7131
Comment:
|
16858
|
Deletions are marked like this. | Additions are marked like this. |
Line 1: | Line 1: |
||<tablestyle="background-color: #00FF00; align: right">[:rorinterattiva: Home page Ror interattiva]|| | [[Anchor(top)]] ||<tablestyle="background-color: #00FF00; align: right">[:rorinterattiva: Home page Ror interattiva]||<style="background-color: #CCCCCC; align: right">[#appunti Appunti e note redazionali]|| ## FORMATO CUI ATTENERSI PER INSERIRE LE NOTIZIE, RIPETUTO PER OGNI NOTIZIA DELLE DIVERSE SEZIONI TRANNE LE BREVI CHE NON HANNO IL SERVIZIO AUDIO COLLEGATO ##Titolo: ## FONTE E DATA Fonte: ##Testo: ## EVENTUALE AUDIO COLLEGATO Audio: |
Line 13: | Line 22: |
## FORMATO CON CUI INSERIRE LA NOTIZIA, RIPETUTO PER OGNI NOTIZIA DELLE DIVERSE SEZIONI (UTILIZZARE COPIA E INCOLLA) Titolo: ## FONTE E DATA Fonte: Testo: ## EVENTUALE AUDIO COLLEGATO |
## FORMATO CUI ATTENERSI PER INSERIRE LE NOTIZIE, RIPETUTO PER OGNI NOTIZIA DELLE DIVERSE SEZIONI TRANNE LE BREVI CHE NON HANNO IL SERVIZIO AUDIO COLLEGATO Titolo: ## FONTE E DATA Fonte: Testo: ## EVENTUALE AUDIO COLLEGATO |
Line 33: | Line 41: |
## FORMATO CON CUI INSERIRE LA NOTIZIA, RIPETUTO PER OGNI NOTIZIA DELLE DIVERSE SEZIONI Titolo: ## FONTE E DATA Fonte: Testo: |
## FORMATO CUI ATTENERSI PER INSERIRE LE NOTIZIE, RIPETUTO PER OGNI NOTIZIA DELLE DIVERSE SEZIONI TRANNE LE BREVI CHE NON HANNO IL SERVIZIO AUDIO COLLEGATO Titolo: Medio Oriente. Le fazioni palestinesi decidono una tregua nei confronti di Israele ## FONTE E DATA Fonte:Raynews24 oggi Testo: Accordo raggiunto, al Cairo, fra le tredici fazioni palestinesi riunite da due giorni, su iniziativa del governo egiziano, per trovare una posizione comune nei confronti di Israele. L'accordo prevede una tregua "da prolungare per tutto il tempo che Israele la rispetterà".Lo ha reso noto il portavoce del Fronte Popolare di Liberazione della Palestina. La stessa fonte ha fatto sapere che le formazioni hanno concordato la creazione di una commissione mista che comprende ciascuna delle tredici fazioni, per gestire i rapporti con l'Autorità Nazionale Palestinese.Dopo 4 anni di vuoto diplomatico torna l'ambasciatore egiziano in Israele Oggi il neo nominato ambasciatore egiziano in Israele, Mohammed Asim Ibrahim, e' arrivato a Tel Aviv per iniziare le sue attivita', dopo quattro anni di vuoto diplomatico tra i due paesi, iniziato in concomitanza con la seconda Intifada palestinese. Giordania ed Egitto - i soli paesi arabi ad aver firmato trattati di pace con Israele - avevano annunciato il ritorno dei rispettivi ambasciatori al summit di pace in Medio Oriente, svoltosi l'8 febbraio a Sharm el-Sheikh. Titolo: Iraq. Liberato il cittadino svedese-iracheno Fonte:rainews24 Testo: Minas Ibrahim al Yousifi, un cittadino svedese nato in Iraq sequestrato oltre un mese fa, è stato rilasciato. Lo hanno annunciato la forze dell'ordine di Stoccolma. Linda Widmark, portavoce della polizia nazionale svedese, ha riferito che la liberazione è stata annunciata dai parenti dell'ostaggio, ma non è stata in grado di chiarire se sia stata pagato il riscatto chiesto dai rapitori. Capo della Democrazia cristiana irachena, Yousifi era stato sequestrato il 28 gennaio mentre viaggiava in taxi da Mosul a Baghdad. C'era apprensione per le sue sorti dopo che i rapitori, autoproclamatisi membri delle Brigate della vendetta irachena, avevano trasmesso due drammatici filmati. Nel primo, diffuso il 17 febbraio scorso, l'ostaggio lanciava un appello per la sua liberazione. Yousifi invitava il re di Svezia, la regina, il pontefice e altre