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La sera di sabato 22 novembre del 1975 si svolge a Roma, con un'ampia convergenza di forze democratiche, una manifestazione a sostegno della lotta del popolo angolano. Il corteo si snoda per Via Labicana quando, all'altezza dell'Ambasciata dello Zaire, un gruppo di manifestanti, una decina, si stacca. Appena il gruppo si affaccia, dall'imbocco di Via Muratori, in largo Mecenate, si sente gridare: “eccoli!”.
“Eccoli!” è un’esclamazione che lascia pochi dubbi sullo stato d’animo di chi la grida. Nessuna sorpresa: “ecco sta arrivando chi stiamo aspettando”. Da parte dei compagni la sensazione è quella della trappola;vengono lanciate un paio di molotov, distanti da dove sono posizionate le forze dell’ordine, l’intenzione è di coprirsi la fuga, di sparire al più presto.
Le forze dell’ordine sparano, i giovani scappano. Tre bersagli, nonostante siano “bersagli mobili”, sono colpiti. Uno di loro, Piero Bruno, morirà il giorno successivo, piantonato in ospedale.
Il primo proiettile che raggiunse Piero alla schiena fu esploso dal carabiniere Pietro Colantuono. Il colpo sparato mentre Piero era già a terra fu esploso da un poliziotto in borghese, poi identificato nella guardia di PS Romano Tammaro.
Nel dicembre 1976 il giudice istruttore emise la sentenza di archiviazione, scrivendo in tale ordinanza: "se per la difesa dei superiori interessi dello Stato, congiuntamente alla difesa personale, si è costretti ad una reazione proporzionata alla offesa, si può compiangere la sorte di un cittadino la cui vita è stata stroncata nel fiore degli anni ma non si possono ignorare fondamentali principi di diritto. La colpa della perdita di una vita umana è da ascrivere alla irresponsabilità di chi, insofferente della civile vita democratica, semina odio tra i cittadini".
Apriamo questo gr in ricordo dei compagni uccisi. Perché la memoria è un ingranaggio collettivo.


'''Sgombero Aula Universitaria a Bologna'''
Sgomberata questa mattina a Bologna l'aula universitaria occupata dagli studenti all'indomani della grande manifestazione del 25 ottobre a Bologna.Proprio ieri il sindaco Cofferati aveva parlato di sgomberi dei Centri Sociali che non accettano le regole.

'''Interruzione di gravidanza'''
L' interruzione di gravidanza è diventato uno dei temi caldi del confronto politico dopo l'iniziativa dell'Udc, che ha chiesto un'indagine parlamentare sull'applicazione della legge 194 sulla prevenzione. L'Osservatore romano ha rilanciato l'aggressiva richiesta dei vescovi di aprire i consultori al Movimento per la vita, sostenuta dal ministro Storace. Favorevoli all'indagine parlamentare Gasparri, La Russa e Pedrizzi. Intanto le pillole abortive RU486, che dovevano arrivare già venerdì nella farmacia dell'ospedale di Pontedera per essere somministrata entro ieri saranno consegnate solo oggi via corriere, ma saranno inutilizzabili. Le quattro donne che l'attendevano hanno superato il tempo limite per la loro assunzione e ora dovranno ricorrere a forme alternative di intervento.

'''Privatizzazione delle ferrovie in Francia'''
Contro la privatizzazione delle ferrovie, ieri sera in Francia i lavoratori del settore inizieranno uno sciopero ad oltranza. In un'intervista pubblicata sul Journal de Dimanche, il ministro dei Trasporti, Dominique Perben, ha detto di essere "pronto" a dare ai sindacati "una conferma scritta" della sua volontà di non privatizzare le ferrovie. Lo sciopero inizierà alle 20.00 ed è stato indetto per un periodo indeterminato. Verrà, infatti, prorogato di ventiquattro ore in ventiquattro.

