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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

In primo Piano

PALESTINA

Elezioni

I Palestinesi, per la prima volta dal 1996, si recheranno alle urne il 25 gennaio prossimo per eleggere il loro Consiglio Legislativo, quello che dovrebbe essere il Parlamento di un futuro stato palestinese. Si è aperta stamani la campagna elettorale per le legislative palestinesi di gennaio, anche se si fanno sempre più insistenti le pressioni per un possibile rinvio del voto da parte del presidente Mahmoud Abbas. I primi a presentarsi agli elettori sono stati stamani gli esponenti di Hamas, che per la prima volta si presenta alle politiche. Ismail Hanye, principale candidato, parlando in una conferenza stampa a Gaza, ha dichiarato che Hamas intende prendere parte al voto "per combattere la corruzione"; nel frattempo - ha spiegato - "il movimento non rinuncerà alla lotta contro l’occupazione israeliana". Hanye ha anche chiesto che la data delle elezioni non venga rinviata. Cresce intanto la polemica per la posizione del governo israeliano, che intenderebbe impedire il voto agli abitanti palestinesi di Gerusalemme Est a causa della partecipazione alle elezioni di Hamas. Sempre questa mattina, a Gerusalemme la polizia israeliana ha arrestato Mustafa Barghouti, capo della lista ‘Palestina indipendente’ per le prossime elezioni legislative del 25 gennaio. Barghouti, che intendeva condurre attività politica in vista del voto, è stato fermato per essere entrato in città senza autorizzazione. Secondo i suoi sostenitori sarebbe ora trattenuto in una stazione della polizia. Le forze dell’ordine hanno inoltre impedito un raduno organizzato presso la Porta di Damasco, all’ingresso della ‘Old City’ di Gerusalemme dalla candidata palestinese Hanan Ashrawi, che voleva avviare nei quartieri arabi della città la sua campagna elettorale; gli agenti hanno fermato per accertamenti uno degli assistenti della Ashrawi che ha opposto resistenza quanto è stato loro intimato di abbassare dei cartelli con la scritta della lista “la terza via”. Non è ancora chiaro se Tel Aviv intenda autorizzare oppure no lo svolgimento delle elezioni tra i palestinesi che vivono a Gerusalemme Est, dopo l’annuncio che il voto verrà bloccato a causa della presenza tra i partiti in lizza dell’organizzazione radicale palestinese Hamas. Nelle stesse ore a Ramallah, il partito al Fatah ha avviato la sua campagna elettorale con un comizio davanti alla Muqata, ex-quartier generale del defunto leader palestinese Yasser Arafat e non distante dalla sua tomba. “Proseguiremo la lotta contro l’occupazione, contro il Muro, contro la colonizzazione e per la costituzione di uno Stato palestinese” ha detto l’ex ministro degli Esteri Nabil Shaath. “Questa è un’occasione storica per dimostrare al mondo che il nostro popolo merita la libertà e uno stato indipendente” ha continuato, aggiungendo che il partito, attualmente alla guida dell’Autorità nazionale palestinese (Anp), combatterà anche contro la corruzione e la disoccupazione. Ieri il primo ministro dell’Anp, Mahmoud Abbas, ha ventilato l’intenzione di posticipare le elezioni fin quando non sarà risolto il problema del voto a Gerusalemme Est, un’eventualità che sembra abbia l’appoggio di quasi tutti i partiti tranne Hamas, la formazione che nelle ultime elezioni amministrative ha riscosso un considerevole consenso.

Uccisi due palestinesi

Due cittadini palestinesi, Sa'ed abu al-Jedian and Akram Khadas, sono stati uccisi da un missile israeliano che poco prima delle 21 (ora italiana) ha colpito un'auto nel campo profughi di Jabalia, nella Striscia di Gaza. Una terza, secondo fonti mediche palestinesi, sarebbe in condizioni molto gravi. Nel renderlo noto, l'agenzia palestinese Wafa aggiunge che è stato danneggiato anche un edificio vicino al luogo dell'esplosione. La situazione a Gaza si sta facendo sempre più tesa e secondo la Wafa "il governo israeliano ha dato luce verde alle forze armate per mortali attacchi a Gaza e in Cisgiordania."