autorità religiose ad operare per il suo rilascio. Sequenze del nastro lo mostravano inginocchiato, con il tamburo di un fucile d'assalto Ak-47 puntato alla nuca mentre parlava in arabo. La famiglia di Yousifi aveva denunciato che le Brigate della vendetta irachena minacciavano di decapitarlo se non avessero ricevuto 28 milioni di corone di riscatto, pari a circa tre milioni di euro. Il gruppo aveva inoltre chiesto che gli Stati Uniti stabilissero una tabella di marcia per il ritiro delle loro truppe dall'Iraq e che le Nazioni Unite assumessero la guida delle operazioni di peacekeeping nel Paese. Titolo:Ue-Russia. Putin incontra a Parigi la troika europea: Chirac, Zapatero e Schroeder Fonte:rainews24 Testo:Il presidente francese Jacques Chirac, il cancelliere tedesco Gerhard Schroeder e il premier spagnolo Jose' Luis Rodriguez Zapatero incontreranno oggi a Parigi il presidente russo Vladimir Putin per discutere questioni spinose, in primo luogo la crisi iraniana e le riforme in senso democratico in Russia. Fra i problemi spinosi sul tappeto, primeggia la questione iraniana, dopo che Mosca, malgrado le critiche degli Usa e della stessa Ue, ha siglato con Teheran un accordo per le tecnologie necessarie alla centrale nucleare di Bushehr. Centrale che potrebbe essere impiegata, oltre che per usi civili, anche per la produzione di materiale fissile per realizzare bombe atomiche. L'altra questione delicata è la "stretta" attuata da Putin sulla società civile in Russia, che è vista come una involuzione di Mosca in senso anti-democratico. Il 24 febbraio scorso, dopo l'incontro con Putin in Slovacchia, nella conferenza stampa comune, Bush ha affermato di aver detto a Putin che "i Paesi forti si costruiscono sviluppando forti democrazie". Putin, visibilmente teso, non ha voluto ribattere: "Non sono il ministro della propaganda", ha detto. Nei colloqui si parlerà anche della Cecenia, altro argomento "sensibile" per Putin, che ha giurato guerra a fondo nei confronti degli indipendentisti, da lui considerati terroristi e nulla di più. La Francia, come l'Ue nel suo complesso, vorrebbe che la crisi cecena venisse risolta col dialogo, e non con le bombe. Ma Putin ha a che fare con una situazione sul terreno che in Europa non è facile comprendere, e cercherà di illustrare il suo punto di vista agli interlocutori. Intanto, organizzazioni per i diritti umani e fuorusciti ceceni preparano manifestazioni a Parigi in attesa dell'arrivo di Putin. L'obiettivo, "rompere il silenzio europeo e lavorare per la pace in Cecenia". Titolo: Libano. La Siria ha completato la prima fase del ritiro Testo: La Siria ha completato la prima fase del suo ritiro dal Libano, avendo spostato tutte le sue forze nella parte est della Valle delle Bekaa o in Siria. Lo hanno riferito fonti libanesi. Il "ridispiegamento" comprende sia truppe regolari e sia agenti dell'intelligence. Il ritiro è in anticipo sull'agenda data all'inviato delle Nazioni Inite nella regione. Secondo una fonte citata dalla Reuters, dagli otto mila ai 10 mila militari sono nella Valle della Bekaa, mentre il resto avrebbe lasciato interamente il Paese.Il capo della Sicurezza generale libanese, generale Jamil al-Sayed, ha annunciato oggi a Beirut - anche a nome dei responsabili degli altri servizi di sicurezza - di essere pronto a "rispondere alla magistratura per tutte le accuse"' per l'uccisione dell'ex premier Rafic Hariri nell' attentato del 14 febbraio. Lo ha dichiarato lo stesso al-Sayed in una conferenza stampa nel quartier generale della Sicurezza generale. PARLAMENTO RESPINGE