12048
Comment:
|
24606
|
Deletions are marked like this. | Additions are marked like this. |
Line 15: | Line 15: |
'''Sommario''': | '''Sommario'''pippo |
Line 69: | Line 69: |
=== GR 19.30 === ITALIA Titolo: Termini Imerese Operai fiat e dell'indotto in lotta. Fonte: Area 23.03.05 Testo: Giornata di protesta dei metalmeccanici dello stabilimento Fiat di Termini Imerese e dell'indotto, che temono per il loro futuro occupazionale dopo l'inizio, lunedi', di 5 mesi di cassa integrazione nella fabbrica automobilistica. La protesta ha paralizzato alle 10 tutta la rete viaria in entrata e in uscita da Palermo. I metalmeccanici stanno attuando all'altezza dell'area industriale di Termini blocchi sull'autostrada Palermo-Catania e sulla statale Palermo-Messina, e anche sulla ferrovia Palermo-Messina nella stazione di Fiumetorto. L'autostrada Palermo-Trapani, che serve anche l'aeroporto Falcone-Borsellino e' interrotta allo svincolo di Carini, dove hanno sede alcune imprese dell'indotto, mentre sulla statale Palermo-Agrigento i dimostranti, anche qui dell'indotto, hanno invaso la carreggiata al bivio Manganaro. Circa 200 operai si sono concentrati dalle 9 nel piazzale di fronte alla Fiat nell'area industriale di Termini, e altrettanti si sono ritrovati a Carini, dove ha sede una delle piu' grosse aziende di componentistica per la Fiat, la Automotive, dov'e' stato inscenato un "funerale" dell'indotto: i dimostranti hanno portato in corte una bara, precedeuta da un cartello con la scritta "Grazie Cuffaro". I lavoratori, con i sindacati di categoria Fim, Fiom e Uilm , chiedono l'accelerazione del tavolo presso la Presidenza del Consiglio, per trovare soluzioni alla vertenza. Un appello al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, viene rivolto dai segretari generali di Cgil Cisl e Uil siciliane, Carmelo Diliberto, Paolo Mezzio, Claudio Barone: "Si faccia in fretta- dicono- con l'apertura del negoziato anche per evitare problemi di ordine pubblico". Titolo: Paolo Dorigo ottine il trasferimento a casa Fonte: Avvocati di Paolo Dorigo, 23 marzo 2005 Testo: il Tribunale di Sorveglianza di Perugia ha concesso a Paolo Dorigo il trasferimento presso il suo domicilio di Mira per poter finalemente effettuare tutti i controlli tecnici e sanitari che Paolo chiedeva da anni.Entro cinque giorni Paolo dovrebbe quindi lasciare il carcere di Spoleto e raggiungere casa sua. IRAQ La polizia irachena, appoggiata dalle truppe Usa, avrebbe inflitto un duro colpo alla guerriglia nell'Iraq settentrionale. Un ufficiale americano di stanza a Tikrit ha confermato che sono stati uccisi numerosi ribelli, ma non è stato in grado di fornire un numero preciso. La base era situata in una zona remota, non lontano dalle rive del lago Thathar, 180 chilometri circa a nordovest di Baghdad, al confine fra le province a maggioranza sunnita di Al Anbar E Salahdin. A Baghdad due artificieri sono morti per l'esplosione di una bomba che stavano disinnescando. Sul piano politico sembra quasi fatto l'accordo per il nuovo governo iracheno. I due schieramenti che hanno vinto le elezioni, sciiti e curdi, stanno trattando sugli ultimi tre ministeri ancora da da assegnare: difesa, finanze e petrolio.Proprio per contrastare la guerriglia i responsabili politici iracheni starebbero valutando l'ipotesi di affidare a un arabo sunnita la guida del ministero della Difesa. LEGA ARABA concluso vertice Algeri ALGERI,23 MAR- Con un discorso del presidente algerino Abdelaziz Bouteflika si e' concluso ad Algeri il 17/o vertice della Lega Araba. L'assemblea, alla quale hanno partecipato 13 capi di stato e sovrani (mentre gli altri 9 paesi sono stati rappresentati da ministri e principi), ha adottato la 'dichiarazione di Algeri' che rilancia in particolare l'iniziativa per una pace globale in medioriente, di ispirazione saudita. Il testo e' gia' stato respinto da Israele. BEIRUT Alla vigilia del rapporto Onu su attentato del 14/2 a Beirut (ANSA) - BEIRUT, 23 MAR - Il giudice libanese incaricato delle indagini sull'uccisione dell'ex premier Rafik Hariri si e' dimesso dall'incarico. Il fatto avviene 48 ore prima della diffusione del rapporto degli investigatori Onu sull'attentato del 14 febbraio a Beirut. Lo ha riferito il quotidiano libanese Al- Mostaqbal, fondato dallo scomparso Hariri. Secondo il quotidiano, l'Alto consiglio della magistratura deve ancora accettare le dimissioni