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buongiorno, paula e salvo salutano e iniziano.
gror050802 buongiorno, paula e salvo salutano e iniziano alle ore 9.30.
Da Paula per Massimo: Telefono per Grottaperfetta, Pina 3388936500, Dani ha il comunicato oltre che il numero di quelli che ieri hanno manifestato a Perugia sempre per le case.
Su audio gr 19.30 ho lasciato un audio con Vassallo che mi serve per domani potresti usare un pezzo su tempi di applicazione (sigh) o su questione richiedenti asilo.
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= Gr di lunedi 5 agosto - ore 13.00 =
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== DAL MONDO ==

PALESTINA - Oggi presso l'insediamento di coloni israeliani di Eli in Cisgiordania, due coloni, marito e moglie, sono stati uccisi a bordo della loro auto dal fuoco di un palestinese, che è riuscito a fuggire. I figli dei coloni, di uno e 3 anni, sono rimasti feriti. Si è trattato del quinto attacco palestinese nel giro di 24 ore. iNOLTRE Fonti della sicurezza palestinese hanno riferito che sempre durante la notte, due palestinesi sono rimasti uccisi in una sparatoria con soldati israeliani nel villaggio di Burka, vicino a Nablus. Haled Seif e Mohammad Farunieh, sono stati uccisi quando l'esercito israeliano ha dato l'assalto a un'abitazione di Burka. Altri quattro palestinesi che si trovavano nell'edificio sono stati arrestati dai militari. A Beirut, in Libano, tre militanti di Hamas sono rimasti feriti in uno scontro a fuoco in un campo profughi palestinese.

Aumenta intanto la stretta repressiva dell'esercito israeliano che ha interdetto totalmente ai palestinesi, a partire da oggi, la circolazione automobilistica nelle cinque citta' principali del nord della Cisgiordania. Lo ha detto un portavoce militare specificando che il provvedimento riguarda le citta' di Nablus, Tulkarem, Kalkiliya, Ramallah e Jenin. E arrivano notizie da Nablus riguardo alla stretta israeliana. Infatti nella città l'incursione sta assumendo i caratteri di una punizione collettiva. E' quanto riferiscono i 25 attivisti dell'International Solidarity Movement, tra cui sono presenti 4 italiane, che stanziano nella città cisgiordana per svolgere attività di testimonianza e di interposizione in difesa della popolazione civile Palestinese, duramente colpita dalla rappresaglia.
"il coprifuoco è totale [...] gli israeliani entrano nelle case facendo saltare le porte con la dinamite [...] i mezzi di soccorso circolano con difficoltà a causa dei blocchi Israeliani" e numerose sono le abitazioni dei palestinesi requisite con la violenza dai militari Tshal. Almeno 5 sarebbero le case distrutte dall'esercito d'occupazione mentre le perquisizioni vengono fatte con l'uso di civili come scudi umani..."tutto ci? avviene in aperta violazione delle norme fondamentali della quarta convenzione di Ginevra" ci tengono a sottolineare, in un comunicato, gli attivisti dell'ISM che sono ora dispiegati nella città come "osservatori internazionali", distribuiti tra il Medical Relief e le famiglie che rischiano di vedere le loro case confiscate e distutte per rappresaglia.

Intanto resta confermata la visita prevista per oggi in Egitto del ministro degli Esteri israeliano, Shimon Peres, su invito del presidente Hosni Mubarak. Lo hanno riferito fonti governative israeliane. Nel mini-vertice ad Alessandria in discussione la gravissima situazione della sicurezza nella regione, ma anche la disponibilita' del governo di Ariel Sharon a varare misure per alleviare le condizioni di vita della popolazione civile palestinese dei territori autonomi. Mubarak, principale mediatore del mondo arabo nel conflitto israelo-palestinese, la settimana scorsa aveva ricevuto il ministro della Difesa israeliano, Binyamin Ben-Eliezer. Oggi Peres incontrera' anche il suo omologo egiziano, Ahmed Maher.

E l'Assemblea generale delle Nazioni Unite discutera' oggi il rapporto conclusivo della missione dell'Onu a Jenin. Pubblicato giovedi' scorso, il rapporto ha stabilito che non sono state trovate prove a sostegno delle denunce di massacro fatte dai palestinesi, ma ha concluso anche che le forze israeliane hanno fatto ricorso ad un uso della forza eccessivo nelle operazioni militari, compiute quattro mesi fa, nel campo profughi della Cisgiordania, ed inoltre è stato stabilito che i militari hanno ostacolato e addirittura impedito l'arrivo dei soccorsi sanitari sul luogo.

IRAQ- In merito al previsto attacco USA all'Iraq sono schierati su fronti opposti i governi di Australia e Nuova Zelanda. Canberra e' pronta ad appoggiare un eventuale intervento militare Usa e a prendere in considerazione una partecipazione diretta. Il ministro degli esteri Alexander Downer ha citato al riguardo "l'aumento del petrolio" e la "destabilizzazione internazionale". Critica verso la posizione del governo l'opposizione laburista, che ha ha chiesto che ogni decisione riguardante l'Iraq venga dibattuta prima in parlamento. Invece il governo neozelandese ha fatto sapere che e' fuori discussione una partecipazione delle forze nazionali a un attacco contro l'Iraq. Il ministro degli esteri Phil Goff ha osservato che non esistono "prove sufficienti" che giustifichino un intervento e ha osservato che le ripetute minacce statunitensi fanno salire "la preoccupazione nel mondo".

