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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

Sommario: ITALIA Genova 44esima udienza Sciopero della fame al Cpt di Via Corelli (MI) e via Mattei (BO) Amnistia: no di Caselli e numeri della detenzione Base Nato di Ghedi (BS) ispezione Cento e Bulgarelli Roma: ragazza mette ko il suo molestatore MONDO Kurdistan Kurdo: 27 arresti di scudi umani Iraq cronaca Iran: approvata legge sull'aborto Libano: rimandata formazione del governo Australia: condannato ex sacerdote per abusi sessuali Uganda: HRW denuncia danni Usa su HIV Barcellona: sgomberata Casa Peligrosa - lavoratrici irregolari sono il 17% della forza lavoro del paese

In primo Piano

Genova – 44esima udienza del processo per devastazione e saccheggio durante il G8 di Genova, luglio 2001

Udienza breve quella di oggi. Sono stati ascoltati i teste: Antonio Montuori, ispettore Digos di Roma dal 1999 a proposito del riconoscimento di un imputato del processo. Durante il suo esame si è tornati a discutere circa il meccanismo di creazione dei fascicoli della Digos: Montuori sostiene che nei fascicoli finisce chiunque abbia "precedenti di polizia", senza riuscire a fare comprendere cosa siano questi precedenti polizieschi. Questo aspetto ci verrà commentato direttamente dall’avvocato Tartarini, che abbiamo sentito e di cui fra poco manderemo l’audio. Il secondo teste e' Ernesto Imperato, comandante della seconda compagnia del sesto battaglione Carabinieri Toscana. Imperato durante le giornate del g8 non ha fatto nessun servizio di ordine pubblico, ma e' stato in ufficio, dove ha effettuato una "trattazione logistica amministrativa del personale”: la sua deposizione, molto attesa dalla procura, si è dunque rivelata di nessuna utilità per il processo. Ferro Francesco, ispettore Digos di Rovigo, e' il terzo teste della mattinata: e' lui che effettua il riconoscimento di un imputato, parlando del soggetto come una persona conosciuta, in quanto partecipante alle attività di un centro sociale di Rovigo. Anche in questo caso però il meccanismo di riconoscimento zoppica: Ferro ha infatti effettuato il riconoscimento dell'imputato (su cd inviati dalla Digos di Genova) ma non era lui ad aver attestato la partecipazione dell'imputato ai fatti di Genova. La prossima udienza è fissata per martedì 19 aprile.

AUDIO TARTARINI

Kurdistan Turco: arrestati 27 scudi umani, tra loro anche Muyesser Gunes, dell’Iniziativa Madri per la Pace

Nei primi giorni di aprile è partita da Instambul una carovana per la pace, promossa da numerose associazioni e gruppi pacifisti, per denunciare lo stato di guerra e repressione che attanaglia il popolo kurdo. L’iniziativa scudi umani di Instambul e Batman – questo il nome della carovana – ha visto un centinaio di uomini e donne recarsi nella regione di Mardin, dove le operazioni militari in corso si sono intensificate a seguito della morte di due guerriglieri delle HPG (Forze di difesa popolare). Arrivati però al villaggio di Çay, presso Derik (provincia di Mardin) con l’intenzione di interporsi alle operazioni militari in corso, tutti i partecipanti sono stati fermati, malmenati e posti in stato di custodia. L’accusa della Procura, per 70 di loro è di aver “contravvenuto alla Legge 2911 sulle riunioni e le manifestazioni” e di “aver provocato irritazione nella società”. Mentre 21 dei 70, dopo aver rilasciato la propria testimonianza all’ufficio della Procura sono stati rilasciati, gli altri 29 sono stati rinviati al Tribunale competente con richiesta di arresto, che è stato confermato per 27 di loro, attualmente chiusi nel Carcere chiuso di Derik. Da fonti dirette pare che nel frattempo il numero sia salito a 58 manifestanti trasferiti nelle prigioni turche. Tutto ciò mentre il primo ministro turco Erdogan a Roma per i funerali del Papa, mostrava tutto il suo risentimento per la presenza in piazza S.Pietro, della comunità curda romana presente con la propria bandiera, così come tanti altri popoli. Tra gli arrestati c’è la rappresentante dell’ Associazione Madri della pace, Muyesser Gunes, figura autorevole in Turchia, più volte protagonista insieme a tante altre donne, di significative azioni non violente alla ricerca del dialogo e di percorsi di pacificazione interna La segreteria dell’ufficio di Mardin dell’Associazione per i diritti umani (IHD) ha dichiarato che sarà presentata un’istanza di scarcerazione per i 27 Scudi Umani, mentre sta già girnado un appello, promosso dalle Donne in Nero, che chiede l’immediata liberazione di Muyesser e degli altri dtenuti. A questo proposito, abbiamo sentito il commento di Nadia Cerboni, delle Donne in Nero.

