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'''FUJIMORI: LIMA RITIRA AMBASCIATORE A TOKYO E CRITICA GOVERNO GIAPPONESE'''

Il governo peruviano ha ritirato il suo ambasciatore a Tokyo, Luis Macchiavello Amoroz, senza precisare i motivi del provvedimento, legato alla vicenda dell’ex-presidente Alberto Fujimori, fuggito nel 2000 in Giappone e oggi agli arresti a Santiago del Cile, dov’era sbarcato a sorpresa domenica scorsa. Una nota ufficiale riferisce anche che il ministro degli Esteri Oscar Maúrtua, ha convocato l’ambasciatore nipponico a Lima, Hitohiro Ishida, per esprimergli “il malcontento del governo peruviano sulla lentezza e i ritardi mostrati dalle autorità giapponesi in merito alle richieste di estradizione formulate da Lima, che mai hanno avuto risposta”. Maúrtua si è detto inoltre “sorpreso” dalla mancanza di informazioni sui movimenti di Fujimori – ricercato dalla magistratura peruviana per 23 capi di imputazione - da parte Tokyo: “Qualsiasi intervento dell’esecutivo giapponese nel processo di estradizione aperto dal Perù in Cile costituirà un’inaccettabile ingerenza” si legge ancora nel comunicato. Il presidente del Consiglio dei ministri, Pedro Pablo Kuczynski, ha intanto definito “marcatamente politica” la visita di tre funzionari dell’ambasciata giapponese a Santiago al detenuto Fujimori: “La destra giapponese ritiene che la nazionalità nipponica (che l’ex-presidente possiede insieme a quella peruviana, ndr) sia qualcosa da difendere con la morte” ha detto il primo ministro.
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'''Riforma boomerang per i docenti a rischio oltre 42mila cattedre'''

 Saranno almeno 42 mila le cattedre che la riforma Moratti taglierà nei prossimi anni. Per ottenere questo numero basta sommare i 6 mila posti derivanti dal calo delle ore di lezione nei gli otto licei "riformati", il passaggio - con tutto quello che ne deriva - dell'istruzione professionale (Ipsia e alberghieri) alle regioni e le cattedre che viale Trastevere racimolerà dall'ex scuola elementare, ora primaria. Mancano all'appello le centinaia di sperimentazioni avviate al superiore in questi anni - con un numero maggiore di ore rispetto agli ordinamenti tradizionali -, che saranno ovviamente cancellate, e i posti che il ministero dell'Istruzione conta di tagliare alla scuola media (ora secondaria di primo grado) attraverso il giochetto delle ore obbligatorie e facoltative.

200mila insegnanti di troppo. La stima è calcolata, ovviamente, per difetto, e già si stanno manifestando i primi malumori fra gli insegnanti. Intanto, la versione ufficiale del decreto approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso 14 ottobre riserva qualche sorpresa inaspettata. Rispetto alla versione finora conosciuta, l'orario complessivo dei licei economici e di quelli tecnologici (il grosso dell'attuale istruzione superiore) è stato rosicchiato di un'altra manciata di ore. Del resto, pochi mesi dopo l'insediamento del governo Berlusconi, il senatore Franco Asciutti - presidente della VII commissione Istruzione pubblica e Cultura - ebbe a dire che nella scuola italiana ci sono 200 mila insegnanti di troppo.

La Riforma si abbatte pesantemente sugli istituti tecnici e professionali che, oggi, costituiscono il 60 per cento del "patrimonio scolastico di secondo grado". Per svelare l'intenzione di decimare gli organici della scuola, basta leggere le norme finali e transitorie del Decreto che, in una prima versione, era davvero chiaro. "Gli interventi di riconversione del personale docente, eventualmente necessari, anche al fine di trasferimenti in altri comparti della pubblica amministrazione, saranno programmati dal ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, di concerto con il ministro per la Funzione Pubblica", era scritto a chiare lettere. Norma un po' troppo impopolare, che nella versione finale diffusa da viale Trastevere è stata addolcita nel seguente modo: "Al fine di assicurare il passaggio graduale al nuovo ordinamento, fino alla messa a regime del sistema dei licei, la consistenza numerica della dotazione dell'organico di diritto del personale docente resta confermata nella quantità complessivamente determinata per l'anno scolastico 2005/2006".

