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Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

ITALIA

Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano

METALMECCANICI: BLOCCHI IN TUTTA ITALIA

Prosegue in varie regioni e citta' italiane la protesta dei lavoratori metalmeccanici, mentre in mattinata e' attesa la decisione di Fiom, Fim e Uilm che - dopo la sospensione delle trattative per il rinnovo del contratto - si apprestano a decidere nuove iniziative di lotta. Scioperi sono in corso in Liguria e in Friuli Venezia Giulia. A Genova centinaia di lavoratori hanno bloccato dapprima la sopraelevata nella zona di piazza Cavour, in centro, poi la ferrovia Genova-Savona nella stazione di Sestri Ponente ed infine il casello di Genova aeroporto sull'autostrada A10 Genova-Savona. Lo sciopero terminera' alle 13.

Traffico in tilt anche ad Ancona per uno sciopero spontaneo dei lavoratori della Fincantieri, ma si sciopera anche alla Merloni di Fabriano e alla Villeroy Boch di Castelraimondo e alla Gi&E (ex Nuovo Pignone) di Recanati. Blocco della produzione anche alla Fiat di Termini Imerese, anche qui con disagi per il traffico a causa delle manifestazioni di protesta dei lavoratori. Sono intanto riuniti a Roma i segretari generali di Fiom, Fim e Uilm, Claudio Rinaldini, Giorgio Caprioli e Antonino Regazzi, per fare il punto sulla trattativa con Federmeccanica che ieri sera ha subito un inatteso stop. Il rischio di una rottura e' alto. Dalla riunione tra i leader sindacali si attende la decisione di nuovi scioperi.

Continuano gli scioperi anche nelle aziende metalmeccaniche napoletane. In particolare, questa mattina i lavoratori dell'Alenia Aeronautica di Casoria a Nord di Napoli, hanno bloccato per un'ora il traffico sulla strada statale sannitica nel tratto adiacente lo stabilimento, mentre quelli delle aziende del perimetro Ansaldo di via Argine, aderendo nella loro totalità a uno sciopero proclamato da tutte le Rsu, hanno bloccato per due ore - creando gravi disagi al traffico cittadino - gli svincoli autostradali di S. Giovanni a Teduccio.

METALMECCANICI: BLOCCATA AUTOSTRADA A4 DAI LAVORATORI Oltre 1000 lavoratori metalmeccanici della provincia di Vicenza aderenti a Fim-Fiom-Uilm (Cisl, Cgil e Uil) hanno partecipato questa mattina alla manifestazione che si e' svolta dalla zona industriale di Vicenza all'autostrada A4. Il corteo e' partito dal piazzale antistante alla palazzina uffici della fonderia Valbruna ed ha raggiunto e superato il casello di Vicenza Ovest. L'autostrada e' stata stata bloccata in entrambe le direzioni per circa 30 minuti.

EPIFANI, SONO ALLARMATO DA ULTIMO DIETROFRONT Sono particolarmente allarmato perche', guardando ai fatti, sembra che Federmeccanica non voglia firmare il contratto. Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, parlando a margine della commemorazione della deportazione in Germania della commissione interna dei lavoratori della Franco Tosi, avvenuta 62 anni fa. Il leader sindacale ha spiegato che anziche' fare proposte per chiudere il contratto, sono tornati indietro rispetto alle posizioni precedenti su salario, flessibilita' e apprendistato. Secondo Epifani Federmeccanica si e' fatta responsabile di questa fase di aggiornamento della trattativa. A suo avviso se si vuole fare il contratto ci si deve avvicinare e non allontanarsi.

NOTIZIE BREVI

ESTERI

Pakistan: attacco aereo, 18 morti

Un aereo proveniente dall'Afghanistan ha lanciato missili, colpendo Damadola, un villaggio pro-taleban in Pakistan: 18 i morti. Sulla roccaforte degli estremisti islamici sono stati sganciati due o tre missili, secondo la sicurezza. A detta dei servizi pachistani gli aerei erano due e l'azione potrebbe essere una rappresaglia contro il movimento estremista per la sharia, Tehrik-e-Nifaz-e-Mohammadi. Un portavoce Usa ha escluso azioni americane nell'area.

