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=== G.R. 13,00 === '''IRAQ''' AUTOBOMBA A BAQUBA, - Sono almeno quattordici gli iracheni uccisi dall'auto-bomba saltata in aria in mattinata davanti a uno degli ingressi del quartier generale della polizia a Baquba, capoluogo della provincia di Diyala situato una sessantina di chilometri a nord-est di Baghdad. Lo hanno reso noto fonti mediche. I feriti sarebbero altrettanti. L'entrata della caserma era particolarmente affollata poiche' era in corso una campagna di reclutamento: le vittime stavano aspettando di entrare per firmare il foglio di arruolamento nelle forze dell'ordine. Quasi contemporaneamente a Mosul, 300 chilometri a nord della capitale, un'altra vettura imbottita di esplosivo e' scoppiata accanto a un gruppo di agenti in coda all'esterno di un ospedale, in attesa di ricevere lo stipendio: dodici i morti e sei i feriti. Questultimo attentato è stato rivendicato dalla sedicente Organizzazione di 'al-Qaeda' per la Jihad in Iraq, che si ritiene faccia capo ad al Zarqawi. La rivendicazione e' contenuta in un comunicato diffuso attraverso un sito filo-islamico sui Internet. INTANTO IL PREZZO DEL PETROLIO OPEC SCENDE A 40,97 DOLLARI/BARILE - Il prezzo medio del petrolio Opec la scorsa settimana ha raggiunto 40,97 dollari per barile (159 litri), scendendo di 1,72 dollari rispetto ai 42,69 dollari della quarta settimana di gennaio. A gennaio il petrolio Opec era costato in media 40,24 dollari al barile, rispetto a 35,70 dollari di dicembre e 38,96 dollari di novembre. Nel 2004 il prezzo medio Opec e' stato di 36,05 dollari a barile, rispetto a 28,10 dollari dell'anno precedente. '''LA LEGA ARABA PER LA LIBERAZIONE DI GIULIANA''' La Lega Araba ha fatto oggi un appello per la liberazione delle giornaliste rapite in Iraq, l'inviata del manifesto Giuliana Sgrena, e la reporter francese Florence Aubenas. ''Il dipartimento informazione della Lega araba sostiene tutti gli appelli dei giornalisti arabi e stranieri a favore della liberazione di Giuliana Sgrena e Florence Aubenas'', ha dichiarato il segretario generale aggiunto della Lega araba incaricato dell'informazione Mohammad al-Khamlichi, in una nota. La Lega araba ha adottato ''una posizione di principio che rifiuta e denuncia ogni atto di violenza contro i giornalisti nell'esercizio della loro missione, soprattutto nelle zone pericolose'', aggiunge il comunicato, che sottolinea ''il ruolo civico e umano importante dei giornalisti nel diffondere la verita', porre problemi e riferire le opinioni'' '''LA GUERRIGLIA IRACHENA RIBADISCE LESTRANEITA AL RAPIMENTO''' "la giornalista italiana sarà liberata non appena qualcuno pagherà, è nelle mani di una banda metropolitana che secondo noi non è neanche fra le più potenti, gente di nessun valore che punta soltanto al danaro". Lo ha dichiarato il capo della guerriglia a Baghdad, Abu Mussa, in un'intervista a 'La Stampa', commentando il rapimento dell'inviata del 'Manifesto', Giuliana Sgrena, avvenuto venerdì in Iraq. ''Oltre al fantomatico Zarqawi -ha detto il capo della guerriglia a Baghdad- e alle bande criminali nel fenomeno dei sequestri si sono inseriti veri e propri 'squadroni della morte' che rispondono al governo, un colonnello della polizia e due 'scheikh' svolgono questo compito con grande alacrità seguendo liste di proscrizione'' che non si sa da chi compilate, ma si sospetta che parli un inglese con accento texano.. '''PALESTINA''' ABU MAZEN, VIVREMO IN PACE CON ISRAELE I palestinesi puntano alla costituzione di uno stato indipendente che viva in pace con Israele. Lo ha assicurato il presidente palestinese Abu Mazen nella conferenza di stampa congiunta con il segretario di stato Condoleezza Rice, a Ramallah.''Ci sentiamo impegnati dal Tracciato di pace (la famosa Road Map) - ha aggiunto Abu Mazen - e speriamo che anche gli israeliani lo siano nella stessa misura, perche' quelle e' l'unica strada per realizzare la visione del presidente