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Gr 19:30

IRAQ

Sono un centinaio i miliziani arabi catturati in Iraq con l'accusa d'aver partecipato ad attacchi contro le forze di sicurezza governative. Lo riferisce oggi la stampa irachena, precisando come dei 99 miliziani di cui e' stata confermata la detenzione 77 siano reclusi a Camp Bucca, mentre altri 22 siano rinchiusi ad Abu Ghraib. Frattanto e' stato catturato anche Abul Hadi Al-Juburi, importante dirigente del Nuovo Baath, ex partito unico passato alla clandestinita' dopo la caduta di Saddam. - Il generale americano Janis Karpinsky e' stata degradata a colonnello per il suo coinvolgimento nello scandalo del carcere a Abu Ghraib. Lo si apprende da fonti del Pentagono, le quali ricordano che la donna era una delle responsabili della polizia militare in Iraq al momento degli abusi sui prigionieri iracheni, nel 2003. Il mese scorso erano stati scagionati tutti i vertici del Pentagono in Iraq ad eccezione della Karpinsky, all'epoca sottoposta soltanto a biasimo amministrativo.

Gran Bretagna - 2005-05-06 14:15:00 Ricorso contro il governo: guerra in Iraq 'illegittima' Un gruppo di avvocati britannici contrari all'intervento militare in Iraq ha presentato alla Corte penale internazionale un ricorso contro il governo laburista, accusato di aver aderito alla guerra sulla base di "motivazioni illegittime". Lo scrive stamani l'edizione on-line del quotidiano inglese "Guardian", specificando che gli avvocati hanno chiesto inoltre che le Forze armate vengano punite per l'uso sistematico della tortura praticato da alcuni militari britannici sui civili iracheni

M.O.

In Cisgiordania ha votato io 70% degli elettori e a Gaza addirittura l'80%. Secondo i risultati parziali la formazione Al-Fatah ha superato ampiamente il movimento integralista islamico Hamas. La consultazione elettorale e' considerata come una prova di forza tra Al Fatah, da sempre la maggiore organizzazione palestinese, e il movimento islamico Hamas, che tutti i sondaggi mostrano in vigorosa crescita, ma che gli exit poll danno comunque in seconda posizione nei confronti del movimento di Mahmud Abbas. Quella di ieri e' stata la terza tornata delle elezioni amministrative - le prime due si sono svolte a dicembre e a febbraio - ma e' stata la piu' importante per numero di comuni interessati (76 in Cisgiordania e 4 a Gaza)anche se pochi sono stati i grandi centri come Betlemme e Qalqilya e Rafah nel sud di Gaza.

I risultati ufficiali, attesi per domenica, suscitano grande interesse per le indicazioni sulle intenzioni di voto nelle elezioni per il rinnovo del Consiglio legislativo palestinese del 17 luglio prossimo. Un dirigente del movimento di Hamas, Mohammed Ghazal, ha denunciato brogli in alcuni seggi nelle recenti elezioni municipali vinte da Fatah, il partito del presidente dell'Anp Abu Mazen. Secondo Ghazal, inoltre, un candidato di Hamas sarebbe rimasto ferito da colpi d'arma da fuoco a Khan Younis.

ISRAELE

E' morto ieri nel carcere di Ramle, a Tel Aviv, Abdel Fattah Raddah, 22 anni, un militante della Jihad islamica che era rimasto ferito alcuni giorni fa in uno scontro a fuoco avvenuto nel villaggio cisgiordano di Saida. Nello scontro, oltre a Raddah sono stati uccisi anche un comandante locale della Jihad islamica e un paracadutista israeliano. Issa Qarake, dirigente di una organizzazione di sostegno ai detenuti palestinesi, ha accusato le autorità carcerarie israeliane di aver trascurato le ferite, rendendoli responsabili del suo decesso.

USA - SIRIA

Gli Usa hanno prorogato le sanzioni, essenzialmente economiche, in vigore nei confronti della Siria. Bush accusa il Paese di appoggiare il terrorismo internazionale e di tentare di destabilizzare l'Iraq, sostiene che la Siria 'sta proseguendo l'occupazione del Libano', e che minaccia 'in modo continuo, inusuale e straordinario' gli Stati. In una lettera al Senato, Bush non da' scadenze precise sull'embargo per l'esportazione di prodotti 'sensibili'.