del giudice Michel Abou Arraj. AFGANISTAN Due basi della ‘coalizione’ sotto il controllo americano nel sud-est dell'Afghanistan, sono state attaccate dai ribelli con razzi anticarro. Non ci sono vittima, ha detto una fonte ufficiale dell'esercito americano. Cinque ribelli, secondo la stessa fonte, sarebbero rimasti uccisi nello scontro a fuoco seguito al primo attacco. La coalizione sotto il comando militare americano in Afghanistan puo' contare circa 18.000 soldati, per lo piu' impegnati nelle regioni del sud e del sud-est. CECENIA Rizvan Chitigov, leader di un gruppo separatista ceceno, è stato ucciso in uno scontro a fuoco a pochi chilometri da Shali. Lo hanno annunciato le agenzie di stampa russe. La Tass riferisce che i servizi russi (FSB) hanno promesso il pagamento di una forte somma a coloro che con le loro informazioni hanno permesso la localizzazione di Chitigov. L'importo è lo stesso della "taglia" promessa per la cattura o la morte di un altro super-ricercato, Shamil Basayev. Per la localizzazione che ha permesso l'uccisione dell'ex presidente ceceno Aslan Maskhadov, è stata pagata una somma pari a 10 milioni di dollari. Chitigov, 40 anni, secondo fonti dei servizi anti-terrorismo era coinvolto nel rapimento e uccisione di quattro operatori dell'Osce (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa) avvenuto nel 1999, e di molti attentati, tra i quali quello a piazza Manez, a Mosca. AUSTRALIA CANBERRA ‘AMMORBIDISCE’ POLITICHE SU IMMIGRAZIONE Decine di profughi reclusi da tempo in Australia potrebbero essere rilasciati entro le prossime settimane dopo che il governo si è detto pronto a rinunciare alla detenzione a tempo indeterminato di coloro che si sono visti rifiutare la richiesta di asilo nel Paese. Con una decisione che sembra ‘ammorbidire’ le dure politiche sull’immigrazione adottate negli ultimi anni da Canberra, il primo ministro John Howard ha stabilito che, quando un richiedente asilo ha esaurito tutte le procedure giuridiche per ottenere di rimanere in Australia e non ci è riuscito, “non è ragionevole che continui a restare in stato di detenzione”, anche se non può essere rimandato nel proprio Paese in tempi brevi per ragioni di carattere politico o umanitario. Howard ha tuttavia specificato che il richiedente asilo in questione non potrà automaticamente essere considerato alla stregua di un rifugiato; piuttosto gli verrà concesso un nuovo tipo di visto ‘ad hoc’ per il suo caso. Il dipartimento per l’Immigrazione ha ricordato che attualmente ci sono 120 richiedenti asilo reclusi da più di tre anni nei centri di detenzione per profughi, di cui però 30 hanno presentato richiesta dello status di rifugiati. Le nuove disposizioni dovrebbero favorire soprattutto i profughi che provengono da nazioni in cui non possono rientrare per motivi di sicurezza, come Iraq e Afghanistan. Resta aperto, sottolinea il quotidiano australiano ‘The Age’, il caso-simbolo di Qazim, originario del Kashmir - Stato indiano conteso tra India e Pakistan e teatro di una decennale guerriglia - che è recluso in un centro di detenzione da oltre 6 anni. Le autorità sostengono che Qazim non collabora con loro per le procedure necessarie a verificare la sua identità. In base alla legge australiana, le migliaia di clandestini che con sempre maggiore frequenza approdano sulle coste del Paese vengano rinchiusi in centri di raccolta per il periodo necessario a istruire una pratica che porterà alla concessione dell’asilo o alla loro espulsione. Di fatto i richiedenti asilo attendono anche 3 o 4 anni prima di vedere espletata la loro pratica e, nel frattempo, sono costretti a vivere in complessi abitativi situati in zone sperdute, dai quali è proibito fuggire. |
|
Line 76: | Line 123: |
Titolo: ## FONTE E DATA Fonte: Testo: |
