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Dopo due mesi di tregua e di trattativa tra il governo israeliano e l'ANP palestinese, la situazione rischia di tornare incandescente. L'strema destra israeliana, legata alle associazioni dei coloni, cerca di far fallire il piano Sharon di ritir, manifestando in migliaia sua spianata delle moschee per provocare una reazione palestinese e interrompere la trattative. Sharon che 5 anni fa promosse e diresse analoghe provocazioni nello stesso luogo, oggi è costretto a schierare 3.000 soldati, con momenti di tensione e decine di arresti tra ebrei ultraortodossi e fedeli musulmani. Intanto Israele ha chiesto all'Anp la cessazione immediata degli attacchi di mortaio e dei lanci di razzi contro le colonie israeliane di Gaza. Il ministro Mofaz ha avvertito che e' a rischio il cessate il fuoco, ma a Gaza la tensione resta alta dopo l'uccisione di tre palestinesi da parte di soldati israeliani. Una unita' di paracadutisti ha catturato in Cisgiordania un militante di Tanzim (al-Fatah) che preparava un attentato in collaborazione |
Dopo due mesi di tregua e di trattativa tra il governo israeliano e l'ANP palestinese, la situazione rischia di tornare incandescente. L'strema destra israeliana, legata alle associazioni dei coloni, cerca di far fallire il piano Sharon di ritir, manifestando in migliaia sua spianata delle moschee per provocare una reazione palestinese e interrompere la trattative. Sharon che 5 anni fa promosse e diresse analoghe provocazioni nello stesso luogo, oggi è costretto a schierare 3.000 soldati, con momenti di tensione e decine di arresti tra ebrei ultraortodossi e fedeli musulmani. Intanto Israele ha chiesto all'Anp la cessazione immediata degli attacchi di mortaio e dei lanci di razzi contro le colonie israeliane di Gaza. Il ministro Mofaz ha avvertito che e' a rischio il cessate il fuoco, ma a Gaza la tensione resta alta dopo l'uccisione di tre palestinesi da parte di soldati israeliani. Una unita' di paracadutisti ha catturato in Cisgiordania un militante di Tanzim (al-Fatah) che preparava un attentato in collaborazione |
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A NABLUS stamattina incursione israeliana nel centro della città nel nord della Cisgiordania occupata. I militari, appoggiati da un elicottero da guerra, hanno circondato diverse abitazioni alla ricerca di militanti palestinesi. |
A NABLUS stamattina incursione israeliana nel centro della città nel nord della Cisgiordania occupata. I militari, appoggiati da un elicottero da guerra, hanno circondato diverse abitazioni alla ricerca di militanti palestinesi. |
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Gli occupanti anglo-americani e i loro alleati iracheni avevano manifestato ampio ottimismo dopo la conclusione delle complesse trattative per dare una veste istituzionale, almeno formale, al cosiddetto "nuovo Iraq". Erano state nominate le più importanti cariche dello stato, rispettivamente il portavoce del parlamento risultato dalle elezioni farsa di fine Gennaio, poi il Presidente della Repubblica: il Kurdo Jalal Talabani che aveva a sua volta incaricato lo scita Al Jafari di formare il nuovo governo. Ma nella giornata di ieri le decine e decine di migliaia di manifestanti nelle principali città irachene si sono incaricate di raffreddare questi ottimismi. Questi manifestanti di diverse provenienze politiche e regionali, divisi su molte questioni, una cosa sono riusciti a dirla unitariamente: via gli occupanti e subito; incalzando il governo di prossima nascita che ha come primo punto della sua attività quella di concordare un piano di uscita degli eserciti occupanti dall'Iraq. Difatti, secondo le previsioni del nuovo presidente iracheno Jalal TalabaniI i soldati americani rimarranno in Iraq ancora due anni, . Stiamo cercando di costruire le nostre forze militari. Penso che potremo farlo in due anni, e allo stesso tempo manterremo ampiamente le consultazioni e il coordinamento con i nostri amici americani, ha detto Talabani in un'intervista alla Cnn. Il neo presidente ha aggiunto che la durata della permanenza delle truppe statunitensi nel suo paese dipendera' da vari fattori, compresi il comune desiderio dei popoli americano e iracheno. In questo quadro va letto anche l'inasprimento degli attentati della guerriglia che nella giornata di sabato e domenica ha messo in atto numerosi attacchi in prevalenza rivolti verso le forze di polizia e militari irachene: oltre 30 i morti di cui 15 soldati iracheni e il comandante della polizia della città di Haditha nella provincia di Anbar. E' di stanotte l'uccisione di un componente del consiglio provinciale: Un componente del consiglio provinciale di Mosul è stato assassinato, insieme al suo autista, da un gruppo non identificato. Stamattina un esponente del consiglio provinciale di Mossul e' stato assassinato da uomini armati all'esterno dell'ospedale. Secondo fonti americane, Ajeel Mechisin Ajeel si trovava in auto davanti all'ospedale quando alcuni uomini armati si sono sporti da un'altra auto e lo hanno ucciso a colpi di arma da fuoco. Ucciso anche il suo autista. Si segnalano ancora tre attentati kamikaze contro una postazione americana ad al-Qaim, nella |
