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(utile per giornata sciopero in Val di Susa)
I 9 luoghi comuni sulla TAV
 by Doriana Saturday, Nov. 12, 2005 at 1:08 AM mail:

Luogo comune n.1
SENZA LA TORINO-LYON IL PIEMONTE SAREBBE ISOLATO DALL'EUROPA.
In realtà il Piemonte è già abbondantemente collegato all'Europa e soprattutto attraverso la Valle di Susa. In questa valle esistono già due
strade statali, un'autostrada e una linea ferroviaria passeggeri e merci a doppio binario. Esiste perfino la cosiddetta autostrada ferroviaria (trasporto dei TIR su speciali treni-navetta). Sono tutte linee di collegamento con la Francia attraverso due valichi naturali Monginevro e Moncenisio) e due tunnel artificiali (Frejus ferroviario e autostradale). Il
tutto in un fondo-valle largo in media 1,5 km ! A fatica ci sta anche un fiume, la Dora Riparia, che di tanto in tanto va in piena...
Luogo comune n.2
LE LINEE FERROVIARIE ESISTENTI SONO SATURE.
In realtà l'attuale linea ferroviaria Torino-Modane è utilizzata solo al 38% della sua capacità. Le navette per i TIR partono ogni giorno desolatamente vuote. (Ma sono state riscoperte e prese d'assalto nel periodo di chiusura del Frejus per incendio). Il collegamento ferroviario diretto Torino-Lyon
è stato soppresso per mancanza di passeggeri. E il flusso delle merci -previsto da chi vuole l'opera in crescita esponenziale -è invece sceso del 9% nell'ultimo anno!
Luogo comune n.3
LA TORINO-LYON E' INDISPENSABILE AL RILANCIO ECONOMICO DEL PIEMONTE.
In realtà è' vero il contrario. Togliendo risorse (è tutto denaro pubblico)
alla ricerca, all'innovazione e al risanamento dell'industria in crisi profonda (Fiat e non solo), il TAV sarà la mazzata finale all'economia
piemontese.
Luogo comune n.4
Il TAV TOGLIERA' I TIR DALLA VALLE.
In realtà tanto per cominciare, i 10/15 anni di cantiere necessari a costruire la Torino-Lyon porteranno sulle strade della Valle e della
cintura di Torino qualcosa come 500 camion al giorno (e alla notte) per il trasporto del materiale di scavo dai tunnel ai luoghi di stoccaggio. Con grande aumento di inquinanti e polveri. Finita la apocalittica fase di cantiere
e realizzata la Grande Opera, chi ci dice che le merci passeranno dall' autostrada alla nuova ferrovia? Anzi. I promotori dell'opera e recenti studi di ingegneria dei trasporti ci dicono che solo l' 1% dell'attuale traffico
su gomma si trasferirà sulla ferrovia. Bel vantaggio!
Luogo comune n.5
I VALSUSINI SONO EGOISTI. NON PENSANO AGLI INTERESSI DELL'ITALIA.
In realtà attraverso la Valle di Susa, attualmente, passa già il 35% del totale delle merci che valicano le Alpi! Lungo l'Autostrada del Frejus passano circa 4.500 TIR al giorno, contro i 1.500 del Monte Bianco, in val d
'Aosta, dove il numero dei TIR è stato limitato per legge.
Luogo comune n.6
LA TORINO-LYON PORTA LAVORO AI PIEMONTESI.
In realtà come già sta succedendo per tutte le infrastrutture in corso, si
tratterebbe di lavoro precario, per mano d'opera in gran parte extracomunitaria. Inoltre le ditte appaltatrici si porterebbero tecnici e
operai dalla loro Regione (ditte e buoi dei paesi suoi). Per i comuni della Valle di Susa e della cintura di Torino arriverebbe invece un bel problema: la mafia. Turbative d'asta sono già state individuate per la fase di sondaggio geologico a carico di uomini politici piemontesi e non... figurarsi per la realizzazione dell'opera!
Luogo comune n.7
LA LINEA E' QUASI TUTTA IN GALLERIA. CHE MALE FA?
> In realtà fa malissimo. Il tracciato prevede una galleria di 23 km all'interno del Musinè, montagna molto amiantifera. La talpa che perforerà la roccia immetterà nell'aria un bel po' di fibre di amianto. Invisibili e letali. Il vento le porterà dappertutto. Il foehn le porterà fin nel centro di Torino. Respirare fibre di amianto provoca un tumore dei polmoni
(mesotelioma pleurico) che non lascia scampo. L'amianto è un materiale fuori
legge dal 1977. Scavare gallerie in un posto così è illegale e criminale.
E ancora: il tunnel Italia-Francia di 53 km scavato dentro al Massiccio dell'
Ambin incontrerà (oltre a falde e sorgenti che andranno distrutte) anche roccia contenente uranio. E ancora: una linea in galleria si porta
appresso tante gallerie minori, trasversali a quella principale. Si chiamano gallerie
>> di servizio, o più simpaticamente, 'finestre'. Ce ne saranno 12! Con altrettanti cantieri, tutti a ridosso di centri abitati. Sarà un inferno
di rumore, polvere, camion avanti e indietro per le strette vie dei paesi, di > giorno e di notte, per 15 anni almeno. E ancora: la prforazione di tratti montani così lunghi vicino a centri densamente abitati potrà prosciugare
le falde idriche e gli acquedotti, come accaduto per le gallerie TAV del Mugello, oggetto di processi per disastro ambientale. E ancora: la viabilità sarà stravolta. Verranno costruiti sovrappassi in corrispondenza di ogni
cantiere. Forse queste nuove strade saranno calcolate come compensazioni all 'impatto ambientale dell'opera? (per averne una vaga idea, farsi un giro sull'autostrada Torino-Milano osservando i guasti della tratta TAV Torino-Novara).