GREENPEACE

Greenpeace protesta contro la Francia, 13 attivisti arrestati

La polizia indiana ha arrestato oggi, per qualche ora, 13 attivisti di Greenpeace che protestavano fuori dall'Ambasciata francese a New Dehli, accusando la Francia di voler rottamare l'ex portaerei francese Clemenceau, contentente rifiuti tossici, in una darsena indiana. La polizia ha disperso i manifestanti riuniti davanti all'ambasciata, ha spiegato il portavoce di Greenpeace India, Namrata Chowdhary, tra i 13 arrestati. Gli attivisti sono tuttavia stati rilasciati dopo essere rimasti circa 3 ore e mezza alla caserma della polizia, ha precisato Chowdhary. Secondo Rampati Kumar, anche lui tra gli ecologisti arrestati, la portaerei Clemenceau, in disarmo dal 1997, contiene ancora centinaia di pericolose tonnellate di rifiuti tossici, almeno 500 tonnellate di "amianto". Kumar ha accusato la Francia di violare le Convenzioni di Basel (sul controllo del trasferimento e trattamento dei rifiuti pericolosi). L'Ambasciatore francese in India, Dominique Girard, ha incontrato più tardi la delegazione di Greenpeace e accettato un memorandum che chiede alle autorità francesi di richiamare nel paese l'ex portaerei in disarmo, ma senza garanzie, ha detto Chowdhary.

CILE: Pinochet

La Corte di appello di Santiago del Chile ha concesso la libertà provvisoria su cauzione all’ex-dittatore Augusto Pinochet, agli arresti domiciliari dallo scorso novembre. Con due voti a favore contro uno, il collegio dei giudici ha anche ridotto l’ammontare della cauzione. Pinochet, 90 anni, è accusato di implicazioni nella ‘sparizione’ di tre oppositori di sinistra nel 1975 e nella morte di sei civili nella cosiddetta ‘Operacion Colombo’ condotta dalla polizia politica Dina e conclusasi con 119 vittime. Per entrambi i processi sono state presentate richieste di annullamento del rinvio a giudizio respinte dalla Corte Suprema. Contro l’ex dittatore cileno è aperto anche un terzo provvedimento giudiziario riguardante suoi conti correnti bancari illegali all’estero. Su di lui pesa anche una richiesta di rinvio a giudizio per 36 sequestri e 23 casi di tortura avvenuti a Villa Grimaldi, uno dei più noti centri di detenzione clandestina del regime.

IRAQ: ancora torture

Un ex membro del partito Baath iracheno, rilasciato dai militari Usa, ha dichiarato che suoi compagni di detenzione hanno subito torture. Sattam Kaoud ha precisato di non averne subite personalmente. Kaoud, rilasciato insieme a due ministri di Saddam Hussein dopo aver trascorso oltre tre anni in un carcere gestito dai militari Usa, ha rilasciato un'intervista all'emittente 'al Arabiya' ad Amman.

EUROPA

GB, sesso in cambio permessi soggiorno Favorite le belle ragazze, rispedite quelle considerate brutte

Permessi di soggiorno in cambio di favori sessuali: un ex funzionario del piu' grande centro dove vengono concessi visti per restare in gran bretagna ha raccontato al tabloid britannico the sun come i suoi ex colleghi aiutavano le donne straniere di bell'aspetto a restare nel regno unito se acconsentivano a far sesso con loro, mentre al contrario sbeffeggiavano e rispedivano indiscriminatamente al loro paese d'origine quelle considerate brutte.

FRANCIA

Revocato coprifuoco in Francia Il Consiglio dei Ministri francese ha deciso di revocare lo stato di urgenza nelle banlieue francesi, imposto l'8 novembre scorso dopo la rivolta scatenata dalla morte di due giovani inseguiti dalla polizia e proseguiti per dieci giorni con un bilancio di centinaia di arresti. "Vista la situazione nelle ultime settimane, ho deciso di mettervi fine", ha spiegato il presidente Jacques Chirac, ricordando come il ricorso alla legge del 3 aprile 1955 A SUO PARERE(provvedimento varato all'epoca della guerra in Algeria) fosse "indispensabile per dare alle forze dell'ordine gli strumenti per poter operare".

