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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19.30

In primo Piano

SCIOPERI ALITALIA: QUAL’E’ LA SITUAZIONE REALE (corrisp. ROR con CUB-trasporti)

ESTERI

PALESTINA: MISURE DI SICUREZZA IN VISTA DELLE ELEZIONI

Le forze di sicurezza dell'Autorita' nazionale palestinese verranno dispiegate a partire da domani sera per garantire lo svolgimento senza incidenti delle elezioni parlamentari del 25 gennaio. Dalle galere israeliane Marwan Barghouti fa sapere la sua opinione sul dopo elezioni: "i palestinesi hanno bisogno di un governo di salvezza nazionale: un esecutivo di unità nazionale che comprenda tutte le forze politiche da al Fatah a Hamas sino al Fronte popolare". Il candidato leader di al Fatah ha espresso queste posizioni in una intervista ad al Jazeera dentro la prigione israeliana, dove è rinchiuso dalle autorità occupanti. Il ministro dell'Informazione dell'Anp Nabil Shaat ha dichiarato che al Fatah formerà una coalizione, dopo il voto, soltanto con quelle forze politiche che si riconoscono nella necessità delle trattative con lo Stato israeliano. Da parte sua l'esercito israeliano si asterrà da operazioni nei Territori palestinesi fino alle elezioni parlamentari del 25 gennaio, riferiscono fonti militari citate sul quotidiano israeliano Haaretz. I soldati non entreranno nelle citta' palestinesi e non compiranno raid, salvo nel caso in cui sia necessario fermare un terrorista pronto a colpire. Lasceranno libero il passaggio ai veicoli elettorali palestinesi attraverso i posti di blocco. Dichiarazioni subito smentite da un'ennesima azione terroristica di ieri pomeriggio da parte di velivoli israeliani che hanno lanciato dei razzi contro una macchina a Gaza città, assassinando un membro dei Comitati di resistenza popolari palestinesi e ferendo altre sei persone. Questa mattina a Gaza la procura palestinese ha ordinato ad 'Al Aqsa Tv', l'emittente di Hamas, di sospendere le trasmissioni a tre giorni dalle elezioni politiche "dopo che gli accertamenti compiuti sulla base di alcune denunce ci hanno permesso di scoprire che l'emittente non ha le necessarie licenze di trasmissione", Ma Al Aqsa TV continua per adesso a trasmettere "perché spetta al ministero dell'Interno e alla polizia mettere in atto questa decisione". L'emittente aveva cominciato trasmettere il 9 gennaio. Un comunicato della Jihad islamica che esorta al boicottaggio delle elezioni parlamentari palestinesi di mercoledi'.

IRAQ: AUTOBOMBA A BAGHDAD, OBIETTIVO AMBASCIATA IRANIANA

Un'autobomba e' esplosa a Baghdad in un attentato che sembra avere come obiettivo l'ambasciata iraniana in Iraq. Secondo fonti della polizia, la deflagrazione e' avvenuta poco lontano dalla Zona Verde che ospita il complesso governativo iracheno. Le vittime, stando a fonti del ministero dell'Interno, sono almeno due: il kamikaze che era alla guida dell'autobomba e un'altra persona, forse uno degli agenti della pattuglia di guardia all'ambasciata di Teheran. Secondo un portavoce della missione diplomatica iraniana, la struttura no ha subito danni. Alla vigilia della ripresa del processo a suo carico Saddam Hussein ha ricevuto in carcere una visita dei propri avvocati e, dopo un colloqui di alcune ore, uno dei legali Saleh al-Armouti, ha riferito che Saddam ha espresso la sua rabbia verso Teheran dicendo che deve smetterla di "immischiarsi negli affari dell'Iraq", aggiungendo che il regime degli ayatollah continua a rappresentare "un pericolo che incombe sulle Nazioni arabe e musulmane".

