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'''ELEZIONI IN GRAN BRETAGNA'''

Dopo le 5 è arrivata l'ammissione della sconfitta da parte del rivale di Blair, Howard, con le congratulazioni di rito, e subito gli exit poll Bbc/Itv (in Gran Bretagna non si danno proiezioni), che dicono che il Labour Party vince con una maggioranza assoluta ridotta. I risultati non sono ancora definitivi in mattinata, ma con 621 seggi su 646 assegnati, il partito laburista ha 353 seggi, il Partito conservatore 195, il Partito liberaldemocratico 60, e 12 seggi vanno ad altri partiti. A questo punto dello scrutinio il partito di Blair ha già 29 seggi in più rispetto alla maggioranza assoluta (324) alla Camera dei Comuni. Nelle elezioni del 2001, il Labour aveva ottenuto 412 seggi, i Tories 166, i liberaldemocratici 52.


Ha perso di molto contro Tony Blair, che aveva sfidato nel suo stesso collegio elettorale, ma non per questo ha cambiato posizione nè addolcito le parole Reg Keys, padre di un giovane soldato britannico ucciso in battaglia in Iraq pochi giorni prima di compiere i 21 anni.

La vittoria laburista nelle elezioni generali di ieri, e la conferma di Blair come primo ministro, non sono bastate a nascondere un netto calo di consensi sia per il partito di maggioranza sia per il suo leader e, nel commentare a caldo l'esito della consultazione insieme al potente avversario, Keys ha ribadito che era per lui un dovere, un obbligo morale nei confronti del figlio morto al fronte, opporsi al premier responsabile della partecipazione del Regno Unito al conflitto iracheno. "Combattere questa campagna non è stato un compito facile per me, ma dovevo farlo per mio figlio", ha sottolineato l'uomo che a Sedgefiled, nella contea settentrionale inglese di Durham, ha totalizzato appena 4.252 suffragi (come indipendente) contro i 24.421 andati al capo del governo. "Oggi", ha proseguito Keys in tono pacato ma fermo, "ci sono lezioni che debbono essere apprese, e io spero nel profondo del mio cuore che un giorno il primo ministro chiederà scusa". Blair, ritto accanto a lui sul palco dei candidati, è rimasto per tutto il tempo silenzioso e inespressivo, evitando di replicare.

EX LABURISTA ATTACCA BLAIR SU IRAQ

L'ex laburista britannico George Galloway, eletto ieri deputato in un collegio di un quartiere popolare di Londra, ha attaccato duramente il primo ministro Tony Blair sull'Iraq.
''Blair, questo e' per l'Iraq. Tutte le persone che hai ucciso, tutte le menzogne che hai detto sono tornate indietro a perseguitarti. La cosa migliore che il Partito laburista potrebbe fare e' licenziarti domattina'', ha detto Galloway, 50 anni, uno scozzese espulso dal Labour per le sue posizioni radicali.
Galloway - che in un collegio dove vivono molti musulmani ha battuto la deputata laburista uscente Oona King - ha poi criticato la ''cultura politica corrotta'' a suo avviso dominante nella zona est di Londra, affermando che l' organizzazione del voto ''farebbe vergognare una Repubblica delle banane''.
Egli ha poi avuto un diverbio con un giornalista della Bbc che lo accusava di essere un demagogo.
Galloway - che dopo l'espulsione dal Labour ha fondato un suo partito, denominato 'Respect' - si e' aggiudicato il seggio del quartiere di Bethnal Green and Bow con 823 voti di vantaggio sulla King
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'''IRAQ'''

Alcune testimonianze provenienti da ambienti vicini ai ribelli iracheni indicherebbero che Iyad Allawi, l'ex Premier iracheno e attualmente ministro del Petrolio ad interim, sarebbe "morto o gravemente ferito" dopo un'attacco condotto dagli stessi ribelli. A riferire la notizia, che non ha ricevuto alcuna conferma, è stato ieri il sito www.iraq-war.ru, che a sua volta ha riportato l'indirizzo di un sito islamico (http://www.albasrah.net/maqalat_mukhtara/arabic/0505/maher_050505.htm) sul quale si leggerebbe che "solo così si potrebbe spiegare l'improvvisa assenza di Allawi da tutte le conferenze stampa e soprattutto dalla cerimonia di giuramento celebrata dal nuovo governo recentemente". (da peacereporter.net)

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Degradata a colonnello per il suo coinvolgimento nello scandalo delle sevizie del carcere di Abu Ghraib. . Il generale americano Janis Karpinsky, riservista, era una delle responsabili della polizia militare in Iraq al momento degli abusi commessi da militari Usa su prigionieri iracheni nel 2003.

