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'''Sommario''' Primo Piano
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'''In primo Piano'''
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'''Editoriale''' '''Bolkestein'''
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'''NOTIZIE BREVI''' Il parlamento europeo discute oggi la direttiva Bolkestein. Il voto giovedi' prossimo.
Migliaia di lavoratori si stanno concentrando a Strasburgo nell'ambito di una manifestazione promossa per indurre il Parlamento europeo a modificare la direttiva sulla liberazione dei servizi nel mercato dei 25.
La Confederazione dei sindacati europei ha promosso, a partire da mezzogiorno, una concentramento che raggiungerà una zona vicina al palazzo dell'europarlamento.
Dopo gli incidenti avvenuti il 16 gennaio scorso in occasione della protesta dei portuali, che provocarono 62 feriti, sono state rafforzate le misure di sicurezza e la polizia ha deciso di non consentire al corteo di avvicinarsi alla sede del Parlamento.
Quella che si apre oggi è la prima tappa di un lungo iter alla ricerca di un consenso tra Parlamento europeo e Consiglio, in mancanza del quale si andrà alla conciliazione.
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'''ESTERI''' 1) '''Iran'''
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'''ITALIA'''  L'Iran ha confermato in via ufficiale di aver ripreso il processo di arricchimento dell'uranio, come era stato prospettato ieri dal capo portavoce governativo Gholamhoossein Elham, e anticipato da fonti diplomatiche riservate presso il quartie generale a Vienna dell'Aiea, l'Agenzia Internazionale dell'Onu per l'Energia Atomica.
L'annuncio ufficiale è venuto da Javad Vaeedi, numero due della delegazione iraniana competente per i negoziati in materia. "In armonia con la ratifica del nostro Parlamento, posso affermare di sì", ha risposto sinteticamente Vaeedi quando a Teheran alcuni giornalisti gli anno chiesto se le attività concernenti di arricchimento fossero effettivamente ricominciate.
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'''Siparietto''' ---------------------------------------------

8) '''Processo a Saddam'''

Undicesima udienza del processo per crimini contro l'umanità a carico di Saddam Hussein e di altri sette gerarchi del passato regime iracheno. Saddam ha annunciato al presidente del collegio, il magistrato curdo Raouf Abdel Rahman, di essere in sciopero della fame da tre giorni. Gli avvocati della difesa stanno proseguendo il boicottaggio nei confronti del Tribunale speciale iracheno, allestito nella Zona Verde, nella zona centrale di Baghdad. Il collegio difensivo continua a pretendere la destituzione del presidente di tribunale, il curdo Raouf Rasheed Abdel-Rahman.


2) '''Pakistan'''

Circa 500 studenti e scolari hanno manifestato oggi a Islamabad contro la pubblicazione delle vignette di Maometto su giornali europei. Quando i manifestanti sono penetrati nel quartiere della ambasciate occidentali, la polizia è intervenuta con lanci di lacrimogeni per disperderli.
Ieri, 4.000 persone avevano manifestato a Peshawar, nel nord ovest, attaccando soprattutto con cartelloni pubblicitari della compagnia telefonica norvegese Telenor. La Norvegia è il secondo Paese europeo dove sono state pubblicate le caricature. Per il 3 marzo cari partiti di influenza islamica hanno convocato una giornata nazionale di azione e protesta.

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3) '''Ridotto il debito nigeriano'''

Il Giappone cancellerà metà del debito estero nigeriano. L'accordo per la cancellazione di 1,74 miliardi di euro è stato firmato stamani tra i due Paesi. La Nigeria ha un debito complessivo di 457 milioni di yen (3,25 miliardi di euro) con le autorità nipponiche, inclusa una quota di circa 95 milioni di yen (670 milioni di euro) con la Banca giapponese per la cooperazione internazionale. L'intesa è stata raggiunta nel quadro della cancellazione del debito decisa dal cosiddetto 'Club di Parigi' tra i principali creditori e la Nigeria a ottobre 2005.

