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WTO

Manifestazioni nelle strade e contestazioni in sala, si è aperta ieri la sesta conferenza ministeriale della Wto, in programma fino al 18 ad Hong Kong. Polizia in assetto antisommossa, cordoli e posti di blocco dappertutto attorno al centro congressi non hanno fermato infatti le migliaia di manifestanti - 20.000 secondo gli organizzatori, 3.000 secondo le autorità locali - che hanno anche tentato un'azione diversiva con un tuffo nelle acque della baia per distrarre gli agenti e forzare il blocco: respinti con gas urticanti, sono stati fermati a circa mezzo chilometro dalla sede dei negoziati. Negli scontri diversi manifestanti sono rimasti feriti.
Più facile la contestazione in sala, dove sono stati alzati striscioni e cartelli e urlati slogan come «dovete stare dalla parte dei popoli, fermate questi negoziati iniqui», che hanno non poco irritato il nuovo direttore generale dell'Organizzazione mondiale del commercio, Pascal Lamy. che ha ribattuto: «Questa è un'organizzazione democratica, dove tutti possono parlare e tutti possono decidere»,
Secondo i contestatori, si legge nel loro Manifesto per un commercio più equo, giusto e sostenibile, la seduta del Wto che si è aperto a Hong Kong sarà un vero e proprio spartiacque, tra un modello di globalizzazione che sancisce il definitivo predominio delle questioni economiche e commerciali sui diritti dei popoli e sull'ambiente e un'inversione di rotta per riportare i diritti umani, sociali, dei lavoratori e l'ambiente al centro delle priorità dell'agenda internazionale.

Gli Stati Uniti hanno chiesto di riunirsi di nuovo all'inizio del 2006 per una nuova conferenza al fine di uscire dall'attuale stallo sull'agricoltura nei negoziati sulla liberalizzazione degli scambi.

L'UE propone una riduzione del 46% dei suoi diritti doganali sui prodotti agricoli, ma non ha ricevuto l'equivalente da parte degli altri membri del Wto, ha dichiarato Mandelson commissario per l'agricoltura UE

IRAQ

Un camion contenente migliaia di schede falsificate per il voto parlamentare di domani in Iraq e' stato sequestrato alla frontiera con l'Iran da agenti della polizia di frontiera. Secondo quanto riferito da un funzionario del ministero degli Interni di Baghdad, il camion e' stato intercettato ieri sera nella citta' di Badra, subito dopo aver varcato il posto di confine di Munthirya: al suo interno alcune migliaia di schede gia' con l'indicazione di voto.


Iraq: alla vigilia del voto

Sono state già categoricamente smentite dal comandante del corpo delle guardie di frontiera irachene Ahmed al Khafaji le notizie circolate sul rinvenimento di un'autocisterna proveniente dall'Iran carica di centinaia di migliaia di schede in bianco per le elezioni di domani, che sarebbe stata bloccata nella provincia di Diyala.

"Si tratta di una menzogna. Ho contattato tutti i valichi di confine e nessun incidente del genere è stato segnalato", ha affermato al Khafaji, citato dalla Reuters. Domani si vota in tutto l'Iraq. Il presidente della Commissione elettorale Hussein al Hindawi ha dichiarato che la partecipazione alla consultazione potrebbe toccare il settanta per cento.

PALESTINA

Secondo il giornale israeliano Yediot Ahronot, il ministro della Difesa Shaul Mofaz ha approvato il progetto di costruzione di 290 unità abitative nelle colonie israeliane illegali della Cisgiordania occupata. Mofaz ha dato via libera a edificare a Maale Adumim, Ariel e nell'insedimento di Bracha.

In Israele hanno provocato una tempesta politica le dichiarazioni di un collaboratore di Ariel Sharon, secondo le quali il primo ministro e' pronto a concessioni territoriali a Gerusalemme e in Cisgiordania. Sharon ha smentito tutto con un deciso comunicato diffuso nella notte, ma i suoi ex compagni del Likud lo hanno duramente attaccato accusandolo di essere diventato ormai di sinistra con il suo nuovo partito Kadima.

