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RIFIUTI
SECONDA NOTTE DI PROTESTA A CAMPAGNA - Seconda notte all' addiaccio per circa 300 manifestanti, che continuano ad occupare le due carreggiate della Salerno-Reggio Calabria a Campagna (Salerno). La protesta dei cittadini del comune salernitano, che dicono no all' istituzione del sito di Basso dell'Olmo, continua senza sosta. Neppure la neve che ha fatto la sua comparsa sulle cime dei monti circostanti fa indietreggiare la protesta.
UN MANIFESTANTE E' MORTO A CAMPAGNA FORSE PER IL FREDDO - Un manifestante di Campagna, Carmine Iuorio, 34 anni, e' morto forse per il freddo mentre con altri concittadini manteneva il presidio e il blocco contro la localizzazione di una discarica nel loro territorio. Il cadavere e' stato trasportato all'ospedale di Eboli ed il magistrato ha disposto l'autopsia per l'accertamento delle cause del decesso. Il fatto si e' verificato intorno alle 2,30 di stanotte. Intanto, fra la costernazione generale, proseguono sotto la neve i blocchi sull'autostrada Salerno-Reggio Calabria e sulla Statale 18. Il traffico tra Nord e Sud, con lunghissime code, intasamenti e disagi, si svolge tutto sulla viabilita' secondaria.
DISCARICA CON MATERIALI TOSSICI SCOPERTA NEL COSENTINO - Contiene riifiuti tossici la discarica abusiva individuata la scorsa settimana nel Comune di Laino Borgo (Cs), nei pressi del fiume Mercure. Stamani, su disposizione della Procura della Repubblica di Castrovillari, che ha aperto un'inchiesta coordinata dal pm Baldo Pisani, mezzi meccanici hanno iniziato degli scavi nell'area sotto il controllo dei Carabinieri. Gli inquirenti hanno gia' potuto constatare, secondo le prime notizie, la presenza di materiale inquinante, in particolare amianto. Notevole il rischio di inquinamnto delle falde acquifere e delle acque del fiume riscontrato.
IRAQ
TROVATO CORPO DONNA DECAPITATA, - Un corpo di donna senza testa e' stato rinvenuto a Erbil, nell'Iraq settentrionale, e la polizia ritiene sia quello della conduttrice televisiva irachena rapita domenica scorsa nel centro di Mossul, assieme alla sua bambina di dieci anni. Lo ha riferito un portavoce della polizia locale. Raida al Wazan, di 36 anni, lavorava per la rete locale della tv pubblica irachena ed e' stata sequestrata mentre si recava in auto al lavoro. Secondo fonti locali, sua figlia e' stata rilasciata ieri. Non si conosce l'identita' dei rapitor
AUTOBOMBA CONTRO POSTO DI BLOCCO USA A RAMADI - Un'auto-bomba e' saltata in aria accanto a un posto di blocco delle truppe statunitensi a Ramadi, il pericolosissimo capoluogo della turbolenta provincia occidentale irachena di al-Anbar, covo della guerriglia sunnita. Lo hanno riferito testimoni oculari, i quali hanno raccontato di aver notato una vettura dirigersi a velocita' sostenuta verso il posto di blocco e quindi, una volta giunta nei pressi dei soldati di guardia, esplodere all'improvviso. I testimonu non sono stati in grado di affermare se vi siano state vittime, per quanto appaia probabile che a bordo del veicolo vi fosse un kamikaze. Da giorni Ramadi, 120 chilometri a ovest di Baghdad, e' di nuovo obiettivo di un'operazione congiunta dei marines del Primo Corpo di Spedizione Usa e delle forze governative irachene per stanarne i ribelli, che in gran parte vi si sono riversati dopo la caduta della vicina Falluja. Sempre oggi un soldato della Task Force americana 'Liberty' e' rimasto ucciso in un attentato dinamitardo avvenuto a Tuz, situata circa 200 chilometri a nord di Baghdad, in un'altra area fortemente a rischio di attacchi.