Intanto tutti i sindacati hanno indetto uno sciopero del personale della scuola per l'intera giornata il 25 novembre per rivendicare il diritto ad avere in busta paga gli aumenti contrattuali concordati. Il contratto della scuola è stato siglato il 22 settembre all'Aran, ma dopo 50 giorni - fanno notare i sindacati - è ancora bloccato dall'inspiegabile comportamento del Ministero dell'Economia".
(11 novembre 2005)

'''OLTRE 300 IMMIGRATI SU BARCONE SOCCORSI IN CANALE SICILIA'''

Oltre trecento clandestini stanno per arrivare a Lampedusa dopo essere stati soccorsi nel Canale di Sicilia. Il barcone sul quale viaggiavano e' stato intercettato nella notte a 50 miglia a sud dell' isola da una motovedetta tunisina. Alle operazioni, coordinate dalla Capitaneria di porto di Palermo stanno partecipando tre motovedette della guardia costiera e una della guardia di finanza. Gli immigrati, tra cui alcune donne, sono stati trasbordati sulle unita', mentre l'imbarcazione e' stata per il momento lasciata alla deriva.

Le motovedette della guardia costiera e della guardia di finanza sono giunte nel porto di Lampedusa. In questo momento sono in corso le procedure per il conteggio e l'identificazione degli immigrati che subito dopo saranno trasferiti nel centro di prima accoglienza dell'isola. La struttura, che puo' contenere fino a un massimo di 190 persone, si trova dunque gia' in emergenza.

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In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

ITALIA

Siparietto


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In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI

FUJIMORI: LIMA RITIRA AMBASCIATORE A TOKYO E CRITICA GOVERNO GIAPPONESE

Il governo peruviano ha ritirato il suo ambasciatore a Tokyo, Luis Macchiavello Amoroz, senza precisare i motivi del provvedimento, legato alla vicenda dell’ex-presidente Alberto Fujimori, fuggito nel 2000 in Giappone e oggi agli arresti a Santiago del Cile, dov’era sbarcato a sorpresa domenica scorsa. Una nota ufficiale riferisce anche che il ministro degli Esteri Oscar Maúrtua, ha convocato l’ambasciatore nipponico a Lima, Hitohiro Ishida, per esprimergli “il malcontento del governo peruviano sulla lentezza e i ritardi mostrati dalle autorità giapponesi in merito alle richieste di estradizione formulate da Lima, che mai hanno avuto risposta”. Maúrtua si è detto inoltre “sorpreso” dalla mancanza di informazioni sui movimenti di Fujimori – ricercato dalla magistratura peruviana per 23 capi di imputazione - da parte Tokyo: “Qualsiasi intervento dell’esecutivo giapponese nel processo di estradizione aperto dal Perù in Cile costituirà un’inaccettabile ingerenza” si legge ancora nel comunicato. Il presidente del Consiglio dei ministri, Pedro Pablo Kuczynski, ha intanto definito “marcatamente politica” la visita di tre funzionari dell’ambasciata giapponese a Santiago al detenuto Fujimori: “La destra giapponese ritiene che la nazionalità nipponica (che l’ex-presidente possiede insieme a quella peruviana, ndr) sia qualcosa da difendere con la morte” ha detto il primo ministro.

ITALIA

Riforma boomerang per i docenti a rischio oltre 42mila cattedre

  • Saranno almeno 42 mila le cattedre che la riforma Moratti taglierà nei prossimi anni. Per ottenere questo numero basta sommare i 6 mila posti derivanti dal calo delle ore di lezione nei gli otto licei "riformati", il passaggio - con tutto quello che ne deriva - dell'istruzione professionale (Ipsia e alberghieri) alle regioni e le cattedre che viale Trastevere racimolerà dall'ex scuola elementare, ora primaria. Mancano all'appello le centinaia di sperimentazioni avviate al superiore in questi anni - con un numero maggiore di ore rispetto agli ordinamenti tradizionali -, che saranno ovviamente cancellate, e i posti che il ministero dell'Istruzione conta di tagliare alla scuola media (ora secondaria di primo grado) attraverso il giochetto delle ore obbligatorie e facoltative.

200mila insegnanti di troppo. La stima è calcolata, ovviamente, per difetto, e già si stanno manifestando i primi malumori fra gli insegnanti. Intanto, la versione ufficiale del decreto approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso 14 ottobre riserva qualche sorpresa inaspettata. Rispetto alla versione finora conosciuta, l'orario complessivo dei licei economici e di quelli tecnologici (il grosso dell'attuale istruzione superiore) è stato rosicchiato di un'altra manciata di ore. Del resto, pochi mesi dopo l'insediamento del governo Berlusconi, il senatore Franco Asciutti - presidente della VII commissione Istruzione pubblica e Cultura - ebbe a dire che nella scuola italiana ci sono 200 mila insegnanti di troppo.