LIBANO

Partito l'esercito siriano, nella Bekaa si coltiverà marijuana - Dalla partenza delle truppe siriane dalla valle della Bekaa i coltivatori della zona sono tornati a piantare semi di canapa, sperando di produrre molto hashish a ottobre, in quella che una volta era il centro nevralgico della produzione di stupefacente. Molti agricoltori hanno optato per questa coltivazione con lo scopo di risollevare la propria famiglia dalla povertà, preferendo questo alle promesse di tecnologia da parte del governo. I rischi di questa coltivazione sono molto bassi, e anche se vietata, è redditizia. Perdere un campo di canapa è meno costoso che perderne uno di patate o farina.

ROMANIA-USA

La Romania e' pronta ad ospitare basi statunitensi per il programma di ridispiegamento delle truppe americane in Europa. Lo ha detto il ministro degli esteri romeno Razvan Ungureanu incontrando a Washington il segretario di Stato americano Condoleezza Rice. La Romania e' parte della Nato dal marzo 2004.

GERMANIA

BOLIVIA

Al termine di una sessione molto tesa, cominciata alle 12:00 ora locale e terminata intorno alle 20:00, la camera dei deputati del Congresso boliviano, riunita a La Paz, ha approvato la nuova legge sugli idrocarburi con un’esigua maggioranza: su 110 votanti, infatti, in 59 (3 più del quorum) si sono espressi a favore, 48 contro e 3 si sono astenuti. Sconfitta dal voto esce la sinistra che fa capo a Evo Morales, capo del Movimento al socialismo (Mas), principale formazione d’opposizione che chiedeva un testo molto più rigoroso che fissasse, soprattutto, royalties più alte da pagare allo Stato da parte delle multinazionali che estraggono e commercializzano il gas boliviano. Il testo approvato dalla Camera, al termine di un processo legislativo lungo 19 mesi, è identico a quello licenziato in precedenza dal Senato. Per questa ragione, l’ultima parola è ora del presidente della Repubblica Carlos Mesa, che deve ratificare la legge, ultimo passaggio prima dell’entrata in vigore. Il testo approvato dai due rami del Congresso mantiene al 18% le royalties dovute dalle multinazionali allo Stato (tra le più basse al mondo); allo stesso tempo, introduce un’imposta diretta non modificabile del 32% sugli idrocarburi al momento dell’estrazione, portando al 50%, tra le proteste delle multinazionali, il peso fiscale complessivo; Morales e l’opposizione boliviana avrebbero voluto portare le royalties al 50% e introdurre poi un’imposta variabile sull’estrazione. Mesa ha ora 10 giorni di tempo per promulgare la legge; in assenza di un provvedimento presidenziale, la Costituzione prevede che spetti al Parlamento anche la promulgazione del testo. Per ora, dal palazzo presidenziale si sa solo che il capo dello Stato ha chiesto al ministero dell’Economia uno studio sulla fattibilità e sulle conseguenze del testo licenziato dal Congresso.

CILE

E' stata esposta una nuova denuncia contro l'ex dittatore cileno Augusto Pinochet per la morte di 26 persone durante una manifestazione di protesta contro il regime nel 1983. L’accusa arriva dalla Centrale Unitaria dei Lavoratori, che addita Pinochet e l'allora ministro degli Interni Sergio Onofre come responsabili della violenza usata dalle forze dell'ordine contro i manifestanti. Pinochet e Onofre devono rispondere del comportamento di circa 18 mila militari che furono inviati in piazza per reprimere le proteste. L'avvocato del sindacato, Adil Brkovic, ha voluto sottolineare che simili reati non cadono in prescrizione.