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3) '''Trentott'anni in galera senza processo'''

Un indiano detenuto senza processo per 38 anni, nello stato settentrionale dell'Uttar Pradesh, è stato liberato dalla Corte Suprema. Jagjivan Ram Yadav era stato arrestato perché accusato di aver ucciso la moglie di un vicino nel 1968, ma il suo coinvolgimento non era mai stato provato; il processo non si è mai tenuto a causa della perdita dei fascicoli. Le sue condizioni di salute sono instabili, e l'uomo non e' stato davvero liberato, ma mandato in un centro psichiatrico.

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4) '''Sciopero in Solidarieta' con le vittime della polizia'''

Uno sciopero di 12 ore è stato indetto dai separatisti in India per protestare dopo l'uccisione da parte della polizia di 10 persone che manifestavano contro la condanna capitale a un uomo sospettato di rapporti con i separatisti stessi nello stato di Assam, nell'India nord-orientale. L'esercito si sarebbe "scusato" con le famiglie delle vittime e avrebbe cercato di frenare lo sdegno fornendo loro un risarcimento.
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ITALIA


7) '''Illecito spiare i dipendenti'''

Il Garante della privacy ha vietato a una società l’uso dei dati relativi alla navigazione in internet di un lavoratore che, pur non essendo autorizzato, si era connesso alla rete da un computer aziendale. Il datore di lavoro, dopo aver sottoposto ad esame i dati del computer, aveva accusato il dipendente di aver consultato siti a contenuto religioso, politico e pornografico, fornendone l’elenco dettagliato. La vicenda nasce da un ricorso presentato al garante dal lavoratore.

Non è ammesso, infatti, spiare l’uso dei computer e la navigazione in rete da parte dei lavoratori. Sono in gioco la libertà e la segretezza delle comunicazioni e le garanzie previste dallo statuto dei lavoratori.
Illecito anche il trattamento dei dati relativi allo stato di salute e alla vita sessuale. Secondo il codice della privacy infatti tale tipo di trattamento può essere effettuato senza consenso solo se necessario per difendere in giudizio un diritto della personalità o un altro diritto fondamentale. La società in questo caso intendeva invece far valere i diritti legati allo svolgimento del rapporto di lavoro.

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5) '''Altro licenziamento in Atesia'''

Ieri, 13 febbraio 2006 alle ore 19:45, Salvatore Barbaro, un lavoratore di Atesia -Gruppo Cos-, facente parte del collettivo autonomo e autorganizzato PrecariAtesia, è stato convocato da un dirigente che ha rescisso in maniera unilaterale il contratto di collaborazione. Il licenziamento è stato un atto premeditato (lo stesso Salvatore è stato più volte minacciato), e intimidatorio nei confronti del collettivo e dei lavoratori tutti. Le motivazioni del licenziamento sono del tutto infondate e pretestuose come del resto è già accaduto il 22 luglio 2005 quando sono stati licenziati altri quattro lavoratori (Valerio, Riccardo, Mariella, Emanuela), anche loro facenti parte del collettivo PrecariAtesia. Immediatamente dopo il licenziamento è stata indetta un’assemblea-presidio all’ingresso dell’azienda (il call-center più grande di Roma, con la più alta concentrazione di precariato d’Italia), durante la quale la direzione ha prontamente chiamato le forze dell’ordine (tre pattuglie dei carabinieri e una della polizia), dimostrando l’ennesimo atteggiamento di chiusura nei confronti dei lavoratori.

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6) ''' Evitato sfratto'''

In una situazione di vuoto assoluto, di assenza governativa e di assenza delle istituzioni locali, decine di famiglie vengono lasciate nel totale abbandono. Stamani una famiglia doveva essere sfrattata a Firenze da un affittacamere. Una famiglia seguita dai servizi sociali, con un altissimo punteggio nelle graduatorie per l'assegnazione di case popolari. Un picchetto di massa ha radunato una ottantina di donne e uomini del Movimento di Lotta per la Casa e dell'Unione Inquilini. Mentre Polizia e ufficiale Giudiziario stavano ben lontani la proprietà voleva l'immediato rilascio della palazzina. I rapporti di forza sul campo hanno fatto sì che gli audaci proprietari fossero riportati a pìù miti consigli, e dunque lo sfratto ovviamente rinviato.

