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Appunti e note redazionali

Gr 19:30

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CASTELFRANCO EMILIA: CONTESTATA L'INAUGURAZIONE DEL CARCERE PRIVATO PALESTINA: IL FINTO RITIRO ‘’’Bruxelles. Il patto diventa più flessibile’’’ IRAQ: nuove vittime tra i civili e un ufficiale USA sotto processo

In primo Piano CASTELFRANCO EMILIA: CONTESTATA L'INAUGURAZIONE DEL CARCERE PRIVATO. INIZIATIVE ANCHE A ROMA (dal comunicato del TPO) Oggi a Castelfranco Emilia è stato inaugurato un nuovo lager: il primo carcere privato per tossicodipendenti. Si apre di fatto un percorso di privatizzazione piu’ ampio che vuole coinvolgere l’intero sistema carcerario. Questa non sarà una struttura “alternativa”al sistema di detenzione classico, ma andrà ad aggiungersi ad esso, coinvolgendo tutti quei soggetti che fino ad ora non avrebbero avuto alcun contatto con il carcere. Questa è la strada aperta dalla legge Fini sulle droghe che mira a colpire migliaia di semplici consumatori. La manifestazione di questa mattina davanti a Forte Urbano ha occupato pacificamente la via Emilia, distribuendo e seminando semi di canapa. La “Casa di reclusione”, così come i cpt di Bologna e Modena, rappresentano il vero volto di una Regione che si vuole normale e di guerra, così come è normale che a pochi chilometri di distanza, lungo le rive del fiume Reno, vengano sgomberati accampamenti di comunità rumene, operazione simbolo della quotidiana guerra contro i migranti. A Castelfranco oggi c’è stata un’immediata e ingiustificata carica da parte di polizia e carabinieri.

Roma: Occupato il dipartimento delle politiche antidroga Una sessantina di attivisti di Esc e Astra hanno oggi occupato l’ufficio del Dipartimento Nazionale delle politiche antidroga in protesta contro l’inaugurazione a Castelfranco Emilia del primo carcere privato per tossicodipendenti e contro la proposta di legge proibizionista firmata Fini/Sirchia.

‘’’Roma: sit-in al min. Giustizia’’’

Israele prosegue nella sua attività di espansione coloniale in Cisgiordania. Lo ha confermato oggi alla France Presse un alto funzionario della presidenza del Consiglio Israeliano in condizione di anonimato. "Stiamo continuando a costruire a Maale Adoumin, a Gush Etzion e ad Ariel, perché questi settori non saranno mai trasferiti all'Autorità palestinese". I tre insediamenti si trovano rispettivamente a est e a sud di Gerusalemme e nel nord della Cisgiordania. Al momento solo quattro colonie in Cisgiordania saranno evacuate nell'ambito del piano di ritiro israeliano dai territori palestinesi voluto dal premier Ariel Sharon. Le nuove costruzioni israeliane in Cisgiordania ‘’sono strutture perfettamente legali". Ieri il ministro della Difesa dello Stato israeliano Shaul Mofaz ha approvato la costruzione di oltre 3.500 alloggi supplementari a Malee Adumin, nei pressi di Gerusalemme est. L'obiettivo è quello di unire l'insediamento a Gerusalemme Est, occupata da Israele nel 1967, seguendo un piano elaborato alcuni anni fa e recentemente approvato da una commissione militare. Malee Adumin conta oltre 28mila abitanti e rappresenta una delle principali colonie israeliane in Cisgiordania. In base al diritto internazionale, tutti gli insediamenti dello Stato israeliano nei territori palestinesi sono considerati illegali.

