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Gr 19:30

"IMMIGRAZIONE""

Il dossier di Amnesty pone l'attenzione anche sulla mancanza di una «legge specifica e organica» sul diritto d'asilo, e pure qui lo scontro con Pisanu è aperto, visto che il ministro proprio l'altro ieri aveva affermato che il 92% delle richieste di asilo sono false. Per l'associazione invece «la tutela dei richiedenti asilo prevista da alcune norme sull'immigrazione non ha garantito l'accesso a procedure individuali di determinazione del diritto d'asilo eque e imparziali».

Per quanto riguarda i cpt, Amnesty chiede a Pisanu di consentire l'accesso ai propri ricercatori e segnala come «molti detenuti hanno incontrato difficoltà a ottenere accesso all'assistenza legale necessaria per impugnare la legittimità della loro detenzione e degli ordini di espulsione», «alcuni detenuti che intendevano presentare domanda di asilo apparentemente non sono stati messi in grado di accedere alla procedura di determinazione del diritto di asilo», e inoltre «sono stati segnalati frequente sovraffollamento, infrastrutture non appropriate, condizioni non igieniche, alimentazione insoddisfacente e cure mediche inadeguate». va precisato che il ministro ha definito gki operatori di amnesty turisti poco professionali...

Un capitolo a parte è dedicato alle «brutalità della polizia». «Le denunce di maltrattamenti compiuti da agenti delle forze dell'ordine spesso hanno riguardato rom, immigrati extracomunitari e manifestanti (nel conto ci sono anche le violenze di Napoli e del G8). Vi sono state sparatorie della polizia, alcune delle quali fatali, in circostanze controverse», scrive Amnesty, che sottolinea come «alcuni agenti sono stati processati ma, in generale, le forze dell'ordine hanno goduto di notevole impunità».

"""lotta per la casa a firenze"""

Con oltre 1600 avvisi di garanzia, per reati di diversa specie e natura, è in atto un vero e proprio processo di criminalizzazione della lotta per la casa e nei confronti di una delle esperienze più vivaci di opposizione sociale...

solo nel mese di maggio sono state consegnate decine di denunce ad altrettanti militanti e sono in corso 4 processi.

Anche se i numeri non bastano...

DATI RELATIVI ALLE INIZIATIVE GIUDIZIARIE NEI CONFRONTI DEL MOVIMENTO DI LOTTA PER LA CASA DA PARTE DELLA MAGISTRATURA FIORENTINA

UN TOTALE DI OLTRE 1600 AVVISI DI GARANZIA

DEI QUALI: - 658 DENUNCE PER IL REATO DI "OCCUPAZIONE DI STABILE" - 230 DENUNCE PER IL REATO DI "INVASIONE ARBITRARIA DI EDIFICIO PRIVATO O PUBBLICO" - 130 DENUNCE PER IL REATO DI "INTERRUZIONE DI PUBBLICO SERVIZIO" - 108 DENUNCE PER IL REATO DI "OLTRAGGIO A PUBBLICO UFFICIALE" - 70 DENUNCE PER IL REATO DI "BLOCCO STRADALE" - 112 DENUNCE PER IL REATO DI "RESISTENZA A PUBBLICO UFFICIALE" - 130 DENUNCE PER IL REATO DI "MANIFESTAZIONE NON AUTORIZZATA" - 12 DENUNCE PER IL REATO DI "POSSESSO DI ARMA IMPROPRIA" - 16 DENUNCE PER IL REATO DI "ASSOCIAZIONE PER DELINQUERE" - 16 DENUNCE PER IL REATO DI "OLTRAGGIO E VIOLENZA A CORPO POLITICO E AMMINISTRATIVO DELLO STATO" - 30 DENUNCE PER IL REATO DI "LESIONI A PUBBLICO UFFICIALE" - 72 DENUNCE PER IL REATO DI "VIOLENZA PRIVATA" - 12 DENUNCE PER "OCCUPAZIONE DI TERRENO"

85 PROCESSI SVOLTI

45 PROCESSI CON ASSOLUZIONI

40 PROCESSI CON CONDANNE DI TUTTI I TIPI, DA CONDANNE DI TIPO PECUNIARIO A CONDANNE PENALI...

...PER UNA SOMMA TOTALE DI CIRCA 80 ANNI DI PENA.

"""Arrest dei compagni anarchici"""

Comunicato di venerdì 27 maggio sugli arresti disposti dalle procure di Bologna e Viterbo I nostri computer sono stati sequestrati, per questo motivo solo ora riusciamo a riferirvi quello che è successo ieri.

