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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

In primo piano

Bolkestein

Il parlamento europeo discute oggi la direttiva Bolkestein. Il voto giovedi' prossimo. Migliaia di lavoratori chiamati a raccolta dalla Confederazione dei sindacati europei hanno manifestato a Strasburgo per indurre il Parlamento europeo a modificare la direttiva sulla liberazione dei servizi nel mercato dei 25. Dopo gli incidenti avvenuti il 16 gennaio scorso in occasione della protesta dei portuali, che provocarono 62 feriti, sono state rafforzate le misure di sicurezza e la polizia ha deciso di non consentire al corteo di avvicinarsi alla sede del Parlamento. Sono oltre 40 mila le persone che hanno manifestato per dire no alla direttiva Bolkestein che liberalizza i servizi. Lo striscione di apertura del corteo dice "Servizi per il popolo, è tempo di cambiare la direttiva". Il confronto politico sul testo della direttiva ha caratterizzato mesi di battaglie parlamentari e di manifestazioni in tutta Europa che hanno coinvolto diverse associazioni, partiti politici e sindacati.. La posta in gioco è importante perché il settore dei servizi rappresenta il 70% dell'economia in termini di pil e occupazione europea. Sentiamo il commento da Giusto Catania europarlamentare di Rifondazione Comunista Audio

Bolkestein-Roma

Audio del Comitato Stop Bolkenstein

Amore romantico e violenza

Verona, San Valentino perde il lavoro e uccide moglie e figli 47 anni, ha ucciso a coltellate la moglie, la figlia di 10 e ferito gravemente a colpi di martello altri due figli maschi, prima di togliersi la vita. Un fatto isolato? No, lo sappiamo che la famiglia è il luogo delle violenza contro le donne e le bambine, in qualunque fascia sociale e culturale. Secondo i dati della comunità europea del 2004 le violenza dei mariti e dei compagni è la prima causa di morte tra le donne dai 16 ai 44 anni. L’educazione delle donne come parte debole, bisognose di un uomo, costituisce la base di questa violenza. Da piccole le bambine imparano ad aspettare il principe azzurro, orientano la loro vita sulla voglia di piacere ad un uomo, organizzano il proprio corpo e aspetto per questo scopo. Cosa celebriamo quindi nel giorno di San Valentino? Quando si dice “le botte sono il termometro dell’amore”, oppure “l’amore non è bello se non è litigarello”: quale pensiero si avalla, se non quello della violenza degli uomini contro le donne? I mariti e compagni violenti, il giorno di SV si lavano la coscienza regalando fiori, come i padri stupratori si lavano l’anima al confessionale. Cosa nasconde in realtà l’amore romantico?

ITALIA

Bolzaneto

Altro riconoscimento “pesante” ieri in aula a Genova durante l’udienza del processo per i fatti di Bolzaneto. All’’ispettore Antonio Gugliotta, il responsabile della sicurezza e dell’organizzazione dei servizi nel carcere di Bolzaneto ,dunque il funzionario con il più alto grado nella struttura e responsabile della custodia dei detenuti una volta passati nelle mani della polizia penitenziaria, sono stati contestati i reati di percosse e violenza privata. Audio

Altro licenziamento in Atesia

Ieri, 13 febbraio 2006 alle ore 19:45, Salvatore Barbaro, un lavoratore di Atesia -Gruppo Cos-, facente parte del collettivo autonomo e autorganizzato PrecariAtesia, è stato convocato da un dirigente che ha rescisso in maniera unilaterale il contratto di collaborazione. Il licenziamento è stato un atto premeditato (lo stesso Salvatore è stato più volte minacciato), e intimidatorio nei confronti del collettivo e dei lavoratori tutti. Le motivazioni del licenziamento sono del tutto infondate e pretestuose come del resto è già accaduto il 22 luglio 2005 quando sono stati licenziati altri quattro lavoratori (Valerio, Riccardo, Mariella, Emanuela), anche loro facenti parte del collettivo PrecariAtesia. Immediatamente dopo il licenziamento è stata indetta un’assemblea-presidio all’ingresso dell’azienda (il call-center più grande di Roma, con la più alta concentrazione di precariato d’Italia), durante la quale la direzione ha prontamente chiamato le forze dell’ordine (tre pattuglie dei carabinieri e una della polizia), dimostrando l’ennesimo atteggiamento di chiusura nei confronti dei lavoratori. audio