Invariati i parametri per la stabilità ma saranno possibili sforamenti di lieve entità e temporanei. Per i tedeschi si terrà conto dei costi della riunificazione A convincere Grasser, ma anche i ministri dei paesi dell' Europa dell'est, la formulazione più ampia, che va oltre i confini tedeschi, e la garanzia che lo sforamento del tetto del 3% nel rapporto deficit/Pil sarà giustificato solo se "temporaneo" e di "entità limitata", cosi come prescritto dal Trattato di Maastricht. L'intesa consente ai ministri di portare ai capi di Stato e di governo dei 25, che si riuniranno martedì e mercoledì prossimo nel vertice Ue dedicato ai temi economici, un testo che lascia inalterati i criteri fondamentali del Patto (le soglie del 3% per il deficit e del 60% per il debito), ma rende più flessibile la sua applicazione, rendendolo più "intelligente". La bozza, inoltre, promette grande attenzione all'impatto della riforma delle pensioni, così come di altri "importanti riforme strutturali", purchè abbiano costi diretti e verificabili sulla sostenibilità a lungo termine delle finanze. Per quanto riguarda il debito, Juncker ha confermato la maggiore attenzione al ritmo di riduzione, ma "qualitativa", slegata cioè da parametri quantitativi, ipotesi contrastata fin dall'inizio dall'Italia. Anche sui tempi di rientro del deficit, il nuovo testo introduce maggiore flessibilità, concedendo un anno in più per riportare il disavanzo sotto la soglia proibita. Ma questo periodo (tre anni) potrà ulteriormente essere dilatato - di fronte a shock economici imprevisti - fino a cinque anni. Una manna per Francia e Germania, che da tre anni hanno conti pubblici in rosso. Il documento respinge invece la 'Golden Rule', la regola che consente di scorporare dal computo del deficit alcuni capitoli di spesa, così come chiesto in particolare dalla Francia e da altri grandi paesi. La considerazione di queste spese (ricerca e innovazione, tra le altre) sarà però presa in carico nella valutazione ex post delle finanze pubbliche. Ai capi di Stato e di governo, i ministri proporranno una risoluzione affinchè riaffermino "in modo solenne" il loro impegno a rispettare il patto di stabilità e di crescita "in modo efficace e tempestivo".

Ritrovati i cadaveri di quattro civili - In Iraq due soldati sono stati uccisi in attacchi della guerriglia e tre bambini sono stati uccisi da un ordigno che avevano trovato. Inoltre sono stati ritrovati i cadaveri di quattro civili, fra cui un camionista turco. Lo hanno detto oggi fonti della sicurezza e ospedaliere irachene. Dei due soldati, uno e' stato ucciso da un'esplosione a Kazimiyah, a Baghdad nord. L'altro e' stato ucciso in un attacco di mortaio contro la sua postazione militare a Dujail Un tenente delle forze speciali della marina militare Usa, e' accusato di abusi e torture nei confronti di un detenuto iracheno. Dinanzi alla Corte Marziale a San Diego, il tenente delle Navy Seal deve inoltre rispondere di aggressione, mancata consegna e condotta inappropriata. Il prigioniero mori' piu' tardi, mentre veniva interrogato dalla Cia nel carcere di Abu Ghraib, nei pressi di Baghdad. Non e' escluso che la vicenda del detenuto porti ad altri provvedimenti giudiziari.

Esteri Indonesia: studenti contro polizia’’’ Centinaia di studenti, tra i quali alcuni che hanno lanciato molotov, lunedì si sono scontrati contro la polizia durante una dimostrazione davanti il Parlamento indonesieno, a Djakarta, per protestare contro i rialzi del prezzo dei combustibili decisi dal governo. Le forze di polizia (un poliziotto ha ricevuto sulla testa un ordigno incendiario che poi è esploso al suolo) hanno usato i manganelli per disperdere i giovani. Un numero imprecisato di studenti è rimasto ferito. Gli studenti protestano quasi quotidianamente davanti l'assemblea per manifestare contro gli aumenti del prezzo, 29% in media, progettato per compensare una caduta delle sovvenzioni. Solo paese dell'Asia membro dell' Opec, l'Indonesia è diventata, dall'anno scorso, importatrice di petrolio a causa del declino della sua produttività.