Gas

La guerra del gas tra Russia e Ucraina non dovrebbe toccare i paesi europei “La situazione delle importazioni dalla Russia sarebbe tornata questa mattina ai valori normali, ma il livello di attenzione legato al periodo invernale resta alto e il punto della situazione sarà aggiornato in due nuove riunioni del 9 e 12 gennaio.” E' quanto dichiara il ministro italiano delle Attività produttive, Claudio Scajola, al termine della riunione del Comitato d'emergenza e monitoraggio del sistema del gas naturale che si è tenuta oggi pomeriggio, dopo il calo registrato nelle importazioni di gas russo a seguito del braccio di ferro sui prezzi tra Mosca e Kiev. Una nuova seduta del Comitato è però fissata per lunedì, ed un’altra per il 12 gennaio. Ovviamente il ministro e il governo italiano colgono l’occasione per sottolineare che, a loro avviso è necessario sviluppare, entro il 2010, tecnologie nucleari, opzione a cui l'Italia ha rinunciato per referendum negli anni ottanta.

La crisi tra russia e ucraina sul fronte del gas potrebbe portare alle famiglie italiane un' ulteriore stangata da 120-180 euro oltre i 700 di aumento gia' previsti per il 2006. e' quanto afferma l'intesa consumatori, secondo la quale "la questione del gas pone seri problemi in diverse direzioni, a partire ovviamente dalla necessita' di una concertazione europea su tutta questa materia". Per l'Italia - spiega l'intesa - si possono "ipotizzare ricadute molto forti, non solo per l'aumento del gas in termini diretti sulle famiglie italiane ma anche per quello che cio' comportera' in termini di ricadute su tutti i prodotti energetici e sui costi di commercializzazione e produzione dei beni di largo consumo: si puo' stimare, infatti - sottolinea - che oltre a circa per aumenti per 700 euro gia' previsti e pubblicizzati per il 2006, un aggravio ulteriore per tutti i prodotti energetici quali gas, carburanti , riscaldamento, luce di almeno 10-15 euro al mese pari a 120-180 euro l'anno". Si fa quindi urgente la necessità di sviluppare un piano che preveda l’uso di altre vonti energetiche pulite (carbone pulito, gas liquido e fonti rinnovabili, quali il solare e l'eolico), in modo da ridurre sempre più l'utilizzo del petrolio per la produzione dell'energia elettrica.

ITALIA

Rifiuti verso Hong Kong

Sette container contenenti rifiuti diretti ad Hong Kong sono stati sequestrati al porto di Venezia dalla locale Dogana Il blitz e' scattato in seguito ad un'approfondita analisi della documentazione della merce e dei documenti di accompagnamento, oltre al controllo presso gli stabilimenti di partenza, che hanno portato gli investigatori a sospettare un traffico di rifiuti verso Hong Kong, in violazione delle norme nazionali, comunitarie e internazionali. Sono in corso ulteriori indagini.

BNL

Il procuratore aggiunto di Roma Achille Toro e il presidente dimissionario di Unipol, Giovanni Consorte, sono stati indagati dalla procura di Perugia per rivelazione di segreto d'ufficio nella vicenda della scalata a Bnl. Il loro interrogatorio davanti ai pm di Perugia sarebbe in programma la prossima settimana. L'inchiesta e' quella per la quale venerdi' scorso i pm di Perugia avevano sentito come indagato il presidente del tribunale di sorveglianza di Milano Francesco Castellano. Il giudice e' accusato di avere fornito a Consorte notizie riguardo all'inchiesta della procura di Roma sulla scalata del gruppo assicurativo alla Bnl per la quale sono indagati nella capitale oltre allo stesso Consorte anche il suo ex vice Ivano Sacchetti. I due devono rispondere delle ipotesi di reato di aggiotaggio (reato commesso da chi divulga notizie false o tendenziose o usa altri mezzi al fine di causare una variazione dei prezzi delle merci o dei valori quotati in borsa, in modo da turbare l'andamento delle attività commerciali e trarne illeciti profitti), manipolazione del mercato e ostacolo all'autorità' di vigilanza.