PAKISTAN - Cinque persone sono rimaste uccise e almeno altre quattro sono state ferite in un attacco contro una scuola cristiana nel villaggio di Gharyal, a poca distanza dalla città di Murree, a nordest di Islamabad, in Pakistan.
Il preside della scuola ha riferito che l'attacco è stato compiuto da un commando armato giunto in motocicletta. Tra le cinque vittime ci sono un cuoco e due guardiani.
Intanto per non meglio precisate "ragioni di sicurezza" e' stato nuovamente chiuso il consolato degli Stati Uniti a Karachi, nel sud del Pakistan: si tratta della medesima rappresentanza che il 12 giugno scorso fu bersaglio di una azione dinamitarda, una delle tante avvenute di recente nel porto pakistano, nella quale persero la vita una dozzina di persone. La chiusura e' stata resa nota da fonti riservate del consolato medesimo, che hanno aggiunto di non essere in grado di anticipare se potra' riaprire gia' domani. Massimo riserbo anche da parte dell'ambasciata Usa a Islamabad, mentre la polizia locale si e' limitata a dichiarare di non essere a conoscenza di alcuna particolare minaccia.

USA - Una giudice federale ha sentenziato oggi che l'amministrazione Bush non ha il diritto di mantenere segrete le identità delle centinaia di persone arrestate negli States dopo gli attacchi dell'11 settembre. Ed ha ordinato che la maggior parte dei loro nomi venga resa nota entro e non oltre 15 giorni a partire da oggi. Clamorosa la decisione negli Usa dove la sentenza del magistrato, Gladys Kessler, è stata salutata come una vittoria dagli attivisti per i diritti civili, secondo cui il governo non può attuare arresti e detenzioni in segreto.

Si conclude così il braccio di ferro legale fra i gruppi per i diritti umani e l'amministrazione americano iniziato subito dopo che, nelle retate scattate dopo l'11 settembre, le forze dell'ordine arrestarono circa oltre 1200 persone, in gran parte appartenenti alla comunità araba ed asiatica, senza rendere nota la loro identità né i capi di imputazione, neanche dopo aver scarcerato o deportato la maggior parte dei fermati.

Ma ora il giudice Kessler, infliggendo un duro colpo alla segretezza imposta dal dipartimento di Giustizia che ha anche voluto udienze a porte chiuse e secretato le carte processuali, chiede che queste liste vengano pubblicate per controllare se il governo ''sta operando nei limiti della legge''.


LATINOAmerica - L'America Latina è in subbuglio per una crisi strutturale senza precedenti. L'Argentina, il supposto paese modello del FMI è esploso a dicembre. La gente è uscita in strada per chiedere da mangiare ed ha finito per abbattere il governo. Ovunque risuonano i fatti di quel 20, in ogni assemblea, in ogni blocco stradale, in ogni mobilitazione popolare. Per il 6 di agosto è previsto l'arrivo del Segretario del tesoro nordamericano, che sarà ricevuto con forti proteste e con un presidente che non sa se riuscirà a terminare il suo corto mandato. L'Uruguay, il paese vicino, sta già vivendo una situazione simile a quella che si è avuta in Argentina dal mese di dicembre: confisca dei risparmi bancari statali,saccheggi causati dalla fame, un tasso di disoccupazione che supera il 18% e l'attesa di un Credito del FMI, che li possa salvare "magicamente". Il presidente Batlle ha dato prova di ostinazione , cercando di differenziarsi dai politici argentini, ma alla fine la crisi è scoppiata.
Il Brasile guarda con orrore alla caduta del Real rispetto al dollaro, tutti i giorni cresce l'indice di disoccupazione ed il "paese è a rischio". Intanto da una settimana il Paraguay è investito da continue mobilitazioni contadine, che chiedono pane e lavoro.
E Messico e Perù si attivano contro la privatizzazione ed i piani dei governanti. Altro paese, il Cile, è stato designato da Paul O´neil ad essere il nuovo paese modello da seguire, ma intanto i giovani studenti delle scuole secondarie hanno subìto una violenta repressione per aver protestato contro gli aumenti tariffari dei mezzi di trasporto nella settimana scorsa. Erano solo ragazzi, la maggior parte dei quali di non più di 17 anni. La situazione è complessa anche in Venezuela, dove settori imprenditoriali, mediatici e frazioni dell'esercito, si sono lanciati in una nuova offensiva golpista. Nel frattempo, nel Nord dell'America, il senato ha concesso a Bush jr pieni poteri per negoziare nuovi accordi economici con la regione latinoamericana, cercando di accelerare i tempi per lo sviluppo del trattato del libero commercio delle americhe (A.L.C.A.). La sua soluzione sembra sempre la stessa: diagnosticare e prescrivere schematicamente, senza considerare che qualunque azione comporta delle conseguenze( parliamo di subbuglio delle mobilitazioni, ma anche di repressione, di morti, parliamo di esclusione, di fame e parliamo anche di povertà e miseria). Ma cresce anche l'organizzazione popolare. Questa è una lettura fornita da Indymedia argentina sulla situazione esplosiva nelle Americhe.

BRASILE - E un folto gruppo di persone hanno inscenato ieri sera una manifestazione di protesta davanti all'hotel Marriot Copacabana di Rio de Janeiro, dove si trova il ministro del tesoro Usa Paul O'Neill, giunto in Brasile in visita ufficiale.
I manifestanti, per lo piu' militanti del Partito socialista dei lavoratori unificato (Pstu) hanno gridato slogan e innalzato cartelli con slogan quali: ''Via subito dal Brasile, via il Fondo monetario''. E' intervenuta la polizia per disperderli, vi sono stati spintoni ed e' volato qualche pugno, ma non vi sono stati ne' arrestati, ne' feriti

URUGUAY - Mentre il congresso uruguayano approvava il congelamento dei depositi in dollari nelle due banche pubbliche del Paese (provvedimento che secondo l'Associazione degli impiegati bancari spezzerà la catena dei pagamenti), dagli Stati uniti è partito l'assegno di un miliardo e mezzo di dollari che dovrebbe servire all'Uruguay per fare fronte all'emergenza finanziaria che negli ultimi giorni è sfociata in una serie di saccheggi ai negozi e ai centri commerciali. Montevideo dovrà, però, estinguere il debito in breve tempo. E lo farà ricorrendo ad un altro prestito, questa volta del Fondo monetario intezrnazionale di concerto con la Banca mondiale e il Banco interamericano per lo sviluppo. Si tratterebbe di un aumento di 800 milioni di dollari degli aiuti già concessi quest'anno (3 miliardi di dollari)