KIRGIZISTAN: Scontri dopo i risultati elettorali’’’ da Eruonews.net:

Migliaia di cittadini del Kyrgzystan sono scesi in strada per protestare contro il presidente Askar Akayev. A Jalalabad, seconda città del Paese edifici governativi sono stati presi d'assalto. La polizia ha sparato sui manifestanti. Il bilancio delle vittime non è chiaro. Fonti russe parlano di almeno sedici morti: tra questi, ci sarebbero quattro poliziotti.Le proteste sono scattate dopo il secondo turno delle elezioni politiche, svoltosi il 13 marzo. L'opposizione ha subito una sonora sconfitta, ma gli osservatori internazionali hanno dichiarato il risultato falsato da possibili brogli. Gli oppositori del presidente Akayev chiedono le sue dimissioni. Gli arresti compiuti dalla polizia sarebbero centinaia. La protesta è scoppiata nel sud del Paese, soprattutto nelle città di Jalalabad e Osh. Quest'area è abitata da cittadini di etnia uzbeka, piu' poveri rispetto ai kirghizi che abitano il nord.Askar Akayev guida il Paese dall'indipendenza del 1990. Di fronte alle manifestazioni degli oppositori, il presidente ha detto che qualsiasi tentativo di compiere una rivoluzione di velluto come quelle georgiana e ucraina porterebbe inevitabilmente il Kyrgyzstan alla guerra civile. Il presidente del Kirghizistan Askar Akayev ha ordinato oggi una revisione dei risultati delle elezioni parlamentari. Lo si fara' nelle regioni in cui l'opposizione ha contestato il voto. 'Il presidente -ha reso noto il suo ufficio stampa- ha dato istruzioni al capo della commissione centrale elettorale di prestare speciale attenzione a quei distretti in cui i risultati delle elezioni hanno portato ad una forte reazione popolare'.

‘’’BENIN: CHIUSI OLEIFICI PER CRISI ECONOMICA, MIGLIAIA SENZA LAVORO’’’ Due grandi fabbriche per la produzione di olio ricavato da semi di cotone hanno deciso la chiusura, lasciando senza lavoro oltre un migliaio di beninesi. Lo hanno riferito fonti ufficiali, specificando che la Società Fludor e la Società degli oleifici del Benin, entrambe con sede a Bohicon, nel centro del Paese, hanno dovuto chiudere i battenti per l’aumento dei prezzi dei semi di cotone. Un dirigente della Fludor ha spiegato che gli agricoltori hanno deciso di vendere i semi di cotone a 42 franchi Cfa (0,06 euro) al chilo, contro i 35 franchi Cfa dell’anno precedente. Il rappresentante dell’azienda ha sostenuto che, a questo prezzo, “è impossibile ricavare margini economici e si va direttamente al fallimento”. Fondate da investitori privati per valorizzare la coltura dei semi di cotone, le due aziende hanno una capacità di produzione di 210.000 tonnellate di olio all’anno, ma hanno sempre avuto problemi di reperimento di materia prima. Ad aggravare la situazione hanno contribuito le banche, che si sono rifiutate di concedere crediti agricoli, e l’invasione sul mercato beninese di olii provenienti dalla Nigeria e dall’Europa. La scorsa settimana i 1050 operai delle due fabbriche avevano organizzato manifestazioni di protesta per chiedere allo Stato interventi a sostengo della filiera dell’industria cotoniera locale.

Le nuove frontiere della privatizzazione

Italia

Roma: Occupato il dipartimento delle politiche antidroga

SCIOPERI

Sciopero dei treni, pochi disagi

Con lo sciopero nazionale di 8 ore del personale ferroviario, proclamato dalle ore 9 alle 17 inizia la settimana. La protesta dei sindacati unitari di base SULT tira in ballo la questione sicurezza, dopo numerosi disastri ferroviari in particolare sulle linee per pendolari, di cui quello di Crevalcore è solo il più recente. L'agitazione e' stata decisa, spiegano le organizzazioni di base dei ferrovieri visto che nessun provvedimento idoneo e' stato assunto da parte dell'impresa rispetto all'incidente accaduto il 7 gennaio sulla linea Verona-Bologna e, piu' in generale, rispetto all'abbattimento dei livelli di sicurezza nella circolazione ferroviaria. I rappresentanti dei lavoratori lamentano anche le gravi inadempienze aziendali - come sottolinea il Sult - a fronte di un contratto nazionale collettivo di lavoro scaduto nella sua parte economica, largamente inapplicato e interpretato unilateralmente da FS. Dopo la tregua Pasquale si profila poi un nuovo sciopero del trasporto pubblico locale. Dopo il fallimento della conciliazione, il 17 marzo scorso al ministero del Welfare, i sindacati hanno fissato una nuova astensione dal lavoro l'8 aprile. Al centro della vertenza c'e' la questione relativa alla disdetta della copertura economica del periodo di malattia che dal primo marzo e' regolato con la norma relativa al non pagamento dei primi tre giorni di malattia.