Illecito spiare i dipendenti

Il Garante della privacy ha vietato a una società l’uso dei dati relativi alla navigazione in internet di un lavoratore che, pur non essendo autorizzato, si era connesso alla rete da un computer aziendale. Il datore di lavoro, dopo aver sottoposto ad esame i dati del computer, aveva accusato il dipendente di aver consultato siti a contenuto religioso, politico e pornografico, fornendone l’elenco dettagliato. La vicenda nasce da un ricorso presentato al garante dal lavoratore. Non è ammesso, infatti, spiare l’uso dei computer e la navigazione in rete da parte dei lavoratori. Sono in gioco la libertà e la segretezza delle comunicazioni e le garanzie previste dallo statuto dei lavoratori. Illecito anche il trattamento dei dati relativi allo stato di salute e alle scelte sessuali. Secondo il codice della privacy infatti tale tipo di trattamento può essere effettuato senza consenso solo se necessario per difendere in giudizio un diritto della personalità o un altro diritto fondamentale.

Censura di casa nostra

Dopo aver oscurato i siti che trasmettevano abusivamente partite di calcio tramite il peer-to-peer, e’ la volta dei siti che offrono giochi d’azzardo on-line. Non essendo possibile sequestrare siti web situati in territori non italiani, i nostri cyber-cop hanno deciso di adottare la tecnica di filtrare a monte gli indirizzi IP dei siti che non si vuole siano raggiunti da utenti italiani. Gli utenti non sanno nulla: semplicemente i siti filtrati non esistono. I Monopoli di Stato detengono il diritto sull’organizzazione dei giochi d’azzardo, quindi coloro che non sono autorizzati non possono organizzare giochi d’azzardo, neanche on-line. Con questa motivazione il Ministrero delle Finanze, tramite l’Amministrazione autonoma dei monopoli di stato, ha richiesto che questi siti venissero filtrati. Si tratta di circa 500 siti: l’elenco è pubblicato sulla gazzetta ufficiale.

NUOVO BLITZ DELLA POLIZIA CONTRO I CARC

Stamane all’alba è scattato l’ennesimo blitz contro i CARC (è il quinto in 7 anni) ordinato dalla Procura di Bologna. Sono tutt’ora in corso una decina di perquisizioni in alcune città italiane: Milano, Modena, Firenze, Massa, Roma e Napoli a danno di altrettanti dirigenti e militanti dei CARC.

La Legge Fini sta per essere peggiorata...

Il deputato di Forza Italia Antonio Leone, vicepresidente del gruppo azzurro alla Camera, ha presentato oggi un emendamento al decreto sulla pubblica amministrazione, che contiene le due modifiche alle nuove norme sulla droga appena approvate dal Parlamento. Gli emendamenti prevedono l’inversione dell'onere della prova per chi viene trovato in possesso di un quantitativo di droga che eccede l'uso personale e denuncia penale tout court, senza alcuna possibilità di dimostrare che è per uso personale, per chi scoperto con un quantitativo triplo rispetto alla soglia massima concessa. indagati sindacalisti, delegati e operai FIOM alla fiat sata di melfi il tribunale di Melfi ha inviato un avviso di garanzia con riferimento a episodi avvenuti nel corso della grande lotta dei 21 giorni dell'aprile 2004 con pesanti contestazioni, tra cui violenza privata e disegno criminoso in base all'art. 610 del codice penale destinatari degli avvisi di garanzia il segretario regionale fiom cillis, sei delegati sindacali della fiom e altri tre operai fiat- sata. L'inchiesta parte da denunce fatte da funzionari, capi UTE, e responsabili dello stabilimento