RICHIESTA ELEZIONI ANTICIPATE, PRESIDENTE MESA NON SI DIMETTE Il Parlamento boliviano ha deciso di respingere la richiesta avanzata dal presidente della Repubblica Carlos Mesa di sciogliere anticipatamente le Camere e indire elezioni anticipate, precedendo la scadenza naturale della legislatura, prevista per il 2007. Per la seconda volta in circa dieci giorni, dunque, il Congresso ha respinto un’iniziativa del capo dello Stato, dapprima respingendone una lettera (il 7 marzo scorso) nella quale metteva a disposizione il suo mandato, ora rifiutando di convocare anticipatamente gli elettori alle urne per dargli – come sperava Mesa – una nuova e più solida maggioranza con cui governare. Secondo una risoluzione approvata ad ampia maggioranza, la richiesta di Mesa di sciogliere il Parlamento è stata ritenuta priva “di ogni base legittima e contraria alla stessa Costituzione”. Nonostante l’opposizione del Parlamento alla sua richiesta, in un discorso televisivo alla nazione il presidente ha dichiarato che non intende “scappare” dalle sue responsabilità, per cui non si dimetterà. È probabile che già da oggi ricominci il braccio di ferro nelle strade con l’opposizione per la vicenda della legge sugli idrocarburi, che il Congresso deve approvare dalla scorsa estate. SENATO ELIMINA DA COSTITUZIONE PENA DI MORTE, TORTURA E FRUSTA misna Il Senato messicano ha approvato con 79 voti a favore e 2 contrari la riforma degli articoli 14 e 22 della Costituzione del 5 febbraio 1917, cancellando sanzioni come la pena di morte, la mutilazione e altre torture o punizioni corporali o morali, come frustate e infamia, oltre che multe di importo eccessivo e la confisca dei beni. Quello della Camera alta del Parlamento messicano non è un atto rivoluzionario, bensì la semplice ricezione a livello costituzionale e normativo della soppressione di pratiche ormai passate in disuso, oltre che gravemente lesive del rispetto dei diritti della persona. A parte la frusta, il palo e altre forme di tortura o di costrizione, da tempo bandite nella pratica giudiziaria, l’ultima condanna alla pena capitale è stata comminata da un tribunale nel 1961. Con l’approvazione della riforma, dunque, il Senato messicano ha inteso trasformare in legge dello Stato delle consuetudini e cancellare definitivamente dall’ordinamento nazionale pratiche ormai da tempo decadute |
Line 47: | Line 91: |
## FORMATO CON CUI INSERIRE LA NOTIZIA, RIPETUTO PER OGNI NOTIZIA DELLE DIVERSE SEZIONI Titolo: ## FONTE E DATA Fonte: Testo: |
## FORMATO CUI ATTENERSI PER INSERIRE LE NOTIZIE, RIPETUTO PER OGNI NOTIZIA DELLE DIVERSE SEZIONI TRANNE LE BREVI CHE NON HANNO IL SERVIZIO AUDIO COLLEGATO Titolo: ## FONTE E DATA Fonte: Testo: '''Italia''' ## FORMATO CUI ATTENERSI PER INSERIRE LE NOTIZIE, RIPETUTO PER OGNI NOTIZIA DELLE DIVERSE SEZIONI TRANNE LE BREVI CHE NON HANNO IL SERVIZIO AUDIO COLLEGATO Titolo: ## FONTE E DATA Fonte: Testo: |
Line 136: | Line 191: |
## FORMATO CON CUI INSERIRE LA NOTIZIA, RIPETUTO PER OGNI NOTIZIA DELLE DIVERSE SEZIONI Titolo: ## FONTE E DATA Fonte: Testo: |
## FORMATO CUI ATTENERSI PER INSERIRE LE NOTIZIE, RIPETUTO PER OGNI NOTIZIA DELLE DIVERSE SEZIONI TRANNE LE BREVI CHE NON HANNO IL SERVIZIO AUDIO COLLEGATO Titolo: ## FONTE E DATA Fonte: Testo: |
Line 147: | Line 202: |