'''Schiave liberate'''
Scoperte e liberate ieri 700 minori, in gran parte bambine, impiegate a lavorare in fabbriche di ‘sari’ come ricamatrici, malgrado la legge sul lavoro minorile del 1986 vieti l’uso di manodopera con meno di 14 anni. Il sopralluogo è stato fatto in alcune aziende produttrici di abiti nello Stato di Delhi, quello in cui si trova la capitale, dove i minori erano costretti al lavorare (con la scusa di star seguendo un apprendistato) 15-18 ore al giorno nei periodi di maggior richiesta dei prodotti, ripagati solo con un po’ di cibo e scarsissimo denaro. L’operazione è stata possibile grazie anche a un organizzazione non governativa locale, Pratham Delhi Child. Secondo dati ufficiali ricavati dall’ultimo censimento del 1991, in India sono almeno 12 milioni i bambini con meno di 14 anni costretti a lavorare, di cui oltre 9 milioni a ‘tempo pieno’; il fenomeno interessa soprattutto le zone rurali.

'''Corea del Nord'''
La Corea del nord ha reagito oggi per la prima volta con estrema durezza contro l'approvazione la settimana scorsa all'Onu di una risoluzione di condanna sui diritti umani, definendola un "complotto ordito dagli Usa per rovesciare il regime di Pyongyang" e minacciando di "moltiplicare per mille" il suo arsenale di ordigni nucleari. Ricordiamo scorso 18 novembre l'Assemblea generale dell'Onu ha approvato con 84 si, 22 no e 62 astensioni, una risoluzione di condanna della Corea del nord, presentata congiuntamente dall'Ue e dal Giappone, per " sistematiche e gravissime violazioni dei diritti umani". Tra i 22 'no' c'era quello della Cina e tra le 62 astensioni quella della Corea del sud, paesi entrambi preoccupati per le possibili conseguenze negative della condanna sui negozaiti a sei di Pechino per la soluzione pacifica della crisi nucleare nordcoreana.
I negoziati, a cui partecipano le due Coree, Stati Uniti, Cina, Giappone e Russia, hanno raggiunto un accordo di massima per lo smantellamento degli arsenali e dei programmi atomi di Pyongyang in cambio di garanzie di sicurezza e di aiuti economici. Ma non c'é ancora alcuna intesa sui tempi e le modalità di attuazione di questi impegni.

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Sommario

In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

ITALIA

Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano

La sera di sabato 22 novembre del 1975 si svolge a Roma, con un'ampia convergenza di forze democratiche, una manifestazione a sostegno della lotta del popolo angolano. Il corteo si snoda per Via Labicana quando, all'altezza dell'Ambasciata dello Zaire, un gruppo di manifestanti, una decina, si stacca. Appena il gruppo si affaccia, dall'imbocco di Via Muratori, in largo Mecenate, si sente gridare: “eccoli!”. “Eccoli!” è un’esclamazione che lascia pochi dubbi sullo stato d’animo di chi la grida. Nessuna sorpresa: “ecco sta arrivando chi stiamo aspettando”. Da parte dei compagni la sensazione è quella della trappola;vengono lanciate un paio di molotov, distanti da dove sono posizionate le forze dell’ordine, l’intenzione è di coprirsi la fuga, di sparire al più presto. Le forze dell’ordine sparano, i giovani scappano. Tre bersagli, nonostante siano “bersagli mobili”, sono colpiti. Uno di loro, Piero Bruno, morirà il giorno successivo, piantonato in ospedale. Il primo proiettile che raggiunse Piero alla schiena fu esploso dal carabiniere Pietro Colantuono. Il colpo sparato mentre Piero era già a terra fu esploso da un poliziotto in borghese, poi identificato nella guardia di PS Romano Tammaro. Nel dicembre 1976 il giudice istruttore emise la sentenza di archiviazione, scrivendo in tale ordinanza: "se per la difesa dei superiori interessi dello Stato, congiuntamente alla difesa personale, si è costretti ad una reazione proporzionata alla offesa, si può compiangere la sorte di un cittadino la cui vita è stata stroncata nel fiore degli anni ma non si possono ignorare fondamentali principi di diritto. La colpa della perdita di una vita umana è da ascrivere alla irresponsabilità di chi, insofferente della civile vita democratica, semina odio tra i cittadini". Apriamo questo gr in ricordo dei compagni uccisi. Perché la memoria è un ingranaggio collettivo.