Luogo comune n.8
QUEST'OPERA FA BENE ALL'ECONOMIA, PERCHE' METTE IN MOTO CAPITALI PRIVATI.
In realtà il costo stimato di 20 miliardi di euro è tutto a carico della collettività Tutto denaro pubblico, ma affidato a privati, secondo la
diabolica invenzione del general contractor. Garantisce lo Stato Italiano.
Nessun privato ci metterà un euro, soattutto dopo l'esperienza del tunnel sotto la Manica che ha mandato in fallimento chi ne aveva acquistato i bond.
I tantissimi soldi che servono a quest'opera verranno tolti alle linee ferroviarie esistenti (già disastrate), a ospedali, scuole, e a tutti i
servizi di pubblica utilità, e allo sviluppo delle energie rinnovabili destinate a sostituire il petrolio. E ancora: è già previsto che la nuova
linea ferroviaria Torino-Lyon avrà altissimi costi di gestione e che sarà in
>> perdita per decine e decine di anni. E ancora: nonostante la maggior parte
del tracciato sia in territorio francese, il gverno italiano si è impegnato
>> a sobbarcarsi il costo dei due terzi della tratta internazionale (Borgone -
St.-Jean-de-Maurienne). Tanto paghiamo noi.

Luogo comune n.9
CHI E' CONTRO LA TORINO-LYON E' CONTRO IL PROGRESSO.
In realtà è vero il contrario. Il progresso non deve essere confuso con la crescita infinita. Il territorio italiano è piccolo e sovrappopolato, le risorse naturali (acqua, suolo agricolo, foreste, minerali) sono limitate,
>> l'inquinamento e i rifiuti aumentano invece senza limite, il petrolio è in esaurimento. Progresso vuol dire comprendere che esistono limiti fisici alla nostra smania di costruire e di trasformare la faccia del pianeta.
Progresso vuol dire ottimizzare, rendere più efficiente e durevole ciò che già
esiste,tgliare il superfluo e investire in crescita intellettuale e culturale più
che materiale, utilizzare più il cervello dei muscoli. Il TAV rappresenta l'esatto contrario di questa impostazione, è un progetto vecchio e ormai anacronistico, che prevede una crescita infinita nel volume del trasporto merci (che poi saranno i rifiuti di domani), privilegia come valore solo la velocità e la quantità, ignora la qualità, ovvero se e perché bisogna trasportare qualcosa.