Abbiamo passato l'intera giornata di giovedì 26 maggio tra il subire perquisizioni (diverse sono durate tra sette e dieci ore) e aspettare davanti alla Questura di Bologna. La situazione si è evoluta di ora in ora e solo in nottata siamo riusciti a ricostruire un minimo il complesso della vicenda repressiva. Ancora non sappiamo dare informazioni precise su quante persone siano state perquisite e su chi tra questi sia indagato e chi no. Cercheremo nelle prossime ore di raccogliere anche tramite gli avvocati notizie più precise e faremo uscire altri comunicati di aggiornamento. Due sono i filoni d'indagine, uno partito da Bologna e uno da Viterbo e gli arresti sono stati effettuati in due tempi. Danilo e Valentina a Pescara, inseriti in entrambe le indagini, sono stati arrestati nella mattinata contemporaneamente a Massimo, Claudia e Stefano a Viterbo. Nel corso della giornata sono stati portati in questura per la schedatura molti dei perquisiti, tra i quali anche i compagni che verranno arresati in serata dopo che in un primo momento erano stati rilasciati. Lucia Elsa e Mattia sono stati intercettati fuori dallo studio degli avvocati e portati in Questura con la solita scusa di dover firmare dei documenti. Mentre li attendevamo all'uscita abbiamo avuto la notizia dell'arresto loro, di un ragazzo di Locri (colpevole di aver frequentato in passato uno degli arrestati) e di un quinto arresto a Roma. L'inchiesta della procura di Bologna ruota intorno alla redazione di Crocenera Anarchica, un bollettino periodico di informazione su repressione e carcere nato nel 2001 per sostenere le lotte dentro e contro le galere. Questi inquisitori assolutamente privi di un qualsiasi barlume di intelligenza su ciò che andavano facendo, chiamati da tutte le parti d'Italia per dare man forte ai loro degni colleghi, sembrano aver ripreso le veline della digos di 5/6 anni fa per colpire non solo alcuni compagni ma anche chiunque si trovasse a quel tempo ad essere loro amico. Pare che in tutto le perquisizioni di ieri siano oltre un centinaio. E per arrivare a tanto devono aver messo in mezzo davvero chiunque, dai parenti a vicini che nemmeno si conoscevano, giungendo fino a scavare in luoghi definiti a disposizione degli indagati, come i boschi vicini alle abitazioni. Il delirio e la ferocia di questo attacco repressivo sventra vite e affetti senza peraltro avere il ben che minimo riscontro oggettivo che possa in qualche maniera sostenerlo. Per intenderci vediamo cosa cercavano gli investigatori: stampanti a getto di inchiostro; diserbante; tessuti di lana di colore nero, marrone o azzurro; pentole a pressione; bombolette di gas da campeggio; flash per macchine fotografiche; personal computer; buste ed etichette per le spedizioni postali. Ovviamente il bottino è stato ricco perché chi non ha in casa almeno un paio di quegli oggetti? Quale madre non possiede una pentola a pressione da farsi sequestrare. Infine i compagni sono stati incarcerati nei luoghi più disparati (per esempio Lucia è stata portata a Reggio Emilia dove certamente i suoi due figli, minorenni, la potranno facilmente visitare!) e sono stati oscurati sul sito di filiarmonici le pagine che ospitavano Crocenera. Riepilogando gli arrestati sono in tutto dieci, e ventuno (circa) dovrebbero essere gli indagati, anche se la condizione di quelli che indagati non sono può cambiare da un momento all'altro senza che intervengano nuovi elementi. I Pubblici Misteri che da Bologna hanno disposto perquisizioni e arresti sono i sostituti procuratori Luca Tampieri e Morena Plazzi. Ricordiamo a tutti di non utilizzare il conto corrente postale di Crocenera Anarchica per i versamenti a sostegno delle spese legali perché nessuno può ritirarli. Quanto prima sarà diffuso un altro contro corrente postale ah hoc.

Ecco l'elenco dei carceri dove sono richiusi gli arrestati:

Danilo Cremonese e Valentina Speziale C/o Casa Circondariale, via San Donato 2, 65129 Pescara

Stefano del Moro, Marco Bisesti e Massimo Leopardi C/o Casa Circondariale Regina Coeli, via della Lungara 29, 00165 Roma

Lucia Rippa C/o Casa Circondariale, viale L. Settembrini 8, 42100 Reggio Emilia

Elsa Caroli C/o Casa Circondariale, via della Rocca 6, 47100 Forlì

Claudia Cospito C/o Casa Circondariale, contrada Ceppaia 1, 64100 Teramo

Mattia Bretoni C/o Casa Circondariale, strada delle Novate 65, 29100 Piacenza

Teo è ricoverato nell'infermeria del Carcere Speciale di Palmi.