Sgombero Aula Universitaria a Bologna Sgomberata questa mattina a Bologna l'aula universitaria occupata dagli studenti all'indomani della grande manifestazione del 25 ottobre a Bologna.Proprio ieri il sindaco Cofferati aveva parlato di sgomberi dei Centri Sociali che non accettano le regole.

Interruzione di gravidanza L' interruzione di gravidanza è diventato uno dei temi caldi del confronto politico dopo l'iniziativa dell'Udc, che ha chiesto un'indagine parlamentare sull'applicazione della legge 194 sulla prevenzione. L'Osservatore romano ha rilanciato l'aggressiva richiesta dei vescovi di aprire i consultori al Movimento per la vita, sostenuta dal ministro Storace. Favorevoli all'indagine parlamentare Gasparri, La Russa e Pedrizzi. Intanto le pillole abortive RU486, che dovevano arrivare già venerdì nella farmacia dell'ospedale di Pontedera per essere somministrata entro ieri saranno consegnate solo oggi via corriere, ma saranno inutilizzabili. Le quattro donne che l'attendevano hanno superato il tempo limite per la loro assunzione e ora dovranno ricorrere a forme alternative di intervento.

Privatizzazione delle ferrovie in Francia Contro la privatizzazione delle ferrovie, ieri sera in Francia i lavoratori del settore inizieranno uno sciopero ad oltranza. In un'intervista pubblicata sul Journal de Dimanche, il ministro dei Trasporti, Dominique Perben, ha detto di essere "pronto" a dare ai sindacati "una conferma scritta" della sua volontà di non privatizzare le ferrovie. Lo sciopero inizierà alle 20.00 ed è stato indetto per un periodo indeterminato. Verrà, infatti, prorogato di ventiquattro ore in ventiquattro.

Schiave liberate Scoperte e liberate ieri 700 minori, in gran parte bambine, impiegate a lavorare in fabbriche di ‘sari’ come ricamatrici, malgrado la legge sul lavoro minorile del 1986 vieti l’uso di manodopera con meno di 14 anni. Il sopralluogo è stato fatto in alcune aziende produttrici di abiti nello Stato di Delhi, quello in cui si trova la capitale, dove i minori erano costretti al lavorare (con la scusa di star seguendo un apprendistato) 15-18 ore al giorno nei periodi di maggior richiesta dei prodotti, ripagati solo con un po’ di cibo e scarsissimo denaro. L’operazione è stata possibile grazie anche a un organizzazione non governativa locale, Pratham Delhi Child. Secondo dati ufficiali ricavati dall’ultimo censimento del 1991, in India sono almeno 12 milioni i bambini con meno di 14 anni costretti a lavorare, di cui oltre 9 milioni a ‘tempo pieno’; il fenomeno interessa soprattutto le zone rurali.

Corea del Nord La Corea del nord ha reagito oggi per la prima volta con estrema durezza contro l'approvazione la settimana scorsa all'Onu di una risoluzione di condanna sui diritti umani, definendola un "complotto ordito dagli Usa per rovesciare il regime di Pyongyang" e minacciando di "moltiplicare per mille" il suo arsenale di ordigni nucleari. Ricordiamo scorso 18 novembre l'Assemblea generale dell'Onu ha approvato con 84 si, 22 no e 62 astensioni, una risoluzione di condanna della Corea del nord, presentata congiuntamente dall'Ue e dal Giappone, per " sistematiche e gravissime violazioni dei diritti umani". Tra i 22 'no' c'era quello della Cina e tra le 62 astensioni quella della Corea del sud, paesi entrambi preoccupati per le possibili conseguenze negative della condanna sui negozaiti a sei di Pechino per la soluzione pacifica della crisi nucleare nordcoreana. I negoziati, a cui partecipano le due Coree, Stati Uniti, Cina, Giappone e Russia, hanno raggiunto un accordo di massima per lo smantellamento degli arsenali e dei programmi atomi di Pyongyang in cambio di garanzie di sicurezza e di aiuti economici. Ma non c'é ancora alcuna intesa sui tempi e le modalità di attuazione di questi impegni.

