Inserisci una descrizione per gror050221

G.R. 13,00

TERNI

PARTITO CORTEO OPERAI DA CANCELLI - Tutta Terni e' scesa in piazza per difendere le Acciaierie i suoi operai e tecnici, in difesa del lavoro e per la ripresa della trattativa con la multinazionale tedesca Thyssen Krupp che ha chiuso il reparto magnetico, mettendo tutti i 360 lavoratori in Cassa Integrazione - E' partito poco dopo le 10,30 - sotto una pioggia insistente - dalla portineria di viale Brin delle Acciaierie di Terni il corteo dei dipendenti dell' Ast che scioperano oggi per quattro ore (insieme a tutto il comparto industriale della provincia) nell'ambito della vertenza con Thyssen Krupp per il futuro dello stabilimento ternano. 10.000 persone, in primo luogo operai, ma anche studenti e cittadini della città, manifestano dietro lo striscione con scritto: non ci stiamo allo smantellamento delle Acciaierie di Terni, una grossa statua in polistirolo di Pinocchio, che reca la scritta con Tk lavoro garantito, e da una riproduzione della Statua della Liberta' con un cartello che recita siamo tutti in liberta (che fa riferimento al fatto che l'azienda, oltre alla cassa integrazione per i 360 operai del magnetico, ha messo in liberta' o in ferie forzate un altro centinaio di dipendenti dei vari reparti). Il concentramento di tutti i partecipanti alla manifestazione e' previsto in piazza Valnerina: da qui il corteo raggiungera' piazza della Repubblica per i comizi sindacali finali.

RIFIUTI

BLOCCO SU A3, Da questa mattina è in corso una protesta degli abitanti di Campagna (Salerno), che si oppongono alla realizzazione della discarica in località Basso dell'Olmo. I manifestanti, circa 500, si sono portati sull'A3, la Salerno-Reggio Calabria all'altezza di Campagna bloccando la circolazione in entrambi i sensi di marcia. Anas e polizia stradale hanno disposto la chiusura degli svincoli di Eboli e Contursi. L'autostrada è percorribile fino agli svincoli di Eboli, per chi proviene da Nord, e di Contursi, per chi provene da Sud. I cittadini di Campagna chiedono che venga esclusa la località indicata dal commissariato ai Rifiuti della Regione Campania e che si prenda, invece, in considerazione un sito alternativo.

FIAT INDOTTO di PALERMO

OPERAI BLOCCANO Strada Statale 121 = Disagi per gli automobilisti sulla strada statale 121, nei pressi del bivio Manganaro, in provincia di Palermo. Alcuni operai dell'Iposas, fabbrica dell'indotto Fiat, stanno bloccando la circolazione in entrambe le direzioni di marcia. Sul posto agenti della Polizia stradale e dei Carabinieri.

MIGRAZIONE

SBARCATI 10 TUNISINI A LAMPEDUSA - Dieci uomini presumibilmente di nazionalita' tunisina sono sbarcati a Lampedusa. Gli immigrati sono gia' stati condotti nel centro di prima accoglienza, sono in buone condizioni di salute nonostante il viaggio affrontato su un mare fortemente agitato e con temperature rigide.

MOVIMENTO SOTTO PROCESSO A COSENZA

SOLO INTERCETTAZIONI MERCOLEDI' NUOVA UDIENZA, NESSUNA ACCUSA PER FATTI SPECIFICI (ANSA) - COSENZA, 21 FEB - Il processo ai tredici militanti del Sud ribelle accusati di associazione sovversiva, cospirazione politica, turbativa delle funzioni internazionali di governo, attentato agli organi costituzionali dello Stato, si basa soltanto sulle intercettazioni, sulle parole e mai sui fatti, sulle discussioni e le opinioni e mai su specifici atti di violenza, di cui nessuno dei 13 imputati e' accusato se non in modo vago e comunque senza prove ne' fotografiche ne' video. A sostenerlo e' il Comitato Liberi tutti in vista della ripresa del processo, fissato per mercoledi' prossimo 23 febbraio a Cosenza. L' intercettazione telefonica - e' scritto nel comunicato del movimento - e' diventata nella nostra Calabria l' unica attivita' investigativa e nessuno può sentirsi al sicuro dall'essere intercettato, dai sindaci ai vescovi, dagli avvocati ai loro assistiti, tutti sono ascoltati e registrati, in aperta violazione delle piu' elementari regole sulla privacy. Le intercettazioni sono avvenute all' interno di furgoni mobili, attraverso l' ingresso nelle case, forzando le porte, piazzando microspie nelle auto. Nella terza udienza - prosegue la nota - si parlera' di intercettazioni telefoniche e della loro legittimita'. E' una tappa quindi molto importante, in quanto l' intero teorema Fiordalisi si basa esclusivamente sulle intercettazioni telefoniche. Si tratta di migliaia e migliaia di pagine racchiuse in una cinquantina di faldoni dove sono state registrate le telefonate intercorse fra i militanti del sud ribelle nell' organizzare riunioni pubbliche, assemblee popolari, manifestazioni, ma anche conversazioni private tra familiari. In occasione dell' udienza di mercoledi', quindi, il movimento no global invitato tutti i militanti, i democratici, i cittadini, a presenziare per far sentire la propria vicinanza e solidarieta' ai 13 imputati.