A causa della situazione sempre più drammatica nei territori occupati, il Forum Palestina rivolge un invito pressante a preparare con cura a livello locale la manifestazione nazionale che si terrà il 18 febbraio, discutendo nelle prossime settimane con tutte le realtà e sollecitando la ripresa di attenzione e confronto sulla questione palestinese in continuità con le mobilitazioni e gli obiettivi di questi ultimi anni. Per domenica 15 gennaio una nuova riunione nazionale si terrà a Firenze (il luogo verrà comunicato al più presto).



ONU
Il responsabile delle operazioni umanitarie delle Nazioni Unite, Jan Egeland, ha annunciato lo stanziamento di 1 miliardo di dollari in aiuti che l’Onu ha deciso di destinare all’ex-Zaire.

SUDAN

Inizierà sabato prossimo il rimpatrio del primo gruppo di profughi originari del sud Sudan: lo ha annunciato l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Acnur), spiegando che circa 150 persone si muoveranno dal campo di Kakuma, nel Kenya nordoccidentale, per tornare a casa.

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NO TAV

in preparazione corteo nazionale del 17 a Torino si terrà oggi mercoledì 14 un’assemblea cittadina NO TAV alle ore 21,30
PARTECIPERANNO I COMITATI POPOLARI NO TAV DELLA VAL DI SUSA E REALTA DI MOVIMENTO

Da Milano IL TRENO POPOLARE NO TAV PARTIRA' SABATO DALLA STAZIONE CENTRALE DI MILANO ALLE ORE 12:15.
CONCENTRAMENTO ALLE 11:30 IN ATRIO BIGLIETTERIA CENTRALE.
Prime adesioni: Csa Vittoria, Conf.Cobas, R.A.S.H. Milano, Slai Cobas Milano, Sin Cobas Milano, Rifondazione Comunista Milano, Gruppo Basta Guerra, Attac, Collettivo femminista autorganizzato "ERIKA", Assemblea degli studenti antifascisti comaschi.
Dalle altre città italiane la partenza dei treni non è stata ancora comunicata ufficialmente, ne daremo conto non appena avremo informazione.

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Sommario

In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

ITALIA

Siparietto


=== Gr 13,00

ESTERI

WTO

Manifestazioni nelle strade e contestazioni in sala, si è aperta ieri la sesta conferenza ministeriale della Wto, in programma fino al 18 ad Hong Kong. Polizia in assetto antisommossa, cordoli e posti di blocco dappertutto attorno al centro congressi non hanno fermato infatti le migliaia di manifestanti - 20.000 secondo gli organizzatori, 3.000 secondo le autorità locali - che hanno anche tentato un'azione diversiva con un tuffo nelle acque della baia per distrarre gli agenti e forzare il blocco: respinti con gas urticanti, sono stati fermati a circa mezzo chilometro dalla sede dei negoziati. Negli scontri diversi manifestanti sono rimasti feriti. Più facile la contestazione in sala, dove sono stati alzati striscioni e cartelli e urlati slogan come «dovete stare dalla parte dei popoli, fermate questi negoziati iniqui», che hanno non poco irritato il nuovo direttore generale dell'Organizzazione mondiale del commercio, Pascal Lamy. che ha ribattuto: «Questa è un'organizzazione democratica, dove tutti possono parlare e tutti possono decidere», Secondo i contestatori, si legge nel loro Manifesto per un commercio più equo, giusto e sostenibile, la seduta del Wto che si è aperto a Hong Kong sarà un vero e proprio spartiacque, tra un modello di globalizzazione che sancisce il definitivo predominio delle questioni economiche e commerciali sui diritti dei popoli e sull'ambiente e un'inversione di rotta per riportare i diritti umani, sociali, dei lavoratori e l'ambiente al centro delle priorità dell'agenda internazionale.

Gli Stati Uniti hanno chiesto di riunirsi di nuovo all'inizio del 2006 per una nuova conferenza al fine di uscire dall'attuale stallo sull'agricoltura nei negoziati sulla liberalizzazione degli scambi.

