia presenti sul territorio regionale. Una tegola in piena regola, scongiurata per mesi grazie alla concessione di proroghe da parte della magistratura partenopea, che pero' puntualmente risultavano non ottemperate. Il provvedimento di sequestro, che sara' operativo dal 22 febbraio prossimo, era infatti gia' da tempo nell'aria, almeno dall'estate, quando i giudici verificarono che gli adeguamenti richiesti alla concessionaria del servizio erano rimasti lettera morta. E la stessa sorte era toccata alla richiesta (indirizzata sempre alla Fibe del gruppo Impregilo) di versare un cauzione da 25 milioni di euro. Sullo sfondo altri filoni di inchiesta legati per esempio ad anomalie negli affitti delle aree necessarie al deposito temporaneo dell'immondizia

Rifiuti: procura Napoli sequestra sette impianti (2) ZCZC VEL0130 3 POL /R01 /ITA Rifiuti: procura Napoli sequestra sette impianti (2) Roma, 04 FEB (Velino) - Il nuovo provvedimento di sequestro da parte della magistratura napoletana attesterebbe l'impossibilita' oggettiva di far funzionare a norma gli impianti di selezione dell'immondizia in Campania, se non al prezzo di un investimento ulteriore ipotizzato di circa 100 milioni di euro. Un convincimento a cui si e' giunti dopo la conferma di analisi gia' fatte in passato dall'Acea di Roma che aveva attestato come gli onerosi processi di lavorazione dei rifiuti non producevano il risultato sperato (per esempio, materiale ad alto potere calorifero da bruciare in appositi inceneritori per la produzione di energia), che negli impianti erano state trovate persino quantita' di arsenico, e che dunque erano ipotizzabili i reati di inadempimento o addirittura frode in pubbliche forniture.

SINDACO ACERRA, QUI NON E' POSSIBILE BRUCIARE NULLA = Roma, 4 feb. - (Adnkronos) - L'inceneritore non risolve per nulla l'emergenza rifiuti. Lo ha affermato il sindaco di Acerra, Espedito Marletta, in un'intervista al quotidiano 'Il Mattino' aggiungendo che il combustibile da rifiuti fin qui accumulato non e' a norma quindi non puo' essere termodistrutto nell'impianto in costruzione ad Acerra e questo non lo dico io, ma la commissione di valutazione di impatto ambientale. Nella bozza di parere formulato dalla commissione ministeriale e' scritto che l'inceneritore deve essere alimentato con Cdr rispondente ai requisiti di legge: di qui non si scappa - ha continuato Marletta - Il Cdr controllato dai tecnici del tribunale di Nola e Napoli e' risoltato essere rifiuti tal-quale e quindi non rispondente alle caratteristiche previste per legge. Quindi deve essere smaltito come normale immondizia e poi sempre secondo la commissione, l'impianto di Acerra non puo' bruciare le ecoballe stoccate in termini ragionevoli. Secondo il sindaco Marletta bisognerebbe chiudere il cantiere, avviare una valutazione di impatto ambientale strategica e un nuovo piano di smaltimento dei rifiuti.

RUSSO, RIMODULARE IL CONTRATTO CON LA FIBE = PRESIDENTE BICAMERALE CONTRO ECOMAFIE E CICLO DEI RIFIUTI, SBAGLIATO PUNTARE SUL MONOPOLIO Roma, 4 feb. - (Adnkronos) - L'errore e' a monte ed e' strutturale. La Fibe e' il contractor unico privato nella gestione di un servizio pubblico. Abbiamo visto che cosi' non funziona. Occorre ridisegnare questo interesse contrattuale a un tavolo alto: urge la rimodulazione contrattuale del rapporto tra REgione, Fibe e Commissariato rifiuti. Lo ha dichiarato Paolo Russo, presidente Bicamerale contro ecomafie e ciclo rifiuti, in un'intervista al quotidiano 'Il Mattino'. La Fibe si era impegnata a migliorare i materiali che escono da quegli impianti. Doveva portare a termine un'operazione onerosa - ha continuato Russo - La Fibe ha tenuto un atteggiamento proditorio, non vorremmo che le sue inadempienze siano dovute a una crisi di tipo economico. In ogni caso la societa' dovra' rendere conto di cio' ai cittadini

GR ORE 13,00

Iraq. Rapita Giuliana Sgrena, inviata del 'Manifesto

Giuliana Sgrena, del Manifesto, era diretta con il suo interprete nella moschea sunnita di al Kastl, nella zona dell' universita' di Baghdad quando, secondo quanto ha riferito ai giornalisti italiani lo stesso interprete, un gruppo di uomini armati ha fermato l' autovettura. Sotto la minaccia delle armi, Giuliana Sgrena e' stata costretta a uscire dalla vettura e a seguire gli uomini armati.

Nella moschea di al Kastl si trova un gruppo di esuli da Falluja che la giornalista italiana aveva deciso di incontrare. Secondo una prima ricostruzione, un gruppo di armati ha aperto il fuoco per bloccare l' auto. Una volta fermata la vettura, Giuliana Sgrena e' stata trascinata via. Il suo interprete, sempre secondo quanto si e' appreso, sta riferendo l' accaduto ad una pattuglia di soldati americani.