Il mese scorso, un anno esatto dopo la scoperta dello scandalo, i vertici del Pentagono in Iraq sono stati scagionati da qualsiasi responsabilita', ad eccezione della Karpinski, accusata di negligenze in servizio.

Respinto inoltre il patteggiamento di Lynndie England, la riservista fotografata con un iracheno al guinzaglio, che aveva chiesto uno sconto di pena in cambio dell'ammissione della sua colpevolezza. La deposizione del suo ex-amante, il sergente Charles Graner gia' condannato a 10 anni di carcere, cheha tentato di scagionare completamente la ragazza ha spinto il giudice a sospendere il processo.
 
 

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Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

ITALIA

Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano

ELEZIONI IN GRAN BRETAGNA

Dopo le 5 è arrivata l'ammissione della sconfitta da parte del rivale di Blair, Howard, con le congratulazioni di rito, e subito gli exit poll Bbc/Itv (in Gran Bretagna non si danno proiezioni), che dicono che il Labour Party vince con una maggioranza assoluta ridotta. I risultati non sono ancora definitivi in mattinata, ma con 621 seggi su 646 assegnati, il partito laburista ha 353 seggi, il Partito conservatore 195, il Partito liberaldemocratico 60, e 12 seggi vanno ad altri partiti. A questo punto dello scrutinio il partito di Blair ha già 29 seggi in più rispetto alla maggioranza assoluta (324) alla Camera dei Comuni. Nelle elezioni del 2001, il Labour aveva ottenuto 412 seggi, i Tories 166, i liberaldemocratici 52.

Ha perso di molto contro Tony Blair, che aveva sfidato nel suo stesso collegio elettorale, ma non per questo ha cambiato posizione nè addolcito le parole Reg Keys, padre di un giovane soldato britannico ucciso in battaglia in Iraq pochi giorni prima di compiere i 21 anni.

La vittoria laburista nelle elezioni generali di ieri, e la conferma di Blair come primo ministro, non sono bastate a nascondere un netto calo di consensi sia per il partito di maggioranza sia per il suo leader e, nel commentare a caldo l'esito della consultazione insieme al potente avversario, Keys ha ribadito che era per lui un dovere, un obbligo morale nei confronti del figlio morto al fronte, opporsi al premier responsabile della partecipazione del Regno Unito al conflitto iracheno. "Combattere questa campagna non è stato un compito facile per me, ma dovevo farlo per mio figlio", ha sottolineato l'uomo che a Sedgefiled, nella contea settentrionale inglese di Durham, ha totalizzato appena 4.252 suffragi (come indipendente) contro i 24.421 andati al capo del governo. "Oggi", ha proseguito Keys in tono pacato ma fermo, "ci sono lezioni che debbono essere apprese, e io spero nel profondo del mio cuore che un giorno il primo ministro chiederà scusa". Blair, ritto accanto a lui sul palco dei candidati, è rimasto per tutto il tempo silenzioso e inespressivo, evitando di replicare.

EX LABURISTA ATTACCA BLAIR SU IRAQ

L'ex laburista britannico George Galloway, eletto ieri deputato in un collegio di un quartiere popolare di Londra, ha attaccato duramente il primo ministro Tony Blair sull'Iraq. Blair, questo e' per l'Iraq. Tutte le persone che hai ucciso, tutte le menzogne che hai detto sono tornate indietro a perseguitarti. La cosa migliore che il Partito laburista potrebbe fare e' licenziarti domattina, ha detto Galloway, 50 anni, uno scozzese espulso dal Labour per le sue posizioni radicali. Galloway - che in un collegio dove vivono molti musulmani ha battuto la deputata laburista uscente Oona King - ha poi criticato la cultura politica corrotta a suo avviso dominante nella zona est di Londra, affermando che l' organizzazione del voto farebbe vergognare una Repubblica delle banane. Egli ha poi avuto un diverbio con un giornalista della Bbc che lo accusava di essere un demagogo. Galloway - che dopo l'espulsione dal Labour ha fondato un suo partito, denominato 'Respect' - si e' aggiudicato il seggio del quartiere di Bethnal Green and Bow con 823 voti di vantaggio sulla King NOTIZIE BREVI

ESTERI

IRAQ

Alcune testimonianze provenienti da ambienti vicini ai ribelli iracheni indicherebbero che Iyad Allawi, l'ex Premier iracheno e attualmente ministro del Petrolio ad interim, sarebbe "morto o gravemente ferito" dopo un'attacco condotto dagli stessi ribelli. A riferire la notizia, che non ha ricevuto alcuna conferma, è stato ieri il sito www.iraq-war.ru, che a sua volta ha riportato l'indirizzo di un sito islamico (http://www.albasrah.net/maqalat_mukhtara/arabic/0505/maher_050505.htm) sul quale si leggerebbe che "solo così si potrebbe spiegare l'improvvisa assenza di Allawi da tutte le conferenze stampa e soprattutto dalla cerimonia di giuramento celebrata dal nuovo governo recentemente". (da peacereporter.net)