AUDIO ARRESTO MUYESSER NADIA

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

Iraq

Il governo polacco ha deciso che le truppe impegnate in Iraq saranno ritirate alla fine del 2005. Lo ha annunciato il ministro della difesa Jerzy Szmajdzinski. Al Jazira: sei donne e sette bambini uccisi in un bombardamento aereo Usa Nel villaggio iracheno di al Rumana, ai confini con la Siria, un bombardamento aereo e di artiglieria statunitense ha provocato almeno 20 morti, soprattutto civili tra cui anche sei donne e sette bambini. È soltanto l’emittente televisiva al Jazira che riferisce la notizia citando dei testimoni oculari. Secondo queste testimonianze, tre abitazioni del paese sono state completamente distrutte, e sotto le macerie sono rimasti i corpi delle donne e dei bambini. Non si sa per quale ragione il villaggio sia stato bombardato. È possibile che gli statunitensi stessero proseguendo le operazioni di inseguimento dei terroristi che lunedì aveva compiuto un attacco kamikaze contro la vicina base americana di al-Qaim.

Annunciato arresto eccellente Un'autobomba esplosa al passaggio di un convoglio militare statunitense a Mosul ha provocato la morte di almeno cinque persone, tutte irachene. Le autorità irachene hanno comunicato di aver arrestato un ex alto funzionario del partito Baath a nord est di Baghdad che avrebbe coordinato e finanziato operazioni della resistenza. L'uomo avrebbe avuto incarichi di responsabilità all'epoca del deposto regime in un ufficio delle forze di sicurezza che operava sotto il diretto controllo di Saddam Hussein.

Rumsfeld e la strategia della vittoria Che il senso del ridicolo non sia il forte di Rumsfeld è sicuro. Oggi, a Baghdad, dove si è recato per mettere in fila i nuovi dirigenti iracheni da Jalal Talabani ad Ibrahim Jaafari, il segretario alla Difesa statunitense ha detto, stando all'Afp, "Noi non abbiamo in realtà una strategia d'uscita (dall'Iraq), ma abbiamo una strategia di vittoria", aggiungendo una serie di slogan altisonanti. Probabilmente pensava di rivolgersi a una platea di marines. Andando più nel merito, alla domanda se gli Stati Uniti vogliono avere delle basi permanenti in Iraq, Rumsfeld ha replicato che la questione dovrà essere discussa con un esecutivo iracheno che non sia di transizione, come quello attuale. Dopo il varo della nuova Costituzione, in programma per agosto, a ottobre è in calendario il referendum popolare, che dovrà dare la sua approvazione, e poi, a dicembre, ci saranno le elezioni politiche che concluderanno, teoricamente, il processo di transizione iracheno.

