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Il premier britannico Tony Blair potrebbe essere incriminato per crimini di guerra se ordinera' un attacco contro l'Iraq senza una seconda risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu che autorizzi espressamente l'uso della forza. Ma anche anche se, in una guerra autorizzata dall'Onu, civili iracheni rimarranno uccisi nei bombardamenti. Lo sostiene un gruppo di avvocati britannici, i Public Interest Lawyers di Birmingham. Il primo caso sarebbe possibile in base alle norme della Corte Penale Internazionale (ICC), ha spiegato uno dei legali, Phil Shiner, istituita con il Trattato di Roma, che Washington non ha firmato ne' di conseguenza ratificato ma Londra si'. Per la morte di civili, Blair potrebbe essere perseguito in base alle Convenzioni di Ginevra, che la Gran Bretagna ha ratificato nel 1957. - Shiner spiega che Blair, come capo di governo, puo' essere chiamato a rispondere personalmente e processato come si sta facendo per l'ex presidente jugoslavo Slobodan Milosevic. La risoluzione 1441, spiega infatti il docente di diritto internazionale della Bournemouth University, Nicholas Greif, non e' sufficiente a legittimare una guerra: nel testo infatti si usa l'espressione "serie conseguenze" in caso di inadempienza irachena e non quella che indica la minaccia dell'uso della forza, cioe' "l'uso di tutti i mezzi necessari". L'avvocato Tony Aust, ex consulente legale del governo britannico, ha affermato che le Nazioni Unite usano un linguaggio consapevolmente ambiguo e che quindi questa tesi e' tutta di dimostrare. ## FORMATO CON CUI INSERIRE LE NOTIZIE, RIPETUTO PER OGNI NOTIZIA DELLE DIVERSE SEZIONI
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'''Sommario'''

'''In primo Piano'''

'''Editoriale'''

'''NOTIZIE BREVI'''

'''ESTERI'''

'''ITALIA'''

'''Siparietto'''

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'''In primo Piano'''

'''NOTIZIE BREVI'''

'''ESTERI'''

'''ITALIA'''

'''Siparietto'''
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=== Gr 9:30 ===


'''ESTERI'''

'''Iraq. uccisi cinque soldati americani. Sono 2247 i militari Usa morti dall'inizio dell'invasione'''

 Cinque soldati americani sono stati uccisi ieri in Iraq, ne da notizia l'esercito Usa. "Tre soldati della divisione multinazionale di Baghdad sono morti nell'esplosione di una bomba al passaggio della loro pattuglia a sud di Baghdad".
 
Un quarto militare, ferito in un attacco a sud-ovest di Baghdad, è morto per le ferite riportate. Faceva parte della divisione multinazionale di Baghdad.
 
Un quinto soldato, un Marine della seconda divisione, è morto per le ferite riportate in un'operazione vicino a Fallujah.
 
Secondo i dati del Pentagono sono così arrivati a 2.247 il numero di militari americani uccisi in Iraq dall'inizio dell'invasione, nel marzo 2003, secondo i dati del Pentagono.

'''CHÁVEZ ESPELLE ADDETTO MILITARE USA'''

“Abbiamo deciso di espellere dal Paese per spionaggio un addetto militare degli Stati Uniti… il signor capitano di fregata della marina John Correa deve uscire immediatamente dal Venezuela”. Con queste parole il presidente venezuelano Hugo Chávez, durante la lettura di un discorso per il settimo anniversario dell’inizio del suo governo, ha scritto un nuovo capitolo della escalation di tensione diplomatica tra Caracas e Washington, mentre nella capitale Usa John Negroponte, l’uomo che George W. Bush ha voluto a capo dell’intelligence nazionale, denunciava l’incremento dei “rapporti economici, militari e diplomatici” di Chávez con Iran e Corea del Nord, due dei principali avversari della Casa Bianca. Chávez nel suo messaggio ha dichiarato che il Venezuela “è stato e sarà rispettoso dei trattati internazionali” e che, di conseguenza, non incarcererà Correa, che però deve lasciare subito il Paese.