Titolo: Termini Imerese Operai fiat e dell'indotto in lotta. ## FONTE E DATA Fonte: Area 23.03.05 Testo: Giornata di protesta dei metalmeccanici dello stabilimento Fiat di Termini Imerese e dell'indotto, che temono per il loro futuro occupazionale dopo l'inizio, lunedi', di 5 mesi di cassa integrazione nella fabbrica automobilistica. La protesta ha paralizzato alle 10 tutta la rete viaria in entrata e in uscita da Palermo. I metalmeccanici stanno attuando all'altezza dell'area industriale di Termini blocchi sull'autostrada Palermo-Catania e sulla statale Palermo-Messina, e anche sulla ferrovia Palermo-Messina nella stazione di Fiumetorto. L'autostrada Palermo-Trapani, che serve anche l'aeroporto Falcone-Borsellino e' interrotta allo svincolo di Carini, dove hanno sede alcune imprese dell'indotto, mentre sulla statale Palermo-Agrigento i dimostranti, anche qui dell'indotto, hanno invaso la carreggiata al bivio Manganaro. Circa 200 operai si sono concentrati dalle 9 nel piazzale di fronte alla Fiat nell'area industriale di Termini, e altrettanti si sono ritrovati a Carini, dove ha sede una delle piu' grosse aziende di componentistica per la Fiat, la Automotive, dov'e' stato inscenato un "funerale" dell'indotto: i dimostranti hanno portato in corte una bara, precedeuta da un cartello con la scritta "Grazie Cuffaro". I lavoratori, con i sindacati di categoria Fim, Fiom e Uilm , chiedono l'accelerazione del tavolo presso la Presidenza del Consiglio, per trovare soluzioni alla vertenza. Un appello al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, viene rivolto dai segretari generali di Cgil Cisl e Uil siciliane, Carmelo Diliberto, Paolo Mezzio, Claudio Barone: "Si faccia in fretta- dicono- con l'apertura del negoziato anche per evitare problemi di ordine pubblico". |
Line 84: | Line 134: |
Audio: | Audio: no |
Line 89: | Line 141: |
'''Esteri''' | '''ESTERI''' |
Line 122: | Line 174: |
'''Italia''' |
'''Titolo''' ONU: MINISTRI ESTERI UE SOSTENGONO RIFORMA ANNAN '''Fonte''' Agenzia '''Testo''' I ventincinque ministri degli Esteri dell'Unione europea sostengono "al 100%" il progetto di riforma delle Nazioni Unite presentato dal segretario generale, Kofi Annan. Lo ha riferito la presidenza di turno lussemburghese dell'Ue '''Titolo''' Kirghizistan - Presidente esonera ministro Interno e procuratore generale '''Fonte''' Agenzia '''Testo''' Il presidente del Kirghizistan Akayev non si dimette come chiede l'opposizione ma esonera il ministro dell'Interno e il procuratore generale. Akayev, che sta affrontando violente proteste nel sud per i brogli alle recenti elezioni legislative, non ha motivato l'esonero del ministro e del procuratore . Il regime filo-russo sta cercando il dialogo con gli oppositori che hanno controllano quasi meta' del Paese e cosi' il premier Tanayev e' partito stamani per il sud. Intanto la polizia ha disperso oggi con la forza una manifestazione di protesta a Bishkek. Gli agenti, in assetto antisommossa, sono intervenuti dopo che i dimostranti, circa 200, sono venuti alle mani con le donne che partecipavano a una manifestazione di appoggio al presidente Askar Akayev. Negli ultimi giorni nel sud si sono svolte massicce manifestazioni di protesta organizzate dall'opposizione, secondo la quale il secondo turno delle elezioni parlamentari, il 13 marzo, e' stato inficiato da brogli che hanno favorito i sostenitori del presidente. '''ITALIA''' |
Line 135: | Line 199: |
'''titolo''' Milano, tre esplosioni all'alba. Colpiti da alcuni ordigni McDonald's,BlockBuster e un bancomat | '''titolo''' Milano, tre esplosioni all'alba. Colpiti da alcuni ordigni Mcdonald's,Blockbuster e un bancomat |
Line 150: | Line 214: |
'''titolo''' Devolution al Senato, tensione in aula '''fonte''' agenzia '''testo''' In corso al Senato le dichiarazioni di voto al disegno di legge di riforma della Parte II della Costituzione italiana. Anche oggi tensione in aula, con il presidente Pera che ha sospeso la seduta quando i senatori dell'opposizione hanno esposto il tricolore. L'Unione non parteciperà al voto in segno di protesta per quello che ritengono uno stravolgimento della Carta costituzionale. Unico a restare nell'aula di palazzo Madama sara' il capogruppo dei Ds Gavino Angius, che parlera' a nome di tutto il centrosinistra nella dichiarazione di voto finale. Il centrodestra non intende essere secondo a nessuno, tantomeno ai tricolori agitati dal centrosinistra. Dopo il voto sulle riforme vengono esposti in Aula enormi striscioni tricolori dove si legge: "nasce la nuova Italia. Stop ai ribaltoni". Luigi Bobbio di AN sventola un tricolore. Il Presidente del Senato, di fronte alla nuova manifestazione nazionalista, sospende la seduta per cinque minuti |
|
Line 200: | Line 272: |
Provare a chiamare Amnesty sulla conferenza stampa che hanno fatto stamattina contro le armi che a pranzo non si era ancora conclusa (064490224 3486974361) |
[:rorinterattiva: Home page Ror interattiva] |
[#appunti Appunti e note redazionali] |
Gr 19:30