INDIA: 2 MORTI E 23 FERITI PER 9 BOMBE NELLO STATO DELL'ASSAM

Nove bombe sono esplose la scorsa notte nello stato nord orientale indiano dell'Assam, uccidendo due persone e ferendone 23. Le deflagrazioni hanno anche danneggiato cinque gasdotti e oleodotti oltre a tre centrali elettriche, creando problemi nel rifornimento di petrolio a quattro raffinerie. Le due vittime sono morte nella capitale dello Stato, Guwahati. La polizia sospetta che gli attacchi siano opera dei separatisti del Fronte di Liberazione unito dell'Asom (Ulfa) che, come e' gia' avvenuto in passato, intendono creare panico in vista della festa della costituzione indiana di giovedi' prossimo. L'Ulfa ha proclamato uno sciopero generale per quel giorno.

BANGLADESH PROBLEMI ENERGETICI, MORTI E FERITI IN SCONTRI CONTADINI-POLIZIA

Almeno sei persone sono state uccise dalla polizia e un centinaio ferite in scontri nel nordovest del Bangladesh durante manifestazioni di protesta da parte di contadini che chiedevano l’erogazione costante di corrente elettrica a prezzi contenuti poter irrigare i campi. Lo riferisce la polizia, spiegando che a Shibganj, un villaggio vicino alla cittadina di Chapainawabganj, 350 chilometri dalla capitale Dhaka, un gruppo di agricoltori ha circondato la sede locale dell’ente per l’energia e attaccato la stazione di polizia e le caserme dell’esercito, scatenando la reazione delle forze dell’ordine. I dimostranti chiedevano anche il rilascio di tre di loro, arrestati ieri per coinvolgimento nell’assalto del 4 gennaio scorso a un dipartimento per l’energia elettrica per protesta contro l’irrogazione irregolare della corrente. In quell’occasione erano morte altre due persone, sempre perché la polizia aveva aperto il fuoco sulla folla. In conseguenza della notevole crescita industriale degli ultimi anni in Bangladesh, non parallela a un analogo miglioramento nella fornitura dei servizi, la mancanza di energia elettrica è frequente nel paese e in certe zone rurali si riesce ad averla solo dalle 4 alle 6 ore al giorno.

CONGO: violento scontro armato tra truppe ONU e ribelli ugandesi

Almeno 8 caschi blu della Missione delle Nazioni Unite in Congo (Monuc) sono morti e altri 14 sono rimasti feriti nel nord est della Repubblica democratica del Congo . Lo ha detto il portavoce della Monuc, precisando che un contingente di ‘caschi blu’ “è stato impegnato in un intenso scontro a fuoco durato 4 ore nel parco Garamba” dove era in corso un’operazione per verificare la presenza nella zona dei ribelli ugandesi dell’ dell’Esercito di liberazione del signore.

Intensi disordini sono in corso da questa mattina nel quartiere di Kimbanseké a Kinshasa, capitale della Repubblica democratica del Congo. Lo riferiscono fonti della MISNA, precisando che questa mattina nella zona era in corso uno sciopero dei camionisti che protestavano per l’uccisione nei giorni scorsi di un loro collega da parte di un alto ufficiale dell’esercito. L’intervento della polizia per allontanare i manifestanti ha scatenato tafferugli e violenti scontri. Secondo una prima ricostruzione, ancora tutta da verificare, l’alterco (pare esploso venerdi) per un banale tamponamento tra il camionista e l’alto ufficiale dell’esercito si sarebbe concluso con la morte del primo

VENEZUELA: CHAVEZ PRONTO AD ACCOGLIERE OSTAGGI FARC COLOMBIANE

Il Venezuela e' pronto a dare esilio agli ostaggi nelle mani delle Farc, le forze armate rivoluzionarie, che ieri hanno chiesto tramite un video messaggio di poter essere accolti nel Paese di Hugo Chavez. Si tratta di dieci politici colombiani che sostengono che il governo di Bogota' non e' abbastanza attivo nel tentare la loro liberazione.