George Bush relativa a due stati vicini'', Israele e Palestina. Abu Mazen ha menzionato fra le questioni piu' scottanti che vanno risolte ''gli insediamenti israeliani, il Muro della separazione e lo status di Gerusalemme''. Intanto la radio dell'esercito israeliano attribuisce ai servizi di sicurezza israeliani e palestinesi il timore che gruppi estremisti possano tentare di uccidere il presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese Abu Mazen, per impedire lo svolgimento del summit di domani a Sharm el Sheikh con il primo ministro israeliano Ariel Sharon. Funzionari palestinesi avvertono anche che la milizia libanese filo iraniana dell'Hezbollah sta offrendo fino a 20mila dollari al mese a palestinesi pronti a reclutare volontari per compiere attacchi nella Striscia di Gaza. IN VISTA DEL SUMMIT, il segretario di Stato americano Condoleezza Rice ha promesso 40 milioni di dollari in aiuti all'Autorità Nazionale Palestinese nei prossimi tre mesi. La promessa è giunta al termine del suo incontro di questa mattina a Ramallah con il presidente dell'Anp, Abu Mazen. Il denaro servirà a creare nuovi posti di lavoro e a costruire infrastrutture. E' la prima volta in tre anni che un segretario di Stato americano si reca a Ramallah. Nella conferenza finale congiunta, la Rice si à ''felicitata'' con Abu Mazen per le ''misure concrete'' intraprese ''per ristabilire la legge e l'ordine''. Il segretario di stato ha esortato poi israeliani e palestinesi ''a compiere il massimo dello sforzo per offrire una vera possibilità alla pace'' Inoltre il segretario di Stato Usa, Condoleezza Rice, ha annunciato la nomina di un coordinatore Usa per aiutare i palestinesi a mantenere la sicurezza in Cisgiordania e nella striscia di Gaza. A conclusione dellincontro, il segretario di Stato Usa, Condoleezza Rice, ha invitato il premier israeliano, Ariel Sharon, e il presidente dell'Autorita' Nazionale Palestinese, Abu Mazen , a incontrarsi alla Casa Bianca in primavera con il presidente degli Stati Uniti, George W. Bush. '''CECENIA''' MASKHADOV PROPONE NEGOZIATI PACE, NO DEL CREMLINO - Il leader indipendentista ceceno Aslan Maskhadov si e' detto oggi disponibile a cercare con il presidente russo Vladimir Putin una soluzione negoziata di pace per la regione del Caucaso ma il Cremlino ha risposto 'niet'. Sulla scia di un ''cessate-il-fuoco unilaterale'', annunciato qualche giorno fa tramite un sito Internet e in vigore fino al 22 febbraio, Makshadov ha reso noto oggi nel corso di una rara intervista ad un quotidiano moscovita ('Kommersant') di aver gia' nominato un suo ''emissario all'estero'' per le trattative di pace nella persona di Umar Khambiev. ''Se i nostri avversari al Cremlino mostrano un approccio ragionevole possiamo finire la guerra al tavolo negoziale. Altrimenti il sangue scorrera' ancora a lungo'', dice Maskhadov a 'Kommersant' (un giornale anti-Putin, controllato dall'oligarca in esilio Boris Bderezovski). E sottolinea che la tregua da lui proclamata per gran parte di febbraio va intesa come ''un gesto di buona volonta''' nei confronti di Putin. '''ITALIA''' Gli italiani si confermano un popolo di patiti dei telefonini. Secondo uno studio effettuato nel 2003 da Eurostat, l'ufficio di statistica dell'Ue, il Bel Paese e' piazzato in terza posizione nella classifica degli Stati membri con il maggior numero di contratti di telefonia mobile in rapporto alla popolazione, con ben 96 contratti ogni 100 abitanti. A guidare la classifica e' il Lusssemburgo (120 contratti ogni 100 abitanti) mentre la seconda posizione e' occupata dalla Svezia (98 contratti). Gli europei con il minor numero di contratti di telefonia mobile sono i polacchi (46 su 100), i lettoni (52 su 100) e i lituani (62 su 100). Per quanto riguarda l'Ue nel suo complesso, spiega il comunicato di Eurostat, la media e' di circa 80 contratti ogni 100 abitanti. '''TERNI''' Dalle ore sei di questa mattina il reparto magnetico delle Acciaierie