EQUADOR

I 19 Paesi del ‘Gruppo di Rio’ hanno esortato le nuove autorità ecuadoriane e le diverse forze politiche e sociali del Paese andino a “ripristinare attraverso il dialogo le istituzioni democratiche sulla base dello Stato di diritto, della separazione e dell’indipendenza dei poteri”. In una nota diffusa dal ministero degli Esteri dell’Argentina, che guida temporaneamente la segreteria generale dell’organizzazione, il ‘Gruppo di Rio’ afferma di aver “seguito con speciale interesse l’evoluzione della situazione nella Repubblica dell’Ecuador”, attraversata nelle scorse settimane da una crisi politica e sociale conclusa, per il momento, con l’uscita di scena del presidente Lucio Gutiérrez, destituito dal Parlamento dopo massicce proteste di piazza. L’organizzazione sollecita ora tutte le parti a “seguire quanto previsto dalla Costituzione, dalla Carta democratica interamericana e dai trattati internazionali a tutela dei diritti umani”, in attesa della pubblicazione del rapporto dell’Organizzazione degli Stati americani (Osa) sull’attuale scenario ecuadoriano. Con la nomina del suo vice, l’imprenditore Alejandro Serrano, il neo-presidente ecuadoriano Alfredo Palacio ha quasi ultimato ieri il suo nuovo esecutivo: l’unico ministero non ancora assegnato nel nuovo governo di Quito resta quello del Lavoro.

Sommario

In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

ITALIA

Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano

ELEZIONI IN GRAN BRETAGNA

Dopo le 5 è arrivata l'ammissione della sconfitta da parte del rivale di Blair, Howard, con le congratulazioni di rito, e subito gli exit poll Bbc/Itv (in Gran Bretagna non si danno proiezioni), che dicono che il Labour Party vince con una maggioranza assoluta ridotta. I risultati non sono ancora definitivi in mattinata, ma con 621 seggi su 646 assegnati, il partito laburista ha 353 seggi, il Partito conservatore 195, il Partito liberaldemocratico 60, e 12 seggi vanno ad altri partiti. A questo punto dello scrutinio il partito di Blair ha già 29 seggi in più rispetto alla maggioranza assoluta (324) alla Camera dei Comuni. Nelle elezioni del 2001, il Labour aveva ottenuto 412 seggi, i Tories 166, i liberaldemocratici 52.

Ha perso di molto contro Tony Blair, che aveva sfidato nel suo stesso collegio elettorale, ma non per questo ha cambiato posizione nè addolcito le parole Reg Keys, padre di un giovane soldato britannico ucciso in battaglia in Iraq pochi giorni prima di compiere i 21 anni.

La vittoria laburista nelle elezioni generali di ieri, e la conferma di Blair come primo ministro, non sono bastate a nascondere un netto calo di consensi sia per il partito di maggioranza sia per il suo leader e, nel commentare a caldo l'esito della consultazione insieme al potente avversario, Keys ha ribadito che era per lui un dovere, un obbligo morale nei confronti del figlio morto al fronte, opporsi al premier responsabile della partecipazione del Regno Unito al conflitto iracheno. "Combattere questa campagna non è stato un compito facile per me, ma dovevo farlo per mio figlio", ha sottolineato l'uomo che a Sedgefiled, nella contea settentrionale inglese di Durham, ha totalizzato appena 4.252 suffragi (come indipendente) contro i 24.421 andati al capo del governo. "Oggi", ha proseguito Keys in tono pacato ma fermo, "ci sono lezioni che debbono essere apprese, e io spero nel profondo del mio cuore che un giorno il primo ministro chiederà scusa". Blair, ritto accanto a lui sul palco dei candidati, è rimasto per tutto il tempo silenzioso e inespressivo, evitando di replicare.

EX LABURISTA ATTACCA BLAIR SU IRAQ

L'ex laburista britannico George Galloway, eletto ieri deputato in un collegio di un quartiere popolare di Londra, ha attaccato duramente il primo ministro Tony Blair sull'Iraq. Blair, questo e' per l'Iraq. Tutte le persone che hai ucciso, tutte le menzogne che hai detto sono tornate indietro a perseguitarti. La cosa migliore che il Partito laburista potrebbe fare e' licenziarti domattina, ha detto Galloway, 50 anni, uno scozzese espulso dal Labour per le sue posizioni radicali. Galloway - che in un collegio dove vivono molti musulmani ha battuto la deputata laburista uscente Oona King - ha poi criticato la cultura politica corrotta a suo avviso dominante nella zona est di Londra, affermando che l' organizzazione del voto farebbe vergognare una Repubblica delle banane. Egli ha poi avuto un diverbio con un giornalista della Bbc che lo accusava di essere un demagogo. Galloway - che dopo l'espulsione dal Labour ha fondato un suo partito, denominato 'Respect' - si e' aggiudicato il seggio del quartiere di Bethnal Green and Bow con 823 voti di vantaggio sulla King NOTIZIE BREVI

