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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

Sommario


In primo Piano

LA NEOLINGUA DI PISANU: al via un nuovo carcere per migranti a Bari

Fonte: comunicato antirazzista

Il Ministro dell’interno, dopo avere riferito alla stampa di non volere aprire altri CPT – ma pur sempre legittimando l’esistenza di quelli ad oggi presenti nelle varie regioni e tacendo di puntare a crearne di nuovi e più capienti fuori dal territorio nazionale – ha autorizzato l’apertura a Bari di quello che, dal punto di vista tecnico, si chiama un centro di identificazione per richiedenti asilo politico.

Materialmente queste strutture sono assolutamente identiche ai CPT, molto spesso (come a Borgo Mezzanone, in provincia di Foggia) esse sono esattamente nel medesimo luogo, i reclusi condividono roulotte e carcerieri, filo spinato ed invisibilità forzata, desideri di fuga e sogni di una vita in cui si possano condividere i beni comuni e le libertà.

I meccanismi di gestione degli uni e degli altri non hanno, quindi, alcuna differenza!

Si potrebbe dire solo che i centri di identificazione per richiedenti asilo politico sono ancora di più un aberrazione giuridica (se possibile) rispetto ai CPT veri e propri, in quanto vi sono rinchiusi coloro che hanno fatto richiesta di asilo politico perché perseguitati nel proprio paese o perché in quello stesso paese non possono esercitare le libertà riconosciute formalmente dalla Costituzione italiana.

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

Bolivia, Eduardo Rodriguez giura da presidente

I deputati del Congresso della Bolivia hanno accettato le dimissioni del presidente Carlos Mesa e hanno nominato capo di Stato ad interim Eduardo Rodriguez, presidente della Corte Suprema, che ha gia' prestato giuramento. In base alla Costituzione, Rodriguez dovra' convocare nuove elezioni entro sei mesi.

Il leader del Senato Hormando Vaca Diaz, che in base alla costituzione era il primo in linea di successione dopo le dimissioni di Mesa, ha accettato di farsi da parte come chiedevano le migliaia di manifestanti che hanno assediato la capitale, La Paz. Tutti i 27 aeroporti del Paese erano ieri bloccati per uno sciopero illimitato contro la nomina di Vaca Diaz, proprietario terriero sostenuto dai militari.

L'elezione è giunta dopo una giornata di incertezza e di violenza che ha costretto iI membri del Congresso a trasferirsi a Sucre, la capitale amministrativa 600 chilometri piu' a sud di La Paz. Ieri sera, a causa dei numerosi scontri tra manifestanti e polizia, un minatore di 52 anni e' stato ucciso e altri due dimostranti sono stati feriti mentre cercavano di entrare a Sucre. Si tratta del primo morto della protesta che da tre settimane ha completamente paralizzato il paese. Secondo un leader contadino, l'uomo e' stato colpito da un colpo d'arma da fuoco.

Mesa, contestato per la gestione della produzione di gas naturale, principale ricchezza del paese, aveva presentato le sue dimissioni lunedi'. Nell'ottobre 2003, quando era vice presidente, aveva assunto le funzione di capo di Stato in seguito alle dimissioni del suo predecessore Gonzalo Sanchez de Losada dovuta sempre alla questione degli idrocarburi.

Spagna: Eta, due bombe a Saragozza

Fonte: ANSA

Due esplosioni, apparentemente provocate da granate, sono avvenute a mezzogiorno nell'aeroporto di Saragozza in Spagna. Non ci sono vittime perche' la polizia aveva evacuato la zona dopo una telefonata dell'Eta ad un giornale basco. Le esplosioni sono avvenute a circa 200 metri dagli impianti civili. L'Eta aveva annunciato a Gara, intorno alle 11,30, che un attacco con mortaio sarebbe avvenuto fra mezzogiorno e le 14.00 contro l'aeroporto.

