Anchor(top)

[:rorinterattiva: Home page Ror interattiva]

[#appunti Appunti e note redazionali]

[:RorFonti: Fonti]

Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

Torturatori dal Belpaese

Anche dei contractor italiani tra i torturatori del carcere iracheno di Abu Ghraib. Lo ha rivelato Ali Shalal al Kaisi, ex detenuto nella "prigione degli orrori": e' lui l'uomo ritratto con un cappuccio in testa e con gli elettrodi attaccati alle mani, in una foto che e' diventata simbolo degli abusi compiuti ad Abu Ghraib. Tutte le carceri in Irak sono sotto il controllo degli statunitensi. Due compagnie private operanti al loro interno, La Caci international e la Titan Corp, avevano contratti con mercenari di diverse nazionalità, tra questi anche persone di cittadinanza italiana. Al Kaissi sarebbe dovuto venire in Italia a raccontare la sua storia, ma gli e' stato negato il visto.

Morti nelle carceri degli statunitensi

Dall'agosto 2002, sono stati quasi cento i detenuti morti nelle carceri statunitensi in Iraq e Afghanistan: la denuncia arriva da un rapporto dell'organizzazione Human Rights First. In almeno 34 dei casi si sospetta o si ha gia' la certezza che si sia trattato di un omicidio. Un portavoce britannico di Amnesty international ha chiesto un'inchiesta sul rapporto, che arriva dopo una settimana di polemiche per le nuove immaigini sui maltrattamentui ai detenuti nelle carceri irachene di Abu Ghraib.

Ecuador

Il governo dell’Ecuador ha proclamato lo stato d’emergenza nella provincia amazzonica di Napo in seguito alle manifestazioni di ieri, che hanno visto ancora una volta cariche da parte della polizia e durante le quali sono rimaste ferite tre persone. Il provvedimento dell’esecutivo di Quito ha vietato marce e proteste e ha proclamato una zona di sicurezza intorno agli impianti petroliferi, che, nel frattempo, rimangono chiusi. Gli operai impiegati presso gli impianti di pompaggio sia pubblici sia privati, questi ultimi gestiti da alcune multinazionali, chiedono che Quito intervenga per aumentare la percentuale di royalties petrolifere investita per la costruzione e la manutenzione di infrastrutture di interesse pubblico e per creare nuovi posti di lavoro. I manifestanti, inoltre, protestano contro la corruzione crescente nel settore petrolifero. Il governo ha deciso di adottare il pugno di ferro con gli operai scesi in sciopero: “Non permetteremo a nessuno di danneggiare le infrastrutture pubbliche”, ha dichiarato’ il segretario agli Interni José Modesto Apolo, mentre il ministro della Difesa Oswaldo Jarrin ha apertamente criticato i manifestanti sulle pagine del quotidiano ‘El Universo’.

PARAGUAY

Per fare luce su più di mezzo secolo di misteri, dalla dittatura di Alfredo Stroessner (1954-1989) fino al 2003, la ‘Comisión Verdad y Justicia’, organo appositamente costituito per indagare sulle violazioni dei diritti umani dall’inizio della dittatura paraguayana, ha chiesto l'aiuto del parlamento nazionale e del presidente della repubblica per ottenere l’apertura degli archivi segreti militari, a cui negli ultimi tre anni le forze armate hanno regoalrmente impedito l'accesso. La Commissione chiede anche la proroga di un anno del suo mandato, che altrimenti scadrebbe il prossimo agosto, considerata l’esiguità dei risultati finora raggiunti a causa dell’ostruzionismo delle forze armate. “E' necessario che il popolo e i giornalisti sappiano dove sono i ‘desaparecidos’ e chi sono i principali responsabili di queste gravissime violazioni dei diritti umani” ha detto il responsabile dell'associazione delle vittime. Quella di Stroessner, condannato in contumacia nel 1997 per crimini contro l’umanità, fu una delle dittature più attive nell’ambito della cosiddetta ‘Operacion Condor’, che negli Anni ’70 e ’80 provocò in alcuni Paesi sudamericani (Brasile, Argentina, Uruguay, Paraguay, Cile, Bolivia) 50.000 morti, 35.000 ‘desaparecidos’ e 40.000 prigionieri.