Somalia: scontri, almeno 20 morti

Scontri tra gruppi rivali in Somalia hanno provocato la morte di almeno 20 persone. Una quarantina i feriti, migliaia le persone in fuga. Due sottoclan rivali si scontrano intorno a Galinsoor, cittadina della Somalia Centrale. I due gruppi (Saad e Seleeban) sono in conflitto da oltre un anno e mezzo. Si contendono aree coltivabili e di pastorizia e il controllo di traffici in larga misura illegali. I combattimenti, in corso da giorni, sono ripresi ieri con violenza.

Arabia Saudita, strage alla Mecca sale a 362 il numero dei morti

L'aggiornamento è stato fornito da Hussein Saleh Bahashwan, vice direttore dell'obitorio 'al-Muaysem', situato alle porte di Mina. Bahashwan ha precisato che tra le vittime ci sono un centinaio di fedeli egiziani. I feriti ammontano sempre a 289. Tra le vittime ci sono anche una cittadina francese e uno britannico. La morte della donna è stata resa nota dal ministero degli Esteri di Parigi, secondo cui sul posto si trovano già i familiari. Dal canto suo il ministro degli Esteri britannico, Jack Straw, ha precisato che risultano accertati non soltanto un connazionale ucciso nella calca a Mina, ma anche altri due che sono rimasti feriti; la conferma, ha spiegato Straw alla radio del network pubblico Bbc, è stata data pure dall'agenzia di viaggio che aveva organizzato il trasferimento in Arabia dei tre. La strage di fedeli si è consumata nello stesso luogo dove già in passato sono morte centinaia di persone, al ponte Jamarat (delle steli), dove si svolge l'ultimo rito dell'annuale pellegrinaggio. Ma controlli più serrati sulla folla che stava prendendo parte al rituale del lancio delle pietre contro i pilastri che simboleggiano il male, ha affermato un funzionario del ministero dell'Interno, avrebbero solo rischiato di fare più vittime.

Mo: spari contro ufficio premier,arrestati miliziani Al-Aqsa

Tre persone sono state fermate dalla polizia palestinese in seguito alle sparatorie avvenute ieri a Ramallah (Cisgiordania) contro l'ufficio del premier e contro la residenza del ministro degli interni Nasser Yussef. Lo ha riferito il capo della polizia palestinese Ala Husni. L'agenzia di stampa palestinese Maan precisa che i tre sono miliziani delle Brigate dei martiri di al-Aqsa (al Fatah) e che probabilmente intendevano compiere un gesto di protesta perchè finora non ha avuto esito la loro richiesta di essere ingaggiati dalle forze di sicurezza. Nelle due sparatorie separate sono rimaste ferite almeno quattro persone, una delle quali versa in condizioni gravi. Da parte sua il sito internet di Hamas riferisce di una grave tensione nel campo profughi di Kalandya (Ramallah) dove la polarizzazione in vista delle elezioni politiche del 25 gennaio ha raggiunto un livello di guardia, al punto che diversi attivisti si sono scambiati minacce di morte.

PRIMA DI PARTIRE MORALES INCONTRA DESMOND TUTU

Si è concluso con l’incontro coll’arcivescovo anglicano Desmond Tutu, premio Nobel per la pace nel 1984 per la sua strenua e pacifica lotta contro il regime bianco dell’Apartheid, il viaggio sudafricano del presidente eletto della Bolivia Evo Morales, atteso oggi in Brasile. Morales, esprimendo la sua ammirazione per Tutu, ha dichiarato di rispettare “quello che ha fatto per la famiglia nera”. L’arcivescovo lo ha allora interrotto, precisando di aver lottato “per tutti”. “Dopo aver conosciuto Desmond Tutu, so di avere un padre in Sudafrica” ha detto Morales dopo l’incontro di circa 40 minuti tra i due; il premio Nobel, da parte sua, si è dichiarato “molto impressionato” dalla personalità del leader indigeno boliviano e dalla sua “straordinaria umiltà e simpatia”. Morales è quindi ripartito per l’America Latina dove oggi dovrà incontrare il presidente brasiliano Ignacio Lula Da Silva.

