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Gr 19:30

Sommario 1) Elezioni nei territori palestinesi e a gerusalemme est: chiusi i seggi.

2) Arrestati due presunti membri di Eta in Francia

3) Aggiornamenti dopo l'attacco allo stabilimento dell'agip in Nigeria

4) Il nuovo presidente della LIberia denuncia il problema degli abusi sulle donne.

5) Un negoziatore in viaggio per l'Iran sulla questione nucleare

6) Un giornalista britannico tenuto in ostaggio per 5 giorni a Baghdad ha dichiarato che i soldati americani che l'hanno salvato stanno trattenendo il suo traduttore e il suo autista

7) Dollari radioattivi in Kazakistan

8) Microsoft ha dichiarato di voler rendere disponibile la licenza del codice sorgente di tutti i server di Windows

9)Far west anche in italia: passata la legge sulla legittima difesa

10) I quattro della fiamma olimpica liberi

11) Blocco Sfratti per altri sei mesi

In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

1) Elezioni Palestina

Alta l'affluenza alle urne dei territori palestinesi e di Gerusalemme est. I seggi hanno chiuso, come previsto, alle 19 (le 18 in Italia) dopo 12 ore di voto. I primi exit poll dovrebbero essere pubblicati intorno alle 20 e, poi, alle 20.30 (le 19 e le 19.30 locali). Secondo li osservatori europei l'organizzazione sarebbe stata buona e le operazioni di voto regolari.

2) Arrestati due presunti membri dell'Eta in Francia

La polizia francese ha arrestato a Saintes due presunti membri di Eta, Asier Quintana Zorrozua e Gracia Morcillo Torres. Su entrambi pendeva un ordine di cattura emesso dalla Procura nazionale. Secondo fonti investigative i due sarebbero coinvolti nell'apparato logistico e nell'acquisto illegale di armi per conto dell'organizzazione basca.

3) NIGERIA

Dopo gli attacchi allo stabilimento dell'Agip a Port Harcourt di ieri, le prime ricostruzioni riportano le dichiarazioni dei testimoni, secondo le quali l’obiettivo sarebbero stati gli uffici della banca all’interno del complesso. Pesante il bilancio dell’operazione: nove morti (otto agenti di sicurezza e un dipendente) e un numero impreciso di feriti. Le vittime sarebbero tutte nigeriane. Quello contro l’Agip è solo l’ultimo di una serie di attacchi portati a segno contro le compagnie straniere in Nigeria. Negli oleodotti che trasportano l’oro nero, scorre anche la sorte della Nigeria e del delta del Niger, dove viene estratta la gran parte del petrolio del paese africano. La Nigeria è l’ottavo produttore mondiale di petrolio con circa due milioni di barili al giorno. Una ricchezza che ha attirato le grandi multinazionali degli idrocarburi. Oltre alla Shell e all’Agip, operano nel paese anche Chevron-Texaco, Total, Exxon-Mobil e Statoil. L’Agip è sotto accusa, tra l'altro, per aver provocato azioni come la demolizione di un quariere di periferia a Port Harcourt, ordinata l’anno scorso dal governo nigeriano perché le baracche erano troppo vicine alle installazioni petrolifere della società. Un’operazione che ha lasciato circa 5mila persone senza casa.

4) LIBERIA

Il nuovo presidente della Liberia, Ellen Johnson-Sirleaf, rompe un tabù della società africana, parlando per la prima volta apertamente di violenza sulle donne. Gli abusi sono un grave problema in tutto il continente, ma soprattutto nelle regioni che hanno conosciuto decennali lotte intestine, come Liberia, Congo e Sudafrica. In questo Paese i dati sono allarmanti e le statistiche parlano di una donna violentata ogni 20 secondi.

5) Iran

6) IRAQ

Collaboratori di giornalista britannico trattenuti dai militari Usa Un giornalista britannico tenuto in ostaggio per 5 giorni a Baghdad ha dichiarato che i soldati americani che l'hanno salvato stanno trattenendo il suo traduttore e il suo autista. I tre uomini erano stati rapiti mentre si recavano ad un'intervista il giorno di San Silvestro. Il free-lance Phil Sands, di 28 anni, è stato trovato per caso dalle truppe statunitensi e rilasciato alcuni giorno dopo. L'uomo ha dichiarato che i suoi colleghi iracheni sono ancora in mano all'esercito Usa e che potrebbero venire trattenuti a tempo indefinito.

7) KAZAKISTAN

Nel sistema finanziario del Kazakistan circolano decine di dollari radioattivi. Nella lettera indirizzata alle istituzioni finanziarie la Banca Nazionale Kazakha ha dichiarato che il livello radioattivo dei dollari statunitensi è cento volte superiore al normale. Non è ancora chiaro come il denaro, quasi 4 mila dollari, sia stato contaminato o chi sia stato a introdurlo nel Paese. Il Kazakistan è ad elevato rischio di contaminazione da quando l'Unione Sovietica ha usato il Paese per testare armi nucleari e vi ha fatto scoppiare la prima bomba al plutonio nel 1949.