Non si registrano finora grandi disagi per lo sciopero di 8 ore del personale ferroviario aderente a diverse sigle sindacali autonome.

Inquilini Gepra: riprende la protesta

Domani martedì 22 marzo dalle ore 11.00 Action assieme agli inquilini Gepra (ente della Regione Lazio cartolarizzato alla BNL), sarà in presidio sotto gli uffici della Gepra a piazza del Gesù. Le 150 famiglie che all'oggi ancora non sono riuscite a sapere se potranno essere sanate attraverso l'accordo tra Regione Lazio e Comune di Roma sono rimaste in attesa. Dopo lo sciopero della fame e le rassicurazioni che arrivarono due mesi fa ancora non c'è nessun dato concreto. Per gli inquilini Gepra, in gran parte anziani, la situazione torna a farsi insostenibile. Per info: Simona Panzino 3202739152 Domani manifestazione lavoratori Alfa Romeo a Brescia

Domattina, martedì 22 marzo, una delegazione di circa 110 cassintegrati (due pulman) dell'Alfa Romeo di Arese manifesterà a Brescia

I lavoratori protesteranno contro i proprietari dell'area dell'Alfa Romeo perchè da anni lasciano sulla strada i lavoratori di Arese e, nei giorni scorsi in Regione Lombardia, si sono rifiutati di dare una integrazione mensile al misero reddito dei cassintegrati, nonostante tutti gli impegni presi nel 2000 all'atto dell'acquisto dei 2 milioni di mq dell'area Alfa. I manifestanti partiranno da Arese alle ore 8.30 circa e, arrivati a Brescia (circa alle 10.30) si recheranno dapprima in via Cefalonia 70 (Capital Investement Trust, azionista di maggioranza della Duema immobiliare, proprietaria dell'area dell'Alfa Romeo di Arese), in via Cefalonia 60 (Associazione industriali bresciani), e in via Aldo Moro 13 (sede di Re.consult e Hig, società di Rino Mario Gambari e di Roberto Reboni, titolari della Duema).

Slai Cobas Alfa Romeo

fermiamo i massacri nelle Comunità di Pace in COLOMBIA

Sit-In all'Ambasciata Colombiana contro i massacri nelle Comunità di Pace 21 Marzo 2005 ore 12,30 Lunedì 21 marzo alle 12.30, la "Rete di solidarietà a sostegno delle Comunità di Pace colombiane dell'area del Chocò e dell'Urabà" e l'Associazione "A Sud" organizzano un Sit-In davanti all'Ambasciata Colombiana, in Via G. Pisanelli 4, a Roma, per denunciare il massacro sofferto dalle comunità di pace colombiane ed il tentativo di militarizzarne il territorio. In accordo con la denuncia inviata dalla Comunità, il 21 febbraio scorso una brigata dell'esercito colombiano ha massacrato otto abitanti della Comunità di pace di San José de Apartadò. Sono stati orrendamente uccisi e gettati in fosse comuni. Tre erano bambini e due erano donne di 17 e 27 anni. Tra le vittime anche il lider della Comunità e difensore dei diritti umani, Luis Eduardo Guerra, che era stato invitato in Italia per partecipare alla marcia della Pace Perugia Assisi del 2003, all'IV Assemblea ONU dei Popoli, al 2° Forum Internazionale Colombia Vive! e a molte altre iniziative di solidarietà organizzate per chiedere l'appoggio al processo di pace da parte della comunità internazionale. Il Ministro della Difesa colombiano Jorge Alberto Uribe, ha dichiarato che non si può permettere che nel paese ci siano alcuni luoghi dove lo Stato non possa essere presente con il suo Esercito o con posti di Polizia, annunciando così la imminente militarizzazione delle Comunità di Pace. Di fronte a questa minaccia le Comunità riaffermano con forza il loro diritto alla neutralità nei confronti di qualsiasi attore armato comunicando che, qualora si realizzasse la militarizzazione dell'area, si vedrebbero costretti a un nuovo sfollamento forzato poiché la presenza di uno degli attori armati all'interno delle Comunità li convertirebbe automaticamente in possibili obiettivi militari del gruppo armato contrario. Sono oltre 150 il numero delle vittime all'interno delle comunità di pace e 350 le violazioni dei diritti umani, tutti crimini rimasti nella totale impunità. Per non dimenticare la Colombia, per denunciare la guerra in corso ed i massacri contro le comunità di pace, una delegazione dei rappresentanti della Rete di solidarietà, di cui in Italia è capofila il comune di Narni, e dell'associazione A Sud, consegneranno all'ambasciatore Colombiano una lettera per testimoniare tutto il loro appoggio alle Comunità di Pace e per esprimere preoccupazione e sdegno per l'ennesimo massacro compiuto.