BOLIVIA: INSEDIATO NUOVO GOVERNO Il presidente della Repubblica Juan Evo Morales ha assistito al giuramento del suo nuovo governo, composto da 16 ministri, tre dei quali donne. I ministri sono intellettuali di sinistra, indios e rappresentanti dei movimenti sociali, dei minatori e dei contadini: il ministro degli Esteri è un indio aimara, David Choquehuanca, dirigente del movimento contadino; alla Difesa l’avvocato e difensore dei diritti umani Walter San Miguel; all’Interno Alicia Muñoz Ala, senatrice del Movimento al Socialismo, il partito di Morales. Due nuovi ministeri: per lo Sviluppo sostenibile (assegnato a Carlos Villegas) e quello dell’Acqua (Abel Mamani). Il centrale e strategico ministero degli Idrocarburi è stato affidato ad Andrés Solís Rada, giornalista ed ex-parlamentare famoso per le sue battaglie contro l’ex-presidente Gonzalo Sánchez de Losada. “La politica è la scienza di servire il popolo; essere un’autorità vuol dire servire il popolo e non vivere del popolo” ha detto Morales durante il discorso successivo al giuramento dei suoi ministri. “È arrivato il momento di cambiare la Bolivia” ha concluso il neo-presidente.

Il conservatore Cavaco presidente del Portogallo

Lisbona. Anibal Cavaco Silva è il nuovo presidente del Portogallo: ha ricevuto il 50,9% dei voti. L’indipendente Manuel Alegre ha il 20,7% dei voti, contro il 14,2% del socialista (e già due volte in passato Capo dello Stato) Mario Soares e e l’8,6% del candidato comunista Jeronimo de Sousa. Ex premier ed economista, Cavaco Silva, 67 anni, è una vecchia conoscenza per i portoghesi, ma per dieci anni dopo la fine del suo governo, nel 1995, ha mantenuto un sostanziale silenzio sulla politica limitando al minimo i suoi interventi. Ma durante la campagna ha detto che la situazione economica è talmente grave da richiedere un presidente in grado di contribuire alla soluzione dei problemi. La vittoria di Cavaco è la prima di un esponente di destra dopo la rivoluzione del 1974, ma ieri sera ha detto che non ha nessuna intenzione di interferire nell’attività di governo.

ITALIA

CALO DI RIFORNIMENTI DI GAS: DIMINUIRA’ LA TEMPERATURA DELLE CALDAIE Il 'pacchetto-emergenza' del ministero delle Attività produttive Claudio Scajola include un decreto per abbassare temporaneamente le temperature previste per gli impianti di riscaldamento. Il nuovo provvedimento dovrebbe essere pronto entro domani e prevedere una riduzione di 1-2 gradi delle temperature consentite nelle varie zone del paese. Spinto ancora al rialzo dalle basse temperature in Russia e nel resto d'Europa che fanno salire la domanda, il petrolio ha toccato oggi quota 70 dollari a barile. Per Gazprom, il colosso russo del gas, alle prese con le proteste di mezza Europa e al tempo stesso con le pressioni interne legate al freddo siberiano che da settimane spazza la Russia, è colpa dell'Ucraina se l'Europa non riceve tutto il metano di cui ha bisogno. "Quello che sta succedendo - ha dichiarato oggi Aleksandr Medvedev, vicepresidente di Gazprom, in un'intervista al canale televisivo Rossia - si puo' definirlo in vari modi. Lo si può chiamare un prelievo legittimo o illegittimo ma il gas resta in Ucraina in eccedenza rispetto al volume stabilito. Ciò non ci permette di rispettare a pieno gli impegni assunti nei confronti degli acquirenti stranieri".

MILANO: arrestati per narcotraffico 8 carabinieri

Otto carabinieri in servizio al radiomobile di Milano sono stati arrestati con l'accusa di furto e rapina. Le misure cautelari sono state chieste dal pm e firmate dal gip. L'operazione e' stata disposta nell'ambito di una inchiesta sul narcotraffico. Stando alle prime indiscrezioni sarebbero stati una serie di cittadini extracomunitari a denunciare l'attivita' dei carabinieri arrestati.