== DALL'ITALIA ==

ASSISI - Ieri pomeriggio, agenti della Digos si sono presentati alla terza edizione del"Campo Antimperialista" di Assisi per verificare il "rientro in Italia del professore Jiame Prieto Jovanovic".
Il professore cileno oltre alla possibile espulsione, secondo l'ancora in vigore legge-Turco-Napolitano, rischia l'arresto. L'esule cileno era gia' stato arrestato due anni fa ad Assissi sulla base di un mandato di cattura emesso dal governo cileno, con l'accusa di aver ucciso il generale Carol Urzua e di aver preso parte ad un'attentato al dittatore Pinochet nel 1982.Successivamente rilasciato, l'estradizione non venne concessa perche'il ministero della giustizia ritenne che Prieto in Cile rischiava la pena di morte,fu espulso dall'Italia. Nel pomeriggio di ieri il professore dopo essersi rifiutato di seguire gli agenti della Digos si e' rifugiato nel Sacro Convento di Assissi.Intorno al convento si sono schierati reparti della celere e dei carabinieri. Alcuni funzionari della questura sono entrati nel convento hanno cercato di trattare con il padre custode del convento l'espulsione dell'esule cileno. Dopo la mezzanotte,
gli avvocati di Prieto hanno raggiunto un compromesso che ha permesso all'esule cileno di lasciare l'edificio per dirigersi in questura a Perugia per chiedere asilo politico mentre padre Vicenzo Coli aveva intanto fatto sapere che Prieto non avrebbe potuto trascorrere la notte nella Basilica.

IMMIGRAZIONE - Sbarco di migranti la notte scorsa a Pozzallo: sono 89 LE PERSONE che hanno dichiarato di provenire dal Pakistan e dall' Iraq. I MIGRANTI Sono stati avvistati dalla Capitaneria quando l' imbarcazione era all' imbocco del porto. Del gruppo fanno parte 53 uomini, 15 donne e 21 bambini. Le loro condizioni di salute sono buone. Gli migranti sono stati trasferiti nel centro di prima accoglienza di Pozzallo.

PERUGIA - La CEI(carta di identita' elettronica)in cui i dati anagrafici-fiscali sono dentro una banda magnetica verrà presto sperimentata a Perugia. Avra' oltre che la funzione di una classica carta d'identita (pero' con tanto di apposizione di impronte digitali nella richiesta del doc.)anche,una funzione di "carta d'accesso ai servizi":
al momento il comune sta studiando un progetto con la SIPA(societa' di gestione dei parcheggi)per utilizzare la CEI per accedere ai parcheggi.
Ed è in fase di sviluppo e sperimentazione nella città umbra anche l'uso di dispositivi elettronici per regolare l'accesso delle automobili al centro storico.
Però i servizi di controllo in citta' non si fermano all'uso di controlli elettronici.
Dopo la "sperimentazione"del Triage-kit per verificare l'uso di sostanze stupefacenti da parte degli automobilisti- si sta' ora "sperimentando"un nuovo sistema di test basato sulle analisi della saliva. Ieri notte a Perugia e' cominciata la prima sperimentazione italiana ed Europea di questo nuovo test che per il momento viene usato solo a San Diego-Usa,california.

PERUGIA - Ieri mattina si e' svolta a Perugia la manifestazione di sostegno alle famiglie dei casali occupati di Morleschio. Dopo un breve percorso nelle vie del centro il corteo ha sostato davanti alla sede del Nobile Collegio del Cambio. Dopo la simbolica muratura dell'ingresso dell suddetto ente, di cui il comune di Perugia e' parte integrante)c'e stato un'intervento di Antonio che il primo agosto e' stato buttato fuori di casa con tanto di dispiegamento di forze dell'ordin. Nel corso del sit-in davanti alla sede dell'ente e' stata chiesta la riapertura del casale sigillato ed e' stato lanciato un'ultimatum: si esige che entro 48 ore la casa venga riaperta con o senza
l'intervento istituzionale del Comune di Perugia,del Comune di Gubbio e del Prefetto.
La totale accondiscendenza delle istituzioni (in primis i comuni amministrati da partitti di sinistra ivi compreso il prc) ha trasformare il territorio in puro valore economico.

ROMA - Gli occupanti dei locali di Grottaperfetta hanno occupato simbolicamente la Palazzina del Servizio Giardini del Comune per protestare contro la non concessione di alloggi transitori durante la fase di autorecupero. Gli occupanti sono da anni in lista di attesa per l'autorecupero e ora hanno bisogno di un luogo dove restare finchè non verranno finiti i lavori. Attualmente i manifestanti stazionano davanti alla Palazzina Servizio Giradini in attesa dell'incontro con l'asessore Galloro di domani.



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PALESTINA - Gerusalemme, 5 ago. (Adnkronos) - Attentato presso l'insediamento di coloni israeliani di Eli in Cisgiordania: due coloni, marito e moglie, sono stati uccisi stamane a bordo della loro auto dal fuoco di un palestinese, che è riuscito a fuggire. I figli dei coloni, di uno e 3 anni, sono rimasti feriti. Si è trattato del quinto attacco palestinese nel giro di 24 ore.
Stretta repressiva dell'esercito israeliano che ha interdetto totalmente ai palestinesi, a partire da oggi, la circolazione automobilistica nelle cinque citta' principali del nord della Cisgiordania. Lo ha detto un portavoce militare specificando che il provvedimento riguarda le citta' di Nablus, Tulkarem, Kalkiliya, Ramallah e Jenin. ''In seguito all'ultima ondata di attentati - ha specificato il portavoce - i cui autori provenivano dal nord della Cisgiordania, e' stato deciso di interdire totalmente la circolazione automobilistica nelle cinque principali citta' di questa regione, tranne che per le emergenze mediche ed umanitarie''.
PALESTINA - Oggi presso l'insediamento di coloni israeliani di Eli in Cisgiordania, due coloni, marito e moglie, sono stati uccisi a bordo della loro auto dal fuoco di un palestinese, che è riuscito a fuggire. I figli dei coloni, di uno e 3 anni, sono rimasti feriti. Si è trattato del quinto attacco palestinese nel giro di 24 ore.