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Primo Piano

Bolkestein

Il parlamento europeo discute oggi la direttiva Bolkestein. Il voto giovedi' prossimo. Migliaia di lavoratori si stanno concentrando a Strasburgo nell'ambito di una manifestazione promossa per indurre il Parlamento europeo a modificare la direttiva sulla liberazione dei servizi nel mercato dei 25. La Confederazione dei sindacati europei ha promosso, a partire da mezzogiorno, una concentramento che raggiungerà una zona vicina al palazzo dell'europarlamento. Dopo gli incidenti avvenuti il 16 gennaio scorso in occasione della protesta dei portuali, che provocarono 62 feriti, sono state rafforzate le misure di sicurezza e la polizia ha deciso di non consentire al corteo di avvicinarsi alla sede del Parlamento. Quella che si apre oggi è la prima tappa di un lungo iter alla ricerca di un consenso tra Parlamento europeo e Consiglio, in mancanza del quale si andrà alla conciliazione.

1) Iran

  • L'Iran ha confermato in via ufficiale di aver ripreso il processo di arricchimento dell'uranio, come era stato prospettato ieri dal capo portavoce governativo Gholamhoossein Elham, e anticipato da fonti diplomatiche riservate presso il quartie generale a Vienna dell'Aiea, l'Agenzia Internazionale dell'Onu per l'Energia Atomica.

L'annuncio ufficiale è venuto da Javad Vaeedi, numero due della delegazione iraniana competente per i negoziati in materia. "In armonia con la ratifica del nostro Parlamento, posso affermare di sì", ha risposto sinteticamente Vaeedi quando a Teheran alcuni giornalisti gli anno chiesto se le attività concernenti di arricchimento fossero effettivamente ricominciate.


8) Processo a Saddam

Undicesima udienza del processo per crimini contro l'umanità a carico di Saddam Hussein e di altri sette gerarchi del passato regime iracheno. Saddam ha annunciato al presidente del collegio, il magistrato curdo Raouf Abdel Rahman, di essere in sciopero della fame da tre giorni. Gli avvocati della difesa stanno proseguendo il boicottaggio nei confronti del Tribunale speciale iracheno, allestito nella Zona Verde, nella zona centrale di Baghdad. Il collegio difensivo continua a pretendere la destituzione del presidente di tribunale, il curdo Raouf Rasheed Abdel-Rahman.

2) Pakistan

Circa 500 studenti e scolari hanno manifestato oggi a Islamabad contro la pubblicazione delle vignette di Maometto su giornali europei. Quando i manifestanti sono penetrati nel quartiere della ambasciate occidentali, la polizia è intervenuta con lanci di lacrimogeni per disperderli. Ieri, 4.000 persone avevano manifestato a Peshawar, nel nord ovest, attaccando soprattutto con cartelloni pubblicitari della compagnia telefonica norvegese Telenor. La Norvegia è il secondo Paese europeo dove sono state pubblicate le caricature. Per il 3 marzo cari partiti di influenza islamica hanno convocato una giornata nazionale di azione e protesta.


3) Ridotto il debito nigeriano

Il Giappone cancellerà metà del debito estero nigeriano. L'accordo per la cancellazione di 1,74 miliardi di euro è stato firmato stamani tra i due Paesi. La Nigeria ha un debito complessivo di 457 milioni di yen (3,25 miliardi di euro) con le autorità nipponiche, inclusa una quota di circa 95 milioni di yen (670 milioni di euro) con la Banca giapponese per la cooperazione internazionale. L'intesa è stata raggiunta nel quadro della cancellazione del debito decisa dal cosiddetto 'Club di Parigi' tra i principali creditori e la Nigeria a ottobre 2005.


3) Trentott'anni in galera senza processo

Un indiano detenuto senza processo per 38 anni, nello stato settentrionale dell'Uttar Pradesh, è stato liberato dalla Corte Suprema. Jagjivan Ram Yadav era stato arrestato perché accusato di aver ucciso la moglie di un vicino nel 1968, ma il suo coinvolgimento non era mai stato provato; il processo non si è mai tenuto a causa della perdita dei fascicoli. Le sue condizioni di salute sono instabili, e l'uomo non e' stato davvero liberato, ma mandato in un centro psichiatrico.