'''USA: Alaska; petroliera arenata in insenatura, perdite minime'''

Ha perso poche centinaia di litri di greggio la petroliera che, in fase di carico, ha rotto gli ormeggi nel porto di Nikiski, nell'insenatura di Cook in Alaska, 120 chilometri circa a sud-ovest di Anchorage, e s'è arenata su un fondale sabbioso. Lo indicano fonti della Guardia Costiera degli Stati Uniti.

'''Usa, 18enne telefona alla polizia: ''Mi hanno rubato la droga!!!'''

''Pronto, polizia? Salve, sono un 18enne di Orem. Ho subito un furto''. E fin qui nulla di strano, ma il resto della storia ha dell'incredibile. E testimonia dell'ingenuità dei giovani. Nello Utah, Stato americano centro-occidentale, il ragazzo infatti - come racconta il locale 'Deseret Morning News' - ha chiamato il posto di polizia per denunciare la sparizione dalla sua stanza di un etto di marijuana, che lui aveva riposto nell'armadio per poi venderla. ''Qualcuno - ha aggiunto il ragazzo per aiutare gli investigatori - è entrato dalla finestra, rompendo il vetro. E si è anche ferito''.

Non solo. La vittima del furto con scasso ha anche detto chi poteva essere il responsabile dell'azione: ''Lunedì mattina, prima dell'episodio, mi ha chiamato un tale di Provo che voleva acquistare la droga, ma la conversazione non è terminata perché è caduta la linea. Secondo me lui è il principale sospetto''. ''Grazie'' hanno detto sempre più stupiti gli agenti. Poi hanno rintracciato tramite i tabulati telefonici il cittadino di Provo, e nell'abitazione della madre, hanno trovato la droga e soprattutto i pantaloni sporchi di sangue. Così gli agenti hanno telefonato al giovane derubato, avvertendolo di aver trovato ladro e refurtiva. E invitandolo a recarsi al posto di polizia per riconoscere la droga. La storia termina con un finale scontato: tutti e due in carcere. E polizia che 'ringrazia' per il senso civico il 18enne solerte a denunciare il furto e a segnalare il ladro. ''Fossero tutti così...'', si saranno detti nelle stanze del posto di polizia di Orem.

'''ITALIA'''

'''BERLUSCONI: PROMETTIAMO UN ALTRO MILIONE DI POSTI DI LAVORO'''

"Per i prossimi cinque anni pensiamo di creare le condizioni per promettere un altro milione di posti di lavoro in piu'". Lo ha detto il presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, nel corso della trasmissione 'Omnibus' su La7. Il premier ha spiegato che nonostante le tante difficolta' economiche degli ultimi cinque anni "siamo riusciti a mantenere quegli impegni" che avevamo promesso agli italiani, "e vogliamo continuare nella stessa direzione per il molto che ancora c'e' da fare. Nonostante tutto questo siamo riusciti, in controtendenza, con l'Europa, a creare piu' di un milione e mezzo di posti di lavoro e noi continueremo nei prossimi cinque anni a creare le condizioni per nuovi posti di lavoro. Pensiamo di poter promettere un altro milione di posti di lavoro in piu', andando verso la piena occupazione".


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'''Appunti e note redazionali'''

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ESTERI

Iraq. uccisi cinque soldati americani. Sono 2247 i militari Usa morti dall'inizio dell'invasione

  • Cinque soldati americani sono stati uccisi ieri in Iraq, ne da notizia l'esercito Usa. "Tre soldati della divisione multinazionale di Baghdad sono morti nell'esplosione di una bomba al passaggio della loro pattuglia a sud di Baghdad".

Un quarto militare, ferito in un attacco a sud-ovest di Baghdad, è morto per le ferite riportate. Faceva parte della divisione multinazionale di Baghdad.

Un quinto soldato, un Marine della seconda divisione, è morto per le ferite riportate in un'operazione vicino a Fallujah.

Secondo i dati del Pentagono sono così arrivati a 2.247 il numero di militari americani uccisi in Iraq dall'inizio dell'invasione, nel marzo 2003, secondo i dati del Pentagono.