Degradata a colonnello per il suo coinvolgimento nello scandalo delle sevizie del carcere di Abu Ghraib. . Il generale americano Janis Karpinsky, riservista, era una delle responsabili della polizia militare in Iraq al momento degli abusi commessi da militari Usa su prigionieri iracheni nel 2003.

Il mese scorso, un anno esatto dopo la scoperta dello scandalo, i vertici del Pentagono in Iraq sono stati scagionati da qualsiasi responsabilita', ad eccezione della Karpinski, accusata di negligenze in servizio.

Respinto inoltre il patteggiamento di Lynndie England, la riservista fotografata con un iracheno al guinzaglio, che aveva chiesto uno sconto di pena in cambio dell'ammissione della sua colpevolezza. La deposizione del suo ex-amante, il sergente Charles Graner gia' condannato a 10 anni di carcere, cheha tentato di scagionare completamente la ragazza ha spinto il giudice a sospendere il processo.

ITALIA

Siparietto


Gr 9:30

Blair ammette il successo dimezzato "Vogliono un governo Labour ridotto"

LONDRA - Il terzo mandato consecutivo non basta a Tony Blair per sorridere davvero. Quando la scorsa notte il leader laburista ha commentato i risultati elettorali aveva il viso tirato e la stanchezza non era solo quella di chi è ancora in piedi alle prime ore del mattino. Blair ha ringraziato gli elettori e constatato subito il nodo di questa vittoria: ha la maggioranza, ma è molto ridotta.

Quando Blair ha fatto i primi commenti, intorno alle 3 e mezzo del mattino, i risultati non erano ancora definitivi. "Sembrano aver voluto un nuovo governo laburista, ma con una maggioranza ridotta - ha detto Blair dei suoi elettori - Noi dobbiamo rispondere a questo". Poi il tema caldo della guerra: "So che l'Iraq ha diviso il paese, ma ora è importante unirsi e guardare avanti".

Ma quelle divisioni sono apparse sempre profonde quando Reg Keys, padre di un soldato britannico ucciso in Iraq nel 2003 candidatosi contro Blair nel suo seggio di Sedgefield, ha fatto un duro e toccante intervento di fronte al premier, poco dopo l'annuncio della riconferma di Blair nel suo collegio elettorale: "Se non fosse stato che nessuna arma di distruzione di massa è stata trovata in Iraq non mi sarei candidato, ma avrei soltanto pianto la morte di mio figlio. Spero che un giorno il primo ministro chiederà scusa alle famiglie degli 88 soldati morti, che troverà il tempo di visitare quelli feriti".

Dopo le 5 arriva l'ammissione della sconfitta da parte del rivale Howard, con le congratulazioni di rito, e subito gli exit poll Bbc/Itv (in Gran Bretagna non si danno proiezioni), che dicono che il Labour Party vince con una maggioranza assoluta ridotta. I risultati non sono ancora definitivi in mattinata, ma on 615 seggi su 646 assegnati, il partito laburista ha 352 seggi, il Partito conservatore 192, il Partito liberaldemocratico 59, e 12 seggi vanno ad altri partiti. A questo punto dello scrutinio il partito di Blair ha già 28 seggi in più rispetto alla maggioranza assoluta (324) alla Camera dei Comuni. Nelle elezioni del 2001, il Labour aveva ottenuto 412 seggi, i Tories 166, i liberaldemocratici 52.

Ora per Blair si apre un difficile fronte all'interno del suo stesso partito. Se per governare il premier non avrà bisogno dei voti dell'opposizione, dovrà fare i conti con i parlamentari ribelli del Labour, che in questi anni ai Comuni più volte hanno votato contro il governo, e non potrà sempre averla vinta. Uno scenario possibile è una specie di leadership congiunta con Gordon Brown, il cancelliere dello scacchiere, che potrebbe piazzare nel governo molti suoi uomini.

MO: ELEZIONI PALESTINESI, VINCE FATAH CON 59,9% SUFFRAGI, A HAMAS IL 33,3%

Il movimento Fatah del presidente palestinese Mahmud Abbas (Abu Mazen) ha nettamente battuto il movimento integralista islamico Hamas alle elezioni municipali svoltesi ieri in 84 comuni e villaggi in Cisgiordania e nella striscia di Gaza. Lo ha reso noto Firas Iari, direttore generale del Comitato superiore per le elezioni delle collettivita' locali. Il Fatah - ha annunciato Iari ai giornalisti - ha ottenuto il 59,9% dei suffragi espressi, contro il 33,3% di Hamas.