ROMA: AGGRESSIONE FASCISTA FUORI DAL CSOA RICOMINCIO DAL FARO

Alle 3.30 della notte tra sabato e domenica, alla fine di un concerto un gruppo di antirazzisti di bergamo, scesi a roma proprio per il concerto, si dirigeva alla propria macchina, poco distante dal centro sociale, quando venivano aggrediti e accoltellati da un gruppo di una ventina di nazi per un'aggressione premeditata. Quando dal centro sociale iniziano a uscire i compagni, attirati dalle urla, i nazi scappano. (corrisp. ROR)

Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano

ROMA

Alle 3.30 della notte tra sabato e domenica, alla fine di un concerto un gruppo di antirazzisti di bergamo, scesi a roma proprio per il concerto, si dirigeva alla propria macchina, poco distante dal centro sociale, quando venivano aggrediti e accoltellati da un gruppo di una ventina di nazi per un'aggressione premeditata. Quando dal centro sociale iniziano a uscire i compagni, attirati dalle urla, i nazi scappano. (ASCOLTA INTERVISTA)

ESTERI

PALESTINA

MISURE DI SICUREZZA IN VISTA DELLE ELEZIONI Le forze di sicurezza dell'Autorita' nazionale palestinese verranno dispiegate a partire da domani sera per garantire lo svolgimento senza incidenti delle elezioni parlamentari del 25 gennaio. Lo ha reso noto il portavoce del ministero palestinese dell'Interno Tawfiq Abu Khoussa. Gli esponenti delle forze di sicurezza hanno iniziato ieri a votare e potranno farlo fino a domani, in modo da potersi dedicare interamente ai loro compiti di sorveglianza.

Dalle galere israeliane Marwan Barghouti fa sapere la sua opinione sul dopo elezioni: "i palestinesi hanno bisogno di un governo di salvezza nazionale: un esecutivo di unità nazionale che comprenda tutte le forze politiche da al Fatah a Hamas sino al Fronte popolare". Il candidato leader di al Fatah ha espresso queste posizioni in una intervista ad al Jazeera dentro la prigione israeliana, dove è rinchiuso dalle autorità occupanti.

Diverso è invece il tono del ministro dell'Informazione dell'Anp Nabil Shaat, il quale ha dichiarato che al Fatah formerà una coalizione, dopo il voto, soltanto con quelle forze politiche che si riconoscono nella necessità delle trattative con lo Stato israeliano.

Da parte sua l'esercito israeliano si asterra' da operazioni nei Territori palestinesi fino alle elezioni parlamentari del 25 gennaio, riferiscono fonti militari citate sul quotidiano israeliano Haaretz. I soldati non entreranno nelle citta' palestinesi e non compiranno raid, salvo nel caso in cui sia necessario fermare una bomba ad orologeria, ovvero un terrorista pronto a colpire. Alle forze israeliane e' stato anche ordinato di lasciare libero passaggio ai veicoli elettorali palestinesi attraverso i posti di blocco nell'ambito dell'operazione bianco inverno. Infine, riferisce la radio, e' stata costituita una squadra mista per il coordinamento della sicurezza fra israeliani e palestinesi durante le operazioni di voto.

Dichiarazioni subito smentite da un'ennesima azione terroristica di ieri pomeriggio da parte di velivoli israeliani che hanno lanciato dei razzi contro una macchina a Gaza città, assassinando un membro dei Comitati di resistenza popolari palestinesi e ferendo altre sei persone. Queste azioni fanno ritenere che al contrario di quanto afferma ufficialmente il governo israeliano ha invece intenzione di ostacolare a ogni costo il processo elettorale palestinese.