Siparietto:

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Gr 13:00

In primo Piano

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NOTIZIE BREVI

Esteri

PALESTINA QUALE RITIRO ? - Israele prosegue nella sua attività di espansione coloniale in Cisgiordania. Lo ha confermato oggi alla France Presse un alto funzionario della presidenza del Consiglio Israeliano in condizione di anonimato.

"Stiamo continuando a costruire a Maale Adoumin, a Gush Etzion e ad Ariel, perché questi settori non saranno mai trasferiti all'Autorità palestinese", ha affermato il funzionario. I tre insediamenti si trovano rispettivamente a est e a sud di Gerusalemme e nel nord della Cisgiordania.

Al momento solo quattro colonie in Cisgiordania saranno evacuate nell'ambito del piano di ritiro israeliano dai territori palestinesi voluto dal premier Ariel Sharon. Le nuove costruzioni israeliane in Cisgiordania, ha precisato alla France Presse la fonte della presidenza del Consiglio, non sarebbero "colonie selvagge ma strutture perfettamente legali".

Ieri il ministro della Difesa dello Stato israeliano Shaul Mofaz ha approvato la costruzione di oltre 3.500 alloggi supplementari a Malee Adumin, nei pressi di Gerusalemme est. L'obiettivo è quello di unire l'insediamento a Gerusalemme Est, occupata da Israele nel 1967, seguendo un piano elaborato alcuni anni fa e recentemente approvato da una commissione militare.

Malee Adumin conta oltre 28mila abitanti e rappresenta una delle principali colonie israeliane in Cisgiordania. Gli Stati Uniti hanno chiesto a più riprese la sospensione del programma di colonizzazione israeliana nei territori palestinesi. In base al diritto internazionale, tutti gli insediamenti dello Stato israeliano nei territori palestinesi sono considerati illegali.

IRAQ

Ritrovati i cadaveri di quattro civili - In Iraq due soldati sono stati uccisi in attacchi della guerriglia e tre bambini sono stati uccisi da un ordigno che avevano trovato. Inoltre sono stati ritrovati i cadaveri di quattro civili, fra cui un camionista turco. Lo hanno detto oggi fonti della sicurezza e ospedaliere irachene. Dei due soldati, uno e' stato ucciso da un'esplosione a Kazimiyah, a Baghdad nord. L'altro e' stato ucciso in un attacco di mortaio contro la sua postazione militare a Dujail

KIRGIZISTAN

Circa tremila esponenti dell'opposizione hanno fatto irruzione in un palazzo governativo a Osh, nel sud del Kirghizistan. Gli oppositori - che hanno costretto alla fuga un centinaio di militari di guardia, chiedono le dimissioni del presidente Askar Akayev. Proteste analoghe si sono succedute nei giorni scorsi in almeno altre otto città del paese. I manifestanti dell'opposizione, che ieri hanno preso il controllo di Jalal-Abad, un'altra città meridionale, dopo sanguinosi scontri con la polizia, protestano contro i risultati ufficiali delle recenti elezioni politiche, definite non corrette da osservatori internazionali, che hanno assegnato all'opposizione solo sei dei 75 seggi del parlamento.