## FORMATO CON CUI INSERIRE LA NOTIZIA, RIPETUTO PER OGNI NOTIZIA DELLE DIVERSE SEZIONI Titolo: ## FONTE E DATA Fonte: Testo: |
## FORMATO CUI ATTENERSI PER INSERIRE LE NOTIZIE, RIPETUTO PER OGNI NOTIZIA DELLE DIVERSE SEZIONI TRANNE LE BREVI CHE NON HANNO IL SERVIZIO AUDIO COLLEGATO Titolo: ## FONTE E DATA Fonte: Testo: --------------- [[Anchor(appunti)]] '''Appunti e note redazionali''' ci sono tre corrispondenze già pronte sul desktop del computer in sala redazione: * 050318 opsociali1 ( compagni di napoli che raccontano lo spaccato del lavoro sociale al sud) * 050318 opsociali2 ( report del corteo e quadro politico cittadino della condizione degli op.soc) * 050318 bernocchi (sul corteo della scuola commento finale) per il resto c'è un grande file audio con le altre corrispondenze della mattinata utilizzabili. ---- ||<tablestyle="background-color: #CCCCCC; align: right">[#top Torna a inizio pagina]|| |
[:rorinterattiva: Home page Ror interattiva] |
[#appunti Appunti e note redazionali] |
Gr 19:30
Sommario:
In primo Piano
Titolo:
Fonte:
Testo:
Audio:
Editoriale
NOTIZIE BREVI
Esteri
Titolo: Medio Oriente. Le fazioni palestinesi decidono una tregua nei confronti di Israele
Fonte:Raynews24 oggi
Testo: Accordo raggiunto, al Cairo, fra le tredici fazioni palestinesi riunite da due giorni, su iniziativa del governo egiziano, per trovare una posizione comune nei confronti di Israele. L'accordo prevede una tregua "da prolungare per tutto il tempo che Israele la rispetterà".Lo ha reso noto il portavoce del Fronte Popolare di Liberazione della Palestina. La stessa fonte ha fatto sapere che le formazioni hanno concordato la creazione di una commissione mista che comprende ciascuna delle tredici fazioni, per gestire i rapporti con l'Autorità Nazionale Palestinese.Dopo 4 anni di vuoto diplomatico torna l'ambasciatore egiziano in Israele Oggi il neo nominato ambasciatore egiziano in Israele, Mohammed Asim Ibrahim, e' arrivato a Tel Aviv per iniziare le sue attivita', dopo quattro anni di vuoto diplomatico tra i due paesi, iniziato in concomitanza con la seconda Intifada palestinese. Giordania ed Egitto - i soli paesi arabi ad aver firmato trattati di pace con Israele - avevano annunciato il ritorno dei rispettivi ambasciatori al summit di pace in Medio Oriente, svoltosi l'8 febbraio a Sharm el-Sheikh.
Titolo: Iraq. Liberato il cittadino svedese-iracheno
Fonte:rainews24
Testo: Minas Ibrahim al Yousifi, un cittadino svedese nato in Iraq sequestrato oltre un mese fa, è stato rilasciato. Lo hanno annunciato la forze dell'ordine di Stoccolma. Linda Widmark, portavoce della polizia nazionale svedese, ha riferito che la liberazione è stata annunciata dai parenti dell'ostaggio, ma non è stata in grado di chiarire se sia stata pagato il riscatto chiesto dai rapitori. Capo della Democrazia cristiana irachena, Yousifi era stato sequestrato il 28 gennaio mentre viaggiava in taxi da Mosul a Baghdad. C'era apprensione per le sue sorti dopo che i rapitori, autoproclamatisi membri delle Brigate della vendetta irachena, avevano trasmesso due drammatici filmati. Nel primo, diffuso il 17 febbraio scorso, l'ostaggio lanciava un appello per la sua liberazione. Yousifi invitava il re di Svezia, la regina, il pontefice e altre autorità religiose ad operare per il suo rilascio. Sequenze del nastro lo mostravano inginocchiato, con il tamburo di un fucile d'assalto Ak-47 puntato alla nuca mentre parlava in arabo. La famiglia di Yousifi aveva denunciato che le Brigate della vendetta irachena minacciavano di decapitarlo se non avessero ricevuto 28 milioni di corone di riscatto, pari a circa tre milioni di euro. Il gruppo aveva inoltre chiesto che gli Stati Uniti stabilissero una tabella di marcia per il ritiro delle loro truppe dall'Iraq e che le Nazioni Unite assumessero la guida delle operazioni di peacekeeping nel Paese.