di Terni e' chiuso e per i 360 dipendenti della struttura e' diventata operativa la cassa integrazione a zero ore per due anni e le ferie forzate. La dirigenza di Thyssen-Krupp Ast ha comunicato ufficialmente la notizia agli operai sabato scorso inviando loro un telegramma nel quale si rendeva nota la decisione presa ed e' gia' stato disattivato il cartellino magnetico con il quale si accede allo stabilimento di viale Brin. Gli operai non sono certo disposti a rassegnarsi e mentre proseguono anche oggi i presidi e il blocco che impedisce l'entrata e l'uscita delle merci, il sindacato conferma la decisione di impugnare l'atto di cassa integrazione affermando che l'Ufficio regionale del Lavoro aveva chiesto a Michael Rademacher e ai dirigenti della Thyssen Krupp una documentazione piu' precisa e chi INTANTO I SINDACATI, VERSO RICORSO A MAGISTRATURA LAVORO - I sindacati metalmeccanici, in particolare Fiom, Fim e Uilm, ricorreranno alla magistratura del lavoro contro la decisione della Thyssen Krupp di inviare ai lavoratori la lettera di cassa integrazione. "Stiamo valutando - spiega Mario Ghini, segretario nazionale della Uilm - questa possibilita' con i nostri legali. Ricorreremo poiche' la legge 223 sulla mobilita' prevede che prima dell'inoltro della lettera intercorrano 25 giorni di consultazione con il sindcato. e questo non e' avvenuto. da qui la nostra decisione di ricorrere alla magistratura del lavoro". '''RIFIUTI''' PROTESTA NEL BENEVENTANO, La protesta dei cittadini contro la costruzione della discarica Tre Ponti a Montesarchio sta provocando pesanti disagi alla circolazione nei collegamenti stradali tra Benevento e Napoli e viceversa. I blocchi sono stati organizzati in piu' punti sulla strada statale Appia, unico asse di collegamento tra il Sannio con Caserta e Napoli. La protesta e' in corso, in particolare, a Tufara Valle ed Arpaia, comuni direttamente interessati alla eventuale realizzazione della discarica. La carreggiata e' ostruita con barriere di cemento, bidoni della spazzatura e falo' che vengono usati dai manifestanti anche per riscaldarsi a causa del clima rigido. Sono inoltre bloccate la strada provinciale irpina, nel comune di Pannarano, e la strada provinciale in direzione di Apollosa. Il traffico diretto da Napoli a Benevento viene deviato per Sant'Agata dei Goti, la vallata opposta a quella Caudina. "Vogliamo che il prefetto Corrado Catenacci revochi l'ordinanza commissariale 319 con la quale dispone la costruzione di una discarica regionale alla localita' Tre Ponti di Montesarchio''. E' questo quanto ha ribadito e sostenuto una delegazione di manifestanti, capeggiata dal sindaco di Montesarchio, Antonio Izzo, nel corso di un incontro a Benevento con il prefetto Mario D'Ambrosi. Secondo quanto si e' appreso, al momento, ancora non sarebbe stato dato il via ufficiale all'inizio dei lavori. I cittadini della Valle Caudina, pero', temono che si proceda con la realizzazione della discarica. '''AIDS''' AIUTI, MOLTI OSPEDALI NEGANO NUOVI FARMACI PER = Nella sua denuncia, Aiuti sottolinea che ''non solo non sono messi a disposizione dei malati nuovi farmaci antivirali per la cura dell'Aids gia' registrati in commercio come l'atazanavir, il fosamprenavir e il T20. Ma c'e' un assurdo ritardo nella registrazione di farmaci rispetto a quanto avviene in altri Paesi europei. Stanno pervenendo a me personalmente e all'Anlaids segnalazioni riservate di malati e di medici che lamentano questi ritardi''. ''La cosa e' tanto piu' grave - sottolinea Aiuti - per quei pazienti che avevano usato questi farmaci per molti mesi per uso sperimentale o compassionevole prima della registrazione e che ora, messi in commercio dalle industrie farmaceutiche, non vengono piu' distribuiti gratuitamente alle aziende ospedaliere. Le segnalazioni sono spesso anonime o con richiesta di non indicare i nominativi in quanto i malati desiderano mantenere l'anonimato e i medici hanno timore di suscitare reazioni negative nei direttori delle Aziende ospedaliere''. INTANTO SIRCHIA DAL PM NEI PROSSIMI GIORNI. - Il ministro della Salute Girolamo Sirchia, il nome del quale compare nell'inchiesta milanese sulle presunte tangenti nella sanita' sulle quali sta indagando la Procura di Milano, verra' sentito nei prossimi giorni. L'avvocato del ministro, Corso Bovio, ha incontrato questa mattina il pm Maurizio Romanelli al quale ha manifestato la disponiblita' "di Sirchia di incontrarlo. C'e' solo - ha detto - da fissare la data, in relazione ai procedimenti rogatoriali" |