ANSA) - MADRID, 27 MAG - Arnaldo Otegi, leader del disciolto partito indipendentista Batasuna arrestato ieri, lascera' nelle prossime ore il carcere di Madrid. Gli avvocati hanno depositato avalli bancari per la cauzione di 400.000 euro imposta dal giudice. L'arresto conferma che il Paese Basco si trova in uno 'stato di emergenza', scrive il quotidiano basco Gara. Il giornale avverte Zapatero che tutti i suoi predecessori sono caduti 'in un modo o nell'altro come conseguenza del conflitto' in Euskadi.


Gr 13:00

In primo Piano

Ma cos'è questa crisi...

Governo, il nodo statali al Consiglio dei ministri

Una lunga maratona nella notte tra governo e sindacati per la trattativa sul rinnovo dei contratti dei dipendenti statali, ma nessuna fumata bianca. Si riparte dunque da questa sera alle 20, quando le parti si ritroveranno intorno al tavolo, ma senza grandi possibilità di arrivare a un accordo. L'ultima offerta del governo, a tarda notte, è stata di far salire gli aumenti di stipendio dal 4,3% al 4,5% in cambio di mobilità e maggiore produttività dei dipendenti. I sindacati si sono consultati e nelle prime ore del mattino hanno bollato come "irricevibili" le proposte del governo chiedendo all'esecutivo di riformulare il documento. Da qui l'aggiornamento dell'incontro a oggi.

Grandi imprese: occupazione in calo

Gli occupati delle grandi imprese hanno registrato a marzo una variazione nulla su febbraio, diminuendo dello 0,6% rispetto a marzo 2004. In un anno, rileva Istat, sono stati persi circa 13mila posti. Nei primo trimestre la variazione dell'occupazione nelle grandi imprese, rispetto allo stesso periodo del 2004, e' stata di -0,7% al lordo della Cig e di -0,9% al netto. Il dato invariato su mese relativo a marzo 2005 riflette il calo dei posti nell'industria compensato dall'aumento nei servizi.

NOTIZIE BREVI

ESTERI

PAKISTAN, KAMIKAZE FA STRAGE IN MOSCHEA GREMITA DI FEDELI

Almeno 14 persone sono state uccise dall'esplosione avvenuta oggi nel mausoleo di Bari Imam a Islamabad. Lo ha detto la polizia pachistana. L'esplosione e' avvenuta alle 11:20 nel mausoleo di Bari Imam dove si stanno concludendo quattro giorni di celebrazioni. La televisione privata Geo ha detto che ci sono anche diversi feriti. Il mausoleo di Bari Imam si trova vicino ai principali palazzi governativi e al quartiere diplomatico della capitale. La polizia ha detto che l'attentato e' probabilmente opera di un kamikaze. Le nostre prime informazioni fanno pensare che si sia trattato di un attentato suicida, ha detto il capo della polizia della capitale, Talat Mehmood Tariq, aggiungendo che almeno 14 persone sono rimaste uccise dalla deflagrazione. La televisione privata Geo ha detto che al momento dell'esplosione, migliaia di fedeli musulmani, sia della maggioranza sunnita sia della minoranza sciita, affollavano il mausoleo di Bari Imam e le zone circostanti dove erano in corso le celebrazioni di una festivita' islamica.

MO: Peres prevede un ritiro bis

Il vicepremier di Israele Shimon Peres conviene con Bush che il prossimo ritiro da Gaza non puo' essere fine a se stesso. 'Dopo Gaza - ha detto - dovremo sgomberare altri insediamenti'. Positivi i primi commenti israeliani sul vertice Bush-Abu Mazen. Hamas, tramite un esponente, fa sapere che non intende ostacolare il ritiro da Gaza. Intanto un incontro fra il presidente dell'Anp Abu Mazen e il premier israeliano Ariel Sharon avverra' nei primi dieci giorni di giugno.

Esplodono due ordigni in Biscaglia

Alcuni ordigni sono esplosi questa notte presso la stazione di Barakaldo in Biscaglia provocando solo danni, anche se non irrilevanti. Secondo la polizia, citata dalle agenzie, gli ordigni sarebbero stati posti da alcuni uomini incappucciati che si sarebbero poi dati alla fuga. Le esplosioni non sono state rivendicate. Gli ordigni coincidono con la detenzione a Madrid del leader del disciolto Batasuna, Arnaldo Otegi, per appartenenza a banda armata.