IRAN: parlamento conservatore approva legge sull'aborto , ma…

Il Parlamento iraniano, dominato dai conservatori, ha approvato oggi una legge che consente l'aborto, entro i primi quattro mesi di gravidanza, se la vita della madre è in pericolo o se il bambino rischia di nascere con handicap fisici o mentali. Fino ad oggi la legge autorizzava l'aborto solo in caso di rischio per la vita della madre o del nascituro. Tali pericoli dovevano essere certificati da tre medici e confermati dall'ufficio del medico legale. Con la nuova legislazione i rischi dovranno essere certificati da tre specialisti, ma per poter procedere all'interruzione della gravidanza sarà necessaria l'approvazione sia della donna incinta sia del futuro padre. Per entrare in vigore la legge dovrà tuttavia passare l'esame del Consiglio dei Guardiani, organo conservatore che ha l'incarico di accertare che ogni nuova normativa non contravvenga alla Costituzione e alla legge islamica, applicata in Iran. L'interruzione di gravidanza al di fuori dei termini previsti dalla legge è punito con pene da 3 a 10 anni di reclusione e con il pagamento del cosiddetto “prezzo del sangue”, il valore in denaro attribuito alla vita umana. Tuttavia l'aborto clandestino è una pratica largamente diffusa nella Repubblica islamica.

LIBANO: rimandata ancora la formazione del governo a causa di contrasti sulla ripartizione delle poltrone

Contrasti emersi sulla ripartizione delle poltrone ministeriali tra i vari partiti chiamati a far parte dell'esecutivo, hanno ancora fatto slittare l'annuncio del nuovo governo libanese guidato da Omar Karameh. Corrono voci a Beirut, secondo le quali il premier designato potrebbe persino rinunciare all'incarico. Certamente, appare sempre più probabile che le previste elezioni di fine maggio vengano fatte slittare di almeno alcuni mesi, visto che deve ancora essere approvata la nuova legge elettorale che consente di recarsi alle urne.

Australia: condannato ex sacerdote per abusi sessuali

A volte emerge la punta di un iceberg: a Sydney, in Australia, un ex sacerdote cattolico e' stato condannato a 10 anni di carcere per abusi sessuali su un chierichetto di 13 anni. Padre James Fletcher di 64 anni e' stato ritenuto colpevole di nove capi d' accusa per reati commessi fra il 1989 e il 1991. Intanto due religiosi cattolici dell' ordine di S. Giovanni di Dio sono in piena battaglia legale contro l' estradizione da Sydney alla Nuova Zelanda, dove sono accusati di reati sessuali su minori risalenti fino a quasi 40 anni fa.

UGANDA: Human Rights Watch denuncia danni Usa su Aids

I passi avanti fatti in Uganda nella lotta contro la diffusione del virus dell'Hiv sono vanificati dai programmi statunitensi sull'astensione dai rapporti sessuali. Lo denuncia in un rapporto l'organizzazione Human Rights Watch sottolineando come il governo ugandese abbia eliminato nelle scuole primarie, in base alle politiche degli Usa, informazioni importanti sull'utilizzo dei preservativi e sui rischi di contrarre l'Aids anche tra coppie sposate. (Fonti: Feminist Majority Foundation)

SPAGNA: Barcellona, sgomberata Casa Peligrosa

Questa matina alle ore 9,30, gli/le occupanti sono stati sgomberati dalla "casa peligrosa" da numerosi agenti della polizia nazionale giunti in assetto antisommossa a bordo di furgoni blindati. (www.anarcotici.net)

SPAGNA: Lavoratrici irregolari al 17 per cento

Oltre mezzo milione di donne che lavorano si trovano in una situazione d'irregolarità e non sono quindi iscritte al Sistema di sicurezza sociale. Sono il 17 %, dei lavoratori secondo uno studio realizzato dall'Istituto della donna in collaborazione con l'Osservatorio per le Pari Opportunità tra donne e uomini. Il settore in cui si concentra la maggioranza di lavoro irregolare è quello domestico seguito dai servizi alle imprese. (www.dsette.it)