GIAPPONE

TOKYO - Sono 2.800 gli evacuati e 800 le case distrutte o danneggiate dal sisma che ha colpito ieri la regione nord-occidentale dell'isola di Kyushu. La situazione piu' grave e' nell'isoletta di Genkaijima, al largo di Fukuoka, dove praticamente tutti i circa 700 abitanti sono stati fatti evacuare sulla terraferma.Lo hanno reso noto oggi le autorita' delle prefetture di Fukuoka, Saga e Nagasaki

INDONESIA

Aveva ucciso tre donne, e' stata fucilata a Java - Una indonesiana, in prigione da otto anni per l'omicidio e la mutilazione di tre donne tra il 1993 e il 1995, e' stata fucilata ieri. Lo ha reso noto oggi una fonte ufficiale.

CINA

PECHINO - L' abolizione da parte dell'Ue del divieto di vendita di armi alla Cina porterebbe ad un 'mutamento degli equilibri' strategici in Asia.Lo ha detto il segretario di stato americano Condoleezza Rice. Al termine della sua visita in Cina, la Rice ha affermato che la prospettiva dell' abolizione dell'embargo preoccupa anche le potenze regionali, come il Giappone e la Corea del Sud. Il segretario di Stato ha ricordato che sono gli Usa che hanno 'il ruolo di garantire la pace nel Pacifico'. Crollo di una miniera di carbone nella provincia cinese dello Shanxi. I soccorritori hanno finora estratto 63 corpi, altri 6 minatori restano intrappolati sotto terra.

COREA DEL NORD

La Corea del Nord deve tornare subito al tavolo dei negoziati sul nucleare, altrimenti gli Stati Uniti cercheranno altre opzioni. Lo ha detto il segretario di Stato americano Condoleeza Rice terminando la sua visita in Cina. La Rice ha anche ribadito la contrarietà di Washington all'abolizione dell'embargo sulle armi per Pechino.

Italia

SCIOPERI

Sciopero dei treni, pochi disagi

Con lo sciopero nazionale di 8 ore del personale ferroviario, proclamato dalle ore 9 alle 17 inizia la settimana. La protesta dei sindacati unitari di base SULT tira in ballo la questione sicurezza, dopo numerosi disastri ferroviari in particolare sulle linee per pendolari, di cui quello di Crevalcore è solo il più recente. L'agitazione e' stata decisa, spiegano le organizzazioni di base dei ferrovieri visto che nessun provvedimento idoneo e' stato assunto da parte dell'impresa rispetto all'incidente accaduto il 7 gennaio sulla linea Verona-Bologna e, piu' in generale, rispetto all'abbattimento dei livelli di sicurezza nella circolazione ferroviaria. I rappresentanti dei lavoratori lamentano anche le gravi inadempienze aziendali - come sottolinea il Sult - a fronte di un contratto nazionale collettivo di lavoro scaduto nella sua parte economica, largamente inapplicato e interpretato unilateralmente da FS. Dopo la tregua Pasquale si profila poi un nuovo sciopero del trasporto pubblico locale. Dopo il fallimento della conciliazione, il 17 marzo scorso al ministero del Welfare, i sindacati hanno fissato una nuova astensione dal lavoro l'8 aprile. Al centro della vertenza c'e' la questione relativa alla disdetta della copertura economica del periodo di malattia che dal primo marzo e' regolato con la norma relativa al non pagamento dei primi tre giorni di malattia.

Non si registrano finora grandi disagi per lo sciopero di 8 ore del personale ferroviario aderente a diverse sigle sindacali autonome.