Aumenta intanto la s
tretta repressiva dell'esercito israeliano che ha interdetto totalmente ai palestinesi, a partire da oggi, la circolazione automobilistica nelle cinque citta' principali del nord della Cisgiordania. Lo ha detto un portavoce militare specificando che il provvedimento riguarda le citta' di Nablus, Tulkarem, Kalkiliya, Ramallah e Jenin. ''In seguito all'ultima ondata di attentati - ha specificato il portavoce - i cui autori provenivano dal nord della Cisgiordania, e' stato deciso di interdire totalmente la circolazione automobilistica nelle cinque principali citta' di questa regione, tranne che per le emergenze mediche ed umanitarie''.
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ATTACCO ALL'IRAQ- In merito al previsto attacco USA sono schierati su fronti opposti riguardo all'ipotesi di un attacco all'Iraq i governi di Australia e Nuova Zelanda. Canberra e' pronta ad appoggiare un eventuale intervento militare Usa e a prendere in considerazione una partecipazione diretta. Il ministro degli esteri Alexander Downer ha citato al riguardo "l'aumento del petrolio" e la "destabilizzazione internazionale". Critica verso la posizione del governo l'opposizione laburista, che ha ha chiesto che ogni decisione riguardante l'Iraq venga dibattuta prima in parlamento. Invece il governo neozelandese ha fatto sapere che e' fuori discussione una partecipazione delle forze nazionali a un attacco contro l'Iraq. Il ministro degli esteri Phil Goff ha osservato che non esistono "prove sufficienti" che giustifichino un intervento e ha osservato che le ripetute minacce statunitensi fanno salire "la preoccupazione nel mondo". IRAQ- In merito al previsto attacco USA all'Iraq sono schierati su fronti opposti i governi di Australia e Nuova Zelanda. Canberra e' pronta ad appoggiare un eventuale intervento militare Usa e a prendere in considerazione una partecipazione diretta. Il ministro degli esteri Alexander Downer ha citato al riguardo "l'aumento del petrolio" e la "destabilizzazione internazionale". Critica verso la posizione del governo l'opposizione laburista, che ha ha chiesto che ogni decisione riguardante l'Iraq venga dibattuta prima in parlamento. Invece il governo neozelandese ha fatto sapere che e' fuori discussione una partecipazione delle forze nazionali a un attacco contro l'Iraq. Il ministro degli esteri Phil Goff ha osservato che non esistono "prove sufficienti" che giustifichino un intervento e ha osservato che le ripetute minacce statunitensi fanno salire "la preoccupazione nel mondo".
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MIGRANTI - POZZALLO (RAGUSA), 5 AGO - Sbarco di migranti la notte scorsa a Pozzallo: sono 89 che hanno dichiarato di provenire dal Pakistan e dall' Iraq, sono stati avvistati dalla Capitaneria quando l' imbarcazione era all' imbocco del porto. Del gruppo fanno parte 53 uomini, 15 donne e 21 bambini. Le loro condizioni di salute sono buone. Gli immigrati sono stati trasferiti nel centro di prima accoglienza di Pozzallo MIGRANTI - POZZALLO (RAGUSA), 5 AGO - Sbarco di migranti la notte scorsa a Pozzallo: sono 89 LE PERSONE che hanno dichiarato di provenire dal Pakistan e dall' Iraq, E sono stati avvistati dalla Capitaneria quando l' imbarcazione era all' imbocco del porto. Del gruppo fanno parte 53 uomini, 15 donne e 21 bambini. Le loro condizioni di salute sono buone. Gli immigrati sono stati trasferiti nel centro di prima accoglienza di Pozzallo

gror050802 buongiorno, paula e salvo salutano e iniziano alle ore 9.30. Da Paula per Massimo: Telefono per Grottaperfetta, Pina 3388936500, Dani ha il comunicato oltre che il numero di quelli che ieri hanno manifestato a Perugia sempre per le case. Su audio gr 19.30 ho lasciato un audio con Vassallo che mi serve per domani potresti usare un pezzo su tempi di applicazione (sigh) o su questione richiedenti asilo.


Gr di lunedi 5 agosto - ore 13.00

DAL MONDO

PALESTINA - Oggi presso l'insediamento di coloni israeliani di Eli in Cisgiordania, due coloni, marito e moglie, sono stati uccisi a bordo della loro auto dal fuoco di un palestinese, che è riuscito a fuggire. I figli dei coloni, di uno e 3 anni, sono rimasti feriti. Si è trattato del quinto attacco palestinese nel giro di 24 ore. iNOLTRE Fonti della sicurezza palestinese hanno riferito che sempre durante la notte, due palestinesi sono rimasti uccisi in una sparatoria con soldati israeliani nel villaggio di Burka, vicino a Nablus. Haled Seif e Mohammad Farunieh, sono stati uccisi quando l'esercito israeliano ha dato l'assalto a un'abitazione di Burka. Altri quattro palestinesi che si trovavano nell'edificio sono stati arrestati dai militari. A Beirut, in Libano, tre militanti di Hamas sono rimasti feriti in uno scontro a fuoco in un campo profughi palestinese.