Sommariopippo
In primo Piano
Titolo:
Fonte:
Testo:
Audio:
Editoriale
NOTIZIE BREVI
Esteri
Titolo:
Fonte:
Testo:
Esteri
Titolo:
Fonte:
Testo:
Siparietto:
GR 19.30
ITALIA
Titolo: Termini Imerese Operai fiat e dell'indotto in lotta. Fonte: Area 23.03.05 Testo: Giornata di protesta dei metalmeccanici dello stabilimento Fiat di Termini Imerese e dell'indotto, che temono per il loro futuro occupazionale dopo l'inizio, lunedi', di 5 mesi di cassa integrazione nella fabbrica automobilistica. La protesta ha paralizzato alle 10 tutta la rete viaria in entrata e in uscita da Palermo. I metalmeccanici stanno attuando all'altezza dell'area industriale di Termini blocchi sull'autostrada Palermo-Catania e sulla statale Palermo-Messina, e anche sulla ferrovia Palermo-Messina nella stazione di Fiumetorto. L'autostrada Palermo-Trapani, che serve anche l'aeroporto Falcone-Borsellino e' interrotta allo svincolo di Carini, dove hanno sede alcune imprese dell'indotto, mentre sulla statale Palermo-Agrigento i dimostranti, anche qui dell'indotto, hanno invaso la carreggiata al bivio Manganaro. Circa 200 operai si sono concentrati dalle 9 nel piazzale di fronte alla Fiat nell'area industriale di Termini, e altrettanti si sono ritrovati a Carini, dove ha sede una delle piu' grosse aziende di componentistica per la Fiat, la Automotive, dov'e' stato inscenato un "funerale" dell'indotto: i dimostranti hanno portato in corte una bara, precedeuta da un cartello con la scritta "Grazie Cuffaro". I lavoratori, con i sindacati di categoria Fim, Fiom e Uilm , chiedono l'accelerazione del tavolo presso la Presidenza del Consiglio, per trovare soluzioni alla vertenza. Un appello al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, viene rivolto dai segretari generali di Cgil Cisl e Uil siciliane, Carmelo Diliberto, Paolo Mezzio, Claudio Barone: "Si faccia in fretta- dicono- con l'apertura del negoziato anche per evitare problemi di ordine pubblico".
Titolo: Paolo Dorigo ottine il trasferimento a casa Fonte: Avvocati di Paolo Dorigo, 23 marzo 2005 Testo: il Tribunale di Sorveglianza di Perugia ha concesso a Paolo Dorigo il trasferimento presso il suo domicilio di Mira per poter finalemente effettuare tutti i controlli tecnici e sanitari che Paolo chiedeva da anni.Entro cinque giorni Paolo dovrebbe quindi lasciare il carcere di Spoleto e raggiungere casa sua.
IRAQ
La polizia irachena, appoggiata dalle truppe Usa, avrebbe inflitto un duro colpo alla guerriglia nell'Iraq settentrionale. Un ufficiale americano di stanza a Tikrit ha confermato che sono stati uccisi numerosi ribelli, ma non è stato in grado di fornire un numero preciso. La base era situata in una zona remota, non lontano dalle rive del lago Thathar, 180 chilometri circa a nordovest di Baghdad, al confine fra le province a maggioranza sunnita di Al Anbar E Salahdin. A Baghdad due artificieri sono morti per l'esplosione di una bomba che stavano disinnescando. Sul piano politico sembra quasi fatto l'accordo per il nuovo governo iracheno. I due schieramenti che hanno vinto le elezioni, sciiti e curdi, stanno trattando sugli ultimi tre ministeri ancora da da assegnare: difesa, finanze e petrolio.Proprio per contrastare la guerriglia i responsabili politici iracheni starebbero valutando l'ipotesi di affidare a un arabo sunnita la guida del ministero della Difesa.
LEGA ARABA
concluso vertice Algeri ALGERI,23 MAR- Con un discorso del presidente algerino Abdelaziz Bouteflika si e' concluso ad Algeri il 17/o vertice della Lega Araba. L'assemblea, alla quale hanno partecipato 13 capi di stato e sovrani (mentre gli altri 9 paesi sono stati rappresentati da ministri e principi), ha adottato la 'dichiarazione di Algeri' che rilancia in particolare l'iniziativa per una pace globale in medioriente, di ispirazione saudita. Il testo e' gia' stato respinto da Israele.
BEIRUT
Alla vigilia del rapporto Onu su attentato del 14/2 a Beirut (ANSA) - BEIRUT, 23 MAR - Il giudice libanese incaricato delle indagini sull'uccisione dell'ex premier Rafik Hariri si e' dimesso dall'incarico. Il fatto avviene 48 ore prima della diffusione del rapporto degli investigatori Onu sull'attentato del 14 febbraio a Beirut. Lo ha riferito il quotidiano libanese Al- Mostaqbal, fondato dallo scomparso Hariri. Secondo il quotidiano, l'Alto consiglio della magistratura deve ancora accettare le dimissioni del giudice Michel Abou Arraj.
