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In primo Piano

CANTIERI MORTALI ANCORA UN LAVORATORE DI 44 ANNI MORTO SUL LAVORO A ROMA NEI CANTIERI EDILI

E' accaduto stamani 1° settembre nel lotto di cantiere dell'Alta Velocità in v. della Serenissima-ramo sud, caduto da una scala, dopo un volo di 3 metri e rimbalzato su una impalcatura per poi finire infilzato sui tondini di ferro sottostanti: una morte orribile, come sempre avviene nei maledetti cantieri edili dove le norme non vengono rispettate e dove il rischio è totale ( ancora ieri a Monterotondo moriva in cantiere un operaio di 53 anni).

NEI PRIMI 8 MESI DEL 2005 SONO GIÀ 12 I MORTI SUL LAVORO NEL COMUNE DI ROMA, AVVENUTI SIA NEI CANTIERI DELL'ALTA VELOCITÀ, SIA NEI LAVORI PER LA 3° CORSIA DELL'ANULARE, SIA NEI TANTI CANTIERI PRIVATI: ANCHE QUEST'ANNO ROMA E LAZIO FORNIRANNO IL LORO TREMENDO TRIBUTO ALLA CONTA GENERALE DEI MORTI SUL LAVORO, IL CRUDO PRIMATO CHE NEL MONDO OCCIDENTALE DA 20 ANNI COMPETE ALL'ITALIA, CON OLTRE 1.200 MORTI L'ANNO, 4 AL GIORNO!!

Ci siamo stancati di piangere questi nostri più disgraziati compagni, è ora che cessi questa carneficina, che paghino veramente i criminali che ci costringono a morire! Denunciamo ovunque ( Ispettorato, pompieri, Asl, CC/Ps, Comune/Provincia/Regione) la mancanza e/o la carenza di sicurezza: in ogni occasione i Cobas provvederanno a rinforzare l'accusa, anche con la costituzione di parte civile; ricordiamoci che la Corte di Cassazione ha emesso di recente la sentenza che indica ai lavoratori di fermarsi se intravedono un pericolo evidente nello svolgimento dell'attività lavorativa.

Nel nostro Cantiere -1°Lotto(ditta Garboli/Comicos)- abbiamo già denunciato la carenza di sicurezza dovuta : 1) agli scavi profondi (fogna sotto ponte Portonaccio) senza l'uso di casseformi; 2) alla scarsa segnalazione del cantiere in compresenza della viabilità ordinaria, ovvero il pericolo di essere colpiti da auto private in corsa. Cosa dobbiamo fare ancora per impedire che si verifichino incidenti, o peggio ancora? Il capo Cantiere è stato già avvisato più volte, ora partiranno le denunce. Questo lavoro è già duro , pesante e difficile, ma non vogliamo in alcun modo rimetterci la pelle! La salute e la sicurezza innanzitutto: chi sfrutta i lavoratori e lucra sulla sicurezza dei cantieri è uno sciacallo che deve essere bandito dalla società!! Le Assemblee e gli Scioperi, devono servire a risolvere una volta per tutte il problema, non per piangersi addosso.

Alla famiglia del caduto, le condoglianze e l'impegno dei Cobas a sconfiggere i Cantieri criminali.

Roma 1 settembre 2005 COBAS DEL LAVORO PRIVATO

PS. Renato Caputo - da Eboli, padre di 4 figli- è il nome del lavoratore ucciso nel cantiere dell'Alta Velocità, praticamente davanti agli occhi del figlio Alex di 21 anni anch'egli operaio in quel cantiere della morte.

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

A NEW ORLEANS MILITARI CON L'ORDINE DI SPARARE E UCCIDERE

Esplosioni, incendi, sparatorie: i cronisti presenti, oggi nel French Quarter, l'area storica di New Orleans, riferiscono di un'esplosione di violenza. Gli stessi cronisti raccontano, sulle tv americane, di una notte di saccheggi, passata - la citazione è letterale, ma l'accuratezza della dichiarazione non può essere verificata- "a schivare le pallottole delle bande di 'sciacalli'". La serie di esplosioni s'é verificata lungo il Mississippi, pare sulla riva sinistra, qualche chilometro a sud del French Quarter: teatro degli scoppi, seguiti da un incendio, una zona ferroviaria, dove vagoni merci sono ora in fiamme. La prima grossa esplosione, all'alba, è stata seguita da altre minori: le vibrazioni sono state avvertite in tutta la città. Poi, si sono levate lingue di fuoco e, quindi, un fumo denso, acre, nero.

ARRIVANO 300 SOLDATI CON LICENZA DI UCCIDERE Trecento uomini con ordine di sparare e uccidere sono giunti oggi a New Orleans con il compito di fermare lo sciacallaggio che imperversa nella città colpita dall'uragano e impedisce ai soccorritori di raccogliere i cadaveri. Tra i molti che si dedicano al saccheggio dei negozi abbandonati vi sono uomini armati, che rendono difficili e rischiose anche le operazioni di salvataggio. Il governatore della Louisiana, signora Kathleen Blanco, ha avvertito che i militari giunti a New Orleans "hanno esperienza di guerra, sono armati di M-16 e sanno sparare e uccidere, e mi aspetto che lo facciano".