ADDIS ABEBA (ETIOPIA): IL BILANCIO DELLE VITTIME DELLA POLIZIA SUPERA LE DICHIARAZIONI UFFICIALI

Fonte: Misna

Un numero imprecisato di vittime degli incidenti tra manifestanti e polizia di mercoledì scorso ad Addis Abeba si troverebbe presso ospedali militari dove non è possibile accedere, in aggiunta ai 26 morti ufficialmente ammessi dalle autorità. Sembra inoltre che altri corpi, secondo informazioni raccolte nella capitale, sarebbero stati prelevati dalla camere mortuarie delle strutture sanitarie pubbliche di Addis Abeba, dove le salme erano state trasportate dopo i violenti scontri con la polizia durante le proteste popolari contro i presunti brogli elettorali alle legislative del 15 maggio scorso.

Stamani – come ieri – la capitale è semi-deserta: molti negozi restano chiusi, le lezioni sono in gran parte sospese nelle aule universitarie mentre prosegue per il terzo giorno lo sciopero dei tassisti e dei mini-bus, il principale mezzo di trasporto degli abitanti di Addis Abeba; in circolazione ci sono solo i vecchi autobus governativi, peraltro semivuoti. Secondo alcune fonti, anche la notte scorsa sono proseguiti gli arresti di esponenti dell’opposizione, anche se intanto sono stati liberati alcuni esponenti della Coalizione per l’unità e la democrazia (Cud), principale formazione anti-governativa, accusata dal governo per aver fomentato le violenze e i presunti saccheggi di negozi avvenuti nella zona commerciale del ‘Merkato’, dove mercoledì agenti della polizia federale e paramilitari avevano aperto il fuoco sulla folla di civili disarmati. Notizie di proteste, intanto, giungono anche da altre città del Paese: manifestazioni si sarebbero svolte nell’ovest, verso il confine con il Sudan.

GRAN BRETAGNA: Dipendenti dei grandi magazzini Comandati con un bracciale

Fonte: Punto Informatico

Londra - Più efficienza, più precisione e meno assenteismo sul posto di lavoro: basta un bracciale elettronico per monitorare da vicino i dipendenti ed il gioco è fatto. Un'inquietante realtà che interessa migliaia di magazzinieri britannici, impiegati presso i supermercati delle catene Tesco e Sainsbury's. Utilizzando piccolissimi computer da indossare, i bracciali tuttofare possono fornire informazioni e dettagli che velocizzano i ritmi all'interno d'un grande magazzino. Una tecnologia in grado di aumentare la produttività - dicono i dirigenti di Tesco - tanto che "il nostro staff è felice di fare un lavoro più facile".

Canada - Croce Rossa si scusa per scandalo sangue infetto

Fonte: peacereporter

La Croce Rossa canadese si è ufficialmente scusata per ciò che è stato definito il più grave scandalo sanitario nel Paese nordamericano: la morte di 3mila persone delle oltre 22mila colpite da sangue infetto. Le scuse sono state presentate dal direttore esecutivo Pierre Duplessis durante una registrazione filmata. Le vittime furono infettate da Aids ed Epatite C a causa di trasfusioni di sangue fra la fine degli anni '80 e l'inizio degli anni '90.

ITALIA

Cosenza antifascista

fonte ror

Era prevista per oggi al centro storico di cosenza la presentazione di un libro su un "sindacalista" fascista da parte della formazione di estrena destra "Forza Nuova" la presentazione non ha avuto luogo grazie alla mobilitazione spontanea dei comagni e delle compagne cosentini

Cariche contro studenti medi a Roma

fonte ror

stamattina durante i festeggiamenti consueti per la fine dell'anno scolastico mentre gli studenti e le studentesse del liceo Virgilio giocavano tra loro tirandosi gli ormai tradizionali gavettoni d'acqua la polizia ha caricato pesantemente gli studenti fermandone uno e mandandone addirittura alcuni all'ospedale

Adesioni a sciopero metalmeccanici

Sciopero oggi in tutta Italia dei metalmeccanici. Negli stabilimenti Fiat di Melfi e Mirafiori l'adesione secondo i sindacati e' stata del 60%. A Bologna i metalmeccanici sono scesi in piazza portando in corteo anche i carrelli della spesa con solo pane e acqua.