IRACHENO DENUNCIA TORTURE SUBITE DA SOLDATI SPAGNOLI = AMNESTY INTERNATIONAL CHIEDE INCHIESTA A MINISTRO DIFESA MADRID - Amnesty International ha chiesto al ministro della Difesa spagnolo, Jose Bono, di aprire un'inchiesta sulle torture che un interprete iracheno ha denunciato di aver subito da parte di soldati spagnoli. E' quanto riporta il quotidiano spagnolo 'El Pais', precisando che l'iracheno, Flayeh al-Mayali, era sospettato di aver partecipato all'uccisione di sette uomini dei servizi di Madrid nel novembre del 2003, a pochi mesi dal ritiro delle truppe spagnole dall'Iraq nella primavera del 2004. Sono stato rinchiuso in una cella umida e mi hanno impedito di dormire. Mi chiamavano cane quando chiedevo di andare in bagno. Solo in un secondo momento Al-Mayali e' stato consegnato alle autorita' americane e durante il suo trasferimento l'uomo ha raccontato di essere stato insultato dai militari spagnoli che lo avrebbero anche ferito gravemente a una mano. Dopo 11 mesi di permanenza ad Abu Ghraib, al-Amyali e' stato rilasciato il 17 febbraio scorso. Secondo fonti militari spagnole l'uomo e' stato visitato, prima e dopo gli interrogatori, da due medici che non hanno riferito di maltrattamenti.
OLTRE 130 EURODEPUTATI, LIBERATE SGRENA E AUBERNAS - Centotrentasei europarlamentari di tutti gli schieramenti hanno sottoscritto l'appello lanciato da Amalia Sartori (Fi) e sottoscritto da Marta Vincenzi, Pia Locatelli, Monica Frassoni, Luciana Sbarbati e Pasqualina Napoletano per la liberazione di Giuliana Sgrena e Florence Aubenas donne giornaliste impegnate a far conoscere a tutti quanto accade nelle aree pi difficili del mondo. L'appello per le due giornaliste rapite in Iraq e' stato lanciato il 16 febbraio, giorno in cui e' stato trasmesso il drammatico video dell'inviata del Manifesto. Anche il Parlamento Europeo si schiera compatto per chiedere la liberazione di Giuliana Sgrena e Florence Aubenas, ha commentato Sartori, che in un comunicato ha reso noto l'invio di una lettera al Presidente del Parlamento Josep Borrell perche' si attivi a tutti i livelli per chiedere anche a nome dell'Europa intera la liberazione delle giornaliste.
BAQUBA ASSASSINATO PRESIDENTE CONSIGLIO MUNICIPALE = Baghdad, 23 feb. (Adnkronos/Dpa) - Il presidente del consiglio municipale di Baquba, Jalil Ali Shukur, è rimasto ucciso nel corso di un attacco di uomini armati all'auto a bordo del quale viaggiava nella città irachena. Lo riferiscono fonti locali.
PALESTINA
INVIATA PRESENTAZIONE GOVERNO ABU ALA A PARLAMENTO - "Il voto e' stato rinviato alle 11:00 di domani", ha detto il funzionario del Parlamento, Bassem Borhom. Il rinvio, il terzo in una settimana, potrebbe complicare gli sforzi del presidente Abu Mazen di procedere a un rinnovamento radicale dell'Autorita' nazionale palestinese,
MAREMOTO
NUOVA SCOSSA 5,6 GR. RICHTER AL LARGO ISOLE ANDAMANE = (AGI/AFP) - Port Louis (India), 23 feb. - Nuova scossa sismica nell'Oceano Indiano, a poco meno di due mesi dal catastrofico maremoto del 26 dicembre: lo ha riferito l'Osservatorio Geofisico di Hong Kong, secondo cui il movimento tellurico e' avvenuto la notte scorsa al largo delle isole indiane delle Andamane, che insieme al vicino arcipelago delle Nicobare furono tra le aree maggormente devastate dallo 'tsunami'. L'intensita' del fenomeno odierno e' stata misurata in 5,6 gradi sulla scala aperta Richter; in dicembre la magnitudo fu 9,0. L'attuale epicentro e' stato localizzato sotto al fondale marino, 710 chilometri a nord-ovest di Banda Aceh, capoluogo della provincia indonesiana di Aceh, all'estremita' settentrionale di Sumatra: fu quella la zona in assoluto piu' colpita dal maremoto.