Titolo:Ue-Russia. Putin incontra a Parigi la troika europea: Chirac, Zapatero e Schroeder
Fonte:rainews24
Testo:Il presidente francese Jacques Chirac, il cancelliere tedesco Gerhard Schroeder e il premier spagnolo Jose' Luis Rodriguez Zapatero incontreranno oggi a Parigi il presidente russo Vladimir Putin per discutere questioni spinose, in primo luogo la crisi iraniana e le riforme in senso democratico in Russia. Fra i problemi spinosi sul tappeto, primeggia la questione iraniana, dopo che Mosca, malgrado le critiche degli Usa e della stessa Ue, ha siglato con Teheran un accordo per le tecnologie necessarie alla centrale nucleare di Bushehr. Centrale che potrebbe essere impiegata, oltre che per usi civili, anche per la produzione di materiale fissile per realizzare bombe atomiche. L'altra questione delicata è la "stretta" attuata da Putin sulla società civile in Russia, che è vista come una involuzione di Mosca in senso anti-democratico. Il 24 febbraio scorso, dopo l'incontro con Putin in Slovacchia, nella conferenza stampa comune, Bush ha affermato di aver detto a Putin che "i Paesi forti si costruiscono sviluppando forti democrazie". Putin, visibilmente teso, non ha voluto ribattere: "Non sono il ministro della propaganda", ha detto. Nei colloqui si parlerà anche della Cecenia, altro argomento "sensibile" per Putin, che ha giurato guerra a fondo nei confronti degli indipendentisti, da lui considerati terroristi e nulla di più. La Francia, come l'Ue nel suo complesso, vorrebbe che la crisi cecena venisse risolta col dialogo, e non con le bombe. Ma Putin ha a che fare con una situazione sul terreno che in Europa non è facile comprendere, e cercherà di illustrare il suo punto di vista agli interlocutori. Intanto, organizzazioni per i diritti umani e fuorusciti ceceni preparano manifestazioni a Parigi in attesa dell'arrivo di Putin. L'obiettivo, "rompere il silenzio europeo e lavorare per la pace in Cecenia".
Titolo: Libano. La Siria ha completato la prima fase del ritiro
Testo: La Siria ha completato la prima fase del suo ritiro dal Libano, avendo spostato tutte le sue forze nella parte est della Valle delle Bekaa o in Siria. Lo hanno riferito fonti libanesi. Il "ridispiegamento" comprende sia truppe regolari e sia agenti dell'intelligence. Il ritiro è in anticipo sull'agenda data all'inviato delle Nazioni Inite nella regione. Secondo una fonte citata dalla Reuters, dagli otto mila ai 10 mila militari sono nella Valle della Bekaa, mentre il resto avrebbe lasciato interamente il Paese.Il capo della Sicurezza generale libanese, generale Jamil al-Sayed, ha annunciato oggi a Beirut - anche a nome dei responsabili degli altri servizi di sicurezza - di essere pronto a "rispondere alla magistratura per tutte le accuse"' per l'uccisione dell'ex premier Rafic Hariri nell' attentato del 14 febbraio. Lo ha dichiarato lo stesso al-Sayed in una conferenza stampa nel quartier generale della Sicurezza generale.
PARLAMENTO RESPINGE RICHIESTA ELEZIONI ANTICIPATE, PRESIDENTE MESA NON SI DIMETTE
Il Parlamento boliviano ha deciso di respingere la richiesta avanzata dal presidente della Repubblica Carlos Mesa di sciogliere anticipatamente le Camere e indire elezioni anticipate, precedendo la scadenza naturale della legislatura, prevista per il 2007. Per la seconda volta in circa dieci giorni, dunque, il Congresso ha respinto un’iniziativa del capo dello Stato, dapprima respingendone una lettera (il 7 marzo scorso) nella quale metteva a disposizione il suo mandato, ora rifiutando di convocare anticipatamente gli elettori alle urne per dargli – come sperava Mesa – una nuova e più solida maggioranza con cui governare. Secondo una risoluzione approvata ad ampia maggioranza, la richiesta di Mesa di sciogliere il Parlamento è stata ritenuta priva “di ogni base legittima e contraria alla stessa Costituzione”. Nonostante l’opposizione del Parlamento alla sua richiesta, in un discorso televisivo alla nazione il presidente ha dichiarato che non intende “scappare” dalle sue responsabilità, per cui non si dimetterà. È probabile che già da oggi ricominci il braccio di ferro nelle strade con l’opposizione per la vicenda della legge sugli idrocarburi, che il Congresso deve approvare dalla scorsa estate.