La Riforma si abbatte pesantemente sugli istituti tecnici e professionali che, oggi, costituiscono il 60 per cento del "patrimonio scolastico di secondo grado". Per svelare l'intenzione di decimare gli organici della scuola, basta leggere le norme finali e transitorie del Decreto che, in una prima versione, era davvero chiaro. "Gli interventi di riconversione del personale docente, eventualmente necessari, anche al fine di trasferimenti in altri comparti della pubblica amministrazione, saranno programmati dal ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, di concerto con il ministro per la Funzione Pubblica", era scritto a chiare lettere. Norma un po' troppo impopolare, che nella versione finale diffusa da viale Trastevere è stata addolcita nel seguente modo: "Al fine di assicurare il passaggio graduale al nuovo ordinamento, fino alla messa a regime del sistema dei licei, la consistenza numerica della dotazione dell'organico di diritto del personale docente resta confermata nella quantità complessivamente determinata per l'anno scolastico 2005/2006".

Intanto tutti i sindacati hanno indetto uno sciopero del personale della scuola per l'intera giornata il 25 novembre per rivendicare il diritto ad avere in busta paga gli aumenti contrattuali concordati. Il contratto della scuola è stato siglato il 22 settembre all'Aran, ma dopo 50 giorni - fanno notare i sindacati - è ancora bloccato dall'inspiegabile comportamento del Ministero dell'Economia". (11 novembre 2005)

OLTRE 300 IMMIGRATI SU BARCONE SOCCORSI IN CANALE SICILIA

Oltre trecento clandestini stanno per arrivare a Lampedusa dopo essere stati soccorsi nel Canale di Sicilia. Il barcone sul quale viaggiavano e' stato intercettato nella notte a 50 miglia a sud dell' isola da una motovedetta tunisina. Alle operazioni, coordinate dalla Capitaneria di porto di Palermo stanno partecipando tre motovedette della guardia costiera e una della guardia di finanza. Gli immigrati, tra cui alcune donne, sono stati trasbordati sulle unita', mentre l'imbarcazione e' stata per il momento lasciata alla deriva.

Le motovedette della guardia costiera e della guardia di finanza sono giunte nel porto di Lampedusa. In questo momento sono in corso le procedure per il conteggio e l'identificazione degli immigrati che subito dopo saranno trasferiti nel centro di prima accoglienza dell'isola. La struttura, che puo' contenere fino a un massimo di 190 persone, si trova dunque gia' in emergenza.

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

Francia: banlieue, a fuoco 395 auto

Il bilancio delle violenze urbane in Francia, nella 15/a notte di disordini, ha registrato stamani 395 veicoli incendiati e 168 persone fermate. E' un bilancio praticamente uguale a quello della notte precedente. Sette i poliziotti feriti, dei quali quattro a Lione.

Iraq: uccisi 3 poliziotti a Baquba

Tre poliziotti sono stati uccisi, e altri due feriti, oggi nell'attacco a un posto di controllo a Baquba, 60 km a nord di Baghdad. Lo ha reso noto la polizia. Un gruppo di sette uomini, a bordo di un minibus, si e' avvicinato allo sbarramento e sparato diverse raffiche per poi fuggire.

FAMILIARI VITTIME REPRESSIONE CHIEDONO A CILE ESTRADIZIONE FUJIMORI

I familiari delle vittime della repressione attuata durante il regime dell’ex-presidente Alberto Fujimori (1990-2000) hanno chiesto al governo cileno, attraverso la portavoce della ‘Coordinadora de Derechos Humanos de Perú’, Gisela Ortiz, l’immediata estradizione in patria dell’ex-capo dello Stato, 67 anni, arrestato a Santiago lo scorso 7 novembre. Fujinori, conosciuto anche come ‘el Chino’, è atteso a Lima da una quindicina di processi, tra i quali quelli per il massacro di Barrios Altos, dove 15 presunti guerriglieri del gruppo ‘Sendero luminoso’ vennero uccisi dallo squadrone della morte ‘La Colina’ che – secondo la magistratura – fu creato nel 1991 per volere dello stesso ex-presidente; e quello per l’uccisione, risalente al 1992, di nove studenti e un professore all’Università di Lima ‘La Cantuta’. “Crediamo che come i cileni abbiano il diritto di processare Augusto Pinochet per i crimini commessi durante la dittatura, lo stesso diritto debbe anche essere riconosciuto a noi peruviani” ha detto la signora Ortiz, sorella di una delle persone uccise alla ‘Cantuta’. “Nessun Paese può rubarci il nostro diritto alla giustizia” ha aggiunto la donna. Nel frattempo, il governo giapponese avrebbe inviato un messaggio a quello cileno chiedendo che Fujimori “sia trattato in maniera giusta e senza discriminazioni” e che, in qualità di cittadino giapponese (avendo doppio passaporto) “sia giudicato in maniera corretta”.