ITALIA
RINVIATA UDIENZA PROCESSO COSENZA I TREDICI IMPUTATI SOTTOSCRIVONO DOCUMENTO CONTRO INCHIESTA -E' stato rinviato al 30 marzo prossimo il processo nei confronti dei 13 militanti dei movimenti no global imputati di associazione sovversiva. Il rinvio e' stato deciso dai giudici della corte d'assise di Cosenza che hanno accolto l'istanza del difensore di Luca Casarini. Il legale ha chiesto un differimento per un lutto in famiglia. Tra i 13 imputati nel processo ci sono anche alcuni capi storici del movimento no global come Francesco Caruso, leader dei Disobbedienti napoletani, e Luca Casarini. Secondo l'accusa, alcuni dei componenti del Movimento 'Rete meridionale del sud Ribelle' avrebbero pianificato gli incidenti accaduti in occasione del Global forum di Napoli e del G8 a Genova. I tredici imputati hanno intanto sottoscritto un documento nel quale sostengono che non c'e' ragione per cui i giudici di Cosenza debbano processarci per avvenimenti che hanno avuto luogo altrove, ma tutto sommato e' meglio cosi', che in un processo politico la separatezza del potere si riproduca nell'arbitrio dei suoi dispositivi. A Cosenza ci processeranno per criminalizzare ed esorcizzare l'insorgenza sociale che a Napoli e Genova nel 2001 li ha spaventati. Il teorema del pubblico ministero Fiordalisi - prosegue il documento dei 13 imputati - incardina un'ipotesi che descrive il movimento contro la globalizzazione autoritaria e la guerra permanente come un'enorme e verticistica macchinazione criminale, speculare probabilmente all'immaginario culturale dei nostri accusatori. Il tentativo e' di adattare ai nuovi movimenti l'armamentario repressivo delle leggi d'emergenza e del codice fascista. Il processo di Cosenza si lega percio' indissolubilmente ai processi che presso il tribunale di Genova e di Napoli cercano i colpevoli tra i manifestanti di quei controvertici, confondendo volutamente la violenza delle forze dell'ordine con la resistenza diffusa che essa ha provocato. Se e' cosi' siamo tutti inquisiti, perche' in decine di migliaia, in quelle manifestazioni, abbiamo cercato di resistere alle cariche selvagge, ai blindati lanciati a folle velocita', ai proiettili e alle manganellate.
IRAN
TERREMOTO, MALTEMPO CONTINUA A OSTACOLARE SOCCORSI = Teheran, 23 feb. (Adnkronos/Dpa) - Forti piogge e neve continuano a rallentare le operazioni di soccorso nelle zone colpite ieri da un terremoto di magnitudo 6,4 della scala Richter, che ha già provocato 447 morti. Parlando alla televisione pubblica 'Khabar', il ministro dell'Interno iraniano, Abdolvahed Mussavi-Lari, ha dichiarato: Fortunatamente, le squadre di soccorso sono riuscite a raggiungere le zone terremotate subito dopo il sisma ma la pioggia e la neve hanno rallentato le operazioni. Secondo stime ufficiali, sono oltre mille le persone rimaste ferite. Il governatore della provincia di Kerman, Mohammad Ali Karimi, ha detto in un'intervista radiofonica che nei villaggi colpiti sono giunte tende e viveri, aggiungendo però che alcune zone montagnose sono ancora inaccessibili a causa delle condizioni climatiche.