Arnaldo Otegi, leader del disciolto partito indipendentista basco Batasuna, arrestato ieri, verrà rimesso in libertà nelle prossime ore, dopo il pagamento della cauzione di 400 mila euro imposta dal giudice. Lo ha reso noto l'avvocato di Otegi, Jone Goirizelaia.

Colombia: CHIESTO ARRESTO DI NEGOZIATORE PARAMILITARE, COLLOQUI IN “FASE CRITICA

Nuove complicazioni per il già difficile processo di pace in corso dal luglio 2003 tra Bogotá e i paramilitari delle Autodifese unite della Colombia (Auc): un giudice ha ordinato l’arresto di Diego Fernando Murillo – meglio conosciuto con gli alias di ‘Adolfo Paz’ e ‘Don Berna’ - negoziatore dei ‘paras’ noto per la sua vicinanza al capo del cartello della droga di Medellín, Pablo Escobar, e su cui pende una richiesta di estradizione per narcotraffico avanzata dagli Stati Uniti. Murillo è accusato dell’assassinio di Orlando Benitez, deputato del parlamento dipartimentale di Córdoba, ucciso con sua sorella e il suo autista il 10 aprile scorso nei pressi di Santa Fe de Ralito, la località che ospita i colloqui tra governo e Auc. È stato lo stesso presidente Alvaro Uribe a sollecitare il capo della polizia nazionale, generale Jorge Daniel Castro, a procedere alla cattura del comandante ‘para’, precisando che “il negoziato con Paz è terminato”. Secondo la stampa colombiana, il ricercato sarebbe già sfuggito a un primo tentativo di arresto, abbandonando la ‘zona di distensione’ e facendo perdere le proprie tracce. Il capo della missione di osservatori dell’Organizzazione degli Stati americani (Osa), Sergio Caramagna, ha avvertito che i colloqui attraversano una fase “critica”. Sono in totale circa 4.700 i paramilitari che hanno formalmente abbandonato la lotta armata, entrando nel programma di reinserimento nella vita sociale voluto dal governo; in base agli accordi tra le parti, in totale dovrebbero essere 20.000 quelli disarmati entro il 31 dicembre 2005. Su molti di loro pesano gravissime accuse per violazioni dei diritti umani perpetrate in oltre 20 anni di lotta armata, ma non è ancora chiaro quanti e in quale sede ne risponderanno.

ITALIA

Siparietto


Gr 9:30

Statali, la trattativa riprende stasera ma i sindacati non sono ottimisti

Una lunga maratona nella notte tra governo e sindacati per la trattativa sul rinnovo dei contratti dei dipendenti statali, ma nessuna fumata bianca. Si riparte dunque da questa sera alle 20, quando le parti si ritroveranno intorno al tavolo, ma senza grandi possibilità di arrivare a un accordo. L'ultima offerta del governo, a tarda notte, è stata di far salire gli aumenti di stipendio dal 4,3% al 4,5% in cambio di mobilità e maggiore produttività dei dipendenti. I sindacati si sono consultati e nelle prime ore del mattino hanno bollato come "irricevibili" le proposte del governo chiedendo all'esecutivo di riformulare il documento. Da qui l'aggiornamento dell'incontro a oggi.

"Aspettiamo per l'ennesima volta con pazienza e responsabilità", ha detto il leader della Cgil Guglielmo Epifani al termine della riunione, dichiarandosi comunque "non ottimista", e giudicando "la posizione del governo senza capo né coda". Epifani ha parlato di un testo con "forzature che non c'entrano con il biennio economico", di una proposta che non prevede l'aumento definito (100 euro ai ministeriali) e indica invece il blocco della contrattazione integrativa che riguarda i comuni, le autonomie locali, le regioni". Un insieme di cose, insomma, che "scardina il sistema contrattuale".

Un invito al governo perché "rifletta sulla necessità di arrivare a un'intesa" è venuto quindi dal numero uno della Cisl, Savino Pezzotta, che ha ricordato i passi fatti dal sindacato "per avvicinarsi alle proposte del governo", spiegando però che non si può stravolgere l'accordo del '93. Non è possibile andare oltre il perimetro dell'accordo di luglio", ha sottolineato, aggiungendo che "nel biennio economico non c'entrano questioni legate alla mobilità e alla produttività".

Simile il giudizio del segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, secondo il quale al momento il problema "non sembra essere più l'entità degli incrementi salariali, quanto le formule proposte per incentivare la produttività e la flessibilità".