L'UE propone una riduzione del 46% dei suoi diritti doganali sui prodotti agricoli, ma non ha ricevuto l'equivalente da parte degli altri membri del Wto, ha dichiarato Mandelson commissario per l'agricoltura UE

IRAQ

Un camion contenente migliaia di schede falsificate per il voto parlamentare di domani in Iraq e' stato sequestrato alla frontiera con l'Iran da agenti della polizia di frontiera. Secondo quanto riferito da un funzionario del ministero degli Interni di Baghdad, il camion e' stato intercettato ieri sera nella citta' di Badra, subito dopo aver varcato il posto di confine di Munthirya: al suo interno alcune migliaia di schede gia' con l'indicazione di voto.

Iraq: alla vigilia del voto

Sono state già categoricamente smentite dal comandante del corpo delle guardie di frontiera irachene Ahmed al Khafaji le notizie circolate sul rinvenimento di un'autocisterna proveniente dall'Iran carica di centinaia di migliaia di schede in bianco per le elezioni di domani, che sarebbe stata bloccata nella provincia di Diyala.

"Si tratta di una menzogna. Ho contattato tutti i valichi di confine e nessun incidente del genere è stato segnalato", ha affermato al Khafaji, citato dalla Reuters. Domani si vota in tutto l'Iraq. Il presidente della Commissione elettorale Hussein al Hindawi ha dichiarato che la partecipazione alla consultazione potrebbe toccare il settanta per cento.

PALESTINA

Secondo il giornale israeliano Yediot Ahronot, il ministro della Difesa Shaul Mofaz ha approvato il progetto di costruzione di 290 unità abitative nelle colonie israeliane illegali della Cisgiordania occupata. Mofaz ha dato via libera a edificare a Maale Adumim, Ariel e nell'insedimento di Bracha.

In Israele hanno provocato una tempesta politica le dichiarazioni di un collaboratore di Ariel Sharon, secondo le quali il primo ministro e' pronto a concessioni territoriali a Gerusalemme e in Cisgiordania. Sharon ha smentito tutto con un deciso comunicato diffuso nella notte, ma i suoi ex compagni del Likud lo hanno duramente attaccato accusandolo di essere diventato ormai di sinistra con il suo nuovo partito Kadima.

A causa della situazione sempre più drammatica nei territori occupati, il Forum Palestina rivolge un invito pressante a preparare con cura a livello locale la manifestazione nazionale che si terrà il 18 febbraio, discutendo nelle prossime settimane con tutte le realtà e sollecitando la ripresa di attenzione e confronto sulla questione palestinese in continuità con le mobilitazioni e gli obiettivi di questi ultimi anni. Per domenica 15 gennaio una nuova riunione nazionale si terrà a Firenze (il luogo verrà comunicato al più presto).

ONU Il responsabile delle operazioni umanitarie delle Nazioni Unite, Jan Egeland, ha annunciato lo stanziamento di 1 miliardo di dollari in aiuti che l’Onu ha deciso di destinare all’ex-Zaire.

SUDAN

Inizierà sabato prossimo il rimpatrio del primo gruppo di profughi originari del sud Sudan: lo ha annunciato l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Acnur), spiegando che circa 150 persone si muoveranno dal campo di Kakuma, nel Kenya nordoccidentale, per tornare a casa.

ITALIA

NO TAV

in preparazione corteo nazionale del 17 a Torino si terrà oggi mercoledì 14 un’assemblea cittadina NO TAV alle ore 21,30 PARTECIPERANNO I COMITATI POPOLARI NO TAV DELLA VAL DI SUSA E REALTA DI MOVIMENTO

Da Milano IL TRENO POPOLARE NO TAV PARTIRA' SABATO DALLA STAZIONE CENTRALE DI MILANO ALLE ORE 12:15. CONCENTRAMENTO ALLE 11:30 IN ATRIO BIGLIETTERIA CENTRALE. Prime adesioni: Csa Vittoria, Conf.Cobas, R.A.S.H. Milano, Slai Cobas Milano, Sin Cobas Milano, Rifondazione Comunista Milano, Gruppo Basta Guerra, Attac, Collettivo femminista autorganizzato "ERIKA", Assemblea degli studenti antifascisti comaschi. Dalle altre città italiane la partenza dei treni non è stata ancora comunicata ufficialmente, ne daremo conto non appena avremo informazione.