Siparietto

LA NEOLINGUA DI PISANU: al via un nuovo carcere per migranti a Bari, Bolivia, Eduardo Rodriguez giura da presidente, Spagna: Eta, due bombe a Saragozza con una telefonata di avvertimento, ADDIS ABEBA (ETIOPIA): IL BILANCIO DELLE VITTIME DELLA POLIZIA SUPERA LE DICHIARAZIONI UFFICIALI, GRAN BRETAGNA: Dipendenti dei grandi magazzini Comandati con un bracciale, Canada - Croce Rossa si scusa per scandalo sangue infetto, Cosenza antifascista, Italia: Adesioni a sciopero metalmeccanici, Cariche contro studenti medi a Roma


Gr 13:00

In primo Piano

Bolivia, Eduardo Rodriguez giura da presidente

I deputati del Congresso della Bolivia hanno accettato le dimissioni del presidente Carlos Mesa e hanno nominato capo di Stato ad interim Eduardo Rodriguez, presidente della Corte Suprema, che ha gia' prestato giuramento. In base alla Costituzione, Rodriguez dovra' convocare nuove elezioni entro sei mesi.

Il leader del Senato Hormando Vaca Diaz, che in base alla costituzione era il primo in linea di successione dopo le dimissioni di Mesa, ha accettato di farsi da parte come chiedevano le migliaia di manifestanti che hanno assediato la capitale, La Paz. Tutti i 27 aeroporti del Paese erano ieri bloccati per uno sciopero illimitato contro la nomina di Vaca Diaz, proprietario terriero sostenuto dai militari.

L'elezione è giunta dopo una giornata di incertezza e di violenza che ha costretto iI membri del Congresso a trasferirsi a Sucre, la capitale amministrativa 600 chilometri piu' a sud di La Paz. Ieri sera, a causa dei numerosi scontri tra manifestanti e polizia, un minatore di 52 anni e' stato ucciso e altri due dimostranti sono stati feriti mentre cercavano di entrare a Sucre. Si tratta del primo morto della protesta che da tre settimane ha completamente paralizzato il paese. Secondo un leader contadino, l'uomo e' stato colpito da un colpo d'arma da fuoco.

Mesa, contestato per la gestione della produzione di gas naturale, principale ricchezza del paese, aveva presentato le sue dimissioni lunedi'. Nell'ottobre 2003, quando era vice presidente, aveva assunto le funzione di capo di Stato in seguito alle dimissioni del suo predecessore Gonzalo Sanchez de Losada dovuta sempre alla questione degli idrocarburi.

NOTIZIE BREVI

ESTERI

Washington avvia contatti con la guerriglia

Il quotidiano britannico Guardian rivela: diplomatici americani e comandanti dell'esercito americano hanno avuto contatti attraverso intermediari con la guerriglia irachena, i primi ufficialmente autorizzati tra le due parti in due anni di violenza. "La guerriglia deve essere coinvolta al fine di ottenere stabilità e la fine della ribellione e far cessare l'uccisione di tanti iracheni", ha detto un funzionario dell'Ambasciata Usa di Baghdad, citato oggi dal Guardian.

"Non credo che le persone con cui ci stiamo sedendo a un tavolo siano direttamente operative - ha precisato il funzionario - ma hanno rapporto con loro (i ribelli), alcune volte per via di legami familiari, altre per legami intrecciati durante il passato regime". Il diplomatico Usa non ha precisato il contenuto dei colloqui e non è chiaro quali siano i gruppi della guerriglia coinvolti nei negoziati. I contatti, avviati soprattutto grazie all'opera dei leader religiosi e tribali sunniti, sono limitati alle fazioni che possono essere persuase ad abbandonare la violenza e a partecipare al processo politico avviato in Iraq.

Ieri il Segretario di Stato Usa, Condoleezza Rice, non ha escluso la possibilità di trattative con gruppi legati alla guerriglia irachena. Parlando alla stampa, la Rice ha sottolineato che la "riconciliazione" nazionale è un processo che deve restare affidato alle scelte degli iracheni e che gli americani devono limitarsi a "sostenere".

ADDIS ABEBA: ALTRE VITTIME DEGLI INCIDENTI PORTATE NEGLI OSPEDALI MILITARI?