ITALIA

Sciopero della fame in via Corelli e nel Cpt di Bologna

I prigionieri di via Corelli sono in sciopero della fame da sabato 9 aprile. Lo sciopero si sta allargando a un numero sempre crescente di persone, soprattutto dalla sera di lunedì, quando sono state rilasciate una decina di persone. I detenuti in via Corelli denunciano il fatto che il Cpt (centro di permanenza temporanea) non è un centro di accoglienza, ma un carcere speciale per immigrati, all'interno del quale sono negati tutti i diritti e dove quotidianamente le persone detenute vengono sottoposte a violenze di vario tipo. La protesta è iniziata venerdì sera, dopo l'ennesimo rifiuto da parte dei gestori del Cpt di prestare adeguata assistenza sanitaria a uno dei reclusi, Nonostante il tentativo di addossarne le colpe ad alcuni immigrati (uno di loro, mohammed, è già in carcere a S.Vittore), la reazione si è presto allargata a tute le camerate ed è diventata una rivolta contro le condizioni disumane alle quali sono costretti gli immigrati nel centro.

lo sciopero della fame, da ieri, si è esteso in tutti i settori. Ieri pomeriggio, le persone del comitato d'appoggio che erano state nominate dai detenuti per le visite non sono state lasciate entrare nel Centro, mentre la prefettura faceva sapere che non avrebbe incontrato i detenuti. Ieri sera il comitato d'appoggio si è riunito in assemblea e ha fissato i nuovi appuntamenti: oggi, presidio davanti a Corelli che si è tenuto alle 13; mercoledì, assemblea in Pergola (via pergola 5) alle 20; giovedì, conferenza stampa (ore 12) e presidio davanti al palazzo di giustizia durante il processo a Mohammed; sabato alle ore 16 presidio davanti a Corelli.

Dopo lo sciopero della fame in via corelli anche a Bologna, è partito uno sciopero della fame nel cpt di via Mattei. I migranti presenti, ascoltati dall’Associazione Melting Pot di Bologna, hanno confermato lo stato di mobilitazione e lo sciopero della fame.

AMNISTIA – Freddate le aspettative di migliaia di detenuti con il No di Castelli

Per il ministro della Giustizia, Castelli, 'non c'e' il tempo materiale' per l'amnistia 'a meno che non si sacrifichino le riforme. E’ quanto ha ribadito oggi, con Di Pietro che gli faceva eco con la sua massima: l'amnistia è un atto di resa dello Stato. Amen. Freddate così le aspettative di migliaia di detenuti sull’amnistia. Da Parigi, Oreste Scalzone, è in sciopero della fame e altri esuli e varie personalità della Francia hanno raccolto il suo appello impegnandosi in vario modo per l’amnistia e contro l’estradizione. In un comunicato di oggi, i Cobas invitano a promuovere la più larga mobilitazione di fronte al Parlamento dove dal 19 aprile al Senato verrà messo in votazione il provvedimento. ITALIA: Le carceri scoppiano: oltre quindicimila i reclusi in più I numeri parlano da soli. Nelle 206 carceri italiane ci sono 56.840 detenuti, di questi 18 mila sono gli stranieri, 2.704 le donne e all’incirca 17 mila i tossicodipendenti. Vivono in condizioni disumane, stipati in celle dove i posti letto si moltiplicano grazie ai letti a castello: piramidi umane di tre o quattro piani. Basti pensare che gli istituti di pena possono contenere non più di 42.540 presenze, anche se si è giocato al rialzo dicendo che fino a 60 mila si può garantire dignità di trattamento. Sono ancora persone i detenuti? Difficile dirlo, soprattutto nelle carceri a massimo affollamento: Poggioreale a Napoli conta 2200 presenze effettive contro le 1308 previste; l’Ucciardone a Palermo 1300 contro 600; Rebibbia a Roma 1600 contro 1070; Regina Coeli, sempre a Roma, 960 contro 600; la Dozza a Bologna 960 invece che 360. Un esubero di circa 15 mila carcerati. Il famigerato «indultino» del 2003 (subito ribattezzato «insultino») consentì a soli 5.936 detenuti di tornare in libertà. Al Dap, la Direzione del dipartimento penitenziario, una previsione su quanto l’amnistia potrebbe alleggerire il sovraffollamento nelle carceri non è stata ancora fatta, anche perché tutto dipenderà dall’estensibilità del beneficio.