ESTERI

IRAQ

Alcune testimonianze provenienti da ambienti vicini ai ribelli iracheni indicherebbero che Iyad Allawi, l'ex Premier iracheno e attualmente ministro del Petrolio ad interim, sarebbe "morto o gravemente ferito" dopo un'attacco condotto dagli stessi ribelli. A riferire la notizia, che non ha ricevuto alcuna conferma, è stato ieri il sito www.iraq-war.ru, che a sua volta ha riportato l'indirizzo di un sito islamico (http://www.albasrah.net/maqalat_mukhtara/arabic/0505/maher_050505.htm) sul quale si leggerebbe che "solo così si potrebbe spiegare l'improvvisa assenza di Allawi da tutte le conferenze stampa e soprattutto dalla cerimonia di giuramento celebrata dal nuovo governo recentemente". (da peacereporter.net)


Degradata a colonnello per il suo coinvolgimento nello scandalo delle sevizie del carcere di Abu Ghraib. . Il generale americano Janis Karpinsky, riservista, era una delle responsabili della polizia militare in Iraq al momento degli abusi commessi da militari Usa su prigionieri iracheni nel 2003.

Il mese scorso, un anno esatto dopo la scoperta dello scandalo, i vertici del Pentagono in Iraq sono stati scagionati da qualsiasi responsabilita', ad eccezione della Karpinski, accusata di negligenze in servizio.

Respinto inoltre il patteggiamento di Lynndie England, la riservista fotografata con un iracheno al guinzaglio, che aveva chiesto uno sconto di pena in cambio dell'ammissione della sua colpevolezza. La deposizione del suo ex-amante, il sergente Charles Graner gia' condannato a 10 anni di carcere, cheha tentato di scagionare completamente la ragazza ha spinto il giudice a sospendere il processo.

Alta partecipazione alle comunali nei territori palestinesi

In Cisgiordania ha votato io 70% degli elettori e a Gaza addirittura l'80%. Secondo i risultati parziali la formazione Al-Fatah ha superato ampiamente il movimento integralista islamico Hamas.

La consultazione elettorale e' considerata come una prova di forza tra Al Fatah, da sempre la maggiore organizzazione palestinese, e il movimento islamico Hamas, che tutti i sondaggi mostrano in vigorosa crescita, ma che gli exit poll danno comunque in seconda posizione nei confronti del movimento di Mahmud Abbas.

Quella di ieri e' stata la terza tornata delle elezioni amministrative - le prime due si sono svolte a dicembre e a febbraio - ma e' stata la piu' importante per numero di comuni interessati (76 in Cisgiordania e 4 a Gaza)anche se pochi sono stati i grandi centri come Betlemme e Qalqilya e Rafah nel sud di Gaza.

I risultati ufficiali, attesi per domenica, suscitano grande interesse per le indicazioni sulle intenzioni di voto nelle elezioni per il rinnovo del Consiglio legislativo palestinese del 17 luglio prossimo.

ITALIA

Ricordare FRANCO SERANTINI per lottare oggi

trentatre anni fa moriva a Pisa Franco Serantini. L’anarchico fu brutalmente picchiato dalla polizia italiana il sette maggio del 1972 mentre si opponeva al comizio del fascista Niccolai e poi portato in carcere dove due giorni dopo morirà per essere stato lasciato privo di cure.

Ricordiamo Franco con un’iniziativa in piazza che non sarà soltanto una commemorazione, ma che proporrà una narrazione in varie forme delle lotte sociali che ci sono state e di quelle che esistono tutt’ora a Pisa.