Sterilizzazione forzata in India

Gli insegnanti delle scuole pubbliche indiane sono costretti a promuovere la sterilizzazione fra gli studenti e le loro famiglie. Accade nello Stato settentrionale dell'Uttar Pradesh, dove la sentenza di un magistrato distrettuale ordina agli insegnanti, ai funzionari pubblici ed ai capi-villaggio di raggiungere una quota fissa di “nuovi sterilizzati” entro il 31 marzo, pena il licenziamento, la sospensione o la rimozione dalla carica . Interrogato dalla stampa locale, il magistrato sostiene che è “necessario far divenire un successo il programma di pianificazione familiare” ed ammette di “mettere la realizzazione del programma sopra ogni cosa, perché la causa di tutti i mali della popolazione è la crescita demografica. Dobbiamo trattare questa sfida come prioritaria”. Sempre in India, sono più di 3 milioni le donne sottoposte alla sterilizzazione negli ultimi 10 anni nel Tamil Nadu, sotto l'egida di un programma definito di “pianificazione familiare” dal governo indiano.

Mutilazioni genitali in Mali

In mali il 90 percento delle donne subisce mutilazioni genitali La pratica della mutilazione genitale avrebbe colpito più del 90 percento delle donne del Mali. Il governo maliano, che ha firmato lo scorso anno il protocollo di Maputo, che condanna la pratica della mutilazione genitale, non ha ancora approvato una legge che metta in pratica le decisioni del protocollo. Le autorità maliane dichiarano che a ridurre l'efficacia della futura legge potrebbe essere la mancanza di fondi per organizzare campagne informative e di sensibilizzazione.

FILIPPINE

Le forze armate filippine hanno dichiarato di aver sventato un colpo di stato contro la presidente Gloria Arroyo. Secondo il generale di corpo d'armata Esperon l'inchiesta sul golpe sarebbero ancora in corso, ma molti dei golpisti sarebbero già stati arrestati e sarebbero sotto interrogatorio. Intanto il presidente Arroyo ha visitato la zona di Guinsaugon, devastata dalla frana che 5 giorni fa ha sommerso un intero villaggio. La visita ufficiale appare come un segnale che mette fine alla disperata ricerca dei sopravvissuti, anche se si parla ancora di operazioni di soccorso. Fino a lunedì si erano sentiti suoni sordi provenire da sotto le macerie, ma da allora non si sono più avvertiti segnali di vita.

RAZORBACK SOTTO SEQUESTRO

Milioni di utilizzatori tutti i giorni, innumerevoli file scambiati grazie al suo supporto: Razorback, server di riferimento per l'intera comunità di eMule/eDonkey, tra le più utilizzate soluzioni peer-to-peer, è inagibile. Nelle scorse ore la polizia belga ha infatti provveduto al suo sequestro. La notizia è apparsa ieri inizialmente su alcuni forum e non tutti i particolari sono ancora noti. Come sempre, vista la particolarità della tecnologia eDonkey, nessun file era effettivamente conservato sulle sue macchine: Razorback si limitava cioè a indicizzare i file che circolavano sulla rete.

ITALIA

Anarchici alla sbarra

Nove condanne con pene variabili dai 16 anni e sei mesi a cinque anni sono state chieste dai pm nel processo per l’inchiesta denominata “Cervantes”, iniziata a fine luglio 2004 e che ha visto coinvolti svariati compagni e compagne anarchiche, accusati di una serie di attentati compiuti con pacchi bomba tra Viterbo e Roma nel 2003 e 2004. Il processo si sta celebrando a Roma davanti alla prima corte d'assise. Tra le accuse quella dell'attentato alla stazione dei carabinieri di viale Libia in cui rimase ferito un maresciallo; per questo reato i pm Giancarlo Capaldo, Salvatore Vitello e Giuseppe De Falco hanno chiesto la condanna a 16 anni e sei mesi di reclusione nei confronti di un imputato. Durante la requisitoria il pm De Falco ha chiesto alla corte di non applicare eventuali attenuanti generiche. Nell'udienza di oggi l'intervento delle parti civili, tra cui l'avvocatura di Stato in rappresentanza della Presidenza del Consiglio. Lunedì toccherà agli avvocati difensori. Per lo stesso giorno sono previste la camera di consiglio e la sentenza.