Gli occupanti anglo-americani e i loro alleati iracheni avevano manifestato ampio ottimismo dopo la conclusione delle complesse trattative per dare una veste istituzionale, almeno formale, al cosiddetto "nuovo Iraq". Erano state nominate le più importanti cariche dello stato, rispettivamente il portavoce del parlamento risultato dalle elezioni farsa di fine Gennaio, poi il Presidente della Repubblica: il Kurdo Jalal Talabani che aveva a sua volta incaricato lo scita Al Jafari di formare il nuovo governo. Ma nella giornata di ieri le decine e decine di migliaia di manifestanti nelle principali città irachene si sono incaricate di raffreddare questi ottimismi. Questi manifestanti di diverse provenienze politiche e regionali, divisi su molte questioni, una cosa sono riusciti a dirla unitariamente: via gli occupanti e subito; incalzando il governo di prossima nascita che ha come primo punto della sua attività quella di concordare un piano di uscita degli eserciti occupanti dall'Iraq. Difatti, secondo le previsioni del nuovo presidente iracheno Jalal TalabaniI i soldati americani rimarranno in Iraq ancora due anni, . Stiamo cercando di costruire le nostre forze militari. Penso che potremo farlo in due anni, e allo stesso tempo manterremo ampiamente le consultazioni e il coordinamento con i nostri amici americani, ha detto Talabani in un'intervista alla Cnn. Il neo presidente ha aggiunto che la durata della permanenza delle truppe statunitensi nel suo paese dipendera' da vari fattori, compresi il comune desiderio dei popoli americano e iracheno. In questo quadro va letto anche l'inasprimento degli attentati della guerriglia che nella giornata di sabato e domenica ha messo in atto numerosi attacchi in prevalenza rivolti verso le forze di polizia e militari irachene: oltre 30 i morti di cui 15 soldati iracheni e il comandante della polizia della città di Haditha nella provincia di Anbar. E' di stanotte l'uccisione di un componente del consiglio provinciale: Un componente del consiglio provinciale di Mosul è stato assassinato, insieme al suo autista, da un gruppo non identificato. Stamattina un esponente del consiglio provinciale di Mossul e' stato assassinato da uomini armati all'esterno dell'ospedale. Secondo fonti americane, Ajeel Mechisin Ajeel si trovava in auto davanti all'ospedale quando alcuni uomini armati si sono sporti da un'altra auto e lo hanno ucciso a colpi di arma da fuoco. Ucciso anche il suo autista. Si segnalano ancora tre attentati kamikaze contro una postazione americana ad al-Qaim, nella |
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notte a Bagdad, soldati iracheni e militari della Task Force hanno arrestato 65 presunti insorti. Infine sembra sia stata resa pubblica la richiesta per la liberazione del diplomatico pachistano rapito ieri a Baghdad. '''Editoriale''' '''NOTIZIE BREVI''' '''ESTERI''' |
notte a Bagdad, soldati iracheni e militari della Task Force hanno arrestato 65 presunti insorti. Infine sembra sia stata resa pubblica la richiesta per la liberazione del diplomatico pachistano rapito ieri a Baghdad. |
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Undici vittime e centinaia di persone intrappolate sotto le macerie il bilancio provvisorio del crollo di una fabbrica tessile a Palashbari, nel distretto industriale a una trentina di chilometri da Dhaka, capitale del Bangladesh. L’edifico alto nove piani è completamente |
Undici vittime e centinaia di persone intrappolate sotto le macerie il bilancio provvisorio del crollo di una fabbrica tessile a Palashbari, nel distretto industriale a una trentina di chilometri da Dhaka, capitale del Bangladesh. L’edifico alto nove piani è completamente |
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'''Editoriale''' '''NOTIZIE BREVI''' '''ESTERI''' |
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Gr 19:30
Sommario:
In primo Piano
PALESTINA: A RISCHIO LA TREGUA CON ISRAELE
Dopo due mesi di tregua e di trattativa tra il governo israeliano e l'ANP palestinese, la situazione rischia di tornare incandescente. L'strema destra israeliana, legata alle associazioni dei coloni, cerca di far fallire il piano Sharon di ritir, manifestando in migliaia sua spianata delle moschee per provocare una reazione palestinese e interrompere la trattative. Sharon che 5 anni fa promosse e diresse analoghe provocazioni nello stesso luogo, oggi è costretto a schierare 3.000 soldati, con momenti di tensione e decine di arresti tra ebrei ultraortodossi e fedeli musulmani. Intanto Israele ha chiesto all'Anp la cessazione immediata degli attacchi di mortaio e dei lanci di razzi contro le colonie israeliane di Gaza. Il ministro Mofaz ha avvertito che e' a rischio il cessate il fuoco, ma a Gaza la tensione resta alta dopo l'uccisione di tre palestinesi da parte di soldati israeliani. Una unita' di paracadutisti ha catturato in Cisgiordania un militante di Tanzim (al-Fatah) che preparava un attentato in collaborazione con i guerriglieri libanesi Hezbollah.