Aumenta intanto la stretta repressiva dell'esercito israeliano che ha interdetto totalmente ai palestinesi, a partire da oggi, la circolazione automobilistica nelle cinque citta' principali del nord della Cisgiordania. Lo ha detto un portavoce militare specificando che il provvedimento riguarda le citta' di Nablus, Tulkarem, Kalkiliya, Ramallah e Jenin. E arrivano notizie da Nablus riguardo alla stretta israeliana. Infatti nella città l'incursione sta assumendo i caratteri di una punizione collettiva. E' quanto riferiscono i 25 attivisti dell'International Solidarity Movement, tra cui sono presenti 4 italiane, che stanziano nella città cisgiordana per svolgere attività di testimonianza e di interposizione in difesa della popolazione civile Palestinese, duramente colpita dalla rappresaglia. "il coprifuoco è totale [...] gli israeliani entrano nelle case facendo saltare le porte con la dinamite [...] i mezzi di soccorso circolano con difficoltà a causa dei blocchi Israeliani" e numerose sono le abitazioni dei palestinesi requisite con la violenza dai militari Tshal. Almeno 5 sarebbero le case distrutte dall'esercito d'occupazione mentre le perquisizioni vengono fatte con l'uso di civili come scudi umani..."tutto ci? avviene in aperta violazione delle norme fondamentali della quarta convenzione di Ginevra" ci tengono a sottolineare, in un comunicato, gli attivisti dell'ISM che sono ora dispiegati nella città come "osservatori internazionali", distribuiti tra il Medical Relief e le famiglie che rischiano di vedere le loro case confiscate e distutte per rappresaglia.

Intanto resta confermata la visita prevista per oggi in Egitto del ministro degli Esteri israeliano, Shimon Peres, su invito del presidente Hosni Mubarak. Lo hanno riferito fonti governative israeliane. Nel mini-vertice ad Alessandria in discussione la gravissima situazione della sicurezza nella regione, ma anche la disponibilita' del governo di Ariel Sharon a varare misure per alleviare le condizioni di vita della popolazione civile palestinese dei territori autonomi. Mubarak, principale mediatore del mondo arabo nel conflitto israelo-palestinese, la settimana scorsa aveva ricevuto il ministro della Difesa israeliano, Binyamin Ben-Eliezer. Oggi Peres incontrera' anche il suo omologo egiziano, Ahmed Maher.

E l'Assemblea generale delle Nazioni Unite discutera' oggi il rapporto conclusivo della missione dell'Onu a Jenin. Pubblicato giovedi' scorso, il rapporto ha stabilito che non sono state trovate prove a sostegno delle denunce di massacro fatte dai palestinesi, ma ha concluso anche che le forze israeliane hanno fatto ricorso ad un uso della forza eccessivo nelle operazioni militari, compiute quattro mesi fa, nel campo profughi della Cisgiordania, ed inoltre è stato stabilito che i militari hanno ostacolato e addirittura impedito l'arrivo dei soccorsi sanitari sul luogo.

IRAQ- In merito al previsto attacco USA all'Iraq sono schierati su fronti opposti i governi di Australia e Nuova Zelanda. Canberra e' pronta ad appoggiare un eventuale intervento militare Usa e a prendere in considerazione una partecipazione diretta. Il ministro degli esteri Alexander Downer ha citato al riguardo "l'aumento del petrolio" e la "destabilizzazione internazionale". Critica verso la posizione del governo l'opposizione laburista, che ha ha chiesto che ogni decisione riguardante l'Iraq venga dibattuta prima in parlamento. Invece il governo neozelandese ha fatto sapere che e' fuori discussione una partecipazione delle forze nazionali a un attacco contro l'Iraq. Il ministro degli esteri Phil Goff ha osservato che non esistono "prove sufficienti" che giustifichino un intervento e ha osservato che le ripetute minacce statunitensi fanno salire "la preoccupazione nel mondo".

PAKISTAN - Cinque persone sono rimaste uccise e almeno altre quattro sono state ferite in un attacco contro una scuola cristiana nel villaggio di Gharyal, a poca distanza dalla città di Murree, a nordest di Islamabad, in Pakistan. Il preside della scuola ha riferito che l'attacco è stato compiuto da un commando armato giunto in motocicletta. Tra le cinque vittime ci sono un cuoco e due guardiani. Intanto per non meglio precisate "ragioni di sicurezza" e' stato nuovamente chiuso il consolato degli Stati Uniti a Karachi, nel sud del Pakistan: si tratta della medesima rappresentanza che il 12 giugno scorso fu bersaglio di una azione dinamitarda, una delle tante avvenute di recente nel porto pakistano, nella quale persero la vita una dozzina di persone. La chiusura e' stata resa nota da fonti riservate del consolato medesimo, che hanno aggiunto di non essere in grado di anticipare se potra' riaprire gia' domani. Massimo riserbo anche da parte dell'ambasciata Usa a Islamabad, mentre la polizia locale si e' limitata a dichiarare di non essere a conoscenza di alcuna particolare minaccia.

USA - Una giudice federale ha sentenziato oggi che l'amministrazione Bush non ha il diritto di mantenere segrete le identità delle centinaia di persone arrestate negli States dopo gli attacchi dell'11 settembre. Ed ha ordinato che la maggior parte dei loro nomi venga resa nota entro e non oltre 15 giorni a partire da oggi. Clamorosa la decisione negli Usa dove la sentenza del magistrato, Gladys Kessler, è stata salutata come una vittoria dagli attivisti per i diritti civili, secondo cui il governo non può attuare arresti e detenzioni in segreto.

Si conclude così il braccio di ferro legale fra i gruppi per i diritti umani e l'amministrazione americano iniziato subito dopo che, nelle retate scattate dopo l'11 settembre, le forze dell'ordine arrestarono circa oltre 1200 persone, in gran parte appartenenti alla comunità araba ed asiatica, senza rendere nota la loro identità né i capi di imputazione, neanche dopo aver scarcerato o deportato la maggior parte dei fermati.