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G.R. 13,00
IRAQ
AUTOBOMBA A BAQUBA, - Sono almeno quattordici gli iracheni uccisi dall'auto-bomba saltata in aria in mattinata davanti a uno degli ingressi del quartier generale della polizia a Baquba, capoluogo della provincia di Diyala situato una sessantina di chilometri a nord-est di Baghdad. Lo hanno reso noto fonti mediche. I feriti sarebbero altrettanti. L'entrata della caserma era particolarmente affollata poiche' era in corso una campagna di reclutamento: le vittime stavano aspettando di entrare per firmare il foglio di arruolamento nelle forze dell'ordine. Quasi contemporaneamente a Mosul, 300 chilometri a nord della capitale, un'altra vettura imbottita di esplosivo e' scoppiata accanto a un gruppo di agenti in coda all'esterno di un ospedale, in attesa di ricevere lo stipendio: dodici i morti e sei i feriti. Questultimo attentato è stato rivendicato dalla sedicente Organizzazione di 'al-Qaeda' per la Jihad in Iraq, che si ritiene faccia capo ad al Zarqawi. La rivendicazione e' contenuta in un comunicato diffuso attraverso un sito filo-islamico sui Internet.
INTANTO IL PREZZO DEL PETROLIO OPEC SCENDE A 40,97 DOLLARI/BARILE - Il prezzo medio del petrolio Opec la scorsa settimana ha raggiunto 40,97 dollari per barile (159 litri), scendendo di 1,72 dollari rispetto ai 42,69 dollari della quarta settimana di gennaio. A gennaio il petrolio Opec era costato in media 40,24 dollari al barile, rispetto a 35,70 dollari di dicembre e 38,96 dollari di novembre. Nel 2004 il prezzo medio Opec e' stato di 36,05 dollari a barile, rispetto a 28,10 dollari dell'anno precedente.
LA LEGA ARABA PER LA LIBERAZIONE DI GIULIANA
La Lega Araba ha fatto oggi un appello per la liberazione delle giornaliste rapite in Iraq, l'inviata del manifesto Giuliana Sgrena, e la reporter francese Florence Aubenas. Il dipartimento informazione della Lega araba sostiene tutti gli appelli dei giornalisti arabi e stranieri a favore della liberazione di Giuliana Sgrena e Florence Aubenas, ha dichiarato il segretario generale aggiunto della Lega araba incaricato dell'informazione Mohammad al-Khamlichi, in una nota. La Lega araba ha adottato una posizione di principio che rifiuta e denuncia ogni atto di violenza contro i giornalisti nell'esercizio della loro missione, soprattutto nelle zone pericolose, aggiunge il comunicato, che sottolinea il ruolo civico e umano importante dei giornalisti nel diffondere la verita', porre problemi e riferire le opinioni
LA GUERRIGLIA IRACHENA RIBADISCE LESTRANEITA AL RAPIMENTO "la giornalista italiana sarà liberata non appena qualcuno pagherà, è nelle mani di una banda metropolitana che secondo noi non è neanche fra le più potenti, gente di nessun valore che punta soltanto al danaro". Lo ha dichiarato il capo della guerriglia a Baghdad, Abu Mussa, in un'intervista a 'La Stampa', commentando il rapimento dell'inviata del 'Manifesto', Giuliana Sgrena, avvenuto venerdì in Iraq. Oltre al fantomatico Zarqawi -ha detto il capo della guerriglia a Baghdad- e alle bande criminali nel fenomeno dei sequestri si sono inseriti veri e propri 'squadroni della morte' che rispondono al governo, un colonnello della polizia e due 'scheikh' svolgono questo compito con grande alacrità seguendo liste di proscrizione che non si sa da chi compilate, ma si sospetta che parli un inglese con accento texano..