ESTERI

ZIMBABWE: DONNE FERMATE DA POLIZIA CON ROSE ROSSE

Per il secondo anno consecutivo, la polizia ha fermato circa un centinaio di donne che hanno sfilato per le strade di Bulawayo, seconda città del Paese, ‘armate’ solo di rose rosse e cartoline augurali di San Valentino, protestando contro la mancanza di cibo e violazioni dei diritti umani. Anche l’anno scorso, nella stessa ricorrenza, alcune decine di dimostranti erano state fermate dagli agenti. Secondo le organizzatrici, molte donne hanno sfilato portando i figli piccoli sulla schiena, avvolti nelle tradizionali fasce di tessuto con cui gran parte delle donne africane svolge quotidianamente i più svariati lavori portandosi. Su iniziativa dell’organizzazione ‘Alzatevi, donne dello Zimbabwe’, le manifestanti chiedevano “pane e rose”, protestando per la carenza di beni di prima necessità che da mesi colpisce il Paese e contro gli arresti di dissidenti contrari al governo di Mugabe. “Pane e rose” è lo slogan della Marcia mondiale delle donne, nei vari paesi: “pane” per vivere e non sopravvivere e “rose” per denunciare la violenza contro le donne.

  • Sono state fermate più di 100 donne e almeno 13 bambini; la polizia di Bulawayo non ha autorizzato la dimostrazione. L’anno scorso le attiviste furono rilasciate in breve tempo senza i pesanti capi di accusa previsti in genere dalla severa normativa contro le dimostrazioni pubbliche non autorizzate.

Iran

L'Iran ha confermato in via ufficiale di aver ripreso il processo di arricchimento dell'uranio, come era stato prospettato ieri dal capo portavoce governativo Gholamhoossein Elham, e anticipato da fonti diplomatiche riservate presso il quartie generale a Vienna dell'Aiea, l'Agenzia Internazionale dell'Onu per l'Energia Atomica. L'annuncio ufficiale è venuto da Javad Vaeedi, numero due della delegazione iraniana competente per i negoziati in materia. "In armonia con la ratifica del nostro Parlamento, posso affermare di sì", ha risposto sinteticamente Vaeedi quando a Teheran alcuni giornalisti gli anno chiesto se le attività concernenti di arricchimento fossero effettivamente ricominciate.

Processo a Saddam

Undicesima udienza del processo per crimini contro l'umanità a carico di Saddam Hussein e di altri sette gerarchi del passato regime iracheno. Saddam ha annunciato al presidente del collegio, il magistrato curdo Raouf Abdel Rahman, di essere in sciopero della fame da tre giorni. Gli avvocati della difesa stanno proseguendo il boicottaggio nei confronti del Tribunale speciale iracheno, allestito nella Zona Verde, nella zona centrale di Baghdad. Il collegio difensivo continua a pretendere la destituzione del presidente di tribunale, il curdo Raouf Rasheed Abdel-Rahman.

Ridotto il debito nigeriano

Il Giappone cancellerà metà del debito estero nigeriano. L'accordo per la cancellazione di 1,74 miliardi di euro è stato firmato stamani tra i due Paesi. La Nigeria ha un debito complessivo di 457 milioni di yen (3,25 miliardi di euro) con le autorità nipponiche, inclusa una quota di circa 95 milioni di yen (670 milioni di euro) con la Banca giapponese per la cooperazione internazionale. L'intesa è stata raggiunta nel quadro della cancellazione del debito decisa dal cosiddetto 'Club di Parigi' tra i principali creditori e la Nigeria a ottobre 2005. 4) India proteste dopo l'uccisione da parte della polizia di 10 persone Uno sciopero di 12 ore è stato indetto dai separatisti in India per protestare dopo l'uccisione da parte della polizia di 10 persone che manifestavano contro la condanna capitale a un uomo sospettato di rapporti con i separatisti stessi nello stato di Assam, nell'India nord-orientale. L'esercito si sarebbe "scusato" con le famiglie delle vittime e avrebbe cercato di frenare lo sdegno fornendo loro un risarcimento.

USA: Google = Goolag

Un leggendario gruppo di hackers nord americano particolarmente attivo contro la censura on-line (Cult of the Dead Cow), ha lanciato una campagna di protesta contro Google colpevole di filtrare i risultati delle ricerche degli utenti cinesi. In sostanza se un utente effettua una ricerca connettendosi ad internet da un provider cinese, l’elenco dei siti che otterrà come risultato saranno solo quelli ammessi dal governo cinese. Il gruppo di hacker invita tutti a diffondere una versione modificata del logo di GOOGLE distorto in GOOLAG. Il sottotitolo del logo è molto esplicito: “Goolag: per esportare la censura, una ricerca dopo l’altra”

