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'''RIFORMA AGRARIA: PRIMA ESPROPRIAZIONE DI UNA FATTORIA'''

Il governo sudafricano ha annunciato ieri di aver espropriato una azienda agricola di proprietà dell’imprenditore ‘bianco’ Hennes Visser nella provincia del North West, al termine di una infruttuosa trattativa durata oltre due anni e mezzo. “Abbiamo discusso a lungo, ma alla fine non siamo riusciti a trovare un accordo e abbiamo chiesto al ministero di espropriare il terreno” ha scritto in una nota diffusa ieri il presidente della Commissione per le restituzione della terra, Blessing Mphela, precisando che l’approvazione del ministro dell’Agricoltura e della Terra è arrivata la scorsa settimana. Mphela ha sottolineato che la lunga trattativa avviata nel 2002 con Visser si era conclusa nei mesi scorsi con l’offerta definitiva del governo che aveva proposto all’imprenditore di acquistare i 500 ettari di terreno della sua fattoria per circa 226.000 euro. Visser, da parte sua, continuava a chiedere il doppio. Un atteggiamento che secondo il rappresentante della Commissione sudafricana si ripropone in tutte le trattative per l’acquisto di terre che il governo ha avviato sin dalla fine dell’apartheid, nel 1994, nel tentativo di riequilibrare un settore, quello agricolo, fortemente sbilanciato a favore dei ‘bianchi’. “Due terzi della terra coltivabile del Sudafrica resta nelle mani di meno di 60.000 persone, mentre 14 milioni di uomini e donne vivono un’esistenza precaria. Sfortunatamente i 60.000 ‘fortunati’ sono imprenditori ‘bianchi’” ha aggiunto Mphela cercando di prevenire letture razziste su una riforma agraria che dalla fine dell’apartheid sta procedendo a un ritmo molto lento. Il presidente della Commissione per la restituzione della terra ha evidenziato inoltre come nella recente Conferenza nazionale sulla riforma agraria, società civile, settore provato e mondo politico hanno chiesto l’istituzione di un “nuove meccanismo” per procedere alla riforma, dal momento che il principio ‘della domanda e dell’offerta’ s è dimostrato infruttuoso. Il proprietario della prima fattoria espropriata dal governo sudafricano intanto ha fatto sapere alla stampa nazionale di non aver ancora ricevuto la notifica governativa e di avere intenzione di ricorrere in appello per mantenere la proprietà che il padre comprò nel 1968. Secondo i documenti in mano al governo sudafricano, invece, il terreno di Visser apparteneva originariamente a un certo Ambram Molami, costretto a vendere la fattoria in una transazione forzata dall’allora governo segregazionista bianco.
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'''Continua protesta lavoratori Finmek, un centinaio in corteo'''

Alcuni lavoratori della Finmek Solutions dell'Aquila, circa un centinaio, hanno sfilato in corteo partendo dallo stabilimento in localita' Pile e raggiungendo l'incrocio tra le statali 80 e 17, dove con un sit-in hanno bloccato il traffico per circa mezz'ora. Agli automobilisti in fila, i manifestanti hanno spiegato la loro drammatica situazione, come ha raccontato il rappresentante della Rsu, Gino Mattuccilli. Alla Finmek Solutions - il cui pacchetto e' per il 70% controllato da Finmek Spa e per il 30% da Sviluppo Italia - lavorano circa 550 persone che l'azienda ha riassorbito dalla Flextronics, mettendone circa trecento in cassa integrazione. I lavoratori protestano contro il mancato rispetto degli accordi da parte di aziende e governo nazionale, situazione 'che ha portato al rischio fallimento'. La Finmek Spa e' sottoposta al regime della legge Marzano e in conseguenza di questa procedura il 22 agosto scorso e' stato ufficializzato il bando per la vendita

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Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

ITALIA

Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI

IRAQ

L'esplosione di una bomba questa mattina in un quartiere centrale della capitale irachena Baghdad ha causato cinque morti e diversi feriti secondo quanto ha dichiarato un ufficiale di polizia presente sul posto. Secondo alcune fonti l'attentato sarebbe stato portato a termine da un kamikaze a bordo di un minibus. La polizia ha detto che l'uomo, che trasportava alcuni passeggeri sul suo mezzo ed e' morto nell'attentato, ad un certo punto ha azionato la cintura esplosiva che indossava causando la deflagrazione. Un'altra fonte della polizia ha reso noto che l'uomo non era un attentatore suicida e ha piazzato la bomba sul minibus fuggendo subito dopo.

