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Titolo: '''Stato d'emergenza contro i contadini in Peru'''
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Fonte:
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Testo: Il governo peruviano ha proclamato oggi lo stato d’emergenza nelle province andine di Andahuaylas e Chincheros a causa della “persistenza delle alterazioni dell’ordine pubblico” provocate dallo sciopero degli agricoltori della zona in atto. Il decreto supremo numero 028-2005 Pcm, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale odierna, estende la misura per 30 giorni e non esclude l’adozione del coprifuoco, nel caso in cui le migliaia di agricoltori scesi in strada per chiedere “una riforma agraria integrale” e la costruzione immediata dell’asse trasversale viario Ayacucho-Andahuaylas-Abancay, considerato fondamentale dai contadini delle due province per lo sviluppo dell’economia locale. Con un comunicato il ministero dei Trasporti e delle comunicazioni ha riconosciuto la strategicità e urgenza dell’asse viario e ha promesso di mettere presto allo studio, forse già alla fine del mese, la costruzione di una variante all’asse Champapococha-Toctopata-Huancarama-Empalme (Strada 3S) per soddisfare le esigenze dei manifestanti. Il governo, però, ha rifiutato l’apertura di qualsiasi dialogo stante la situazione di persistente mobilitazione sociale nelle due province. “Sotto pressione non possiamo dialogare” ha detto a questo proposito il ministro dell’Agricoltura, Julio Escudero, spiegando che l’esecutivo intende trovare una via di compromesso per aiutare i contadini, tra l’altro acquistando 5.000 tonnellate di patate, così da far fluire crediti nelle tasche degli agricoltori. Il governo intende inviare delegati per avviare trattative solo dietro la promessa di una tregua sociale di 72 ore. “Volevamo risposte, ci hanno mandato i militari” ha risposto uno dei portavoce della protesta.
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'''Italia'''
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## FORMATO CON CUI INSERIRE LE NOTIZIE, RIPETUTO PER OGNI NOTIZIA DELLE DIVERSE SEZIONI '''Fallisce il negoziato Maoisti-governo in Andhra Pradesh (India)'''
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Titolo: I ribelli maoisti dello Stato indiano meridionale dell’Andhra Pradesh sostengono di aver perso ogni speranza di raggiungere la pace con il governo locale e accusano i poliziotti di aver aumentato le violenze dopo il fallimento di una tregua decisa oltre tre mesi fa. "Rinunciamo alle nostre responsabilità di emissari dei maoisti perchè il governo non è riuscito ad assicurare una relativa pace nei villaggi" ha detto Varavara Rao, uno dei portavoce della delegazione per il negoziato. Per il governo si è trattato di "mancanza di comunicazione". I colloqui si erano interrotti nel gennaio scorso dopo l’uccisione di 12 estremisti in scontri armati con la polizia; da allora la guerriglia aveva proposto nuove condizioni per tornare al tavolo dei negoziati, tra cui la fine di tutte le operazioni delle forze di sicurezza contro di loro e le dimissioni di quattro commissari distrettuali. Secondo alcune stime, dal fallimento del cessate-il-fuoco sono morte oltre 110 persone, la metà dei quali ribelli. È dalla fine degli anni Sessanta che i maoisti lottano in questo e in altri Stati dell’India nord-orientale con lo scopo di dare le terre ai contadini poveri. Gli armati prendono di mira di solito proprietà governative e posti di polizia.
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## FONTE E DATA
Fonte:
'''Aubenas: 3 mesi di sequestro'''
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Testo: Il 5 gennaio scorso scompariva, rapita da un ignoto gruppo, la giornalista francese Florence Aubenas, 43 anni, inviata dal quotidiano transalpino ‘Liberation’ a condurre un’inchiesta su uno degli argomenti più scottanti della guerra irachena: il destino dei profughi di Falluja, la città sunnita a ovest di Baghdad presa d'assalto nel novembre 2004 dall’esercito statunitense, lo stesso argomento su cui indagava la giornalista italiana del ‘Manifesto’ Giuliana Sgrena quando fu sequestrata. Con la Aubenas, quel giorno di 3 mesi fa, scomparve anche la sua guida irachena, Hussein Hanoun, anch’egli ancora nelle mani dei sequestratori. Per il momento, di Florence si sa solo che il governo francese continua a nutrire ottimismo sulla possibilità di liberarla. Alcune settimane fa un video la ritraeva con il volto contuso e stanco ma in vita: lanciava un appello per la sua liberazione chiedendo aiuto al governo di Parigi; da allora non sono più trapelate notizie degne di merito, se non una recente dichiarazione del primo ministro francese Jean-Pierre Raffarin, che la scorsa settimana ha espresso davanti al Parlamento, a Parigi, ottimismo sul destino della giornalista. Florence Aubenas è scomparsa con la sua guida intorno alle 11:00 del mattino del 5 gennaio 2005 dopo avere lasciato l’albergo in cui risiedeva: da allora di lei si sono perse le tracce.
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'''Parte Big Brother Award Italia 2005'''