SENATO ELIMINA DA COSTITUZIONE PENA DI MORTE, TORTURA E FRUSTA misna
Il Senato messicano ha approvato con 79 voti a favore e 2 contrari la riforma degli articoli 14 e 22 della Costituzione del 5 febbraio 1917, cancellando sanzioni come la pena di morte, la mutilazione e altre torture o punizioni corporali o morali, come frustate e infamia, oltre che multe di importo eccessivo e la confisca dei beni. Quello della Camera alta del Parlamento messicano non è un atto rivoluzionario, bensì la semplice ricezione a livello costituzionale e normativo della soppressione di pratiche ormai passate in disuso, oltre che gravemente lesive del rispetto dei diritti della persona. A parte la frusta, il palo e altre forme di tortura o di costrizione, da tempo bandite nella pratica giudiziaria, l’ultima condanna alla pena capitale è stata comminata da un tribunale nel 1961. Con l’approvazione della riforma, dunque, il Senato messicano ha inteso trasformare in legge dello Stato delle consuetudini e cancellare definitivamente dall’ordinamento nazionale pratiche ormai da tempo decadute
Italia
Titolo:
Fonte:
Testo:
Italia
Titolo:
Fonte:
Testo:
Siparietto:
Gr 13:00
SCIOPERO DEL MONDO DELLA SCUOLA
IN TESTA AL CORTEO UNO STRISCIONE CON LA SCRITTA "GIU' LE MANI DAL TEMPO PIENO" E DUE SPOSI, LEI, COME DA TRADIZIONE IN ABITO BIANCO, E LUI IN FRAC. ENTRAMBI HANNO AL COLLO DUE CARTELLI CHE RECANO LA SCRITTA: 'LE NOZZE CON I FICHI SECCHI. IL GOVERNO VA AL RISPARMIO'. E DAVANTI A LORO UN FINTO SACERDOTE CHE RIPETE: "ANDATE IN PACE, LA SCUOLA E' FINITA". IL BOUQUET DELLA SPOSA E' OVVIAMENTE COMPOSTO SOLO DA FICHI SECCHI. IMMEDIATAMENTE DIETRO DI LORO SFILANO I LAUREATI IN SCIENZE DELLA FORMAZIONE, E OGNUNO DI LORO HA IN MANO UN ROTOLO DI CARTA IGIENICA CHE AGITA IN ARIA RIPETENDO: "GRAZIE MORATTI PER AVERE PRIMA RESO ABILITANTE LA NOSTRA LAUREA E POI PER AVERLA RESA CARTA IGIENICA". E, COME IN OGNI CORTEO DELLA SCUOLA DA UN PO' DI TEMPO A QUESTA PARTE, C'E' SAN PRECARIO. "LA RIFORMA MORATTI - SPIEGA UNO DEI LEADER DELL'ESECUTIVO PROVINCIALE DEI COBAS, PIERO CASTELLO - HA UN CARATTERE PROFONDAMENTE ANTISINDACALE E VA CONTRO I DIRITTI DEI LAVORATORI. SECONDO CALCOLI MOLTO ATTENDIBILI, SARANNO CIRCA 104 MILA IN ITALIA I POSTI CHE VERRANNO TAGLIATI ALLE SUPERIORI. LA RIFORMA MORATTI - SOTTOLINEA CASTELLO - PORTA ALLA DISTRUZIONE DEL TEMPO SCUOLA, ALLA SCOMPARSA DI ALCUNE DISCIPLINE E ALLA RIDUZIONE DI ALTRE. NELLA SCUOLA PRIMARIA POI SI ASSISTE ALLO SFASCIO COMPLETO: ORMAI NON SI CHIAMANO PIU' I SUPPLENTI PER RISPARMIARE E LE CLASSI VENGONO DIVISE. GLI ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI VENGONO PRATICAMENTE CANCELLATI DALLA RIFORMA IN MODO TALE CHE TUTTI GLI STUDENTI SONO OBBLIGATI AD ACCEDERE ALL'UNIVERSITA'. E PENSARE - DICE IL LEADER DEI COBAS CONTI ALLA MANO - CHE GLI ISTITUTI TECNICI RACCOLGONO IL 30% DELLE ISCRIZIONI E I PROFESSIONALI IL 21%. META' DELLA SCUOLA PUBBLICA VIENE COSI' ANNULLATA". "INFINE UNA CURIOSITA': SAPETE QUANTO RISPARMIA LO STATO - CONCLUDE CASTELLO - PER OGNI PRECARIO CHIAMATO A FARE SUPPLENZA? CIRCA 10 MILA EURO L'ANNO".