Ma ora il giudice Kessler, infliggendo un duro colpo alla segretezza imposta dal dipartimento di Giustizia che ha anche voluto udienze a porte chiuse e secretato le carte processuali, chiede che queste liste vengano pubblicate per controllare se il governo sta operando nei limiti della legge.

LATINOAmerica - L'America Latina è in subbuglio per una crisi strutturale senza precedenti. L'Argentina, il supposto paese modello del FMI è esploso a dicembre. La gente è uscita in strada per chiedere da mangiare ed ha finito per abbattere il governo. Ovunque risuonano i fatti di quel 20, in ogni assemblea, in ogni blocco stradale, in ogni mobilitazione popolare. Per il 6 di agosto è previsto l'arrivo del Segretario del tesoro nordamericano, che sarà ricevuto con forti proteste e con un presidente che non sa se riuscirà a terminare il suo corto mandato. L'Uruguay, il paese vicino, sta già vivendo una situazione simile a quella che si è avuta in Argentina dal mese di dicembre: confisca dei risparmi bancari statali,saccheggi causati dalla fame, un tasso di disoccupazione che supera il 18% e l'attesa di un Credito del FMI, che li possa salvare "magicamente". Il presidente Batlle ha dato prova di ostinazione , cercando di differenziarsi dai politici argentini, ma alla fine la crisi è scoppiata. Il Brasile guarda con orrore alla caduta del Real rispetto al dollaro, tutti i giorni cresce l'indice di disoccupazione ed il "paese è a rischio". Intanto da una settimana il Paraguay è investito da continue mobilitazioni contadine, che chiedono pane e lavoro. E Messico e Perù si attivano contro la privatizzazione ed i piani dei governanti. Altro paese, il Cile, è stato designato da Paul O´neil ad essere il nuovo paese modello da seguire, ma intanto i giovani studenti delle scuole secondarie hanno subìto una violenta repressione per aver protestato contro gli aumenti tariffari dei mezzi di trasporto nella settimana scorsa. Erano solo ragazzi, la maggior parte dei quali di non più di 17 anni. La situazione è complessa anche in Venezuela, dove settori imprenditoriali, mediatici e frazioni dell'esercito, si sono lanciati in una nuova offensiva golpista. Nel frattempo, nel Nord dell'America, il senato ha concesso a Bush jr pieni poteri per negoziare nuovi accordi economici con la regione latinoamericana, cercando di accelerare i tempi per lo sviluppo del trattato del libero commercio delle americhe (A.L.C.A.). La sua soluzione sembra sempre la stessa: diagnosticare e prescrivere schematicamente, senza considerare che qualunque azione comporta delle conseguenze( parliamo di subbuglio delle mobilitazioni, ma anche di repressione, di morti, parliamo di esclusione, di fame e parliamo anche di povertà e miseria). Ma cresce anche l'organizzazione popolare. Questa è una lettura fornita da Indymedia argentina sulla situazione esplosiva nelle Americhe.

BRASILE - E un folto gruppo di persone hanno inscenato ieri sera una manifestazione di protesta davanti all'hotel Marriot Copacabana di Rio de Janeiro, dove si trova il ministro del tesoro Usa Paul O'Neill, giunto in Brasile in visita ufficiale. I manifestanti, per lo piu' militanti del Partito socialista dei lavoratori unificato (Pstu) hanno gridato slogan e innalzato cartelli con slogan quali: Via subito dal Brasile, via il Fondo monetario. E' intervenuta la polizia per disperderli, vi sono stati spintoni ed e' volato qualche pugno, ma non vi sono stati ne' arrestati, ne' feriti

URUGUAY - Mentre il congresso uruguayano approvava il congelamento dei depositi in dollari nelle due banche pubbliche del Paese (provvedimento che secondo l'Associazione degli impiegati bancari spezzerà la catena dei pagamenti), dagli Stati uniti è partito l'assegno di un miliardo e mezzo di dollari che dovrebbe servire all'Uruguay per fare fronte all'emergenza finanziaria che negli ultimi giorni è sfociata in una serie di saccheggi ai negozi e ai centri commerciali. Montevideo dovrà, però, estinguere il debito in breve tempo. E lo farà ricorrendo ad un altro prestito, questa volta del Fondo monetario intezrnazionale di concerto con la Banca mondiale e il Banco interamericano per lo sviluppo. Si tratterebbe di un aumento di 800 milioni di dollari degli aiuti già concessi quest'anno (3 miliardi di dollari)

DALL'ITALIA

ASSISI - Ieri pomeriggio, agenti della Digos si sono presentati alla terza edizione del"Campo Antimperialista" di Assisi per verificare il "rientro in Italia del professore Jiame Prieto Jovanovic". Il professore cileno oltre alla possibile espulsione, secondo l'ancora in vigore legge-Turco-Napolitano, rischia l'arresto. L'esule cileno era gia' stato arrestato due anni fa ad Assissi sulla base di un mandato di cattura emesso dal governo cileno, con l'accusa di aver ucciso il generale Carol Urzua e di aver preso parte ad un'attentato al dittatore Pinochet nel 1982.Successivamente rilasciato, l'estradizione non venne concessa perche'il ministero della giustizia ritenne che Prieto in Cile rischiava la pena di morte,fu espulso dall'Italia. Nel pomeriggio di ieri il professore dopo essersi rifiutato di seguire gli agenti della Digos si e' rifugiato nel Sacro Convento di Assissi.Intorno al convento si sono schierati reparti della celere e dei carabinieri. Alcuni funzionari della questura sono entrati nel convento hanno cercato di trattare con il padre custode del convento l'espulsione dell'esule cileno. Dopo la mezzanotte, gli avvocati di Prieto hanno raggiunto un compromesso che ha permesso all'esule cileno di lasciare l'edificio per dirigersi in questura a Perugia per chiedere asilo politico mentre padre Vicenzo Coli aveva intanto fatto sapere che Prieto non avrebbe potuto trascorrere la notte nella Basilica.