SABATO 7 MAGGIO 2005 In piazza delle Vettovaglie

Ore 18.00 – Raccontiamo le lotte sociali a Pisa

- Vigilo Baracchini (Unione Inquilini): “Occupazione del villaggio Cento Fiori” - Il Macchia Nera: “Dieci anni di lotte a Pisa” - Il Newroz: “Dal movimento di lotta per la casa allo Spazio Antagonista Newroz” - Rebeldia: “Dal Trainstopping ad uno spazio pubblico autogestito” - Università Antagonista: “Dal Progetto Finestre: “prendere casa senza passare dalla porta degli affitti” all’occupazione dello Spazio Socio-Abitativo San Lorenzo”

Ore 21.00 – Cena in piazza con proiezioni di video… - Presentazione del video “Vivere a San Lorenzo”

Ore 22.00 – Concerto del cantautore Marco Chiavistelli

Saranno presenti sportelli sul diritto alla casa e sul lavoro. Mostra digitale di materiali di movimento: “Gli anni Settanta a Pisa nei manifesti e nei volantini”.

Siparietto


Gr 9:30

Blair ammette il successo dimezzato "Vogliono un governo Labour ridotto"

LONDRA - Il terzo mandato consecutivo non basta a Tony Blair per sorridere davvero. Quando la scorsa notte il leader laburista ha commentato i risultati elettorali aveva il viso tirato e la stanchezza non era solo quella di chi è ancora in piedi alle prime ore del mattino. Blair ha ringraziato gli elettori e constatato subito il nodo di questa vittoria: ha la maggioranza, ma è molto ridotta.

Quando Blair ha fatto i primi commenti, intorno alle 3 e mezzo del mattino, i risultati non erano ancora definitivi. "Sembrano aver voluto un nuovo governo laburista, ma con una maggioranza ridotta - ha detto Blair dei suoi elettori - Noi dobbiamo rispondere a questo". Poi il tema caldo della guerra: "So che l'Iraq ha diviso il paese, ma ora è importante unirsi e guardare avanti".

Ma quelle divisioni sono apparse sempre profonde quando Reg Keys, padre di un soldato britannico ucciso in Iraq nel 2003 candidatosi contro Blair nel suo seggio di Sedgefield, ha fatto un duro e toccante intervento di fronte al premier, poco dopo l'annuncio della riconferma di Blair nel suo collegio elettorale: "Se non fosse stato che nessuna arma di distruzione di massa è stata trovata in Iraq non mi sarei candidato, ma avrei soltanto pianto la morte di mio figlio. Spero che un giorno il primo ministro chiederà scusa alle famiglie degli 88 soldati morti, che troverà il tempo di visitare quelli feriti".

Dopo le 5 arriva l'ammissione della sconfitta da parte del rivale Howard, con le congratulazioni di rito, e subito gli exit poll Bbc/Itv (in Gran Bretagna non si danno proiezioni), che dicono che il Labour Party vince con una maggioranza assoluta ridotta. I risultati non sono ancora definitivi in mattinata, ma on 615 seggi su 646 assegnati, il partito laburista ha 352 seggi, il Partito conservatore 192, il Partito liberaldemocratico 59, e 12 seggi vanno ad altri partiti. A questo punto dello scrutinio il partito di Blair ha già 28 seggi in più rispetto alla maggioranza assoluta (324) alla Camera dei Comuni. Nelle elezioni del 2001, il Labour aveva ottenuto 412 seggi, i Tories 166, i liberaldemocratici 52.

Ora per Blair si apre un difficile fronte all'interno del suo stesso partito. Se per governare il premier non avrà bisogno dei voti dell'opposizione, dovrà fare i conti con i parlamentari ribelli del Labour, che in questi anni ai Comuni più volte hanno votato contro il governo, e non potrà sempre averla vinta. Uno scenario possibile è una specie di leadership congiunta con Gordon Brown, il cancelliere dello scacchiere, che potrebbe piazzare nel governo molti suoi uomini.

MO: ELEZIONI PALESTINESI, VINCE FATAH CON 59,9% SUFFRAGI, A HAMAS IL 33,3%

Il movimento Fatah del presidente palestinese Mahmud Abbas (Abu Mazen) ha nettamente battuto il movimento integralista islamico Hamas alle elezioni municipali svoltesi ieri in 84 comuni e villaggi in Cisgiordania e nella striscia di Gaza. Lo ha reso noto Firas Iari, direttore generale del Comitato superiore per le elezioni delle collettivita' locali. Il Fatah - ha annunciato Iari ai giornalisti - ha ottenuto il 59,9% dei suffragi espressi, contro il 33,3% di Hamas.