Gr 13:00

Primo Piano

Bolkestein

Il parlamento europeo discute oggi la direttiva Bolkestein. Il voto giovedi' prossimo. Migliaia di lavoratori si stanno concentrando a Strasburgo nell'ambito di una manifestazione promossa per indurre il Parlamento europeo a modificare la direttiva sulla liberazione dei servizi nel mercato dei 25. La Confederazione dei sindacati europei ha promosso, a partire da mezzogiorno, una concentramento che raggiungerà una zona vicina al palazzo dell'europarlamento. Dopo gli incidenti avvenuti il 16 gennaio scorso in occasione della protesta dei portuali, che provocarono 62 feriti, sono state rafforzate le misure di sicurezza e la polizia ha deciso di non consentire al corteo di avvicinarsi alla sede del Parlamento. Quella che si apre oggi è la prima tappa di un lungo iter alla ricerca di un consenso tra Parlamento europeo e Consiglio, in mancanza del quale si andrà alla conciliazione.

1) Iran

  • L'Iran ha confermato in via ufficiale di aver ripreso il processo di arricchimento dell'uranio, come era stato prospettato ieri dal capo portavoce governativo Gholamhoossein Elham, e anticipato da fonti diplomatiche riservate presso il quartie generale a Vienna dell'Aiea, l'Agenzia Internazionale dell'Onu per l'Energia Atomica.

L'annuncio ufficiale è venuto da Javad Vaeedi, numero due della delegazione iraniana competente per i negoziati in materia. "In armonia con la ratifica del nostro Parlamento, posso affermare di sì", ha risposto sinteticamente Vaeedi quando a Teheran alcuni giornalisti gli anno chiesto se le attività concernenti di arricchimento fossero effettivamente ricominciate.


8) Processo a Saddam

Undicesima udienza del processo per crimini contro l'umanità a carico di Saddam Hussein e di altri sette gerarchi del passato regime iracheno. Saddam ha annunciato al presidente del collegio, il magistrato curdo Raouf Abdel Rahman, di essere in sciopero della fame da tre giorni. Gli avvocati della difesa stanno proseguendo il boicottaggio nei confronti del Tribunale speciale iracheno, allestito nella Zona Verde, nella zona centrale di Baghdad. Il collegio difensivo continua a pretendere la destituzione del presidente di tribunale, il curdo Raouf Rasheed Abdel-Rahman.

2) Pakistan

Circa 500 studenti e scolari hanno manifestato oggi a Islamabad contro la pubblicazione delle vignette di Maometto su giornali europei. Quando i manifestanti sono penetrati nel quartiere della ambasciate occidentali, la polizia è intervenuta con lanci di lacrimogeni per disperderli. Ieri, 4.000 persone avevano manifestato a Peshawar, nel nord ovest, attaccando soprattutto con cartelloni pubblicitari della compagnia telefonica norvegese Telenor. La Norvegia è il secondo Paese europeo dove sono state pubblicate le caricature. Per il 3 marzo cari partiti di influenza islamica hanno convocato una giornata nazionale di azione e protesta.


3) Ridotto il debito nigeriano

Il Giappone cancellerà metà del debito estero nigeriano. L'accordo per la cancellazione di 1,74 miliardi di euro è stato firmato stamani tra i due Paesi. La Nigeria ha un debito complessivo di 457 milioni di yen (3,25 miliardi di euro) con le autorità nipponiche, inclusa una quota di circa 95 milioni di yen (670 milioni di euro) con la Banca giapponese per la cooperazione internazionale. L'intesa è stata raggiunta nel quadro della cancellazione del debito decisa dal cosiddetto 'Club di Parigi' tra i principali creditori e la Nigeria a ottobre 2005.


3) Trentott'anni in galera senza processo

Un indiano detenuto senza processo per 38 anni, nello stato settentrionale dell'Uttar Pradesh, è stato liberato dalla Corte Suprema. Jagjivan Ram Yadav era stato arrestato perché accusato di aver ucciso la moglie di un vicino nel 1968, ma il suo coinvolgimento non era mai stato provato; il processo non si è mai tenuto a causa della perdita dei fascicoli. Le sue condizioni di salute sono instabili, e l'uomo non e' stato davvero liberato, ma mandato in un centro psichiatrico.