A NABLUS stamattina incursione israeliana nel centro della città nel nord della Cisgiordania occupata. I militari, appoggiati da un elicottero da guerra, hanno circondato diverse abitazioni alla ricerca di militanti palestinesi.
IRAQ: MANIFESTAZIONI CONTRO GLI OCCUPANTI E NUOVI ATTACCHI SUICIDI
Gli occupanti anglo-americani e i loro alleati iracheni avevano manifestato ampio ottimismo dopo la conclusione delle complesse trattative per dare una veste istituzionale, almeno formale, al cosiddetto "nuovo Iraq". Erano state nominate le più importanti cariche dello stato, rispettivamente il portavoce del parlamento risultato dalle elezioni farsa di fine Gennaio, poi il Presidente della Repubblica: il Kurdo Jalal Talabani che aveva a sua volta incaricato lo scita Al Jafari di formare il nuovo governo. Ma nella giornata di ieri le decine e decine di migliaia di manifestanti nelle principali città irachene si sono incaricate di raffreddare questi ottimismi. Questi manifestanti di diverse provenienze politiche e regionali, divisi su molte questioni, una cosa sono riusciti a dirla unitariamente: via gli occupanti e subito; incalzando il governo di prossima nascita che ha come primo punto della sua attività quella di concordare un piano di uscita degli eserciti occupanti dall'Iraq. Difatti, secondo le previsioni del nuovo presidente iracheno Jalal TalabaniI i soldati americani rimarranno in Iraq ancora due anni, . Stiamo cercando di costruire le nostre forze militari. Penso che potremo farlo in due anni, e allo stesso tempo manterremo ampiamente le consultazioni e il coordinamento con i nostri amici americani, ha detto Talabani in un'intervista alla Cnn. Il neo presidente ha aggiunto che la durata della permanenza delle truppe statunitensi nel suo paese dipendera' da vari fattori, compresi il comune desiderio dei popoli americano e iracheno. In questo quadro va letto anche l'inasprimento degli attentati della guerriglia che nella giornata di sabato e domenica ha messo in atto numerosi attacchi in prevalenza rivolti verso le forze di polizia e militari irachene: oltre 30 i morti di cui 15 soldati iracheni e il comandante della polizia della città di Haditha nella provincia di Anbar. E' di stanotte l'uccisione di un componente del consiglio provinciale: Un componente del consiglio provinciale di Mosul è stato assassinato, insieme al suo autista, da un gruppo non identificato. Stamattina un esponente del consiglio provinciale di Mossul e' stato assassinato da uomini armati all'esterno dell'ospedale. Secondo fonti americane, Ajeel Mechisin Ajeel si trovava in auto davanti all'ospedale quando alcuni uomini armati si sono sporti da un'altra auto e lo hanno ucciso a colpi di arma da fuoco. Ucciso anche il suo autista. Si segnalano ancora tre attentati kamikaze contro una postazione americana ad al-Qaim, nella zona occidentale del paese. Due i feriti nell'esplosione delle autobombe. Mentre la scorsa notte a Bagdad, soldati iracheni e militari della Task Force hanno arrestato 65 presunti insorti. Infine sembra sia stata resa pubblica la richiesta per la liberazione del diplomatico pachistano rapito ieri a Baghdad.
Bangladesh: crolla fabbrica, muoiono molti operai
Undici vittime e centinaia di persone intrappolate sotto le macerie il bilancio provvisorio del crollo di una fabbrica tessile a Palashbari, nel distretto industriale a una trentina di chilometri da Dhaka, capitale del Bangladesh. L’edifico alto nove piani è completamente
crollato su se stesso “come un castello di carte”, hanno riferito i testimoni, dopo che si è
udita un’esplosione, probabilmente lo scoppio di una caldaia. Nella fabbrica erano presenti
almeno 250 lavoratori per il turno serale, in gran parte donne. Sul posto sono in opera i
soccorritori a cui si sono aggiunti i parenti di quelli rimasti sotto la montagna di macerie
e macchinari; oltre a tentare di estrarre le persone – 55 sono state finora tratte in salvo –
si cerca di fare arrivare aria nelle cavità sotto i detriti. In Bangladesh gli addetti al
comparto tessile sono 1,7 milioni, in grandissima maggioranza donne. La periferia di Dhaka è
punteggiata di decine di fabbriche tessili dove le operaie lavorano giorno e notte in
condizioni molto difficili: “Spesso i turni arrivano a 12 ore, con soltanto mezza giornata di
riposo alla settimana; lavorano fino a tarda notte senza ribellarsi perché sanno di poter
essere licenziate per futili motivi, dato che sono in poche ad avere un contratto” aveva
raccontato alla MISNA suor Julienne Haye-Smith, delle ‘Sorelle missionarie della Società di
Maria’, in occasione della ‘Giornata internazionale delle donna’, ricorrenza nata secondo
alcuni per ricordare un incendio avvenuto l’inizio secolo scorso in una fabbrica tessile
negli Usa in cui morirono centinaia di immigrate. Suor Julienne, che svolge la sua missione a
stretto contatto con le lavoratrici bangladesi ricordava che “vengono da famiglie molto
povere; in prevalenza sono poco o per nulla istruite. Alla fatica del lavoro si aggiunge lo
stigma della società perché vivono e lavorano fuori casa, lontano dai mariti”.