ITALIA

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI M.O.: MOFAZ ORDINA RIMOZIONE DI 3 AVAMPOSTI DI COLONI NON AUTORIZZATI

Il ministro della Difesa israeliano Shaul Mofaz ha ordinato all'esercito ed alla polizia di rimuovere tre avamposti non autorizzati dei coloni nei pressi della citta' cisgiordana di Nablus, i cui occupanti si sono resi responsabili della distruzione di centinaia di alberi di ulivo appartenenti ai palestinesi dell'area. A riferirne e' stata la Radio israeliana, precisando che i tre avamposti erano stati istituiti da giovani ebrei estremisti vicino agli insediamenti di Elon Moreh, Yitzhar e Beracha.

PAKISTAN: ESPLOSIONI AL CONFINE CON L'AFGHANISTAN, 14 MORTI

Una serie di esplosioni nella zona tribale del Pakistan situata al confine con l'Afghanistan avrebbe causato la morte di 14 persone. Non si conosce al momento la causa delle deflagrazioni, avvenute all'interno di un'abitazione. Secondo l'emittente GEO TV numerosi feriti sono stati trasportati in ospedale.

COMBATTIMENTI NEL SUD PROVOCANO MIGLIAIA DI SFOLLATI

Oltre 6.700 civili hanno abbandonato nelle ultime tre settimane il comune di Vista Hermosa, 280 chilometri sudest di Bogotá, in fuga dai combattimenti tra l’esercito e le Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc), protagoniste di una nuova massiccia offensiva al confine con l’Ecuador. Lo ha riferito José Rafael Calíz, il ‘consigliere per la pace’ della regione, situata nel dipartimenti di Meta, parlando di “un totale di circa 1.700 famiglie che sono confluite nelle cosiddette cinture della miseria di città come Villavicencio e Granada senza assistenza”. Calíz ha chiesto al governo centrale che “alle operazioni militari seguano azioni a favore della popolazione, risarcimenti economici, ma anche assistenza sociale e psicologica alle vittime degli spostamenti forzati”. Impossibile, al momento, un bilancio esatto delle vittime degli scontri: secondo l’esercito sarebbero almeno una ventina le vittime della guerriglia nella zona di Vista Hermosa e nel vicino parco naturale Serranía de La Macarena, dove alla fine di dicembre le Farc avevano inflitto ai governativi la sconfitta più pesante del 2005, con l’uccisione di 28 soldati incaricati di monitorare il programma di distruzione delle coltivazioni di coca. La situazione rischia di peggiorare a partire dal prossimo 20 gennaio, quando verranno rafforzate le operazioni di sradicamento delle piantagioni illegali all’interno del parco, dove si contano 4.500 ettari seminati a coca e amapola (papavero da oppio).

VIOLENTI DISORDINI ALLA FRONTIERA, DOPO MORTE IMMIGRATI HAITIANI

Gravi tensioni sono scoppiate oggi nella cittadina haitiana di frontiera Wanament, dopo la morte per asfissia di 24 immigrati haitiani, che tentavano di raggiungere la località dominicana di Santiago stipati all’interno di un camion: lo riferiscono alla MISNA fonti locali, precisando che questa mattina il furgone che trasportava le salme delle vittime oltre confine per la sepoltura in territorio haitiano è stato bloccato da un gruppo di civili che protestavano per l'accaduto. Il mezzo è stato costretto a rientrare nella località dominicana di Dajabón, dove i cadaveri sono stati inumati in una fossa comune. Stando alle ultime informazioni Wanament sarebbe al momento in preda al caos: i soldati della missione Onu (Minustah) starebbero tentando di riprendere il controllo ma i disordini proseguono e ci sarebbero almeno due morti tra i civili e tre feriti tra i ‘caschi blu’. La frontiera è al momento chiusa e sotto controllo militare dominicano; in attesa che torni la calma a Wanament, le autorità hanno deciso di non rilasciare permessi per attraversare il confine. Sul fronte delle indagini sulle cause dell’incidente, la polizia dominicana ha confermato l’arresto dell’autista del camion che trasportava i migranti haitiani e del suo aiutante, promettendo “sanzioni esemplari” contro i responsabili.

Energia: accordo Cina-India per garantire approvvigionamenti

Cina e India, i due Paesi più popolosi del mondo, hanno concluso ieri a Pechino un importante accordo per definire una strategia comune mirante a rendere sicuri e stabili i rispettivi approvvigionamenti energetici. L'accordo, riguardante i settori del petrolio e del gas naturale, è stato firmato dal ministro indiano del Petrolio, Mani Shankar Aiyar, e dal capo della Commissione nazionale per la riforma e lo sviluppo (il principale organismo di pianificazione economia cinese), Ma Kai.