4) Sciopero in Solidarieta' con le vittime della polizia

Uno sciopero di 12 ore è stato indetto dai separatisti in India per protestare dopo l'uccisione da parte della polizia di 10 persone che manifestavano contro la condanna capitale a un uomo sospettato di rapporti con i separatisti stessi nello stato di Assam, nell'India nord-orientale. L'esercito si sarebbe "scusato" con le famiglie delle vittime e avrebbe cercato di frenare lo sdegno fornendo loro un risarcimento.


ITALIA

7) Illecito spiare i dipendenti

Il Garante della privacy ha vietato a una società l’uso dei dati relativi alla navigazione in internet di un lavoratore che, pur non essendo autorizzato, si era connesso alla rete da un computer aziendale. Il datore di lavoro, dopo aver sottoposto ad esame i dati del computer, aveva accusato il dipendente di aver consultato siti a contenuto religioso, politico e pornografico, fornendone l’elenco dettagliato. La vicenda nasce da un ricorso presentato al garante dal lavoratore.

Non è ammesso, infatti, spiare l’uso dei computer e la navigazione in rete da parte dei lavoratori. Sono in gioco la libertà e la segretezza delle comunicazioni e le garanzie previste dallo statuto dei lavoratori. Illecito anche il trattamento dei dati relativi allo stato di salute e alla vita sessuale. Secondo il codice della privacy infatti tale tipo di trattamento può essere effettuato senza consenso solo se necessario per difendere in giudizio un diritto della personalità o un altro diritto fondamentale. La società in questo caso intendeva invece far valere i diritti legati allo svolgimento del rapporto di lavoro.


5) Altro licenziamento in Atesia

Ieri, 13 febbraio 2006 alle ore 19:45, Salvatore Barbaro, un lavoratore di Atesia -Gruppo Cos-, facente parte del collettivo autonomo e autorganizzato PrecariAtesia, è stato convocato da un dirigente che ha rescisso in maniera unilaterale il contratto di collaborazione. Il licenziamento è stato un atto premeditato (lo stesso Salvatore è stato più volte minacciato), e intimidatorio nei confronti del collettivo e dei lavoratori tutti. Le motivazioni del licenziamento sono del tutto infondate e pretestuose come del resto è già accaduto il 22 luglio 2005 quando sono stati licenziati altri quattro lavoratori (Valerio, Riccardo, Mariella, Emanuela), anche loro facenti parte del collettivo PrecariAtesia. Immediatamente dopo il licenziamento è stata indetta un’assemblea-presidio all’ingresso dell’azienda (il call-center più grande di Roma, con la più alta concentrazione di precariato d’Italia), durante la quale la direzione ha prontamente chiamato le forze dell’ordine (tre pattuglie dei carabinieri e una della polizia), dimostrando l’ennesimo atteggiamento di chiusura nei confronti dei lavoratori.


6) Evitato sfratto

In una situazione di vuoto assoluto, di assenza governativa e di assenza delle istituzioni locali, decine di famiglie vengono lasciate nel totale abbandono. Stamani una famiglia doveva essere sfrattata a Firenze da un affittacamere. Una famiglia seguita dai servizi sociali, con un altissimo punteggio nelle graduatorie per l'assegnazione di case popolari. Un picchetto di massa ha radunato una ottantina di donne e uomini del Movimento di Lotta per la Casa e dell'Unione Inquilini. Mentre Polizia e ufficiale Giudiziario stavano ben lontani la proprietà voleva l'immediato rilascio della palazzina. I rapporti di forza sul campo hanno fatto sì che gli audaci proprietari fossero riportati a pìù miti consigli, e dunque lo sfratto ovviamente rinviato.


Gr 9:30

ESTERI

ITALIA

Iran

L'Iran ha confermato per via ufficiale di aver ripreso il processo di arricchimento dell'uranio, come era stato prospettato ieri dal capo portavoce governativo Gholamhoossein Elham, e anticipato da fonti diplomatiche riservate presso il quartie generale a Vienna dell'Aiea, l'Agenzia Internazionale dell'Onu per l'Energia Atomica. L'annuncio ufficiale, per quanto laconico, e' venuto da Javad Vaeedi, numero due della delegazione iraniana competente per i negoziati in materia. "In armonia con la ratifica del nostro Parlamento, posso affermare di si'", ha risposto sinteticamente Vaeedi quando a Teheran alcuni giornalisti gli anno chiesto se le attivita' concernenti di arricchimento fossero effettivamente ricominciate.