AFGANISTAN
Due basi della ‘coalizione’ sotto il controllo americano nel sud-est dell'Afghanistan, sono state attaccate dai ribelli con razzi anticarro. Non ci sono vittima, ha detto una fonte ufficiale dell'esercito americano. Cinque ribelli, secondo la stessa fonte, sarebbero rimasti uccisi nello scontro a fuoco seguito al primo attacco. La coalizione sotto il comando militare americano in Afghanistan puo' contare circa 18.000 soldati, per lo piu' impegnati nelle regioni del sud e del sud-est.
CECENIA
Rizvan Chitigov, leader di un gruppo separatista ceceno, è stato ucciso in uno scontro a fuoco a pochi chilometri da Shali. Lo hanno annunciato le agenzie di stampa russe. La Tass riferisce che i servizi russi (FSB) hanno promesso il pagamento di una forte somma a coloro che con le loro informazioni hanno permesso la localizzazione di Chitigov. L'importo è lo stesso della "taglia" promessa per la cattura o la morte di un altro super-ricercato, Shamil Basayev. Per la localizzazione che ha permesso l'uccisione dell'ex presidente ceceno Aslan Maskhadov, è stata pagata una somma pari a 10 milioni di dollari. Chitigov, 40 anni, secondo fonti dei servizi anti-terrorismo era coinvolto nel rapimento e uccisione di quattro operatori dell'Osce (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa) avvenuto nel 1999, e di molti attentati, tra i quali quello a piazza Manez, a Mosca.
AUSTRALIA
CANBERRA ‘AMMORBIDISCE’ POLITICHE SU IMMIGRAZIONE
Decine di profughi reclusi da tempo in Australia potrebbero essere rilasciati entro le prossime settimane dopo che il governo si è detto pronto a rinunciare alla detenzione a tempo indeterminato di coloro che si sono visti rifiutare la richiesta di asilo nel Paese. Con una decisione che sembra ‘ammorbidire’ le dure politiche sull’immigrazione adottate negli ultimi anni da Canberra, il primo ministro John Howard ha stabilito che, quando un richiedente asilo ha esaurito tutte le procedure giuridiche per ottenere di rimanere in Australia e non ci è riuscito, “non è ragionevole che continui a restare in stato di detenzione”, anche se non può essere rimandato nel proprio Paese in tempi brevi per ragioni di carattere politico o umanitario. Howard ha tuttavia specificato che il richiedente asilo in questione non potrà automaticamente essere considerato alla stregua di un rifugiato; piuttosto gli verrà concesso un nuovo tipo di visto ‘ad hoc’ per il suo caso. Il dipartimento per l’Immigrazione ha ricordato che attualmente ci sono 120 richiedenti asilo reclusi da più di tre anni nei centri di detenzione per profughi, di cui però 30 hanno presentato richiesta dello status di rifugiati. Le nuove disposizioni dovrebbero favorire soprattutto i profughi che provengono da nazioni in cui non possono rientrare per motivi di sicurezza, come Iraq e Afghanistan. Resta aperto, sottolinea il quotidiano australiano ‘The Age’, il caso-simbolo di Qazim, originario del Kashmir - Stato indiano conteso tra India e Pakistan e teatro di una decennale guerriglia - che è recluso in un centro di detenzione da oltre 6 anni. Le autorità sostengono che Qazim non collabora con loro per le procedure necessarie a verificare la sua identità. In base alla legge australiana, le migliaia di clandestini che con sempre maggiore frequenza approdano sulle coste del Paese vengano rinchiusi in centri di raccolta per il periodo necessario a istruire una pratica che porterà alla concessione dell’asilo o alla loro espulsione. Di fatto i richiedenti asilo attendono anche 3 o 4 anni prima di vedere espletata la loro pratica e, nel frattempo, sono costretti a vivere in complessi abitativi situati in zone sperdute, dai quali è proibito fuggire.
Gr 13:00
In primo Piano
Titolo: Termini Imerese Operai fiat e dell'indotto in lotta.
