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ESTERI

PALESTINA

Militanti palestinesi hanno sparato questa mattina un razzo Qassam contro la citta' israeliana di Sderot, mentre le truppe dello stato israeliano si ritiravano da Gaza. Il missile, riferisce la radio israeliana, e' caduto in un terreno aperto e non ha provocato ne' feriti ne' danni.

ULSTER

Belfast - Un civile ucciso e 34 feriti, di cui 32 sono agenti. E' questo il bilancio degli scontri scoppiati a Belfast nella notte di sabato e proseguiti fino all'alba di oggi. Lo ha reso noto il capo della polizia dell'Ulster, Sir Hugh Orde. Secondo Sir Orde, i responsabili dei tumulti - tra i piu' gravi degli ultimi anni, per la 'Bbc' - sono i militanti dell'Orange Order, fazione unionista ritenuta vicino ai paramilitari lealisti. Il ministro britannico per l'Ulster, Peter Hain, ha condannato gli episodi di guerriglia urbana verificatisi a Belfast e programmato per domani una riunione con le autorita' locali.

USA

In coincidenza con il quarto anniversario della tragedia nota come “9/11”, 11 settembre 2001, un sondaggio del settimanale americano “Newsweek” conferma al 38% - il livello di gradimento del presidente Bush, il più basso mai raggiunto. Per cercare di rimontare Bush è giunto a New Orleans, per la sua terza visita negli stati del Golfo del Messico colpiti dall'uragano. Si è già recato nella sede del comando delle operazioni di soccorso e visiterà a bordo di veicoli militari la città devastata. L'ultimo bilancio ufficiale è di 422 corpi rcuperati.

GIAPPONE

Su 480 seggi, il Liberal democratic party del primo ministro Junichiro Koizumi ne ha conquistati 296, 47 più che nel precedente parlamento; altri 31 seggi sono andati agli alleati del New Komeito Party. Il Democratic Party di opposizione è sceso da 175 a 113. Il quotidiano “New York Times” scrive tra l’altro: “Sarà benvenuta a Washington ma accolta probabilmente con cautela in Asia, specialmente nella Corea del Sud e nella Repubblica Popolare Cinese che guardano con preoccupazione allo slittamento verso destra e al crescente nazionalismo giapponesi”. Koizumi è stato tra i sostenitori della guerra in Iraq.

ITALIA

MIGRAZIONE

Dopo il tragico sbarco a Gela che ha provocato la morte di 11 immigrati e l'arresto di 7 scafisti accusati di omicidio plurimo e violazione della legge sull'immigrazione, sono stati rintracciati i cinquanta migranti che erano fuggiti rifugiandosi nelle campagne della cittadina siciliana. Tra loro anche tre bambini di cui due neonati. All'appello mancherebbero quindi, secondo quanto riferito dagli stessi migranti, una decina di persone Nel pronto soccorso ci sono inoltre una trentina di immigrati che stamane presentavano sintomi di disidratazione e crisi di ipotermia ma le loro condizioni sono migliorate nel corso della giornata. Gli altri migranti soccorsi durante la notte attualmente si trovano presso il centro d'accoglienza di Gela ma probabilmente saranno trasferiti in quello di Pian del Lago.

CAMP DARBY

Ieri Domenica 11 settembre, trecento partecipanti al presidio davanti alla base militare Usa di Camp Darby promosso da Cobas toscana e dal Comitato per lo smantellamento di Camp Darby, con varie adesioni tra le quali il PRC di Livorno, l'Arci, e vari centri sociali (Cpa di Firenze , Godzilla di Livorno). Un presidio pacifico che ha visto la presenza di numerose situazioni provenienti dalle città toscane accorse per protestare contro l'annunciato raddoppio della base Usa nella piana di Guasticce e per chiedere ancora una volta il ritiro immediato delle truppe italiane dall'Iraq e da tutti gli scenari di guerra dove i soldati italiani sono impegnati, per costruire una mobilitazione contro l'aumento delle spese militari per il rilancio degli investimenti sociali. La manifestazione si inseriva nella giornata nazionale contro le basi militari Usa Nato sul territorio italiano; una seconda manifestazione si è tenuta a Napoli con le stesse rivendicazioni in polemica con la piattaforma (e non certo con i partecipanti) della Perugia Assisi che ricordiamo è stata convocata genericamente contro la fame del mondo senza mettere al centro la guerra permanente che crea sempre più morti, distruzioni e miserie. La manifestazione si è conclusa con l'impegno di lavorare per una grande manifestazione nazionale a Novembre contro la presenza delle basi militari Usa Nato sul territorio italiano e per destinare soldi alle spese sociali e non alla guerra e alla militarizzazione dei territori Confederazione Cobas della Toscana


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