In molti paesi è ormai una istituzione e ogni anno contribuisce a tracciare la rotta per capire dove la rivoluzione digitale stia andando e quale sia il destino del diritto alla riservatezza e della privacy. Sono i Big Brother Award che sbarcano ora anche in Italia: da oggi parte infatti la raccolta delle nomination ufficiali per il nostro paese.
Il Big Brother Award Italia 2005, qui il sito ufficiale, è un premio "in negativo" che ormai da anni viene assegnato a chi più ha danneggiato la privacy in una nazione. Nel 2005 il BBA sarà assegnato in 14 diverse nazioni, a testimonianza della crescente importanza di questo evento-appuntamento ricorrente. In Italia l'organizzazione del Premio è a cura dell'ormai celebre Progetto Winston Smith, in collaborazione con Privacy International ed altre organizzazioni.
Chiunque può proporre una nomination, basta che lo faccia entro il prossimo 30 aprile, seguendo le semplicissime istruzioni e indicando, se lo si desidera, uno o più candidati per una o più delle categorie del premio. Categorie denominate, tra le altre, anche "Minaccia da una vita", "Peggiore ente pubblico" o "Tecnologia più invasiva".

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Stato d'emergenza contro i contadini in Peru

Il governo peruviano ha proclamato oggi lo stato d’emergenza nelle province andine di Andahuaylas e Chincheros a causa della “persistenza delle alterazioni dell’ordine pubblico” provocate dallo sciopero degli agricoltori della zona in atto. Il decreto supremo numero 028-2005 Pcm, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale odierna, estende la misura per 30 giorni e non esclude l’adozione del coprifuoco, nel caso in cui le migliaia di agricoltori scesi in strada per chiedere “una riforma agraria integrale” e la costruzione immediata dell’asse trasversale viario Ayacucho-Andahuaylas-Abancay, considerato fondamentale dai contadini delle due province per lo sviluppo dell’economia locale. Con un comunicato il ministero dei Trasporti e delle comunicazioni ha riconosciuto la strategicità e urgenza dell’asse viario e ha promesso di mettere presto allo studio, forse già alla fine del mese, la costruzione di una variante all’asse Champapococha-Toctopata-Huancarama-Empalme (Strada 3S) per soddisfare le esigenze dei manifestanti. Il governo, però, ha rifiutato l’apertura di qualsiasi dialogo stante la situazione di persistente mobilitazione sociale nelle due province. “Sotto pressione non possiamo dialogare” ha detto a questo proposito il ministro dell’Agricoltura, Julio Escudero, spiegando che l’esecutivo intende trovare una via di compromesso per aiutare i contadini, tra l’altro acquistando 5.000 tonnellate di patate, così da far fluire crediti nelle tasche degli agricoltori. Il governo intende inviare delegati per avviare trattative solo dietro la promessa di una tregua sociale di 72 ore. “Volevamo risposte, ci hanno mandato i militari” ha risposto uno dei portavoce della protesta.