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

ONU

Il responsabile delle operazioni umanitarie delle Nazioni Unite, Jan Egeland, ha annunciato lo stanziamento di 1 miliardo di dollari in aiuti che l’Onu ha deciso di destinare all’ex-Zaire.

SUDAN

Inizierà sabato prossimo il rimpatrio del primo gruppo di profughi originari del sud Sudan: lo ha annunciato l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Acnur), spiegando che circa 150 persone si muoveranno dal campo di Kakuma, nel Kenya nordoccidentale, per tornare a casa.

WTO

Manifestazioni nelle strade e contestazioni in sala, si è aperta ieri la sesta conferenza ministeriale della Wto, in programma fino al 18 ad Hong Kong. Polizia in assetto antisommossa, cordoli e posti di blocco dappertutto attorno al centro congressi non hanno fermato infatti le migliaia di manifestanti - 20.000 secondo gli organizzatori, 3.000 secondo le autorità locali - che hanno anche tentato un'azione diversiva con un tuffo nelle acque della baia per distrarre gli agenti e forzare il blocco: respinti con gas urticanti, sono stati fermati a circa mezzo chilometro dalla sede dei negoziati. Negli scontri diversi manifestanti sono rimasti feriti. Più facile la contestazione in sala, dove sono stati alzati striscioni e cartelli e urlati slogan come «dovete stare dalla parte dei popoli, fermate questi negoziati iniqui», che hanno non poco irritato il nuovo direttore generale dell'Organizzazione mondiale del commercio, Pascal Lamy. che ha ribattuto: «Questa è un'organizzazione democratica, dove tutti possono parlare e tutti possono decidere», Secondo i contestatori, si legge nel loro Manifesto per un commercio più equo, giusto e sostenibile, la seduta del Wto che si è aperto a Hong Kong sarà un vero e proprio spartiacque, tra un modello di globalizzazione che sancisce il definitivo predominio delle questioni economiche e commerciali sui diritti dei popoli e sull'ambiente e un'inversione di rotta per riportare i diritti umani, sociali, dei lavoratori e l'ambiente al centro delle priorità dell'agenda internazionale.

Gli Stati Uniti hanno chiesto di riunirsi di nuovo all'inizio del 2006 per una nuova conferenza al fine di uscire dall'attuale stallo sull'agricoltura nei negoziati sulla liberalizzazione degli scambi.

L'UE propone una riduzione del 46% dei suoi diritti doganali sui prodotti agricoli, ma non ha ricevuto l'equivalente da parte degli altri membri del Wto, ha dichiarato Mandelson commissario per l'agricoltura UE

PALESTINA - ISRAELE

Hanno provocato una tempesta politica le dichiarazioni di un collaboratore di Ariel Sharon, secondo le quali il primo ministro e' pronto a concessioni territoriali a Gerusalemme e in Cisgiordania. Sharon ha smentito tutto con un deciso comunicato diffuso nella notte, ma i suoi ex compagni del Likud lo hanno duramente attaccato accusandolo di essere diventato ormai di sinistra con il suo nuovo partito Kadima.

ITALIA

NO TAV Il Movimento NoTav nel suo comunicato stampa di ieri: Convoca la manifestazione no tav del 17 dicembre L’assemblea del popolo no tav riunitasi a Bussoleno il 12 dicembre 2005 alle ore 18 all’unanimità ha indetto una giornata di lotta che comincerà alle ore 14 con il concentramento alla stazione di porta susa da cui partirà alle ore 15 il corteo in direzione del parco della Pellerina, dove è previsto uno happening no tav con diverse figure dello spettacolo. Determinati e pacifici porteremo a Torino le ragioni del no tav. Il movimento no tav


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gror051214 (last edited 2008-06-26 09:55:30 by anonymous)