PALESTINA
ABU MAZEN, VIVREMO IN PACE CON ISRAELE I palestinesi puntano alla costituzione di uno stato indipendente che viva in pace con Israele. Lo ha assicurato il presidente palestinese Abu Mazen nella conferenza di stampa congiunta con il segretario di stato Condoleezza Rice, a Ramallah.Ci sentiamo impegnati dal Tracciato di pace (la famosa Road Map) - ha aggiunto Abu Mazen - e speriamo che anche gli israeliani lo siano nella stessa misura, perche' quelle e' l'unica strada per realizzare la visione del presidente George Bush relativa a due stati vicini, Israele e Palestina. Abu Mazen ha menzionato fra le questioni piu' scottanti che vanno risolte gli insediamenti israeliani, il Muro della separazione e lo status di Gerusalemme.
Intanto la radio dell'esercito israeliano attribuisce ai servizi di sicurezza israeliani e palestinesi il timore che gruppi estremisti possano tentare di uccidere il presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese Abu Mazen, per impedire lo svolgimento del summit di domani a Sharm el Sheikh con il primo ministro israeliano Ariel Sharon. Funzionari palestinesi avvertono anche che la milizia libanese filo iraniana dell'Hezbollah sta offrendo fino a 20mila dollari al mese a palestinesi pronti a reclutare volontari per compiere attacchi nella Striscia di Gaza.
IN VISTA DEL SUMMIT, il segretario di Stato americano Condoleezza Rice ha promesso 40 milioni di dollari in aiuti all'Autorità Nazionale Palestinese nei prossimi tre mesi. La promessa è giunta al termine del suo incontro di questa mattina a Ramallah con il presidente dell'Anp, Abu Mazen. Il denaro servirà a creare nuovi posti di lavoro e a costruire infrastrutture. E' la prima volta in tre anni che un segretario di Stato americano si reca a Ramallah. Nella conferenza finale congiunta, la Rice si à felicitata con Abu Mazen per le misure concrete intraprese per ristabilire la legge e l'ordine. Il segretario di stato ha esortato poi israeliani e palestinesi a compiere il massimo dello sforzo per offrire una vera possibilità alla pace
Inoltre il segretario di Stato Usa, Condoleezza Rice, ha annunciato la nomina di un coordinatore Usa per aiutare i palestinesi a mantenere la sicurezza in Cisgiordania e nella striscia di Gaza. A conclusione dellincontro, il segretario di Stato Usa, Condoleezza Rice, ha invitato il premier israeliano, Ariel Sharon, e il presidente dell'Autorita' Nazionale Palestinese, Abu Mazen , a incontrarsi alla Casa Bianca in primavera con il presidente degli Stati Uniti, George W. Bush.
CECENIA
MASKHADOV PROPONE NEGOZIATI PACE, NO DEL CREMLINO - Il leader indipendentista ceceno Aslan Maskhadov si e' detto oggi disponibile a cercare con il presidente russo Vladimir Putin una soluzione negoziata di pace per la regione del Caucaso ma il Cremlino ha risposto 'niet'. Sulla scia di un cessate-il-fuoco unilaterale, annunciato qualche giorno fa tramite un sito Internet e in vigore fino al 22 febbraio, Makshadov ha reso noto oggi nel corso di una rara intervista ad un quotidiano moscovita ('Kommersant') di aver gia' nominato un suo emissario all'estero per le trattative di pace nella persona di Umar Khambiev. Se i nostri avversari al Cremlino mostrano un approccio ragionevole possiamo finire la guerra al tavolo negoziale. Altrimenti il sangue scorrera' ancora a lungo, dice Maskhadov a 'Kommersant' (un giornale anti-Putin, controllato dall'oligarca in esilio Boris Bderezovski). E sottolinea che la tregua da lui proclamata per gran parte di febbraio va intesa come un gesto di buona volonta nei confronti di Putin. ITALIA Gli italiani si confermano un popolo di patiti dei telefonini. Secondo uno studio effettuato nel 2003 da Eurostat, l'ufficio di statistica dell'Ue, il Bel Paese e' piazzato in terza posizione nella classifica degli Stati membri con il maggior