Al termine della trattativa di questa notte a Palazzo Chigi i ministri Siniscalco, Alemanno, Stanca, Baccini, Moratti, e i sottosegretari Letta e Sacconi, hanno fatto il punto del negoziato prima del Consiglio dei ministri di questa mattina alle 10 che valuterà le osservazioni dei sindacati. Il ministro della Funzione Pubblica Baccini è poi sceso in sala stampa accompagnato dal collega Alemanno per dichiarare che il Consiglio dei ministri darà "l'indicazione finale" sul rinnovo contrattuale del pubblico impiego". Dalla riunione di questa mattina verranno quindi le formule per risolvere "positivamente la vertenza". "C'è bisogno di un passaggio al Consiglio dei ministri - ha precisato Baccini - abbiamo preso atto delle richieste del sindacato e abbiamo fatto le nostre valutazioni".

Islamabad, almeno 14 morti nell'esplosione alla moschea.

Un'esplosione nella moschea dell'Imam Bari a Islamabad, in Pakistan, ha causato almeno 14 morti e molti feriti. Ne hanno dato notizia fonti della polizia e del governo pachistani e media locali.

La moschea è vicina ai più importanti uffici del governo Pachistano e a molte sedi diplomatiche. Migliaia di fedeli stavano, per la maggior parte sunniti, stavano celebrando una festa religiosa quando c'è stata la deflagrazione. La notizia è stata confermata anche da un ministro, che ha detto che ci sono numerosi morti e feriti.

IRAQ: ABBATTUTO ELICOTTERO USA

Un elicottero delle forze armate Usa e' stato abbattuto in Iraq dopo essere stato raggiunto da colpi di arma da fuoco sparati da terra. Si e' poi schiantato a terra e sono morti entrambi i piloti. La morte dei due piloti e la dinamica dell'incidente sono stati confermati da fonti militari americane in Iraq, citate dai media americani. Un secondo elicottero dello stesso tipo, che pattugliava insieme al primo, e' stato pure colpito, ma ha potuto fare rientro alla base: illesi i due piloti.

Tre detenuti sono evasi all'alba dalla famigerata prigione di Abu Ghraib strisciando fuori oltre il recinto del perimetro del carcere. Le forze Usa hanno notato l'assenza dei fuggiaschi solo durante un normale conteggio dei detenuti. Il penitenziario, dove sono rinchiusi 3.400 prigionieri, e' noto per le torture e i maltrattamenti dei tempi di Saddam e da parte di soldati Usa dopo il crollo del regime nel 2003. Si tratta della seconda fuga da un carcere sotto sorveglianza americana.

La resistenza in Iraq puo' fare affidamento su una forza di oltre 40.000 combattenti, alcuni dei quali finiranno per trasferire la loro lotta anche negli Stati Uniti: e' questa la valutazione di Richard Clarke, un tecnico della sicurezza che e' stato il consigliere anti-terrorismo della Casa Bianca sotto tre presidenti, fra i quali George Bush.

Manifestazioni nel Paese basco contro l'arresto del leader di Batasuna

Gli indipendentisti baschi hanno risposto con manifestazioni di piazza all'arresto del leader di Batasuna Arnaldo Otegi: a Vitoria, capitale del Paese basco spagnolo e anche al di là del confine, nella città basca francese di Bayonne. Il partito Batasuna, considerato il braccio politico dell'organizzazione separatista Eta, ha chiamato i suoi militanti a riunirsi il 4 giugno in una manifestazione a Bilbao.Arnaldo Otegi si trova in cella d'isolamento nel carcere di massima sicurezza di Soto del Real, nei pressi di Madrid.L'arresto è avvenuto mercoledì in tarda serata, dopo un interrogatorio durato 8 ore nel tribunale della capitale. L'accusa è di finanziamento dell'Eta. Per ottenere la libertà provvisoria, Otegi dovrà versare una cauzione di 400 milaeuro. I giudici hanno rifiutato una fidejussione bancaria di 200 mila euro presentata dai legali del leader politico.

KOSOVO: FUNZIONARIO ACNUR ACCUSATO TRAFFICO ESSERI UMANI

L'incriminazione per sfruttamento sessuale di minorenni e per traffico di esseri umani e' stata spiccata oggi da un procuratore capo internazionale, nei confronti di un funzionario dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i profughi (ACNUR) in Kosovo, Rashidun Kan. Lo ha rivelato il portavoce della missione dell'ONU in Kosovo (UNMIK), Neeraj Singh, il quale non ha voluto rivelare la nazionalita' del personaggio incriminato (ma organi di informazione locali indicano il Pakistan come suo paese di origine). "L'incriminazione - ha detto il portavoce dell'UNMIK - si riferisce ad accuse di sfruttamento sessuale di ragazze minori di 16 anni di eta' e di traffico di esseri umani". Neeraj Kan e' in arresto dallo scorso gennaio, in attesa di giudizio.


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