IL SINDACO, HO BISOGNO DI RINFORZI "Ho bisogno di rinforzi, ho bisogno di uomini: questa è un disastro nazionale. Mandino qui tutti gli uomini che hanno": il sindaco di New Orleans Ray Nagin continua a ripeterlo, con crescente frustrazione, in una raffica di interviste radiofoniche e televisive. Nagin se la prende con la protezione civile, "che non capisce un tubo di quello che sta succedendo qui ... Sono esasperato...". Il Pentagono aveva ieri annunciato l'invio di 1.400 uomini della polizia militare. E 300 uomini reduci dall'Iraq sono oggi giunti a città con l';ordine di sparare a vista in caso di saccheggi e violenze. Le dichiarazioni del sindaco si sommano a quelle del governatore della Louisiana Kathleen Blanco, che, annunciando l'arrivo dei 300 uomini, ha detto: "Hanno esperienza di guerra, sono armati di M16 e sanno sparare e uccidere. Mi aspetto che lo facciano".

'KATRINA COSTERA' 50 MILIARDI DI DOLLARI', IL MONDO SI MOBILITA In un drammatico capovolgimento delle carte gli Stati Uniti hanno ricevuto oggi una valanga di offerta di aiuti da parte del resto del mondo per far fronte all'emergenza umanitaria causata dall'uragano Katrina. Tra i paesi che hanno offerto assistenza c'é il Venezuela, bersaglio di frequenti critiche da parte dell'amministrazione Bush, che ha messo a disposizione scorte umanitarie e petrolio. Con proposte di assistenza che arrivano da ogni angolo del globo la segretario di Stato Condoleezza Rice ha deciso che "nessuna offerta che può alleviare le sofferenze della gente nelle aree colpite sarà rifiutata".

Sono arrivate al Dipartimento di Stato attraverso le ambasciate iniziative di paesi grandi e piccoli: Russia, Giappone, Canada, Francia, Honduras, Germania, Giamaica, Australia, Gran Bretagna, Olanda, Svizzera, Grecia, Ungheria, Colombia, Repubblica Dominicana, Salvador, Messico, Cina, Corea del Sud, Israele, Emirati Arabi Uniti sono proni ad aiutare, nell'elenco del portavoce Sean McCormack. Anche la Nato e l'Organizzazione degli Stati Americani si sono messi a disposizione. Oggi, parlando alla Abc, il presidente Bush aveva detto di non aspettarsi molto in fatto di aiuti dall'estero: "Non mi aspetto molto perché non abbiamo chiesto. Mi aspetto molta simpatia, e forse qualcuno manderà dollari.

Iraq: uccisi tre soldati Usa

Tre soldati americani sono stati uccisi in Iraq, due a Baghdad e uno a Iskandariyah, 60 km a sud della capitale. Lo hanno annunciato stamani i militari Usa. I due a Baghdad sono morti quando il veicolo sul quale viaggiavano e' stato investito dall'esplosione di un'autobomba. Il terzo e' stato ucciso a Iskandariyah a colpi d'arma da fuoco.

ITALIA

IL MINISTRO PRECETTA MA SULT CONFERMA SCIOPERO 6-7 SETTEMBRE

Gli assistenti di volo del Sult confermano lo sciopero indetto per il 6 e 7 settembre. Lo afferma il segretario nazionale dell'organizzazione, Fabrizio Tomaselli. Per le altre categorie dei trasporti che avrebbero dovuto scioperare il 6 e 7 per solidarietà con le organizzazioni escluse da Alitalia dai diritti sindacali, la decisione sul da farsi verrà presa nelle prossime ore.

Il ministro delle Infrastrutture, Pietro Lunardi, ha inviato oggi, con un'ordinanza di differimento, la precettazione ai sindacati Sult e all'Avia per lo sciopero proclamato per tutti i trasporti per il 6 e 7 settembre. Il provvedimento - si legge nella nota del Ministero - "si é reso necessario ed urgente allo scopo di evitare un pregiudizio grave ed irreparabile al diritto di libera circolazione costituzionalmente garantito".

Oltre al Sult la 'precettazione' è stata inviata all'Avia, che aveva proclamato uno sciopero degli assistenti di volo per il 6 settembre, nonché alle organizzazioni di rappresentanza degli uomini radar che hanno indetto scioperi all'Enav e nei principali centri di controllo della penisola.

AVIA: LUNARDI CANCELLA IL DIRITTO ALLA PROTESTA "L'ordinanza del ministro Lunardi segna uno dei punti più bassi delle relazioni democratiche nel nostro Paese". E' il commento dell'Avia, l'associazione degli assistenti di volo 'precettata' oggi dal Ministro per lo sciopero indetto per il 6 settembre. "Avia - continua l'organizzazione a cui, dal 4 agosto, sono stati sospesi da Alitalia i diritti sindacali - ha sottoscritto tutti gli accordi di risanamento e le istituzioni si erano fatte garanti del piano aziendale" e, dopo aver "atteso oltre un mese per protestare contro l' atto che viola il dettato costituzionale, con un'ordinanza oggi il Ministro cancella anche il diritto di protestare".

E ciò, continua l'organizzazione, "in palese incoerenza con quanto affermato dal presidente della Commissione di garanzia che il 22 agosto dichiarava che non esistevano i presupposti per chiedere la precettazione dello sciopero indetto da Avia". L'organizzazione annuncia infine di aver convocato i propri iscritti il 5 settembre "per decidere se confermare l'azione di sciopero".

Siparietto


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gror050902 (last edited 2008-06-26 10:00:05 by anonymous)