numero di contratti di telefonia mobile in rapporto alla popolazione, con ben 96 contratti ogni 100 abitanti. A guidare la classifica e' il Lusssemburgo (120 contratti ogni 100 abitanti) mentre la seconda posizione e' occupata dalla Svezia (98 contratti). Gli europei con il minor numero di contratti di telefonia mobile sono i polacchi (46 su 100), i lettoni (52 su 100) e i lituani (62 su 100). Per quanto riguarda l'Ue nel suo complesso, spiega il comunicato di Eurostat, la media e' di circa 80 contratti ogni 100 abitanti. Dalle ore sei di questa mattina il reparto magnetico delle Acciaierie di Terni e' chiuso e per i 360 dipendenti della struttura e' diventata operativa la cassa integrazione a zero ore per due anni e le ferie forzate. La dirigenza di Thyssen-Krupp Ast ha comunicato ufficialmente la notizia agli operai sabato scorso inviando loro un telegramma nel quale si rendeva nota la decisione presa ed e' gia' stato disattivato il cartellino magnetico con il quale si accede allo stabilimento di viale Brin. Gli operai non sono certo disposti a rassegnarsi e mentre proseguono anche oggi i presidi e il blocco che impedisce l'entrata e l'uscita delle merci, il sindacato conferma la decisione di impugnare l'atto di cassa integrazione affermando che l'Ufficio regionale del Lavoro aveva chiesto a Michael Rademacher e ai dirigenti della Thyssen Krupp una documentazione piu' precisa e chi INTANTO I SINDACATI, VERSO RICORSO A MAGISTRATURA LAVORO - I sindacati metalmeccanici, in particolare Fiom, Fim e Uilm, ricorreranno alla magistratura del lavoro contro la decisione della Thyssen Krupp di inviare ai lavoratori la lettera di cassa integrazione. "Stiamo valutando - spiega Mario Ghini, segretario nazionale della Uilm - questa possibilita' con i nostri legali. Ricorreremo poiche' la legge 223 sulla mobilita' prevede che prima dell'inoltro della lettera intercorrano 25 giorni di consultazione con il sindcato. e questo non e' avvenuto. da qui la nostra decisione di ricorrere alla magistratura del lavoro".
AIDS AIUTI, MOLTI OSPEDALI NEGANO NUOVI FARMACI PER = Nella sua denuncia, Aiuti sottolinea che non solo non sono messi a disposizione dei malati nuovi farmaci antivirali per la cura dell'Aids gia' registrati in commercio come l'atazanavir, il fosamprenavir e il T20. Ma c'e' un assurdo ritardo nella registrazione di farmaci rispetto a quanto avviene in altri Paesi europei. Stanno pervenendo a me personalmente e all'Anlaids segnalazioni riservate di malati e di medici che lamentano questi ritardi. La cosa e' tanto piu' grave - sottolinea Aiuti - per quei pazienti che avevano usato questi farmaci per molti mesi per uso sperimentale o compassionevole prima della registrazione e che ora, messi in commercio dalle industrie farmaceutiche, non vengono piu' distribuiti gratuitamente alle aziende ospedaliere. Le segnalazioni sono spesso anonime o con richiesta di non indicare i nominativi in quanto i malati desiderano mantenere l'anonimato e i medici hanno timore di suscitare reazioni negative nei direttori delle Aziende ospedaliere. INTANTO SIRCHIA DAL PM NEI PROSSIMI GIORNI. - Il ministro della Salute Girolamo Sirchia, il nome del quale compare nell'inchiesta milanese sulle presunte tangenti nella sanita' sulle quali sta indagando la Procura di Milano, verra' sentito nei prossimi giorni. L'avvocato del ministro, Corso Bovio, ha incontrato questa mattina il pm Maurizio Romanelli al quale ha manifestato la disponiblita' "di Sirchia di incontrarlo. C'e' solo - ha detto - da fissare la data, in relazione ai procedimenti rogatoriali"