Ancora un morto per freddo

Il grande freddo degli ultimi giorni ha fatto la sua prima vittima anche a Bergamo: si tratta di un migrante romeno di 49 anni. L'uomo, senza una dimora fissa, viveva in un rifugio di fortuna nella zona della Fiera. A trovarlo esanime, a terra, e' stato un amico che ieri sera si era recato a trovarlo per portargli qualcosa da mangiare. Ogni tentativo di rianimare il quarantanovenne da parte dei soccorritori subito chiamati si e' rivelato vano.


Gr 13:00

1) Pinochet liberta' provvisoria 3)Fosse comuni in Cile 4)Uccisi due palestinesi da missile israeliano 5) campagna elettorale Legislative in Palestina 6)Membro del partito Baath torturato 7) Revocato coprifuoco in Francia 8) La guerra del gas tra Russia e Ucraina non dovrebbe i paesi europei. 9) Il procuratore aggiunto di Roma Achille Toro e il presidente dimissionario di Unipol, Giovanni Consorte, sono stati indagati dalla procura di Perugia 10) Rifiuti verso Hong Kong 11)Ancora un morto per freddo

1) Pinochet

La Corte di appello di Santiago del Chile ha concesso la libertà provvisoria su cauzione all’ex-dittatore Augusto Pinochet, agli arresti domiciliari dallo scorso novembre. Con due voti a favore contro uno, il collegio dei giudici ha anche ridotto l’ammontare della cauzione. Pinochet, 90 anni, è accusato di implicazioni nella ‘sparizione’ di tre oppositori di sinistra nel 1975 e nella morte di sei civili nella cosiddetta ‘Operacion Colombo’ condotta dalla polizia politica Dina e conclusasi con 119 vittime. Per entrambi i processi sono state presentate richieste di annullamento del rinvio a giudizio respinte dalla Corte Suprema. Contro l’ex dittatore cileno è aperto anche un terzo provvedimento giudiziario riguardante suoi conti correnti bancari illegali all’estero. Su di lui pesa anche una richiesta di rinvio a giudizio per 36 sequestri e 23 casi di tortura avvenuti a Villa Grimaldi, uno dei più noti centri di detenzione clandestina del regime.

9) Fosse comuni in Cile

Una squadra guidata dall’antropologo Keneth Jensen ha rinvenuto una fossa comune contenente i resti di presunte vittime del regime all’interno di ‘Colonia Dignidad’, fattoria fondata nel 1961 dall’ex-gerarca nazista Paul Schaefer, situata 380 chilometri a sud di Santiago. Secondo la stampa cilena, la fossa sarebbe solo una delle cinque presenti nell’ex-enclave tedesca, usata come centro di reclusione e tortura, dove sarebbero stati assassinati oltre un centinaio di civili. Gli inquirenti ritengono che la maggior parte dei cadaveri delle vittime di ‘Colonia Dignidad’ furono riesumati alla fine degli Anni ’70 nell’ambito di un’operazione clandestina denominata “Retiro de televisores” e gettati nell’Oceano per farne sparire le tracce. A seguito della scoperta, il Consiglio di Difesa dello Stato (Cde) ha sollecitato formalmente la magistratura a rinviare a giudizio Paul Schaefer e altri cinque suoi collaboratori per “associazione a delinquere”. Per il Cde è ormai provato che Schaefer, legato da rapporti di amicizia con il capo della polizia segreta Dina, Manuel Cotreras, “avesse creato un circolo unito da una volontà criminale per poter perpetrare reati di diversa natura”, dalle violazioni dei diritti umani, al traffico di armi, ad abusi contro i braccianti impiegati nella fattoria.

3) Uccisi due palestinesi

Due cittadini palestinesi, Sa'ed abu al-Jedian and Akram Khadas, sono stati uccisi da un missile israeliano che poco prima delle 21 (ora italiana) ha colpito un'auto nel campo profughi di Jabalia, nella Striscia di Gaza. Una terza, secondo fonti mediche palestinesi, sarebbe in condizioni molto gravi. Nel renderlo noto, l'agenzia palestinese Wafa aggiunge che è stato danneggiato anche un edificio vicino al luogo dell'esplosione. La situazione a Gaza si sta facendo sempre più tesa e secondo la Wafa "il governo israeliano ha dato luce verde alle forze armate per mortali attacchi a Gaza e in Cisgiordania."