NOTIZIE BREVI

ESTERI

ITALIA

Siparietto


Gr 9:30

Sgombero Aula Universitaria a Bologna Sgomberata questa mattina a Bologna l'aula universitaria occupata dagli studenti all'indomani della grande manifestazione del 25 ottobre a Bologna.Proprio ieri il sindaco Cofferati aveva parlato di sgomberi dei Centri Sociali che non accettano le regole.

Interruzione di gravidanza L' interruzione di gravidanza è diventato uno dei temi caldi del confronto politico dopo l'iniziativa dell'Udc, che ha chiesto un'indagine parlamentare sull'applicazione della legge 194 sulla prevenzione. L'Osservatore romano ha rilanciato l'aggressiva richiesta dei vescovi di aprire i consultori al Movimento per la vita, sostenuta dal ministro Storace. Favorevoli all'indagine parlamentare Gasparri, La Russa e Pedrizzi. Intanto le pillole abortive RU486, che dovevano arrivare già venerdì nella farmacia dell'ospedale di Pontedera per essere somministrata entro ieri saranno consegnate solo oggi via corriere, ma saranno inutilizzabili. Le quattro donne che l'attendevano hanno superato il tempo limite per la loro assunzione e ora dovranno ricorrere a forme alternative di intervento.

Privatizzazione delle ferrovie in Francia Contro la privatizzazione delle ferrovie, ieri sera in Francia i lavoratori del settore inizieranno uno sciopero ad oltranza. In un'intervista pubblicata sul Journal de Dimanche, il ministro dei Trasporti, Dominique Perben, ha detto di essere "pronto" a dare ai sindacati "una conferma scritta" della sua volontà di non privatizzare le ferrovie. Lo sciopero inizierà alle 20.00 ed è stato indetto per un periodo indeterminato. Verrà, infatti, prorogato di ventiquattro ore in ventiquattro.

Schiave liberate Scoperte e liberate ieri 700 minori, in gran parte bambine, impiegate a lavorare in fabbriche di ‘sari’ come ricamatrici, malgrado la legge sul lavoro minorile del 1986 vieti l’uso di manodopera con meno di 14 anni. Il sopralluogo è stato fatto in alcune aziende produttrici di abiti nello Stato di Delhi, quello in cui si trova la capitale, dove i minori erano costretti al lavorare (con la scusa di star seguendo un apprendistato) 15-18 ore al giorno nei periodi di maggior richiesta dei prodotti, ripagati solo con un po’ di cibo e scarsissimo denaro. L’operazione è stata possibile grazie anche a un organizzazione non governativa locale, Pratham Delhi Child. Secondo dati ufficiali ricavati dall’ultimo censimento del 1991, in India sono almeno 12 milioni i bambini con meno di 14 anni costretti a lavorare, di cui oltre 9 milioni a ‘tempo pieno’; il fenomeno interessa soprattutto le zone rurali.

Corea del Nord La Corea del nord ha reagito oggi per la prima volta con estrema durezza contro l'approvazione la settimana scorsa all'Onu di una risoluzione di condanna sui diritti umani, definendola un "complotto ordito dagli Usa per rovesciare il regime di Pyongyang" e minacciando di "moltiplicare per mille" il suo arsenale di ordigni nucleari. Ricordiamo scorso 18 novembre l'Assemblea generale dell'Onu ha approvato con 84 si, 22 no e 62 astensioni, una risoluzione di condanna della Corea del nord, presentata congiuntamente dall'Ue e dal Giappone, per " sistematiche e gravissime violazioni dei diritti umani". Tra i 22 'no' c'era quello della Cina e tra le 62 astensioni quella della Corea del sud, paesi entrambi preoccupati per le possibili conseguenze negative della condanna sui negozaiti a sei di Pechino per la soluzione pacifica della crisi nucleare nordcoreana. I negoziati, a cui partecipano le due Coree, Stati Uniti, Cina, Giappone e Russia, hanno raggiunto un accordo di massima per lo smantellamento degli arsenali e dei programmi atomi di Pyongyang in cambio di garanzie di sicurezza e di aiuti economici. Ma non c'é ancora alcuna intesa sui tempi e le modalità di attuazione di questi impegni.

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