Fonte: Area 23.03.05
Testo: Giornata di protesta dei metalmeccanici dello stabilimento Fiat di Termini Imerese e dell'indotto, che temono per il loro futuro occupazionale dopo l'inizio, lunedi', di 5 mesi di cassa integrazione nella fabbrica automobilistica. La protesta ha paralizzato alle 10 tutta la rete viaria in entrata e in uscita da Palermo. I metalmeccanici stanno attuando all'altezza dell'area industriale di Termini blocchi sull'autostrada Palermo-Catania e sulla statale Palermo-Messina, e anche sulla ferrovia Palermo-Messina nella stazione di Fiumetorto. L'autostrada Palermo-Trapani, che serve anche l'aeroporto Falcone-Borsellino e' interrotta allo svincolo di Carini, dove hanno sede alcune imprese dell'indotto, mentre sulla statale Palermo-Agrigento i dimostranti, anche qui dell'indotto, hanno invaso la carreggiata al bivio Manganaro. Circa 200 operai si sono concentrati dalle 9 nel piazzale di fronte alla Fiat nell'area industriale di Termini, e altrettanti si sono ritrovati a Carini, dove ha sede una delle piu' grosse aziende di componentistica per la Fiat, la Automotive, dov'e' stato inscenato un "funerale" dell'indotto: i dimostranti hanno portato in corte una bara, precedeuta da un cartello con la scritta "Grazie Cuffaro". I lavoratori, con i sindacati di categoria Fim, Fiom e Uilm , chiedono l'accelerazione del tavolo presso la Presidenza del Consiglio, per trovare soluzioni alla vertenza. Un appello al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, viene rivolto dai segretari generali di Cgil Cisl e Uil siciliane, Carmelo Diliberto, Paolo Mezzio, Claudio Barone: "Si faccia in fretta- dicono- con l'apertura del negoziato anche per evitare problemi di ordine pubblico".
Audio: no
NOTIZIE BREVI
ESTERI
Titolo: Iraq - commandos governativi fanno fuori 80 guerriglieri
Fonte: France Press 23 marzo 2005
Testo: Le forze speciali del ministero dell'Interno iracheno avrebbero eliminato circa 80 guerriglieri in scontri avvenuti a nord di Bagdad. Lo ha detto all'agenzia France Press un ufficiale superiore del centro di coordinamento militare iracheno. «Abbiamo ucciso 80 uomini armati in una battaglia durata 17 ore a ovest di Tikrit, vicino al lago Tharthar», ha detto il colonnello Mohammad Ibrahim. «Nel corso della battaglia noi abbiamo perso 12 uomini, quattro dei quali ufficiali».
Titolo: Beirut, esplosione: tre morti, feriti
Fonte Agenzia 23/3/2005
Testo Tre morti e numerosi feriti,sono il bilancio di un attentato dinamitardo nel centro commerciale di Junieh, sobborgo cristiano a Nord di Beirut, in Libano. Lo ha reso noto la polizia libanese. L'esplosione, di origine ancora ignota, ha devastato un edificio di una decina di piani, due dei quali sono andati completamente distrutti.
Il centro era era chiuso e deserto. Gli attentatori, verosimilmente non intendevano causare una strage come invece sarebbe avvenuto in pieno giorno. E' stato un attentato dinamitardo di spaventosa potenza distruttiva ha colpito l'Altavista Tower, un grande complesso commerciale a Kaslik, nei pressi di Junieh, un sobborgo cristiano una ventina di chilometri a nord di Beirut.
L'attentato avviene mentre e' in atto un ritiro delle forze siriane (finora arbitro, se non regista, delle vicende libanesi) cominciato con un loro ridispiegamento verso la valle della Bekaa. Non vi e' stata, finora, nessuna rivendicazione. Potrebbe essere un nuovo "messaggio delle forze dell'ombra".
titolo Femministe, lesbiche e punk bloccano la marcia dell’orgoglio del maschio messicano
Fonte Les Voz, bollettino di cultura lesbica femminista del Messico, 20 marzo 2005
testo Città del Messico - Il corteo per la “dignità dell’orgoglio del maschio” avrebbe forse dovuto cambiar nome, perché erano più i detrattori che i simpatizzanti, i quali si sono dispersi, spaventati dai gruppi di femministe, lesbiche e gay che li hanno qualificati come fascisti. Solo 12 uomini hanno resistito fino alla fine, anche se sotto scorta della polizia.
Non appena avviato il corteo, gli uomini sono stati circondati da un gruppo di punk, i quali hanno bloccato la marcia. Solo l’intervento della polizia ha aperto il passo al corteo.
Ma subito dopo i simpatizzanti dell’orgoglio del maschio messicano sono stati circondati dalle femministe e dalle lesbiche. Un gruppo di femministe in quel momento ha dato fuoco ad un enorme pene di carta. Nel frattempo i punk strappavano i cartelli e gli striscioni ai machisti, ballandoci sopra. Altri punk, intanto, li bersagliavano, con lancio di uova.