CINA: RIVOLTA CONTRO LA POLIZIA DOPO L'UCCISIONE DI DUE DIMOSTRANTI
Gli abitanti del villaggio di Huankantou, nella provincia orientale di Zhejiang, si sono
scontrati con la polizia dopo che due donne anziane sono state uccise dagli agenti mentre con
altre 200 compagne svolgevano un sit-in contro l’inquinamento causato dal locale distretto
industriale. Ieri, secondo la 'Reuters' due anziane signore erano state investite e uccise
dalle auto della polizia, mentre 3000 agenti cercavano di disperdere l’assembramento che da
due settimane presidiavano ininterrottamente il sito di un complesso di 13 fabbriche
chimiche, ritenute responsabili di inquinare l’ambiente circostante. Le autorità della città
di Dongyang, municipalità a cui appartiene il villaggio, negano che le donne siano state
investite; le vittime sarebbero morte mentre si procedeva al loro arresto, altre fonti
anonime sostengono che le anziane dimostranti sarebbero decedute quando già erano sotto
custodia della polizia. Migliaia di abitanti del villaggio hanno prima rivoltato una decina
di auto della polizia e poi inseguito e raggiunto gli agenti che si erano rifugiati in una
scuola; la polizia ha avuto l’ordine di non reagire. Cinque degli agenti aggrediti dalla
folla verserebbero in gravi condizioni, mentre anche 4 civili hanno riportato ferite. Negli
ultimi anni in Cina si sono verificate spesso sommosse popolari nelle zone rurali contro le
autorità e le forze dell’ordine.
NEPAL: SI AGGRAVA IL CONFLITTO TRA GUERRIGLIA ED ESERCITO
L’esercito nepalese afferma di aver recuperato i cadaveri di 113 ribelli maoisti, uccisi
durante la battaglia svoltavi la scorsa settimana nel villaggio di Khara, nell’ovest del
Paese. I ribelli avrebbero tentato senza successo di prendere possesso della base, rimanendo
duramente sconfitti. Gli scontri, durati due giorni, sono stati tra i più violenti del
conflitto in corso dal 1996, che è costato la vita a oltre 11.000 persone, più della metà
delle quali negli ultimi tre anni. L’associazione non governativa ‘Informal Sector Service
Center’, che si occupa di stendere un rapporto annuale sulle vittime della guerra, riferisce
che nel 2004 sono morte 2.681 persone, di cui 1.077 uccise dai maoisti e 1.604 dalle forze
governative. Negli ultimi mesi si sono infatti verificati attentati dinamitardi in località
turistiche, prima risparmiate dai maoisti. La politica interna nepalese, inoltre, è entrata
in una nuova fase di conflitto dopo che il re Gyanendra ha licenziato il governo, accusato di
incapacità nell’affrontare la guerriglia.
ANGOLA: VIRUS DI MARBURG, AUMENTANO LE VITTIME
Non accennano a diminuire i casi di contagio del virus di Marburg registrati in Angola dove,
secondo l'ultimo bilancio diffuso dall'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) la malattia
ha ucciso finora 193 delle 218 persone contagiate. In un comunicato congiunto, l'Oms e il
ministero della Sanità angolano fanno sapere anche che altre 360 persone si trovano
attualmente sotto osservazione per valutare se colpiti dalla micidiale epidemia di febbre
emorragica provocata dal virus di Marburg, simile a quello di Ebola, che dalla fine di
ottobre colpisce la provincia nord-orientale di Uige, in Angola. L'epidemia angolana è la più
letale che si sia mai registrata in Africa. Molti dei Paesi circostanti hanno preso misure
d'allerta sanitaria eccezionali per contenere la diffusione dell'epidemia, anche se finora
non si sono registrati casi all’esterno dell’Angola. Il virus, che si trasmette al contatto
con liquidi organici, provoca febbre alta, dolori muscolari, emorragie e può portare alla
morte in poco tempo
KIRGHIZISTAN: ASSOLTO IL NEO PRIMO MINISTRO
In Kirgizistan la Corte Suprema ha scagionato il leader dell'opposizione Felix Kulov
dall'accusa di corruzione, spianandogli così la strada verso la partecipazione alle elezioni
presidenziali previste entro quest'anno. La settimana scorsa la Corte aveva ribaltato un
verdetto di colpevolezza riguardanti accuse a Kulov di abuso di potere all'epoca in cui era a
capo dei servizi di sicurezza, alla fine degli anni Novanta. Oggi la Corte ha invece
annullato le accuse di appropriazione indebita, ha detto il giudice Nizamedin Azimzhanov
leggendo la sentenza. Kulov era stato fatto uscire di prigione nel corso delle proteste di
piazza dell'incruento colpo di stato dello scorso 24 marzo nell'ex repubblica sovietica.