Inoltre un soldato americano e' morto ed un altro e' rimasto ferito stamani nell'esplosione di un ordigno sul ciglio di una strada al passaggio di una pattuglia. L'episodio, hanno rivelato fonti militari Usa, e' avvenuto nei pressi della base aerea di Al-Taqaddum, circa 70 chilometri a ovest di Baghdad, nella provincia irachena di al-Anbar. Un altro soldato americano e' stato ucciso a colpi d'arma da fuoco dagli insorti nella citta' irachena di Ramadi, nel cosiddetto 'triangolo sunnita'. Lo annunciano i militari Usa in un comunicato.

MO: Tulkarem, uccisi 3 palestinesi

Uccisi dagli israeliani 3 militanti palestinesi in Cisgiordania, in un'operazione mirata all'arresto di palestinesi ricercati. Lo hanno reso noto fonti militari israeliane. I primi due, che le fonti militari e testimoni palestinesi indicano come militanti della Jihad islamica, sono stati uccisi nel villaggio di Illar in un conflitto a fuoco. Il terzo militante e' stato invece ucciso piu' tardi, anche se non sono ancora note le circostanze.

  • Il valico di Rafah fra la striscia palestinese di Gaza e il territorio egiziano del Sinai del Nord e' stato aperto oggi. Accade per la prima volta dal 1967 senza alcun controllo israeliano. Lo riferiscono fonti locali. Si tratta di una apertura di carattere transitorio per motivi umanitari. Fra i primi palestinesi ammessi in Egitto figurano infatti persone che necessitano di cure mediche e studenti. Il valico sara' nuovamente chiuso fra 48 ore.

Meglio tardi che mai, Svizzera riabilita 13 italiani

La Confederazione elvetica ha riabilitato 13 italiani che durante la seconda guerra mondiale aiutarono degli ebrei a fuggire in Svizzera. Aiutarono una quarantina di vittime a trovare rifugio in Svizzera tra il giugno 1938 e il gennaio 1944 e per tale motivo, all'epoca, furono condannati dalla giustizia elvetica. Oltre ai 13 italiani saranno riabilitati anche sei francesi, uno svizzero e un tedesco.

BIELORUSSIA: SECONDO ATTENTATO IN UNA SETTIMANA, 40 I FERITI

E' salito ad almeno quaranta feriti il bilancio dell'attentato avvenuto ieri a tarda sera nel centro di Vitebsk, citta' della Bielorussia orientale che gia' la settimana scorsa era stata teatro di un analogo attacco dinamitardo. Lo hanno riferito fonti del ministero per la Protezione Civile, secondo cui la maggior parte delle vittime hanno riportato lesioni a causa delle schegge di metallo scagliate in ogni direzione dall'esplosione di una bomba, piazzata da ignoti vicino a un ristorante; per 36 tra esse e' stato necessario il ricovero in ospedale. Una settimana fa, sempre a Vitebsk, in circostanze simili i feriti furono due.

MENO DI DUE TERZI DEGLI AFGANI AL VOTO, BASSA AFFLUENZA NELLA CAPITALE

Circa il 53% degli afgani si è recato a votare per le elezioni parlamentari di domenica scorsa: lo sostengono i risultati preliminari delle schede pervenute dal 95% delle sezioni. Come ha spiegato il capo dell’Ufficio elettorale, Peter Erben, in base a queste cifre sono andati alle urne meno dei due terzi dei circa 6,6 milioni di aventi diritto al voto. Particolarmente bassa è stata l’affluenza nella capitale Kabul, intorno al 36%: secondo alcuni osservatori questo dato, sorprendente perché molti pensavano che a trascurare l’appuntamento elettorale sarebbero state soprattutto le zone rurali, può essere letto come un segnale di sfiducia degli abitanti della capitale nei confronti del presidente afgano Hamid Karzai. Il conteggio provvisorio dei voti potrebbe terminare entro il 4 ottobre, ma per i risultati ufficiali e definitivi si dovrà attendere probabilmente il 22 ottobre.