Siparietto:


Gr 9:30

Esteri

IRAQ

Mentre i tentativi di accordo tra le liste che hanno riportato il maggior numero di consensi elettorali, accordi che segnano numerose difficoltà, continua senza sosta l'attività della resistenza irachena. A Bagdad sei soldati statunitensi sono stati feriti durante un attacco di guerriglieri, con un comunicato l'esercito Usa, da parte sua, ha annunciato di aver ucciso 24 insorti durante questo attacco a un suo reparto avvenuto alla periferia di Baghdad.

AFGHANISTAN

È stato scelto il 18 settembre dalla commissione elettorale afgana per lo svolgimento delle prime elezioni legislative dell’Afghanistan. Lo ha reso noto la stessa commissione, composta da rappresentanti afgani e delle Nazioni Unite, quattro giorni dopo l’annuncio con cui il presidente Hamid Karzai aveva escluso che gli afgani potessero andare al voto a maggio, come inizialmente prospettato, ritenendo più ragionevole convocare le elezioni per il prossimo autunno. Karzai aveva aderito a una precedente proposta della stessa commissione, che aveva chiesto il rinvio delle elezioni per problemi cosiddetti tecnici, come la difficoltà nel completare la raccolta dei dati e nel definire i confini delle circoscrizioni elettorali. Analoghi problemi avevano in passato imposto più volte il rinvio delle prime elezioni presidenziali, svoltesi poi lo scorso ottobre.

BANGLADESH

25 morti e 500 feriti - Almeno 25 persone sono morte e altre 500 sono rimaste ferite a causa del forte tornado che si è abbattutto ieri sera sul Bangladesh settentrionale a circa 200 chilometri dalla capitale Dacca. Centinaia gli sfollati

HAITI

Uccisi due caschi blu Onu - Due caschi blu dell'Onu, in missione di stabilizzazione ad Haiti, sono stati uccisi da ex militari haitiniani. Le due vittime erano di nazionalità cingalese e nepalese.

Italia

SCIOPERI

Con lo sciopero nazionale di 8 ore del personale ferroviario, proclamato dalle ore 9 alle 17 inizia la settimana. La protesta dei sindacati unitari di base SULT tira in ballo la questione sicurezza, dopo numerosi disastri ferroviari in particolare sulle linee per pendolari, di cui quello di Crevalcore è solo il più recente. L'agitazione e' stata decisa, spiegano le organizzazioni di base dei ferrovieri visto che nessun provvedimento idoneo e' stato assunto da parte dell'impresa rispetto all'incidente accaduto il 7 gennaio sulla linea Verona-Bologna e, piu' in generale, rispetto all'abbattimento dei livelli di sicurezza nella circolazione ferroviaria. I rappresentanti dei lavoratori lamentano anche le gravi inadempienze aziendali - come sottolinea il Sult - a fronte di un contratto nazionale collettivo di lavoro scaduto nella sua parte economica, largamente inapplicato e interpretato unilateralmente da FS. Dopo la tregua Pasquale si profila poi un nuovo sciopero del trasporto pubblico locale. Dopo il fallimento della conciliazione, il 17 marzo scorso al ministero del Welfare, i sindacati hanno fissato una nuova astensione dal lavoro l'8 aprile. Al centro della vertenza c'e' la questione relativa alla disdetta della copertura economica del periodo di malattia che dal primo marzo e' regolato con la norma relativa al non pagamento dei primi tre giorni di malattia.

CASTELFRANCO EMILIA

Oggi 21 marzo si inaugura il Carcere per tossicodipendenti -privato, gestito da San Patrignano a Castelfranco Emilia. Pare che ad inaugurarlo si scomoderanno i ministri Giovanardi e Castelli, certo invece che a contestarlo saranno in tanti, sia nella località emiliana (presidio del coordinamento provinciale contro il Carcere di Castelfranco Emilia dalle 9.30) che a Roma (conferenza stampa alle 15.30 organizzata da Confinizero davanti mal Ministero della Giustizia in Via Arenula). questa radio si collegherà alle 11,30 per dare tutte le informazioni necessarie e valutazioni sulla gravissima vicenda.


Appunti e note redazionali

Servizi audio

sul desktop del computer in sala redazione (cartellina 050321)


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