Brescia: ispezione parlamentare di Cento e Bulgarelli alla Base Nato di Ghedi

Dal 15 al 18 aprile a Brescia si terra' l'expo delle armi EXA 2005. Oltre tutto, la provincia di Brescia "vanta" la presenza di una base militare NATO, a Ghedi, in cui sono custoditi 40 ordigni nucleari ed altre nefandezze. Oggi pomeriggio Paolo Cento e Mauro Bulgarelli, deputati dei Verdi, hanno presenziato all'ennesima ispezione parlamentare. Riportiamo l'intervista realizzata da Radio Onda D’Urto all'uscita della base. AUDIO GHEDI_CENTO

ROMA: ragazza molestata mette ko il suo molestatore

La giovane studentessa americana, era appena uscita da un locale notturno insieme ad un'amica quando ha subito la molestia da parte di un ragazzo romano che per qualche minuto l'ha seguita, prendendola poi per un braccio. Per tutta risposta, la studentessa, ha colpito il ragazzo con un preciso uno-due al volto. Il molestatore è finito per terra e poi ha chiamato la polizia. Mentre il giovane si è fatto refertare in ospedale, dove è stato giudicato guardibile in sei giorni, la polizia sta ora vagliando la posizione della studentessa americana che rischia una denuncia per lesioni.

Siparietto:


Gr 13:00

IRAQ

LA POLONIA ANNUNCIA, NOSTRE TRUPPE VIA DALL'IRAQ A FINE 2005

Il governo polacco ha deciso che le truppe impegnate in Iraq saranno ritirate alla fine del 2005. Lo ha annunciato il ministro della difesa Jerzy Szmajdzinski.

TRE MORTI A SAMARRA, SVENTATO ATTENTATO IN SCUOLA Tre persone sono rimaste uccise e altre 26 ferite ieri sera a Samarra, nel nord dell'Iraq, dall'esplosione di un'autobomba nelle adiacenze di un mercato, stando a quanto si e' appreso oggi da fonti sanitarie e da testimoni. A bordo dell'auto c'era un attentatore suicida che ha innescato l'ordigno al passaggio di un convoglio militare. Il mercato a quell'ora era ancora affollato e il bilancio, stando ai testimoni, avrebbe potuto essere molto piu' pesante. Il quotidiano Al Mada riferisce che ieri sera una base militare del contingente britannico a Amara, nel sud dell'Iraq, e' stata attaccata da un gruppo di miliziani ma senza subire ne' vittime ne' danni.

Non si ferma in Iraq la strategia dei sequestri. E' stato rapito un cittadino americano in un cantiere di una zona di Bagdad. L'ambasciata Usa nella capitale irachena ha confermato che si tratta di un contractor che lavorava in un'impresa edile per la ricostruzione. L'identità dell'uomo non è stata ancora rivelata.

VISITA MINISTRO DIFESA RUMSFELD Il ministro della Difesa statunitense Donald Rumsfeld ha fatto oggi una visita non preannnunciata a Baghdad, per mettere in guardia i nuovi leader leader iracheni contro le epurazioni politiche e la corruzione. Egli ha affermato inoltre che la presenza militare Usa nel Paese non sara' a tempo indeterminato.

NOTIZIE BREVI

ESTERI

Pedofilia:Australia,condanna prete

Ex sacerdote cattolico e' stato condannato da tribunale di Sydney a 10 anni di carcere per abusi sessuali su un chierichetto di 13 anni. Padre James Fletcher di 64 anni e' stato ritenuto colpevole di nove capi d' accusa per reati commessi fra il 1989 e il 1991. Intanto due religiosi cattolici dell' ordine di S. Giovanni di Dio sono in piena battaglia legale contro l' estradizione da Sydney alla Nuova Zelanda, dove sono accusati di reati sessuali su minori risalenti fino a quasi 40 anni fa.