Al suo quarto giorno, il rapimento di Giuliana Sgrena figura anche oggi tra i principali titoli dei quotidiani iracheni, che dedicano ugualmente ampio spazio alla condanna del sequestro dell'inviata del Manifesto a Baghdad da parte del Consiglio degli Ulema sunniti. Riferendosi all'ultimatum di 48 ore contenuto nel primo dei due comunicati diffusi ieri via Internet dai supposti rapitori della giornalista italiana, il maggior quotidiano iracheno Az-Zaman cita al riguardo uno dei piu' autorevoli membri del Consiglio degli Ulema, sheikh Abdul Salam al-Kubaisi, secondo il quale l'attuazione della minaccia e' una questione molto seria, perche' si punirebbe chi simpatizza con il popolo iracheno. Se la resistenza l'ha rapita, e' stato un errore, ha ancora dichiarato sheikh al-Kubaisi a proposito del sequestro della Sgrena. La condanna del rapimento da parte del Consiglio degli Ulema viene riferita anche dagli altri quotidiani iracheni Sabah al-Jadid , Al Taakhi, Al Mada e Al Nahdha, che si occupano inoltre dei contatti avviati in piu' direzioni dal governo italiano per ottenere il rilascio dell'inviata del Manifesto. Intanto poco fa l'emittente televisiva del Qatar 'al-Jazera ha diffuso un comunicato nel quale l'organizzazione 'al-Qaeda' smentisce i tre comunicati diffusi fino a ieri sera sul rapimento dell'inviata del "Manifesto" Giuliana Sgrena, sequestrata venerdì scorso a Baghdad, Lo ha appena comunicato in un collegamento dall'Iraq. l'inviata della Rai Giovanna Botteri Un soldato della Task Force 19 MORTI E 200 FERITI PER IL FESTIVAL DEGLI AQUILONI - Almeno 19 persone sono morte e circa altre 200 sono rimaste ferite per incidenti collegati al festival degli aquiloni, in corso nella città centrale pachistana di Lahore. Fra le vittime molti bambini. Morti e feriti sono stati causati da spari in aria per le celebrazioni, e dall'uso di fili metallici entrati in contatto con i fili dell'alta tensione, due pratiche vietate. Ma vi sono state anche vittime cadute dai tetti mentre guardavano gli aquiloni o coinvolte in incidenti stradali. Il basant, la festa degli aquiloni che segna l'arrivo della primavera, ha attirato migliaia di visitatori nella capitale della provincia del Punjab, dove si sono recati per l'occasione il presidente pachistano Pervez Musharraf e il primo ministro Shuakat Aziz. L'evento, che comprende anche musiche e fuochi artificiali, ha ricevuto ampia copertura dai media locali, con l'obiettivo di proiettare un'immagine positiva e festosa del Paese. ACEH,7 RIBELLI UCCISI PRESSO CAMPO SFOLLATI TSUNAMI. - Malgrado l'emergenza seguita al maremoto che il 26 dicembre scorso devasto' le coste dell'Oceano Indiano, e in particolare quelle di Sumatra, all'estremita' settentrionale della grande isola indonesiana proseguono gli scontri tra truppe governative e ribelli separatisti islamici del Movimento per Aceh Libera, la provincia in assoluto piu' colpita dallo 'tsunami'. Gli ultimi combatitmenti in ordine di tempo risalgono a ieri, e hanno provocato la morte di almeno sette guerriglieri. Lo ha reso noto un portavoce della guarnigione locale, Ari Mulya Asnawi, secondo cui teatro delle ostilita' e' stato un villaggio nel distretto di Bireun, ove si trova uno dei principali accampamenti ove sono stati accolti gli sfollati rimasti senza casa per il cataclisma. GUERRIGLIERI COMUNISTI CELEBRANO PRIME NOZZE GAY - Il compagno Jose italia COMINCIATO A BOLOGNA IL PROCESSO ALLE NUOVE BR - E' cominciato questa mattina, alle 9,30, nell'aula Bachelet del vecchio Tribunale di Bologna, davanti ai giudici della Corte di Assise, il processo per l'omicidio del prof. Marco Biagi, il giuslavorista bolognese con cattedra di diritto del lavoro a Modena ucciso a colpi di pistola, sotto la sua abitazione di via Valdonica, nel centro storico di Bologna, la sera del 19 marzo 2002. Per l'omicidio sono imputati gli appartenenti alle cosiddette "nuove Br" Nadia Desdemona Lioce, Diana Blefari Melazzi, Roberto Morandi, Simone Boccaccini e Marco Mezzasalma. G.R. 9,30
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