Oppositore principale del deposto presidente Askar Akayev, Kulov aveva più volte detto di
essere finito in prigione per motivi politici.
ITALIA
Napoli: muore operaio a Portici
Ancora un incidente mortale sul lavoro. Ha perso la vita un dipendente di una ditta di
costruzioni metalliche di Portici, nel napoletano. L'uomo, un 41enne, e' caduto da un braccio
meccanico durante le operazioni di sollevamento di una parete.
LAZIO-LIVORNO: TIFOSI LIVORNESI PICCHIATI E ARRESTATI
Notte alla questura di Roma per i circa 200 tifosi del Livorno, fermati ieri dopo la partita
giocata contro la Lazio. Le provocazioni sono cominciate ancor prima del fischio d’inizio: a
quei tifosi livornesi, notoriamente di sinistra, che vestivano un qualsiasi tipo di indumento
color rosso è stato impedito l’ingresso, mentre dall’altra parte i tifosi laziali hanno
potuto tranquillamente entrare con svastiche e striscioni fascisti. Alla fine della partita,
dopo il vergognoso saluto romano del calciatore laziale Di Canio, alcuni tifosi livornesi
sono stati fermati dalla polizia e portati in questura. I rimanenti sono stati costretti a
salire sul treno di ritorno, che però ha percorso solo due stazioni, dato che i tifosi hanno
tirato il freno d’emergenza, per fermarsi e attendere i loro compagni. A questo punto la
polizia è salita sul vagone, l’ha distrutto e ha portato anche questi livornesi in questura,
accusandoli, tra le altre cose, del danneggiamento del treno. La corrispondenza con uno dei
tifosi all’interno della questura. Pestaggi gratuiti anche a Perugia: "Ci hanno caricato senza ragione alcuna, picchiando donne
ed anziani, violenza gratuita da parte dei celerini che non aspettavano altro che darci
addosso dopo averci insultato". A parlare è uno studente universitario ternano che insieme ad
un gruppetto di amici sabato ha deciso di seguire la squadra del cuore a Perugia, prendendo
il treno. Dopo la gara, sono stati portati insieme ad altri seicento tifosi a bordo di
autobus fino alla stazione di Ponte San Giovanni dove hanno dovuto attendere il ”Tacito” una
quarantina di minuti: "All’improvviso le cariche, anche all’interno della sala di attesa, un
ragazzo, spinto dagli agenti della celere, ha sfondato la vetrata con la faccia, altri sono
stati picchiati mentre erano a terra, cosa accaduta anche a me". Una ricercatrice
universitaria rincara la dose:«Non posso negare che anche in mezzo ai tifosi c’erano delle
teste calde, m quello che ha fatto la polizia è di una gravità inaudita, ci hanno picchiato
senza motivo ed alcuni di questi ci mostravano gli attributi in segno di sfregio» Ed oggi un gruppo di mamme andrà in questura a protestare.
ROMA: PANNELLA INTERROMPE LO SCIOPERO DELLA FAME PER L'AMNISTIA
Dove nove giorni di di digiuno e 15 chili persi, Marco Pannella ha interrotto oggi, dopo nove
giorni, lo sciopero della sete e della fame intrapreso a favore dell'amnistia-indulto, dopo
le assicurazioni del presidente del senato Pera che metterà in discussione il provvedimento
di amnistia entro aprile. Dentro le carceri ben poco interesse a queste iniziative perchè il provvedimento di amnistia
che verrà messo in discussione al Parlamento non risponde alle aspettative di sfoltire le
carceri giunte ad un livello di sovraffollamento inaccettabile e invivibile. Sono ben 56.840 i detenuti che si trovano reclusi nelle carceri italiane, secondo i dati
forniti dal Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria, aggiornati al 28 febbraio 2005.
Fra loro ci sono 18584 stranieri, di cui solo 1242 sono donne (molti albanesi, tanti quelli
provenienti da Marocco e Algeria). In questo caso i dati sono aggiornati al 9 aprile 2005.
Che le nostre carceri strabocchino, e' un'affermazione tante volte ripetuta da numerosi
esponenti politici. Una situazione che si e' pensato di affrontare piu' volte. In passato con
la legge del primo agosto 2003, cosiddetto 'indultino', che ha pero' portato in liberta' solo
5936 persone (tra cui 1043 detenute in Campania, 893 in Sicilia 698 in Puglia e 567 in
Piemonte). Oggi si torna a parlare di possibile amnistia. Una decisione, questa che il
Parlamento, se decidera', dovra' prendere a maggioranza qualificata dei due terzi.