IRAQ

LIBERATI I DUE GIORNALISTI INDONESIANI - Sono stati liberati vicino a Ramadi i due giornalisti indonesiani che erano stati rapiti la scorsa settimana in Iraq. I due saranno trasferiti alla sede del Comitato degli ulema a Baghdad dove potranno scegliere se recarsi all'ambasciata del loro paese o lasciare direttamente l'Iraq, ha spiegato un esponente dell'organizzazione religiosa sunnita. La giornalista Meutya Hafid e il suo operatore Budiyanto erano stati sequestrati martedi' scorso sulla strada fra Amman e Baghdad, vicino alla citta' di Ramadi, uin centinaio di chilometri a ovest di Baghdad. Il loro rapimento era stato rivendicato dallesercito dei mujahiddin.

ATTACCO CONVOGLIO MILITARE - Un autista di un convoglio che portava materiale militare per l'esercito iracehno e' morto nell'attacco compiuto la notte scorsa da uomini armati contro tre camion nella regione di Adhim, 60 km a nord di Baquba (60 km a nordest di Baghdad), ha detto un responsabile della polizia locale. Il commando prima ha fatto esplodere una bomba al passaggio del convoglio, poi hanno cominciato a sparare sui tre veicoli. Si ignora la sorte degli altri due autisti. Due civili sono inoltre stati feriti questa mattina dalla caduta di un proiettile di mortaio dietro l'ex sede del governatorato di Baquba, capitale della provincia, secondo la polizia.

RUSSIA CAUCASO; PUTIN, LINEA ANCOR PIU' DURA CONTRO RIBELLI - Il presidente Vladimir Putin ha chiesto oggi alle forze di sicurezza di inasprire ancor piu' la lotta contro i guerriglieri indipendenti ceceni che ha definito banditi. Dovete continuare a lavorare nello stesso modo ed essere ancora piu' duri contro di loro, ha detto il leader del Cremlino al ministro degli Interni Rashid Nurgaliyev che lo ha informato sulle ultime operazioni anti-terroristiche nel Caucaso del nord. Putin si e' detto soddisfatto dei successi riportati nelle ultime settimane dalle forze dell'ordine nella lotta ai gruppi banditeschi che agiscono in clandestinita in quella regione. Il presidente russo ha spronato il ministro a intensificare le indagini cosi' da scovare tutti i complici dei guerriglieri liquidati negli ultimi tempi. Dobbiamo chiamarli per il loro nome: sono banditi, ha tagliato corto Putin.

SI TORNA A PARLARE DI TURCHIA IN EUROPA. - Il presidente del Senato, Marcello Pera, nella conferenza stampa congiunta, ad Ankara, con il presidente della Grande Assemblea Nazionale Turca, Bulent Arinc- ha detto: Capisco che esistono delle perplessita' legate alla dimensione geografica della Turchia, all'identita' culturale dell'Europa e alla ricaduta economica sull'Unione per l'ingresso della Turchia, ma credo che sia importante non utilizzare queste perplessita' per ragioni di politica interna, perche' un evento cosi' rilevante per l'Europa non puo' essere strumentalizzato. Pera ha poi aggiunto che occorre uno sforzo maggiore da parte dell'Europa e da parte della Turchia per presentare la situazione reale, in modo da poterla risolvere con un negoziato serrato. L'Europa sta attraversando un periodo nel quale si registra qualche divisione al proprio interno e sta attraversando una fase dedicata per i rapporti euro-atlantici e la ratifica del Trattato costituzionale. Il negoziato con la Turchia secondo Pera può costituire l'occasione per dar man forte a chi vuole accentuare la subalternità europea agli Usa.

