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Statali, la trattativa riprende stasera ma i sindacati non sono ottimisti

Una lunga maratona nella notte tra governo e sindacati per la trattativa sul rinnovo dei contratti dei dipendenti statali, ma nessuna fumata bianca. Si riparte dunque da questa sera alle 20, quando le parti si ritroveranno intorno al tavolo, ma senza grandi possibilità di arrivare a un accordo. L'ultima offerta del governo, a tarda notte, è stata di far salire gli aumenti di stipendio dal 4,3% al 4,5% in cambio di mobilità e maggiore produttività dei dipendenti. I sindacati si sono consultati e nelle prime ore del mattino hanno bollato come "irricevibili" le proposte del governo chiedendo all'esecutivo di riformulare il documento. Da qui l'aggiornamento dell'incontro a oggi.

"Aspettiamo per l'ennesima volta con pazienza e responsabilità", ha detto il leader della Cgil Guglielmo Epifani al termine della riunione, dichiarandosi comunque "non ottimista", e giudicando "la posizione del governo senza capo né coda". Epifani ha parlato di un testo con "forzature che non c'entrano con il biennio economico", di una proposta che non prevede l'aumento definito (100 euro ai ministeriali) e indica invece il blocco della contrattazione integrativa che riguarda i comuni, le autonomie locali, le regioni". Un insieme di cose, insomma, che "scardina il sistema contrattuale".

Un invito al governo perché "rifletta sulla necessità di arrivare a un'intesa" è venuto quindi dal numero uno della Cisl, Savino Pezzotta, che ha ricordato i passi fatti dal sindacato "per avvicinarsi alle proposte del governo", spiegando però che non si può stravolgere l'accordo del '93. Non è possibile andare oltre il perimetro dell'accordo di luglio", ha sottolineato, aggiungendo che "nel biennio economico non c'entrano questioni legate alla mobilità e alla produttività".

Simile il giudizio del segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, secondo il quale al momento il problema "non sembra essere più l'entità degli incrementi salariali, quanto le formule proposte per incentivare la produttività e la flessibilità".

Al termine della trattativa di questa notte a Palazzo Chigi i ministri Siniscalco, Alemanno, Stanca, Baccini, Moratti, e i sottosegretari Letta e Sacconi, hanno fatto il punto del negoziato prima del Consiglio dei ministri di questa mattina alle 10 che valuterà le osservazioni dei sindacati. Il ministro della Funzione Pubblica Baccini è poi sceso in sala stampa accompagnato dal collega Alemanno per dichiarare che il Consiglio dei ministri darà "l'indicazione finale" sul rinnovo contrattuale del pubblico impiego". Dalla riunione di questa mattina verranno quindi le formule per risolvere "positivamente la vertenza". "C'è bisogno di un passaggio al Consiglio dei ministri - ha precisato Baccini - abbiamo preso atto delle richieste del sindacato e abbiamo fatto le nostre valutazioni".

Islamabad, almeno 14 morti nell'esplosione alla moschea.

Un'esplosione nella moschea dell'Imam Bari a Islamabad, in Pakistan, ha causato almeno 14 morti e molti feriti. Ne hanno dato notizia fonti della polizia e del governo pachistani e media locali.

La moschea è vicina ai più importanti uffici del governo Pachistano e a molte sedi diplomatiche. Migliaia di fedeli stavano, per la maggior parte sunniti, stavano celebrando una festa religiosa quando c'è stata la deflagrazione. La notizia è stata confermata anche da un ministro, che ha detto che ci sono numerosi morti e feriti.

IRAQ: ABBATTUTO ELICOTTERO USA

Un elicottero delle forze armate Usa e' stato abbattuto in Iraq dopo essere stato raggiunto da colpi di arma da fuoco sparati da terra. Si e' poi schiantato a terra e sono morti entrambi i piloti. La morte dei due piloti e la dinamica dell'incidente sono stati confermati da fonti militari americane in Iraq, citate dai media americani. Un secondo elicottero dello stesso tipo, che pattugliava insieme al primo, e' stato pure colpito, ma ha potuto fare rientro alla base: illesi i due piloti.

Tre detenuti sono evasi all'alba dalla famigerata prigione di Abu Ghraib strisciando fuori oltre il recinto del perimetro del carcere. Le forze Usa hanno notato l'assenza dei fuggiaschi solo durante un normale conteggio dei detenuti. Il penitenziario, dove sono rinchiusi 3.400 prigionieri, e' noto per le torture e i maltrattamenti dei tempi di Saddam e da parte di soldati Usa dopo il crollo del regime nel 2003. Si tratta della seconda fuga da un carcere sotto sorveglianza americana.

La resistenza in Iraq puo' fare affidamento su una forza di oltre 40.000 combattenti, alcuni dei quali finiranno per trasferire la loro lotta anche negli Stati Uniti: e' questa la valutazione di Richard Clarke, un tecnico della sicurezza che e' stato il consigliere anti-terrorismo della Casa Bianca sotto tre presidenti, fra i quali George Bush.

Manifestazioni nel Paese basco contro l'arresto del leader di Batasuna

Gli indipendentisti baschi hanno risposto con manifestazioni di piazza all'arresto del leader di Batasuna Arnaldo Otegi: a Vitoria, capitale del Paese basco spagnolo e anche al di là del confine, nella città basca francese di Bayonne. Il partito Batasuna, considerato il braccio politico dell'organizzazione separatista Eta, ha chiamato i suoi militanti a riunirsi il 4 giugno in una manifestazione a Bilbao.Arnaldo Otegi si trova in cella d'isolamento nel carcere di massima sicurezza di Soto del Real, nei pressi di Madrid.L'arresto è avvenuto mercoledì in tarda serata, dopo un interrogatorio durato 8 ore nel tribunale della capitale. L'accusa è di finanziamento dell'Eta. Per ottenere la libertà provvisoria, Otegi dovrà versare una cauzione di 400 milaeuro. I giudici hanno rifiutato una fidejussione bancaria di 200 mila euro presentata dai legali del leader politico.

KOSOVO: FUNZIONARIO ACNUR ACCUSATO TRAFFICO ESSERI UMANI

L'incriminazione per sfruttamento sessuale di minorenni e per traffico di esseri umani e' stata spiccata oggi da un procuratore capo internazionale, nei confronti di un funzionario dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i profughi (ACNUR) in Kosovo, Rashidun Kan. Lo ha rivelato il portavoce della missione dell'ONU in Kosovo (UNMIK), Neeraj Singh, il quale non ha voluto rivelare la nazionalita' del personaggio incriminato (ma organi di informazione locali indicano il Pakistan come suo paese di origine). "L'incriminazione - ha detto il portavoce dell'UNMIK - si riferisce ad accuse di sfruttamento sessuale di ragazze minori di 16 anni di eta' e di traffico di esseri umani". Neeraj Kan e' in arresto dallo scorso gennaio, in attesa di giudizio.


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