RIFORMA AGRARIA: PRIMA ESPROPRIAZIONE DI UNA FATTORIA

Il governo sudafricano ha annunciato ieri di aver espropriato una azienda agricola di proprietà dell’imprenditore ‘bianco’ Hennes Visser nella provincia del North West, al termine di una infruttuosa trattativa durata oltre due anni e mezzo. “Abbiamo discusso a lungo, ma alla fine non siamo riusciti a trovare un accordo e abbiamo chiesto al ministero di espropriare il terreno” ha scritto in una nota diffusa ieri il presidente della Commissione per le restituzione della terra, Blessing Mphela, precisando che l’approvazione del ministro dell’Agricoltura e della Terra è arrivata la scorsa settimana. Mphela ha sottolineato che la lunga trattativa avviata nel 2002 con Visser si era conclusa nei mesi scorsi con l’offerta definitiva del governo che aveva proposto all’imprenditore di acquistare i 500 ettari di terreno della sua fattoria per circa 226.000 euro. Visser, da parte sua, continuava a chiedere il doppio. Un atteggiamento che secondo il rappresentante della Commissione sudafricana si ripropone in tutte le trattative per l’acquisto di terre che il governo ha avviato sin dalla fine dell’apartheid, nel 1994, nel tentativo di riequilibrare un settore, quello agricolo, fortemente sbilanciato a favore dei ‘bianchi’. “Due terzi della terra coltivabile del Sudafrica resta nelle mani di meno di 60.000 persone, mentre 14 milioni di uomini e donne vivono un’esistenza precaria. Sfortunatamente i 60.000 ‘fortunati’ sono imprenditori ‘bianchi’” ha aggiunto Mphela cercando di prevenire letture razziste su una riforma agraria che dalla fine dell’apartheid sta procedendo a un ritmo molto lento. Il presidente della Commissione per la restituzione della terra ha evidenziato inoltre come nella recente Conferenza nazionale sulla riforma agraria, società civile, settore provato e mondo politico hanno chiesto l’istituzione di un “nuove meccanismo” per procedere alla riforma, dal momento che il principio ‘della domanda e dell’offerta’ s è dimostrato infruttuoso. Il proprietario della prima fattoria espropriata dal governo sudafricano intanto ha fatto sapere alla stampa nazionale di non aver ancora ricevuto la notifica governativa e di avere intenzione di ricorrere in appello per mantenere la proprietà che il padre comprò nel 1968. Secondo i documenti in mano al governo sudafricano, invece, il terreno di Visser apparteneva originariamente a un certo Ambram Molami, costretto a vendere la fattoria in una transazione forzata dall’allora governo segregazionista bianco.

ITALIA

Continua protesta lavoratori Finmek, un centinaio in corteo

Alcuni lavoratori della Finmek Solutions dell'Aquila, circa un centinaio, hanno sfilato in corteo partendo dallo stabilimento in localita' Pile e raggiungendo l'incrocio tra le statali 80 e 17, dove con un sit-in hanno bloccato il traffico per circa mezz'ora. Agli automobilisti in fila, i manifestanti hanno spiegato la loro drammatica situazione, come ha raccontato il rappresentante della Rsu, Gino Mattuccilli. Alla Finmek Solutions - il cui pacchetto e' per il 70% controllato da Finmek Spa e per il 30% da Sviluppo Italia - lavorano circa 550 persone che l'azienda ha riassorbito dalla Flextronics, mettendone circa trecento in cassa integrazione. I lavoratori protestano contro il mancato rispetto degli accordi da parte di aziende e governo nazionale, situazione 'che ha portato al rischio fallimento'. La Finmek Spa e' sottoposta al regime della legge Marzano e in conseguenza di questa procedura il 22 agosto scorso e' stato ufficializzato il bando per la vendita

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