IL MOVIMENTO NO TAV

 

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Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

ITALIA

Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI

FRANCIA

E' di 271 auto date alle fiamme, cinque agenti feriti e 112 fermi il bilancio provvisorio della diciottesima notte di violenze in Francia. Un bilancio inferiore rispetto a quello di domenica, 315 vetture incendiate e 161 fermi, che sembra indicare un leggero allentamento della situazione. Il coprifuoco notturno resta in vigore in una quarantina di municipi mentre a Lione rimane il divieto di raduno e di assembramento nel centro storico.

Intanto l'Unione Europea ha messo a disposizione 50 milioni di euro a favore delle aree svantaggiate di periferia in Francia. Lo ha annunciato ieri sera il presidente della Commissione europea Josè Manuel Barroso nel suo incontro a Parigi con il primo ministro francese Dominique de Villepin mentre le autorità francesi pensano ad un prolungamento dello stato di emergenza dagli attuali 12 giorni a tre mesi con un apposito progetto di legge che sarà esaminato oggi dal Consiglio dei ministri e che dovrà essere approvato dal Parlamento. Fenomeni di emulazione si sono verificati anche questa notte in vari Paesi europei. In Belgio decine di auto sono state incendiate e 50 persone fermate. Disordini anche in Olanda e in Grecia.

TUNISIA

In occasione della seconda fase del vertice mondiale Onu sull’informazione -Smsi- che si svolge a Tunisi da lunedì a venerdì dieci tunisini dell’organizzazione “Ezzeitouna” (olivo, in arabo) sono in sciopero della fame da venerdì a Ginevra per “attirare l’attenzione internazionale” su violazioni di diritti umani e della libertà d’espressione di cui Tunisi è ritenuta responsabile. Uno delle denunce più gravi sulle vioazioni della libertà di comunicaizone è il caso avvenuto nell' aprile 2004 quando nove ragazzi vennero condannati a 13 anni di reclusione per aver scaricato da internet alcuni documenti ritenuti sovversivi. L'accusa per gli internauti di Zarzis - dal nome della cittadina tunisina dei ragazzi - è di aver cercato di stabilire un contatto con Al_Qaida per progettare un attentato terroristico. Le imputazioni si sono rivelate senza fondamento probatorio e il processo ha finito per assumere i contorni di un attacco incondizionato ai diritti di espressione, informazione e comunicazione

Su internet, tramite il sito www.yezzi.org i contestatori del vertice sull'informazione e che combattono la censura tunisina hanno organizzaro una forma di manifestazione nella rete, insieme ad un contro-vertice, organizzato parallelamente a quello ufficiale.

PALESTINA

Reparti dell'esercito israeliano hanno ucciso a Nablus il leader del braccio armato di Hamas nel nord della Cisgiordania. Amajad Al-Hinnnawi, trentacinquenne capo delle Brigate Ezzedin al Qassam. La versione dell'esercito israeliano afferma che Hinnawi era stato circondato in una casa ma non si e' voluto arrendere. E' stato raggiunto da colpi alla testa e al corpo mentre tentava la fuga facendo fuoco con una pistola e un AK 47. Nella stessa operazione sono stati arrestati altri otto membri delle Brigate Ezzedin al Qassam. Durante la retata, avvenuta tra Nablus, Rantis, Tulkarem e un villaggio nei pressi di Betlemme, sono stati almeno 14 i palestinesi arrestati dai militari occupanti. Inoltre, stando alla polizia palestinese, i soldati israeliani hanno aperto il fuoco su dei palestinesi nel pressi del valico di Karni, tra la striscia di Gaza e Israele, uccidendo una persona e ferendone altre due. Le operazioni dell' esercito israeliano sono avvenute poche ore prima dell'incontro a Gerusalemme tra il primo ministro israeliano, Ariel Sharon, e il segretario di Stato Usa, Condoleezza Rice.