IRAN

NON CREDIAMO ALLA PARTECIPAZIONE USA A NEGOZIATI, WASHINGTON VUOLE ROVINARE NOSTRI RAPPORTI CON UE - L'Iran non crede alla possibilita' che gli Usa entrino nelle trattative gia' in corso tra Teheran e gli europei sul suo programma nucleare. Anche se dicessero di essere pronti a negoziati, le loro intenzioni non sarebbero serie, ha detto oggi il portavoce del governo iraniano, Abdollah Ramezanzadeh. Il commento coincide con l'inizio del viaggio in Europa del presidente americano George W. Bush e fa seguito ad una dichiarazione del segretario generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), Mohammed el Baradei, secondo il quale Washington dovrebbe partecipare alle trattative. Dipende dai governi europei - ha detto Ramezanzadeh - decidere quanto vogliono essere vicini agli Stati Uniti. Ma gli Usa hanno gia' cercato di creare problemi alle nostre relazioni con il resto del mondo. (...) Siamo sicuri che Washington esercita pressioni sui governi europei. Cio' avviene da lungo tempo e continua tuttora. Francia, Germania e Gran Bretagna hanno in corso difficili trattative con la Repubblica islamica per convincerla a rinunciare agli aspetti piu' controversi del suo programma, in particolare l'arricchimento dell'uranio (che puo' essere usato anche per costruire ordigni atomici) in cambio di incentivi tecnologici, economici e commerciali. Gli Stati Uniti, pur non escludendo l'ipotesi di un attacco militare agli impianti nucleari iraniani, hanno detto di attendere l'esito di questi sforzi diplomatici. Secondo il presidente Bush, gli Usa e l'Europa hanno lo stesso obiettivo, quello cioe' di impedire a Teheran di dotarsi di armi atomiche.

E INTANTO PROSEGUE LA VISITA DI BUSH A BRUXELLES A COLLOQUIO CON I CAPI DI GOVERNO EUROPEI, A margine dei colloqui, un intero quartiere chiuso al traffico per Laura Bush. La 'first lady' questa sera cena con la moglie dell'ambasciatore Usa in Belgio, Anne Korologos, in un tipico ristorante di Bruxelles, "L'Ecailler du Palais", situato nella turistica piazza del Grand Sablon.

INDONESIA

FRANA SU BIDONVILLE, SI TEMONO 150 MORTI - Piu' di 150 persone potrebbero essere morte sepolte da una frana che si e' abbattuta su una bidonville sorta su un deposito di spazzatura vicino a Bandung, in Indonesia. Lo ha detto oggi la polizia. La frana provocata da piogge torrenziali ha investito le baracche in cui vivevano una quarantina

G.R. 9,30

IRAQ

LIBERATI I DUE GIORNALISTI INDONESIANI - Sono stati liberati vicino a Ramadi i due giornalisti indonesiani che erano stati rapiti la scorsa settimana in Iraq. I due saranno trasferiti alla sede del Comitato degli ulema a Baghdad dove potranno scegliere se recarsi all'ambasciata del loro paese o lasciare direttamente l'Iraq, ha spiegato un esponente dell'organizzazione religiosa sunnita. La giornalista Meutya Hafid e il suo operatore Budiyanto erano stati sequestrati martedi' scorso sulla strada fra Amman e Baghdad, vicino alla citta' di Ramadi, uin centinaio di chilometri a ovest di Baghdad. Il loro rapimento era stato rivendicato dallesercito dei mujahiddin.

ATTACCO CONVOGLIO MILITARE - Un autista di un convoglio che portava materiale militare per l'esercito iracehno e' morto nell'attacco compiuto la notte scorsa da uomini armati contro tre camion nella regione di Adhim, 60 km a nord di Baquba (60 km a nordest di Baghdad), ha detto un responsabile della polizia locale. Il commando prima ha fatto esplodere una bomba al passaggio del convoglio, poi hanno cominciato a sparare sui tre veicoli. Si ignora la sorte degli altri due autisti. Due civili sono inoltre stati feriti questa mattina dalla caduta di un proiettile di mortaio dietro l'ex sede del governatorato di Baquba, capitale della provincia, secondo la polizia.