Firas Iari ha precisato che Fatah ha vinto in 50 consigli comunali, contro 28 andati a Hamas, uno ciascuno al Fronte popolare di liberazione della Palestina (Fplp) e al Fronte democratico di liberazione della Palestina (Fdlp), due all'indipendente Mustafa Barghuti. Per i restanti consigli si dovranno formare coalizioni miste.

IRAQ: KAMIKAZE CON AUTOBOMBA A TIKRIT, 7 MORTI

Un attentatore suicida ha fatto esplodere stamani un'autobomba vicino a un pullman che portava al lavoro un gruppo di poliziotti, uccidendone sette e ferendone 15, a Tikrit, nel nord dell'Iraq. Lo ha reso noto la polizia.

AUTOBOMBA A MOSSUL, MORTI 4 AGENTI FORZE SPECIALI Quattro agenti delle unita' speciali del ministero dell'Interno iracheno sono morti oggi in un attentato con un'autobomba a Mossul, nel nord dell'Iraq, a 370 chilometri da Baghdad. Lo ha indicato la polizia irachena.

L'attentato e' avvenuto alle 17 locali (15 italiane), nel quartiere di Warda. Il kamikaze ha fatto esplodere l'auto al passaggio di una pattuglia. Tre feriti sono in gravi condizioni, hanno riferito fonti ospedaliere.

ALMENO 25 MORTI IN ATTENTATI A BAGHDAD Autobomba e kamikaze sono tornati a insanguinare Baghdad, dove quattro attentati in altrettante zone della capitale hanno provocato stamani almeno 25 morti, in gran parte poliziotti o reclute delle forze di sicurezza governative, mentre all'indomani della strage di Erbil - il capoluogo del Kurdistan iracheno dove sono stati uccisi altri 47 aspiranti poliziotti - emergono nuovi dettagli sul crescente contrasto tra i due maggiori partiti curdi.

L'attentato piu' devastante, ha riferito la Tv irachena Al- Iraqiya, ha avuto per teatro all'alba di oggi un centro di reclutamento della polizia irachena nell'area del vecchio aeroporto di Muthanna, nella zona centro-orientale di Baghdad.

Secondo l'emittente, un'autobomba e' esplosa tra le reclute in attesa, ma altre fonti hanno parlato di un kamikaze che - come ieri a Erbil (370 km. a nord di Baghdad) - si sarebbe fatto saltare in aria tra gli aspiranti poliziotti. Il bilancio dell' attentato e' comunque pesantissimo: 15 uccisi e almeno 8 feriti.

Quasi contemporaneamente, un'altra autobomba e' esplosa nel quartiere di Ilaam, nella zona ovest di Baghdad, di fronte alla residenza del vice ministro degli interni, provocando la morte di un poliziotto di guardia e il ferimento di altre sei persone.

Sempre nella capitale, altri due attacchi hanno poi avuto per bersaglio convogli della polizia e della Guardia nazionale governativa a Nuova Baghdad (est) e a Saidiya (sud), con un bilancio di almeno nove poliziotti uccisi.

In questo clima di perdurante violenza, il consigliere per la sicurezza nazionale iracheno, Muwaffak Al-Rubai, ha intanto reso noti alcuni dettagli del nuovo piano di sicurezza che il governo del premier Ibrahim Al-Jaafari appena insediato si appresta a varare.

Il piano prevederebbe in particolare di ridurre il piu' possibile l'impiego delle forze americane negli attacchi contro gli insorti e le loro roccheforti, a differenza di quanto accadeva con il precedente governo dell'ex premier ad interim Iyad Allawi, che lo scorso anno aveva invece contato quasi esclusivamente sui marine Usa per espugnare Falluja e Najaf.

Statua della Vergine lacrima sangue A Corrientes in Argentina una statua della Vergine situata in un'edicola piange lacrime di sangue, scrive un giornale. Secondo la proprietaria dell'icona, il fenomeno e' apparso la prima volta 5 anni fa e si e' ripetuto un mese fa e lunedi' scorso. La donna asserisce che la Madonna 'piange perche' il mondo ha voltato le spalle alle cose di Dio' e dice che la Vergine le ha detto in sogno che 'ci sara' un grande attentato in Vaticano e solo la preghiera puo' evitarlo'.


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