Titolo ONU: MINISTRI ESTERI UE SOSTENGONO RIFORMA ANNAN
Fonte Agenzia
Testo I ventincinque ministri degli Esteri dell'Unione europea sostengono "al 100%" il progetto di riforma delle Nazioni Unite presentato dal segretario generale, Kofi Annan. Lo ha riferito la presidenza di turno lussemburghese dell'Ue
Titolo Kirghizistan - Presidente esonera ministro Interno e procuratore generale
Fonte Agenzia
Testo Il presidente del Kirghizistan Akayev non si dimette come chiede l'opposizione ma esonera il ministro dell'Interno e il procuratore generale. Akayev, che sta affrontando violente proteste nel sud per i brogli alle recenti elezioni legislative, non ha motivato l'esonero del ministro e del procuratore . Il regime filo-russo sta cercando il dialogo con gli oppositori che hanno controllano quasi meta' del Paese e cosi' il premier Tanayev e' partito stamani per il sud. Intanto la polizia ha disperso oggi con la forza una manifestazione di protesta a Bishkek. Gli agenti, in assetto antisommossa, sono intervenuti dopo che i dimostranti, circa 200, sono venuti alle mani con le donne che partecipavano a una manifestazione di appoggio al presidente Askar Akayev. Negli ultimi giorni nel sud si sono svolte massicce manifestazioni di protesta organizzate dall'opposizione, secondo la quale il secondo turno delle elezioni parlamentari, il 13 marzo, e' stato inficiato da brogli che hanno favorito i sostenitori del presidente.
ITALIA
Titolo: Paolo Dorigo ottine il trasferimento a casa
Fonte: Avvocati di Paolo Dorigo, 23 marzo 2005
Testo: il Tribunale di Sorveglianza di Perugia ha concesso a Paolo Dorigo il trasferimento presso il suo domicilio di Mira per poter finalemente effettuare tutti i controlli tecnici e sanitari che Paolo chiedeva da anni.Entro cinque giorni Paolo dovrebbe quindi lasciare il carcere di Spoleto e raggiungere casa sua.
titolo Milano, tre esplosioni all'alba. Colpiti da alcuni ordigni Mcdonald's,Blockbuster e un bancomat
Fonte Agenzia 23 mar. 2005
testo Tre ordigni di fattura artigianale sono esplosi all'alba a Milano. Obiettivi, in tre diverse zone del capoluogo lombardo, un McDonald's, un BlockBuster e un Bancomat di Banca Intesa. I danni sono limitati. Come ordigni sono state usati rispettivamente bombolette spray, un petardo e una bomba carta.
Il primo ordigno è esploso alle 2:23 in via Marco d'Agrate per strada, tra la vetrina del McDonald's e un cestino dei rifiuti. Sono scoppiate due bombolette simili a quelle spray, non si sa come innescate. E' rimasta danneggiata lievemente la vetrina. Il secondo è scoppiato alle 5 in corso Sempione 50. Quello che molto probabilmente era un grosso petardo (non sono stati trovati residui) è stato appoggiato sulla consolle di un Bancomat di Banca Intesa. L'esplosione ha danneggiato l'apparecchio solo esternamente. Il terzo scoppio è avvenuto poco prima delle 6 in viale Piceno, davanti alla vetrina della catena dei Block Buster. Qui sarebbe stata usata una bomba carta, che ha provocato un buco di una decina di centimetri nella vetrata.
titolo Bologna: bomba carta ad Alternativa sociale
fonte Agenzia 23 marzo 2005
testo Una bomba carta artigianale è esplosa alle 4,40 a Bologna davanti alla sede di Forza Nuova, movimento che fa parte di Alternativa sociale di Alessandra Mussolini, nel periferico quartiere di San Donato. La deflagrazione ha scardinato la saracinesca, rotto le vetrate e danneggiato gli arredi interni senza però provocare feriti (a parte un piccione che è morto). L'ordigno, composto al 90% da polvere pirica, probabilmente aveva anche un timer ed è stato posto tra la saracinesca e la vetrata.
titolo Devolution al Senato, tensione in aula
fonte agenzia
testo In corso al Senato le dichiarazioni di voto al disegno di legge di riforma della Parte II della Costituzione italiana. Anche oggi tensione in aula, con il presidente Pera che ha sospeso la seduta quando i senatori dell'opposizione hanno esposto il tricolore. L'Unione non parteciperà al voto in segno di protesta per quello che ritengono uno stravolgimento della Carta costituzionale. Unico a restare nell'aula di palazzo Madama sara' il capogruppo dei Ds Gavino Angius, che parlera' a nome di tutto il centrosinistra nella dichiarazione di voto finale. Il centrodestra non intende essere secondo a nessuno, tantomeno ai tricolori agitati dal centrosinistra. Dopo il voto sulle riforme vengono esposti in Aula enormi striscioni tricolori dove si legge: "nasce la nuova Italia. Stop ai ribaltoni". Luigi Bobbio di AN sventola un tricolore. Il Presidente del Senato, di fronte alla nuova manifestazione nazionalista, sospende la seduta per cinque minuti
Siparietto:
Gr 9:30
ESTERI
MEDIO ORIENTE
La fine del conflitto israelo-palestinese è al centro del vertice della Lega Araba in corso da ieri ad Algeri. Secondo indiscrezioni, la dichiarazione finale dovrebbe rilanciare il piano di pace formulato a Beirut nel 2002. Presenti al summit, il segretario dell'Onu Kofi Annan e il responsabile della politica estera Solana.