10) Elezioni MO

Si è aperta stamani la campagna elettorale per le legislative palestinesi di gennaio, anche se si fanno sempre più insistenti le pressioni per un possibile rinvio del voto da parte del presidente Mahmoud Abbas. I primi a presentarsi agli elettori sono stati stamani gli esponenti di Hamas, che per la prima volta si presenta alle politiche. Ismail Hanye, principale candidato, parlando in una conferenza stampa a Gaza, ha dichiarato che Hamas intende prendere parte al voto "per combattere la corruzione"; nel frattempo - ha spiegato - "il movimento non rinuncerà alla lotta contro l’occupazione israeliana". Hanye ha anche chiesto che la data delle elezioni non venga rinviata. Cresce intanto la polemica per la posizione del governo israeliano, che intenderebbe impedire il voto agli abitanti palestinesi di Gerusalemme Est a causa della partecipazione alle elezioni di Hamas. Il presidente palestinese Abbas è sotto pressione per le divisioni interne al suo partito, al-Fatah, ma – in visita in Qatar – ha ribadito che “siamo tutti d’accordo che Gerusalemme deve partecipare al voto”.

4) Membro del partito Baath torturato

Un ex membro del partito Baath iracheno, rilasciato dai militari Usa, ha dichiarato che suoi compagni di detenzione hanno subito torture.Sattam Kaoud ha precisato di non averne subite personalmente. Kaoud, rilasciato insieme a due ministri di Saddam Hussein dopo aver trascorso oltre tre anni in un carcere gestito dai militari Usa, ha rilasciato un'intervista all'emittente 'al Arabiya' ad Amman.

5) Revocato coprifuoco in Francia Il Consiglio dei Ministri francese ha deciso di revocare lo stato di urgenza nelle banlieue francesi, imposto l'8 novembre scorso dopo la rivolta scatenata dalla morte di due giovani insguiti dalla polizia e proseguiti per dieci gioni con un bilancio di centinaia di arresti. "Vista la situazione nelle ultime settimane, ho deciso di mettervi fine", ha spiegato il presidente Jacques Chirac, ricordando come il ricorso alla legge del 3 aprile 1955 A SUO PARERE(provvedimento varato all'epoca della guerra in Algeria) fosse "indipensabile per dare alle forze dell'ordine gli strumenti per poter operare".

6) Gas

La guerra del gas tra Russia e Ucraina non dovrebbe i paesi europei. La Gazprom, il colosso energetico russo, controllato dal Cremlino, ha assicurato all'Unione Europea che le forniture starebbero tornando ai livelli normali. Conferme arrivano da Austria, Ungheria, e dallo stesso presidente ucraino Victor Yushenko. L'emergenza, dunque, almeno per il momento, sembra scongiurata. Nelle prossime ore verranno inviati in Europa 95 milioni di metri cubi supplementari attraverso i gasdotti in territorio ucraino. E oggi si riunisce il comitato di emergenza e monitoraggio del gas. Nessuno tuttavia sottovaluta l'impatto di quella che si delinea come una vera e propria crisi visto che secondo quanto ha dichiarato il vicepresidente di Gazprom, Aleksander Medvedev, il rientro alla normalita' nelle forniture all'Europa "non potra' durare in eterno": "Non possiamo fornire gas extra per coprire i prelievi abusivi dell'Ucraina", ha detto senza mezzi termini.

11) BNL

Il procuratore aggiunto di Roma Achille Toro e il presidente dimissionario di Unipol, Giovanni Consorte, sono stati indagati dalla procura di Perugia per rivelazione di segreto d'ufficio nella vicenda della scalata a Bnl. Il loro interrogatorio davanti ai pm di Perugia sarebbe in programma la prossima settimana. L'inchiesta e' quella per la quale venerdi' scorso i pm di Perugia avevano sentito come indagato il presidente del tribunale di sorveglianza di Milano Francesco Castellano. Il giudice e' accusato di avere fornito a Consorte notizie riguardo all'inchiesta della procura di Roma sulla scalata del gruppo assicurativo alla Bnl per la quale sono indagati nella capitale oltre allo stesso Consorte anche il suo ex vice Ivano Sacchetti. I due devono rispondere delle ipotesi di reato di aggiotaggio, manipolazione del mercato e ostacolo all'autorita' di vigilanza.