A complicare la situazione ci pensa la notizia di questa mattina da Gaza dove la procura palestinese ha ordinato ad 'Al Aqsa Tv', l'emittente di Hamas, di sospendere le trasmissioni a tre giorni dalle elezioni politiche dell'Anp. "La decisione di chiudere Al Aqsa tv e' stata presa oggi dopo che gli accertamenti compiuti sulla base di alcune denunce ci hanno permesso di scoprire che l'emittente non ha le necessarie licenze di trasmissione", ha detto Ahmed Maghni, capo della procura dell'Autorita' palestinese. Al Aqsa continua per adesso a trasmettere: "spetta al ministero dell'Interno e alla polizia mettere in atto questa decisione" ha detto il magistrato. Rael Abu Deir, a capo dell'emittente, ha detto di non aver ricevuto alcun ordine di sospendere le trasmissioni, ma ha ammesso che la tv non e' in possesso delle autorizzazioni a trasmettere. "Ci abbiamo provato per un anno" ha detto Deir, "ma il ministro dell'Informazione continuava a dirci che non era ancora il momento di prendere in considerazione questo genere di richieste". L'emittente aveva cominciato trasmettere il 9 gennaio.

A ulteriore complicazione un comunicato della Jihad islamica che esorta al boicottaggio delle elezioni parlamentari palestinesi di mercoledi'. Ci rivolgiamo ai nostri combattenti e sostenitori perche' non prendano parte in nessun modo al voto, recita un comunicato diffuso questa mattina e citato su Haaretz online.

IRAQ

AUTOBOMBA A BAGHDAD, OBIETTIVO AMBASCIATA IRANIANA Un'autobomba e' esplosa a Baghdad in un attentato che sembra avere come obiettivo l'ambasciata iraniana in Iraq. Secondo fonti della polizia, la deflagrazione e' avvenuta poco lontano dalla Zona Verde che ospita il complesso governativo iracheno. Le vittime, stando a fonti del ministero dell'Interno, sono almeno due: il kamikaze che era alla guida dell'autobomba e un'altra persona, forse uno degli agenti della pattuglia di guardia all'ambasciata di Teheran. Secondo un portavoce della missione diplomatica iraniana, la struttura no ha subito danni.

Alla vigilia della ripresa del processo a suo carico Saddam Hussein ha ricevuto in carcere una visita dei propri avvocati e, dopo un colloqui di alcune ore, uno dei legali Saleh al-Armouti, presidente dell'Ordine degli Avvocati giordano, ha riferito che Saddam ha espresso la sua rabbia verso Teheran dicendo che deve smetterla di "immischiarsi negli affari dell'Iraq", aggiungendo che il regime degli ayatollah continua a rappresentare "un pericolo che incombe sulle Nazioni arabe e musulmane", e cio' poiche' "gli iraniani hanno una lunga storia di rancore, il peggiore del mondo".

VENEZUELA

CHAVEZ PRONTO AD ACCOGLIERE OSTAGGI FARC COLOMBIANE

Il Venezuela e' pronto a dare esilio agli ostaggi nelle mani delle Farc, le forze armate rivoluzionarie, che ieri hanno chiesto tramite un video messaggio di poter essere accolti nel Paese di Hugo Chavez. Si tratta di dieci politici colombiani che sostengono che il governo di Bogota' non e' abbastanza attivo nel tentare la loro liberazione.

INDIA

2 MORTI E 23 FERITI PER 9 BOMBE NELLO STATO DELL'ASSAM Nove bombe sono esplose la scorsa notte nello stato nord orientale indiano dell'Assam, uccidendo due persone e ferendone 23. Le deflagrazioni hanno anche danneggiato cinque gasdotti e oleodotti oltre a tre centrali elettriche, creando problemi nel rifornimento di petrolio a quattro raffinerie. Le due vittime sono morte nella capitale dello Stato, Guwahati. La polizia sospetta che gli attacchi siano opera dei separatisti del Fronte di Liberazione unito dell'Asom (Ulfa) che, come e' gia' avvenuto in passato, intendono creare panico in vista della festa della costituzione indiana di giovedi' prossimo. L'Ulfa ha proclamato uno sciopero generale per quel giorno.