Fallisce il negoziato Maoisti-governo in Andhra Pradesh (India)

I ribelli maoisti dello Stato indiano meridionale dell’Andhra Pradesh sostengono di aver perso ogni speranza di raggiungere la pace con il governo locale e accusano i poliziotti di aver aumentato le violenze dopo il fallimento di una tregua decisa oltre tre mesi fa. "Rinunciamo alle nostre responsabilità di emissari dei maoisti perchè il governo non è riuscito ad assicurare una relativa pace nei villaggi" ha detto Varavara Rao, uno dei portavoce della delegazione per il negoziato. Per il governo si è trattato di "mancanza di comunicazione". I colloqui si erano interrotti nel gennaio scorso dopo l’uccisione di 12 estremisti in scontri armati con la polizia; da allora la guerriglia aveva proposto nuove condizioni per tornare al tavolo dei negoziati, tra cui la fine di tutte le operazioni delle forze di sicurezza contro di loro e le dimissioni di quattro commissari distrettuali. Secondo alcune stime, dal fallimento del cessate-il-fuoco sono morte oltre 110 persone, la metà dei quali ribelli. È dalla fine degli anni Sessanta che i maoisti lottano in questo e in altri Stati dell’India nord-orientale con lo scopo di dare le terre ai contadini poveri. Gli armati prendono di mira di solito proprietà governative e posti di polizia.

Aubenas: 3 mesi di sequestro

Il 5 gennaio scorso scompariva, rapita da un ignoto gruppo, la giornalista francese Florence Aubenas, 43 anni, inviata dal quotidiano transalpino ‘Liberation’ a condurre un’inchiesta su uno degli argomenti più scottanti della guerra irachena: il destino dei profughi di Falluja, la città sunnita a ovest di Baghdad presa d'assalto nel novembre 2004 dall’esercito statunitense, lo stesso argomento su cui indagava la giornalista italiana del ‘Manifesto’ Giuliana Sgrena quando fu sequestrata. Con la Aubenas, quel giorno di 3 mesi fa, scomparve anche la sua guida irachena, Hussein Hanoun, anch’egli ancora nelle mani dei sequestratori. Per il momento, di Florence si sa solo che il governo francese continua a nutrire ottimismo sulla possibilità di liberarla. Alcune settimane fa un video la ritraeva con il volto contuso e stanco ma in vita: lanciava un appello per la sua liberazione chiedendo aiuto al governo di Parigi; da allora non sono più trapelate notizie degne di merito, se non una recente dichiarazione del primo ministro francese Jean-Pierre Raffarin, che la scorsa settimana ha espresso davanti al Parlamento, a Parigi, ottimismo sul destino della giornalista. Florence Aubenas è scomparsa con la sua guida intorno alle 11:00 del mattino del 5 gennaio 2005 dopo avere lasciato l’albergo in cui risiedeva: da allora di lei si sono perse le tracce.

Parte Big Brother Award Italia 2005

In molti paesi è ormai una istituzione e ogni anno contribuisce a tracciare la rotta per capire dove la rivoluzione digitale stia andando e quale sia il destino del diritto alla riservatezza e della privacy. Sono i Big Brother Award che sbarcano ora anche in Italia: da oggi parte infatti la raccolta delle nomination ufficiali per il nostro paese. Il Big Brother Award Italia 2005, qui il sito ufficiale, è un premio "in negativo" che ormai da anni viene assegnato a chi più ha danneggiato la privacy in una nazione. Nel 2005 il BBA sarà assegnato in 14 diverse nazioni, a testimonianza della crescente importanza di questo evento-appuntamento ricorrente. In Italia l'organizzazione del Premio è a cura dell'ormai celebre Progetto Winston Smith, in collaborazione con Privacy International ed altre organizzazioni. Chiunque può proporre una nomination, basta che lo faccia entro il prossimo 30 aprile, seguendo le semplicissime istruzioni e indicando, se lo si desidera, uno o più candidati per una o più delle categorie del premio. Categorie denominate, tra le altre, anche "Minaccia da una vita", "Peggiore ente pubblico" o "Tecnologia più invasiva".


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