Software libero nelle scuole altoatesine

Un ambizioso programma didattico ha portato il software libero nelle scuole dell'Alto Adige. "L'idea di fondo del progetto è pensare l'informatica come strumento trasversale per l'insegnamento", si legge nel sito del progetto, "e non solo come disciplina specifica o come semplice addestramento all'utilizzo di alcuni software, fornendo in questo modo un valido supporto alla didattica. In conformità a questa scelta distribuiamo a studenti, docenti e famiglie i software utilizzati a scuola, favorendo in questo modo una cultura informatica basata sulla condivisione e la diffusione delle conoscenze". Ad oggi circa 16.000 ragazzi hanno trovato nelle loro scuole 2.460 PC nei quali gira solo ed esclusivamente software libero. Una scelta dettata anche dal miglior adeguamento dei programmi per le esigenze specifiche dei singoli corsi di studio.

Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI

IRAQ

Una bomba ha distrutto questa mattina la cupola d'oro di uno dei piu' venerati mausolei sciiti in Iraq, quello di Askariya a Samarra, 90 chilometri a nord di Baghdad. La polizia teme che vi possano essere vittime sotto le macerie dell'esplosione, avvenuta poco prima delle sette (ora locale). Il mausoleo contiene le tombe di due imam sciiti.

Intanto quest'oggi l'inviato della Lega Araba Mustafa Osman ha annunciato ufficialmente che si terrà a Baghdad nella prima settimana di giugno la Conferenza di riconciliazione tra i politici iracheni, patrocinata dalla Lega araba. . «Abbiamo scelto Baghdad perchè ciò garantirà una larga partecipazione al processo di riconciliazione, di dialogo e di apertura», ha detto Osman. Le speranze sono di porre le basi politiche per metter fine all'ostilità e alle violenze tra le diverse comunità del Paese. La Conferenza, la cui riunione preparatoria si era svolta nel novembre 2005 al Cairo, era prevista per la fine di febbraio o inizio marzo, ma ora ci si è accordati per tenerla dopo la formazione del nuovo governo iracheno.

LIBANO

Il Daily Star quotidiano libanese riferisce che Michel Aoun, leader politico della componente cristiano maronita, ha ammonito le "Forze del 14 marzo" (Saad Hariri, Walid Joumblatt, Samir Geagea) che il ricorso alla piazza per cercare di rimuovere il presidente della Repubblica Emile Lahoud "non è un atto democratico e comporta dei rischi". Lahoud ricopre la carica di presidente libanese in virtù del fatto che riesce a mantenere un equilibrio tra le numerose e litigiose componenti della realtà libanese dopo 20 anni di guerra civile, ma viene criticato da alcuni settori per la sua presunta simpatia verso il governo siriano. Con questa mossa Aoun si affianca ad Hezbollah e Amal a difendere la presidenza Lahoud.