4) Sciopero in Solidarieta' con le vittime della polizia

Uno sciopero di 12 ore è stato indetto dai separatisti in India per protestare dopo l'uccisione da parte della polizia di 10 persone che manifestavano contro la condanna capitale a un uomo sospettato di rapporti con i separatisti stessi nello stato di Assam, nell'India nord-orientale. L'esercito si sarebbe "scusato" con le famiglie delle vittime e avrebbe cercato di frenare lo sdegno fornendo loro un risarcimento.


ITALIA

7) Illecito spiare i dipendenti

Il Garante della privacy ha vietato a una società l’uso dei dati relativi alla navigazione in internet di un lavoratore che, pur non essendo autorizzato, si era connesso alla rete da un computer aziendale. Il datore di lavoro, dopo aver sottoposto ad esame i dati del computer, aveva accusato il dipendente di aver consultato siti a contenuto religioso, politico e pornografico, fornendone l’elenco dettagliato. La vicenda nasce da un ricorso presentato al garante dal lavoratore.

Non è ammesso, infatti, spiare l’uso dei computer e la navigazione in rete da parte dei lavoratori. Sono in gioco la libertà e la segretezza delle comunicazioni e le garanzie previste dallo statuto dei lavoratori. Illecito anche il trattamento dei dati relativi allo stato di salute e alla vita sessuale. Secondo il codice della privacy infatti tale tipo di trattamento può essere effettuato senza consenso solo se necessario per difendere in giudizio un diritto della personalità o un altro diritto fondamentale. La società in questo caso intendeva invece far valere i diritti legati allo svolgimento del rapporto di lavoro.


5) Altro licenziamento in Atesia

Ieri, 13 febbraio 2006 alle ore 19:45, Salvatore Barbaro, un lavoratore di Atesia -Gruppo Cos-, facente parte del collettivo autonomo e autorganizzato PrecariAtesia, è stato convocato da un dirigente che ha rescisso in maniera unilaterale il contratto di collaborazione. Il licenziamento è stato un atto premeditato (lo stesso Salvatore è stato più volte minacciato), e intimidatorio nei confronti del collettivo e dei lavoratori tutti. Le motivazioni del licenziamento sono del tutto infondate e pretestuose come del resto è già accaduto il 22 luglio 2005 quando sono stati licenziati altri quattro lavoratori (Valerio, Riccardo, Mariella, Emanuela), anche loro facenti parte del collettivo PrecariAtesia. Immediatamente dopo il licenziamento è stata indetta un’assemblea-presidio all’ingresso dell’azienda (il call-center più grande di Roma, con la più alta concentrazione di precariato d’Italia), durante la quale la direzione ha prontamente chiamato le forze dell’ordine (tre pattuglie dei carabinieri e una della polizia), dimostrando l’ennesimo atteggiamento di chiusura nei confronti dei lavoratori.


6) Evitato sfratto

In una situazione di vuoto assoluto, di assenza governativa e di assenza delle istituzioni locali, decine di famiglie vengono lasciate nel totale abbandono. Stamani una famiglia doveva essere sfrattata a Firenze da un affittacamere. Una famiglia seguita dai servizi sociali, con un altissimo punteggio nelle graduatorie per l'assegnazione di case popolari. Un picchetto di massa ha radunato una ottantina di donne e uomini del Movimento di Lotta per la Casa e dell'Unione Inquilini. Mentre Polizia e ufficiale Giudiziario stavano ben lontani la proprietà voleva l'immediato rilascio della palazzina. I rapporti di forza sul campo hanno fatto sì che gli audaci proprietari fossero riportati a pìù miti consigli, e dunque lo sfratto ovviamente rinviato.


Gr 13:00

In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI

ITALIA

Siparietto


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ESTERI

ITALIA

Iran

L'Iran ha confermato per via ufficiale di aver ripreso il processo di arricchimento dell'uranio, come era stato prospettato ieri dal capo portavoce governativo Gholamhoossein Elham, e anticipato da fonti diplomatiche riservate presso il quartie generale a Vienna dell'Aiea, l'Agenzia Internazionale dell'Onu per l'Energia Atomica. L'annuncio ufficiale, per quanto laconico, e' venuto da Javad Vaeedi, numero due della delegazione iraniana competente per i negoziati in materia. "In armonia con la ratifica del nostro Parlamento, posso affermare di si'", ha risposto sinteticamente Vaeedi quando a Teheran alcuni giornalisti gli anno chiesto se le attivita' concernenti di arricchimento fossero effettivamente ricominciate.