Stando al quotidiano Haaretz, James Wolfensohn, ex presidente della Banca mondiale, ora inviato speciale del Quartetto (ONU, USA, UE, Russia) per il disimpegno israeliano dalla striscia di Gaza, ha detto che l'area rischia di diventare una grande prigione a cielo aperto, come lo hanno detto e ripetuto i rappresentanti palestinesi, senza una drastico cambiamento nell'approccio da entrambe le parti. Wolfensohn sarebbe addirittura tentato di dimettersi dall'incarico e avrebbe indicato le prossime settantadue ore come cruciali per il proseguimento della sua missione. L'inviato lamenta la mancanza di controlli da parte palestinese, visto che in diversi camion in procinto di entrare in Israele, al valico di Karni, sarebbe stato trovato dell'esplosivo. Da parte israeliana, invece, non c'è alcun progresso per consentire una maggiore libertà di movimento ai palestinesi tra la striscia di Gaza e i Territori occupati della Cisgiordania, nulla per promuovere attività produttive che possano migliorare la grave situazione della disoccupazione nell'area, niente per rimettere in sesto aeroporto e porto marittimo di Gaza, niente nemmeno per rimuovere rifiuti e detriti dalle colonie

IRAQ

Una bomba collocata sul ciglio della strada e' esplosa nei pressi di un posto di blocco che immette alla Zona verde, l'area fortificata nel centro di Baghdad, causando un numero imprecisato di vittime. Lo ha riferito il ministero dell'Interno iracheno. L'ordigno si trovava poco distante dal complesso dell'ambasciata iraniana. Obiettivo dell'attentato erano alcune jeep, una delle quali ha preso fuoco con a bordo tre persone. Un comunicato militare statunitense ha reso noto che 37 combattenti iracheni sono rimasti uccisi all'alba in bombardamenti americani nel villaggio di Ubaydi, nei pressi della frontiera con la Siria, dove sono stati colpiti cinque obiettivi, e altri 25, invece, sono stati catturati. Fonti ospedaliere a Ramadi, hanno fatto sapere che sei persone hanno perduto la vita e trenta sono rimaste ferite in mattinata, quando un ordigno è esploso sulla strada nei pressi di due pullman che collegano la città a un villaggio vicino

Tensione a Baquba,al centro dell'iraq, dopo che la polizia irachena ha arrestato ieri 371 persone fra cui il sindaco, il vice presidente del consiglio comunale, il numero due della corte d'appello e diversi ufficiali di polizia. Gli arresti sono stati resi noti da un alto ufficiale del ministero degli Interni.

Intanto circolano voci contrastanti sulla scomparsa di Izzat Ibrahim al Douri, considerato il responsabile della resistenza irachena nella clandestinità, annunciata dal Partito Baath con una e-mail. Un sito Internet vicino al Baath ha confermato la notizia, ma un altro ha riferito che il numero due del Consiglio rivoluzionario di comando sta bene ed è sempre impegnato nella resistenza.

Sul versante statunitense la Commissione Intelligence della Camera degli USA ha deciso di indagare sui responsabili della 'soffiata' al quotidiano Washington Post di informazioni segrete sui 'siti neri' della Cia, ossia sulla esistenza di prigioni segrete della Cia, in otto paesi esteri (inclusi alcuni dell'Est europeo), dove lo spionaggio americano può usare metodi di interrogatorio non consentiti negli Stati Uniti.. La Commissione non ha invece accolto, nonostante le pressioni dei membri democratici, la richiesta di riaprire le indagini sui documenti in possesso dell'intelligence prima della guerra all'Iraq il cui contenuto si è poi rivelato infondato. Sul piano diplomatico si segnala la visita del consigliere per la sicurezza nazionale russo Igor Ivanov giunto in visita in Iraq, dove è stato ricevuto da Ibrahim al Jaafari.