Un numero imprecisato di vittime degli incidenti tra manifestanti e polizia di mercoledì scorso ad Addis Abeba si troverebbe presso ospedali militari dove non è possibile accedere, in aggiunta ai 26 morti ufficialmente ammessi dalle autorità: lo si è appreso oggi da fonti locali. Sembra inoltre che altri corpi, secondo informazioni raccolte nella capitale, sarebbero stati prelevati dalla camere mortuarie delle strutture sanitarie pubbliche di Addis Abeba, dove le salme erano state trasportate dopo i violenti scontri con la polizia durante le proteste popolari contro i presunti brogli elettorali alle legislative del 15 maggio scorso. In un comunicato diffuso in mattinata dall’agenzia di stampa governativa ‘Ena’, il ministro dell’Informazione Simon Berekat sostiene che “la polizia ha confermato che tra i feriti 40 persone non corrono pericolo di vita”, senza tuttavia indicare se altre si trovano invece in condizioni critiche. Ieri le autorità avevano reso noto che quattro civili erano deceduti in seguito alle ferite riportate negli scontri, portando il totale delle vittime degli incidenti di due giorni fa a 26 morti. Nella stessa dichiarazione, il ministro afferma che sono state identificate solo 15 persone. Altre fonti riferiscono che anche stamani – come ieri – la capitale è semi-deserta: molti negozi restano chiusi, le lezioni sono in gran parte sospese nelle aule universitarie mentre prosegue per il terzo giorno lo sciopero dei tassisti e dei popolari mini-bus, il principale mezzo di trasporto degli abitanti di Addis Abeba; in circolazione ci sono solo i vecchi autobus governativi, peraltro semivuoti. Secondo alcune fonti, anche la notte scorsa sono proseguiti gli arresti di esponenti dell’opposizione, anche se intanto sono stati liberati alcuni esponenti della Coalizione per l’unità e la democrazia (Cud), principale formazione anti-governativa, accusata dal governo per aver fomentato le violenze e i presunti saccheggi di negozi avvenuti nella zona commerciale del ‘Merkato’, dove mercoledì agenti della polizia federale e paramilitari avevano aperto il fuoco sulla folla di civili disarmati. Notizie di proteste, intanto, giungono anche da altre città del Paese, che con i suoi 70 milioni di abitanti è il secondo più popoloso dell’Africa: manifestazioni si sarebbero svolte a Bure, nell’ovest, verso il confine con il Sudan, a Woldiya e Dessé.

GB: cresce la poverta

Esperti, molti su orlo bancarotta e neanche lo sanno

Le famiglie britanniche spendono in media il 20% in piu' di quello che guadagnano, afferma un rapporto dell'Ufficio Nazionale di Statistica. L'indagine, effettuata su campione di 7.000 famiglie, conferma una tendenza gia' rilevata dalle maggiori banche britanniche, e cioe' l'aumento dei prestiti cui sempre piu' persone ricorrono per sopravvivere. 'Milioni di individui sono sull'orlo della bancarotta e nemmeno se ne accorgono', afferma il direttore dell'associazione di monitoraggio del credito.

ITALIA

Adesioni a sciopero metalmeccanici

Sciopero oggi in tutta Italia dei metalmeccanici. Negli stabilimenti Fiat di Melfi e Mirafiori l'adesione secondo i sindacati e' stata del 60%. A Bologna i metalmeccanici sono scesi in piazza portando in corteo anche i carrelli della spesa con solo pane e acqua.

Siparietto


Gr 9:30

BOLIVIA: RODRIGUEZ NUOVO PRESIDENTE

il Congresso nazionale, riunitosi a Sucre, capitale costituzionale del paese, ha designato all'unanimita' il magistrato Eduardo Rodriguez quale nuovo presidente del paese al posto del dimissionario Carlos Mesa.

Rodriguez, 49 anni e presidente della Corte suprema, era il terzo nella linea di successione costituzionale alla massima carica dello stato, dopo i presidenti del Senato e della Camera, Hormando Vaca Diez e Mario Cossio.

A questa designazione, che puo' essere considerata un colpo di scena, si e' giunti dopo una giornata di incertezza e di violenza, segnata anche dalla morte di un minatore di 51 anni in uno scontro con polizia ed esercito a pochi chilometri da Sucre. In mattinata, le Forze armate si erano dichiarate in emergenza ed avevano avvertito alle parti di agire con senso di responsabilita' nel rispetto dell'istituzionalita' democratica. Intanto da La Paz e da altre citta' della Bolivia erano giunti a Sucre i 157 deputati e senatori membri del Congresso per procedere all'accettazione delle dimissioni di Mesa e alla designazione del suo successore.