8) Microsoft e codice sorgente

ITALIA

9) Far west anche in italia: passata la legge sulla legittima difesa

10) I quattro della fiamma olimpica liberi

Si è tenuto oggi il processo per direttissima ai quattro attivisti arrestati lunedi' scorso per aver sottratto la fiamma olimpica durante il suo passaggio a Trento. Due sono stati assolti con formula piena, altri due sono stati condannati a una pena pecuniaria. I quattro sono, dunque liberi.

11) Blocco sfratti

Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI

ELEZIONI IN PALESTINA

Secondo i dati forniti dalla Commissione elettorale, il 20 per cento degli elettori aveva già votato nelle prime tre ore dall'avvio delle operazioni e per le prossime ore è attesa un'affluenza ancora maggiore. I seggi chiuderanno alle 19 locali (le 18 in Italia), ma le norme prevedono la possibilità di estendere l'orario di due ore se la partecipazione dovesse superare le aspettative. Secondo i dati ufficiali, sono 1.341.671 i votanti convocati alle urne (810.636 a Gaza e 531.035 in Cisgiordania) e chiamati a scegliere i 132 componenti del nuovo Parlamento palestinese. Secondo gli osservatori euripei: "L'organizzazione è buona, le operazioni sono regolari - siamo a Abu Disseh, vicino a Gerusalemme, abbiamo visitato due scuole per un totale di 6 seggi".

NIGERIA

Dopo gli attenati allo stabilimento dell'Agip a Port Harcourt di ieri, le prime ricostruzioni riportano le dichiarazioni dei testimoni, seconbdo le quali l’obiettivo erano gli uffici della banca all’interno del complesso. Pesante il bilancio dell’operazione: nove morti (otto agenti di sicurezza e un dipendente) e un numero imprecisato di feriti. Secondo le ultime notizie, le vittime sarebbero tutte nigeriane. Quello contro l’Agip è solo l’ultimo di una serie di attacchi portati a segno contro le compagnie straniere in Nigeria. Negli oleodotti che trasportano l’oro nero, scorre anche la sorte della Nigeria e del delta del Niger, dove viene estratta la gran parte del petrolio del paese africano. La Nigeria è l’ottavo produttore mondiale di petrolio con circa due milioni di barili al giorno. Una ricchezza che ha attirato le grandi multinazionali degli idrocarburi. Oltre alla Shell e all’Agip, operano nel paese anche Chevron-Texaco, Total, Exxon-Mobil e Statoil. Le grandi compagnie si sono spesso sostituite allo stato fornendo i servizi essenziali che le istituzioni non riescono ad assicurare. Chiaro l’intento di conquistare i cuori dei locali e guadagnarsi una licenza ad operare nei modi preferiti. Ma la strategia non funziona più. Le forze di sicurezza delle multinazionali non vanno molto per il sottile e alle tensioni inter-tribali si aggiunge il record poco lusinghiero delle compagnie in tema di diritti umani. Anche l’Agip è sotto accusa per aver provocato azioni come la demolizione di un quariere di periferia a Port Harcourt, ordinata l’anno scorso dal governo nigeriano perché le baracche erano troppo vicine alle installazioni petrolifere della società. Un’operazione che ha lasciato circa 5mila persone senza casa.

IRAN

Il presidente iraniano Ahmadinejad ha ordinato un’inchiesta sull'attentato avvenuto ieri nell’Iran sud-occidentale. Nella città di Ahwaz due esplosioni hanno provocato la morte di 8 persone e una trentina di feriti. Nella località sarebbe dovuto andare in visita il capo dello Stato, visita che poi era stata rinviata. I commentatori danno tre possibili motivazioni al gesto: potrebbe trattarsi delle minoranze arabe della regione che chiedono un regime più autonomo al governo centrale, oppure dei mujahiddin contrari al governo iraniano,o ancora dello stesso governo, che insaturerebbe un regime di paura per diventare il vero protettore della popolazione e raggiungere un consenso più ampio.

ITALIA

SCIOPERO LAVORATORI ALITALIA

La compagnia aerea stimache oggi potrebbero essere cancellati fino a 220 voli. La Procura della Repubblica di Civitavecchia, competente per la zona di Fiumicino, ha aperto un'inchiesta ravvisando nella cancellazione di numerosi voli a causa delle proteste del personale Alitalia, secondo gli inquirenti l'ipotesi di reato è interruzione di pubblico servizio. Il piano industriale di Alitalia sarà al centro dell'incontro di oggi tra sindacati, governo ed azienda.

ENERGIA-GAS

Secondo i dati dell'Eni oggi mancano l'8,1% dei 74 milioni di metri cubi di gas importati dalla Russia, pari all'1,4% dei consumi nazionali. Anche ieri non sono stati consegnati 6 milioni di metri cubi di gas.

ATESIA Continua la mobilitazione per il reintegro dei lavoratori dell'Atesia e del gruppo x-cos. Stamattina presidio sotto la sede centrale dell'azienda. Sentiamo il collegamento

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

ITALIA


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