IMMIGRAZIONE - Sbarco di migranti la notte scorsa a Pozzallo: sono 89 LE PERSONE che hanno dichiarato di provenire dal Pakistan e dall' Iraq. I MIGRANTI Sono stati avvistati dalla Capitaneria quando l' imbarcazione era all' imbocco del porto. Del gruppo fanno parte 53 uomini, 15 donne e 21 bambini. Le loro condizioni di salute sono buone. Gli migranti sono stati trasferiti nel centro di prima accoglienza di Pozzallo.

PERUGIA - La CEI(carta di identita' elettronica)in cui i dati anagrafici-fiscali sono dentro una banda magnetica verrà presto sperimentata a Perugia. Avra' oltre che la funzione di una classica carta d'identita (pero' con tanto di apposizione di impronte digitali nella richiesta del doc.)anche,una funzione di "carta d'accesso ai servizi": al momento il comune sta studiando un progetto con la SIPA(societa' di gestione dei parcheggi)per utilizzare la CEI per accedere ai parcheggi. Ed è in fase di sviluppo e sperimentazione nella città umbra anche l'uso di dispositivi elettronici per regolare l'accesso delle automobili al centro storico. Però i servizi di controllo in citta' non si fermano all'uso di controlli elettronici. Dopo la "sperimentazione"del Triage-kit per verificare l'uso di sostanze stupefacenti da parte degli automobilisti- si sta' ora "sperimentando"un nuovo sistema di test basato sulle analisi della saliva. Ieri notte a Perugia e' cominciata la prima sperimentazione italiana ed Europea di questo nuovo test che per il momento viene usato solo a San Diego-Usa,california.

PERUGIA - Ieri mattina si e' svolta a Perugia la manifestazione di sostegno alle famiglie dei casali occupati di Morleschio. Dopo un breve percorso nelle vie del centro il corteo ha sostato davanti alla sede del Nobile Collegio del Cambio. Dopo la simbolica muratura dell'ingresso dell suddetto ente, di cui il comune di Perugia e' parte integrante)c'e stato un'intervento di Antonio che il primo agosto e' stato buttato fuori di casa con tanto di dispiegamento di forze dell'ordin. Nel corso del sit-in davanti alla sede dell'ente e' stata chiesta la riapertura del casale sigillato ed e' stato lanciato un'ultimatum: si esige che entro 48 ore la casa venga riaperta con o senza l'intervento istituzionale del Comune di Perugia,del Comune di Gubbio e del Prefetto. La totale accondiscendenza delle istituzioni (in primis i comuni amministrati da partitti di sinistra ivi compreso il prc) ha trasformare il territorio in puro valore economico.

ROMA - Gli occupanti dei locali di Grottaperfetta hanno occupato simbolicamente la Palazzina del Servizio Giardini del Comune per protestare contro la non concessione di alloggi transitori durante la fase di autorecupero. Gli occupanti sono da anni in lista di attesa per l'autorecupero e ora hanno bisogno di un luogo dove restare finchè non verranno finiti i lavori. Attualmente i manifestanti stazionano davanti alla Palazzina Servizio Giradini in attesa dell'incontro con l'asessore Galloro di domani.


g.r. flash ore 10,00

PALESTINA - Oggi presso l'insediamento di coloni israeliani di Eli in Cisgiordania, due coloni, marito e moglie, sono stati uccisi a bordo della loro auto dal fuoco di un palestinese, che è riuscito a fuggire. I figli dei coloni, di uno e 3 anni, sono rimasti feriti. Si è trattato del quinto attacco palestinese nel giro di 24 ore.

Aumenta intanto la stretta repressiva dell'esercito israeliano che ha interdetto totalmente ai palestinesi, a partire da oggi, la circolazione automobilistica nelle cinque citta' principali del nord della Cisgiordania. Lo ha detto un portavoce militare specificando che il provvedimento riguarda le citta' di Nablus, Tulkarem, Kalkiliya, Ramallah e Jenin. In seguito all'ultima ondata di attentati - ha specificato il portavoce - i cui autori provenivano dal nord della Cisgiordania, e' stato deciso di interdire totalmente la circolazione automobilistica nelle cinque principali citta' di questa regione, tranne che per le emergenze mediche ed umanitarie.

Intanto: PERES VA IN EGITTO PER COLLOQUI CON MUBARAK = Gerusalemme, -Resta confermata la visita prevista per oggi in Egitto del ministro degli Esteri israeliano, Shimon Peres, su invito del presidente Hosni Mubarak. Lo hanno riferito fonti governative israeliane. Nel mini-vertice ad Alessandria in discussione la gravissima situazione della sicurezza nella regione, ma anche la disponibilita' del governo di Ariel Sharon a varare misure per alleviare le condizioni di vita della popolazione civile palestinese dei territori autonomi. Mubarak, principale mediatore del mondo arabo nel conflitto israelo-palestinese, la settimana scorsa aveva ricevuto il ministro della Difesa israeliano, Binyamin Ben-Eliezer. Oggi Peres incontrera' anche il suo omologo egiziano, Ahmed Maher.

New York, 5 ago. - L'Assemblea generale delle Nazioni Unite discutera' oggi il rapporto conclusivo della missione dell'Onu a Jenin. Pubblicato giovedi' scorso, il rapporto ha stabilito che non sono state trovate prove a sostegno delle denunce di massacro fatte dai palestinesi, ma ha concluso anche che le forze israeliane hanno fatto ricorso ad un uso della forza eccessivo nelle operazioni militari, compiute quattro mesi fa, nel campo profughi della Cisgiordania, ed inoltre hanno ostacolato e addirittura impedito l'arrivo dei soccorsi sanitari sul luogo.