Titolo: SCIOPERO E CORTEO DEGLI OPERATORI SOCIALI
Segue audio
SCIOPERO STATALI: SINDACATI, SIAMO OLTRE 200.000 IN PIAZZA
- Gli statali tornano in piazza. Lo sciopero generale ferma il pubblico impiego: l'adesione non è stata inferiore all'80%. Scuole e università chiuse, sospesa l'attività degli uffici giudiziari mentre gli ospedali e i vigili del fuoco assicurano solo le emergenze. In totale sono quasi tre milioni i lavoratori interessati al rinnovo contrattuale scaduto da 15 mesi. Sarà il terzo sciopero degli statali in un anno, dopo quello del 21 maggio e la mobilitazione generale del 30 novembre.
Il Governo ha convocato i sindacati a Palazzo Chigi per riaprire un confronto, ma la richiesta della categoria resta ancora lontana dall'offerta del ministero. Roberto Maroni, ministro del Welfare, ha detto che è pronto ad offrire un aumento di 95 euro mensili, mentre i sindacati chiedono un incremento dello stipendio di 110 euro: "Una richiesta impossibile", l'ha giudicata il ministro. " I soldi non ci sono: per trovarli bisognerebbe aumentare le tasse e non mi sembra francamente il momento".
I partecipanti alla manifestazione del pubblico impiego sono oltre 200.000. Lo hanno detto gli stessi sindacati.
Valorizzare il lavoro pubblico per tutelare i diritti dei cittadini. Rinnovare i contratti, firmato Funzione Pubblica-Cgil, Fps-Cisl, Uil-pubblica amministrazione.
E' uno degli striscioni che aprono il corteo dei lavoratori.
Per gli statali e' il terzo sciopero in un anno, dopo quello del 21 maggio e la mobilitazione generale del 30 novembre.
La manifestazione e' partita poco dopo le dieci da Piazza della Repubblica e raggiungera' piazza san Giovanni, dove i leader di Cgil, Cisl e UIl, Guglielmo Epifani, Savino Pezzotta e Luigi Angeletti parleranno ai lavoratori che da tutta Italia hanno raggiunto la capitale.
NOTIZIE BREVI
Esteri
Titolo:CINA VIA GLI INNI PATRIOTTICI, NELLE SCUOLE ARRIVA LA MUSICA POP
Gli studenti di Shanghai potranno finalmente studiare la musica pop in sostituzione delle vecchie canzoni patriottiche inneggianti alle virtù del comunismo. Lo riferisce lo ‘Shanghai Daily’, spiegando che la Commissione per l’educazione della ricca città cinese ha approvato una lista di 100 canzoni considerate di particolare interesse, tra cui ‘Chinese’ (Cinese) della pop star di Hong Kong, Andy Lau, e ‘Snail’ (Serpente) del giovane cantante taiwanese Jay Chou, idolo dei ‘teenager’. Un esponente della Commissione per l’educazione, Wang Yueping, ha spiegato che, in un sistema scolastico come quello delle scuole medie cinesi, in cui le lezioni di musica sono obbligatorie, "è importante compilare un elenco di canzoni educative ma anche vicine ai gusti dei giovani". Parlando con i giornalisti dello ‘Shanghai Daily’, gli studenti hanno ammesso di essere annoiati dai soliti inni come ‘Guardando l’armata rossa’ o ‘Il presidente Mao è con noi per sempre’, e si sono detti finalmente soddisfatti di "poter cantare qualcosa di nostro".
Gr 9:30
Esteri
Titolo:
Fonte:
Testo:
Italia
Titolo:
Fonte:
Testo:
Appunti e note redazionali
ci sono tre corrispondenze già pronte sul desktop del computer in sala redazione:
- 050318 opsociali1 ( compagni di napoli che raccontano lo spaccato del lavoro sociale al sud)
- 050318 opsociali2 ( report del corteo e quadro politico cittadino della condizione degli op.soc)
- 050318 bernocchi (sul corteo della scuola commento finale)
per il resto c'è un grande file audio con le altre corrispondenze della mattinata utilizzabili.
[#top Torna a inizio pagina] |