SCIOPERO FERROVIERI 20 E 21 APRILE
I sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt, Ugl, Orsa e Fast confermano lo sciopero nazionale di
24 ore dei dipendenti del gruppo Ferrovie, dalle 21 di martedi' 20 alla stessa ora di
mercoledi' 21. Alla protesta aderira' anche la Cub Trasporti. L'azione di sciopero, che
inizialmente cadeva nella settimana dei funerali di Papa Giovanni Paolo II e quindi
riprogrammata, e' stata decisa a sostegno della sicurezza, di un piano di impresa orientato
allo sviluppo, per il ritiro degli atti unilaterali, il rispetto del contratto, il ripristino
delle relazioni sindacali, il rinnovo del secondo biennio economico del contratto, le
clausole sociali e contro le esternalizzazioni. Nuove date di astensioni dovranno infatti
essere decise dal cosiddetto 'movimento 12 Gennaio', organizzazione di base dei ferrovieri di
cui fanno parte Rsu-Rls, la Cub, il Sult e una parte dell'Orsa. Confermato infine anche lo sciopero nazionale degli addetti al trasporto pubblico locale per
venerdi' 22 aprile, di 4 ore con modalita' diverse a livello territoriale, e' stata
proclamata da Fit Cgil, Fit Cisl, Uilt, Ugl e Faisa Cisal, ed e' legata al trattamento
economico del periodo malattia da parte delle associazioni datoriali Asstra e Anav. RdB ha denunciato l' esternalizzazione a societa' private di competenze della Direzione
generale del Trasporto ferroviario. Due le gare espletate - la prima vinta da Ernest & Young
concernente l'attivita' amministrativa tecnica di supporto all'attivita' della stessa
Direzione; la seconda riguardante la distribuzione degli incentivi all'autotrasporto per il
trasferimento delle merci via ferro - al costo di 1 milione di euro a carico di Rfi. Giovanni Cavinato dell' Acu (associazione consumatori utenti), lavoratore-pendolare sulla
tratta Piacenza-Milano, ha denunciato che con l'introduzione del nuovo orario ferroviario il
12 dicembre scorso, provoca ritardi fino a 40-50 minuti.
Occupazione donne, Italia penultima
L'Italia e' il penultimo paese in classifica nella nuova Europa allargata a 25 con il suo
42,7% di occupazione femminile. Dopo di noi c'e' soltanto Malta con il 33,6%. Sono i dati che
emergono dallo studio condotto dal Ciss nel periodo compreso tra il 1997 e il 2003. Nelle
regioni settentrionali il tasso di occupazione e' del 51,5% mentre in quelle del sud si
attesta al 27,1%. Tuttavia nel periodo in causa l'occupazione delle donne e' cresciuta sia in
Europa che in Italia
Editoriale
NOTIZIE BREVI
ESTERI
Gr 13:00
In primo piano
IRAQ
Gli occupanti anglo-americani e i loro alleati iracheni avevano manifestato ampio ottimismo dopo la conclusione delle complesse trattative per dare una veste istituzionale, almeno formale, al cosiddetto "nuovo Iraq". Erano state nominate le più importanti cariche dello stato, rispettivamente il portavoce del parlamento risultato dalle elezioni farsa di fine Gennaio, poi il Presidente della Repubblica: il Kurdo Jalal Talabani che aveva a sua volta incaricato lo scita Al Jafari di formare il nuovo governo. Ma nella giornata di ieri le decine e decine di migliaia di manifestanti nelle principali città irachene si sono incaricate di raffreddare questi ottimismi. Questi manifestanti di diverse provenienze politiche e regionali, divisi su molte questioni, una cosa sono riusciti a dirla unitariamente: via gli occupanti e subito; incalzando il governo di prossima nascita che ha come primo punto della sua attività quella di concordare un piano di uscita degli eserciti occupanti dall'Iraq.
Difatti, secondo le previsioni del nuovo presidente iracheno Jalal TalabaniI i soldati americani rimarranno in Iraq ancora due anni, . Stiamo cercando di costruire le nostre forze militari. Penso che potremo farlo in due anni, e allo stesso tempo manterremo ampiamente le consultazioni e il coordinamento con i nostri amici americani, ha detto Talabani in un'intervista alla Cnn. Il neo presidente ha aggiunto che la durata della permanenza delle truppe statunitensi nel suo paese dipendera' da vari fattori, compresi il comune desiderio dei popoli americano e iracheno.
In questo quadro va letto anche l'inasprimento degli attentati della guerriglia che nella giornata di sabato e domenica ha messo in atto numerosi attacchi in prevalenza rivolti verso le forze di polizia e militari irachene: oltre 30 i morti di cui 15 soldati iracheni e il comandante della polizia della città di Haditha nella provincia di Anbar.
E' di stanotte l'uccisione di un componente del consiglio provinciale: Un componente del consiglio provinciale di Mosul è stato assassinato, insieme al suo autista, da un gruppo non identificato.
Stamattina un esponente del consiglio provinciale di Mossul e' stato assassinato da uomini armati all'esterno dell'ospedale. Secondo fonti americane, Ajeel Mechisin Ajeel si trovava in auto davanti all'ospedale quando alcuni uomini armati si sono sporti da un'altra auto e lo hanno ucciso a colpi di arma da fuoco. Ucciso anche il suo autista.
Si segnalano ancora tre attentati kamikaze contro una postazione americana ad al-Qaim, nella zona occidentale del paese. Due i feriti nell'esplosione delle autobombe. Mentre la scorsa notte a Bagdad, soldati iracheni e militari della Task Force hanno arrestato 65 presunti insorti.