Firas Iari ha precisato che Fatah ha vinto in 50 consigli comunali, contro 28 andati a Hamas, uno ciascuno al Fronte popolare di liberazione della Palestina (Fplp) e al Fronte democratico di liberazione della Palestina (Fdlp), due all'indipendente Mustafa Barghuti. Per i restanti consigli si dovranno formare coalizioni miste.

IRAQ: KAMIKAZE CON AUTOBOMBA A TIKRIT, 7 MORTI

Un attentatore suicida ha fatto esplodere stamani un'autobomba vicino a un pullman che portava al lavoro un gruppo di poliziotti, uccidendone sette e ferendone 15, a Tikrit, nel nord dell'Iraq. Lo ha reso noto la polizia.

AUTOBOMBA A MOSSUL, MORTI 4 AGENTI FORZE SPECIALI Quattro agenti delle unita' speciali del ministero dell'Interno iracheno sono morti oggi in un attentato con un'autobomba a Mossul, nel nord dell'Iraq, a 370 chilometri da Baghdad. Lo ha indicato la polizia irachena.

L'attentato e' avvenuto alle 17 locali (15 italiane), nel quartiere di Warda. Il kamikaze ha fatto esplodere l'auto al passaggio di una pattuglia. Tre feriti sono in gravi condizioni, hanno riferito fonti ospedaliere.

ALMENO 25 MORTI IN ATTENTATI A BAGHDAD Autobomba e kamikaze sono tornati a insanguinare Baghdad, dove quattro attentati in altrettante zone della capitale hanno provocato stamani almeno 25 morti, in gran parte poliziotti o reclute delle forze di sicurezza governative, mentre all'indomani della strage di Erbil - il capoluogo del Kurdistan iracheno dove sono stati uccisi altri 47 aspiranti poliziotti - emergono nuovi dettagli sul crescente contrasto tra i due maggiori partiti curdi.

L'attentato piu' devastante, ha riferito la Tv irachena Al- Iraqiya, ha avuto per teatro all'alba di oggi un centro di reclutamento della polizia irachena nell'area del vecchio aeroporto di Muthanna, nella zona centro-orientale di Baghdad.

Secondo l'emittente, un'autobomba e' esplosa tra le reclute in attesa, ma altre fonti hanno parlato di un kamikaze che - come ieri a Erbil (370 km. a nord di Baghdad) - si sarebbe fatto saltare in aria tra gli aspiranti poliziotti. Il bilancio dell' attentato e' comunque pesantissimo: 15 uccisi e almeno 8 feriti.

Quasi contemporaneamente, un'altra autobomba e' esplosa nel quartiere di Ilaam, nella zona ovest di Baghdad, di fronte alla residenza del vice ministro degli interni, provocando la morte di un poliziotto di guardia e il ferimento di altre sei persone.

Sempre nella capitale, altri due attacchi hanno poi avuto per bersaglio convogli della polizia e della Guardia nazionale governativa a Nuova Baghdad (est) e a Saidiya (sud), con un bilancio di almeno nove poliziotti uccisi.

In questo clima di perdurante violenza, il consigliere per la sicurezza nazionale iracheno, Muwaffak Al-Rubai, ha intanto reso noti alcuni dettagli del nuovo piano di sicurezza che il governo del premier Ibrahim Al-Jaafari appena insediato si appresta a varare.

Il piano prevederebbe in particolare di ridurre il piu' possibile l'impiego delle forze americane negli attacchi contro gli insorti e le loro roccheforti, a differenza di quanto accadeva con il precedente governo dell'ex premier ad interim Iyad Allawi, che lo scorso anno aveva invece contato quasi esclusivamente sui marine Usa per espugnare Falluja e Najaf.

Statua della Vergine lacrima sangue A Corrientes in Argentina una statua della Vergine situata in un'edicola piange lacrime di sangue, scrive un giornale. Secondo la proprietaria dell'icona, il fenomeno e' apparso la prima volta 5 anni fa e si e' ripetuto un mese fa e lunedi' scorso. La donna asserisce che la Madonna 'piange perche' il mondo ha voltato le spalle alle cose di Dio' e dice che la Vergine le ha detto in sogno che 'ci sara' un grande attentato in Vaticano e solo la preghiera puo' evitarlo'.


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gror050506 (last edited 2008-06-26 09:54:25 by anonymous)