Questo eccesso di ottimismo espresso dai vertici dei paesi arabi è confermato dalla programmata visita del presidente russo Vladimir Putin che ha annunciato la sua visita in Israele il 27 e 28 aprile prossimi. Per il capo del Cremlino sarà una visita storica perchè è la prima di un presidente russo o sovietico nel Paese israeliano.
Chi si incarica di raffreddare questa ondata, assai poco reale, di ottimismo è proprio l'esercito israeliano che ha chiuso i Territori palestinesi in occasione delle festivita' di Purim (la più gioiosa tra le festività ebraiche, è la festa più amata dai bambini. Cade a metà del mese ebraico di Adar e ricorda il sovvertimento delle sorti e il conseguente scampato pericolo per il popolo ebraico. )
In Libano, dopo le due massicce manifestazioni pro e anti siriane che però entrambe avevavno espresso la volontà di giungere a un governo di coalizione per evitare tensioni che ricordano la sanguinosa guerra civile degli anni '80, un attentato rischia di riportare il paese in una tensione incontrollata. L'attentato è avvenuto nella notte in un centro commerciale in un sobborgo cristiano a nord di Beirut. L'esplosione che ha devastato due piani di un edificio ha causato la morte di tre persone. Numerosi i feriti, nonostante il centro fosse chiuso.
La realtà irachena da parte sua non subisce modificazione rispetto a una costante azioni della guerriglia che non accenna a diminuire. E' avvenuto a Tikrit l'ultimo attentato nel quale hanno perso la vita sette poliziotti iracheni durante scontri con la guerriglia, nel nord dell'Iraq. Altri 6 sono rimasti feriti. Uccisi anche un'ottantina di insorti secondo le fonti del comando Usa.
Si rasserena la tensione nei confronti dell'IRAN sul problema del NUCLEARE Il primo ministro britannico Tony Blair, in un'intervista al mensile musulmano 'Muslim News', ha detto che "per il momento" non e' stata programmata alcuna azione militare contro l'Iran per fermare il suo programma nucleare. "Francia, Germania e Gran Bretagna stanno lavorando insieme per convincere gli iraniani a rispettare le regole dell'Autorita' dell'energia atomica", ha detto il premier. "Per ora stiamo percorrendo la strada diplomatica. Nessuno sta parlando d'altro, per il momento".
KIRGHIZISTAN: LICENZIATI MINISTRO INTERNO E PROCURATORE
Sono stati licenziati il ministro dell'Interno e il procuratore generale del Kirghizistan, attraversato da proteste, anche violente, per il risultato delle elezioni parlamentari inficiate dai brogli. Il presidente Askar Akayev ha dato il ben servito al ministro Bakirdin Subanbekov e al procuratore Myktybek Abdyldayev. Al posto di Subanbekov ha nominato il capo della polizia della capitale, Keneshbek Dushebayev, mentre la poltrona di Abdyldayev sara' occupata da Marat Sutalinov. Con questa mossa Akayev, che ha pubblicamente escluso il ricorso alla violenza per risolvere la crisi, sembra voler andare incontro all'opposizione che da due giorni ha preso il controllo di due citta' del sud del Paese, Jalal Abad e Osh.
INTERNI
Pordenone. Registrate 2 lievi scosse sismiche Due lievi scosse di terremoto di magnitudo 2,3 e 2,8 gradi della scala Richter sono state registrate nella notte in provincia di Pordenone. L'epicentro è stato localizzato tra i comuni di Cavasso Nuovo, Fanna e Meduno. Nessun ferito o danno.
Nella notte esplosi tre ordigni a Milano Tre ordigni sono esplosi nella notte a Milano. Obiettivi degli attentati, il primo alle due l'ultimo alle cinque, la vetrina di un Mac Donald, un punto vendita di BlockBuster ed un bancomat di banca Intesa. Gli ordigni, di fattura rudimentale, hanno provocato danni ma non ci sono feriti. Al momento non sono giunte rivendicazioni.
Appunti e note redazionali
sentire iniziativa contro TAV
In occasione del 61esimo anniversario dell'eccidio delle Fosse Ardeatine (24 marzo) i compagn@ della Strada portano un fiore di fronte al mausoleo delle Fosse ardeatine alle ore 10 del 23 marzo
Provare a chiamare Amnesty sulla conferenza stampa che hanno fatto stamattina contro le armi che a pranzo non si era ancora conclusa (064490224 3486974361)
[#top Torna a inizio pagina] |