GERMANIA: SCHROEDER LANCIA CAMPAGNA ELETTORALE dell'SPD Berlino - Una notizia che non dovrebbe aver nessun rilievo, trattandosi dei tradizionali rituali elettoralistici in vista del voto del 22 settembre prossimo, se non per l'iniziativa del cancelliere uscente il socialdemocratico Gerhard Schroeder che, nell'anticipare l'inizio della campagna elettorale, in seguito ai sondaggi negativi per i socialdemocratici, ha dato un segno preciso al suo programma elettorale distanziandosi sostanzialmente dai piani aggressivi statunitensi predisposti per l'Iraq.

Karachi (Pakistan), 5 ago. - Per non meglio precisate "ragioni di sicurezza" e' stato nuovamente chiuso il consolato degli Stati Uniti a Karachi, nel sud del Pakistan: si tratta della medesima rappresentanza che il 12 giugno scorso fu bersaglio di un attentato dinamitardo, uno dei tanti attentati avvenuti di recente nel porto pakistano, nel quale persero la vita una dozzina di persone. La chiusura e' stata resa nota da fonti riservate del consolato medesimo, che hanno aggiunto di non essere in grado di anticipare se potra' riaprire gia' domani. Massimo riserbo anche da parte dell'ambasciata Usa a Islamabad, mentre la polizia locale si e' limitata a dichiarare di non essere a conoscenza di alcuna particolare minaccia.

NIGER - Continua la rivolta dei circa 1000 soldati ribelli della regione di Diffa, nel sud-est del Niger, a 1400 chilometri dalla capitale Niamey. Dopo uno scontro a fuoco con l’esercito regolare avvenuto sabato scorso, gli ammutinati hanno deciso di ripiegare verso nord, in prossimità della città di Ngourti, portando con sé 8 ostaggi. Secondo fonti ufficiali locali, due dei prigionieri sono stati liberati: si tratta del governatore della regione di Diffa, Karadji Ayarga, e di un alto rappresentante del vicino distretto di N’Guigmi. La liberazione sarebbe avvenuta grazie alla mediazione di alcuni membri della comunità di N’Guigmi. Si tratta del primo ammutinamento dall’insediamento del presidente Mamadou Tandja nel 1999, in un Paese considerato tra i più poveri del pianeta

IRAQ- In merito al previsto attacco USA all'Iraq sono schierati su fronti opposti i governi di Australia e Nuova Zelanda. Canberra e' pronta ad appoggiare un eventuale intervento militare Usa e a prendere in considerazione una partecipazione diretta. Il ministro degli esteri Alexander Downer ha citato al riguardo "l'aumento del petrolio" e la "destabilizzazione internazionale". Critica verso la posizione del governo l'opposizione laburista, che ha ha chiesto che ogni decisione riguardante l'Iraq venga dibattuta prima in parlamento. Invece il governo neozelandese ha fatto sapere che e' fuori discussione una partecipazione delle forze nazionali a un attacco contro l'Iraq. Il ministro degli esteri Phil Goff ha osservato che non esistono "prove sufficienti" che giustifichino un intervento e ha osservato che le ripetute minacce statunitensi fanno salire "la preoccupazione nel mondo".

IRAN - AFGHANISTAN- La settimana prossima il presidente dell'Iran, Mohammad Khatami, sara' in visita ufficiale di un giorno a Kabul, la prima in Afghanistan dalla caduta del regime dei Talebani, gia' acerrimi nemici della Repubblica degli ayatollah malgrado la comune interpretazione radicale della fede islamica. Lo riferisce l'agenzia di stampa iraniana 'Irna', secondo cui e' stato il leader transitorio afghano Hamid Karzai a invitare Khatami per ricambiare l'accoglienza ricevuta in febbraio a Teheran; nessuna data precisa e' stata peraltro finora indicata. Secondo la 'Irna', il presidente iraniano sara' accompagnato da una delegazione ad alto livello politico, economico e culturale; in discussione le questioni concernenti la sicurezza, anche a livello regionale. L'Iran e' ostile alla presenza di truppe straniere in Afghansitan; specialmente del contingente americano, che definisce destabilizzante. Gli Stati Uniti a loro volta accusano il regime degli ayatollah di voler indebolire il governo di Karzai. Cio' nonostante, nella sua missione a Teheran Karzai stesso chiamo' gli iraniani "fratelli" e chiese loro di contribuire alla ricostruzione afghana; ne ricevette aiuti per un controvalore ari a 560 milioni di dollari, i piu' consistenti tra tutti quelli ricevuti dall'estero.

G.R. ORE 13.00

MIGRANTI - POZZALLO (RAGUSA), 5 AGO - Sbarco di migranti la notte scorsa a Pozzallo: sono 89 LE PERSONE che hanno dichiarato di provenire dal Pakistan e dall' Iraq, E sono stati avvistati dalla Capitaneria quando l' imbarcazione era all' imbocco del porto. Del gruppo fanno parte 53 uomini, 15 donne e 21 bambini. Le loro condizioni di salute sono buone. Gli immigrati sono stati trasferiti nel centro di prima accoglienza di Pozzallo

PAKISTAN: ASSALTO ARMATO A SCUOLA CRISTIANA, MORTI E FERITI = (AGI/REUTERS) - Murree (Pakistan), 5 ago. - Almeno quattro persone sono morte e altrettante, o probabilmente di piu', sono rimaste ferite nell'ennesimo attentato commesso in Pakistan: ignoti assalitori hanno attaccato a mano armata in pieno giorno una scuola cristiana a Gharyal, un villaggio situato a circa 6 chilometri da Murree, nel nord del Paese. Il sindaco di quest'ultima citta', Khurseed Abbassi, ha riferito che dopo aver sparato all'impazzata sulle vittime gli aggressori sono riusciti a dileguarsi, forse a bordo delle stesse motociclette con cui erano arrivati; si ritiene che adesso siano nascosti nei boschi circostanti. E' la terza volta in cui i fondamentalisti pakistani attaccano membri della minoranza cristiana dall'11 settembre.

gror050802 (last edited 2008-06-26 09:48:28 by anonymous)