PARAGUAY

Per fare luce su più di mezzo secolo di misteri, dalla dittatura di Alfredo Stroessner (1954-1989) fino al 2003, la ‘Comisión Verdad y Justicia’, organo appositamente costituito per indagare sulle violazioni dei diritti umani dall’inizio della dittatura paraguayana, ha chiesto l'aiuto del parlamento nazionale e del presidente della repubblica per ottenere l’apertura degli archivi segreti militari, a cui negli ultimi tre anni le forze armate hanno regoalrmente impedito l'accesso. La Commissione chiede anche la proroga di un anno del suo mandato, che altrimenti scadrebbe il prossimo agosto, considerata l’esiguità dei risultati finora raggiunti a causa dell’ostruzionismo delle forze armate. “E' necessario che il popolo e i giornalisti sappiano dove sono i ‘desaparecidos’ e chi sono i principali responsabili di queste gravissime violazioni dei diritti umani” ha detto il responsabile dell'associazione delle vittime. Quella di Stroessner, condannato in contumacia nel 1997 per crimini contro l’umanità, fu una delle dittature più attive nell’ambito della cosiddetta ‘Operacion Condor’, che negli Anni ’70 e ’80 provocò in alcuni Paesi sudamericani (Brasile, Argentina, Uruguay, Paraguay, Cile, Bolivia) 50.000 morti, 35.000 ‘desaparecidos’ e 40.000 prigionieri.

ARGENTINA

Oltre 11.000 persone, in maggior parte indigeni, sono isolati e senza rifornimenti di viveri nel nordest della provincia di Salta, alla frontiera con la Bolivia, a causa delle forti piogge abbattutesi negli ultimi giorni che hanno provocato lo straripamento del fiume Pilcomayo e dei suoi affluenti. “La gente non ha più nulla da mangiare” ha detto il consigliere provinciale Juan Carlos Bruno lanciando un drammatico appello alle autorità: “Abbiamo bisogno di coperte, vestiti, scarpe e plastica per proteggere le case degli indigeni costruite in argilla”.

HONDURAS

Il presidente Manuel Zelaya, insediatosi il 27 gennaio scorso, ha affermato che la povertà colpisce 5,5 milioni di onduregni. e che “l’Honduras e l’intera America Latina stanno mostrando indici di disuguaglianza sociale ogni giorno più preoccupanti”.

GUATEMALA

Sono 84 le donne assassinate dall’inizio dell’anno in un’ondata di violenza che sembra inarrestabile e solo nel 2005 ha provocato oltre 640 vittime. Secondo la procura per i diritti umani “il flagello delle morti violente di donne in Guatemala è ormai cronico” ed in costante aumento. La polizia attribuisce il fenomeno principalmente al narcotraffico e alle ‘pandillas’, le bande criminali giovanili presenti in tutto il Centroamerica e in alcune metropoli statunitensi.

MALI

Il 90 percento delle donne subisce mutilazioni genitali La pratica della mutilazione genitale avrebbe colpito più del 90 percento delle donne del Mali. Il governo maliano, che ha firmato lo scorso anno il protocollo di Maputo che condanna la pratica della mutilazione genitale, non ha ancora approvato una legge che metta in pratica le decisioni del protocollo. Secondo le autorità maliane, la mancanza di fondi per organizzare campagne informative e di sensibilizzazione potrebbero ridurre l'efficacia della futura legge.

NIGERIA

Ancora decine di morti in Nigeria per scontri tra cristiani e musulmani. Gli ultimi episodi di violenza sono avvenuti nella città merudionale di Onitsha, dove alcuni gruppi cristiani avrebbero ucciso seguaci dell'Islam e bruciato moschee in risposta all'uccisione di decine di cristiani avvenuta nel nord del paese nei giorni scorsi. Fonti di polizia locale hanno affermato che non è ancora possibile fare un bilancio delle vittime, ma hanno detto che i morti saranno almeno 12. Nel nord gli scontri dei giorni scorsi si era detto che erano stati innescati dalle vignette anti-musulmane, ma in generale le violenze si inseriscono nel clima di incertezza politica dopo le voci di una ricandidatura del presidente Obasanjo.

INDONESIA

Frane e inondazioni provocate da ore di piogge torrenziali hanno causato almeno 32 morti nei sobborghi della citta' indonesiana di Manado, capitale della provincia orientale del Nord Sulawesi. Le frane hanno travolto abitazioni in tre diverse localita' della citta', riferisce l'agenzia stampa ufficiale Antara. Centinaia di case e alcuni ponti sono stati danneggiati o distrutti dalle inondazioni, che hanno anche allagato ettari di campi coltivati. Migliaia di persone hanno trovato rifugio in moschee, chiese e scuole.