Ma si erano mossi anche migliaia di contadini e minatori determinati, insieme al Movimento al socialismo (Mas) di Evo Morales, ad impedire che dopo l'accettazione della rinuncia del capo dello stato uscente, assumesse l'incarico Vaca Diez. Nel pomeriggio, drammatizzando una gia' difficile situazione frutto della morte del minatore, le violenze si erano trasferite vicino alla Plaza 25 de Mayo di Sucre, al punto che il titolare del Senato aveva fatto capire che era impossibile dare il via alla seduta del Congresso.

A questo punto da piu' parti si e' evocato il caos, ma a sorpresa in serata Vaca Diez ha convocato una conferenza stampa dicendosi disposto a farsi da parte se il Parlamento accettava le dimissioni di Mesa e le forze sociali garantivano una ordinata e sicura sessione parlamentare.

Cosi' e' stato, ed alle 22:50 (le 4:50 italiane) nella Casa de la Libertad il Congresso ha accettato le dimissioni del capo dello stato, atto seguito a distanza di un minuto dalla rinuncia alla presidenza sia di Vaca Diez sia del presidente della Camera, Cossio.

I congressisti hanno quindi designato presidente il titolare della Corte suprema, che ha giurato fedelta' alla Costituzione e assicurato che il suo sara' un mandato breve mirante ad organizzare elezioni anticipate.

Cecenia: 7 morti in attacco ribelli

Sette poliziotti uccisi e un altro ferito in Cecenia in un attacco compiuto da ribelli, secondo quanto riferito dall'agenzia Interfax. L'auto nella quale viaggiavano i poliziotti e' stata attaccata e colpita da lanciarazzi ieri su una strada nel sudest della Repubblica caucasica, ha precisato la fonte. Il poliziotto ferito e' ora ricoverato in ospedale.

Cantoni: arrivo nel pomeriggio

L'arrivo di Clementina Cantoni in Italia e' confermato per il primo pomeriggio, presumibilmente intorno alle 16. Il velivolo italiano arrivera' all'aeroporto di Ciampino, e' previsto appunto per il primo pomeriggio.I genitori di Clementina Cantoni, sempre secondo le prime informazioni, non hanno raggiunto la capitale afghana e dovrebbero trovarsi a Roma, dove aspettano di riabbracciare la figlia.

Cpt, Pisanu "non ne costruiremo altri" ma poi rettifica: "Sono necessari"

"Non apriremo più centri di permanenza temporanea". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Giuseppe Pisanu, in una conferenza stampa con i giornalisti stranieri accreditati in Italia. "Il nostro problema - ha spiegato - è di evitare che i clandestini partano e quindi continueremo a lavorare con accordi bilaterali con i paesi di origine e transito". Il ministro ha comunque sottolineato che i Cpt "sono strutture indispensabili per controllare i clandestini già arrivati".

Però in serata il Viminale ha diffuso una nota in cui specifica che il ministro è stato male interpretato. "I Cpt - è scritto nel comunicato - sono in realtà strutture indispensabili per il controllo dell'immigrazione clandestina. Chi li vuole chiudere deve allora dire anche che vuole la libera circolazione sul proprio territorio degli immigrati clandestini. Questi, come è noto, costituiscono una delle fonti principali di approvvigionamento del mercato ignobile del lavoro nero, della prostituzione e della manovalanza criminale".

"Le autorità regionali e locali - ha concluso - non possono comunque disporre a loro piacimento di strutture, come i Cpt, previste dalla legislazione nazionale, che è ovviamente sovraordinata a quella regionale".


Appunti e note redazionali

Potreste chiamare antigone per report sul sovraffollamento carceri. la notizia e' del gr di ieri, il numero di antigone sull'agendona rossa.

C'e' una iniziativa antifascista a cosenza http://italy.indymedia.org/news/2005/06/806877.php

Servizi audio della giornata


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gror050610 (last edited 2008-06-26 09:53:26 by anonymous)