Il rapimento e' stato vissuto praticamente in diretta da un' altra giornalista italiana, che ha ricevuto, mentre era in albergo, una telefonata muta. Dai rumori di sottofondo - spari e voci concitate - ha potuto ricostruire quanto stava accadendo e cosi' a dare l' allarme. Giuliana Sgrena si era messa in contatto con il Manifesto intorno alle 12.00 (ora italiana). Lo ha riferito all' Ansa il direttore del Manifesto, Gabriele Polo.

Del rapimento di Giuliana Sgrena e' stata subito informata l' ambasciata italiana a Baghdad. Ad informare le autorita' diplomatiche sono stati i giornalisti italiani non appena avuta notizia di quanto era accaduto.

IRAQ: UCCISI 2 SOLDATI USA, A MOSUL E BABIL

Due soldati americani sono rimasti uccisi in Iraq. A riferirlo e' stato il comando statunitense nel paese, precisando che uno dei militari e' morto nell'esplosione di un ordigno collocato a terra e scoppiato al passaggio del convoglio a bordo del quale viaggiava. L'episodio risale a ieri mattina ed e' avvenuto vicino Mosul. Nello stesso attacco un altro militare americano e' rimasto ferito. Un altro soldato e' morto durante un'operazione a Babil, a sud di Baghdad, ieri.

M.O.: MANCATO ACCORDO SU RILASCIO PRIGIONIERI

Ha deluso i palestinesi l'offerta di rilasciare 900 detenuti, approvata dal Consiglio di Sicurezza israeliano al termine di una lunga riunione e di un acceso dibattito. I prigionieri sarebbero stati rilasciati in due gruppi, un primo di 500 nell'immediato, quindi gli altri entro tre mesi. Il criterio di scelta dei detenuti da rilasciare - spiega il quotidiano israeliano 'Ha'aretz' sul suo sito, e' lo stesso di quello adottato in passato: tra i 900 prigionieri scelti non vi sono palestinesi accusati di aver ucciso cittadini israeliani. Ma per la controparte quella avanzata e' una proposta insultante, ha commentato un palestinese coinvolto nei colloqui che si sono svolti ieri, e per il quale dovranno essere rilasciati tutti i 237 prigionieri incarcerati prima degli accordi di Oslo del 1993. Questo conta per noi, non i 900 detenuti proposti. Non vi e' stato alcun coordinamento nella scelta dei nomi, ha affermato.

NEPAL: L'ESERCITO SPARA SU PROTESTA STUDENTI, ALMENO 15 FERITI

Dopo aver assunto i pieni poteri tre giorni fa, il re del Nepal Gyanendra ha mandato l'esercito per disperdere una protesta studentesca. Lo riportano i media indiani, precisando che elicotteri della Royal Nepal Army (RNA) hanno aperto il fuoco contro gli studenti di Pokhra. Almeno 15 giovani del Prithvi Narayan College sarebbero rimasti feriti. Intanto, i ribelli maoisti hanno respinto l'invito a negoziare rivolto loro dal re, affermando in un documento che l'iniziativa di Gyanendra e' quella di un autocrate feudale del medioevo.

ELETTROSMOG: ANTENNE RADIO VATICANA E MARINA,PERIZIA FATTIBILE

E' fattibile e potrebbe raggiungere risultati scientifici una perizia che stabilisca il nesso di causalita' tra le onde elettromagnetiche emesse dalle antenne di Radio Vaticana, a Cesano, e del Quartier Generale della Marina militare, in localita' La Storta, e i decessi per leucemia riscontrati nelle zone limitrofe agli impianti, dal '94 al 2000. E' il parere degli esperti nominati, in sede di incidente probatorio, dal gip Zaira Sacchi nell'ambito dell'inchiesta della procura di Roma che vede indagate sei persone per omicidio colposo. Tuttavia, per i tre periti (il biologo Rosanna Supino, l'epidemiologo Andrea Micheli e l'ingegnere elettromagnetico Paolo Lampariello) occorrono almeno due anni di tempo e 162mila euro per svolgere gli opportuni accertamenti.

STRAGI NAZISTE: A PRIMAVERA PM LA SPEZIA CHIUDE 4 INCHIESTE

Sara' una primavera di fuoco: lo ha detto il pubblico ministero militare della Spezia Marco De Paolis che, con l' altro pm, Stefano Grillo, sta lavorando agli oltre 30 fascicoli su altrettante stragi compiute da SS e Wermacht tra il maggio e l' ottobre 1944, durante la cosiddetta 'ritirata del terrore'. Entro aprile, infatti, con tutta probabilita' andra' a sentenza il processo a sette ex nazisti accusati della strage di Sant' Anna di Stazzena (la cui ultima udienza dibattimentale e' prevista per il 9 marzo), ma verranno chiuse con le richieste al gup anche le indagini su San Polo (Arezzo), Branzolino (Forli'), Falzano di Cortona (Arezzo) e su tre stralci di Marzabotto. Per il primo stralcio, avocato dalla procura generale di Roma, la decisione del pg e' attesa per il 14 febbraio. Il giorno dopo la corte militare d' appello di Roma discutera' l' appello per tre ex nazisti prosciolti dal gup spezzino per la strage di Stazzema. Se dovessero essere accolte le ragioni del pubblico ministero, si potrebbe aprire un processo bis su Sant'Anna. Per marzo e' atteso anche il deposito della sentenza sulla strage di Farneta, sentenza che ha mandato assolto l' ex SS Hermann Langer.

gror050204 (last edited 2008-06-26 09:51:18 by anonymous)