Nella provincia indonesiana di Papua la produzione di una miniera d'oro di proprietà statunitense è stata sospesa a causa di una dimostrazione di minatori locali illegali. I manifestanti, alcuni armati con archi e frecce, hanno bloccato la strada che porta agli stabilimenti della miniera, che erano protetti da 400 poliziotti e soldati. Gli scontri tra le due parti hanno causato il ferimento di due guardie di sicurezza. L'impianto della miniera è uno dei più grandi al mondo per l'estrazione d'oro e rame.

FILIPPINE

Le forze armate filippine hanno annunciato di aver sventato un colpo di stato contro la presidente Gloria Arroyo. Secondo il generale di corpo d'armata Esperon l'inchiesta sul golpe sarebbero ancora in corso, ma molti dei golpisti sarebbero già stati arrestati e sarebbero sotto interrogatorio

Intanto il presidente Arroyo visita le zone del disastro Il presidente delle Filippine Gloria Arroyo ha visitato la zona di Guinsaugon, devastata dalla frana che 5 giorni fa ha sommerso un intero villaggio. La visita ufficiale appare come un segnale che mette fine alla disperata ricerca dei sopravvissuti, anche se si parla ancora di operazioni di soccorso. Fino a lunedì si erano sentiti suoni sordi provenire da sotto le macerie, ma da allora non si sono più avvertiti segnali di vita.

COSTA RICA

Il Tribunale supremo elettorale del Costa Rica (Tse) prevede di concludere oggi la ripetizione del conteggio delle schede elettorali relative alle votazioni presidenziali dello scorso 5 febbraio. Tuttavia, Luis Antonio Sobrado, magistrato del Tse, ha dichiarato che il nuovo presidente non sarà proclamato finchè le 507 denunce di irregolarità non saranno state esaminate.

GIAPPONE

Il ministro del Commercio giapponese sta per incontrare il premier cinese Wen Jiabao per l'incontro più importante da quando le relazioni si sono quasi interrotte lo scorso anno. Il faccia a faccia con il premier cinese è fondamentale per le relazioni commerciali tra i due Paesi e dovrebbe portare alla sottoscrizione di nuovi accordi bilaterali, anche se le due nazioni sono in disaccordo su molte questioni. In particolare, Pechino non gradisce le visite dei politici giapponesi a un monumento di guerra, che celebrerebbe l'occupazione giapponese in Cina.

SERBIA

L'ex generale serbo Ratko Mladic sta trattando la sua resa con il governo di Belgrado. La notizia, ancora non confermata da fonti ufficiali, è stata data questa mattina dal quotidiano indipendente Nezavisne Novine nella sua edizione on line. Secondo il quotidiano le trattative sarebbero iniziate lo scorso 15 febbraio e si starebbero svolgendo in una zona montuosa al confine con la Bosnia, il monte Cer. La notizia dell'individuazione di Mladic in quella zona è stata data anche dall'agenzia di stampa Beta.

CENTO I PRIGIONIERI MORTI IN IRAQ E AFGHANISTAN NEL 2002

Circa cento prigionieri sono morti nelle prigioni americane in Iraq e in Afghanistan dall'agosto 2002. Lo ha annunciato ieri sera Human Rights First alla Bbc. Secondo il gruppo di giuristi dell'associazione statunitense che tutela i diritti umani, tra i 98 morti, 34 sono stati uccisi. Il dossier, anticipato ieri sera alla Bbc, rileva undici casi di decessi sospetti e tra gli 8 e i 12 casi di prigionieri torturati a morte. I documenti sono basati su rapporti d'inchiesta dell'esercito, che abbiamo ottenuto presso il governo o grazie alla legislazione sulla libertà di informazione negli Stati Uniti ", così ha riferito una rappresentante dell'Associazione.