CONGO

Almeno 8 caschi blu della Missione delle Nazioni Unite in Congo (Monuc) sono morti e altri 14 sono rimasti feriti nel nord est della Repubblica democratica del Congo . Lo ha detto il portavoce della Monuc, precisando che un contingente di ‘caschi blu’ “è stato impegnato in un intenso scontro a fuoco durato 4 ore nel parco Garamba” dove era in corso un’operazione per verificare la presenza nella zona dei ribelli ugandesi dell’ dell’Esercito di liberazione del signore.

Intensi disordini sono in corso da questa mattina nel quartiere di Kimbanseké a Kinshasa, capitale della Repubblica democratica del Congo. Lo riferiscono fonti della MISNA, precisando che questa mattina nella zona era in corso uno sciopero dei camionisti che protestavano per l’uccisione nei giorni scorsi di un loro collega da parte di un alto ufficiale dell’esercito. L’intervento della polizia per allontanare i manifestanti ha scatenato tafferugli e violenti scontri. Secondo una prima ricostruzione, ancora tutta da verificare, l’alterco (pare esploso venerdi) per un banale tamponamento tra il camionista e l’alto ufficiale dell’esercito si sarebbe concluso con la morte del primo

ITALIA

MILANO

Otto carabinieri in servizio al radiomobile di Milano sono stati arrestati con l'accusa di furto e rapina. Le misure cautelari sono state chieste dal pm e firmate dal gip. L'operazione e' stata disposta nell'ambito di una inchiesta sul narcotraffico. Stando alle prime indiscrezioni sarebbero stati una serie di cittadini extracomunitari a denunciare l'attivita' dei carabinieri arrestati.

ROMA

181 voli Alitalia cancellati a Fiumicino ma secondo le stime della compagnia aerea, i collegamenti che rischiano la soppressione potrebbero arrivare a quota 250. La sospensione dello sciopero non ha modificato il disagio dei passeggeri. Almeno 200 lavoratori continuano a presidiare l'ingresso delle officine, bloccando di fatto le operazioni di manutenzione e d'ispezione degli aeromobili. Soppressi quasi un centinaio di voli in partenza, tra nazionali e internazionali. Di poco più alta la cancellazione dei voli in arrivo. La direttrice più penalizzata sarà quella che collega lo scalo della capitale con Milano: soppressi già 35 voli tra partenze e arrivi.

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

PALESTINA

MISURE DI SICUREZZA IN VISTA DELLE ELEZIONI Le forze di sicurezza dell'Autorita' nazionale palestinese verranno dispiegate a partire da domani sera per garantire lo svolgimento senza incidenti delle elezioni parlamentari del 25 gennaio. Lo ha reso noto il portavoce del ministero palestinese dell'Interno Tawfiq Abu Khoussa. Gli esponenti delle forze di sicurezza hanno iniziato ieri a votare e potranno farlo fino a domani, in modo da potersi dedicare interamente ai loro compiti di sorveglianza.

Dalle galere israeliane Marwan Barghouti fa sapere la sua opinione sul dopo elezioni: "i palestinesi hanno bisogno di un governo di salvezza nazionale: un esecutivo di unità nazionale che comprenda tutte le forze politiche da al Fatah a Hamas sino al Fronte popolare". Il candidato leader di al Fatah ha espresso queste posizioni in una intervista ad al Jazeera dentro la prigione israeliana, dove è rinchiuso dalle autorità occupanti.

Diverso è invece il tono del ministro dell'Informazione dell'Anp Nabil Shaat, il quale ha dichiarato che al Fatah formerà una coalizione, dopo il voto, soltanto con quelle forze politiche che si riconoscono nella necessità delle trattative con lo Stato israeliano.

Da parte sua l'esercito israeliano si asterra' da operazioni nei Territori palestinesi fino alle elezioni parlamentari del 25 gennaio, riferiscono fonti militari citate sul quotidiano israeliano Haaretz. I soldati non entreranno nelle citta' palestinesi e non compiranno raid, salvo nel caso in cui sia necessario fermare una bomba ad orologeria, ovvero un terrorista pronto a colpire. Alle forze israeliane e' stato anche ordinato di lasciare libero passaggio ai veicoli elettorali palestinesi attraverso i posti di blocco nell'ambito dell'operazione bianco inverno. Infine, riferisce la radio, e' stata costituita una squadra mista per il coordinamento della sicurezza fra israeliani e palestinesi durante le operazioni di voto.