Bolkestein

Sara' discussa questa mattina la gia' rimaneggiata direttiva Bolkestein. Il voto giovedi' prossimo. Prevista una manifestazione europa promossa dal

L'alto funzionario e' rimasto pero' evasivo quando si e' trattato di specificare se fosse davvero stata intrapresa l'operazione piu' importante in tale fase, vale a dire l'inserimento di gas di esafluoruro di uranio nella catena delle apposite centrifughe, alloggiate nell'impianto sotterraneo di Natanz, il principale del Paese. "Questioni del genere costituiscono dettagli tecnici precisi", si e' limitatao a tagliare corto Vaeedi.

Favelas

Oltre 6 milioni e mezzo di brasiliani, pari al 3,6% della popolazione totale, sono costretti a vivere in condizioni degradanti nei cosiddetti ‘agglomerati subnormali’, termine governativo per le più note ‘favelas’: lo riferisce un rapporto dell’Istituto brasiliano di geografia e statistica (Ibge), precisando che la metà degli abitanti delle vaste periferie

Aids in Cina

La sindrome da immunodeficienza acquisita (Sida/Aids) è la terza causa di morte per malattia infettiva nella Repubblica popolare cinese, lo si apprende da un rapporto del ministero della Salnità pubblicato dalla stampa cinese, in cui si precisa che la malattia da immunodeficienza acquisita ha superato in mortalità l’epatite B. Secondo i dati del ministero, nel 2005 in Cina 4,42 milioni di persone si sono ammalate a causa di una malattia infettiva, circa il 13% in più dell’anno precedente, e 13.263 hanno perso la vita, ben 82% in più del 2004. Tubercolosi, rabbia, Sida/Aids, epatite B e tetano nei neonati, sono le cinque malattie infettive per cui si muore di più in Cina, poiché da sole raggruppano circa il 90% dei decessi per malattie contagiose. Il rapporto giunge il giorno dopo che Pechino ha annunciato il varo di un ‘testo unico di legge’ contro le discriminazioni ai danni delle persone sieropositive e dei loro familiari, e ribadisce l’obbligo delle amministrazioni locali a fornire test diagnostici e cure gratuite. Secondo stime ufficiali il numero le persone affette da Hiv/Aids è calato da 840.000 a 650.000, ma lo stigma contro i malati e i sieropositivi è uno degli ostacoli maggiori alla prevenzione e alla cura.

Altro licenziamento in Atesia

l giorno 13 febbraio 2006 alle ore 19:45, Salvatore Barbaro, un lavoratore di Atesia -Gruppo Cos-, facente parte del collettivo autonomo e autorganizzato PrecariAtesia, è stato convocato dal Dott. Matteo Marchiori il quale ha rescisso in maniera unilaterale il contratto di collaborazione. Il licenziamento è stato un atto premeditato (lo stesso Salvatore è stato più volte minacciato), e intimidatorio nei confronti del collettivo e dei lavoratori tutti. Le motivazioni del licenziamento sono del tutto infondate e pretestuose come del resto è già accaduto il 22 luglio 2005 quando sono stati licenziati altri quattro lavoratori (Valerio, Riccardo, Mariella, Emanuela), anche loro facenti parte del collettivo PrecariAtesia. E’ altresì evidente il tentativo da parte dell’Azienda di tacere i dissensi mirando ad epurare il collettivo, di fatto l’unica forza rappresentativa dei lavoratori che da dieci mesi stanno lottando per il riconoscimento della loro dignità. Immediatamente dopo il licenziamento è stata indetta un’assemblea-presidio all’ingresso dell’azienda (il call-center più grande di Roma, con la più alta concentrazione di precariato d’Italia), durante la quale la direzione ha prontamente chiamato le forze dell’ordine (tre pattuglie dei carabinieri e una della polizia), dimostrando l’ennesimo atteggiamento di chiusura nei confronti dei lavoratori.


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gror060214 (last edited 2008-06-26 09:53:54 by anonymous)