7) Rifiuti verso Hong Kong

Sette container contenenti rifiuti diretti ad Hong Kong sono stati sequestrati al porto di Venezia dalla locale Dogana Il blitz e' scattato in seguito ad un'approfondita analisi della documentazione della merce e dei documenti di accompagnamento, oltre al controllo presso gli stabilimenti di partenza, che hanno portato gli investigatori a sospettare un traffico di rifiuti verso Hong Kong, in violazione delle norme nazionali, comunitarie e internazionali. Sono in corso ulteriori indagini.

8) Ancora un morto per freddo

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Gr 9:30

Pinochet

La Corte di appello di Santiago del Chile ha concesso la libertà provvisoria su cauzione all’ex-dittatore Augusto Pinochet, agli arresti domiciliari dallo scorso novembre. Con due voti a favore contro uno, il collegio dei giudici ha anche ridotto l’ammontare della cauzione. Pinochet, 90 anni, è accusato di implicazioni nella ‘sparizione’ di tre oppositori di sinistra nel 1975 e nella morte di sei civili nella cosiddetta ‘Operacion Colombo’ condotta dalla polizia politica Dina e conclusasi con 119 vittime. Per entrambi i processi sono state presentate richieste di annullamento del rinvio a giudizio respinte dalla Corte Suprema. Contro l’ex dittatore cileno è aperto anche un terzo provvedimento giudiziario riguardante suoi conti correnti bancari illegali all’estero. Su di lui pesa anche una richiesta di rinvio a giudizio per 36 sequestri e 23 casi di tortura avvenuti a Villa Grimaldi, uno dei più noti centri di detenzione clandestina del regime.

Uccisi due palestinesi

Due cittadini palestinesi, Sa'ed abu al-Jedian and Akram Khadas, sono stati uccisi da un missile israeliano che poco prima delle 21 (ora italiana) ha colpito un'auto nel campo profughi di Jabalia, nella Striscia di Gaza. Una terza, secondo fonti mediche palestinesi, sarebbe in condizioni molto gravi. Nel renderlo noto, l'agenzia palestinese Wafa aggiunge che è stato danneggiato anche un edificio vicino al luogo dell'esplosione. Altre fonti affermano che le due vittime erano militanti della Jihad islamica. La situazione a Gaza si sta facendo sempre più tesa e secondo la Wafa "il governo israeliano ha dato luce verde alle forze armate per mortali attacchi a Gaza e in Cisgiordania."

Membro del partito Baath torturato

Un ex membro del partito Baath iracheno, rilasciato dai militari Usa, ha dichiarato che suoi compagni di detenzione hanno subito torture.Sattam Kaoud ha precisato di non averne subite personalmente. Kaoud, rilasciato insieme a due ministri di Saddam Hussein dopo aver trascorso oltre tre anni in un carcere gestito dai militari Usa, ha rilasciato un'intervista all'emittente 'al Arabiya' ad Amman.

Gas

La guerra del gas tra Russia e Ucraina non dovrebbe i paesi europei. La Gazprom, il colosso energetico russo, controllato dal Cremlino, ha assicurato all'Unione Europea che le forniture starebbero tornando ai livelli normali. Conferme arrivano da Austria, Ungheria, e dallo stesso presidente ucraino Victor Yushenko. L'emergenza, dunque, almeno per il momento, sembra scongiurata. Nelle prossime ore verranno inviati in Europa 95 milioni di metri cubi supplementari attraverso i gasdotti in territorio ucraino. E oggi si riunisce il comitato di emergenza e monitoraggio del gas. Nessuno tuttavia sottovaluta l'impatto di quella che si delinea come una vera e propria crisi visto che secondo quanto ha dichiarato il vicepresidente di Gazprom, Aleksander Medvedev, il rientro alla normalita' nelle forniture all'Europa "non potra' durare in eterno": "Non possiamo fornire gas extra per coprire i prelievi abusivi dell'Ucraina", ha detto senza mezzi termini.

Rifiuti verso Hong Kong

Sette container contenenti rifiuti diretti ad Hong Kong sono stati sequestrati al porto di Venezia dalla locale Dogana

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