Dichiarazioni subito smentite da un'ennesima azione terroristica di ieri pomeriggio da parte di velivoli israeliani che hanno lanciato dei razzi contro una macchina a Gaza città, assassinando un membro dei Comitati di resistenza popolari palestinesi e ferendo altre sei persone. Queste azioni fanno ritenere che al contrario di quanto afferma ufficialmente il governo israeliano ha invece intenzione di ostacolare a ogni costo il processo elettorale palestinese.

A complicare la situazione ci pensa la notizia degli ultimi minuti proviene da Gaza dove la procura palestinese ha ordinato ad 'Al Aqsa Tv', l'emittente di Hamas, di sospendere le trasmissioni a tre giorni dalle elezioni politiche dell'Anp. "La decisione di chiudere Al Aqsa tv e' stata presa oggi dopo che gli accertamenti compiuti sulla base di alcune denunce ci hanno permesso di scoprire che l'emittente non ha le necessarie licenze di trasmissione", ha detto Ahmed Maghni, capo della procura dell'Autorita' palestinese. Al Aqsa continua per adesso a trasmettere: "spetta al ministero dell'Interno e alla polizia mettere in atto questa decisione" ha detto il magistrato. Rael Abu Deir, a capo dell'emittente, ha detto di non aver ricevuto alcun ordine di sospendere le trasmissioni, ma ha ammesso che la tv non e' in possesso delle autorizzazioni a trasmettere. "Ci abbiamo provato per un anno" ha detto Deir, "ma il ministro dell'Informazione continuava a dirci che non era ancora il momento di prendere in considerazione questo genere di richieste". L'emittente aveva cominciato trasmettere il 9 gennaio.

IRAQ

AUTOBOMBA A BAGHDAD, OBIETTIVO AMBASCIATA IRANIANA Un'autobomba e' esplosa a Baghdad in un attentato che sembra avere come obiettivo l'ambasciata iraniana in Iraq. Secondo fonti della polizia, la deflagrazione e' avvenuta poco lontano dalla Zona Verde che ospita il complesso governativo iracheno. Le vittime, stando a fonti del ministero dell'Interno, sono almeno due: il kamikaze che era alla guida dell'autobomba e un'altra persona, forse uno degli agenti della pattuglia di guardia all'ambasciata di Teheran. Secondo un portavoce della missione diplomatica iraniana, la struttura no ha subito danni.

VENEZUELA

CHAVEZ PRONTO AD ACCOGLIERE OSTAGGI FARC COLOMBIANE

Il Venezuela e' pronto a dare esilio agli ostaggi nelle mani delle Farc, le forze armate rivoluzionarie, che ieri hanno chiesto tramite un video messaggio di poter essere accolti nel Paese di Hugo Chavez. Si tratta di dieci politici colombiani che sostengono che il governo di Bogota' non e' abbastanza attivo nel tentare la loro liberazione.

INDIA

2 MORTI E 23 FERITI PER 9 BOMBE NELLO STATO DELL'ASSAM Nove bombe sono esplose la scorsa notte nello stato nord orientale indiano dell'Assam, uccidendo due persone e ferendone 23. Le deflagrazioni hanno anche danneggiato cinque gasdotti e oleodotti oltre a tre centrali elettriche, creando problemi nel rifornimento di petrolio a quattro raffinerie. Le due vittime sono morte nella capitale dello Stato, Guwahati. La polizia sospetta che gli attacchi siano opera dei separatisti del Fronte di Liberazione unito dell'Asom (Ulfa) che, come e' gia' avvenuto in passato, intendono creare panico in vista della festa della costituzione indiana di giovedi' prossimo. L'Ulfa ha proclamato uno sciopero generale per quel giorno.

ITALIA


Appunti e note redazionali

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gror060123 (last edited 2008-06-26 09:55:40 by anonymous)