Infine sembra sia stata resa pubblica la richiesta per la liberazione del diplomatico pachistano rapito ieri a Baghdad.
ESTERI
PALESTINA
Dopo due mesi di tregua e di trattativa tra il governo israeliano e l'ANP palestinese, la situazione rischia di tornare incandescente. L'strema destra israeliana, legata alle associazioni dei coloni, cerca di far fallire il piano Sharon di ritir, manifestando in migliaia sua spianata delle moschee per provocare una reazione palestinese e interrompere la trattative. Sharon che 5 anni fa promosse e diresse analoghe provocazioni nello stesso luogo, oggi è costretto a schierare 3.000 soldati, con momenti di tensione e decine di arresti tra ebrei ultraortodossi e fedeli musulmani.
Intanto Israele ha chiesto all'Anp la cessazione immediata degli attacchi di mortaio e dei lanci di razzi contro le colonie israeliane di Gaza. Il ministro Mofaz ha avvertito che e' a rischio il cessate il fuoco, ma a Gaza la tensione resta alta dopo l'uccisione di tre palestinesi da parte di soldati israeliani. Una unita' di paracadutisti ha catturato in Cisgiordania un militante di Tanzim (al-Fatah) che preparava un attentato in collaborazione con i guerriglieri libanesi Hezbollah.
A NABLUS stamattina incursione israeliana nel centro della città nel nord della Cisgiordania occupata. I militari, appoggiati da un elicottero da guerra, hanno circondato diverse abitazioni alla ricerca di militanti palestinesi. Il premier israeliano Sharon è quest'oggi negli Stati Uniti per un inconto con Bush nel suo ranch texano per dire al suo tutore che la tregua rischia di saltare.
BANGLADESH
Almeno cinque persone sono morte e numerose risultano disperse a causa del crollo di una fabbrica tessile di otto piani, in Bangladesh. I soccorritori hanno estratto almeno cinque corpi, ma si teme che sotto le macerie siano rimaste intrappolate centinaia di persone. Le vittime erano operai che lavoravano nello stabilimento di Palash Bari, a 30 chilometri da Dacca. L'edificio è crollato circa un'ora dopo la mezzanotte. "L'intera struttura si è sbriciolata come una casa di cartone in pochi minuti", ha dichiarato un testimone a una televisione privata. Si sopetta ci siano ancora 500 persone sotto le macerie. Il turno di notte era particolarmente affollato, è probabile che decine di persone siano già morte", ha detto un sopravvissuto a un giornalista accorso sul luogo dell'incidente.
KIRGHIZISTAN
In Kirgizistan la Corte Suprema ha scagionato il leader dell'opposizione Felix Kulov dall'accusa di corruzione, spianandogli così la strada verso la partecipazione alle elezioni presidenziali previste entro quest'anno. La settimana scorsa la Corte aveva ribaltato un verdetto di colpevolezza riguardanti accuse a Kulov di abuso di potere all'epoca in cui era a capo dei servizi di sicurezza, alla fine degli anni Novanta. Oggi la Corte ha invece annullato le accuse di appropriazione indebita, ha detto il giudice Nizamedin Azimzhanov leggendo la sentenza. Kulov era stato fatto uscire di prigione nel corso delle proteste di piazza dell'incruento colpo di stato dello scorso 24 marzo nell'ex repubblica sovietica. Oppositore principale del deposto presidente Askar Akayev, Kulov aveva più volte detto di essere fininito in prigione per motivi politici.
TERREMOTI
GIAPPONE
TOKYO - Un forte sisma di 6,1 gradi Richter ha colpito stamani alle 07:22 la regione della capitale Tokyo nelle ore di punta per i pendolari, provocando allarme e momenti di paura, ma senza danni a persone o cose, salvo il blocco per parecchie ore di oltre un centinaio di treni di collegamento tra la capitale e la zona dell'aereoporto intercontinentale di Narita, vicina all'epicentro del sisma. Secondo l'Ente sismologico giapponese, l'epicentro del sisma e' stato localizzato sulla terraferma in prossimita' della costa lungo l'oceano Pacificio nella prefettura di Chiba, limitrofa di Tokyo, con ipocentro ad una profondita' di 60 km. All'aeroporto di Narita le piste di decollo e atterraggio sono state bloccate per una ventina di minuti per controlli venendo poi riaperte al traffico aereo. Il reattore nucleare della centrale di Tokaimura, in prossimita' dell'epicentro, non ha subito alcun bloccco delle operazioni. Poche conseguenze per le linee superveloci Shinkansen che si diramano da Tokuyo verso sud ovest, nord ovest e nord. La linea da Tokyo a Kyoto-Osaka, non ha subito alcun rallentamento. Si e' bloccata invece automaticamente l'erogazione di energia elettrica sulle linee da Tokyo verso Niigata e Sendai, a nord ovest e nord della capitale. Ma il traffico e' ripreso quasi subito con un ritardo massimo di 12 minuti.