Senegal: colera, 5.700 contagiati

Il colera ha contagiato in Senegal 5.700 persone, uccidendone 61, nella piu' grave epidemia dalla meta' degli anni '90. Lo hanno reso noto le autorita' sanitarie del Paese. L'epidemia ha coinciso con un pellegrinaggio musulmano, il 'Grand Magal', che fa affluire ogni anno centinaia di migliaia di persone nella citta' di Touba.

ANGOLA VIRUS DI MARBURG: NUOVO BILANCIO, OLTRE 200 LE VITTIME

È salito a 203 vittime, su un totale di 221 casi accertati, il bilancio dell'epidemia di febbre emorragica provocata dal virus di Marburg, simile a quello di Ebola, che dalla fine di ottobre colpisce soprattutto la provincia nord-orientale di Uige, in Angola. Proprio questa regione del Paese ha fatto registrare il maggior numero di casi mortali:184. Le cifre sono contenute nell'ultimo rapporto congiunto realizzato dal ministero della Sanità angolano e dall'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), che sottolineano come in base ai dati raccolti il tasso di mortalità della micidiale febbre emorragica abbia ormai superato il 90%. L'epidemia angolana è la più letale che si sia mai registrata in Africa. Molti dei Paesi circostanti hanno preso misure d'allerta sanitaria eccezionali per contenere la diffusione dell'epidemia, anche se finora non si sono registrati casi all’esterno dell’Angola. Il virus, che si trasmette al contatto con liquidi organici, provoca febbre alta, dolori muscolari, emorragie e può portare alla morte in poco tempo.

DIMINUITO NEGLI ULTIMI DUE ANNI NUMERO SIEROPOSITIVI

La percentuale di malati di Hiv in Tanzania è scesa dal 10% del 2002 al 7% del 2003-2004: lo dicono fonti ufficiali, specificando che la maggiore quota di infezioni si sta registrando nelle aree urbane piuttosto che nelle campagne. Come ha spiegato Herman Lupogo, presidente esecutivo della Commissione della Tanzania per l’Aids (Tacaids), da un’indagine effettuata tra il 2003 e il 2004 risulta che i tanzaniani colpiti da Hiv sono oltre 2 milioni su una popolazione di circa 34 milioni. Sempre in base alla ricerca condotta da Tacaids con il finanziamento dell’Usaid (Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale), è emerso che il 7,7% dei malati sono donne, il 6,3% uomini. La maggior parte delle donne ha contratto il virus dai 20 ai 34 anni, mentre il 2% dei tanzaniani maschi e femmine tra i 15 e i 19 anni è sieropositivo. Il documento elaborato da Tacaids segnala inoltre una differenza di dati tra le varie regioni e province del Paese: molto colpita risulta Dar es Salaam, capitale commerciale della Tanzania, con l’11% degli abitanti affetti da Hiv, ma la percentuale sale al 13% nelle città meridionali di Iringa e Mbeya.

Crollo fabbrica, salite a 30 le vittime accertate

E'salito a 30 il numero delle vittime accertate nel crollo di una fabbrica vicino a Palash Bari in Bangladesh. Sotto le macerie dell'edificio potrebbero trovarsi però ancora circa 200 operai. Un centinaio quelli estratti vivi. All'origine del disastro forse lo scoppio di una caldaia.

ITALIA

Enrico Mattei: archiviata inchiesta

E' definitivamente archiviata l' inchiesta per la morte di Enrico Mattei, il presidente dell'Eni scomparso nel 1962 in un incidente aereo. Il giudice delle indagini preliminari di Pavia ha accolto la richiesta di archiviazione,presentata dall'allora sostituto procuratore di Pavia, Vincenzo Calia, che nel 1994 ha riaperto le indagini.La procura e' giunta alla certezza che il presidente dell'Eni mori' a causa di un attentato:pero' non e' stato possibile raccogliere le prove e trovare i mandanti.

Siparietto:


Gr 9:30

ESTERI

ITALIA


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gror050412 (last edited 2008-06-26 09:50:26 by anonymous)