BRASILE

Francisco Anselmo Barrios, ambientalista brasiliano, è deceduto oggi a causa delle gravi ustioni riportate. Barrios si era dato fuoco durante una manifestazione di protesta contro la costruzione di un impianto per la produzione industriale di alcol e zucchero nella conca del fiume Paraguay, nell’area naturalistica di Pantanal, nello stato del Mato Groso do Sul. Le proteste sono nate dopo la proposta del progetto di legge attualmente in esame presso il Parlamento dello stato di Mato Groso do Sul, che prevede l’approvazione del piano di costruzione del grande impianto, con conseguenze gravi per l’ambiente della zona naturalistica di Pantanal.

INDIA

Centinaia di ribelli hanno preso d’assalto la prigione di Jehanabad, nello Stato indiano dl Bihar, e liberando circa 300 detenuti. L'obiettivo era quello di liberare alcuni capi del Nello scontro sono morte quattro persone .

ITALIA

Mohamed Daki, il marocchino accusato di terrorismo internazionale gia' assolto dal gup Clementina Forleo, si e' presentato questa mattina davanti ai giudici della terza Corte d'Assise d'Appello per il processo che lo vede imputato insieme ad altri tre islamici per terrorismo internazionale.

ROMA

Dopo un incendio doloso divampato la notte scorsa, in cui sono rimasti feriti due senegalesi, chiude il residence Roma di via Bravetta. La decisione era gia' stata presa venerdi' scorso dalla giunta capitolina e lo sgombero delle famiglie di immigrati e sfrattati che da alcuni anni lo occupano, Lo sgombero verra' eseguito in tempi brevi, entro un mese, un mese e mezzo, ha dichiarato il comune. La giunta straordinaria, convocata dal sindaco Veltroni, ha infatti approvato una memoria presentata dall'assessore al patrimonio, in cui sono esposti i provvedimenti che porteranno alla chiusura del residence e alla sistemazione alternativa delle 140 famiglie che hanno diritto all'assistenza alloggiativa. Lo sgombero viene considerato "una priorita' dall'amministrazione". Il problema non sono tanto le 140 famiglie in assistenza alloggiativa ma i tanti, soprattutto immigrati, che negli ultimi due anni hanno preso in affitto gli immobili degradati dalla proprieta' del residence.

Stamattina si è svolta una manifestazione, indetta dalla Rete per il reddito, sotto la sede della regione Lazio in via della Pisana, dove si riunisce il consiglio regionale; l’iniziativa aveva come richiesta l’attivazione di una legge regionale per un Reddito garantito per tutti e tutte che sia monetario,dignitoso, individuale, incondizionato e universale

IMMIGRAZIONE

Secondo barcone avvistato a largo di Lampedusa in un giorno. L'imbarcazione, con circa una ventina di immigrati a bordo, e' stata notata 19 miglia a sud dell'isola siciliana da un aereo militare, subito dopo è intervenuta una motovedetta della Guardia costiera. Intanto, sono sbarcati a Lampedusa 143 migranti.

NAPOLI

Stamane per la quarta volta in tre mesi ufficiali giudiziari, vigili urbani e trasportatori comunale si sono presentati in una casa della zona di Fuorigrotta cavalleggeri d'Aosta. Il drappello dei vigili urbani della sezione di Fuorigrotta ha provato a fare irruzione all'interno dell'appartamento provando a forzare il blocco degli occupanti.