Bolkestein

Sara' discussa questa mattina la gia' rimaneggiata direttiva Bolkestein. Il voto giovedi' prossimo. Prevista una manifestazione europa promossa dal

L'alto funzionario e' rimasto pero' evasivo quando si e' trattato di specificare se fosse davvero stata intrapresa l'operazione piu' importante in tale fase, vale a dire l'inserimento di gas di esafluoruro di uranio nella catena delle apposite centrifughe, alloggiate nell'impianto sotterraneo di Natanz, il principale del Paese. "Questioni del genere costituiscono dettagli tecnici precisi", si e' limitatao a tagliare corto Vaeedi.

Favelas

Oltre 6 milioni e mezzo di brasiliani, pari al 3,6% della popolazione totale, sono costretti a vivere in condizioni degradanti nei cosiddetti ‘agglomerati subnormali’, termine governativo per le più note ‘favelas’: lo riferisce un rapporto dell’Istituto brasiliano di geografia e statistica (Ibge), precisando che la metà degli abitanti delle vaste periferie

Aids in Cina

La sindrome da immunodeficienza acquisita (Sida/Aids) è la terza causa di morte per malattia infettiva nella Repubblica popolare cinese, lo si apprende da un rapporto del ministero della Salnità pubblicato dalla stampa cinese, in cui si precisa che la malattia da immunodeficienza acquisita ha superato in mortalità l’epatite B. Secondo i dati del ministero, nel 2005 in Cina 4,42 milioni di persone si sono ammalate a causa di una malattia infettiva, circa il 13% in più dell’anno precedente, e 13.263 hanno perso la vita, ben 82% in più del 2004. Tubercolosi, rabbia, Sida/Aids, epatite B e tetano nei neonati, sono le cinque malattie infettive per cui si muore di più in Cina, poiché da sole raggruppano circa il 90% dei decessi per malattie contagiose. Il rapporto giunge il giorno dopo che Pechino ha annunciato il varo di un ‘testo unico di legge’ contro le discriminazioni ai danni delle persone sieropositive e dei loro familiari, e ribadisce l’obbligo delle amministrazioni locali a fornire test diagnostici e cure gratuite. Secondo stime ufficiali il numero le persone affette da Hiv/Aids è calato da 840.000 a 650.000, ma lo stigma contro i malati e i sieropositivi è uno degli ostacoli maggiori alla prevenzione e alla cura.

Altro licenziamento in Atesia

l giorno 13 febbraio 2006 alle ore 19:45, Salvatore Barbaro, un lavoratore di Atesia -Gruppo Cos-, facente parte del collettivo autonomo e autorganizzato PrecariAtesia, è stato convocato dal Dott. Matteo Marchiori il quale ha rescisso in maniera unilaterale il contratto di collaborazione. Il licenziamento è stato un atto premeditato (lo stesso Salvatore è stato più volte minacciato), e intimidatorio nei confronti del collettivo e dei lavoratori tutti. Le motivazioni del licenziamento sono del tutto infondate e pretestuose come del resto è già accaduto il 22 luglio 2005 quando sono stati licenziati altri quattro lavoratori (Valerio, Riccardo, Mariella, Emanuela), anche loro facenti parte del collettivo PrecariAtesia. E’ altresì evidente il tentativo da parte dell’Azienda di tacere i dissensi mirando ad epurare il collettivo, di fatto l’unica forza rappresentativa dei lavoratori che da dieci mesi stanno lottando per il riconoscimento della loro dignità. Immediatamente dopo il licenziamento è stata indetta un’assemblea-presidio all’ingresso dell’azienda (il call-center più grande di Roma, con la più alta concentrazione di precariato d’Italia), durante la quale la direzione ha prontamente chiamato le forze dell’ordine (tre pattuglie dei carabinieri e una della polizia), dimostrando l’ennesimo atteggiamento di chiusura nei confronti dei lavoratori.


Appunti e note redazionali

Servizi audio della giornata


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gror060214 (last edited 2008-06-26 09:53:54 by anonymous)