"Cina e India riconoscono che una rivalità sfrenata tra di loro va a vantaggio solo del venditore (di energia), quale che sia il Paese compratore che si aggiudica la commessa", ha detto ai giornalisti il ministro indiano, secondo cui i due Paesi hanno perso negli ultimi anni "miliardi di dollari" nella loro competizione per le risorse energetiche. "È dunque ragionevole che India e Cina procedano mano nella mano. Non penso sia necessario per l'India o per la Cina comprare la sicurezza energetica a scapito l'una dell'altra", ha aggiunto Aiyar.

A suo avviso, la cooperazione avviata oggi comporterà lo scambio di informazioni che faciliteranno il processo decisionale in campo di politica commerciale dell'energia.

FLORIDA: UN SENZATETTO UCCISO A BASTONATE E ALTRI DUE IN FIN DI VITA

Un senzatetto è stato ucciso a bastonate e altri due gravemente feriti in tre distinti attacchi compiuti forse dagli stessi responsabili - da due a quattro giovani di razza bianca - vicino una chiesa e in altre due località del centro di Fort Lauderdale, in Florida: uno degli attacchi è stato filmato da telecamere che sorvegliavano la zona e almeno uno degli aggressori potrebbe essere identificato. E’ nota per ora soltanto l’identità del morto, Norris Gaynor di 45 anni; gli altri due sono ricoverati in ospedale in condizioni gravi. Sul sito internet del comune di Fort Lauderdale, una città costiera di circa 170.000 abitanti, 35 chilometri a nord di Miami, la località si presenta come la “Venezia d’America” e vanta le sue 3000 ore di sole annuali e la sua “grande qualità della vita”. Le aggressioni sono state compiute quando da poche ore circolava la notizia che sarebbe Sarasota - un altro centro turistico della Florida con 600.000 abitanti, per lo più pensionati - la città statunitense "più cattiva" con i senzatetto; lo aveva reso noto la 'National coalition for the homeless', un'organizzazione per l'assistenza dei poveri e lo studio delle politiche degli enti locali per i senzatetto. IN base a parametri come leggi contro gli homeless, clima politico complessivo e comportamento della comunità locale, Sarasota ha battuto Lawrence, in Kansas, e Little Rock, in Arkansas, città natale dell'ex-presidente Bill Clinton, che in passato ha ripetutamente ottenuto lo sgradevole primato. Tra le grandi città, le peggiori sono risultate Las Vegas, Dallas e Houston, ma Fort Lauderdale ha a questo punto avanzato la sua "qualificata" candidatura per il primo posto della prossima classifica.

ITALIA

Amnistia. La Camera dei deputati boccia amnistia e indulto

La Camera dei Deputati ha approvato oggi un emendamento presentato da An e Lega, interamente soppressivo dell'articolo 1 del provvedimento di clemenza, facendo così scomparire dal testo di legge l'amnistia. I sì alla proposta di modifica soppressiva sono stati 206, i no 191, 8 gli astenuti. Ds e Margerita per il "sì" Come annunciato nelle dichiarazioni di voto sull'emendamento, Ds e Margherita hanno votato a favore della soppressione dell'amnistia dal testo, così come An e Lega che avevano messo a punto la proposta di modifica. Hanno votato contro invece Forza Italia, Udc, Rosa nel pugno, Verdi, Prc e Pdci. Critiche di Boselli ai democratici "E' grave che Ds e Margherita abbiano votato l'emendamento di Lega e An sull'amnistia alla Camera". Lo dice il presidente dello Sdi Enrico Boselli, uno dei maggiori sostenitori dell'amnistia. "E' un bel partito democratico quello che sta nascendo - ironizza Boselli - Ds e Margherita sono quasi sempre in disaccordo su tutto, l'unica cosa su cui votano uniti è l'emendamento della destra sull'amnistia". Bocciato anche l'indulto E' stato approvato anche l'emendamento, sempre presentato da Lega e An, che cancella l'indulto dal provvedimento di clemenza. I sì sono stati 206, i no 178, 2 gli astenuti.


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