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

ITALIA


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Appunti e note redazionali

(utile per giornata sciopero in Val di Susa) I 9 luoghi comuni sulla TAV

  • by Doriana Saturday, Nov. 12, 2005 at 1:08 AM mail:

Luogo comune n.1 SENZA LA TORINO-LYON IL PIEMONTE SAREBBE ISOLATO DALL'EUROPA. In realtà il Piemonte è già abbondantemente collegato all'Europa e soprattutto attraverso la Valle di Susa. In questa valle esistono già due strade statali, un'autostrada e una linea ferroviaria passeggeri e merci a doppio binario. Esiste perfino la cosiddetta autostrada ferroviaria (trasporto dei TIR su speciali treni-navetta). Sono tutte linee di collegamento con la Francia attraverso due valichi naturali Monginevro e Moncenisio) e due tunnel artificiali (Frejus ferroviario e autostradale). Il tutto in un fondo-valle largo in media 1,5 km ! A fatica ci sta anche un fiume, la Dora Riparia, che di tanto in tanto va in piena... Luogo comune n.2 LE LINEE FERROVIARIE ESISTENTI SONO SATURE. In realtà l'attuale linea ferroviaria Torino-Modane è utilizzata solo al 38% della sua capacità. Le navette per i TIR partono ogni giorno desolatamente vuote. (Ma sono state riscoperte e prese d'assalto nel periodo di chiusura del Frejus per incendio). Il collegamento ferroviario diretto Torino-Lyon è stato soppresso per mancanza di passeggeri. E il flusso delle merci -previsto da chi vuole l'opera in crescita esponenziale -è invece sceso del 9% nell'ultimo anno! Luogo comune n.3 LA TORINO-LYON E' INDISPENSABILE AL RILANCIO ECONOMICO DEL PIEMONTE. In realtà è' vero il contrario. Togliendo risorse (è tutto denaro pubblico) alla ricerca, all'innovazione e al risanamento dell'industria in crisi profonda (Fiat e non solo), il TAV sarà la mazzata finale all'economia piemontese. Luogo comune n.4 Il TAV TOGLIERA' I TIR DALLA VALLE. In realtà tanto per cominciare, i 10/15 anni di cantiere necessari a costruire la Torino-Lyon porteranno sulle strade della Valle e della cintura di Torino qualcosa come 500 camion al giorno (e alla notte) per il trasporto del materiale di scavo dai tunnel ai luoghi di stoccaggio. Con grande aumento di inquinanti e polveri. Finita la apocalittica fase di cantiere e realizzata la Grande Opera, chi ci dice che le merci passeranno dall' autostrada alla nuova ferrovia? Anzi. I promotori dell'opera e recenti studi di ingegneria dei trasporti ci dicono che solo l' 1% dell'attuale traffico su gomma si trasferirà sulla ferrovia. Bel vantaggio! Luogo comune n.5 I VALSUSINI SONO EGOISTI. NON PENSANO AGLI INTERESSI DELL'ITALIA. In realtà attraverso la Valle di Susa, attualmente, passa già il 35% del totale delle merci che valicano le Alpi! Lungo l'Autostrada del Frejus passano circa 4.500 TIR al giorno, contro i 1.500 del Monte Bianco, in val d 'Aosta, dove il numero dei TIR è stato limitato per legge. Luogo comune n.6 LA TORINO-LYON PORTA LAVORO AI PIEMONTESI. In realtà come già sta succedendo per tutte le infrastrutture in corso, si tratterebbe di lavoro precario, per mano d'opera in gran parte extracomunitaria. Inoltre le ditte appaltatrici si porterebbero tecnici e operai dalla loro Regione (ditte e buoi dei paesi suoi). Per i comuni della Valle di Susa e della cintura di Torino arriverebbe invece un bel problema: la mafia. Turbative d'asta sono già state individuate per la fase di sondaggio geologico a carico di uomini politici piemontesi e non... figurarsi per la realizzazione dell'opera! Luogo comune n.7 LA LINEA E' QUASI TUTTA IN GALLERIA. CHE MALE FA? > In realtà fa malissimo. Il tracciato prevede una galleria di 23 km all'interno del Musinè, montagna molto amiantifera. La talpa che perforerà la roccia immetterà nell'aria un bel po' di fibre di amianto. Invisibili e letali. Il vento le porterà dappertutto. Il foehn le porterà fin nel centro di Torino. Respirare fibre di amianto provoca un tumore dei polmoni (mesotelioma pleurico) che non lascia scampo. L'amianto è un materiale fuori legge dal 1977. Scavare gallerie in un posto così è illegale e criminale. E ancora: il tunnel Italia-Francia di 53 km scavato dentro al Massiccio dell' Ambin incontrerà (oltre a falde e sorgenti che andranno distrutte) anche roccia contenente uranio. E ancora: una linea in galleria si porta appresso tante gallerie minori, trasversali a quella principale. Si chiamano gallerie >> di servizio, o più simpaticamente, 'finestre'. Ce ne saranno 12! Con altrettanti cantieri, tutti a ridosso di centri abitati. Sarà un inferno di rumore, polvere, camion avanti e indietro per le strette vie dei paesi, di > giorno e di notte, per 15 anni almeno. E ancora: la prforazione di tratti montani così lunghi vicino a centri densamente abitati potrà prosciugare le falde idriche e gli acquedotti, come accaduto per le gallerie TAV del Mugello, oggetto di processi per disastro ambientale. E ancora: la viabilità sarà stravolta. Verranno costruiti sovrappassi in corrispondenza di ogni cantiere. Forse queste nuove strade saranno calcolate come compensazioni all 'impatto ambientale dell'opera? (per averne una vaga idea, farsi un giro sull'autostrada Torino-Milano osservando i guasti della tratta TAV Torino-Novara).