RAZORBACK SOTTO SEQUESTRO

Milioni di utilizzatori tutti i giorni, innumerevoli file scambiati grazie al suo supporto: Razorback, server di riferimento per l'intera comunità di eMule/eDonkey, tra le più utilizzate soluzioni peer-to-peer, è inagibile. Nelle scorse ore la polizia belga ha infatti provveduto al suo sequestro. La notizia è apparsa ieri inizialmente su alcuni forum e non tutti i particolari sono ancora noti. Come sempre, vista la particolarità della tecnologia eDonkey, nessun file era effettivamente conservato sulle sue macchine: Razorback si limitava cioè a indicizzare i file che circolavano sulla rete.

INVIATA SINE DIE LA CONDANNA A MORTE DI M.ANGELO MORALES

L'esecuzione di Michael Angelo Morales, è stata rinviata a tempo indeterminato dopo che lo Stato della California ha segnalato a una Corte d'Appello federale di San Francisco di non essere in grado di rispettare l'ordine di modificare il cocktail letale in modo da garantire che l'uomo non avrebbe sofferto. Il rinvio, che potrebbe rimettere in questione tutta l'architettura delle esecuzioni capitali negi Stati Uniti attraverso le iniezioni letali, si è verificato a poco più di un'ora e mezzo dalla scadenza fissata, le 19.30 locali di martedì (alle 4.30 in Italia). L'esecuzione sarebbe già dovuta avvenire la notte precedente nel carcere di San Quintino, ma era stata rinviata perché due anestesisti s'erano rifiutati di prendervi parte, dopo che un giudice aveva apportato modifiche alle modalità dell'iniezione letale. I due medici, invocando il giuramento di Ippocrate, si erano rifiutati di assistere ed eventualmente intervenire nell' esecuzione, durante la quale avrebbero dovuto garantire che Morales non fosse cosciente - e quindi non soffrisse - dopo una prima iniezione di anestetici e prima delle due iniezioni letali.

ITALIA

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

IRAQ

Una bomba ha distrutto questa mattina la cupola d'oro di uno dei piu' venerati mausolei sciiti in Iraq, quello di Askariya a Samarra, 90 chilometri a nord di Baghdad. La polizia teme che vi possano essere vittime sotto le macerie dell'esplosione, avvenuta poco prima delle sette (ora locale). Il mausoleo contiene le tombe di due imam sciiti.

Intanto quest'oggi l'inviato della Lega Araba Mustafa Osman ha annunciato ufficialmente che si terrà a Baghdad nella prima settimana di giugno la Conferenza di riconciliazione tra i politici iracheni, patrocinata dalla Lega araba. . «Abbiamo scelto Baghdad perchè ciò garantirà una larga partecipazione al processo di riconciliazione, di dialogo e di apertura», ha detto Osman. Le speranze sono di porre le basi politiche per metter fine all'ostilità e alle violenze tra le diverse comunità del Paese. La Conferenza, la cui riunione preparatoria si era svolta nel novembre 2005 al Cairo, era prevista per la fine di febbraio o inizio marzo, ma ora ci si è accordati per tenerla dopo la formazione del nuovo governo iracheno.

LIBANO

Il Daily Star quotidiano libanese riferisce che Michel Aoun, leader politico della componente cristiano maronita, ha ammonito le "Forze del 14 marzo" (Saad Hariri, Walid Joumblatt, Samir Geagea) che il ricorso alla piazza per cercare di rimuovere il presidente della Repubblica Emile Lahoud "non è un atto democratico e comporta dei rischi". Lahoud ricopre la carica di presidente libanese in virtù del fatto che riesce a mantenere un equilibrio tra le numerose e litigiose componenti della realtà libanese dopo 20 anni di guerra civile, ma viene criticato da alcuni settori per la sua presunta simpatia verso il governo siriano. Con questa mossa Aoun si affianca ad Hezbollah e Amal a difendere la presidenza Lahoud.