CHÁVEZ ESPELLE ADDETTO MILITARE USA

“Abbiamo deciso di espellere dal Paese per spionaggio un addetto militare degli Stati Uniti… il signor capitano di fregata della marina John Correa deve uscire immediatamente dal Venezuela”. Con queste parole il presidente venezuelano Hugo Chávez, durante la lettura di un discorso per il settimo anniversario dell’inizio del suo governo, ha scritto un nuovo capitolo della escalation di tensione diplomatica tra Caracas e Washington, mentre nella capitale Usa John Negroponte, l’uomo che George W. Bush ha voluto a capo dell’intelligence nazionale, denunciava l’incremento dei “rapporti economici, militari e diplomatici” di Chávez con Iran e Corea del Nord, due dei principali avversari della Casa Bianca. Chávez nel suo messaggio ha dichiarato che il Venezuela “è stato e sarà rispettoso dei trattati internazionali” e che, di conseguenza, non incarcererà Correa, che però deve lasciare subito il Paese.

USA: Alaska; petroliera arenata in insenatura, perdite minime

Ha perso poche centinaia di litri di greggio la petroliera che, in fase di carico, ha rotto gli ormeggi nel porto di Nikiski, nell'insenatura di Cook in Alaska, 120 chilometri circa a sud-ovest di Anchorage, e s'è arenata su un fondale sabbioso. Lo indicano fonti della Guardia Costiera degli Stati Uniti.

Usa, 18enne telefona alla polizia: Mi hanno rubato la droga!!!

Pronto, polizia? Salve, sono un 18enne di Orem. Ho subito un furto. E fin qui nulla di strano, ma il resto della storia ha dell'incredibile. E testimonia dell'ingenuità dei giovani. Nello Utah, Stato americano centro-occidentale, il ragazzo infatti - come racconta il locale 'Deseret Morning News' - ha chiamato il posto di polizia per denunciare la sparizione dalla sua stanza di un etto di marijuana, che lui aveva riposto nell'armadio per poi venderla. Qualcuno - ha aggiunto il ragazzo per aiutare gli investigatori - è entrato dalla finestra, rompendo il vetro. E si è anche ferito.

Non solo. La vittima del furto con scasso ha anche detto chi poteva essere il responsabile dell'azione: Lunedì mattina, prima dell'episodio, mi ha chiamato un tale di Provo che voleva acquistare la droga, ma la conversazione non è terminata perché è caduta la linea. Secondo me lui è il principale sospetto. Grazie hanno detto sempre più stupiti gli agenti. Poi hanno rintracciato tramite i tabulati telefonici il cittadino di Provo, e nell'abitazione della madre, hanno trovato la droga e soprattutto i pantaloni sporchi di sangue. Così gli agenti hanno telefonato al giovane derubato, avvertendolo di aver trovato ladro e refurtiva. E invitandolo a recarsi al posto di polizia per riconoscere la droga. La storia termina con un finale scontato: tutti e due in carcere. E polizia che 'ringrazia' per il senso civico il 18enne solerte a denunciare il furto e a segnalare il ladro. Fossero tutti così..., si saranno detti nelle stanze del posto di polizia di Orem.

ITALIA

BERLUSCONI: PROMETTIAMO UN ALTRO MILIONE DI POSTI DI LAVORO

"Per i prossimi cinque anni pensiamo di creare le condizioni per promettere un altro milione di posti di lavoro in piu'". Lo ha detto il presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, nel corso della trasmissione 'Omnibus' su La7. Il premier ha spiegato che nonostante le tante difficolta' economiche degli ultimi cinque anni "siamo riusciti a mantenere quegli impegni" che avevamo promesso agli italiani, "e vogliamo continuare nella stessa direzione per il molto che ancora c'e' da fare. Nonostante tutto questo siamo riusciti, in controtendenza, con l'Europa, a creare piu' di un milione e mezzo di posti di lavoro e noi continueremo nei prossimi cinque anni a creare le condizioni per nuovi posti di lavoro. Pensiamo di poter promettere un altro milione di posti di lavoro in piu', andando verso la piena occupazione".


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