Luogo comune n.8 QUEST'OPERA FA BENE ALL'ECONOMIA, PERCHE' METTE IN MOTO CAPITALI PRIVATI. In realtà il costo stimato di 20 miliardi di euro è tutto a carico della collettività Tutto denaro pubblico, ma affidato a privati, secondo la diabolica invenzione del general contractor. Garantisce lo Stato Italiano. Nessun privato ci metterà un euro, soattutto dopo l'esperienza del tunnel sotto la Manica che ha mandato in fallimento chi ne aveva acquistato i bond. I tantissimi soldi che servono a quest'opera verranno tolti alle linee ferroviarie esistenti (già disastrate), a ospedali, scuole, e a tutti i servizi di pubblica utilità, e allo sviluppo delle energie rinnovabili destinate a sostituire il petrolio. E ancora: è già previsto che la nuova linea ferroviaria Torino-Lyon avrà altissimi costi di gestione e che sarà in >> perdita per decine e decine di anni. E ancora: nonostante la maggior parte del tracciato sia in territorio francese, il gverno italiano si è impegnato >> a sobbarcarsi il costo dei due terzi della tratta internazionale (Borgone - St.-Jean-de-Maurienne). Tanto paghiamo noi.

Luogo comune n.9 CHI E' CONTRO LA TORINO-LYON E' CONTRO IL PROGRESSO. In realtà è vero il contrario. Il progresso non deve essere confuso con la crescita infinita. Il territorio italiano è piccolo e sovrappopolato, le risorse naturali (acqua, suolo agricolo, foreste, minerali) sono limitate, >> l'inquinamento e i rifiuti aumentano invece senza limite, il petrolio è in esaurimento. Progresso vuol dire comprendere che esistono limiti fisici alla nostra smania di costruire e di trasformare la faccia del pianeta. Progresso vuol dire ottimizzare, rendere più efficiente e durevole ciò che già esiste,tgliare il superfluo e investire in crescita intellettuale e culturale più che materiale, utilizzare più il cervello dei muscoli. Il TAV rappresenta l'esatto contrario di questa impostazione, è un progetto vecchio e ormai anacronistico, che prevede una crescita infinita nel volume del trasporto merci (che poi saranno i rifiuti di domani), privilegia come valore solo la velocità e la quantità, ignora la qualità, ovvero se e perché bisogna trasportare qualcosa.

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gror051114 (last edited 2008-06-26 09:50:49 by anonymous)