PALESTINA

INIZIATO IL RILASCIO DEI DETENUTI PALESTINESI - E' iniziato il rilascio dei 500 detenuti palestinesi detenuti nelle carceri israeliane, secondo il provvedimento concordato dal governo Sharon all'inizio del mese per rilanciare i colloqui con la nuova leadership palestinese. Il primo gruppo di ex detenuti e' stato portato dalla prigione di Ketziot, in autobus, al posto di blocco di Salem, fuori dalla citta' di Jenin, in Cisgiordania. A tutti i detenuti scarcerati oggi sara' fatta firmare una dichiarazione con cui si impegnano a non partecipare piu' in alcun modo ad atti di terrorismo. Entro tre mesi, Israele rilascera' altri 400 detenuti palestinesi, i cui nomi verranno selezionati da una commissione congiunta israelo palestinese

VIA LIBERA DI FATAH A RIMPASTO VOLUTO DA ABU MAZEN - Abu Mazen ha incassato il via libera di Fatah al rimpasto di governo che gli permettera' di superare i contrasti con il premier Abu Ala. I deputati del partito di maggioranza hanno permesso al presidente palestinese di inserire nel'esecutivo alcuni suoi fedelissimi, tra cui il generale Nasser Yousef che sara' ministro dell'Interno. Il nuovo governo dovrebbe permettere ad Abu Mazen di portare avanti le riforme anti-corruzione e il riordino delle forze di sicurezza, ma anche il negoziato con Israele e il disarmo delle fazioni estremiste.

INDONESIA

FRANA SU BIDONVILLE, SI TEMONO 150 MORTI - Piu' di 150 persone potrebbero essere morte sepolte da una frana che si e' abbattuta su una bidonville sorta su un deposito di spazzatura vicino a Bandung, in Indonesia. Lo ha detto oggi la polizia. La frana provocata da piogge torrenziali ha investito le baracche in cui vivevano una quarantina di famiglie a Cimahi, a 200 km a sudest di Giakarta, nell'isola di Giava. NOve corpi sono stati gia' ritrovati.

PORTOGALLO

DOPO ELEZIONI; SI DIMETTE PORTAS, - Il ministro della difesa portoghese Paulo Portas ha annunciato stanotte le sue dimissioni dalla presidenza del Partito popolare (Cds/Pp, destra), dopo la sconfitta della sua formazione alle elezioni legislative anticipate. Il Partito popolare, che formava la coalizione di governo con il Partito socialdemocratico (Psd, centro-destra), ha ottenuto solo il 7,27% dei voti, perdendo due seggi in Parlamento dove gli restano solo 12 deputati. Ed e' anche stato sorpassato dal Partito Comunista alleato ai Verdi. Portas ha detto in televisione di aver subito una sconfitta personale, dato che non e' riuscito a conseguire i quattro obiettivi che si era prefisso: far si' che il Cds/Pp contribuisse a una maggioranza di centro destra, impedisse la maggioranza assoluta dei socialisti in Parlament, raggiungesse il 10% dei voti e restasse la terza formazione politica parlamentare. Il ciclo politico durante il quale ho presieduto il Partito Popolare per sette anni - ha concluso - e' finito.

LIBANO

HARIRI, OPPOSIZIONE TORNA IN PIAZZA A BEIRUT A UNA SETTIMANA DA ATTENTATO IN CUI E' STATO UCCISO EX PREMIER - L'opposizione torna in piazza oggi a Beirut, dove una manifestazione e' stata indetta per la tarda mattinata nel luogo dell'attentato costato la vita lunedi' scorso all'ex premier Rafic Hariri e altre 14 persone. Lo hanno riferito fonti dell'opposizione. La manifestazione avviene a due giorni dalla riunione in cui i deputati dell'opposizione libanese hanno deciso di dare inizio a una Intifada pacifica e democratica per l'indipendenza e hanno richiesto le dimissioni del governo e il ritiro immediato e totale dei 14.000 soldati siriani ancora presenti in Libano. Ieri, il presidente del Parlamento libanese, Nabih Berri, ha intanto annunciato che il governo di Beirut ha accettato l' invio di una commissione di investigatori nominati dall'Onu per indagare sul devastante attentato costato la vita a Hariri. Da ormai una settimana, il luogo dell'attentato e la tomba in cui l'ex premier e' sepolto a fianco della Grande Moschea di Beirut sono meta di un ininterrotto pellegrinaggio di gente comune.