NUOVA ZELANDA
Un terremoto di 4,2 gradi sulla scala Richter ha scosso oggi la costa occidentale della Nuova Zelanda. Lo hanno reso noto le autorita' locali. Secondo il Dipartimento di geologia, la scossa e' stata registrata a 12 km sotto la superficie terrestre e non ha provocato danni a cose o persone.
INDIA
Onda improvvisa uccide 35 fedeli indù 35 morti e 38 dispersi, il bilancio di un'onda improvvisa che ha sorpreso e ucciso un gruppo di pellegrini indù. I fedeli si trovavano lungo le rive del fiume Narvada, nello stato indiano dell'Madhya Pradesh.
ITALIA
ROMA Dove nove giorni di di digiuno e 15 chili persi, Marco Pannella ha interrotto oggi, dopo nove giorni, lo sciopero della sete e della fame intrapreso a favore dell'amnistia-indulto, dopo le assicurazioni del presidente del senato Pera che metterà in discussione il provvedimento di amnistia entro aprile. Da dentro le carceri invece si attribuisce ben poco interesse a queste iniziative perchè il provvedimento di amnistia che verrà messo in discussione al Parlamento non risponde alle aspettative di sfoltire le carceri giunte ad un livello di sovraffollamento inaccettabile e invivibile.
Gr 9:30
ESTERI
IRAQ
Gli occupanti anglo-americani e i loro alleati iracheni avevano manifestato il loro ottimismo dopo la conclusione delle complesse trattative per dare una veste istituzionale, almeno formale, al cosiddetto "nuovo Iraq". Erano state nominate le più importanti cariche dello stato, rispettivamente il portavoce del parlamento risultato dalle elezioni farsa di fine Gennaio, poi il Presidente della Repubblica: il Kurdo Jalal Talabani che aveva a sua volta incaricato lo scita Al Jafari di formare il nuovo governo. Ma nella giornata di ieri le decine e decine di migliaia di manifestanti nelle principali città irachene si sono incaricate di raffreddare questi ottimismi. Questi manifestanti di diverse provenienze politiche e regionali, divisi su molte questioni, una cosa sono riusciti a dirla unitariamente: via gli occupanti e subito; incalzando il governo di prossima nascita che ha come primo punto della sua attività quella di concordare un piano di uscita degli eserciti occupanti dall'Iraq. Su questo terreni si giocherà la reale leadership del quadro politico prossimo in Iraq.
Difatti, secondo le previsioni del nuovo presidente iracheno Jalal TalabaniI i soldati americani rimarranno in Iraq ancora due anni, . Stiamo cercando di costruire, il piu' presto possibile, le nostre forze militari.Penso che potremo farlo in due anni, possiamo farlo, e allo stesso tempo manterremo ampiamente le consultazioni e il coordinamento con i nostri amici americani, ha detto Talabani in un'intervista alla Cnn. Il neo presidente ha aggiunto che la durata della permanenza delle truppe statunitensi nel suo paese dipendera' da vari fattori, compresi il comune desiderio dei popoli americano e iracheno.
In questo quadro va letto anche l'inasprimento degli attentati della guerriglia che nella gionata di sabato e domenica ha messo in atto numerosi attacchi in prevalenza rivolti verso le forze di polizia e militari irachene: oltre 30 i morti di cui 15 soldati iracheni e il comandante della polizia della città di Haditha nella provincia di Anbar.
Di stanotte l'uccisione di un componente del consiglio provinciale: Un componente del consiglio provinciale di Mosul è stato assassinato, insieme al suo autista, da un gruppo non identificato. Il mese scorso era stata ucciso in un attentato dinamitardo il direttore dell'ufficio provinciale anti-corruzione.
PALESTINA
Dopo due mesi di tregua realizzati dalla trattativa tra il governo israeliano e l'ANP palestinese, la situazione rischia di tornare incandescente. Da un lato l'estrema destra israeliana, legata alle associazioni dei coloni, cerca di far fallire il piano Sharon di ritito, manifestando in migliaia alla spianata delle moschee per provocare una reazione palestinese e interrompere la trattative. Sharon che 5 anni fa promosse e diresse analoghe provocazioni nello stesso luogo, oggi è costretto a schierare contro i suoi amici di una volta 3.000 soldati, con momenti di tensione a Gerusalemme, sulla Spianata della Moschee, tra ebrei ultraortodossi e fedeli musulmani. E nel pomeriggio di oggi, nel ranch texano, l'incontro tra il premier Sharon e il presidente americano Bush.
STAMATTINA si segnala l'incursione israeliana nel centro di Nablus nel nord della Cisgiordania occupata. I militari, appoggiati da un elicottero da guerra, hanno circondato diverse abitazioni alla ricerca di militanti palestinesi.
INDIA
Onda improvvisa uccide 35 fedeli indù 35 morti e 38 dispersi, il bilancio di un'onda improvvisa che ha sorpreso e ucciso un gruppo di pellegrini indù. I fedeli si trovavano lungo le rive del fiume Narvada, nello stato indiano dell'Madhya Pradesh.
Appunti e note redazionali