PARAGUAY

Per fare luce su più di mezzo secolo di misteri, dalla dittatura di Alfredo Stroessner (1954-1989) fino al 2003, la ‘Comisión Verdad y Justicia’, organo appositamente costituito per indagare sulle violazioni dei diritti umani dall’inizio della dittatura paraguayana, ha chiesto l'aiuto del parlamento nazionale e del presidente della repubblica per ottenere l’apertura degli archivi segreti militari, a cui negli ultimi tre anni le forze armate hanno regoalrmente impedito l'accesso. La Commissione chiede anche la proroga di un anno del suo mandato, che altrimenti scadrebbe il prossimo agosto, considerata l’esiguità dei risultati finora raggiunti a causa dell’ostruzionismo delle forze armate. “E' necessario che il popolo e i giornalisti sappiano dove sono i ‘desaparecidos’ e chi sono i principali responsabili di queste gravissime violazioni dei diritti umani” ha detto il responsabile dell'associazione delle vittime. Quella di Stroessner, condannato in contumacia nel 1997 per crimini contro l’umanità, fu una delle dittature più attive nell’ambito della cosiddetta ‘Operacion Condor’, che negli Anni ’70 e ’80 provocò in alcuni Paesi sudamericani (Brasile, Argentina, Uruguay, Paraguay, Cile, Bolivia) 50.000 morti, 35.000 ‘desaparecidos’ e 40.000 prigionieri.

ARGENTINA

Oltre 11.000 persone, in maggior parte indigeni, sono isolati e senza rifornimenti di viveri nel nordest della provincia di Salta, alla frontiera con la Bolivia, a causa delle forti piogge abbattutesi negli ultimi giorni che hanno provocato lo straripamento del fiume Pilcomayo e dei suoi affluenti. “La gente non ha più nulla da mangiare” ha detto il consigliere provinciale Juan Carlos Bruno lanciando un drammatico appello alle autorità: “Abbiamo bisogno di coperte, vestiti, scarpe e plastica per proteggere le case degli indigeni costruite in argilla”.

HONDURAS

Il presidente Manuel Zelaya, insediatosi il 27 gennaio scorso, ha affermato che la povertà colpisce 5,5 milioni di onduregni. e che “l’Honduras e l’intera America Latina stanno mostrando indici di disuguaglianza sociale ogni giorno più preoccupanti”.

GUATEMALA

Sono 84 le donne assassinate dall’inizio dell’anno in un’ondata di violenza che sembra inarrestabile e solo nel 2005 ha provocato oltre 640 vittime. Secondo la procura per i diritti umani “il flagello delle morti violente di donne in Guatemala è ormai cronico” ed in costante aumento. La polizia attribuisce il fenomeno principalmente al narcotraffico e alle ‘pandillas’, le bande criminali giovanili presenti in tutto il Centroamerica e in alcune metropoli statunitensi.

INDONESIA

Frane e inondazioni provocate da ore di piogge torrenziali hanno causato almeno 32 morti nei sobborghi della citta' indonesiana di Manado, capitale della provincia orientale del Nord Sulawesi. Le frane hanno travolto abitazioni in tre diverse localita' della citta', riferisce l'agenzia stampa ufficiale Antara. Centinaia di case e alcuni ponti sono stati danneggiati o distrutti dalle inondazioni, che hanno anche allagato ettari di campi coltivati. Migliaia di persone hanno trovato rifugio in moschee, chiese e scuole.

ITALIA

ROMA

Stamattina gli studenti del Liceo Manara di Monteverde stanno scioperando contro il preside Caprarelli. La scuola è vuota e si sta svolgendo una grande assemblea degli studenti. Il preside, lo stesso che richiese lo sgombero durante l’occupazione lo scorso anno, ha portato all’immobilismo delle attività del consiglio d’istituto e si è rifiutato di autorizzare l’assemblea d’istituto questo mese: così gli studenti sabato si sono presi assemblea, ma il preside Caprarelli ha fatto intervenire la polizia con la scusa che gli studenti stessero per occupare l’istituto.


Anchor(appunti)

Appunti e note redazionali

Servizi audio della giornata


[#top Torna a inizio pagina]