PROSEGUE CON SUCCESSO PROGRAMMA ALFABETIZZAZIONE ‘MADE IN CUBA’

Sono già 77.400 gli adulti analfabeti messicani che negli ultimi mesi hanno imparato a leggere e a scrivere grazie al lavoro di specialisti cubani, inviati dall’Avana nell’ambito di un progetto di cooperazione con il governo di Città del Messico. Secondo il vice-ministro dell’Educazione di Cuba, Francisco Fereira, si tratta solo dei primi risultati del programma ‘Yo sí Puedo’ (Io posso) applicato alla realtà messicana e che prevede l’alfabetizzazione di un totale di 212.796 persone maggiorenni in quattro stati messicani: Michoacán, Oaxaca, Tabasco e Nayarit. Lo stesso programma ha permesso nell’ultimo anno di insegnare a leggere e a scrivere a centinaia di migliaia di adulti in Venezuela e viene applicato con successo in alcuni Paesi dei Caraibi. Anche il Brasile ha espresso apprezzamento e interesse per il progetto cubano negli anni passati, pur avendo deciso di investire per ora il grosso delle risorse in un altro programma di importanza nazionale, quello denominato ‘Fame Zero’. Il programma ‘Yo sí Puedo’ non prevede solo di impartire l’istruzione di base agli analfabeti ma di individuare persone in grado di compiere un percorso di apprendimento tale da trasformarsi anch’essi in maestri, creando così anche nuove possibilità di occupazione; per ora sarebbero stati consegnati 1.250 diplomi di maestro agli adulti alfabetizzati.

NORDCOREA: CONCLUSO QUINTO ROUND COLLOQUI A SEI SENZA PROGRESSI TANGIBILI

Si e' concluso senza che venissero compiuti progressi tangibili il quinto round di colloqui a sei sul programma nucleare nordcoreano. I rappresentanti dei paesi partecipanti - Corea del nord e del sud, Giappone, Cina, Stati Uniti e Russia - hanno tuttavia raggiunto un accordo sull'eleborazione di piani concreti ed hanno deciso di riprendere presto i negoziati. Vi sono state, ha commentato il capo della delegazione cinese Wu Dawei discussioni serie, pragmatiche e costruttive sull'attuazione della dichiarazione congiunta di principi concordata in settembre.

ITALIA

Lampedusa: sbarco di 300 persone

Oltre trecento immigratii sono giunti a Lampedusa dopo essere stati soccorsi nel Canale di Sicilia. Il barcone sul quale viaggiavano e' stato intercettato nella notte a 50 miglia a sud dell' isola da una motovedetta tunisina. Gli immigrati, tra cui alcune donne, sono stati trasbordati sulle unita', mentre l'imbarcazione e' stata lasciata alla deriva.


TORINO-LIONE: LUNARDI, CRITICAVO CHI STRUMENTALIZZA POPOLAZIONE VAL DI SUSA CONOSCO BENE IL PIEMONTE, GENTE CONCRETA E LABORIOSA

Roma, 10 nov. - (Adnkronos) - Mi e' dispiaciuto essere chiamato in causa per le mie presunte critiche alla popolazione della Val di Susa. Conosco bene il Piemonte, conosco bene la gente della Val di Susa, gente concreta e laboriosa, avendo io partecipato alla realizzazione delle piu' importanti opere della vallata: il traforo del Frejus, l'autostrada Susa-Bardonecchia, l'impianto idroelettrico di Pont Ventoux. Ad affermarlo in una nota e' il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Pietro Lunardi in merito alle polemiche sulla Torino-Lione. Le mie critiche -sottolinea il ministro- erano e sono indirizzate solo verso chi strumentalizza la popolazione della Valle attraverso false informazioni, arrivando perfino ad ostacolare lo svolgimento dei necessari sondaggi preliminari.


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gror051111 (last edited 2008-06-26 09:50:50 by anonymous)